s a t t i n c i a F e t n a gui n g da per l'inse Linguaggi Discipline
LIBRO AUDIOLIBRO LIBRO LIQUIDO DIGITALE
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INDICE 4 Lettera da una collega IL PROGETTO DIDATTICO 5 Il progetto didattico di Fantastici NOI! 6 Fantastici NOI!: l’offerta digitale 9 I materiali per la classe 10 Fantastici NOI! e la flipped classroom 11
LINGUA ITALIANA
12 Il percorso di italiano • La Guida
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15 1 PARTE Conoscere per insegnare 16 Piccoli poeti... per caso? 17 Premessa Sviluppo delle competenze di lingua italiana e cittadinanza 22 Prevenzione Linee guida per la dislessia: pertinenza del metodo proposto 23 Inclusione Fantastici NOI! inclusivo, metacognitivo, cooperativo Tutti a teatro! 24 Testimonianze Fantastici NOI! e non solo 26 Il libro del Metodo 28 Il libro del “Fare e disfare” 30 Letterine trasformine 32 Il Libro di Lettura 34 La struttura del Libro di Lettura 36 Utilizzo integrato dei volumi 38 Il meglio di ciascun metodo in uso 40 Il metodo fonematico-sillabico-animato di Fantastici NOI! a
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43 2 PARTE Competenti per insegnare ESPERIENZE 44 L’ambiente di apprendimento e l’insegnamento efficace (esempi da esperienze in classe) 45 Creare l’ambiente di apprendimento 48 Supporto e autonomia a casa 49 Spazio alla fantasia e alla creatività! 54 Abilità di partenza per la letto-scrittura: alla scoperta delle teorie linguistiche dei bambini 61 I giochi fonologici orali per un’evoluzione delle abilità di partenza 62 La conversazione in classe 63 Leggere e scrivere: passione e tecnica 67 Da momenti collettivi a momenti individuali passando per l’apprendimento cooperativo 71 Concorso “Topo lettore”: la narrativa entra in classe 74 Il coinvolgimento delle famiglie 76 Bibliografia a
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77 3 PARTE Saper fare per insegnare 78 Saper fare per insegnare: materiali, schede, domande per “dialogare” sui libri 79-114 Attività fonologiche 115-133 Dettati reciproci 134-135 Dettati dell’insegnante 137-144 Autodettati di parole 145-156 Sillabe, maiuscolo-minuscolo 157-168 I suoni difficili 170 Disegni per stimolare l’ideazione fantastica su temi di Cittadinanza 172-179 Verifiche finali 1o quadrimestre 180-188 Verifiche finali 2o quadrimestre 190 Domande per “dialogare” sui libri: ascoltiamo per capire insieme Schede di ascolto e comprensione in classe 191 Lo scacciapaura 193 Voglio un cane 195 Carletto Rock • Autunno 197 Carletto Rock • Inverno 199 Carletto Rock • Primavera 200 Carletto Rock • Estate 201 Rosso rosso 203 Buon Natale 205 Super Ugo 206 Super Ugo! Operazione Accac 208 Super Ugo! Babbo per una notte 209 Il topino che voleva leggere 211 Un tipo speciale 213 Mistero alla fattoria Giallogirasole 215 I musicanti di Brema I fantastici quattro 217 I musicanti di Brema C asa dolce casa All’attaccooo! Mammamia, che fifoni! 219 Re e regine La regina delle nevi 221 Re e regine I vestiti nuovi dell’imperatore Materiali per l’accoglienza 223 Bandierina 224 Benvenuti 233 Il mio ritratto 234 Il ciondolo per la collana del primo giorno 235 La mia foto sul trenino 236 La prima parola 237 Sulla porta 238 La fila di Elfo Magor 239 I giorni della settimana 241 Il calendario Altri materiali 253 Il cappello di Magor 254 I cartellini per la prima storia 256 Il sacco di Magor, carico di… a
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Immagini per i giochi fonologici Striscia per il cartellone delle prime parole Lo zaino di Magor Cartellini animati per le prime parole
283 4 PARTE a
• GUID-ami
284 GUID-ami: nella cartella del docente tutto l’anno 285 Programmazione: lingua italiana e trasversalità con Cittadinanza 291 Obiettivi e contenuti di Cittadinanza in tabella Griglie di rilevazione delle abilità e delle competenze 292 Ascolto-parlato-comprensione 293 Competenza metafonologica 294 Pregrafismo e aspetti esecutivi della scrittura 295 Aspetti costruttivi della scrittura nelle prove di partenza “scrivi come sai” 296 Aspetti costruttivi della scrittura: autodettati di parole 297 Lettura 298 Dettati 299 Produzione personale: pensiero o testo su stimolo visivo 300 Elfo Magor, un ospite speciale! 301 Cantiamo insieme a Elfo Magor! 302 Attività e contenuti delle storie delle lettere 303-346 Storie e canti dalla A alla Zeta Capire di più 347 Stadi di concettualizzazione della lingua scritta secondo Ferreiro-Teberosky (1979) e di Uta Frith (1985) 348 Glossario della programmazione
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MATEMATICA
IL PROGETTO DIDATTICO 350 Amare la matematica! 351 Numeri e calcoli 352 Logica e problemi 353 Problemi 354 Geometria e “Geo-logica” 355 Bibliografia SVILUPPO DELLE COMPETENZE 356 I Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primaria 357 Le competenze chiave europee
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PROGRAMMAZIONE 359 Programmazione annuaIe di matematica 362 Griglia per la rilevazione delle competenze 363 NUMERI ANIMATI 385 PREREQUISITI Schede operative 389 NUMERI Schede operative 400 OPERAZIONI Schede operative 408 RELAZIONI Scheda operativa 409 QUANTIFICATORI Schede operative 418 PROBLEMI Schede operative 426 SPAZIO E FIGURE Schede operative 434 MISURE Schede operative 437 COMPITI DI REALTÀ
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STORIA • GEOGRAFIA • SCIENZE
440 IL PROGETTO DIDATTICO: I VOLUMI Il Libro delle Discipline di classe prima 442 SVILUPPO DELLE COMPETENZE I Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primaria PROGRAMMAZIONE 444 La storia in classe prima 446 Programmazione annuale di storia 447 IL TEMPO Schede operative PROGRAMMAZIONE 458 La geografia in classe prima 460 Programmazione annuale di geografia 461 LO SPAZIO Schede operative PROGRAMMAZIONE 474 Programmazione annuale di scienze 475 Griglia per la rilevazione delle competenze 476 ORGANI DI SENSO Schede operative 481 UOMO E AMBIENTE Schede operative 484 COMPITI DI REALTÀ 488 GLOSSARIO MULTILINGUE
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Lettera da unA collega Cara collega, caro collega, il mio desiderio, mentre mi accingo a scrivere questa Guida, è che tu possa dire nell’ultimo giorno della classe prima: “Insegnare a leggere e a scrivere è stato come un gioco”! E che questo tuo pensiero diventi l’eco delle parole ripetute in mille modi dai tuoi alunni: “Che fantastico gioco, oggi! È stato divertente!”; “A che gioco giochiamo, oggi?”. E che tu possa rispondere semplicemente: “Oggi giochiamo a leggere e a scrivere”, consapevole di stare assecondando un naturale interesse del bambino verso la lingua scritta. Egli sta già ponendosi domande, facendo ipotesi e scoperte, elaborando teorie: gli manca una conoscenza più completa che puoi dargli in tempi adeguati, prima che la sua onda motivazionale si infranga in attività dispersive, che non mirano all’obiettivo. In questa fase, il bambino ha bisogno di capire qual è la regola che gli permette di accedere al mondo delle storie scritte e non solo ascoltate. Il bambino ha voglia di leggere e scrivere; tu hai il desiderio di insegnarglielo nel modo più agevole possibile, con gli strumenti adeguati che abbiano una veste fantastica, come è fantastico l’immaginario del piccolo neo-lettore. Nel momento in cui si verifica questa alchimia di reciproci intenti, saremo riusciti ad affrontare lo scoglio più duro… che non è tanto insegnare la “strumentalità”, ma far spiccare il volo verso un mondo nuovo e appassionante: quello popolato dalle storie dei libri. Per tradurre tutto questo “dire” in un autentico percorso, in cui i piccoli apprendisti lettori possano camminare nel primo anno di scuola guidati non solo dall’insegnante, ma anche dalle emozioni positive in famiglia, è nato Fantastici NOI!.
Maria Annunziata Procopio, insegnante e psicologa scolastica
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IL PROGETTO DIDATTICO
IL PROGETTO DIDATTICO DI FAntastici NOI! Fantastici NOI! è prima di tutto animare l’apprendimento con le lettere-personaggio e le loro storie da ascoltare, cantare, drammatizzare e, finalmente, desiderare di leggere. Fantastici NOI! pone alle basi dell’apprendimento la curiosità e le emozioni: la colla senza la quale tutte le conoscenze si disperdono, invece di imprimersi in maniera indelebile nella mente del bambino. Fantastici NOI! si propone di favorire la scoperta del nostro sistema di scrittura in modo rapido ed efficace a partire dall’acquisizione della competenza fonologica. Il personaggio-guida Elfo Magor (MateMagor nel volume di matematica) accompagna il bambino in questa avventura a partire dal suo ingresso in classe: è un personaggio dall’aria accattivante, che coinvolge, tiene viva la curiosità, rende attivo il bambino senza farlo annoiare, neanche durante gli esercizi grafo-motori nei vari caratteri; Magor sa anche rassicurare, quando dice che “sbagliare si può”.
I volumi per ogni alunno • Libro del Metodo: per scoprire in maniera fantasiosa e sistematica il nostro sistema di scrittura. • Libro di Lettura: per leggere in maniera inclusiva grazie all’organizzazione percettiva dello
spazio
grafico e dei testi.
• Fare
e disfare: libro-laboratorio da tagliare per scomporre, ricomporre parole, inventare storie in coppie cooperative.
• Letterine Trasformine: quaderno per le prove d’ingresso e la traslitterazione dallo stampato maiuscolo al minuscolo e al corsivo.
• Libro di Matematica: per un accesso al numero e al calcolo favorito da un’attenzione speciale ai processi cognitivi: lessicali, semantici, sintattici.
• Libro delle Discipline: per scoprire i concetti spaziali e temporali e introdurre alle scienze. • Lapbook: con lettere e numeri animati, per imparare facendo.
Per la classe e l’insegnante • Alfabetiere dei personaggi-lettere in stampato maiuscolo e minuscolo. • Le maiuscole in corsivo: uguaglianze e differenze. • CD-Audio con i canti delle lettere-personaggio e dei numeri-personaggio. • Le parole delle lettere (identiche a quelle dei bambini, ma ingrandite) con la striscia “Magazzino delle prime parole”, per il cartellone.
Materiali da riprodurre • Elfo Magor, il personaggio-guida. • Il sacco di Magor carico di parole che iniziano come…, con… (per i giochi fonologici). • Lo zaino delle “parole eleganti”. • Cartellone delle regole di Magor “Sbagliare si può” da riempire in classe.
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IL PROGETTO DIDATTICO
FAntastici NOI!: l’offerta digitale per andare incontro ai bisogni di tutti Il Flip Book Il progetto Fantastici NOI! comprende anche l’estensione digitale, interattiva e multimediale: il Flip Book. Il Flip Book è il libro di testo digitale, ricco di risorse e strumenti da utilizzare in classe – attraverso la LIM o i devices a disposizione – oppure a casa, in modo semplice e autonomo. Pensato per potenziare la didattica, facilitare lo studio e rendere più coinvolgente il lavoro in classe e a casa, il Flip Book contribuisce anche a sviluppare le competenze digitali degli alunni. Le soluzioni digitali presenti sono pensate per essere fruite in modo intuitivo e flessibile da tutti, a seconda delle proprie attitudini e della propria familiarità con la tecnologia. Il libro digitale è uno straordinario strumento da personalizzare e scoprire. Questa Guida presenta l’utilizzo base del Flip Book e delle risorse a disposizione di docenti e studenti, ma sono disponibili molti altri strumenti, per un utilizzo avanzato dell’offerta digitale. Il Flip Book di Fantastici NOI! è scaricabile per lo studente, ma anche in DVD per il docente. La versione docente, oltre ai contenuti presenti nella versione studente, raccoglie tutta una serie di materiali scaricabili e stampabili, utilizzabili nei modi che si crederanno più opportuni.
Gli strumenti Gli strumenti di lavoro a disposizione nel Flip Book sono raccolti in una barra laterale dedicata, che può essere spostata a destra o a sinistra della schermata, a seconda delle esigenze dell’utente. Essi consentono al docente di preparare lezioni coinvolgenti ed efficaci, e allo studente di svolgere esercizi, approfondire argomenti, ripassare, creare elaborati. Gli strumenti permettono di personalizzare le pagine dei volumi, arricchendole con contenuti e moltiplicando di fatto le potenzialità del libro di testo. Barra laterale, posizionabile anche a destra, con gli strumenti di lavoro a disposizione.
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IL PROGETTO DIDATTICO
Lo strumento segnalibro consente di selezionare le pagine di maggior interesse e di ritrovarle rapidamente, con un accesso diretto. attiva le possibilità di disegno a mano libera: matita, per scrivere sulle pagine Lo strumento matita come con una penna vera; evidenziatore, per sottolineare i testi scegliendo anche il colore e il tipo di tratto; forme, per utilizzare specifiche forme geometriche; direzione, per note grafiche lineari o per indicare un elemento con una freccia. permette di inserire, accanto alla pagina in uso del libro digitale, una pagina di Lo strumento testo lavoro, con righe di scrittura o quadretti selezionabili a seconda del livello della classe. Lo strumento audio permette di attivare le note vocali. In questo modo sarà possibile registrare appunti vocali, sintetizzare testi, rispondere a voce a domande aperte e fissare la risposta accanto all’esercizio. Questo strumento consente inoltre di inserire un file audio esterno, presente nel personal computer dell’utente o in una chiavetta di memoria esterna. è quello che più di ogni altro moltiplica le possibilità di utilizzo del Flip Book. Lo strumento allegati Grazie ad esso, infatti, con un semplice clik sarà possibile inserire un documento esterno (testi, immagini, video, link ipertestuali) all’interno del libro digitale, personalizzando, se lo si ritiene necessario, ogni singola pagina. permette di creare all’interno del libro digitale un componimento completo Lo strumento elaborato di testo e immagini, anche di diverse pagine. Vengono messi a disposizione già alcuni template, nei quali scrivere, caricare immagini e produrre quindi il proprio elaborato, che potrà essere salvato ed esportato in diversi formati. e cornice danno la possibilità di oscurare parzialmente la pagina selezioGli strumenti spotligh nata, consentendo quindi di focalizzare l’attenzione su una particolare porzione di pagina, far leggere il testo riga per riga, nascondere parti che non si vogliono ancora rivelare o mostrare solo le immagini senza per il momento svelare il testo. L’utilizzo di immagini in alta definizione consente poi di proiettare il Flip Book o di utilizzarlo sulla LIM.
Il libro liquido Il Flip Book di Fantastici NOI! ha una particolare attenzione per l’accessibilità. in alto a sinistra, Cliccando sull’icona Alta leggibilità è possibile passare alla versione accessibile del libro digitale, conosciuta anche con il nome di Libro liquido. In essa, per consentire una lettura fluida e facilitata, è possibile:
• visualizzare quali risorse
(audio, video, pdf allegati) sono presenti nella pagina, senza che siano presenti icone che possono interferire con la lettura;
• ascoltare il testo
, selezionando tutto il brano o solo una parte di esso, scegliendo anche la velo-
cità di lettura; per evitare che impediscano una corretta lettura delle parole; • disattivare le immagini gli elementi più importanti della pagina; • evidenziare
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IL PROGETTO DIDATTICO
• personalizzare l’aspetto grafico del testo
selezionando:
- il tipo di carattere, tra cui l’OpenDyslexic; - le dimensioni del carattere, con la possibilità di ingrandirlo senza perdere l’impaginazione del testo; - la visualizzazione del testo, che può essere trasformato tutto in maiuscolo; - l’interlinea; - il colore di fondo della pagina.
I video, gli esercizi interattivi e le risorse La multimedialità del Flip Book di Fantastici NOI! si evidenzia anche dal corredo di risorse disponibili, tra cui i video e gli esercizi interattivi. , che mostra la corretta grafia delle lettere Una tipologia di video a disposizione è quella tutorial dell’alfabeto, scritte nei tre caratteri: stampato maiuscolo, stampato minuscolo, corsivo. contenuti nel volume cartaceo sono fruibili anche da Flip Book. La digitalizzazione Diversi esercizi degli esercizi segue il criterio di privilegiare le tipologie più consone all’utilizzo su LIM o computer. , fornito anche su CD-Audio all’insegnante, Inoltre, il libro digitale contiene l’intero corredo audio permettendo quindi, con un solo prodotto, l’utilizzo completo di tutte le risorse disponibili.
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IL PROGETTO DIDATTICO
I MATERIALI PER LA CLASSE Gli alfabetieri Alfabetiere murale con le lettere animate in stampato maiuscolo. Alfabetiere murale con le lettere animate in stampato minuscolo.
Il sacco di Elfo Magor carico di parole che iniziano come…, che iniziano con… Puoi decidere quale oggetto disegnare (iniziano come…) o quale sillaba o fonema pronunciare (iniziano con...) per i giochi fonologici orali: 10 minuti al giorno a prescindere dalla presentazione delle lettere. Lo scopo è promuovere la competenza fonologica. Per una complessità graduale il gioco si può proporre con “finiscono...”, “contengono…”. Le attività sono proposte nella terza parte della presente Guida.
Lettere animate Tante tessere grandi utili per le dimostrazioni alla lavagna di come nascono le parole. Al termine della dimostrazione le parole animate possono essere attaccate sul poster “Magazzino di parole di Elfo Magor”. Si consiglia il nastro carta al posto della colla per renderle amovibili e duttili alla formazione di parole sempre nuove.
Numeri animati I numeri da 0 a 10 da colorare, da un lato “animati” e accompagnati dai rispettivi versi della filastrocca presente nel libro di Matematica, dall’altro nella scrittura in cifre e accompagnati dai pianetini e dalle mani.
Striscia con scritto: Magazzino delle prime parole Da apporre su un cartellone dove rendere visibili sempre le prime parole, da leggere anche in coppia e nei momenti di “tempo premio” per chi ha terminato il lavoro proposto.
Zaino di Magor Per scrivere di volta in volta le parole “eleganti” relative all’arricchimento lessicale, proposte nel Libro di Letture.
Poster delle maiuscole simili in corsivo I gruppi di lettere sono associati per stabilizzare in memoria il carattere di scrittura più difficile. Le maiuscole in corsivo sono raggruppate per “famiglie” con caratteristiche comuni. Nel Quaderno Letterine trasformine sono abbinati alle filastrocche.
