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Corso di Laurea in Disegno Industriale Titolo Elderly Design. Un’app che si prende cura della memoria Autore: Eleonora Porena Relatore: Tommaso Empler Relatore aggiunto: Ivan Paduano a.a. 2013.14



A tutti coloro che amo


INDICE PARTE PRIMA Nuovi contesti e scenari

01 02 03 04 05 06

Gli over 65 in una societĂ digitale

p. 8

Le distanze tra giovani e anziani

p. 12

Situazione degli over 65

p. 16

Rapporto tra anziani e tecnologie

p. 22

Stato dell’arte

p. 28

Avvicinare gli anziani alle ICT

p. 32


PARTE SECONDA Proposta progettuale

01 02 03 04 05

Un aiuto per la memoria

p. 38

SWOT Analysis

p. 40

L’ applicazione “+ 65”

p. 50

Implementazioni future

p. 74

Conclusioni

p. 76

Sitografia e Bibliografia

p. 78

NOTE

p.82



PARTE PRIMA NUOvI CONTeSTI e SCeNARI


01 GLI OveR 65 IN UNA SOCIeTà DIGITALe

Un famoso detto popolare recita: “non si finisce mai di imparare”. Come molti proverbi, esso mantiene inalterata nel tempo l’originaria funzione di guida e di giudizio nelle persone poiché apporta un effettivo beneficio nella vita degli individui. possiamo inserire nel predetto concetto “popolare” molti dei processi di comunicazione relativi ai media, in particolare a quelli di creazione e diffusione delle comunicazioni digitali. Come ogni novità, le nuove tecnologie possono far nascere delle resistenze da parte di alcuni utilizzatori i quali, per usufruirne come mezzo di comunicazione, devono avere la capacità di saperla sfruttare.

Ci sono coloro che si entusiasmano di fronte alle novità cogliendone appieno tutte le opportunità e cercando di adeguarvisi velocemente. Altri invece che ignorano oppure cercano di 8

non vedere il cambiamento nel modus vivendi della società decidendo, ad un certo momento, di accettare il nuovo e di adeguarsi. Tuttavia non sempre la “novità” corrisponde automaticamente ad un miglioramento. Sopravvivono infatti nel tempo solamente quelle che hanno portato un effettivo beneficio nella vita delle persone. In tale ottica, il riferimento a “non si finisce mai di imparare” diventa una necessità, un obiettivo da raggiungere in una società contemporanea che si contraddistingue per la molteplicità d’informazioni che ogni, con una velocità crescente, acquistano sempre più valore, avvicinandosi molto alla necessità. Tuttavia i cambiamenti connessi ai nuovi media, ed in particolare alla rete Internet, non sono da tutti apprezzati e correttamente utilizzati poiché lo sfruttamento


dei numerosi benefici sembra passare attraverso una serie di risorse individuali, economiche e relazionali distribuite in maniera disuguale nella società.

Quando il computer ha fatto il suo ingresso in una casa sono stati per primi i giovani ad utilizzarlo, ad impostare una vita privata e professionale su regole significativamente diverse rispetto alle generazioni più anziane che non hanno potuto fornire per il nuovo strumento, e in un settore per loro sconosciuto, indicazioni dettate dall’esperienza. Con il tempo si è quindi diffuso lo stereotipo dell’anziano che si disinteressa del computer, di Internet e delle nuove Tecnologie della Informazione e della Comunicazione (ICT). ed è anche vero che nelle società avanzate molti anziani hanno (e hanno avuto) difficoltà ad accettare tale innovative tecnologie destinate ad una informazione e una comunicazione sempre più centrali per le attività umane. Coloro che non vi hanno accesso oppure lo hanno in maniera limitata rischiano di ritrovarsi socialmente in posizioni marginali aumentando una disuguaglianza che con l’aumentare dell’età anagrafica diventa emarginazione. Fortunatamente molto sta cambiando per ridurre quella “disuguaglianza digitale” che contraddistingue gli anziani. 9


Una trasformazione riconducibile anche ad un rinnovato interesse dell’industria di settore che sembra abbia riscoperto nella specifica categoria sociale una nuova forma di guadagno.

Il processo di invecchiamento oggi è caratterizzato, escludendo quella parte di popolazione anziana più fragile e bisognosa di assistenza, dalla capacità di rimanere attivi. A parità di età i “moderni” anziani hanno un aspetto migliore rispetto a quelli di qualche decennio fa con una considerevole capacità di rimanere attivi. In sintesi, l’invecchiamento demografico e il prolungamento della vita media sta diventando un tratto imprescindibile nella struttura sociale attuale, in particolare in quelle industriali avanzate, ponendole di fronte a nuove situazioni e ad un nuovo rapporto tra “vecchie generazioni e nuovi media” dalle imprevedibili conseguenze socio-economiche.

per una migliore comprensione del fenomeno in argomento possono essere utili gli studi e la raccolta di dati statistici che istituti di ricerca e di mercato effettuano periodicamente. Alcune indagini riguardano gli utilizzi di Internet e delle tecnologie della comunicazione da parte degli anziani. Altre sulle capacità dell’uso e sull’apprendimento. Sugli atteggiamenti e le spinte 10

motivazionali e, forse il più importante, circa i benefici percepiti dagli anziani utilizzatori.

L’evOLUzIONe DIGITALe DeLLA SpeCIe

Nell’undicesimo rapporto del Censis1 sulla comunicazione, dal titolo “L’evoluzione digitale della specie”2 , viene presentato il monitoraggio effettuato sulle trasformazioni delle abitudini mediali degli italiani per misurare l’evoluzione dell’utilizzo dei diversi media. In sintesi è stato analizzato l’uso della televisione, della radio, dei cellulari, di internet, dei social network e della carta stampata. Uno studio che ha evidenziato come negli ultimi anni si sia avuta una moltiplicazione e una integrazione dei media, cui si è accompagnata l’attitudine degli utenti alla personalizzazione del loro impiego, sia con riferimento ai contenuti di intrattenimento, sia per l’accesso alle fonti di informazione. Questa tendenza si è rafforzata “grazie alla miniaturizzazione dei device tecnologici e alla proliferazione delle connessioni mobili, e grazie alla tecnologia del cloud


computing e alla diffusione delle app per smartphone e tablet: tutti strumenti in grado di ampliare le funzioni delle persone�.

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02 Le DISTANze TRA GIOvANI e ANzIANI

In tale quadro, analizzando le diverse fasce d’età, le differenze si sono nettamente distinte e sono emerse con prepotenza le distanze tra i consumi mediatici dei giovani e quelli degli anziani, con i primi saldamente posizionati sulla linea di frontiera dei new media e i secondi distaccati, in termini di quote di utenza, di decine di punti percentuali. “Tra i giovani la quota di utenti della rete arriva al 90,4%, mentre è ferma al 21,1% tra gli anziani; il 75,6% dei primi è iscritto a Facebook, contro appena il 9,2% dei secondi; il 66,1% degli under 30 usa telefoni smartphone, ma lo fa solo il 6,8% degli over 65; i giovani che guardano la web tv (il 49,4%) sono diciotto volte di più degli anziani (il 2,7%); il 32,5% dei primi ascolta la radio attraverso il cellulare, contro solo l’1,7% dei secondi; e mentre il 20,6% dei giovani ha già un tablet, solo il 12

2,3% degli anziani lo usa. L’unico caso opposto quello dei quotidiani per i quali l’utenza giovanile (il 22,9%) è ampiamente inferiore a quella degli ultrasessantacinquenni (il 52,3%).” Si tratta di uno degli aspetti del cosiddetto “digital divide” (divario digitale). Concetto che tenta di spiegare il fenomeno complesso dell’ineguaglianza all’accesso alle nuove tecnologie, cioè chi può trarre beneficio dalle ICT3 soprattutto nei paesi industrializzati, ma nel caso dell’argomento in esame ha come protagonista la figura dell’anziano. Un gap generazionale che considera gli anziani incapaci di accettare le nuove tecnologi ma che sembra si stia progressivamente riducendo in parallelo alla capacità di adattamento al cambiamento. Infatti, l’ultimo rapporto dell’Istat4, “Cittadini e nuove tecnologie, Report,


2013 ” raccoglie, tra gli altri, alcuni dati interessanti che dimostrano come da un lato i giovanissimi facciano un largo uso di Internet e pc, ma dall’altro anche gli anziani si stiano avvicinando a questi strumenti.

Confrontando i dati, in particolare per gli anni 2012 – 2013, l’Istituto ha evidenziato come l’uso delle tecnologie ICT sia aumentato in tutte le fasce di età e che per la classe degli over 65 sia salito del 5,6% rispetto al passato (2010) passando dal 31,3% al 36,9%. Una crescita ritenuta interessante a dimostrazione di come gli anziani, molti dei quali pensionati che passano molto tempo a casa, comincino ad apprezzare le nuove tecnologie. In conclusione, gli over 65 sempre più social e digitali.

ANALFABETISMO DIGITALe

Tuttavia gli anziani trovano ancora alcuni ostacoli: se l’uso del pc è aumentato è stato anche rilevato che l’interesse inizia a diminuire quando le funzioni fondamentali nei processi di elaborazione dati si fanno più complicate e in questo caso diventa enorme il divario generazionale. Quasi tutti sanno fare operazioni elementari come copiare

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o spostare file o cartelle (83,8%) o parti di documento (83,4%), mentre le percentuali crollano se le conoscenze informatiche richieste aumentano. Si tratta del fenomeno denominato “analfabetismo digitale” tra gli anziani, soprattutto dai 65 anni in su. Questa generazione, del resto, ha avuto pochi rapporti con il computer: non lo hanno usato durante la scuola e l’università e, spesso, nemmeno durante il lavoro. Questo distacco provoca molti ostacoli all’accesso a tutti quei servizi che le tecnologie della comunicazione offrono al cittadino “nativo digitale”. Di conseguenza si genera nei cosiddetti “analfabeti digitali” un forte timore verso le tecnologie, viste come troppo complicate, con computer e connessioni giudicate troppo costose, e influenzati da motivi che provengono dall’interno dei soggetti, cioè da risorse culturali e cognitive individuali. In soccorso a questa parte di popolazione sempre più numerosa sono stati creati progetti di “facilitazione digitale” che permettono di insegnare in maniera semplice l’utilizzo di mail, social network, internet e quant’altro. Un sorta di corsi di formazione con l’obiettivo di migliorare l’integrazione sociale, la cittadinanza attiva e, quindi, contribuire al miglioramento della 14

vita dell’anziano.

