a TECNICA INDICATORI DI PERFORMANCE
HAI UN 4X4 DOC?
Come si fa a capire se il tuo 4x4 ha una Denominazione di Origine Controllata? L’idea è venuta a Jeep! Dal marketing alla tecnica: ecco cosa c’è di vero e utile per tutti i fuoristrada oco noto nel nostro settore, è invece diventato un caso internazionale d’esempio di comunicazione. È lo stemma (davvero bello, tra l’altro) che fregia negli ultimi anni i modelli Jeep più adatti al fuoristrada. È così che fa un leader! Definisce gli standard, e gli altri lo devono seguire! Al marketing questa cosa piace un casino! Elaborare4x4, con Grip Academy, è andata a vedere cosa c’è sotto… lo stemma.
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DA CHE PULPITO LA PREDICA! Trail Rated (letteralmente “adatto al sentiero”) è un 16
ELABORARE 4x4
marchio registrato, creato dal marketing Jeep (FCA, Fiat Chrysler Automobiles) per garantire ai propri clienti che quel modello sia adatto davvero alla marcia fuoristrada, variamente impegnativa. Ce l’ha il Rubicon (e nessuno può dubitarne), ma anche il Liberty (Cherokee) e il Grand Cherokee! E allora che significa? È una sorta di “bollino di qualità” che garantisce all’acquirente le capacità offroad del mezzo che ha scelto, quindi robustezza e durata superiore, anche nella vita su asfalto. Insomma un “grimaldello” di marketing, per agevolare la comunicazione, di chi
s’affaccia al nostro mondo fuoristrada. La cosa si è resa necessaria visto l’affollamento di SUV e Crossover, che sembrano promettere di andare ovunque girando semplicemente una “rotellina”. Trail Rated Badge invece dice che sotto alle Jeep c’è un DNA da “vero” fuoristrada. Ma, sapientoni della fossa (vedo già la vostra faccina di “sufficienza”...), siete sicuri di conoscere i principi tecnici che permettono d’ottenere questo simpatico stemma?
DIETRO AL BOLLINO Dal 2004 Jeep applica quest’icona (in varie versioni e colori) sui suoi modelli che
hanno sufficienti performance da vere OHV, come dicono correttamente negli USA: quello che noi chiamiamo “fuoristrada” (sbagliando), loro lo chiamano Off Highstreet Vehicle. Tradotto: “veicolo che può muoversi fuori dalle strade asfaltate, ma sempre su tracciato”! Purtroppo, da noi, la parola italiana “fuoristrada” (che loro traducono in “offroad”, per i mezzi da cava) sembra autorizzare l’attraversamento su prati, fiumi, etc.; cose ben note, che ci giocano tutte contro, anche se sappiamo essere d’impatto irrisorio, se confrontate con altri “disastri” tutti italiani. Ma lasciamo l’etica per
concentrarci sulla tecnica di questo “bollino”. Gli ingegneri di Toledo (Ohio) hanno messo i “puntini sulle J”, articolando le capacità degli OHV in 5 aree. Li hanno fatti poi valutare e misurare da un ente “indipendente”, come il Nevada Automotive Test Center (NATC). Loro testano tutti i tipi di veicoli, ed hanno iniziato sui fuoristrada, anche militari, dagli inizi degli anni ‘70. Se è pur vero che i numeri non dicono tutto, è un buon punto di partenza per farsi un’idea di cosa si possa fare o non fare con il proprio 4x4. E, specie per noi, decidere da dove incomincia il “tuning aftermarket”.