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IL PROGETTO DIDATTICO
FAntastici NOI! e la FLIPPED CLASSROOM Il metodo della classe capovolta o flipped classroom prevede l’inversione dei due momenti educativi classici dell’insegnamento, lezione frontale del docente e studio individuale a casa dell’alunno. Tale inversione concepisce che tu condivida con gli alunni del materiale in sostituzione della tradizionale lezione frontale. Questo materiale può essere costituito da video, mappe, infografiche, testi… che l’alunno guarderà o consulterà a casa e che poi condividerà il giorno dopo in classe, con te e con i compagni. Per l’alunno sarà l’occasione per sottoporre eventuali dubbi, chiedere chiarimenti, risolvere quesiti che dovessero nascere, verificare ipotesi fatte, soddisfare curiosità; per te sarà l’occasione per far svolgere attività di tipo più prettamente laboratoriale, lavori di gruppo, compiti autentici. La consultazione a casa fa sì che l’alunno possa utilizzare i ritmi di apprendimento che ritiene più consoni e che gli sono più propri. Il tutto in nome, quindi, di una didattica inclusiva, sulla quale si base l’intero corso Fantastici NOI!. Organizzazione percettiva del testo, nel percorso di letto-scrittura, e delle quantità, nel percorso di matematica, in primis: ognuno legge come sa e conta per analogie. Anche a casa. In Fantastici NOI! è poi fondamentale il concetto di ideazione: la flipped classroom prevede una fase di esplorazione da parte tua, che quindi farai domande, solleciterai…, ma che poi di fatto lascerai che gli alunni si esprimano liberamente, arrivando così ad esempio all’ideazione delle “storie tutte matte” presenti in Fare e Disfare. In questo stesso libro-laboratorio viene favorita anche la competenza costruttiva dell’alunno, attraverso diverse attività che prevedono un suo ruolo attivo per essere svolte, in linea con l’apprendimento attivo in cui fonda le radici la didattica della classe capovolta. E sempre in Fare e Disfare è centrale la didattica cooperativa, ovvero il lavoro in gruppi richiamato da molte attività. Si pensi, solo per fare un esempio, alle tombole presenti dalla pagina 121 di questo librolaboratorio. Dopo la fase di lavoro e organizzazione a casa, si passa a quella di nuovo in classe, basata proprio sul lavoro organizzato in gruppi. A tutto ciò seguirà la fase di valutazione (nella presente Guida si propongono le griglie di valutazione con i relativi punteggi) e di autovalutazione, con un lavoro metacognitivo che l’alunno potrà fare soprattutto nelle verifiche presenti sui volumi e sull’apposito Quaderno delle verifiche di classe terza. Anche la dotazione digitale di Fantastici NOI! offre diversi materiali per l’insegnamento capovolto: • video animati delle lettere-personaggio e dei canti collegati alle frasi-bersaglio presenti nel percoso di letto-scrittura. L’alunno, a casa, in autonomia, potrà visualizzare la trasformazione di ogni personaggio in lettera, svolgendo così un importante lavoro di memorizzazione relativamente alla corretta grafia delle lettere; • verifiche contenute nei diversi volumi alunno e digitalizzate, così da poter essere assegnate a casa in previsione di un lavoro poi successivo di controllo da parte tua o collettivo con i compagni, ma anche di autovalutazione da parte dell’alunno; • esercizi digitali extra autocorrettivi, da svolgere anche a casa, per poi verificarne i risultati in classe.
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s a t t i n c i a F lingua ita
a n lia I “N UMERI” D ELLA S EZI ON E D I ITALI AN O!
35 Attività fonologiche 33 Strisce di dettati di parole da fare in coppia 12 Dettati dell’insegnante (dalla monosillaba alla frase) con chiavi di correzione 22 Schede di completamento sillabe 8 Schede di verifica sulle sillabe in stampato maiuscolo 12 Schede di verifica sulle sillabe maiuscolo-minuscolo 6 Schede di ripasso 12 Schede sui suoni 10 Disegni per “ideare” pensieri su tematiche di Cittadinanza 18 Proposte per dialogare sui libri: ascolto e comprensione collettiva
• Verifiche 1° e 2° quadrimestre con chiavi di correzione e tabelle di raccolta dati • Programmazione cui fanno riferimento i volumi • Competenze • Tabelle GUID-ami: tutto il lavoro in poche pagine
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INTRODUZIONE
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il percorso di italiano La guida La presente Guida si propone di contribuire all’arricchimento delle conoscenze, competenze e abilità anche dal punto di vista di chi insegna. Ti si offrono proposte e materiali supplementari che non sono vincolanti per il percorso di insegnamento, ma permettono di fruire di lavori già predisposti e di entrare nella realtà della classe attraverso esempi di esperienze tratte direttamente dai quaderni di alcuni alunni.
sommario della Guida ➜ 1ª parte (da p. 15) CONOSCERE PER INSEGNARE: IL PERCORSO DI ITALIANO, TEORIE DI BASE E METODI
• Piccoli poeti… per caso? (poesia di Gabriele, alunno di quarta che ha usufruito dell’esperienza in classe) • Premessa: Lingua italiana e Cittadinanza • Testimonianze di insegnanti e genitori su un’esperienza in classe • Il meglio di… ciascun metodo in uso • Il metodo fonematico-sillabico-animato • Il percorso di apprendimento della letto-scrittura nel corso Fantastici NOI! • La programmazione: la via maestra del tuo lavoro (sviluppata nella terza parte della presente Guida) ➜ 2ª parte (da p. 43) COMPETENTI PER INSEGNARE: L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO E L’INSEGNAMENTO EFFICACE (ESEMPI DA ESPERIENZE IN CLASSE E RIFERIMENTI A VARI STUDI) 1 Creare l’ambiente di apprendimento:
• allestire l’aula • accogliere gli alunni il primo giorno (coinvolgere scuola e famiglia) • la disposizione dei banchi, la postura, i quaderni, la musica di sottofondo 2 Supporto e autonomia a casa: che cosa dire ai genitori al primo incontro 3 Spazio alla fantasia e alla creatività (esempi da esperienze in classe):
• sfondo integratore e personaggio-guida • invenzione di storie dal secondo giorno • una storia “tutta matta” sullo stile dei “nonsense” di Gianni Rodari • riferimenti bibliografici con particolare attenzione a una raccolta di esperienze in classe 4 Abilità di partenza per la letto-scrittura (alla scoperta delle teorie linguistiche dei bambini):
• che cosa pensano i bambini su come si scrive: una teoria per ogni stadio • le prove di partenza “scrivi come sai” con lo sfondo integratore della storia tutta matta • come si analizzano le scritture spontanee dei bambini: due aspetti basilari secondo Giacomo Stella • scrivi “come sai”: a quale stadio sei? Quattro apprendisti scrittori in azione
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INTRODUZIONE
5 I giochi fonologici orali per un’evoluzione delle abilità di partenza 6 La conversazione in classe: spunti di cittadinanza attiva a partire dalle storie delle lettere 7 Leggere e scrivere (passione e tecnica):
• un processo globale: emozioni e apprendimento • processi parziali visivi e uditivi di analisi, sintesi • memorie sensoriali (pronuncia, riconoscimento uditivo, visivo, tattile, cinestesico) • sculture corporee a coppie in scenette improvvisate • prime fasi di lettura: i cartellini animati 8 Da momenti collettivi a momenti individuali, passando per l’apprendimento cooperativo:
• scrittura collettiva, dettando all’insegnante con lo spelling e sulle dita • dettati reciproci, dettati individuali con la classe • l’ordine di presentazione dei caratteri e delle lettere • riconoscere le lettere per “anticipazione” • la riflessione linguistica in prima; il linguaggio della musica • leggere, che passione! Il concorso “Topo lettore” 9 Stare bene per imparare insieme:
• gestione della classe: “il tempo premio” • imparare divertendosi: l’apprendimento cooperativo 10 Il coinvolgimento dei genitori 11 Bibliografia
➜ 3ª parte (da p. 77) SAPER FARE PER INSEGNARE: MATERIALI, SCHEDE, DOMANDE PER “DIALOGARE” SUI LIBRI (UNA PROPOSTA DI COMPRENSIONE DA UN’ESPERIENZA IN CLASSE) 1 Schede per lo sviluppo, il consolidamento e le verifiche delle abilità
• Attività fonologiche: comincia come…, comincia con… • Dettati reciproci: da fare in coppia • Dettati dell’insegnante (parole con numero crescente di sillabe e chiave di correzione unica) • Autodettati di parole (un disegno e una griglia per la corrispondenza fonema-grafema) • Disegni per stimolare l’ideazione fantastica su temi di cittadinanza • Scrivere i primi pensieri 2 Verifiche sulle sillabe, maiuscolo-minuscolo / Verifiche finali 1° e 2° quadrimestre 3 Domande per dialogare sui libri: ascoltiamo per capire insieme (da un’esperienza in classe a partire dalla collana L’Albero dei Libri) 4 Materiali per l’accoglienza della classe di Elfo Magor A Bandierina che sarà attaccata a una bacchetta su cui scrivere: È ARRIVATO… LO ACCOGLIE…
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INTRODUZIONE
B Lettere che formano la parola BENVENUTI (una lettera per pagina, da colorare) C Strisciolina con Elfo Magor per scrivere il nome sul banco e cartello per il ritratto D Immagine/ciondolo per collanina di Magor da realizzare con i genitori il primo giorno E Locomotiva e vagoncino per realizzare il trenino con le foto e il nome dei bambini (se la scuola prevede un momento di accoglienza alla presenza dei genitori, si può proporre un semplice laboratorio di “ritaglio, incollo su un cartoncino e coloro”) F Striscia con scritto NOI da anteporre al trenino G Cartello per la porta della classe di Elfo Magor: CLASSE 1a … H Cartello per la fila di Elfo Magor I I giorni della settimana da esporre alle pareti L Il calendario su cui scrivere i giorni della settimana, annotare i compleanni, le gite, gli eventi importanti, il tempo meteorologico... 5 Altri materiali per la classe M Il modello per il cappello di Magor da cui estrarre i cartellini illustrati per “ideare” N I cartellini illustrati per la storia del secondo giorno (o dei primi giorni) proposti nell’esperienza citata in Guida (vedi seconda parte, pagina 48). O Il poster “Il sacco di Magor, carico di…” per i giochi fonologici corredato da una serie di immagini. L’insegnante chiederà parole che “iniziano come…” o “iniziano con…” P Striscia “Il magazzino delle prime parole” da mettere su un cartellone o fascia murale su cui formare parole con i cartelli animati (vedi pp. 265-286) Q “Lo zaino di Magor” per le proposte di arricchimento lessicale del Libro di Lettura R I cartellini delle lettere animate
➜ 4ª parte (da p. 283) GUID-AMI: NELLA CARTELLA DEL DOCENTE TUTTO L’ANNO 1 Programmazione: lingua italiana e trasversalità con cittadinanza 2 Obiettivi e contenuti di cittadinanza in tabella 3 Griglie di rilevazione delle abilità e delle competenze 4 Tabelle GUID-ami: tutto il lavoro in poche pagine: • attività o contenuti delle storie delle lettere per la programmazione • storie e canti delle lettere della A alla Zeta sintetizzate progressivamente nel Libro di Lettura e nel Metodo 5 Capire di più: • gli stadi di concettualizzazione della lingua scritta secondo Ferreiro-Teberosky e di Uta Frith • glossario della programmazione 6 Glossario multilingue
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11a PARTE1
Conoscere per insegnare I L PERCORSO DI ITALIANO TEORIE DI BASE E METODI
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IL PERCORSO DI ITALIANO
Piccoli poeti... per caso? Prendersi cura di se stesso è… condividere un gioco, “capire”, divertirsi se gli altri si divertono, chiedere: posso? Piccolo cittadino… per gioco, poeta... per caso?
IL DIVERTIMENTO
I<l nome <astrattø <più <bellø <è <il <divertimentø. <A me <piace <divertirmi, <con <amici, <cugini <e <parenti. Ma <come <ci si <diverte? P<er <divertirsi <bisogna: <capire <il <giocø, <farsi <amici <e walà! T<i <diverti! S<i <può <addirittura <capirlø <da <come <gli <altri si <divertonø: ridonø, scherzanø <e sorridonø. Ma <la <cosa <più <bella è chiedere: “P<ossø <giocare?”. Gabriele Poesia di Gabriele, alunno di classe 4a, 2016-2017
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premessa sviluppo delle competenze di lingua italiana e cittadinanza Le Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012 pongono l’accento sullo “sviluppo di competenze linguistiche ampie e sicure”, non solo in quanto necessarie al raggiungimento del successo scolastico a tutti i livelli, ma soprattutto come irrinunciabile via che porta al pieno sviluppo della persona, che in quanto tale possa esercitare in modo attivo e consapevole il suo ruolo di cittadino responsabile.
* Competenze linguistiche come condizione indispensabile per l’esercizio della cittadinanza.
L’accento posto dalla normativa sulle finalità estese e trasversali delle competenze linguistiche e la loro stretta relazione con l’educazione alla cittadinanza, porta a un’assunzione di responsabilità ancor più decisiva da parte della scuola, che, tuttavia, ha sempre dispiegato il maggior impegno e la migliore professionalità dei docenti in tale ambito, in particolare nel favorire a tutti gli alunni l’acquisizione delle prime abilità strumentali della letto-scrittura, in un contesto di apprendimento educativo.
* Finalità trasversali.
Nonostante ciò, a volte, può succedere che diversi studenti incontrino difficoltà a vari livelli, fino a richiedere uno sforzo spesso sovrumano a loro stessi, agli insegnanti, sempre alla ricerca di strategie più mirate, e alle famiglie che vivono con particolare apprensione gli insuccessi dei propri figli nell’imparare a leggere e a scrivere.
Studenti in difficoltà.
Il corso Fantastici NOI! nasce con l’intento di affiancare non solo gli studenti, ma anche i docenti e le famiglie impegnati in questo compito reso sempre più complesso dalla compresenza di più lingue di tutto il mondo in classe, oltre che dai diversi livelli di padronanza linguistica che sono sempre esistiti e alle difficoltà aspecifiche e specifiche che potrebbero insorgere in seguito all’esposizione alla lingua scritta. Bisogna considerare, inoltre, quanto riportato da Cornoldi già nel 1985, ovvero che “i buoni lettori si caratterizzano per una storia di apprendimenti prolungati e corretti che precedono di molto quelli che avvengono a scuola, per cui nel contesto scolastico si osservano solo certi risultati finali, che possono apparire proprio per questo magici, repentini, globali”.
* Compresenze di più lingue in classe.
Difficoltà aspecifiche e specifiche. * Buoni lettori e apprendimenti pregressi e spontanei (C. Cornoldi).
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Da qui il necessario coinvolgimento della Scuola dell’Infanzia e della famiglia nell’assecondare sin da subito, molto prima dell’ingresso alla Primaria, la naturale curiosità del bambino per la lingua scritta, rispondendo alle sue domande su come si scrive e improvvisando giochi fonologici orali spontanei, osservando con interesse le sue prime produzioni in cui “scrive come sa”, ma evitando accuratamente di precorrere le fasi di insegnamento formale. Studi recenti (Bigozzi, Tarchi, Pezzica, Pinto, 2016) hanno dimostrato che proprio queste abitudini risultano uno dei fattori protettivi per le difficoltà di apprendimento. Tutto ciò permette lo sviluppo di quella “grammatica implicita”, che non si applica solo alla lingua orale, ma anche alla lingua scritta, una conquista davvero stimolante per ogni bambino. In riferimento a ciò, nella fase d’ingresso a scuola è opportuno considerare, come ulteriore aspetto conoscitivo, anche il livello maturato in questa conquista spontanea, senza darne necessariamente una valenza valutativa, ma solo un’opportunità espressiva per il piccolo neo-lettore. Il nostro corso propone attività specifiche, “scrivi come sai”, all’interno delle prove di partenza in cui sono previste anche quelle di pre-grafismo, in un contesto ludico e fantasioso. Fin dal primo momento il bambino verrà messo in condizione di sperimentare “le potenzialità espressive della lingua italiana”, insite nei “testi fantastici”, proposti come opportunità di fruizione proprio già dalle prove di partenza. Anche la produzione viene stimolata sin dalle primissime fasi seppure solo, ovviamente, nell’aspetto ideativo, in cui ogni bambino potrà contribuire a inventare storie collettive di classe, che l’insegnante avrà cura di registrare dopo aver mediato stimolando la ricerca di parole dal gusto estetico ed evocativo, rivolte a suscitare la curiosità verso il “nuovo” anche nell’esplorazione dei vocaboli della lingua italiana e all’espansione del lessico ricettivo e produttivo. Il bagaglio lessicale verrà simboleggiato dallo zaino di Magor, il personaggio-guida: in esso verranno riposte le parole nuove ed “eleganti”. Le letture fantastiche anche sotto forma di canti o di software, con le loro parole eleganti, si propongono di suscitare l’inventiva, a partire da libere associazioni di immagini o di parole che contengono i fonemi e le sillabe oggetto di studio o a completamento degli stessi o ancora come manipolazione, cambiando il luogo, il tempo, i personaggi. I testi fantastici
* Coinvolgimento della famiglia e della Scuola dell’Infanzia. Scrivi come sai.
* Grammatica implicita.
Prove di partenza: * testi fantastici, le potenzialità espressive della lingua italiana.
* Espansione del lessico ricettivo e produttivo.
Tematiche di cittadinanza previste dalle Indicazioni Nazionali: * “prendersi cura di se stessi, degli altri, dell’ambiente”.