In tale ottica non è da sottovalutare l’aiuto che i nipoti possono fornire ai nonni giungendo lo stesso obiettivo ma attraverso un apprendimento che risulta più leggero e, soprattutto, più amichevole se a fare da “docente-


CIttadini e nuove tecnologie

2013

FAMIGLIE PER BENI E SERVIZI TECNOLOGICI DISPONIBILI. VALORI PER 100 FAMIGLIE.

93,1%

CELLULARE

PERSONAL COMPUTER

62,8%

ACCESSO AD INTERNET

60,7%

LETTORE DVD/BLU RAY

53,8%

macchina fotografica digitale

53,4% 43,9%

cellulare abilitato

33,3%

antenna parabolica

30,4%

lettore mp3/mp4

27,2%

videocamera

20,2%

console per videogiochi lettore di e-book

5,4%

PERSONE CHE HANNO UTILIZZATO INTERNET TUTTI I GIORNI O QUASI NEGLI ULTIMI 3 MESI

italia 81%

germania 89%

gran bretagna 89%

francia 87%

ANTENNA PARABOLICA

spagna 82%

FAMIGLIE PER BENI E SERVIZI TECNOLOGICI DISPONIBILI

33,3%

53,8%

LETTORE DVD/BLU RAY

30,4%

LETTORE MP3/MP4

93,1%

CELLULARE

43,9%

CELLULARE ABILITATO

20,2%

CONSOLE PER VIDEOGIOCHI

62,8%

PERSONAL COMPUTER

60,7%

ACCESSO AD INTERNET

27,2%

VIDEOCAMERA MACCHINA FOTOGRAFICA DIGITALE LETTORE E-BOOK

53,4% 5,4% Fonte: Istat

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03 SITUAzIONe DeGLI OveR 65

Nel corso dei prossimi vent’anni, l’europa si troverà ad affrontare diverse sfide demografiche, connesse all’abbassamento del tasso di fertilità, all’invecchiamento della sua popolazione e all’aumento delle migrazioni. Una risposta a tale sfida demografica rappresenta per l’Unione Europea un banco di prova significativo per superare l’attuale crisi economica/sociale e avviare una fase di sviluppo sostenibile attraverso una efficiente cooperazione tra governi, parti sociali e organizzazioni a livello nazionale e internazionale.

INVECChIAMENTO ATTIVO

Un esempio di soluzione può essere il progetto Central european platform for an Ageing Society (CE-Ageing Platform), 16

elaborato dall’istituto Isfol5 , che ha contribuito a individuare e sviluppare soluzioni alle sfide di una società che invecchia, aumentando l’inclusione sociale dei più anziani e contribuendo a predisporre delle specifiche strategie regionali.

L’Istituto, costituito nel 1972, dal 1978 opera nel campo della formazione, del lavoro e delle politiche sociali, al fine di contribuire alla crescita dell’occupazione, al miglioramento delle risorse umane, all’inclusione sociale e allo sviluppo locale. Fornisce supporto tecnicoscientifico allo Stato, alle Regioni e agli enti locali. Fa parte inoltre del Sistema Statistico Nazionale (Sistan) e collabora con gli organismi e le istituzioni comunitarie.

Il progetto ha elaborato una serie articolata di raccomandazioni indirizzate ai policy maker e la strategia proposta è stata


pubblicata nel mese di febbraio 2013, sotto forma di Libro verde (Green paper Ce-Ageing Strategy). Obiettivo dell’indagine è stato quello di evidenziare alcune soluzioni per fronteggiare il problema dell’invecchiamento delle risorse umane e della eventuale obsolescenza delle loro competenze, in alcuni specifici segmenti dell’industria e dei servizi attraverso una rilevazione di esperienze di age management in grandi imprese situate su tutto il territorio. La problematica è quindi quella di far fronte all’invecchiamento della popolazione italiana per venire incontro alle esigenze di una popolazione sempre più anziana. Solo negli ultimi dieci anni la percentuale degli ultrasessantacinquenni è salita al 19,6% del totale della popolazione residente, totalizzando un +2% rispetto al 2002, quando era il 17,6%.

Più nello specifico, dalla rielaborazione degli ultimi dati Istat sulla popolazione italiana è emerso che dal 2002 al 2012 la popolazione italiana è cresciuta del 4,2% raggiungendo i 59.394.207 residenti. Gli over 65, con oltre 11,6 milioni di abitanti, rappresentano appunto il 19,6% del totale della popolazione residente (nel 2002 era il 17,6%). 17


Per quanto riguarda le singole Regioni, tra le prime cinque con l’incidenza più alta di over 65 sulla popolazione locale figura al primo posto la Liguria con il 25,8% di anziani (404.502), seguita dal Friuli Venezia Giulia con il 22,5% (273.649) e dalla Toscana con il 22,4% (823.317) al pari dell’Umbria (197.447). Al quarto posto c’è il Piemonte con il 22,1% (964.737) e infine, al quinto, le Marche con il 21,6% (333.384). Secondo le stime elaborate dall’Istituto nel 2040 la popolazione over 65 raggiungerà in Italia il 35% del totale.

Il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione può essere visto da un’altra angolazione: può rappresentare un “trionfo” per l’aumento dell’aspettativa di vita ma anche una “sfida” per la società riguardo alla crescita delle patologie legate all’invecchiamento, con conseguente crescita dei costi assistenziali.

persona anziana. L’invecchiamento attivo è stato infatti definito come «il processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza al fine di migliorare la qualità di vita delle persone anziane». Nelle intenzioni dell’Oms questo particolare approccio dovrebbe consentire agli individui di realizzare il proprio benessere fisico, sociale e mentale nel corso della vita e partecipare personalmente ad una società che da parte sua fornisce adeguata cura fisica e protezione sociale. Pertanto la parola “attivo” non si riferisce solo all’essere fisicamente efficienti ma anche al continuare a partecipare alla vita economica, culturale e civica della comunità. La strategia del documento “Active ageing. A policy framework” si basa quindi su tre pilastri principali necessari per sostenere un invecchiamento attivo: •

Migliorare la qualità di vita delle persone

E’ in tale scenario che occorre citare il documento “Active ageing. A policy framework”, pubblicato nel 2002 dall’Oms6 , che ha tracciato una strategia di promozione della salute e valorizzazione della 18

La salute: attività fisica, indice di massa corporeo, abitudini alimentari, alcool, fumo, problemi di udito, masticazione e vista, cadute, depressione, isolamento sociale.

La partecipazione: l’anziano come risorsa, attività sociali e formazione, volontariato, tempo libero. La

sicurezza:

sicurezza,


conoscenza di programmi sociali, uso dei farmaci, aiuto nelle attività di vita quotidiana, abitazione e reddito, pensione.

exposanità: le innovazioni tecnologiche

Da ultimo, nel marzo 2014, un gruppo di ricercatori di Abele, Liber e Auser7 ha portato a termine uno studio in 15 Regioni italiane sul crescente isolamento sociale di cui soffrono gli over 65. L’aspetto che è emerso con prepotenza è che la nostra società è divisa in soggetti forti e soggetti deboli, e gli anziani rientrano in quest’ultima categoria con oltre il 70% che presenta problemi caratterizzati da precarietà economica, disgregazione sociale e solitudine. In tale ottica sembra necessario e urgente creare delle nuove realtà materiali e professionali nello specifico settore dell’assistenza/ aiuto alla persona anziana, con particolare riferimento a tutti i soggetti coinvolti nel percorso assistenziale: ci si riferisce alle figure dirigenziali, ai professionisti del settore sanitario che operano all’interno di residenze per anziani, che si occupano di assistenza domiciliare, che seguono il paziente geriatrico in ospedali e ambulatori. Tutte attività che, come già evidenziato, utilizzano con sempre

maggiore frequenza le opportunità offerte dalle tecnologie informatiche che confluiscono nella rete internet. Una delle problematiche per l’attuale gestione delle attività che interessano in particolare l’assistenza all’anziano è quella della necessità di mettere in rete dei servizi sociali in grado di erogare assistenza domiciliare e tutelare tutte quelle persone che vivono una temporanea o permanente situazione di non autosufficienza. In Italia, ma anche in tutti i paesi dell’Unione, la domanda di servizi dedicati alla terza età è destinata a crescere e, di conseguenza, aumenterà anche la richiesta di professionisti qualificati e competenti su tutti gli aspetti della materia ed in particolare quella sanitaria. Tale necessità è stata appunto registrata durante l’annuale convegno denominato Exposanità8, svoltasi a Bologna (21 – 24 maggio 2014), a conclusione della quale si è riscontrato che a fronte di un invecchiamento della popolazione, delle innovazioni tecnologiche e della tendenza/necessità di una razionalizzazione dei costi assistenziali si impone per il futuro lo sviluppo di nuove soluzioni per il mondo ospedaliero e per la gestione della sanità a livello territoriale.

Nel corso della manifestazione sono state esposte da specifiche aziende innovazioni tecnologiche nei diversi ambiti applicativi, da quelle per 19


le strutture ospedaliere a quelle per l’assistenza agli anziani e alle persone interessate da disabilità, sino ad arrivare alle nuove frontiere della sperimentazione aperte dalla stampa 3D, con approfondimenti dedicati alle applicazioni in campo protesico - biomedicale componentistica per dispositivi medici.

Una particolare attenzione è stata dedicata al “Design for Diabetes e Social Robots” sviluppati dagli studenti di product Design dall’istituto IeD di Roma. Gli studenti hanno affrontato problemi delicati come la malattia e la sofferenza per proporre soluzioni in grado di migliorare la vita alle persone direttamente coinvolte e di chi sta loro vicino. Nella ricerca e durante la progettazione sono stati intervistati pazienti, medici, parenti e amici per riuscire a sviluppare progetti che potessero rispondere in modo adeguato ad esigenze reali.

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INVECChIAMENTO ATTIVO

“L’invecchiamento attivo” è caratterizzato da una serie di fattori che influiscono sulle capacità della persona anziana: abilità personale di reagire ai cambiamenti dovuti all’età, comportamenti individuali, stato di salute, fattori sociali, possibilità dell’individuo di impegnarsi nella società e rimanere indipendente.