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con i loro giochi di parole abbracciano le tematiche inerenti l’educazione alla cittadinanza previste dalle Indicazioni Nazionali: “prendersi cura di se stessi, degli altri, dell’ambiente” in cui vivono anche gli animali, tanto cari ai bambini e spesso protagonisti delle storie. Nell’imparare a leggere e a scrivere il bambino viene messo nelle condizioni di sperimentare forme di “cooperazione e di solidarietà”, lavorando a tu per tu con il proprio compagno, come proposto in particolare nel libro-laboratorio Fare e disfare. “Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio favorisce l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa… coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività vissute in modo condiviso e partecipato con gli altri”. Laddove è possibile, risulta coinvolgente che questa operatività della classe suddivisa in coppie di lavoro cooperativo utilizzi i vari spazi che la scuola offre, specialmente il giardino, particolarmente indicato nei momenti di lettura, sia strumentale sia individuale, fatta per il solo piacere di leggere. Ciò permette di valorizzare “il territorio come risorsa di apprendimento nei diversi spazi a partire da quelli interni alla scuola”. Per quanto riguarda la strumentalità della letto-scrittura, le proposte dei volumi fanno riferimento alle “Linee guida per la dislessia”, al fine di prevenire le difficoltà che tutti i bambini potrebbero incontrare in questa fase così complessa, e non solo quelli che alla fine del secondo anno di scuola potrebbero risultare dislessici, come per esempio gli alunni che parlano lingue diverse. L’apprendimento della letto-scrittura è impegnativo per tutti: vale la pena allora utilizzare già in partenza tutte le strategie possibili affinché tale percorso risulti agevole e motivante. Il cuore della proposta di Fantastici NOI! sono le lettere animate, che diventano personaggi fantastici, protagonisti delle storie delle lettere, le quali veicolano messaggi di cittadinanza. La “O” che diventa la rotonda facciona di un orso, come la bocca che si apre nel pronunciarla, e la “F” che si trasforma in una fatina con tanto di braccia e di soffio magico permettono di coniugare i due aspetti fondamentali per la memorizzazione delle lettere: quello visivo e quello uditivo. Quest’ultimo sarà presente dove necessario, in particolare nei fatidici suoni simili F-V, T-D, P-B, e permette di prevenire la confusione, evitando esercizi non sempre fruttuosi quando la difficoltà si è stabilizzata.
Metacognizione e autovalutazione nel lavoro cooperativo.
Il territorio come risorsa di apprendimento.
Linee guida per la dislessia.
Agevolazione della fase di corrispondenza fonema-grafema: le lettere animate.
Discriminazione uditiva e visiva. I suoni simili.
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Le storie delle lettere e le proposte della presente Guida sono associate ad attività di comprensione del testo, a partire dall’ascolto, abilità che richiede un prerequisito trasversale ed essenziale: l’attenzione, che verrà suscitata dall’insegnante attraverso strategie di lettura animata, tra cui la “storia sbagliata”, oltre all’imprescindibile comunicazione non verbale, il cui valore non va mai dimenticato. Intorno alle storie si sviluppa il dialogo, il confronto del bambino con i suoi coetanei, sulle tematiche relative ai propri interessi, alle proprie emozioni, alla solidarietà verso i compagni e alla curiosità verso l’altro, suscitata dall’immedesimarsi molto spesso con gli amici animali, protagonisti delle storie. È questo aspetto che le Indicazioni Nazionali considerano alla stregua della prima palestra di democrazia, con l’apprezzamento delle sue regole da elaborare, in forma semplice ma efficace, già nei banchi di scuola. In questo contesto di apprendimento significativo, suscitato attraverso le proposte del nostro corso, la conquista della strumentalità della letto-scrittura con il metodo fonologicosillabico-animato diventa davvero “come un gioco”, impegnativo, ma proprio per questo stimolante per tutti.
Comprensione del testo a partire dall’ascolto.
Ecco il DECALAGO attraverso cui si snoda questo gioco per l’acquisizione della strumentalità, che si è rivelato efficace per la correttezza nella corrispondenza suono-segno, graficomanuale-ortografico e nei vari aspetti in cui è richiesta la riflessione sulla lingua in una dimensione sociale dell’apprendimento.
10 punti per favorire la conquista della strumentalità.
Strategie di animazione della lettura. Dialogo e regole: palestra di democrazia.
1) Ogni lettera diventa un personaggio, al quale è collegata una filastrocca in rima o una breve storia o un canto, che contengono un messaggio o contenuto significativo di cui parlare in classe o in famiglia. 2) Le filastrocche, brevi storie da leggere e da cantare (sono presenti sul CD-Audio), contengono più volte la lettera o le sillabe con le 5 vocali per esercitare la discriminazione uditiva e visiva. 3) Proposta di idee per inventare/reinventare le filastrocche insieme ai bambini. 4) Anche i gruppi consonantici sono animati (ad esempio GN diventa uno gnomo, GLI un coniglio…). 5) I personaggi dei suoni simili hanno anche un aggancio fonologico, una sorta di intermediario visivo-uditivo, per evitarne la confusione (ad esempio la F è una Fatina dal soffio magico per il fonema sordo e la V un Vampiro che fa tremare per il fonema sonoro…).
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6) La filastrocca per ogni lettera che permette di “articolare” la trasformazione del carattere stampato maiuscolo al minuscolo, intende anche prevenire la confusione dei grafemi simili (ad esempio d, b, p, q…). 7) Il canto, l’ascolto, la musica sono parte integrante dell’apprendimento della letto-scrittura. 8) Filastrocche per gruppi di lettere in corsivo maiuscolo graficamente simili sono state pensate per fissare il carattere più difficile, anche attraverso la solita trasformazione delle lettere in personaggi. 9) Spunti di apprendimento cooperativo, attuato nelle forme più semplici in classe, hanno anche lo scopo di una significativa ricaduta sul clima relazionale; 10) La sistematizzazione di tutto il lavoro dell’insegnante in forma sintetica nella tabella GUID-AMI, all’interno della presente Guida, si propone come presenza “amica” nell’agenda di lavoro. Non per ultimo si cita l’aspetto inclusivo del corso: Fantastici NOI! è pensato proprio per ogni bambino, senza prevedere volumi diversi, differenziati per livelli. Ogni brano è strutturato percettivamente affinché ciascuno possa leggere secondo il proprio ritmo di apprendimento, necessariamente diverso per ciascuno, in fase di prima acquisizione. Ogni bambino può ritrovare facilmente le lettere conosciute, le sillabe, le parole, inizialmente animate, poi graficamente evidenziate, fino a cimentarsi nella lettura della filastrocca, del canto, del racconto in maniera sempre più completa, sempre insieme ai suoi compagni, all’interno del suo ambiente significativo di apprendimento.
Un libro per tutti, un libro inclusivo.
* Le parti del testo in corsivo e con l’asterisco sono tratte dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo.
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prevenzione LINEE GUIDA PER LA DISLESSIA: pertinenza del metodo proposto Al fine di rendere più efficace l’apprendimento della letto-scrittura per tutti i bambini e non solo per chi potrebbe avere difficoltà, le linee guida per il diritto allo studio degli alunni dislessici suggeriscono le seguenti indicazioni metodologiche: “L’approccio con il metodo fono-sillabico, adattato alle specificità dell’alunno con DSA, presenta le seguenti caratteristiche: ogni consonante viene illustrata come derivante dalla forma di un particolare oggetto o elemento della natura, l’iniziale della parola che lo denota essendo somigliante a quella lettera, ad es. la Montagna per la emme. Solitamente, nei comuni alfabetieri murali o nei libri di testo, non si ha cura di tale associazione tra il suono, il segno grafico e l’immagine relativa (ad esempio effe di fata o emme di mela): il nesso è soltanto fonetico, e dunque abbastanza debole: l’associazione mentale non è intuitivamente, ovvero immaginativamente, ripercorribile.” (D.M. 12 luglio 2011 e integrazione della legge 170-2010 sulla dislessia) Il progetto didattico Fantastici NOI! nasce a partire da “lettere-personaggio” realizzate in classe (ancor prima dell’entrata in vigore della legge 170) e da conferme positive ricevute da insegnanti e genitori nell’ambito di progetti realizzati in diverse classi, riportate anche nelle pagine seguenti (vedi anche M.A. Procopio, A come… animare l’alfabeto, Ed. Fabbrica dei Segni). Nel presente progetto didattico lo strumento fondamentale è l’alfabetiere animato in cui le “letterepersonaggio” sono protagoniste di storie da leggere, da cantare e da drammatizzare.
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inclusione Fantastici NOI! INCLUSIVO, METACOGNITIVO, COOPERATIVO Il metodo proposto si caratterizza come FONEMATICO-SILLABICO-ANIMATO: nelle linee guida per la dislessia si consiglia come EFFICACE il fono-sillabico, io aggiungo “animato” e preciso “fonematico”.
• ANIMATO: animare, travestire le lettere in personaggi intorno a cui ruotano le storie è il punto forte. • FONEMATICO: portare i bambini alla scoperta, come un gioco, che la successione dei fonemi è la veste sonora che si associa alla veste grafica delle lettere personaggio-grafemi.
• SILLABICO: filastrocche, canti, attività ludiche consentiranno ai bambini di scoprire in modo immediato questa prima regola di quel gioco combinatorio (consonante-vocale) che rende più rapida la lettura.
• DIDATTICA INCLUSIVA: il libro di testo è unico e contiene in sé una modalità speciale per adattarsi ai bisogni speciali di ciascun alunno, infatti i testi sono organizzati percettivamente per essere letti a più livelli.
• METACOGNIZIONE: le proposte suggerite sviluppano la riflessione e la consapevolezza di quanto si sta facendo e si prestano a far comprendere al bambino i propri punti di forza e di debolezza attraverso il conflitto cognitivo che nasce dai giochi collettivi.
• DIDATTICA COOPERATIVA: le proposte sono pensate per essere condivise e svolte insieme, con il gruppo classe, in piccoli gruppi, in coppia, al fine di guidare ciascuno a una graduale autonomia. Non ci sono bambini speciali in classe: ogni bambino è speciale nel momento in cui si inizia un percorso. Questa didattica, che ha alle spalle una complessità di studi e di elaborazione (vedi 2a parte di questa Guida), si traduce nella nostra proposta didattica in un GIOCO DI INSEGNAMENTO-APPRENDIMENTO STIMOLANTE, volto a stabilizzare quanto il bambino impara, attraverso le diverse forme di memoria. Tutto ciò si definisce APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO. A un certo punto penserai: questo libro sembra fatto proprio per “lui”. Per quel “lui”, bambino o bambina, in un’altra condizione avresti dovuto approntare un lavoro a parte, a un livello più basso, ma anche più alto, e mi si perdoni la riduttività estrema di questi due aggettivi, che però sono ricorrenti nel linguaggio comune in maniera preponderante. Fantastici NOI! si presta a fare da “Matrioska” per includere tutti.
tutti a teatro! Si può fare in modo che le varie fasi dell’apprendimento della letto-scrittura, a partire da quella “strumentale”, siano fonte di emozione? Se ogni lettera è un personaggio che si “anima” e prende forma e racconta storie che si potranno vivere anche da piccoli attori al teatro, allora… si può! Fantastici NOI! sarà messo in scena dallo storico Teatro Trebbo di Milano, una delle maggiori realtà italiane, dove una media di 35.000 tra bambini e ragazzi ogni anno viene coinvolta attivamente: non sono solo spettatori, ma parte attiva dello spettacolo. La magia teatrale delle luci e delle musiche, delle proiezioni e dei costumi si mescola con giochi e azioni teatrali che, grazie alla guida esperta degli attori, coinvolgono emotivamente i bambini nella “lezionegioco-spettacolo” della letto-scrittura.
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TESTIMONIANZE Fantastici NOI! e non solo Il senso del presente progetto è riassunto qui di seguito attraverso le parole di colleghi e genitori al termine di diverse esperienze in classe.
Che cosa dicono i docenti Ti inviamo alcune osservazioni sul metodo della letto-scrittura applicato con le nostre classi prime, sintetizzate nelle quattro “E”: • “EMPATICO”: si sintonizza immediatamente sulle lunghezze d’onda dei bambini e sulle loro capacità. • “EFFICACE”: garantisce certezza e stabilità dei risultati.
• “ECOLOGICO”: produce “energia pulita” per le menti; elimina le “tossine” dei pregiudizi; rappresenta una
“boccata d’ossigeno” a cui attingere nei momenti di difficoltà; consente un corretto dispendio di energie. • “ENTUSIASMANTE”: appassiona, stimola l’autoapprendimento e la cooperazione; consente di lavorare con il sorriso. Ciao, e grazie per il supporto offertoci durante l’anno scolastico e per l’interessante attività formativa del corso d’aggiornamento. Sa b in a e Giova nn a
I suggerimenti proposti dalla collega Maria hanno contribuito a un approccio ludico nel processo di apprendimento, coinvolgendo gli alunni in modo divertente e stimolante, attivando ed esercitando, contemporaneamente, non solo le capacità linguistiche, ma anche quelle cognitive più generali. Gioco e fantasia diventano un’attività alternativa e motivante. Pa t rizia
Le scenette scaturite dalle “storie delle lettere” hanno aiutato tanto i miei alunni a memorizzare lettere e digrammi. È proprio vero che “emozionarsi” aiuta a imparare e a ricordare! Emozionarsi con lo sguardo, il tatto e ancora con la musica, i profumi e i sapori… Alessan dra
Ho verificato l’efficacia dei giochi fonologici proposti ai bambini e della strategia di associare il fonema
oggetto di apprendimento al grafema rappresentato da un’immagine che abbia un riferimento con il suono presentato. L’utilizzo del canale uditivo e del canale visivo nella presentazione delle lettere è stato utile
per tutti gli alunni, ma soprattutto per i bambini che avevano difficoltà nel riconoscimento e nella memorizzazione dei grafemi. Luis e l la
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Il metodo utilizzato per l’apprendimento della letto-scrittura (“lettere-gancio”, storie legate alle parole presentate, giochi fonematici…) è apparso estremamente piacevole per gli alunni, che vivevano le ore di italiano quasi come un gioco. Il metodo ha dato ottimi risultati. Le lettere “gancio” venivano memorizzate senza difficoltà da tutti gli alunni. Tutti hanno imparato velocemente a leggere e a scrivere, commettendo davvero pochi errori ortografici. Già dall’inizio della prima, si è lavorato sulla produzione dei testi, elaborati in coppia. A fine seconda gli alunni hanno dimostrato ottima abilità nella stesura sia dei testi narrativi sia dei testi descrittivi. Sicuramente l’impegno nel preparare l’alfabetiere “personalizzato”, nel ricercare e inventare storie e filastrocche è stato ampiamente ripagato dai risultati ottenuti. In es
Che cosa dicono i genitori Per il mio bambino è stato un percorso di crescita felice, anche se a volte faticoso.
Lo scoprirsi indipendente nel leggere è stato un momento di conquista di una libertà importante:
capire da solo i messaggi che lo circondano, leggere il libro che sceglie senza dipendere dagli altri… Per noi genitori è stato forse simile a quando ha imparato a camminare: un po’ di aiuto all’inizio, poi è bastata la supervisione, infine l’abbiamo visto andare da solo sempre più sicuro e spedito.
Sicuramente il mio bambino ha apprezzato prima la lettura; la scrittura è stata un po’ più ostica
(maiuscolo, minuscolo, corsivo, le regole), ma il metodo usato ha fatto affrontare l’apprendimento
in maniera positiva e serena.
Ci nzia, ma mma d i Elia
Imparare giocando: mi sono accorta che il mio bambino ha imparato a leggere e a scrivere senza mai sentirsi ingabbiato nel suo ruolo di alunno di Scuola Primaria.
Leggere per terra, divertirsi con le favole, con i loro personaggi, a partire dalla storia dell’APE,
arrivata con lui dalla Scuola dell’Infanzia (fantastica liaison!), fino alla scelta assolutamente personale
di “poter e sapere già scrivere” in stampato maiuscolo (“scrivi come sai”) sono state esperienze tutte
positive, che hanno ricompensato tutti gli sforzi, anche i pianti, davanti alle prime trascrizioni in corsivo. Anche le montagne più alte a piccoli passi, possono essere scalate! Grazie, maestra! Mascia, ma mma d i Fi l i ppo
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IL LIBRO DEL METODO Apprendimento “significativo” per conoscere il nostro sistema di scrittura Il “cuore” del Metodo è l’alfabeto animato, intorno al quale si snodano le storie e i canti delle lettere (progressivamente più ricche nel Libro di Lettura e ancora di più in GUID-ami, quarta parte della presente Guida) da cui vengono tratte le frasi “chiave” analizzate sistematicamente attraverso proposte stimolanti e ogni volta diverse. Il percorso di APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO di ogni lettera con la guida di Elfo Magor si articola in quattro pagine, in cui troverai:
• vari giochi fonologici per l’individuazione dei fonemi e delle sillabe (competenza fonologica alla base della letto-scrittura);
• giochi con i ritmi (discriminazione uditiva, memoria uditiva facilitata dalla visualizzazione grafica delle battute);
• giochi di denominazione rapida di oggetti con la stessa iniziale, abilità di seguire la direzionalità del rigo di lettura da sinistra a destra;
• scrittura guidata del grafema su un tracciato per seguire la giusta direzionalità (abilità grafo-motoria); • giochi per individuare il grafema nascosto, operando una scelta (discriminazione visiva); • cruciparole alfabetici per il controllo dell’esatta corrispondenza del numero dei fonemi con il numero dei grafemi (analisi, discriminazione per una costruzione completa della parola);
• cruciparole sillabici (sintesi, fusione per avviare a una lettura rapida). Il metodo di Fantastici NOI! promuove i processi che permettono di scoprire la regola base del nostro sistema di scrittura, ovvero l’associazione dei fonemi ai grafemi-personaggio a partire dalla consapevolezza fonologica, prima di tutto sillabica a livello orale. Le lettere vengono presentate a blocchi tematici, ciascuno con uno sfondo integratore (vedi Canevaro) sulla cittadinanza.
Che paura!
Insieme, NOI, nel mondo della fantasia Primi incontri fantastici a scuola Emozioni nel bosco autunnale La fantasia ha spiccato il volo!
Sogni soffici come la neve In volo sulle “ali” dei libri
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Presentazione delle lettera animata.
Nome del personaggio
Frase per il riconoscimento grafema-fonema. Lettura per anticipazione.
Argomento ripreso nel Libro di Lettura e nella tabella GUID-ami (quarta parte della presente Guida).
Anticipazione dei quattro caratteri. Rimandi ai quaderni allegati al Metodo e al volume delle letture.
Discriminazione uditiva e ritmo pronunciando il fonema.
Organizzazione percettiva del testo per facilitare la lettura per anticipazione.
Giochi fonologici.
Trasversalità con musica (canzoncine delle lettere sul CD-Audio).
Formazione delle sillabe con utilizzo dei 5 colori delle vocali. Sintesi visiva: leggere le sillabe in un’unica battuta all’interno di una parola.
Su ogni pagina riferimenti alla programmazione.