GESTIRE LE FASI DELL’INVECChIAMENTO

Le sfide associate all’invecchiamento cambiano a seconda dell’individuo e delle realtà sociali in cui vivono, ma con aspetti comuni che caratterizzano la quotidianità. La capacità di ogni individuo di gestire le fasi dell’invecchiamento sarà influenzata dal loro livello di indipendenza e di impegno nella comunità. 21


04 RAppORTO TRA ANzIANI e TeCNOLOGIe

Una ricerca di GfK eurisko9 intitolata “Anziani e tecnologia, a che punto siamo?” condotta nel 2012 si è soffermata sulla relazione fra consumatori senior e prodotti di tecnologia digitale. La tecnologia in generale e quella digitale in particolare è vista prima di tutto come un mezzo per migliorare la qualità della vita e il rapporto con il contesto sociale in cui l’anziano vive.

La possibilità di distrarsi, di personalizzare i dispositivi, di sfruttarne l’interattività e ottenere informazioni in tempo reale giungono al secondo posto e non sono quindi determinanti nella relazione con l’oggetto. A differenza dei classici elettrodomestici, vissuti come utili e semplici da gestire, il computer sembra ancora rappresentare un grande punto interrogativo e smartphone e tablet sono oggetti non bene identificati, 22

complessi, poco intuitivi e talvolta ritenuti superflui. Rispetto alle donne, gli uomini desiderano comunque tenersi aggiornati sulle ultime uscite. A livello geografico, il Centro Nord contrappone alla praticità del Sud maggior competenza e voglia di rimanere al passo con i tempi e nelle metropoli si è più avanzati rispetto alla provincia. Due aspetti particolare sono emerse dalla ricerca:

nel momento dell’acquisto di dispositivi digitali (computer, chiavette, laptop, decoder, ecc) fa il suo ingresso la figura del figlio per aiutare nella scelta del prodotto, per poi scomparire lasciando l’anziano impreparato alla mercè di oggetti che continuano a non convincere; alla curiosità e voglia di utilizzo dello smartphone di ultima generazione, l’anziano si blocca davanti al “tutto cambia molto in fretta” e al “è tutto inglese”.


TRe TIpOLOGIe DI OveR 65 Sembra essere quest’ultimo l’ostacolo maggiore da superare: la digitalizzazione spinta degli ultimi anni ha reso complesso l’accesso e l’acquisto delle ICT per le quali le domande del tipo “a cosa serve?”, “come si accende”, “quando mi serve”, affollano la mente dell’over 65 lasciandolo disorientato ed abbandonato in un contesto in cui tutto muta troppo velocemente. pertanto in relazione al rapporto che gli anziani hanno con le nuove tecnologie, si possono individuare tre diversi profili: •

Diffidenti: chi mostra disinteresse, diffidenza e paura verso le nuove tecnologie, pur conoscendone l’utilità e le potenzialità. Realisti: chi ritiene che questo progresso così veloce e questi cambiamenti causano o causeranno gravi problemi, ma è consapevole delle potenzialità e delle facilitazioni che le nuove tecnologie portano nella vita di tutti. Di conseguenza si è adeguato comprando e imparando a utilizzare alcuni strumenti. Fiduciosi: chi apprezza ed è soddisfatto dall’ingresso delle nuove tecnologie.

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Il 2012 è stato un anno significativo per la figura dell’anziano e caratterizzato da due eventi fondamentali.

Il primo ha coinvolto l’Europa sul tema “dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni”. L’iniziativa ha avuto come obiettivo la promozione di una cultura che “valorizzi l’utile contributo degli anziani alla società e all’economia, favorendo opportune condizioni di lavoro, di partecipazione alla vita sociale e di vita sana ed indipendente”. Molte sono state le iniziative, sia a livello nazionale che locale, promosse dalle istituzioni e dal mondo del volontariato e del sociale, che sono riuscite a sensibilizzare i cittadini su un tema che ci riguarderà tutti nel medio-lungo periodo. Tra i progetti elaborati da segnalare “The Knowledge Volunteers”, ideato e promosso dalla Fondazione Mondo Digitale10 , che risponde alla specifica sfida dell’invecchiamento attivo promuovendo l’inclusione sociale e digitale con il metodo di apprendimento intergenerazionale e con la formazione alla pari. I giovani tutor insegnano agli over 65 ad utilizzare le nuove tecnologie ma allo stesso tempo apprendono da quest’ultimi competenze specifiche di vario tipo. Il secondo evento è stato il “World Health Day 2012 ” che ha avuto come tematica guida “Ageing and health: good health adds life to years” (Invecchiamento e salute: la buona 24

salute aggiunge vita agli anni). E’ stato celebrato in tutto il mondo il 7 aprile con attività e iniziative volte ad accrescere la consapevolezza di ciò che individui e società possono e devono fare per promuovere un invecchiamento sano e attivo. Obiettivo finale è stato quello di combattere le disuguaglianze, rafforzare i sistemi sanitari nella direzione di accogliere i bisogni di una popolazione sempre più anziana e dare maggiore impulso alle politiche sociali e sanitarie dedicate ai meno giovani.

educare l’anziano

Si è infatti constatato che molti servizi pubblici e altre organizzazioni socio assistenziali utilizzano la tecnologia ICT, in particolare Internet e/o i telefoni cellulari, per interagire con i propri clienti/utenti invece di utilizzare mezzi tradizionali come l’incontro tra persone. Per gli anziani questo si è rivelato un grosso ostacolo confermato anche dal dato che il 53% dei cittadini over 65 dell’Unione ritiene che per interagire con i servizi pubblici l’uso della tecnologia sia uno dei principali ostacoli per le persone anziane. Partendo quindi dal presupposto che il divario digitale costituisca una moderna forma di esclusione sociale e culturale è necessario, come già evidenziato in precedenza, sviluppare progetti sociali e/o iniziative formative che facilitino l’alfabetizzazione


informatica degli anziani e che migliorino concretamente alcuni aspetti di vita quotidiana.

Ciò diventa importante nei confronti di una longevità sempre più estesa in paesi come l’Italia che risulta percentualmente il più “vecchio” del pianeta, con un’aspettativa di vita tra le più elevate. Con una società sempre più subordinata all’uso del computer, l’anziano ha adottato diverse tecniche di apprendimento delle tecnologie informatiche che sono connesse al possesso di risorse cognitive individuali: esse spaziano dall’essere auto-didatta, dal ricorrere a manuali e riviste, dall’apprendimento con l’aiuto di parenti e amici oppure seguendo specifici corsi. Una volta acquisite e utilizzate in maniera efficace, la persona ne constata i benefici effetti quotidiani nel miglioramento della qualità della vita. Ed è proprio in una politica di percezione dei benefici personali derivanti dall’uso delle nuove tecnologie, riconoscendone l’effettiva utilità dei nuovi strumenti, che si potrebbe individuare quella “molla” che permetta agli over 65 di superare l’iniziale diffidenza. Importante in tale ottica anche l’incremento e il miglioramento del design degli apparecchi tecnologici che tenga conto dei limiti fisici dei soggetti a cui sono destinati e che può rappresentare la base dalla quale partire per aiutare gli anziani a superare l’ansietà nell’utilizzo delle moderne tecnologie. Più nello specifico, uno

degli obiettivi dovrebbe essere quello di aumentare nell’individuo la conoscenza e la padronanza di servizi web volti a: • Facilitare le relazioni sociali (le email, le newsletters, le chat, i blog, Skype, i social network). •

Ricercare informazioni (i principali motori di ricerca, i siti web d’informazione).

Svolgere on-line iscrizioni e pratiche di vario genere (la Carta Regionale dei Servizi, l’home banking, la PEC). Assistenza e/o aiuti nella malattia e dei servizi sanitari.

alcuni dati

Tali progetti anche in relazione ai risultati di recenti indagini statistiche. Il rapporto sul “Benessere equo e sostenibile” realizzato nel marzo 2013 da un’iniziativa congiunta tra Cnel11 ed Istat ha fotografato la situazione del fenomeno degli over 65 in Italia. In particolare nel 2013 il 56% delle persone di 16-74 anni ha usato Internet almeno una volta a settimana, con un aumento di 3,4 punti percentuali rispetto all’anno precedente, quando la quota di utenti era del 52,6%. Fra i nuovi utilizzatori aumenta il numero degli anziani, fino a 76 anni, ma la distanza dell’Italia rispetto 25


alla media europea (72%) è ancora ampia (16 punti percentuali) relegandola agli ultimi posti della graduatoria.

Si sono ridotte le differenze generazionali, in particolare tra i giovani di 16-24 anni e gli adulti tra i 55 e i 64 anni anche se i giovani usano Internet almeno una volta a settimana in più dell’80% dei casi mentre tra i 55-64enni siamo al 40%.

E’ da rilevare che tra il 2012 e il 2013 è proprio in quest’ultima fascia d’età che si sono registrati gli incrementi maggiori nell’uso della rete (più di 5 punti percentuali) con una riduzione importante delle differenze. Si è ridotto il divario tra uomini e donne: da 10,7 punti nel 2012 a 9,1 nel 2013.

Le differenze sociali restano forti ma sono in leggera diminuzione. La quota di chi utilizza Internet settimanalmente aumenta tra le persone con al massimo la scuola dell’obbligo (dal 30,4% al 32,8%) e soprattutto tra gli individui con diploma (dal 68,7% al 73,1%), mentre tra i laureati l’uso di Internet è rimasto sostanzialmente stabile (dall’84,6% al 85,7%). Si sono ridotte anche le differenze dovute alla professione: in particolare, tra gli operai e apprendisti l’uso di Internet aumenta dal 48% del 2012 al 51,5% del 2013 e tra i lavoratori in proprio 26

e coadiuvanti dal 55,3% al 60,4%. Il divario è emerso dai livelli di utilizzo dei dirigenti, imprenditori, liberi professionisti e dei direttivi, quadri e impiegati che hanno superano l’83%.

una sfida per il futuro

Tali dati dimostrano il maggiore interesse della persona anziana nei confronti di Internet, la quale a confronto dei più giovani avrà sicuramente un pò meno di abilità manuali ma una volta imparate le dinamiche e i trucchi della nuova tecnologia sembra assolutamente in grado di districarsi tra le innumerevoli opzioni che essa offre. La tecnologia, infatti, non ha dimenticato la popolazione di persone al di sopra dei 50 anni che rappresenta una percentuale in costante crescita nelle moderne società.