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il LIBRO del “FARE E DISFARE” Per attività non solo individuali, ma anche in coppia in forma laboratoriale: le competenze Fare e disfare è un libro-laboratorio o, meglio, un “libro non-libro”, destinato a scomparire dopo essere stato tutto ritagliato, per manipolare parole disegnate, composte da lettere-personaggio, parole che contengono altre parole, che il bambino si divertirà a scoprire, trascrivere e incollare sul suo quadernone “vero”, vuoto ma appunto da riempire a partire dai materiali di Fare e disfare. Le proposte sono pensate per giocare a formare parole sul banco, con il compagno vicino, sin dalle prime fasi della strumentalità. Fare e disfare mette in gioco non solo i processi che stanno alla base della capacità tecnica della letto-scrittura, ma propone anche attività di gruppo o collettive per sviluppare la competenza ideativa, con l’invenzione di filastrocche e giochi di parole, prediligendo forme di apprendimento cooperativo e attività collettive per fondare le basi del lavoro autonomo: “realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, e la riflessione su quello che si fa” (indicazioni Nazionali per il curricolo 2012). In Fare e disfare il bambino troverà:
• l’alfabetiere animato, cioè lettere animate in stampato maiuscolo con tessere sufficientemente grandi, ben visibili (non è necessario staccarle poiché per formare le parole useremo le parole animate);
• parole animate a colori: sono le parole delle lettere con cui è stato sviluppato il Metodo, abbinate a storie e filastrocche. Sono identiche a quella da scomporre e ricomporre per poi incollarle sul quaderno. Le parole animate a colori sono pensate per essere tagliate e riposte in una bustina che sarà cura dell’insegnante e dei genitori predisporre. I bambini avranno un capitale di lettere animate sufficiente, non eccessivo, da utilizzare per formare parole sempre nuove. Le lettere con tessere più grandi sono nella terza parte della presente Guida per le dimostrazioni alla lavagna e da attaccare su un cartellone chiamato “Magazzino di parole”.
• NOI • APE • UVA • ELIA • MIMÙ • BOMBO • FATINA • PICCHIO • MPR per comporre la parola VAMPIRO con le altre letterine • NEVINO • D per scrivere DINOSAURO con le altre letterine • S per comporre SERPENTE SER BISBY con le altre letterine • R per comporre RANA ROSS con le altre letterine • L per comporre LUNA con le altre letterine • T per comporre TOPO con le altre letterine • Z per comporre ZANZARA ZEZÈ con le altre letterine Per la competenza ortografica: • GA, GU, GO per comporre GALLO GUGÒ con le altre letterine • GI, GE, F per comporre GIRAFFA GENOVEFFA con le altre letterine • Q, U per comporre QUI QUO QUA QUE
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Competenza ideativa: disegni da ritagliare per inventare insieme una storia “tutta matta”.
Competenza costruttiva: ritagliare le lettere animate, scomporre e ricomporre i cartellini, formare parole nuove, incollare sul quaderno per trascrivere.
Per l’insegnante: le competenze della programmazione.
Competenza costruttiva: formare parole nuove con le lettere conosciute.
Attività per acquisire una competenza metafonologica: inizia come..., inizia con... (sillaba/fonema).
Competenza ideativa: inventare con i propri compagni le prima filastrocche da immagini accattivanti. Per l’insegnante: esempi di filastrocche inventate da altri bambini.
Competenza esecutiva: ritagliare le parti della lettera e ricomporle con la corretta direzionalità.
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letterine trasformine Quaderno da compilare Il Quaderno Letterine Trasformine guida i bambini:
• nella fase dei prerequisiti (esecutivi: pre-grafismo; costruttivi: scrivi come sai); • nel passaggio ai vari caratteri (stampato maiuscolo → minuscolo → corsivo); • nella fissazione dei grafemi e dei fonemi per evitare confusione di suoni/lettere simili. Parte dal pre-grafismo e conduce il bambino alla traslitterazione dallo stampato maiuscolo al minuscolo fino al corsivo. Anche questi passaggi saranno come un gioco, senza negare l’impegno e la fatica dell’esercizio, poiché mediati da indovinelli sui personaggi delle lettere e facilitati attraverso la proposta di trascrizione da un modello. Per fissare in memoria la nuova veste grafica che assumono le lettere, si propone una filastrocca da memorizzare che ne evidenzia differenze e somiglianze con lo stampato maiuscolo. Altre filastrocche, per blocchi di maiuscole in corsivo, servono per ricordare la veste grafica del carattere più difficile. Modello insostituibile per assumere il gesto grafico adeguato è l’insegnante che scrive alla lavagna una lettera per volta, mentre ripete la parte di filastrocca che “descrive” la forma della lettera o la caratteristica del fonema.
Prove di partenza: aspetti esecutivi. Sono tutte prove collegate da un’avventura del personaggio-guida Elfo Magor. Pregrafismo (linee aperte, chiuse, curve…).
Prove di partenza: aspetti costruttivi. Prove ispirate al protocollo di G. Stella. Il bambino “scrive come sa” alcune parole delle avventure di Magor (monosillabe, bisillabe…). Vedi esempi pagine 53-59 e quarta parte della presente Guida.
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Che cosa deve dire l’insegnante ai bambini in ogni pagina.
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Dal maiuscolo al minuscolo. NOVITÀ: i personaggi delle lettere in minuscolo! Il passaggio è facilitato da una filastrocca che aiuta a memorizzare le forme.
Pagine per esercitarsi nella scrittura in stampato minuscolo.
Riga verde: si parte sempre da qui.
Pregrafismo funzionale alla scrittura in corsivo.
Riga rossa: ci si ferma sempre qui.
Le maiuscole in corsivo. NOVITÀ: filastrocche per memorizzare le forme.
Indovinelli in corsivo per ricordare le forme delle lettere-personaggio e non confondere i suoni simili.
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IL PERCORSO DI ITALIANO
IL LIBRO DI LETTURa Ascoltare e leggere Ogni lettera-personaggio è protagonista di un breve racconto fantastico, proposto come filastrocca, gioco di parole, canto, lettura da animare con la voce e con i gesti. Nel libro sono illustrate le sequenze principali, affinché il bambino possa stimolare la sua immaginazione completando con altri particolari le insolite storie. Sarà cura dell’insegnante stimolare la conversazione in classe, per guidare la scoperta del suo mondo immaginario e le sue esperienze reali. Il Libro di Lettura è pensato per essere “letto” dal bambino già dalle prime fasi di acquisizione della lingua scritta, parallelamente alle frasi e ai giochi di parole del Metodo: entrambe le proposte sono collegate e le letture sono strutturate percettivamente (evidenziando vocali, sillabe e parti di testo sempre uguali o già precedentemente elaborate) affinché il bambino possa ricorrere all’anticipazione o alla memoria visiva, se non ha ancora acquisito le conoscenze necessarie per la discriminazione grafema-fonema. Tale struttura delle letture rende il libro di testo inclusivo, unico: ognuno può leggerlo “come sa”. In questa fase ogni bambino può vantare di avere un BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE (nel senso lato del termine, non certo diagnostico) senza essere un BES. Il Libro di Lettura è integrato dalla quarta parte della presente Guida: nelle tabelle GUID-ami troverai tutto il lavoro in poche pagine, tutte le storie e i canti delle lettere dalla A alla Zeta sintetizzate progressivamente nel Libro di Lettura e nel Metodo. Breve lettura in stampato maiuscolo in cui sono evidenziate le sillabe con il colore corrispondente alle vocali. Evidenziate anche le parole del percorso “Parole nello zaino”.
Breve lettura in stampato maiuscolo in cui sono evidenziate le vocali con cinque colori diversi. Saranno più avanti i colori delle rispettive sillabe per facilitare la lettura per anticipazione.
Riconoscere le sillabe. Cantare insieme una canzone delle lettere personaggio con tutte le sillabe.
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Passaggio graduale dal maiuscolo al minuscolo: la stessa storia può essere letta prima in maiuscolo sulla pagina di sinistra e poi in minuscolo sulla pagina di destra.
Apertura delle sezioni tematiche: in ogni sezione il bambino ascolterà una storia o una filastrocca. A seguire attività di apprendimento cooperativo e di cittadinanza e una canzone da ascoltare.
Alla fine di ogni sezione: un laboratorio di scrittura e una pagina di verifica con font ad alta leggibilità.
Ogni lettura è accompagnata da attività di comprensione, scrittura o parlato.
Inserti stagionali, con attività CLIL (Content and Language Integrated Learning).
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la struttura del libro di Lettura Superata la fase dell’apprendimento strumentale della lettura e della scrittura, il Libro di Lettura lavora per impostare la lettura come un processo di ricerca, comprensione e interpretazione del significato del testo. L’attenzione dunque si sposta: passa dalla tecnica della letto-scrittura, dove il significato è intuito, alla capacità di comprendere il significato, di conoscere il lessico, di conoscere le strutture morfosintattiche, di creare le attese sul tipo di brano che viene letto fino ad arrivare alla conoscenza della situazione in cui il testo è ambientato. La gradualità delle proposte garantisce la comprensione del testo, che via via si fa più approfondita. I brani favoriscono le modalità per un approccio graduale alla lingua. È un cammino di accostamento alla tipologia testuale, a una lettura attiva, a un atteggiamento di ricerca nei confronti dei testi.
I miei affetti (pp. 46-57) La prima unità è dedicata principalmente agli affetti e alla famiglia. Vi si trovano testi narrativi che coinvolgono i bambini nella loro dimensione affettiva e relazionale, oltre che cognitiva. I testi invitano ogni bambino a parlare, a raccontare qualcosa di sé e della propria famiglia, delle relazioni e delle proprie esperienze di amici e con gli amici. Le attività proposte servono a conoscere meglio se stessi, aiutano a individuare i ruoli svolti in famiglia dai singoli componenti, aiutano a comprendere il valore della collaborazione. Per quanto riguarda l’amicizia i testi stimolano la conversazione, recuperano la dimensione emotiva, affettiva, sociale e relazionale. I brani e le attività proposte favoriscono la comunicazione e la condivisione delle emozioni con i compagni e con l’adulto.
Le mie emozioni (pp. 64-75) I bambini trovano in questa unità la loro dimensione emotiva, affettiva e relazionale: le paure, le gioie, gli affetti… I testi proposti favoriscono la comunicazione e la condivisione delle emozioni con i compagni e con gli adulti, aiutando a prendere consapevolezza della propria emozionalità e a costruirsi una propria identità. Dai la possibilità ai bambini di prendere coscienza delle loro emozioni, di parlarne e di confrontarle con quelle dei compagni; aiutali a superare quelle negative o a ridurne la carica emotiva con ricadute positive sull’apprendimento. In questa unità gli alunni hanno modo di:
• comprendere gli aspetti emotivi, affettivi, sociali e relazionali di situazioni e testi; • raccontare esperienze personali, confrontarsi con gli altri e riflettere sulle esperienze. Le letture che si susseguono da pagina 60 a pagina 73 trattano, nell’ordine, i seguenti stati d’animo:
• tristezza (Un lupo triste, pagina 62); • paura (Che paura!, pagina 63); • rabbia (Che rabbia!, pagina 64); • felicità (Felicità, pagina 65) • noia (Stop alla noia!, pagina 66) • disgusto (Che disgusto!, pagina 67) • sorpresa (Quel mattino, pagina 68; Una stanza, pagina 69)
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Sulle pagine 62, 63, 64, 65 le fotografie offrono l’occasione per evidenziare e analizzare l’emozione trattata attraverso le espressioni del viso di vari bambini. La lettura dei vari testi rappresenta il punto di partenza per avviare la conversazione in classe offrendo possibilità di confronto. Lo stesso scopo è sotteso alla sistematica rubrica “Racconto”. Questo percorso sulle emozioni non esprime infatti giudizi, ma vuole stimolare gli alunni a esplicitare le principali emozioni provate quotidianamente, per dare loro un nome, capirle e quindi viverle meglio. Il Laboratorio progetto e creo (pagina 71) fornisce istruzioni per realizzare un manufatto che riguarda anch’esso le emozioni. La sezione si chiude con un Laboratorio di Scrittura e una verifica “Leggo e comprendo“.
Per stare bene (pp. 76-83) Le esperienze motorie e sensoriali sono lo scenario di fondo entro il quale si sviluppano osservazioni e si raccontano esperienze sul corpo, sull’alimentazione, sulla salute. In questa sezione si parte spesso dalle conversazioni sulle esperienze personali. La sezione finisce con un Compito di realtà.
Amico mondo! (pp. 90-100) In questa sezione il tema trattato è il rispetto per l’ambiente. Ci sono numerose attività collegate alla cittadinanza. Anche questa sezione finisce con un Compito di realtà.
Inserti stagionali: inverno (pp. 58-63), primavera (pp. 84-89), estate (p. 101) Nelle pagine di apertura gli alunni svolgeranno un’attività cooperativa e un’attività CLIL. Una serie di immagini aiuteranno ad avviare una conversazione sulle caratteristiche stagionali. Gli alunni in queste pagine:
• leggono e comprendono testi legati alla stagione e alle festività stagionali; • raccontano esperienze; • ricavano informazioni da diverse tipologie di testo; • svolgono laboratori creativi a tema stagionale.
Inserto arte e immagine (pp. 111-120) Il Libro di Letture si conclude con un inserto dedicato all’arte di Mirò, il famoso artista spagnolo che dipingeva… come i bambini! Sarà proprio Mirò a raccontare all’alunno le peculiarità e le stravaganze delle sue vivacissime espressioni artistiche.
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UTILIZZO INTEGRATO DEI VOLUMI Esempio di un’unità didattica nei 4 volumi (lettera E) METODO
METODO Riprodurre il grafema con la giusta direzionalità.
Leggere parole intuendo il significato dalle immagini.
Giochi fonologici. METODO
Produrre ritmi diversi pronunciando il fonema.
METODO
Organizzazione percettiva del testo per l’immediatezza della lettura. Leggere per anticipazione prestando attenzione alle parti già conosciute (stabilità).
Distinzione di un grafema sulla base dell’orientamento.
Riflessione linguistica: rispettare in modo completo la corrispondenza fonema-grafema.
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LETTURE
VIDEO ANIMATI
Organizzazione percettiva del testo (libro “unico” per tutti).
Comprensione.
FARE E DISFARE
FARE E DISFARE Scomporre e comporre parole.
Giochi fonologici.
Inventare storie.
Leggere parole costruite insieme.
Taglia e incolla sul quaderno.
LETTERINE TRASFORMINE
Per l’insegnante: esempi di filastrocche inventate insieme ai bambini. Tabella GUID-ami (quarta parte della Guida).
Filastrocche per passare al minuscolo e “vedere” le nuove lettere-personaggio.
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IL MEGLIO DI CIASCUN METODO IN USO Il metodo di insegnamento della letto-scrittura non è un fattore di secondaria importanza: non è proprio vero che il bambino impara a leggere e a scrivere in modo corretto, in tempi brevi e amando quanto sta facendo in qualunque modo si insegni. È vero però che il bambino può imparare “nonostante l’insegnante”, come diceva Piaget. Ma ce la farebbero proprio tutti? Dunque il metodo non va lasciato al caso, seppure l’estemporaneità e la creatività del momento possano essere, anzi è auspicabile che siano, un connotato positivo dell’insegnare, all’interno di una cornice strutturata nelle linee fondamentali. Convinti che tutto ciò che è frutto di un attento percorso di studio e applicazione abbia un suo “perché”, ti propongo un’analisi dei metodi più in uso, i cui punti forti abbiamo accolto nella pratica dell’insegnamento, facendone scaturire un metodo nuovo con i suoi aspetti originali. Partiamo da uno schema che mette a confronto i metodi più noti: METODO GLOBALE
Significato Frasi Sintagmi Parole Sillabe Fonemi Grafemi
METODI TRADIZIONALI O SINTETICI Alfabetico Fonico Sillabico Misto
I metodi globali I metodi globali, detti anche ideo-visivi o analitici, partono da racconti, analizzano frasi, estrapolano parole significative per giungere successivamente, ma non necessariamente, all’analisi delle sillabe e delle lettere. Il punto forte di questi metodi è l’attenzione al coinvolgimento emotivo del bambino e al suo vissuto, contestualmente alla fase di prima acquisizione della letto-scrittura. Tali metodi tendono a trascurare la veste sonora, l’analisi fonologica delle parole, poiché insegnano la lettura come se le parole fossero degli “ideogrammi” da memorizzare visivamente.
I metodi tradizionali I metodi tradizionali o sintetici partono dall’analisi degli elementi più piccoli della parola e poi li sintetizzano. Esigono esercitazioni lunghe, che spesso, proprio per l’impiego di tempo ed energie notevoli, non si riescono a coniugare con l’esplicitazione dei vissuti degli alunni. Il punto forte di questi metodi è la facilitazione dell’esatta discriminazione suono-segno (fondamentale per una corretta scrittura) e la sistematicità che rende graduale, ordinato e rassicurante l’apprendimento.
Il metodo fonematico Il metodo fonematico analizza prima di tutto la veste sonora di una parola, attraverso la ricerca della parte finale (rime, ad esempio), del suono iniziale e poi via via dei suoni intermedi, fino ad associare
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ciascun fonema al corrispondente grafema, guidando il bambino alla scoperta della regola del nostro sistema di scrittura già a livello orale. Il punto forte del metodo fonematico è che, ancora prima che il bambino riconosca i segni, i grafemi, questo metodo esercita a scomporre e ricomporre (analisi e sintesi, discriminazione e fusione) le parole nei suoni costitutivi: prima con la scomposizione nella più immediata battuta sillabica, poi nei singoli fonemi.
L’approccio Emilia Ferreiro, Ana Teberosky e Uta Frith Emilia Ferreiro e Ana Teberosky sono le prime ricercatrici che in Argentina, a partire dal 1979, si sono occupate dello sviluppo della letto-scrittura. Hanno osservato e studiato i bambini di 5 anni chiedendo come, secondo loro, si leggono alcune scritte presentate su dei cartoncini e perché. Si sono basate sugli studi e sui metodi di indagine di Piaget, secondo cui ogni conoscenza è una costruzione autonoma del bambino, che parte dalle sue scoperte spontanee fino a percorrere delle tappe precise: le ricercatrici hanno ipotizzato che ciò avvenisse anche nell’acquisizione della letto-scrittura. In effetti non si può ignorare che in un mondo come il nostro, pervaso da scritte in qualunque forma, al bambino possa venire spontaneo chiedersi che cosa ci sia scritto e come si fa a scrivere: la sua mente vivace elabora ipotesi e teorie che smonta e riformula a ogni scoperta successiva. Tutto questo processo spontaneo diventa ancora più costruttivo se nasce dal confronto con gli altri, in particolare attraverso delle attività mirate in classe. Emilia Ferreiro e Ana Teberosky sono arrivate a una sensazionale scoperta: tutti i bambini di tutte le lingue del mondo seguono percorsi simili di concettualizzazione della lingua scritta, gli stessi percorsi (e questo, confermato a partire dal 1985 da Uta Frith, è ancora più sorprendente) che ha seguito l’uomo sin dalla preistoria per esprimersi attraverso il codice scritto. Come l’uomo primitivo, anche il bambino piccolo pensa che la scrittura sia un particolare disegno della realtà: si trova nella fase pittografica, detta dalle due ricercatrici “pre-sillabica” e da Uta Frith “logografica”. Seguirà la fase “alfabetica”, dove finalmente il bambino presterà attenzione al suono come battuta sonora, ovvero alla sillaba, alla quale corrisponderà un segno (si pensi alla scrittura sillabica dei Sumeri), per poi approdare, attraverso fasi intermedie, alla scrittura “alfabetica” (introdotta dai Fenici). Il punto forte di questo approccio sta nell’importanza di guidare i bambini a conquistare lo stadio più evoluto, quello alfabetico: ciò avviene nel momento in cui gli apprendisti letto-scrittori prestano attenzione ai singoli suoni, ai fonemi di cui sono costituite le parole e scoprono che per scrivere devono associare questi suoni alla forma delle lettere e combinare sillabe che, unite, spostate, invertite, formano parole: proprio come un gioco di costruzioni! Aspetto fondamentale di tale approccio è il valore dato al bambino come soggetto attivo nel processo di apprendimento, capace di ideare ipotesi e teorie. Ciò che risulta difficile, unicamente attraverso tale approccio, è consentire in tempi ragionevoli la conquista della strumentalità. Il tempo non è fattore di secondaria importanza: un metodo “lungo”, per quanto sia valido, può risultare poco praticabile a scuola. È importante quindi sostenere questa curiosità fin da subito, senza dilazionare troppo nel tempo l’avvicinamento alla lingua scritta. Già dalla Scuola dell’Infanzia è infatti possibile introdurre gli stessi giochi combinatori della scrittura a livello orale: comincia come…, comincia con…, finisce…, da quanti suoni è formata la parola SUONO? Le competenze della letto-scrittura passano attraverso la consapevolezza fonologica (vedi Glossario per la programmazione a pagina 351) e si costruiscono favorendo anche nella classe prima occasioni di scrittura spontanea: “scrivi come sai” vuol dire pensa, fai, disfa e rifai…
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IL METODO FONEMATICO-SILLABICO-ANIMATO di Fantastici NOI! Fantastici NOI! accoglie le istanze positive di ciascuno dei metodi in uso, ma mette concretamente in pratica il metodo fonematico-sillabico, animato dalle lettere-personaggio. Esse fungono da “agganci” che “consentono di codificare il ricordo in base a valenze visive, uditive, emotive” (A. Oliverio, Il cervello che impara, Giunti). Dai metodi globali accoglie l’accento dato alla motivazione, al coinvolgimento della sfera emozionale e affettiva, poiché colloca le prime fasi dell’apprendimento strumentale all’interno di uno sfondo integratore fantasioso e ludico. Consente, inoltre, di introdurre tematiche inerenti la cittadinanza attiva (come raccomandato dalle Indicazioni Nazionali 2012) attraverso l’input delle storie delle lettere, con leggerezza, ma con efficacia. Dai metodi tradizionali accoglie l’attenzione alla sistematicità nell’esercizio anche nell’aspetto esecutivo, grafo-motorio, che porta alla cura della scrittura nei vari caratteri. Dalle scoperte di Ferreiro e Teberosky, integrate da Uta Frith, accoglie l’importanza di coltivare la propensione alla scoperta da parte del bambino, garantendogli ogni occasione per esprimersi, confrontarsi, smontare teorie, acquisendo competenze spendibili in maniera trasversale, non solo nella scrittura spontanea. Dal metodo fonematico accoglie l’attenzione al prerequisito fondamentale della letto-scrittura, ovvero la capacità di manipolare i suoni e poi i segni: aggiungere, togliere, combinare, sostituire lettere e sillabe per formare parole e frasi. Aggiungendo l’originalità delle lettere animate, i canti e il valore della ideazione fantastica, il metodo di Fantastici NOI! colloca le prime fasi dell’apprendimento strumentale all’interno di uno sfondo integratore fantasioso e ludico in cui è privilegiata il più possibile l’ideazione collettiva, alla base della produzione di storie vissute nella realtà o nella fantasia. Attraverso Fantastici NOI! vissuto in un ambiente di apprendimento cooperativo, i bambini imparano:
• a scrivere correttamente e a correggersi in caso di errore; • a leggere senza errori e con un ritmo adeguato alla fluenza del proprio modo di parlare. Già a scuola si potrebbe introdurre nell’ordinarietà una basilare forma di prevenzione degli effetti più importanti della dislessia, disgrafia e disortografia.
Percorso di apprendimento della letto-scrittura 1 Personaggio-guida nelle prime pagine del Libro del Metodo. Si presenta Elfo Magor, il personaggio che stimola la curiosità del bambino e lo guida a scoprire le regole della letto-scrittura in modo divertente e fantasioso a partire dai suoni della natura (allusione alla veste sonora delle parole a cui il bambino si deve abituare a prestare attenzione) fino ad arrivare a mescolare tutti gli elementi (allusione ai giochi combinatori della nostra lingua). Elfo Magor accompagnerà il bambino in tutto il percorso, nei vari volumi. 2 Prove per le abilità iniziali nelle prime pagine del Quadernino Letterine trasformine. Anche queste sono pensate per essere COME UN GIOCO stimolante per il bambino, che dovrebbe viverle non come delle prove in cui verrà valutato, ma come un’opportunità per dimostrare all’insegnante “che cosa sa già fare”.
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Elfo Magor lo guiderà a seguire dei percorsi insieme a lui:
• pregrafismo per gli aspetti esecutivi, grafomanuali della letto-scrittura; • “scrivi come sai” parole e frasi per gli aspetti costruttivi della letto-scrittura. 3 Lettura della storia delle lettere-personaggio Le storie sono brevi filastrocche o canti (contenuti nel CD-Audio) che privilegiano giochi di parole e rime. Fai in modo di catturare tutta l’attenzione più produttiva anche se breve del bambino, attraverso “il divertirsi con le parole” e con il bizzarro personaggio-lettera. Le storie, seppur brevi, danno anche lo spunto per parlare del proprio vissuto o di argomenti molto sentiti dai bambini, favorendo l’acquisizione delle prime basi dell’educazione alla cittadinanza. Dopo questa fase di coinvolgimento globale, si apre il Libro di Lettura, dove il personaggio diventa più “vivo” anche se la storia è ridotta per rendere fruibile il testo ai bambini. Il primo approccio al testo avviene seguendo con il dito le parole, mentre il bambino ascolta l’insegnante che legge: egli sarà motivato a “leggere come sa”, aiutato dalle lettere che diventano personaggi, dalle immagini, dalle sequenze illustrate, dalla struttura percettiva del testo che può essere “letto” a livelli diversi. In tal senso l’approccio alla lettura è INCLUSIVO. 4 La lettera-personaggio sul Libro del Metodo. Si focalizza l’attenzione dei bambini sul protagonista della storia raccontata: la lettera animata. La storia aiuta a identificare le caratteristiche visive e fonologiche per prevenire il rischio di confusione con altre simili, sempre per l’uno o per l’altro aspetto. 5 Lettura della frase significativa tratta dalla storia raccontata e riportata sul Libro del Metodo. La lettura è sempre facilitata dalla presenza di parti stabili nel testo (alla fine con le rime, nella parte iniziale o centrale con la predisposizione di parole con sillabe uguali). 6 Dalle vocali alle consonanti alla formazione delle sillabe : come nei punti 3, 4, 5. Un canto introduce questa prima regola e successivamente si propongono attività per scrivere correttamente dal punto di vista esecutivo e per leggere favorendo l’automatismo (giochi fonologici, ritmo, utilizzo mirato dei colori, denominazione rapida da sinistra a destra). 7 Lettura di parole e frasi sul Libro del Metodo: guida alla fusione di gruppi sillabici noti attraverso cruciparole sillabici e alfabetici. 8 Scrittura e produzione di testi : il libro-non libro Fare e disfare segue parallelamente le proposte del Libro di Lettura e del Metodo descritte nei punti precedenti. Aggiunge la possibilità di manipolare i nomi delle lettere-personaggio, di ritagliarli, formare nuove parole, copiarle sul quaderno, incollare e colorare le lettere animate di cui è composto il nome. Fornisce disegni che si prestano a inventare brevi storie a livello orale con la classe o in piccoli gruppi, che potrai trascrivere e fornire ai bambini. Fare e disfare si propone di favorire la competenza ideativa, alla base della produzione del testo oltre che del pensiero autonomo e creativo. 9 Cooperazione con i compagni nelle varie fasi dell’apprendimento. Le proposte del libro-laboratorio Fare e disfare sono pensate per lavorare in coppia e per facilitare gradualmente l’autonomia. 10 Riflessione sui propri risultati : il confronto con gli altri è alla base della comprensione dei propri punti forti e punti deboli.
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11 Verifica delle abilità delle competenze acquisite : sul libro del Metodo, alla fine di ogni raggruppamento di lettere per nuclei tematici, si propongono attività per monitorare l’apprendimento. Tali attività sono presentate in una forma diversa dagli esercizi precedenti, per un primo accertamento dell’avvenuta interiorizzazione di quanto appreso in termini di competenze. La seconda fase di verifiche include in maniera progressiva attività sulle lettere e sulle sillabe di gruppi tematici precedenti: potrebbero essere definite “verifiche in progress”, per un più completo accertamento delle competenze relative alla letto-scrittura.
METODOLOGIA PER L’APPRENDIMENTO DELLA LETTO-SCRITTURA: linee essenziali Il metodo di insegnamento della letto-scrittura viene considerato uno strumento attraverso il quale il bambino possa mettere in atto in modo efficace le sue spontanee strategie di apprendimento. Considerando che egli impara a leggere e a scrivere associando le funzioni uditive a quelle visive, lo si guiderà: 1 nella fase ORALE:
• a capire che la parola percepita come un “continuum fonico” è formata da suoni via via più distinti, a partire dalla sillaba al fonema;
• a scomporre le parole in fonemi, a formare le unità sillabiche, che, associate in modo diverso, comporranno altre parole. 2 nella fase SCRITTA:
• a capire il processo inverso: che a ogni suono (fonema) corrisponde un segno scritto (grafema) e che questi compongono le parole;
• a contare tutti i suoni che compongono una parola (segmentazione fonemica); • a conoscere tutti i grafemi (le lettere dell’alfabeto trasformate in personaggi fantastici), a scriverli e a leggerli singolarmente, in sillabe, in parole e in frasi. 3 attraverso il CANTO:
• a
integrare le funzioni visive e uditive, poiché i personaggi-lettera sono protagonisti di filastrocche cantate;
• ad accrescere l’attenzione, l’ascolto, la motivazione ad apprendere. 4 dal punto di vista GRAFO-MOTORIO:
• a utilizzare adeguatamente lo spazio grafico (da sinistra verso destra, dall’alto verso il basso); • a scrivere i grafemi con la giusta direzionalità. 5 dal punto di vista IDEATIVO:
• suscitare un’adeguata motivazione ad amare la lingua scritta, attraverso invenzioni di storie collettive fantastiche e di nonsense sullo stile di quelle proposte dai volumi. Lo scopo dei suggerimenti e dei materiali di Fare e disfare è, tra gli altri, quello di creare i prerequisiti per la produzione del testo, ancora prima che i bambini sappiano scrivere. Quando l’insegnante lo riterrà opportuno potrà trascrivere le storie inventate, in modo da materializzare le idee nel codice scritto.
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12a PARTE1
Competenti per insegnare L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO L’INSEGNAMENTO EFFICACE (esempi tratti da esperienze in classe e riferimenti a vari studi)
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ESPERIENZE
L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO E L’INSEGNAMENTO EFFICACE (ESEMPI DA esperienze IN CLASSE) ➜ Sommario 1 Creare l’ambiente di apprendimento: • allestire l’aula • accogliere gli alunni il primo giorno (coinvolgere scuola e famiglia) • la disposizione dei banchi, la postura, i quaderni, la musica di sottofondo 2 Supporto e autonomia a casa: che cosa dire ai genitori al primo incontro 3 Spazio alla fantasia e alla creatività (esempi da esperienze in classe): • sfondo integratore e personaggio-guida • invenzione di storie dal secondo giorno • una storia “tutta matta” sullo stile dei “nonsense” di Gianni Rodari • riferimenti bibliografici con particolare attenzione a una raccolta di esperienze in classe 4 Abilità di partenza per la letto-scrittura (alla scoperta delle teorie linguistiche dei bambini): • che cosa pensano i bambini su come si scrive: una teoria per ogni stadio • le prove di partenza “scrivi come sai” con lo sfondo integratore della storia tutta matta • come si analizzano le scritture spontanee dei bambini: due aspetti basilari secondo Giacomo Stella • scrivi “come sai”: a quale stadio sei? Quattro apprendisti scrittori in azione 5 I giochi fonologici orali per un’evoluzione delle abilità di partenza 6 La conversazione in classe: spunti di cittadinanza attiva a partire dalle storie delle lettere 7 Leggere e scrivere (passione e tecnica): • un processo globale: emozioni e apprendimento • processi parziali visivi e uditivi di analisi, sintesi • memorie sensoriali (pronuncia, riconoscimento uditivo, visivo, tattile, cinestesico) • sculture corporee a coppie in scenette improvvisate • prime fasi di lettura: i cartellini animati 8 Da momenti collettivi a momenti individuali, passando per l’apprendimento cooperativo: • scrittura collettiva, dettando all’insegnante con lo spelling e sulle dita • dettati reciproci, dettati individuali con la classe • l’ordine di presentazione dei caratteri e delle lettere • riconoscere le lettere per “anticipazione” • la riflessione linguistica in prima; il linguaggio della musica • leggere, che passione! Il concorso “Topo lettore” 9 Stare bene per imparare insieme: • gestione della classe: “il tempo premio” • imparare divertendosi: l’apprendimento cooperativo 10 Il coinvolgimento dei genitori 11 Bibliografia
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ESPERIENZE
Creare l’ambiente di apprendimento Allestire l’aula Prima che arrivino i bambini sarà sicuramente tua abitudine allestire l’aula affinché sia accogliente, crei il senso di appartenenza a un gruppo e offra stimoli per l’apprendimento (“organizzatori anticipati” secondo Ausubel), come i seguenti:
• trenino dei nomi: in ogni vagone ciascun bambino metterà la sua foto; • alfabetiere animato completo, comprendente anche i gruppi consonantici:
ciascun bambino vi attingerà per le proprie scritture spontanee, a seconda del suo livello di maturazione;
• giorni della settimana; • calendario ingrandito dei
mesi dell’anno scolastico, dove annotare i compleanni, le gite, il tempo meteorologico…;
• cartellone bianco, intitolato “Magazzino delle prime parole”, dove formare i nomi dei personaggi delle lettere e altre parole che ne derivano.
METEO
METEO
IO OI
UVA IVA IVO
NOI
EVA
SI
AVE
NO
VAI
ORSO
VOI VIA
ORO OSSO
IVAN IVAN
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ESPERIENZE
Accogliere gli alunni il primo giorno: coinvolgere scuola e famiglia Il primo giorno di scuola è molto importante: esso dà l’imprinting alla futura esperienza scolastica. Molte scuole dedicano il primo giorno interamente all’accoglienza, organizzando modalità di coinvolgimento di varie componenti: genitori, alunni di altre classi, ex compagni e insegnanti della Scuola dell’Infanzia, dirigente; con al centro il protagonista, il neo-arrivato… In questo primo giorno, denso di emozioni e di attese, è utile predisporre in classe un momento, anche solo 30 minuti, in cui genitori e bambini possano sedere insieme tra i banchi e, sempre insieme, svolgere un’attività simbolica, carica di senso. Io proporrei di colorare il vagoncino su cui ciascun bambino apporrà la sua foto e formerà “il trenino della nostra classe” che incornicerà l’aula dalla prima alla quinta; oppure realizzare delle collane-nastrini con il personaggio-guida Elfo Magor. I genitori potranno vivere serenamente l’ingresso a scuola in un’atmosfera rilassante; cullati magari da musiche rilassanti, potranno scambiare qualche parola con gli insegnanti mentre lavorano con il proprio bambino ed eventualmente consolarne i primi pianti. Ricordiamoci sempre che “il bambino è “al centro”: non vi deve essere un primo colloquio in cui si catalizza l’attenzione sull’insegnante.
La disposizione dei banchi Prima di iniziare a scrivere si crea un ambiente di apprendimento carico di attese, curiosità, suscitato da una delle storie delle lettere o da un’esperienza significativa. Si mettono in ordine l’aula, i banchi, le cartelle in modo da non creare intralci al movimento. Io preferisco la disposizione dei banchi a FERRO DI CAVALLO o, se la classe è numerosa, a TRAPEZIO, per consentire alle due file oblique di vedere la lavagna. Ciò permette di:
•
catalizzare l’attenzione verso l’insegnante, evitando di distrarsi su quattro direzioni (verso il compagno che sta davanti, verso quello dietro e verso quelli ai due lati);
• sentirsi parte di un gruppo, rappresentato da questa disposizione (durante la conversazione la fila che si trova davanti sposta le sedie all’esterno dei banchi e si è pronti per un circle-time);
• consentire all’insegnante di effettuare un rapido giro di controllo o di affiancamento, senza doversi districare nella giungla di banchi in fila, sedie e cartelle;
• poter
guardare bene la lavagna e la maestra che scrive. Apprendere a scrivere imitando il movimento della mano dell’insegnante che scrive alla lavagna, dopo avere osservato senza fare altro, prima di scrivere, permette di prevenire difetti nell’impostazione del gesto grafico e della direzionalità dei segni, difficili da correggere una volta stabilizzati in modo errato. Ciò consente di risparmiare faticosi sforzi nel recupero, spesso inefficaci, quanto difficilmente attuabili nelle classi numerose.
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ESPERIENZE
La postura L’essenziale sul banco Per scrivere bene, si deve assumere una corretta postura, con i piedi appoggiati a terra (per chi non arriva, mettere sotto i piedi una scatola) e la schiena appoggiata alla sedia. Il banco deve essere sgombro, con solamente il quaderno, la matita, la gomma, il temperino con il serbatoio, per evitare di alzarsi e distrarsi.