La conferma è nella commercializzazione, ad esempio, di cellulari con i tasti numerici molto ben visibili, così come sfondi con minor contrasto, che non disturbano la vista per chi ha problemi. Da non sottovalutare che tale spinta innovativa trova probabilmente una sua giustificazione in un mercato economico ancora non del tutto esplorato (costituito appunto dagli over 65) dalle interessanti potenzialità economiche per le aziende che si occupano di ideare,


sviluppare e commercializzare la tecnologia informatica. Stanno pertanto mutando il loro approccio verso una particolare tipologia di pubblico decisamente più sana ed attiva rispetto ai propri predecessori, possedendo anche maggiori risorse economiche sia rispetto al passato sia rispetto ai giovani contemporanei.

I computer, i cellulari, internet e le nuove innovazioni tecnologiche possono aiutare un anziano a sentirsi meno solo, meno emarginato in un mondo che è in continua evoluzione, in cui la famiglia non è più fisicamente unita come un tempo. In tale contesto si possono inserire alcune particolari risorse della tecnologia elettronica, ad esempio la posta elettronica e le video-chiamate, due strumenti che permettono di mantenere le relazioni tra famigliari anche molto lontani, garantendo la continuità degli affetti.

palestra per il cervello, che grazie all’accesso ad un infinito bacino di informazioni, mantiene attive le abilità cognitive della persona. In secondo luogo, internet riesce a colmare l’isolamento della persona anziana in un contesto sociale, recuperando alcuni aspetti molto importanti della vita, quali la socializzazione e la comunicazione.

Tutto questo chiaramente deve essere posto come importante punto di partenza per lo sviluppo di nuove tecnologie create appositamente anche per questo tipo di utenza che aumenterà e migliorerà nel futuro. Ci si riferisce principalmente alle tecnologie appositamente ideate per assistere gli individui con disabilità o soggetti con particolari condizioni di salute, oltre alle classiche risorse di semplice utilizzo che permettono di mantenere in comunicazione le persone della stessa famiglia.

Da ultimo la rete Internet viene sempre più utilizzata per motivi di tipo utilitaristico e di comodità: leggere il giornale gratuitamente senza uscire di casa, contattare attraverso le e-mail le persone, cercare informazioni sulla propria salute, ed imparare cose nuove autonomamente. Inoltre internet può avere anche altri effetti positivi sul benessere delle persone anziane se consideriamo la rete come una

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05 STATO DeLL’ARTe

Alcune specifiche nuove tecnologie sono state rese disponibili per gli anziani finalizzate ad un miglioramento della vita. Qui di seguito sono sinteticamente elencate le principali: •

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Telemedicina: è “l’integrazione, monitoraggio e gestione dei pazienti, nonché l’educazione dei pazienti e del personale, usando sistemi che consentano un pronto accesso alla consulenza di esperti ed alle informazioni del paziente, indipendentemente da dove il paziente o le informazioni risiedano”. In cardiologia, per esempio, si può effettuare il tele-monitoraggio a distanza delle analisi fornite dalle apparecchiature elettromedicali date agli anziani, diminuendo sia i costi per la sanità sia gli ostacoli per gli anziani.

Telelavoro: “qualsiasi attività alternativa di lavoro che faccia uso delle tecnologie della comunicazione non richiedendo la presenza del lavoratore nell’ambiente tradizionale dell’ufficio”. per gli anziani i vantaggi sono indubbi, soprattutto per coloro che, ormai in pensione, vogliono comunque continuare ad essere produttivi.

E-learning: una nuova forma di apprendimento che sfrutta le nuove tecnologie e che avviene on-line. per gli anziani è uno strumento che può rilevarsi fondamentale per l’alfabetizzazione digitale, permettendo anche esercizi che li mettano a contatto con le nuove tecnologie. Tv on demand: anche nel tempo libero gli anziani possono essere facilitati nelle


loro scelte, personalizzando il palinsesto con i loro programmi preferiti che potranno guardare senza limiti di orario tramite l’interfaccia amichevole offerta dalle tv on demand.

Ausili e domotica12 : grazie ad essi, si rende possibile la creazione di una casa intelligente, facile da vivere anche in presenza di difficoltà motorie e comoda da “controllare”, attraverso l’uso dei dispositivi elettronici con cui gestire, stando fermi, oggetti che si trovano lontani. Ad esempio la chiusura automatica delle persiane con un semplice telecomando. Internet: gli anziani, anche se lentamente, si stanno avvicinando alla Rete con l’innegabile vantaggio di stimolare funzioni cognitive quali percezione, attenzione, tempi di reazione, memoria e ragionamento, combattendo il decadimento dell’efficienza psichica globale. Permette di formare nuove amicizie, creare relazioni, contattare i membri della famiglia.

In una moderna società molte persone acquistano smartphone e tablet oppure li ricevono in regalo da amici e familiari. Non solo cellulari, ormai gli smartphone ci permettono di fare molte più operazioni rispetto

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alla semplice chiamata o all’invio di un messaggio. Secondo il rapporto di Censis la percentuale di anziani che usano gli smartphone è del 6,8%. E’ da rilevare che se gli anziani avevano già poca dimestichezza con i cellulari tradizionali i nuovi apparecchi sembrano ancora più distanti e complessi, impossibili da usare. Sebbene all’inizio sia difficile prendere confidenza con le nuove tecnologie, esistono numerose applicazioni (APP) ideate appositamente per loro, e consultabili in rete, che permetto di utilizzare al meglio i recenti dispositivi favorendo l’autonomia e la sicurezza individuale nell’uso quotidiano, diventando nello stesso tempo strumenti utili all’intera comunità. Le principali APP sono le seguenti: •

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Skype: è uno strumento indispensabile per chiunque voglia rimanere in contatto con amici e parenti nonostante le distanze. Grazie a questo programma, dall’interfaccia semplice e intuitiva, anche le persone anziane possono sentirsi più vicine ai propri figli e nipoti. Pillboxie: facile da utilizzare e dalla grafica simpatica con la quale le persone anziane non si dimenticheranno di prendere i farmaci.

My Pain Diary: aiuta le persone anziane a segnare giorno per giorno i propri

disturbi fisici, per poi riferirli al medico che avrà un quadro più completo della situazione.

Crosswords: le classiche parole crociate per allenare la mente delle persone. Lumosity: una che allenano mentali, dalla velocità di cognitiva.

serie di giochi varie facoltà memoria alla elaborazione

Trova il mio iPhone: consente agli utenti di ritrovare i propri dispositivi iOS smarriti bloccando eventualmente in remoto i dati. Voice Reader: grazie a questa applicazione, qualsiasi tipo di testo (email, pagine Web, file di vario genere) viene letto ad alta voce, agevolando le persone più anziane con problemi di vista. E.R. Map: per le piccole emergenze quotidiane una app per trovare il pronto soccorso con meno lista di attesa più vicino.

Move Around: attraverso la geolocalizzazione permette di individuare le più vicine strutture ricettive, monumenti e musei, bagni ed esercizi pubblici, etc.

Tuttavia configurare e gestire tali applicazioni da parte di una persona anziana può essere un’operazione difficile. In loro soccorso intervengono alcuni


specifici software come “Parental Control ”che non servono solo per monitorare e limitare l’attività online di bambini e ragazzi, ma anche per aiutare le persone di una certa età che spesso non si rendono conto dei contenuti disponibili in rete. Inoltre esiste la possibilità di creare account controllati con restrizioni d’accesso; in questo modo non saranno lanciati inavvertitamente programmi che potrebbero creare confusione durante l’uso del dispositivo. Al fine di rendere le cose ancora più semplici, in tutti i predetti dispositivi esiste la possibilità dell’aggiornamento automatico così che anche le persone più anziane avranno a disposizione le versioni più recenti e sicure di ogni programma, senza perdersi nei meandri delle impostazioni degli apparecchi. Infine, iPhone e iPad comprendono alcune opzioni e funzionalità che aiutano a migliorare l’usabilità dei dispositivi, presenti anche per apparecchi Android. Come già in precedenza evidenziato introdurre le persone anziane all’utilizzo di uno smartphone non è un processo scontato. L’Android, per quanto sia invogliante nell’utilizzo, non è affatto il sistema operativo più semplice. Si tratta di un “ambiente” complesso che in alcune sue parti potrebbe risultare troppo articolato. In aiuto esistono i launchers, software che si occupano di gestire l’esecuzione delle applicazioni e delle funzionalità rendendole più semplici per l’utente. Due sono i più

diffusi: •

BIG Launcher che soddisfa la necessità di semplificare l’interfaccia di Android per renderla accessibile a persone con problemi di vista o semplicemente poco avvezzi alla tecnologia. Fontrillo che sostituisce l’interfaccia originale del telefono con una più semplice: tasti più grandi, lettere in ordine alfabetico e un menù che si sfoglia come le pagine di un libro, ideale per le persone anziane e per chi ha problemi di vista.

Quello delle applicazioni appositamente progettate per gli over 65 è un mercato in continua evoluzione. L’ultima in ordine temporale è “UniBo”, un’app per prevenire le cadute accidentali degli anziani. In sintesi, si tratta di un progetto ideato nell’università di Bologna che insieme ad altri partner europei sta elaborando un sistema che sfrutta gli acceleratori degli smartphone per creare la più grande banca dati al mondo sulla particolare tematica. Grazie ad essa sarà possibile rilevare eventuali cadute e ricavare indicazioni utili per prevenirle, assicurando agli anziani una maggiore autonomia e fornendo al personale sanitario un’arma in più per impedire comportamenti sbagliati e prescrivere terapia ad hoc. 31


06 AvvICINARe GLI ANzIANI ALLe ICT

Nel quadro sinteticamente descritto appare evidente la necessità di avvicinare gli anziani alle nuove tecnologie. I ricercatori hanno dato diverse soluzioni per superare gli ostacoli sentiti dagli anziani nell’approccio alle ICT. A far data dal giugno 2006, infatti, con la dichiarazione ministeriale di Riga sull’e-inclusione13, è stata ufficializzata a livello europeo la necessità di una riflessione più approfondita sulle difficoltà e le possibili soluzioni per un rapporto più concreto tra le persone anziane e le ICT. Si è constatato14 che l’europa è un continente che invecchia sempre più rapidamente, soprattutto nelle zone rurali, e le politiche europee successive al Trattato di Lisbona nel 200015 fino alla strategia europa 202016 hanno sempre sottolineato l’importanza di affrontare le nuove sfide associate con l’invecchiamento demografico. 32

è il caso del progetto “V.In.T.Age” iniziato dalla città di Foligno e inserito nel progetto “Grundtvig Multilaterale - Valorizzazione di Tecnologie Innovative per gli Anziani in Europa ”17 che si è concluso a Bruxelles il 16 e 17 gennaio del 2014 con “Vintage@ il Botaniche”, l’evento finale dove sono stati illustrati i risultati raggiunti. Il target dell’iniziativa sono stati gli over 65 e i paesi partecipanti sono stati sette: Italia, Romania, Spagna, Portogallo, Gran Bretagna, Grecia, Turchia. Due gli obiettivi: • •

Abbattere le barriere che allontanano la popolazione adulta dall’utilizzo delle nuove tecnologie. Creare una rete locale composta da soggetti pubblici e privati che sostenga le azioni


del progetto.