I quaderni Ci sono diverse esperienze e opinioni sul quaderno di prima: rigo unico, rigo di prima, quadrettone, quadretto. Nel nostro corso, che si basa su esperienze in classe, proponiamo il quadernone a quadretti da 0,5 cm e, in aggiunta, in un secondo momento, il quadernino a righe di prima (come quello di Letterine trasformine), solo per gli esercizi di traslitterazione in caratteri diversi dallo stampato maiuscolo. Il quadernone a quadretti, dove si costruisce la lingua scritta con il supporto dei materiali di Fare e disfare, si può continuare a usare parallelamente fino alla fine dell’anno: esso consente di scrivere bene in stampato maiuscolo e minuscolo. Da un punto di vista pratico è meglio evitare troppi cambiamenti nel corso dell’anno: gli insegnanti che iniziano con il quadretto grande da un centimetro, prima o poi devono decidere se passare a quello piccolo o al rigo, poiché a un certo punto risulta poco adeguato per gli altri caratteri; ma cambiare quaderno è sempre un problema, perché il passaggio non avviene contemporaneamente per tutti (a meno che non si decida di farlo abbandonare a chi lo ha appena iniziato, ad esempio). Il quadretto da mezzo centimetro ha una delimitazione degli spazi articolata e definita. C’è solo un esercizio iniziale che, per un po’ di tempo, richiede addestramento: si tratta della realizzazione dei PUNTO-LINEA (che io chiamo NO-SÌ) al margine sinistro, dall’alto verso il basso. Il punto è all’incrocio del quadretto e indica lo spazio in cui non scrivere; la linea di DUE quadretti indica lo spazio in cui scrivere. Nel primo periodo questa impostazione della pagina fa parte dell’esercizio grafo-motorio, che poi diventa automatico. In tal modo i bambini vengono abituati a individuare il lato sinistro come punto di partenza, che non è per tutti scontato. Per chi manifesta difficoltà grafo-motorie o di lateralizzazione o per chi è mancino, si può evidenziare di verde il bordo sinistro del quaderno (come fatto in Letterine Trasformine) e tracciare un binario giallo, con l’evidenziatore, nello spazio in cui scrivere (solo per questi bambini, si può richiedere la collaborazione della famiglia a pre-impostare qualche pagina al giorno). Verso novembre/dicembre il quadernino a righe di prima Letterine trasformine per esercizi sullo stampato minuscolo e successivamente per il corsivo, permetterà di esercitare l’aspetto esecutivo anche a casa, dopo averlo adeguatamente impostato in classe; le dimensioni ridotte del quadernino consentono di rendere il compito più breve. La transcodifica verso lo stampato minuscolo verrà allenata trascrivendo gli indovinelli delle lettere e, eventualmente in aggiunta, le prime pagine del Metodo, che hanno una sola frase per pagina, e riproducendo anche le illustrazioni, cosa che ai bambini piace molto. L’aspetto esecutivo, grazie al quadernino a righe, può procedere parallelamente a quello costruttivo, sul quadernone a quadretti.
Musica di sottofondo Durante le attività di tipo esecutivo è bello lavorare con un leggero sottofondo musicale. Ti propongo di portare con te una serie di CD di sola musica, di brani non noti e “senza parole” per evitare di distoglierli dal compito. I bambini vivono positivamente le esperienze che si svolgono in un’atmosfera distensiva, anche se devono affrontare un compito impegnativo come, in questo caso, il primo apprendimento della lettoscrittura. “Almeno qua mi rilasso”, diceva una bambina con una situazione familiare non proprio facile.
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ESPERIENZE
Supporto e autonomia a casa Che cosa dire ai genitori al primo incontro Durante la prima assemblea è importante coinvolgere i genitori spiegando loro le fasi essenziali dell’apprendimento della letto-scrittura. È importante far capire loro che tutte le attività proposte a scuola saranno motivanti e significative, come il loro contributo a casa, nel supportare le prime fasi di apprendimento promuovendo la graduale autonomia. Insisti nel far comprendere quanto sia fondamentale il loro atteggiamento nei confronti della scuola: più essi dimostreranno interesse positivo, più i bambini assumeranno il modello. Invitali a guardare ogni giorno i quaderni e a farsi raccontare quello che è accaduto a scuola durante la giornata, valorizzando i loro prodotti e soprattutto i loro sforzi e il loro impegno. Il libro di testo è pensato per ciascun bambino; in classe essi vengono guidati passo passo dall’insegnante, che cura l’aspetto esecutivo scrivendo con la classe, alla lavagna, per proporre il gesto grafico corretto. I bambini, dopo tale allenamento, si sentiranno stimolati a proseguire anche a casa, spiegando loro ai genitori come si fa: è importante il coinvolgimento e il supporto della famiglia in questa fase in cui i bambini hanno bisogno di essere guidati nella conquista degli automatismi. È altrettanto importante, però, che il genitore non si sostituisca al bambino, ma ne stimoli l’autonomia graduale. Il progetto È COME… UN GIOCO! è pensato proprio per rendere il bambino attivo e sempre più autonomo e affinché questa graduale conquista sia chiaramente visibile anche ai genitori.
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ESPERIENZE
Spazio alla fantasia e alla creatività! Sfondo integratore e personaggio-guida Pensare a uno sfondo integratore: è un filo di collegamento che aiuta a non disperdere le attività e motiva fortemente l’apprendimento, che risulta sempre rinnovato, creativo, interattivo. Proporre un personaggio-guida: Elfo Magor presente dal primo giorno su un cartellone, ma che verso la metà dell’anno potrebbe comparire… in carne e ossa!
Elfo Magor è rassicurante anche per gli errori: capisce sempre tutto quello che il bambino “scrive come sa” e dice che “sbagliare si può”; ciò permetterà di creare espedienti magici in qualunque momento, anche per far riflettere sulle regole del comportamento o per la lettura animata (ad esempio “la storia sbagliata”), ma soprattutto per inventare una storia di classe, sullo stile dei “nonsense”.
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Invenzione di storie dal secondo giorno: la competenza ideativa da subito Dal giorno successivo all’accoglienza è consigliabile creare un’atmosfera magica in cui si proporrà di inventare una storia fantastica (potrà venir fuori una nonsense), tutti insieme, ESTRAENDO CARTELLINI ILLUSTRATI DAL CAPPELLO DI MAGOR (vedi modello a pagina 257), dimostrando di essere ormai abbastanza grandi, nella Scuola Primaria, per realizzare qualcosa di speciale. Questa primo imprinting sarà seguito nel corso dell’anno da esperienze simili, in cui si inventeranno, si continueranno, si trasformeranno alcune delle storie dei personaggi delle lettere animate che formano l’alfabetiere, sempre in bella mostra alle pareti.
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Una storia “tutta matta” inventata dall’intera classe sullo stile dei “nonsense” di Gianni Rodari
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Abilità di partenza per la letto-scrittura: alla scoperta delle teorie linguistiche dei bambini “Un bimbo di 6 anni, che si accinge a entrare nella scuola elementare, possiede della propria lingua solo una conoscenza fonologica, più o meno completa, che lo ha portato a strutturare una propria, iniziale teoria linguistica” (Giacomo Stella) Gli studi psicolinguistici più recenti considerano il bambino come un soggetto che scopre e costruisce le sue conoscenze anche in un campo che prima sembrava appartenesse esclusivamente all’insegnamento scolastico: la lettura e la scrittura. Come è possibile individuare precocemente le difficoltà di apprendimento nella letto-scrittura? È importante osservare lo sviluppo del linguaggio e della consapevolezza fonologica: ritardi o alterazioni spesso possono essere predittori di difficoltà o disturbi nell’acquisizione della lingua scritta. Come più volte affermato riferendo diversi studi, per poter comprendere le regole del nostro sistema di scrittura, il bambino deve poter distinguere i singoli suoni che compongono una parola (consapevolezza fonologica): questo è un processo graduale che si articola in specifici stadi di sviluppo. L’insegnante, nel momento in cui scopre “come si scrive” secondo il bambino, verifica se la sua “teoria linguistica” (vedi Glossario della programmazione, pagina 350) è adeguata all’età, allo scopo di facilitarne l’evoluzione verso gli stadi successivi. Facendo ciò l’insegnante si sta occupando degli ASPETTI COSTRUTTIVI della letto-scrittura. Per mettere “su carta” i suoi messaggi scritti, il bambino va aiutato affinché questi siano leggibili: bisogna curare la prensione della matita, il corretto gesto grafico, la direzione da sinistra a destra, l’orientamento delle lettere (correggendo la specularità), la capacità di occupare lo spazio grafico in maniera adeguata. Facendo ciò l’insegnante si sta occupando degli ASPETTI ESECUTIVI della letto-scrittura. Le prove di partenza che ti propongo in Letterine trasformine sono pensate per osservare entrambi questi aspetti al fine di intervenire precocemente con il lavoro ordinario in classe.
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Che cosa pensano i bambini su come si scrive: gli stadi corrispondono alle loro teorie Secondo me, le parole non sono come i disegni. Io scrivo ogni parola con le letterine che so, ma cambio loro di posto per scrivere una parola diversa oppure cambio ogni volta tutte le letterine. Ma forse, se ne faccio poche, non si legge un bel niente!
Secondo me, le cose grandi (per esempio elefante) si scrivono con tante lettere e le cose piccole (per esempio formica o nanetto) con poche lettere.
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ARÀ A SCRIV F I E ES
Per questo bambino si scrive con un minimo di 3 segni e un massimo di 6/7. Non c’è ancora collegamento con i suoni: STADIO PRE-SILLABICO, FASE C O DELLA STANDARDIZZAZIONE.
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Per questo bambino la scrittura è un particolare disegno della realtà, non è collegata ancora ai suoni delle lettere: STADIO PRE-SILLABICO, FASE B O DELLA PAROLA COME DISEGNO.
Secondo me, la scrittura è una cosa strana, ma non è sicuramente un disegno. Non ho la più pallida idea di come si scrive. Ma questa maestra che cosa vuole da me? Va bene, io scrivo così, come so. Questo bambino è allo STADIO PRE-SILLABICO, FASE A O DELLO SCARABOCCHIO.
ECCO LA MIA TEORIA! Io so già che le parole sono formate da tutti i suoni delle letterine dell’alfabeto. Quando la maestra dice le paroline io cerco di scoprire tutti i suoni che le formano e scrivo tutte le letterine. Spero di non dimenticarne nessuna! Questo bambino è allo STADIO ALFABETICO.
Per me si scrive come si parla. Devo ascoltare quanti suoni ci sono in ogni parola e scrivere tante letterine. Sicuramente con due letterine non si legge. Per questo bambino ogni letterina corrisponde a una sillaba: STADIO SILLABICO. Comincia a scoprire qualche letterina in più rispetto alla sillaba: STADIO SILLABICO/ ALFABETICO.
Le prove di partenza “Scrivi come sai” Le prove di partenza “Scrivi come sai” con lo sfondo integratore della storia “tutta matta” inventata dalla classe sono un esempio di esperienza riadattando il protocollo di Giacomo Stella. Per scoprire le teorie linguistiche dei bambini e quindi a quale stadio si trovano, bisogna analizzare le loro scritture spontanee, chiedendo “scrivi come sai”, specie nei primi giorni di scuola, quando sentono in modo impellente questa esigenza, e poi farli rileggere individualmente con l’insegnante: si faranno scoperte sorprendenti sulle idee che i bambini si sono costruiti su “come si scrive” (Ferreiro e Teberosky). Nelle pagine seguenti mostro alcune prove di un’esperienza presentate con l’espediente di ricostruire la “storia tutta matta” inventata dai bambini al “mago sbadato” che non ricorda le parole. In Letterine trasformine si presentano prove simili per gli aspetti costruttivi, ma scaturite dallo sfondo integratore in cui sono inserite le prove di pre-grafismo per gli aspetti esecutivi.
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ESPERIENZE
Prove per individuare le competenze di letto-scrittura (criterio costruttivo: vedi pagina 350) 1 VERIFICHIAMO: differenziazione, stabilità, corrispondenza segmento-parola.
Le parole dettate sono: 1. una monosillaba: RE; 2. una bisillaba: MAGO; 3. una trisillaba: LAMPADA; 4. una quadrisillaba: ASTRONAVE; 5. una frase che contiene la monosillaba: IL RE VIVE NEL CASTELLO. Prima di tutto il bambino scrive il suo nome al mago.
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ESPERIENZE
2 VERIFICHIAMO: separa il significata (disegno) dal significante (segmento scritto)?
3 VERIFICHIAMO: stabilità e differenziazione (diminutivo).
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ESPERIENZE
4 VERIFICHIAMO: prevalgono gli elementi linguistici (la scritta) o quelli extralinguistici (il disegno)?
5 VERIFICHIAMO: riflette sul suono iniziale invece che sul significato delle parole?
6 VERIFICHIAMO: stabilità e differenziazione (singolare e plurale).
7 VERIFICHIAMO: stabilità e differenziazione (maschile e femminile).
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ESPERIENZE
8 VERIFICHIAMO: elementi linguistici o extralinguistici?
9 VERIFICHIAMO: quali sono i criteri di leggibilità che il bambino si è costruito.
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ESPERIENZE
Come si analizzano le scritture spontanee dei bambini: due aspetti basilari secondo Giacomo Stella 1 Parametro costruttivo (vedi Glossario della programmazione, pagina 350):
Permette di scoprire lo stadio in cui il bambino si trova: • PRE-SILLABICO (scarabocchio, parola come disegno, standardizzazione); • SILLABICO (convenzionale o non convenzionale); • SILLABICO/ALFABETICO; • ALFABETICO. Per fare ciò: • si valutano il tipo di segni usati dal bambino e la loro quantità; • si verifica che il bambino dia alle lettere scritte il giusto valore convenzionale. 2 Parametro esecutivo Si valuta: • la direzione della scrittura (da sinistra a destra, dall’alto in basso); • la prensione della matita. Si osserva: • l’orientamento delle lettere (ad esempio se sono speculari…); • l’occupazione dello spazio sul foglio (lettere sparse o che seguono una riga ideale); • l’adeguatezza del segno grafico (incerto o sicuro) e il tipo di carattere utilizzato.
“Scrivi come sai”: a quale stadio sei? Quattro apprendisti scrittori in azione
MARTINA: fase della standardizzazione. Le stringhe scritte hanno la stessa lunghezza, indipendentemente dalla lunghezza della parola.
GIULIO: pre-sillabico. La lunghezza della parola scritta è associata al significato e non al numero dei fonemi (“elefante” è più grande di una “formica”, quindi anche il segmento scritto).
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SERENA: sillabica convenzionale. Ogni lettera corrisponde a una sillaba, la battuta ritmica, ma la monosillaba ha tre lettere, altrimenti con una non si legge.
MATTEO: alfabetico. Ogni lettera corrisponde a un fonema, ma la monosillaba ha ancora tre lettere.
I Giochi fonologici orali per un’evoluzione delle abilità di partenza I giochi di fonologia globale (rime, sillaba iniziale) e fonologia analitica (spelling, “contasuoni” delle parole), se svolti sistematicamente per 10/20 minuti al giorno, sono un “fattore protettivo” delle difficoltà nella letto-scrittura, e consentono ai bambini di evolvere rispetto allo stadio di partenza o di individuare i casi che rimangono stabili nelle difficoltà, per i quali è utile un intervento più mirato.
Fonologia globale, con particolare riferimento alle RIME (sillaba finale) Invento filastrocche anche improvvisate, cercando di dare consegne e istruzioni in rima. Ad esempio: “Se ciascun si stringerà, il posto per tutti si troverà”; “Igitus, figitus, trabacazè prestate attenzione tutti a me”; “Lo vedo da lontano perché ho gli occhi di un gabbiano”. Altre attività fonologiche globali sono il battito delle mani alla ricerca del ritmo sillabico delle parole o la ricerca della sillaba iniziale. Ad esempio, associandola ai nomi, chiedere: “Chi ha il nome che inizia con MA, come Maria?” e poi continuare con nomi di persone, animali e cose.
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ESPERIENZE
Fonologia analitica Ricerca di un preciso suono all’inizio o alla fine della parola o al suo interno. La fase conclusiva è la segmentazione fonemica delle parole, cioè lo spelling, senza il quale non si giunge all’obiettivo della scrittura. Bisogna tradurre tutti i fonemi in grafemi, aiutandosi con la conta sulle dita: “Da quanti suoni è formato il nome Maria?”. Il processo opposto, utile come prerequisito della lettura, è la fusione fonemica: “Chi indovina che cosa dico? M-A-R-I-A”. La risposta non è per niente scontata, specialmente con le parole lunghe. L’efficacia di un intervento mirato è stata evidenziata dagli studi longitudinali di neuropsicologia, in cui si dimostra come i bambini in età prescolare che hanno beneficiato di training metafonologici (tra cui i giochi di fonologia globale e analitica) ottengono risultati significativamente migliori in lettura e scrittura dei bambini del gruppo di controllo, che non sono stati sottoposti al training (Bryant e Bradley, 1985; Pinto, 1993; Kozminsky e Kozminsky, 1995).
La conversazione in classe Spunti di cittadinanza attiva a partire dalle “storie delle lettere” Prima ancora dell’attività di lettura e di produzione scritta, è importante dare ampio spazio all’attività di lingua parlata. La conversazione è indispensabile affinché i bambini acquisiscano familiarità con la nostra lingua, si impadroniscano spontaneamente delle strutture grammaticali sintattiche e arricchiscano il proprio bagaglio lessicale. Il bambino ha bisogno di superare il lessico familiare e l’uso del linguaggio implicito, fortemente legato al contesto: in un ambiente nuovo a contatto con persone diverse, comprende gradualmente che deve esplicitare ogni messaggio. Nel Libro di Lettura e nelle tabelle GUID-ami, trovi le storie delle lettere, e alla voce “Discuti con i tuoi compagni” vengono proposte occasioni per confrontarsi sui propri vissuti: sugli stati d’animo, sugli affetti, sugli animali, sui cambiamenti ambientali, ad esempio relativi alle stagioni. Il vissuto, stimolato attraverso espedienti fantasiosi, è in grado di creare stupore, attesa, desiderio di continuare la lettura e di parlarne con i compagni. Nella terza parte della presente Guida puoi trovare delle domande mirate per conversare, dopo averti ascoltato nella lettura dei libri che avrai letto curando il linguaggio verbale e non verbale per coinvolgere i piccoli ascoltatori, alle prese con la capacità di affinare l’attenzione e l’ascolto, abilità per niente scontate. Ti suggerisco di favorire in classe la formazione di un clima in cui tutti i bambini siano portati a esprimere le proprie idee, saper ascoltare e comprendere quelle degli altri. Per sollecitare l’intervento dei più timidi e insicuri ti consiglio di rispecchiare i loro interventi, cioè di ripetere le loro parole allo scopo di esprimere accettazione e accrescerne l’autostima. Fin da subito è importante ricordare le regole della conversazione, come tacere e pensare ascoltando, prendere la parola alzando la mano e collegandosi al discorso in modo pertinente.