La metodologia prevede sei azioni divise tra internazionali e locali.

Quelle internazionali: • • • •

Ricerca sociale con la somministrazione di questionari e focus group a 2500 soggetti. Realizzazione e valutazione di un software dedicato alla popolazione over 65.

Formazione del personale coinvolto nelle associazioni di volontariato che forniscono servizi agli anziani. Conferenze e seminari.

Quelle locali: Prima fase – 2011/2012 • • •

Costruzione della rete locale per la realizzazione del progetto. Elaborazione di una piattaforma online per il coordinamento della rete.

Formazione dei responsabili per l’utilizzo della piattaforma.

Seconda fase – 2012/2013 • •

Formazione dei cittadini over 65. Attivazione della rete per il recupero e il ripristino di hardware obsoleti.

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Istallazione del software Vintage sui computer riabilitati e donazione ai partecipanti al corso di formazione.

Capofila è stata la Regione Umbria insieme al Comune di Foligno e il suo Centro Studi: 120 anziani umbri sono stati impegnati in 40 ore di lezioni di informatica di base con l’obiettivo di rimanere membri attivi all’interno della società.

Un altro progetto dove la tecnologia, se ben utilizzata, si è rivelata un ottimo strumento al servizio della qualità della vita di tutti, senior compresi, è stata la piattaforma gratuita “Eldy” che l’Associazione Eldy Onlus18 ha progettato per favorire l’inclusione sociale, ridurre il digital divide, migliorare la comunicazione senior/famiglia, il legame con il territorio e creare reti sociali innovative con al centro la terza età. E’ attraverso il software semplificato Eldy, realizzato in Italia e distribuito gratuitamente dal sito Internet www.eldy.org, che l’Associazione Eldy offre ai neofiti della tecnologia la possibilità di ricevere un’alfabetizzazione digitale e di essere finalmente al passo con i tempi. La Regione Lombardia è stata la prima a coglierne l’opportunità e le potenzialità di Eldy che semplifica le principali funzionalità del computer e consente un accesso facilitato alla rete internet e ai servizi digitali della Pubblica Amministrazione. 34

Infine, tra i progetti, quasi tutti iniziati nel 2013 e da portare a termine nel 2014, c’è da segnalare “Ascoltalibri”, curato dalla fondazione ASPHI19 , onlus. L’organizzazione tenta di aiutare gli anziani attraverso le tecnologie multimediali con lo scopo di scoprire nuovi metodi di apprendimento attraverso progetti che vanno dalla stimolazione cognitiva alla partecipazione sociale. Gli ambiti di intervento sono: centri diurni, centri residenziali, case di cura e domicili. I soggetti sono sia anziani non autosufficienti sia disabili sui quali si sperimentano software e hardware per favorire: •

• •

L’attività di stimolazione cognitiva (strumenti touchscreen e software free o in commercio). La comunicazione e partecipazione sociale (amplificatori ambientali e personali del messaggio audio, comunicatori alfabetici e simbolici). L’accessibilità (sistemi per l’ingrandimento).

La geolocalizzazione e la prevenzione di cadute (perimetro geografico definito e sensori).

L’uso di interfacce personalizzate e accessibili (Kinect, Makey Makey, ecc.).


Il progetto, in collaborazione con la Regione emilia-Romagna è finalizzato alla sperimentazione di nuove modalità e strumenti per facilitare l’ascolto di audiolibri presso 40 strutture residenziali e semiresidenziali per anziani: L’ascolto avviene attraverso l’utilizzo di lettori MP3 con tasti di grandi dimensioni e le modalità possono essere individuali, assistite e di gruppo. Le sperimentazioni con alcuni Caffè Alzheimer e Centri diurni per disabili adulti della Regione emilia Romagna sono state concluse nel dicembre del 2013 con p o s i t i v i risultati.

ICT

ABBATTERE LE BARRIERE

35



parte seconda proposta progettuale


01 UN AIUTO peR LA MEMORIA

Nell’attuale società moderna è ancora frequente il pregiudizio che l’invecchiamento determini un indebolimento più o meno evidente delle capacità cognitive della mente con particolare riferimento alla perdita della memoria. Oggettivamente la memoria declina con l’età, ma con gradualità fisiologica. Comunque essa può continuare a funzionare normalmente se la si aiuta e negli anziani, nei quali l’apprendimento e la capacità di memoria nel loro insieme persistono normalmente, l’accorgersi di un decadimento della memoria genera nella maggioranza la condizione di solitudine. Un particolare stato d’animo nel quale la vecchiaia viene sentita come un “tunnel dalle luci sbiadite”, dove i desideri coincidono con i sogni. Così diventano sogni il bisogno di compagnia, l’aiuto domestico. essere considerati ancora utili 38

come nella giovinezza.

Gli anziani sono pertanto considerati i soggetti più esposti al rischio della solitudine, sia perché con la cessazione dell’età lavorativa essi subiscono una perdita di ruolo sociale, sia perché la perdita del coniuge e l’allontanamento dei figli ormai adulti fa sì che gli anziani perdano dei punti di riferimento fondamentali all’interno del nucleo familiare e si sentano persi in una società così estranea e diversa da quella in cui un tempo sono cresciuti ed in cui hanno trascorso gran parte della loro esistenza. Anche se una persona decide autonomamente di vivere da solo gestendo la propria vita, libero da condizionamenti o vincoli, per gli anziani la vita da soli non sempre è così facile poiché subentra una tipiche caratteristiche dell’invecchiamento ovvero il declino della memoria trascinando con se i quotidiani problemi e/o


disagi. Se è vero oggettivamente che la memoria declina con l’età, comunque essa può continuare a funzionare normalmente se la si aiuta ricorrendo ad alcuni strumenti che la sostengano e che si possono dividere in due categorie: •

la prima, comprende tutti quei sostegni utili a ricordarci che dobbiamo fare in un determinato momento della giornata (sveglie, timer, blocchi per gli appunti ecc);

la seconda, include molti dei moderni supporti di uso quotidiano quali le agende, i computer, i registratori ecc. che servono per fissare le informazioni che si vogliono conservare nel tempo.

In tale quadro è stato constatato che l’uso da parte degli anziani delle nuove tecnologie di comunicazione, in particolare Smartphone e computer, possono avere effetti positivi sul benessere degli “over 65” diventando una sorta di palestra per il cervello che aiuta a mantenere attive le abilità cognitive della persona. In tale prospettiva ho elaborato una proposta progettuale riguardante un’applicazione mobile che possa essere un valido supporto quotidiano per la memoria. Si tratta di un’agenda interattiva che grazie ad un percorso guidato graficamente e vocalmente possa aiutare la persona anziana in modo semplice e diretto ad organizzare/ ricordare la propria daily routine.

39


02 SWOT ANALySIS

ANALISI DI SeTTORe: LA MOBILE APP ECONOMy

La rapida diffusione degli Smartphone e dei Tablet e lo sviluppo delle reti cellulari di nuova generazione (LTe) hanno creato un nuovo ecosistema di business che si chiama Mobile Economy.

Alla fine del 2014 ci saranno in Italia 45 milioni di smartphone e 12 milioni di tablet, attraverso i quali si stima che oltre 30 milioni di persone navigheranno in rete mensilmente, mentre le reti mobili a banda larga Lte raggiungeranno circa il 60% della popolazione. Uno scenario in cui la domanda è in crescita esponenziale: è stato calcolato che un mobile surfer su tre ha scaricato applicazioni a pagamento, uno su cinque ha acquistato almeno un prodotto o un servizio, quattro utenti su cinque ha interagito con la pubblicità e a uno su due piacerebbe usare lo 40

smartphone anche come strumento di pagamento al posto della carta di credito. In forte crescita anche l’utilizzo delle App. Tale sviluppo è stato influenzata da diversi fattori: •

• • •

l’introduzione da parte di tutti gli operatori di interessanti piani tariffari flat; i notevoli investimenti comunicazione verso mercato;

in il

gli accordi tra gli operatori di telefonia e i principali player web (social network, in particolare); la sempre maggiore diffusione di smartphone con una buona capacità di navigazione.


Questi fattori hanno innescato nel mercato un circolo virtuoso che ha spinto un numero crescente di utenti verso il mobile internet mentre la crescita della domanda ha offerto alle imprese l’opportunità di gestire via mobile la relazione con i propri consumatori.

L’Osservatorio Mobile & App Economy del Politecnico di Milano, ha confermato lo sviluppando della nuova economia, definita “Mobile & App Economy”, che già nel 2013 ha fatturato 25,4 miliardi di euro, pari all’1,6% del Pil. Entro la fine di quest’anno, gli italiani che navigano mensilmente via smartphone e tablet saranno più di 30 milioni. Per oltre l’80% della crescita hanno contribuito consumatori e imprese, che complessivamente hanno speso oltre 20 miliardi di euro: in primis attraverso servizi “tradizionali” (voce e sms), che sono però in forte contrazione, seguiti dai ricavi da vendita di device mobili e dalla connettività dati. In ultimo posto le vendite di contenuti e di beni e servizi. In tale quadro una parte consistente del mercato della Mobile & App economy fa riferimento agli investimenti delle imprese in reti mobili, nello sviluppo di soluzioni software mobile rivolte ai consumatori o ai propri dipendenti e in quelle che sfruttano gli “oggetti intelligenti” (Internet of Things) per migliorare i processi aziendali.

41


Lo studio del Politecnico ha ipotizzato che in due di anni il mercato si evolverà in modo significativo e il valore complessivo salirà a 40 miliardi nel 2016 (2,5% del Pil). Il mobile commerce passerà dagli attuali 1,2 miliardi di euro agli oltre 7 miliardi di euro del 2016, con un peso relativo sull’ecommerce che tra tre anni potrebbe superare il 40 per cento, contro il 12% odierno. Si svilupperanno i mercati del mobile proximity payment - nel 2016 potrebbe valere circa 4 miliardi di euro - e del Mobile POS, ovvero le transazioni legate a beni e servizi che verranno accettate da device mobili (circa 2 miliardi di euro).

Continueranno a crescere le vendite di contenuti (soprattutto giochi e video), che andranno vicini al raddoppio nei prossimi tre anni. In crescita anche la spesa delle imprese in attività di marketing tramite smartphone e tablet, trainata in particolare dalla pubblicità, ma anche dalla nascita dei servizi di mobile couponing, e quella dedicata allo sviluppo di soluzioni software mobile sia per gestire la relazione con i consumatori sia per migliorare la produttività del lavoro dei dipendenti. Ci sarà inoltre un focus particolare sul mercato degli “oggetti intelligenti”. Dalle smart car (nel 2016 1,6 miliardi di euro, con un incremento dell’80% in tre anni) agli oggetti indossabili fino allo sviluppo di soluzioni nuove in ambiente cittadino e sanitario. 42

Smartphone, tablet, reti mobili broadband, e applicazioni hanno creato un vero e proprio circolo virtuoso che sta modificando profondamente i consumi digitali degli italiani e gli investimenti delle aziende. Inoltre, il mobile sta anche creando una nuova modalità di fruizione dei contenuti su internet: più orientata alla soddisfazione di una specifica esigenza, come, ad esempio, trovare un indirizzo, rintracciare un’informazione urgente, identificare una farmacia di turno. Sono 37 milioni gli smartphone e 7,5 milioni i tablet diffusi in Italia e diventeranno rispettivamente 45 e 12 milioni a fine 2014; le reti mobili a banda larga LTE a fine anno raggiungeranno circa il 60% della popolazione; si sono moltiplicate nel corso del 2013 offerte bundle (voce, messaggistica, connettività) a prezzi molto contenuti mentre le applicazioni disponibili negli store hanno toccato quota 2,5 milioni e aumentano le soluzioni Mobile sviluppate all’interno delle imprese o delle pubbliche amministrazioni. In tale trend di crescita, la grande scommessa è sul mercato abilitato dagli “oggetti intelligenti”: alcuni ambiti già avviati proseguiranno il loro cammino, in particolare le auto connesse (smart car), portando il valore di questo mercato nel 2016 a 1,6 miliardi di euro (+80% in 3 anni). Ma a questi ambiti applicativi se ne potrebbero affiancare molti altri, sfruttando, ad esempio, la


nascita degli oggetti indossabili e lo sviluppo di soluzioni nuove in ambiente cittadino e sanitario, come mostrano alcune interessanti sperimentazioni internazionali.

Una crescita quella della mobile App che solo nel 2013 avrebbe registrato un più 115 per cento ma che presenta una particolarità: all’aumento dei consumi non corrisponde un aumento dei ricavi dove la tendenza vede sempre più protagoniste le app gratuite. Si stima che entro il 2018 il 94,5 per cento dei download sarà riservato ad app gratuite e tra quelle a pagamento il 90 per cento sarà scaricata meno di 500 volte al giorno, con introiti giornalieri inferiori ai 1.250 dollari. Ciò significa che siamo in presenza di un particolare mercato molto attivo ma con caratteristiche peculiari: molto spesso l’obiettivo degli sviluppatori non è quello di far pagare l’app a tutti i suoi utenti, ma di creare attraverso i suoi titoli un’ampia rete di utenti tra cui agganciare clienti disposti a comprare contenuti extra. Da un lato questo genera una proliferazione di prodotti, pubblicità incrociate sulle varie app e una classifiche delle applicazioni influenzate da queste logiche, dall’altro spinge alla produzione di applicazioni in grado di creare quel livello di trasversalità e quella capacità di legare a sé gli utenti: attraverso meccanismi di assuefazione o economie di rete.

Il risultato finale è che le applicazioni che arrivano sul mercato stiano rientrando nel novero dei modelli economici digitali che già si sono affermati con successo in Rete.

43


44


analisi porter Concorrenti diretti L’intensità della concorrenza sullo specifico argomento nel mercato considerato non è molto elevata. I nomi delle app riportate di seguito si riferiscono ad applicazioni che semplificano in generale l’utilizzo dello smartphone: •

BIG Launcher: semplifica l’interfaccia di Android per renderla accessibile a persone con problemi di vista o semplicemente poco avvezzi alla tecnologia. Fontrillo: sostituisce l’interfaccia originale del telefono con una più semplice composta da tasti più grandi, lettere in ordine alfabetico e un menù che si sfoglia come le pagine di un libro, ideale per le persone anziane e per chi ha problemi di vista.

L’applicazione da me proposta, invece, intende essere un’agenda interattiva personale, di semplice uso e intuitiva, che possa guidare vocalmente e graficamente la persona anziana nel ricordargli impegni e abitudini che si svolgono nel corso di una giornata tipo.

Prodotti sostitutivi I prodotti sostitutivi che potrebbero diventare dei concorrenti diretti se ampliassero le loro funzionalità e gli argomenti trattati: •

Pillboxie: facile da utilizzare e dalla grafica simpatica con la quale le persone anziane non si dimenticheranno di prendere i farmaci.

My Pain Diary: aiuta le persone anziane a segnare giorno per giorno i propri disturbi fisici, per poi riferirli al medico che avrà un quadro più completo della situazione. Voice Reader: grazie a questa applicazione, qualsiasi tipo di testo (email, pagine Web, file di vario genere) viene letto ad alta voce, agevolando le persone più anziane con problemi di vista.

E.R. Map: per le piccole emergenze quotidiane una app per trovare il pronto soccorso con meno lista di attesa più vicino.

Forze dei nuovi entranti

La minaccia dei nuovi entranti è da considerarsi medio-alta in quanto chiunque abbia una buona idea, delle capacità tecniche di base ed abbia possibilità finanziare adeguate, può provare ad entrare nel mercato con una nuova applicazione senza particolari 45


ostacoli. L’unica barriera all’entrata è rappresentata dall’approvazione da parte dello Store. Clienti

Il potere contrattuale del cliente è molto importante perché è da quest’ultimo che dipende il successo di ogni servizio. L’innovatività del progetto, incentrata sull’utilizzo personale, porterà i clienti soprattutto coloro che già si avvalevano dell’uso di agende, ad utilizzare l’ applicazione “+ 65”. Fornitori

Il distributore dell’ applicazione è lo sviluppatore e non lo Store multimediale, quest’ultimo agisce in qualità di agente o rappresentante. Lo sviluppatore è colui il quale è l’unico responsabile dell’applicazione e dei suoi contenuti e ne detiene il completo copyright. In seguito a ciò si è valutata la forza dei fornitori secondo due casi diversi: •

46

L’ideatore di un’app può rivolgersi ad uno sviluppatore esterno: in tal caso si possono avere delle difficoltà a trovare i professionisti adatti alle proprie esigenze oppure avere difficoltà con i tempi di consegna. In questo caso la forza dei fornitori potrebbe

risultare negativa.

Lo sviluppatore può essere un collaboratore interno al team creativo: il lavoro, in questo caso, si svolgerà in maniera più veloce ed efficace perché la progettazione sarà il risultato di un lavoro di un gruppo consolidato. In questo caso la forza dei fornitori è positiva.


CONCORRENTI DIRETTI BIg Launcher

fontrillo

PRODOTTI SOSTITuTIvI Pillboxie My Pain Diary Voice Reader

E.R. Map

ANALySIS vRIO

ANAlISI vRIO

Descrizione Semplifica l’interfaccia rendendola accessibile a tutti Sostituisce l’interfaccia originale del telefono con una più semplice Descrizione Ricorda di prendere i farmaci Aiuta a segnare i propri disturbi fisici Qualsiasi tipo di testo viene letto ad alta voce. Per trovare il pronto soccorso con meno lista di attesa più vicino

valore

Rarità

Prezzo

Dispositivo

8,00 €

Android

Premium gratis

Android

Prezzo

Dispositivo

gratis/0,89 €

Android/IOS

3,66 €/4,49 €

Android/IOS

gratis/8,99 €

Android/IOS

gratis

Android

Inimitabilità

Organizzazione

facilità di utilizzo Dimensione sociale elevata Implementazione Leggibilità Aiuto per la memoria 47


swot analysis PUNTI DI FORZA

DEBOLEZZE

48

Facilità di utilizzo: + 65 è un’applicazione dalla grafica semplice e di immediata comprensione.

Elevata leggibilità: la possibilità di scegliere la dimensione dei caratteri, la grandezza delle icone rendono l’applicazione accessibile agli anziani.

Chiaro e intuitivo: il tutorial che ne spiega il funzionamento e la procedura che guida passo dopo passo l’utente nell’utilizzo. Dimensione sociale elevata: grazie a + 65 ci si rivolge ad una fascia di utenti attualmente poco considerata ma in costante crescita numerica.

Implementazione: si avrà la possibilità di sviluppare e implementare l’ applicazione in base alle specifiche esigenze personali (es. particolari patologie).

Specificità dei contenuti: la possibilità di registrare particolari esigenze personali (es. appuntamenti, ricorrenze, farmaci, spese, ecc.). Aiuto per la memoria: data la personalizzazione dei contenuti sarà un aiuto

quotidiano all’uso memoria dell’over 65.

della

Applicazione sconosciuta: l’app è nuova, non deriva né da un sito e non è finalizzata ai servizi offerti da un’azienda già esistente, sarà quindi più difficile farsi conoscere dal mercato.

E’ necessario possedere uno smartphone o tablet: tutti gli utenti per usufruirne dovranno possedere un dispositivo smart con sistema operativo Android.

OPPORTUNITà •

Settorializzazione: con l’applicazione + 65 ci si rivolge ad un’utenza specifica e quindi in un particolare settore di mercato in forte espansione.