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ESPERIENZE
Leggere e scrivere: passione e tecnica Un processo globale: emozioni e apprendimento Apprendere è un processo globale: affinché ci sia un apprendimento efficace è importante il coinvolgimento affettivo ed emozionale del bambino. “Quando si apprende si memorizzano tutti gli altri elementi che contemporaneamente arrivano al nostro cervello, consapevolmente o meno: odori, colori, luci, ma anche emozioni positive e negative… Costruire un buon clima emotivo risulta facilitante, non solo al momento dell’acquisizione dell’apprendimento (partecipando alla costruzione di reticoli neuronali paralleli co-attivati), ma anche al momento del richiamo degli apprendimenti precedentemente acquisiti” (P.S. Caltabiano, Lo sviluppo dell’apprendimento emotivo, in Strategie, rivista italiana di programmazione Neuro Linguistica). I personaggi delle lettere suscitano simpatia nel bambino, favorendo la generalizzazione di questo rapporto affettivo anche verso la lettura e la scrittura. Le storie delle lettere, fungendo da sfondo integratore, fanno da contenitore alle esperienze di apprendimento anche di altre discipline, rendendo la letto-scrittura coinvolgente, significativa, “globale”, non limitata all’aspetto “strumentale”. Un apprendimento significativo, diversamente da quello meccanico, è maggiormente destinato a stabilizzarsi nella memoria, quindi a dimostrarsi efficace (Ausubel 1983).
Processi parziali: visivi e uditivi di analisi e sintesi “Nell’apprendimento della lettura entrano in gioco diverse abilità in parte indipendenti o semi-indipendenti, che possono presentare diversi livelli di sviluppo e che insieme poi concorrono al conseguimento di un’abilità più complessa, generale e articolata come la lettura… Imparare a leggere significa innanzitutto acquisire un certo numero di abilità che devono diventare automatiche”. (Cornoldi, Miato, Molin, Poli, La prevenzione e il trattamento delle difficoltà di lettura e scrittura, Giunti OS). Secondo il modello presentato da Cornoldi, la capacità tecnica di lettura risulterebbe essere la sintesi di alcuni processi parziali (tra cui l’analisi visiva e la discriminazione visiva e uditiva) che rendono possibile l’identificazione delle parole, anche quelle non ancora conosciute. “L’analisi visiva è il prerequisito più a monte di questo modello e consiste nel saper tracciare i segni grafici più elementari e analizzare i costituenti di una lettera (linee orizzontali, verticali oblique” (C. Cornoldi). Le lettere animate, ponendosi come riferimento visivo stabile, consentono di facilitare la fissazione in memoria della forma dei grafemi e di distinguerli da quelli simili (discriminazione visiva), utilizzando un intermediario concreto che associa la forma dell’oggetto alla sua iniziale in stampato maiuscolo. La corrispondenza grafema-fonema avviene anche con il concorso della discriminazione uditiva, ovvero differenziando i vari fonemi, le componenti sonore della parola.
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Le memorie sensoriali nel riconoscimento delle lettere Per imparare a scrivere è necessario, dunque, coltivare la memoria visiva e la memoria uditiva. Esistono anche le memorie: olfattiva, gustativa, tattile, cinestesica. Di queste, le ultime due possono essere coinvolte più facilmente. L’esperienza tattile si può promuovere attraverso la percezione dell’emissione di fiato, appoggiando le mani davanti alla bocca, sulle guance, sulla gola, per riconoscere le lettere sorde o sonore (ad esempio, P emette più fiato di B, quindi è sonora), ma anche attraverso la realizzazione delle letterine con la pasta per modellare, che può essere anche profumata. Il riconoscimento delle lettere attraverso la memoria cinestesica si può attivare realizzando le letterine con il corpo, in coppia, oppure indicando un gesto che ne ricorda una caratteristica particolare (ad esempio, la R di rana fa un salto, la B ha un faccione e un pancione, la F di fatina ha un soffio magico…), fino ad arrivare a tracciare il segno grafico con la giusta sequenza e direzionalità dei movimenti. Tutti i tipi di memoria possono essere efficacemente migliorati dal ritmo: ripetizioni di sequenze regolari di suoni, segni, gesti. Tutto ciò che suscita sensazioni ed emozioni positive promuove la maturazione della memoria infantile, quindi è importante favorire il gioco, l’animazione gestuale, l’attività mimica, la rappresentazione teatrale: imparare divertendosi e divertirsi imparando. 1 Pronuncia e riconoscimento uditivo È fondamentale ricordare questi quattro aspetti essenziali: 1. ortofonia corretta per una buona ortografia; 2. pronuncia corretta e riconoscimento del suono all’inizio, alla fine, dentro la parola; 3. segmentazione della parola in fonemi (spelling); 4. conta sulle dita dei suoni che compongono la parola. 2 Riconoscimento visivo Riconoscere il fonema dal movimento della bocca (con lo specchio, attraverso “parole mute”, •
ovvero lettura labiale). Riconoscere il grafema dalle caratteristiche dei personaggi delle lettere che fungono da • intermediari visivi, ma anche uditivi quando sono collegati a caratteristiche fonologiche (la fatina che emette il soffio).
3 Riconoscimento tattile
Riconoscere il fonema sordo, quello che emette il soffio più forte (P, T, S, F, C), confrontan•
dolo con quello sonoro (B, D, Z, V, G), che fa “tremare”, cioè vibrare le corde vocali. La percezione tattile avviene portando la mano davanti alla bocca o davanti alla gola, toccando il vapore emesso dal “soffio” sullo specchio. Modellare le letterine con la pasta per modellare permette di manipolare segmentando le parti di una lettera, comporle e scomporle. In un’esperienza in classe abbiamo realizzato, a scuola, una pasta per modellare al profumo di vaniglia. Si possono realizzare cinque profumazioni diverse per le vocali e le rispettive sillabe, al fine di attivare anche il riconoscimento olfattivo ampliando, così, la gamma delle memorie sensoriali. Ecco qui di seguito la “ricetta”, una vera “magia” per i bambini!
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ESPERIENZE
RICETTA “PASTA PER MODELLARE PROFUMATA”
PROCEDIMENTO
INGREDIENTI:
• Dosare con un bicchiere 1 di sale, 2 di acqua, 2 di farina • Dosare con un cucchiaio 1 di olio, 2 di cremor tartaro • Una bustina di vaniglia • Coloranti per alimenti (ad esempio fialette)
• Mescolare gli ingredienti in modo omogeneo.
• Mescolare in una pentola antiaderente su un fornello, fin quando si addensa e si trasforma in una “palla”.
4 Riconoscimento cinestesico “È più facile memorizzare qualcosa che ha comportato un’interazione diretta e un coinvolgimento della motricità” (Alberto Oliverio, Il cervello che impara, Giunti)
• Far riferimento alle letterine con un gesto che ne ricorda una caratteristica particolare (ad esempio la R di rana fa un salto, la B ha un faccione e un pancione; la F di fatina autunno con il soffio magico che cambia colore alle foglie ecc.).
• Realizzare le letterine in coppia, con il proprio corpo. • Tracciare il segno grafico con la giusta sequenza e direzionalità solo dopo aver osservato l’insegnante che lo fa alla lavagna (l’osservazione è il miglior esercizio per non sbagliare: il gesto della scrittura si può modellare in classe):
• con dei macro-movimenti per aria (il gioco dei fantasmi); • nella scatola bassa e larga dove c’è la farina gialla; • su degli striscioni di carta con i pennarelli; • sul quaderno. Attraverso il coinvolgimento della vista, dell’udito, del tatto e del movimento, favoriamo nei nostri alunni la presa di coscienza dei singoli suoni che hanno sempre pronunciato e udito, in questa fase dello sviluppo, ma anche delle lettere percepite attraverso i sensi e il movimento. Attraverso questo metodo, in seguito a esperienze sul campo, possiamo affermare di poter alleviare o prevenire le conseguenze più gravi della dislessia e aiutare i bambini con situazione di partenza problematica, oltre a quelli che parlano lingue diverse, grazie all’utilizzo di codici diversi.
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ESPERIENZE
Sculture corporee in scenette improvvisate I vari tipi di memoria che riusciamo ad attivare favoriscono la rappresentazione mentale delle varie lettere e dei gesti da compiere per realizzarle. La rappresentazione può essere facilitata anche dalla creatività: si può immaginare visivamente una forma che, pur presentando analogie con la lettera da proporre, ha una sua originalità: BOMBO, con un gran faccione e un pancione diventa “B”; nella lettera minuscola “b”, dimagrisce. Un personaggio diventa un simbolo, che si anima con il disegno, con il gioco, con scenette teatrali improvvisate, con sculture corporee a due.
Prime fasi di lettura: i cartellini animati Il metodo fonematico-sillabico-animato dà senz’altro valore alla produzione linguistica, nella conversazione, nell’ideazione fantastica e nei giochi fonologici, ma fin dalla prima settimana è importante avviare l’attività di scrittura, che comporta una graduale analisi degli aspetti grafici. Questo in virtù di motivazioni psicologiche e didattiche. Dal punto di vista psicologico è importante assecondare le aspettative del bambino, che arriva dalla Scuola dell’Infanzia con il desiderio di fare qualcosa di nuovo, di importante che lo faccia sentire grande: scrivere. Tale aspettativa non può essere differita nel tempo. Dal punto di vista didattico, il procedere parallelamente con le attività orali (giochi di fonologia globale e analitica) e quelle scritte (caratteristiche dei grafemi, attraverso le lettere animate e la riproduzione del segno) favorisce la scoperta della corrispondenza fonema-grafema, che è la regola del nostro sistema di scrittura.
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ESPERIENZE
DA MOMENTI COLLETTIVI a momenti INDIVIDUALI PASSANDO PER L’APPRENDIMENTO COOPERATIVO Ciascun personaggio-lettera ha un nome. I bambini lo ricevono ogni volta su una strisciolina che trovano di volta in volta su Fare e disfare e che è segmentata in grafemi animati, i quali, se spostati, danno origine a parole e non-parole nuove. Questi giochi vengono svolti contemporaneamente con te insegnante, che li proponi alla lavagna con cartellini più grandi (li trovi nella terza parte della presente Guida), chiamando di volta in volta un bambino. Alla fine le letterine a colori verranno riposte in una bustina di plastica rigida, che si chiude con un bottoncino e che viene fermata con l’adesivo all’interno della copertina del quaderno: se ne formerà un bagaglio sufficiente per costruire sempre nuove parole, anche a casa con i genitori. Su Fare e disfare il bambino lavora anche con striscioline identiche, ma dove può colorare i grafemi che formano il nome del personaggio e dopo varie attività incollarli sul quaderno. Ciò consente di gettare le basi della letto-scrittura già dai primi giorni di ottobre, anticipando anche lettere non ancora direttamente presentate, accelerando così il processo di apprendimento, a vantaggio di una motivazione crescente.
Scrittura collettiva: dettare all’insegnante con lo spelling e la conta sulle dita Il bambino ti detta una parola dopo averla scomposta in fonemi, contandoli sulle dita. Si può proporre un gioco a punti per ogni parola corretta. Tu scrivi un grafema per volta alla lavagna, accompagnandolo con le espressioni che permettono di riconoscere il personaggio (ad esempio: “Ecco BOMBO con il suo faccione B e il suo pancione B”). Gli alunni osservano come nasce la letterina (gesto grafico) e poi lo riproducono sul quaderno, aiutati dai materiali dalle varie proposte di Fare e disfare. Il tempo speso in questa fase è importantissimo, poiché solo dall’osservazione diretta i bambini riescono a memorizzare il movimento corretto per scrivere evitando direzionalità improprie, difficili da correggere una volta stabilizzate.
Dettati reciproci L’esercizio precedente può essere riprodotto nelle coppie cooperative, pescando liste di parole, che tu avrai preparato (se li scrivi su cartoncini di colore diverso, puoi far corrispondere al colore il livello di difficoltà). I bambini hanno appreso, attraverso il modeling della fase precedente, come contare le parole sulle dita, supportando il compagno. Nella terza parte della presente Guida si propongono le liste di dettati già predisposte.
Dettati individuali con il gruppo classe Il dettato classicamente inteso è una fase di approdo dopo aver allenato gli alunni attraverso le due modalità precedenti, ovvero con il supporto dell’insegnante o di un compagno. Fino alla fine del primo quadrimestre e anche oltre, è opportuno contare le lettere sulle dita, per facilitare la segmentazione del continuum sonoro della parola. Nella terza parte della presente Guida ci sono proposte di dettati graduati.
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ESPERIENZE
L’ordine di presentazione dei caratteri L’ordine di presentazione dei caratteri parte da quello più semplice a quello più complesso, per facilitare il più possibile la fase di costruzione della lingua scritta, evitando di appesantire, anche con difficoltà di tipo esecutivo, questo processo molto impegnativo. I passaggi che anche le Linee Guida per la dislessia consigliano sono i seguenti:
• stampato maiuscolo fino a quando gli alunni non hanno appreso le strumentalità basilari della lettoscrittura (circa fine novembre);
• stampato minuscolo, attraverso cui si fa osservare che i personaggi delle lettere subiscono delle trasformazioni, ma sono riconoscibili: una filastrocca guiderà la mano in ciascuna di queste traslitterazioni (vedi Letterine trasformine), mentre l’insegnante scrive alla lavagna, lentamente, ripetendo… Lo stesso farà il bambino;
• corsivo maiuscolo e minuscolo, preceduto da esercizi grafo-motori. Il vestito delle lettere cambia ancora, ma con un po’ di fantasia i personaggi sono sempre riconoscibili. Per le maiuscole in corsivo, il carattere più difficile, troverai in Letterine trasformine delle filastrocche che li dividono in famiglie: i corpulenti, alti e magri, cerchi e metà, occhielli.
L’ordine di presentazione delle lettere Prima si presentano le vocali, successivamente le consonanti. L’ordine di presentazione delle consonanti in È COME... UN GIOCO! risponde ai seguenti criteri:
• introduzione progressiva sulla base delle crescenti difficoltà della lingua; • necessità di contestualizzazione in riferimento alle situazioni da cui prendere spunto per la creazione di storie (ad esempio, la Fatina Funì in autunno, Nevino in inverno…);
• necessità
di evitare fonemi/grafemi simili in ordine consecutivo (ad esempio, M/N, F/V, T/D, P/B...) affinché non siano confusi, come indicato dai vari studi sulla dislessia.
Riconoscere le lettere per anticipazione Dal primo giorno i bambini trovano in bella mostra alle pareti l’alfabetiere animato e lo osservano con particolare interesse: fanno delle domande, non vedono l’ora di scrivere e conoscere quei personaggi. Ogni volta che scrivi alla lavagna cerca di catturare l’attenzione dei bambini, “descrivendo” i personaggi di cui sono vestite le lettere, senza preoccuparti se le avevi già presentate: in tal modo manterrai viva la curiosità e l’attesa delle prossime storie. Sicuramente nella tua esperienza avrai notato che alcune lettere vengono memorizzate prima che le presenti con “metodo”: nelle esperienze in classe è accaduto in particolare con la R di rana, riconosciuta da tutti nelle primissime fasi. Di volta in volta c’è sempre qualche lettera che viene anticipata; ad esempio, nel ritagliare APE, “si anticipa” la consonante P e, nel ritagliare PICCHIO, “si anticipa” CHI e la doppia. In questa fase precoce basta dire: “Bambini, quella è la CHIOCCIA; quando sentite il suono CHI in una parola, guardate l’alfabetiere per scriverlo”. Ovviamente non bisogna avere alcuna pretesa, ma si vedrà che i più abili scrivono molto in fretta tutti i suoni e gli altri li seguono con il loro ritmo, anche grazie al supporto delle varie attività cooperative. A fine novembre tutti i bambini scrivono e ricordano quasi tutti i grafemi che compongono le parole, anche se non le hai ancora presentate. I bambini ricorrono spontaneamente all’alfabetiere animato: è il loro “organizzatore cognitivo anticipato” (Ausubel).
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ESPERIENZE
La riflessione linguistica in classe prima Come più volte abbiamo avuto occasione di affermare, già prima dell’ingresso a scuola il bambino riflette in modo inconsapevole sulle caratteristiche della lingua: si tratta di valorizzare questa sua naturale propensione anche in prima. Il corso È COME… UN GIOCO! tiene molto a cuore questo aspetto e lo esplicita quando vuole suscitare nell’insegnante la curiosità nello scoprire le teorie linguistiche di bambini, proponendo loro “scrivi come sai”, in tutto il periodo in cui parallelamente e sistematicamente si cura l’apprendimento della strumentalità, dell’associazione fonema-grafema, con l’utilizzo completo di questo corso. I giochi fonologici orali, di cui abbiamo parlato nella presente Guida e che ti proponiamo di realizzare puntualmente 10 minuti al giorno, curano l’oralità, l’aspetto sonoro, la manipolazione della parola, separandola dal suo significato: pertanto i giochi fonologici sono di per sé metacognitivi. E che cos’è la riflessione linguistica se non metacognizione? La riflessione linguistica è la metacognizione che porta prima di tutto a scoprire la prima regola: associazione fonema-grafema. A mano a mano che nelle letture i bambini incontreranno i digrammi e le altre particolarità ortografiche, saranno già propensi a esplicitare le loro teorie, guidati dalla presente proposta editoriale, in cui le regole sono suggerite dai personaggi delle lettere, che si trasformano essi stessi in digrammi. Le convenzioni ortografiche verranno rappresentate visivamente e cantate, con il supporto del CD-Audio: saranno dei veri e propri scioglilingua. Le convenzioni ortografiche sono stabilizzate nella memoria con immagine e canto (ad esempio GN è all’interno del corpo dello GNOMO protagonista di un canto nel CD-Audio). Nella parte finale del Libro di Lettura compare un piccolo marziano in classe e i bambini, entusiasti della sua presenza, saranno stimolati a fargli conoscere tutto ciò che lo circonda allo scopo di fare qualcosa insieme: ma come si fa se non conosce i nomi delle cose? E neanche quelli di persone e di animali? Scaturirà la necessità di dire che cosa fare insieme: si parlerà allora delle azioni che amano i bambini. Rapportandosi con il marziano Yeamix, un amico dalla pelle che è un mix di colori, i bambini espliciteranno le intuizioni sui nomi, sui verbi, sulla struttura minima della frase. Il funzionamento base della lingua: nomi, verbi, frase minima. La riflessione linguistica in classe prima non è altro che quel passaggio “dalla grammatica implicita alla grammatica esplicita” di cui parlano le Indicazioni Nazionali, passaggio che avviene in un contesto vissuto come “realistico”, necessario, evitando un’introduzione di una grammatica avulsa dalla realtà del bambino.