Investimento iniziale: il basso investimento iniziale permette a lungo termine di reinvestire l’utile ricavato per un ampliamento dell’applicazione.

Possibilità

Accesso agli store di distribuzione multimediale: essi offrono l’opportunità di categorizzare e di pubblicizzare nello specifico settore l’applicazione rendendola facilmente rintracciabile. di


implementazione: il futuro sviluppo dell’ applicazione che sarà in base a specifiche esigenze personali permetterà di acquisire un maggior numero di clienti.

Ingresso nuovi competitors: rappresenterà una minaccia in quanto, una volta raggiunta un’elevata competitività sul mercato, l’app rischia di essere imitata e cedere utenza.

MINACCE •

Competitors già esistenti: alcuni utenti essendo già legati ad altre applicazioni presenti

Strenght •

Facilità di utilizzo

Chiaro e intuitivo

• • • • •

• • • •

Elevata leggibilità Dimensione sociale elevata Implementazione

Specificità dei contenuti Aiuto per la memoria Settorializzazione

Investimento iniziale

Mercato del compratore: potrebbe essere una minaccia in quanto essendo un applicazione settorializzata, in un mercato quasi saturo, è l’utente con la sua scelta a determinare il successo o il declino dell’app.

Elevata presenza di prodotti sostitutivi: l’utente ha un’ampia possibilità di scelta se si considerano anche mercati diversi ma con prodotti simili.

weakness

Applicazione sconosciuta

Ingresso nuovi competitors

• Accesso agli store di distribuzione • multimediale • Possibilità di implementazione

opportunity

sul mercato, potrebbero non essere interessati alla nuova proposta.

è necessario possedere smartphone o tablet

uno

Competitors già esistenti Mercato del compratore

Elevata presenza di prodotti sostitutivi

Threat 49


03 L’AppLICAzIONe “+65”

INTRODUzIONe

L’applicazione “+65” nasce dall’idea di voler fornire un aiuto concreto alla memoria degli over 65, creando un’agenda interattiva semplice e fruibile dagli anziani, fornendo anche servizi socialmente utili quali la chiamata di emergenza. Il progetto si pone molteplici obiettivi: •

50

Gestione delle emergenze semplificata con accesso immediato ai servizi di soccorso. Servizi di monitoraggio. Interfaccia intuitiva.

semplice

e

Un aiuto concreto e costante nell’organizzazione della vita quotidiana, attraverso un percorso guidato basato su domande e risposte vocali.

Il design dell’applicazione è stato pensato al fine di renderne l’utilizzo


di immediata comprensione e facilità d’uso. Scritte e icone sono state ingrandite e ridisegnate per agevolare la lettura e permette un uso intuitivo anche per chi non ha dimestichezza con le ITC. Il sistema basato su domande e risposte completamente vocali agevola non solo gli anziani ma anche coloro che hanno gravi disturbi alla vista.

per tutte le precedenti funzioni alla data e all’ora impostate, “+65” emetterà un suono e visualizzerà una notifica che rimarrà sullo schermo finchè non verrà letta. La facilità d’uso dell’app e la semplicità dei simboli utilizzati per indicare le varie funzioni, sono stati progettati tenendo conto del bacino d’utenza a cui è destinata.

UN AIUTO peR LA MEMORIA I promemoria, una volta impostati attraverso la procedura guidata, sono immediatamente accessibili come liste ordinate che si scorrono verticalmente. L’applicazione permette di memorizzare appuntamenti, ricorrenze, farmaci e spese che possono essere modificati o cancellati.

In conclusione “+65” è un’applicazione Android che cerca di essere un supporto quotidiano alla memoria, al benessere e alla sicureza della persona anziana al fine di garantirgli autonomia e libertà. 51


Feedback vocale dell’applicazione (chiede conferma della scelta)

Procedura iniziale guidata Automatismi Percorso Standard dopo il primo utilizzo Output vocale dell’app

Nome utente

Intro

Tutorial

Come funziona:

Logo

SOS

Messaggio Controllo Terzi

Timer

Richiesta dati e preferenze

Spiega le funzioni basilari

Sos

Numero

- Risposta vocale - Scorrimento - Icone

Home SOS

Ora Data Stagione

Medico La chiamata di emergenza partirà tra 60 secondi! Verrà ricordato di spegnere la luce e il gas e di chiudere la porta

Polizia Vigili del fuoco Ambulanza

Farmaci Verrà chiesto: 1. Nome della medicina 2. Quantità 3. Orario 4. Ripetizioni giornaliere/settim anali/mensili

diagramma di flusso di base 52

Verrà chiesto: 1. Casa 2. Bollette 3. Auto 4. Altro


Sveglia per

Ricordati di fare un pò di movimento tutti i giorni! 61kg

29kg

83kg

Imposta sveglia alle:

132kg

Il tuo indice di massa corporea è:

09:30

Sveglia Impostata

20.8 PESO NORMALE

Sos Anteprima testo Scegli la dimensione testo: Più Grande Grandissimo

Anteprima suono Volume:

-

+

Ti domanda: 1. Sesso 2. Età 3. Altezza 4. Peso

Ti domanda: - Dove abiti - Contatti di Emergenza - Testo messaggio d’emergenza

BMI

A che ora vai a dormire?

A che ora ti svegli?

Logo

Ciao, “nome utente”

Richiesta dati e preferenze acquisite

Iniziamo!

Sveglia Impostata

Sveglia Impostata

Apuntamenti

Ricorrenze

Verrà chiesto: 1. Hai appuntamenti? 2. Quale? 3. Quando? 4. A che ora? 5. Dove

Verrà chiesto: 1. Hai date/feste da ricordare? 2. Quale? 3. Quando? 4. A che ora? 5. Dove

Procedura guidata conclusa

Feedback vocale dell’utente

53


TUTORIAL

All’avvio dell’applicazione un tutorial spiegherà le funzioni basilari dell’applicazione, ovvero: •

Come visualizzare tutti i promemoria di ogni sezione.

Il significato delle icone.

54

Come rispondere vocalmente alle domande che l’applicazione pone.


richiesta dati e preferenze

Terminata la fase del tutorial, l’applicazione proseguirà chiedendo all’utente di personalizzare le preferenze. La persona anziana sarà così confortata da un’impostazione che diventerà familiare, facilitandone così l’uso. In particolare verrà chiesto di scegliere tra tre dimensioni possibili del carattere di testo e un’anteprima mostrerà il risultato.

La stessa procedura avverrà per impostare il volume di suoni e notifiche.

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body mass index (bmi)

Per gli over 65 è di fondamentale importanza tenere sotto controllo il proprio stato di salute e svolgere una regolare attività fisica. In tale ottica il BMI si rivela strumento utile per calcolare l’indice di massa corporea e verificare se il proprio peso è giusto in relazione a vari parametri (sesso, età, altezza, peso). Inoltre l’applicazione invita l’utente ad impostare una sveglia che gli ricordi di praticare una regolare attività fisica. 57


dati per emergenze

La sezione “richiesta dati e preferenze” si concluderà chiedendo e memorizzando i dati personali dell’anziano finalizzati alle emergenze. In particolare verrà domandato quali numeri telefonici contattare, l’ubicazione della residenza e il contenuto del messaggio di aiuto.

Tali parametri saranno inseriti automaticamente nella sezione “SOS” e utilizzati in caso di emergenza. 58


SOS

La chiamata di emergenza si attiva premendo il bottone SOS visibile sulla schermata “home”. L’applicazione farà partire una chiamata e un SMS con la posizione verso i numeri prescelti. Se si desidera si puo’ inibire l’intera funzione. Altra opzione disponibile in questa sezione è la possibilità di collegarsi con il proprio medico curante che assumerà la funzione di controllo terzi collegandosi a sua volta, se necessario, al sito “trovasalute.com” per contattare eventuali specialisti certificati e iscritti ai rispettivi Albi professionali: medici, odontoiatri e psicologi ed altri.

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home

In caso di emergenza

Orario/Giorno/ Mese/Anno Farmaci Appuntamenti

Icona che rimanda alla home Conferma acquisizione promemoria

Spese Fisse Ricorrenze

Sezione farmaci

Dettagli relativi al promemoria Promemororia

Aggiungi promemoria 60


home

Entrando nel dettaglio del singolo promemoria sarĂ possibile leggere le informazione relative a quanto memorizzato in relazione alla sezione considerata (farmaci, spese fisse, appuntamenti e ricorrenze). Inoltre ogni promemoria potrĂ essere eliminato e/o modificato secondo le proprie esigenze.

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DIAGRAMMA DI FLUSSO hOME

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schermate esplicative inizio procedura guidata

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DIAGRAMMA DI FLUSSO FARMACI 64


schermate esplicative

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DIAGRAMMA DI FLUSSO APPUNTAMENTI 66


schermate esplicative

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DIAGRAMMA DI FLUSSO RICORReNze 68


schermate esplicative

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DIAGRAMMA DI FLUSSO SpeSe FISSe 70


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schermate esplicative

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04 IMPLEMENTAzIONI FUTURe

L’applicazione “+65” è in grado di essere un valido supporto alla memoria degli anziani in modo tale da consentirgli di vivere la propria giornata in modo soddisfacente ed occuparsi della propria salute e del proprio benessere. Inoltre offre la possibilità di accedere ad informazioni per loro vitali da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.

pertanto la memoria riveste un ruolo essenziale nell’anziano ma molte delle patologie tipiche della terza età possono provocare disturbi alla capacità mnemonica se non sono trattate in tempo: l’ipertensione, il diabete (anche i casi leggeri), i disordini della tiroide, le carenze alimentari, l’esposizione regolare a tossine. Anche l’uso non appropriato di farmaci (in particolare ansiolitici e sonniferi) può causare disturbi della memoria. 74

In tale ottica possibili implementazioni future dell’applicazione potrebbero essere correlate ad una delle predette patologie. Prendiamo, ad esempio, i malati di diabete. É una delle patologie che mostra i maggiori tassi di crescita sia nei paesi sviluppati, sia in quelli che hanno da poco iniziato il loro sviluppo economico.

Oltre alla dieta e ai medicinali, ai pazienti diabetici è richiesta una particolare cura nel misurare i livelli di glucosio nel sangue. Non sempre è semplice riuscire a tenere traccia di tutte le misurazioni e di tutti i cambiamenti dei livello di zuccheri: ci si può dimenticare di segnare i valori per uno o più giorni, oppure smarrire il libricino dove sono appuntate le misurazioni dei giorni precedenti. Da questo punto di vista un’implementazione dell’app “+ 65” potrebbe essere di grande aiuto per


evitare le dimenticanze, registrare con regolarità l’andamento della malattia e fornire al proprio medico un valido strumento di controllo. Avendo come base un’agenda interattiva l’eventuale implementazione potrà permette di modificare il percorso guidato originale con l’inserimento di una sezione ad hoc per non scordarsi più delle misurazioni dei livelli di glucosio nel sangue. L’interfaccia grafica di base, semplice e di immediata comprensione, aiuterà ad evitare errori. Altra patologia per la quale è possibile considerare un’implementazione di “+65” è l’ipertensione. per tenere sotto controllo la pressione possono bastare pochi, semplici comportamenti quotidiani che se dimenticati posso avere delle gravi conseguenze.

L’eventuale sviluppo oltre a fornire i classici consigli di prevenzione e aiuto per chi soffre di ipertensione, potrebbe ricordare tutte quelle routine giornaliere in modo da creare uno stile di vita personalizzato in grado di ridurre i rischi legati alla malattia. Potrebbe essere implementata, ad esempio, la sezione “SOS” di base collegandola ad una centrale medica operativa 365 giorni l’anno in grado di intervenire in casi di emergenza.

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05 CONCLUSIONI

Questa breve ricerca ci permette di dare una risposta affermativa ad una riflessione e cioè se “le nuove tecnologie, negli anziani, portano a un effettivo miglioramento delle funzioni cognitive”. Le tecnologie ICT hanno confermato di avere un effetto positivo sugli anziani, in particolare tra quelli più distanti dalla generazione dei “digital native”, dai 65 anni in su. Avvicinare gli anziani alle tecnologie, dai computer ai cellulari fino ai dispositivi Android, permette loro di esercitare le funzioni cognitive della mente, di proseguire una vita di relazione di avere un migliore stile di vita di essere una sorta di risorsa dopo i 65 ani di età. Tuttavia il rapporto tra anziani e le tecnologie dell’informazione e della comunicazione presenta delle problematiche importanti che dovranno necessariamente essere risolte. Il divario digitale sembra la più difficoltosa da superare 76

e diventa tanto più rilevante in relazione all’aumento dell’uso quotidiano delle ICT, quando le differenze di utilizzo di alcuni media si trasformano in disuguaglianze sociali.

In tale quadro si può affermare che l’avvicinarsi degli anziani alle tecnologie della comunicazione – in alcuni casi molto positivo – dipende dall’approccio che essi hanno per il suo uso. Le motivazioni, l’interesse personale, la necessità avvertita e soprattutto la percezione dei benefici derivanti sembrano essere le chiavi per superare il divario mentale che impedisce una sereno utilizzo delle ICT. Le potenzialità offerte dalla rete e di alcuni servizi appositamente studiati e disponibili online, sembrano generare negli over 65 un interesse positivo in particolare per tutte quelle funzioni, ancora poche in relazione al numero crescente di potenziali utilizzatori,


destinate al miglioramento della qualità di vita. visto il particolare target a cui sono destinate le nuove tecnologie, si può affermare che esse possono migliorare le funzioni cognitive, ossia tutte quelle capacità che permettono una corretta interpretazione e gestione delle informazioni: la memoria, l’attenzione, la percezione, il riconoscimento e la comprensione delle informazioni del mondo esterno, la capacità di dare risposte adeguate e di farsi capire con le parole e le azioni, l’orientamento nello spazio e nel tempo. Si tratta di funzioni complesse del cervello che le nuove ICT stimolano migliorando anche la socializzazione. Si è infatti constato che l’over 65 rimane spesso da solo per gran parte delle sue giornate. Saper usare il computer, soprattutto i social network, permette di impegnare una parte a volte consistente dell’attività giornaliera, di entrare in contatto con altre persone, di sentire e di vedere amici e parenti, di socializzare e di sentirsi meno soli, con intuibili benefici sulla salute mentale, fisica e psicologica. Si può concludere ritenendo che ogni iniziativa che avvicina gli anziani al mondo digitale dovrebbe essere incoraggiata, non solo perché in un futuro ormai non troppo lontano la popolazione invecchierà costantemente, ma anche per riuscire a ridurre sempre di più il cosiddetto digital divide.

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sitografia www.censis.it

Anno 2013. Cittadini e nuove tecnologi, www.istat.it

Portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica a cura del Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute, www.epicentro.iss.it/focus/ anziani/anziani-bisogni.asp Giornata Mondiale della Salute. Il tema di quest’anno è l’invecchiamento attivo, www. quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=8349 Da Sergio Braga. E.R.Map, una app in “prima linea” per le piccole emergenze, www. sociale.it/2014/05/22/e-r-map-un-app-prima-linea-per-le-piccole-emergenze Aaron SternConsigli, Le app a misura delle persone anziane, blog.kaspersky.it/le-app-amisura-delle-persone-anziane/

Android per anziani, quale smartphone scegliere, launcher e app da installare, www. mobileblog.it/post/114409/android-per-anziani-quale-smartphone-sceglierelauncher-e-app-da-installare

Tecnologia e anziani: come prevenire le cadute accidentali grazie agli smartphone, www. magazine.unibo.it/archivio/2012/tecnologia_e_anziani_come_prevenire_le_cadute_acci Università degli Studi di Genova: multimedialità e capacità cognitive, www.odg.it/files/ Questionario-testo-finale.pdf Dichiarazione Ministeriale di Riga approvata all’unanimità l’11 giugno 2006, www. pubbliaccesso.gov.it/notizie/2006/riga.htm Europa 2020, www.ec.europa.eu/europe2020/index_it.htm

Cosimo Dentizzi, Anziani e disturbi della memoria, www.benessere.com/salute/arg00/ anziani_memoria.htm

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Mobile Economy, www.osservatori.net/mobile-economy

maria Luisa Romiti. Mobile, la “App Economy� vale 25,4 miliardi di euro, www.repubblica. it/economia/2014/04/09/news/mobile_la_app_economy_vale_in_italia_25_4_miliardi_di_ euro-83137533 Politecnico di Milano: Mobile & App Economy vale 1,6% del PIL, www.techeconomy. it/2014/04/01/politecnico-milano-mobile-app-economy-vale-16-pil

Come misurare la pressione con un’app (gratuita), www.sportoutdoor24.it/come-misurarela-pressione-con-unapp-gratuita Le migliori app per convivere con il diabete, www.fastweb.it/smartphone-e-gadget/lemigliori-app-per-convivere-con-il-diabete

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bibliografia Dott.ssa Serena Pagliosa, Dott.ssa Martina Moresco, “Multimedialità e capacità cognitive”. Pro e contro per due generazioni: i nativi digitali e gli over 65. Università degli studi di Genova, Genova - 2013/2014

Come rimanere a casa propria da anziani. Comune di roma assessorato politiche sociali e promozione della salute. Comunità di Sant’Egidio, Piazza di S. Egidio, 3a - 00153, Roma - 2006 Eleonora Landi. La solitudine tra scelta e condanna: due gruppi di anziani a confronto

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NOTE 1. Centro Studi Investimenti Sociali è un istituto di ricerca socio-economica fondato nel 1964. 2. Concluso in data 11 ottobre 2013.

3. L’Istituto nazionale di statistica è un ente di ricerca pubblico presente nel Paese dal 1926.

4. Tecnologie della Informazione e della Comunicazione. Comprendono non solo computer hardware e software ma anche telefonia mobile, collegamento ad internet risorse sul web. 5. L’Isfol - Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori è un ente nazionale di ricerca sottoposto alla vigilanza del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali.

6. Organizzazione mondiale della sanità, agenzia specializzata dell’ONU per la salute fondata il 22 luglio 1946 con sede a Ginevra ed operativa dal 7 aprile 1948. L’obiettivo dell’OMS è il raggiungimento da parte di tutte le popolazioni del livello più alto possibile di salute, di benessere fisico, mentale e sociale.

7. Tre associazioni che si occupano tra l’altro di volontariato, promozione sociale e impegnate nel favorire l’invecchiamento attivo degli anziani e a far crescere il ruolo dei senior nella società. 8. Unica manifestazione fieristica italiana dedicata ai temi della sanità e dell’assistenza.

9. GfK Eurisko è il più importante istituto operante in Italia nelle ricerche sul consumatore-cittadino-utente, svolgendo indagini che coprono l’intero panorama della ricerca sociale e di mercato. 82


10. Organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 2001. La sua missione è promuovere la condivisione della conoscenza, l’innovazione e inclusione sociale, con particolare attenzione alle categorie a rischio di esclusione (anziani, immigrati, giovani disoccupati ecc.). 11. Il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro organismo istituzionale costituito nel 1957.

12. Un neologismo tra la parola latina “domus”, cioè casa, e di “informatique” ovvero informatica.

13. Nei giorni 11-12 e 13 giugno 2006 si è svolta a Riga la capitale della Lettonia, la Conferenza Ministeriale”ICT for an inclusive society” promossa dalla Presidenza austriaca del Consiglio Europeo sull’utilizzo di soluzioni ICT e progetti di formazione sulle nuove tecnologie. 14. Eurostat - Invecchiamento nell’Unione europea del 2010.

15. E’ il trattato internazionale, firmato il 13 dicembre 2007, che ha apportato ampie modifiche al Trattato sull’Unione Europea e al Trattato che istituisce la Comunità Europea. 16. La strategia Europa 2020 punta a rilanciare l’economia dell’UE nel prossimo decennio.

17. Cofinanziato dall’Unione Europea tramite il programma “Lifelong Learning” e promosso dall’Associazione Centro Studi Città di Foligno.

18. L’Associazione Eldy è attiva con progetti di diffusione in Italia e all’estero grazie alla collaborazione della Pubblica Amministrazione. Eldy collabora con Regioni, Provincie e Comuni per favorire l’inclusione sociale e la riduzione del digital divide attraverso innovative progettualità. Attivi anche progetti di inclusione sociale all’estero. 19. Promuovere l’inclusione delle persone con disabilità nella scuola, nel lavoro e nella società attraverso l’uso dell’ICT.

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