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ESPERIENZE
Elementi di grammatica esplicita e riflessione sugli usi della lingua “Ogni persona, fin dall’infanzia, possiede una grammatica implicita, che le permette di formulare frasi ben formate pur senza conoscere concetti quali quelli di verbo, soggetto ecc. Questa “grammatica implicita” si amplia e si rafforza negli anni attraverso l’uso della lingua, che permette di giungere a forme “corrette” (in italiano standard) e di realizzare enunciati in diverse varietà linguistiche e in diverse lingue. Inoltre, sin dai primi anni di scolarità, i bambini hanno una naturale predisposizione a riflettere sulla lingua. È su queste attitudini che l’insegnante si può basare per condurre gradualmente l’allievo verso forme di “grammatica esplicita”. È molto importante acquisire una progressiva consapevolezza e sicurezza nell’uso dello strumento linguistico (che si avvia, ma non si completa, nel primo ciclo). Si tratta, infatti, di una delle condizioni per un uso critico e libero della lingua, a cui deve giungere presto ogni cittadino. Perciò, nei primi anni della Scuola Primaria l’uso della lingua e la riflessione su di essa vanno curati insieme. Del resto, nella pratica coincidono: l’apprendimento della strumentalità del leggere e dello scrivere è da considerarsi infatti attività linguistica e metalinguistica al tempo stesso. Per quanto riguarda l’ortografia, da una parte è fondamentale che essa sia acquisita e automatizzata in modo sicuro nei primi anni di scuola, in quanto diventa difficile apprenderla più in là con gli anni; dall’altra la correttezza ortografica deve essere costantemente monitorata a tutti i livelli di scuola.” Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012
Il linguaggio della musica Il corpo e la voce, in particolare, saranno i primi strumenti “da vivere in maniera consapevole”, sperimentandone le modalità espressive in un contesto sempre fantastico. Il canto riveste un’importanza particolare nella nostra proposta: una parte delle prime letture, da cui si estrapola la frase che troverai sul Metodo, sono i canti forniti nel CD-Audio. Il bambino, quando affronterà un fonema-grafema, disegnerà il personaggio e canterà: attraverso la musica non solo collegherà la memoria uditiva a quella visiva, ma riceverà input per esprimere le sue emozioni, le sue considerazioni su tematiche di cittadinanza, vissuta in modo spontaneo.
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Concorso “Topo lettore”: la narrativa entra in classe Un’esperienza con proposte di ASCOLTO e COMPRENSIONE riportate in GUIDA La lettura autonoma di libri di narrativa è un’attività di fondamentale importanza per orientare la lettura strumentale verso il suo approdo più alto: pertanto ti consiglio di promuoverla il prima possibile. Nell’esperienza citata si fornisce ai genitori una lista di libri accuratamente scelti dall’insegnante, chiedendo di acquistarne uno per bambino, al fine di costituire una piccola biblioteca di classe. La donazione del libro avviene attraverso un evento speciale, in quel caso l’arrivo del mago in classe (nel caso di È COME... UN GIOCO! potrebbe essere l’arrivo di Elfo Magor), affinché si crei una forte aspettativa e motivazione sui contenuti dei “libri magici” regalati ai bambini, già appositamente numerati. La registrazione avviene sul cartellone CONCORSO “TOPO LETTORE” (a partire dalla storia del personaggio-lettera T) con l’elenco dei nomi degli alunni accanto ai quali vi è una fotocopia con dei simbolini prestampati.
Il concorso in tal modo è di gestione agevole: si scrive sul simbolo il numero corrispondente al libro letto, dopo averlo raccontato a un compagno nel tempo dedicato (sfogliandolo e ripercorrendo le immagini) e nel corso dell’anno almeno una volta all’insegnante. Il concorso promuove anche l’esposizione orale, il cui allenamento non è certo facilmente praticabile a scuola. Insieme ai bambini si esplicitano Le regole del concorso, rese visibili sul cartellone e sui quaderni per essere condivise anche con le famiglie. Nella terza parte della presente Guida sono riportate le domande per favorire il dialogo in un’ottica di educazione alla cittadinanza sui libri della bibliotecha di classe della collana L’ALBERO DEI LIBRI (La Spiga Edizioni), adottati nelle esperienze in classe a cui si fa riferimento. Premio finale: viene dato a tutti lo stesso premio, con la differenza che ad alcuni si scriverà PRIMO PREMIO, ad altri SECONDO, ad altri TERZO.
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ESPERIENZE
Gestione della classe: “Il tempo premio” In una classe prima è di fondamentale importanza la gestione dei tempi, specialmente i momenti liberi tra la conclusione di un lavoro e l’inizio di un’altra attività: siccome i ritmi dei bambini sono estremamente diversi tra loro, questa fase di “stacco” potrebbe creare confusione. Io cerco di favorire l’autonomia, evitando l’utilizzo di giochi, per distinguere la fase di lavoro dall’intervallo. Pertanto propongo:
• di
affiancare un compagno che non ha ancora finito, quando non sta svolgendo una verifica (tutoring);
• di esprimersi attraverso un disegno libero (arte e immagine, espressione delle emozioni); • di riprodurre o “ricalcare” dei disegni molto grandi che sceglieranno liberamente all’interno di una scatola (attività grafo-motoria) e che poi i bambini conserveranno in un apposito porta-listini del tempo libero; • più avanti, in accordo con la collega di matematica, proponiamo delle “cornicette” (attività visuo-spaziali).
Imparare insieme divertendosi: l’apprendimento cooperativo Fin dalle prime fasi dell’apprendimento della letto-scrittura, è fondamentale favorire il più possibile le attività in coppia per facilitare l’aiuto reciproco, per evitare o limitare il più possibile l’errore e consentire la correzione autogestita dei lavori. Si consiglia di iniziare con gli esercizi di completamento di parole, continuando poi con dettati reciproci e, in una fase più avanzata, con brevi didascalie relative a sequenze narrative illustrate. Il lavoro in coppia non è scontato e per prevenire difficoltà relazionali e poca efficienza della coppia, si può proporre una sorta di “scenetta” in cui le colleghe si fingono delle alunne che lavorano insieme e mettono in atto comportamenti adeguati sia dal punto di vista procedurale (scandire i suoni, contarli, scriverli con la giusta direzione ecc.), ma anche relazionale (incoraggiamento, aiuto nelle difficoltà, supporto nella gestione del materiale...). La scrittura avviene, così, attraverso l’apprendimento per imitazione (“i ‘neuroni a specchio’ possono giocare un ruolo fondamentale nell’intelligenza linguistica”, Alberto Oliverio, Il cervello che impara), attraverso l’osservazione, poiché il bambino potrebbe volersi identificare in quella situazione che gli appare come stimolante. Tali attività assumono le caratteristiche del Cooperative Learning (Johnson e Johnson) anche se si verificano solo alcune delle seguenti condizioni:
• Positiva interdipendenza I membri della coppia fanno affidamento l’uno all’altro per raggiungere lo scopo. I bambini si devono sentire responsabili dell’apprendimento del loro compagno e questo impegno viene loro riconosciuto attraverso le parole dell’insegnante, con una frase o un disegnino sul quaderno.
• Responsabilità individuale Ciascun alunno viene valorizzato per come ha scritto e per come si è impegnato, oltre che per come ha collaborato.
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ESPERIENZE
• Interazione faccia a faccia Gli alunni si insegnano e si incoraggiano a vicenda: di solito con la mia collega proponiamo un esempio, attraverso una scenetta, secondo la tecnica del modeling, in cui ci improvvisiamo due alunne, una che detta e l’altra che scrive. Mettiamo in atto le varie fasi del dettato reciproco (vedi le proposte da pagina 114) e anche esempi di incoraggiamento in situazione di distrazione, errore, stanchezza del compagno.
• Uso appropriato delle abilità nella collaborazione I bambini nella coppia cooperativa vengono incoraggiati e aiutati a sviluppare e a praticare la costruzione della fiducia nelle proprie capacità, la leadership, la comunicazione, il prendere delle decisioni e difenderle, la gestione dei conflitti nei rapporti interpersonali.
• Valutazione del lavoro I bambini imparano a riflettere sulle modalità di lavoro reciproco, disegnano una faccina sorridente, seria o triste sul quaderno del proprio compagno. Se ci sono problemi nell’accettare la valutazione, discutono con l’insegnante in modo costruttivo. L’apprendimento cooperativo richiede pazienza nell’attuazione, per la sua complessità, perché bisogna tollerare qualcosa di più di un “brusio”. Gli sforzi verranno tuttavia ripagati. I bambini imparano prima possibile a conoscersi, ad aiutarsi, a essere tolleranti verso il compagno, ad accettare di lavorare a turno con tutti, ma anche a scegliersi, quando l’insegnante riesce a organizzare questa possibilità. L’insegnante è sempre attivo e presente, alterna la sua vicinanza alle coppie, sostenendole e mediando gli inevitabili momenti di conflittualità. Tutto ciò è difficile e richiede dispendio di molte energie, ma ne vale la pena, poiché la classe sta imparando a diventare risorsa di se stessa, laddove altre risorse sono sempre poche.
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ESPERIENZE
IL COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE Le famiglie sono il contesto più influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo dei bambini. Nelle diversità di stili di vita, di culture, di scelte etiche e religiose, esse sono portatrici di risorse che devono essere valorizzate dalla scuola, per far crescere una rete di scambi comunicativi e di responsabilità condivise. Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012
9 Modi per aiutare i vostri figli a diventare buoni lettori 1 Leggete ad alta voce
Per i bambini ascoltare un racconto è un’esperienza bellissima e indimenticabile. Mentre leggete una fiaba interrompete il racconto e… lasciateli:
• indicare le lettere; • chiedere il significato delle parole; • discutere della storia e dei suoi personaggi; • leggere insieme qualche frase; • osservare insieme le illustrazioni. 2 Siate un buon esempio
Quando i vostri figli sono vicini, in qualsiasi momento della giornata, leggete quanto più vi è possibile quotidiani, giornali, riviste e libri. Loro:
• osservano che cosa fate; • impareranno da ciò che fate; • copieranno ciò che fate. 3 Incoraggiate i vostri figli a leggere
Potete aiutarli a leggere di più:
• avendo libri in casa; • trovando il tempo di andare in libreria e in biblioteca; • regalando loro i libri che più piacciono. 4 Anche ai più piccoli piacciono i libri
Potete educare i vostri figli alla lettura persino quando sono piccolissimi:
• regalando ai vostri figli più piccoli libri cartonati come gioco; • parlando con loro delle illustrazioni; • leggendo le filastrocche. 5 Aiutate i vostri figli a imparare attraverso le cose
Portate i vostri figli al parco, al mare, alle mostre, alla stazione, nei negozi e parlate con loro di ciò che li circonda e che osservano: hanno bisogno di quel tipo di informazioni per capire le storie che ascoltano o leggono.
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ESPERIENZE
6 Parlate con i vostri figli delle loro esperienze
Parlare con loro di ciò che gli succede li aiuta a:
• imparare parole nuove; • capire il significato di queste nuove parole: • imparare dalle loro esperienze. 7 Incoraggiate i vostri figli a pensare e a parlare di ciò che succede Discutete di ciò che accade intorno a loro, di ciò che vedono in TV o leggono sui giornali, di ciò di cui parlano in classe e tra amici. Ciò li aiuta a:
• dare buone descrizioni; • usare nuove parole; • ricordare l’ordine degli eventi; • raccontare storie complete.
Attraverso questo impareranno come sono scritte le storie e capiranno meglio che cosa stanno leggendo. 8 Date ai vostri figli materiale per scrivere e disegnare
I bambini spesso vogliono imparare come si scrive e si disegna. Potete aiutarli tenendo sempre in casa carta, matite e colori. 9 Decidete insieme quanta TV possono guardare Cominciate voi stessi a convincervi che la TV non è poi così tanto utile come baby-sitter e a considerare seriamente che:
• quando i vostri figli guardano la TV non fanno altro; • 10 ore a settimana sono un tempo ragionevole; • più di 10 ore a settimana possono causare problemi per il loro rendimento scolastico e per il loro modo di relazionarsi con gli altri e con il mondo. (dal Family Literary Interest Group of Canada, riadattato dal Comune di Cerignola)
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BIBLIOGRAFIA
Bibliografia D.P. Ausubel, Educazione e processi cognitivi: guida psicologica per gli insegnanti, ed. italiana a cura di Daniela Costamagna, Franco Angeli, Milano, 1978 A. Canevaro, G. Lippi, P. Zanelli, Una scuola, uno sfondo, Organizzazione didattica e complessità, 1986 P.S. Caltabiano, Lo sviluppo dell’apprendimento emotivo, in “Strategie”, rivista italiana di programmazione Neuro Linguistica n. 2/2003 SPNL BOLOGNA, pag. 44 C. Cornoldi, L. Miato, A. Molin, La prevenzione e il trattamento delle difficoltà di lettura e scrittura, OS, Firenze, 1985 E. Ferreiro, A. Teberosky, La costruzione della lingua scritta nel bambino, Giunti-Barbera, Firenze, 1985 D.W. Johnson, R.T. Johnson, Apprendimento cooperativo in classe, Erickson, Trento, 1994 A. Oliverio, Il cervello che impara, Giunti, Firenze, 2017 M.A. Procopio, A come… animare l’alfabeto, Fabbrica dei Segni, Novate, 2015 G. Rodari, Grammatica della fantasia. Introduzione all’arte di inventare storie, Giulio Einaudi Editore, 1973 G. Stella, J. Pippo, Apprendere a leggere e a scrivere, Signum Scuola, 1992 G. Stella, A. Apolito, Lo screening precoce nella scuola elementare, in “Dislessia”, vol. 1, n. 1, 2004, pp. 111-118
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13a PARTE1
SAPER FARE per insegnare ATERIALI M SCHEDE DOMANDE PER “DIALOGARE” SUI LIBRI (da un’esperienza in classe basata sull’ascolto di libri di narrativa)
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SAPER FARE PER INSEGNARE:
MATERIALI, SCHEDE, DOMANDE PER “DIALOGARE” SUI LIBRI (UNA PROPOSTA DI COMPRENSIONE DA UN’esperienza IN CLASSE) ➜ Sommario 1 Schede per lo sviluppo, il consolidamento e le verifiche delle abilità
• Attività fonologiche: comincia come…, comincia con… • Dettati reciproci: da fare in coppia • Dettati dell’insegnante (parole con numero crescente di sillabe e chiave di correzione unica) • Autodettati di parole (un disegno e una griglia per la corrispondenza fonema-grafema) • Disegni per stimolare l’ideazione fantastica su temi di cittadinanza • Scrivere i primi pensieri 2 Verifiche sulle sillabe, maiuscolo-minuscolo / Verifiche finali 1° e 2° quadrimestre 3 Domande per dialogare sui libri: ascoltiamo per capire insieme (da un’esperienza in classe a partire dalla collana L’Albero dei Libri ) 4 Materiali per l’accoglienza della classe di Elfo Magor A Bandierina che sarà attaccata a una bacchetta su cui scrivere: È ARRIVATO… LO ACCOGLIE… B Lettere che formano la parola BENVENUTI (una lettera per pagina, da colorare) C Strisciolina con Elfo Magor per scrivere il nome sul banco e cartello per il ritratto D Immagine/ciondolo per collanina di Magor da realizzare con i genitori il primo giorno E Locomotiva e vagoncino per realizzare il trenino con le foto e il nome dei bambini (se la scuola prevede un momento di accoglienza alla presenza dei genitori, si può proporre un semplice laboratorio di “ritaglio, incollo su un cartoncino e coloro”) F Striscia con scritto NOI da anteporre al trenino G Cartello per la porta della classe di Elfo Magor: CLASSE 1a … H Cartello per la fila di Elfo Magor I I giorni della settimana da esporre alle pareti L Il calendario su cui scrivere i giorni della settimana, annotare i compleanni, le gite, gli eventi importanti, il tempo meteorologico... 5 Altri materiali per la classe M Il modello per il cappello di Magor da cui estrarre i cartellini illustrati per “ideare” N I cartellini illustrati per la storia del secondo giorno (o dei primi giorni) proposti nell’esperienza citata in Guida (vedi seconda parte, pagina 43). O Il poster “Il sacco di Magor, carico di…” per i giochi fonologici corredato da una serie di immagini. L’insegnante chiederà parole che “iniziano come…” o “iniziano con…” P Striscia “Il magazzino delle prime parole” da mettere su un cartellone o fascia murale su cui formare parole con i cartelli animati (vedi pp. 253-282) Q “Lo zaino di Magor” per le proposte di arricchimento lessicale del Libro di Lettura R I cartellini delle lettere animate
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ATTIVITÀ FONOLOGICHE
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ATTIVITÀ FONOLOGICHE
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comincia con... COMINCIA CON… COLLEGA.
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ATTIVITÀ FONOLOGICHE
comincia coME... COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA COME… UVA.
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ATTIVITÀ FONOLOGICHE N. 1
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comincia coME...
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA COME… MULINO.
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finisce con... COLORA I DISEGNI IL CUI NOME FINISCE CON… PA E PO.
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ATTIVITÀ FONOLOGICHE N. 5
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
comincia coME...
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA COME… FIORE.
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
ATTIVITÀ FONOLOGICHE
comincia con...
N. 6
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA CON… F.
Conflitto cognitivo sul sig mile. nificato e sul suono si
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ATTIVITÀ FONOLOGICHE N. 7
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
comincia coME...
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA COME… BALENA.
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Conflitto cogn l suono simile. itivo sul significato e su
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
ATTIVITÀ FONOLOGICHE
comincia con...
N. 8
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA CON… B.
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ATTIVITÀ FONOLOGICHE N. 9
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
comincia coME...
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA COME… VESPA.
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Conflitto cogn l suono simile. itivo sul significato e su
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
ATTIVITÀ FONOLOGICHE
finisce con...
N. 10
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME FINISCE CON… VI.
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ATTIVITÀ FONOLOGICHE N. 11
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
comincia coME...
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA COME… NASO.
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
ATTIVITÀ FONOLOGICHE
contiene...
N. 12
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME CONTIENE… N.
S u o n o p on t e .
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ATTIVITÀ FONOLOGICHE N. 13
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
comincia coME...
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA COME… DINOSAURO.
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Conflitto cogn l suono simile. itivo sul significato e su
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
ATTIVITÀ FONOLOGICHE
comincia con...
N. 14
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA CON… D.
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ATTIVITÀ FONOLOGICHE N. 15
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
comincia coME...
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA COME… LANA.
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
ATTIVITÀ FONOLOGICHE
comincia con...
N. 16
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA CON… L.
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ATTIVITÀ FONOLOGICHE N. 17
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
comincia coME...
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA COME… SOLE.
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Conflitto cogn l suono simile. itivo sul significato e su
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
ATTIVITÀ FONOLOGICHE
comincia con...
N. 18
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA CON… S.
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ATTIVITÀ FONOLOGICHE N. 19
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
comincia coME...
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA COME… RETE.
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
ATTIVITÀ FONOLOGICHE
contiene...
N. 20
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME CONTIENE… R.
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ATTIVITÀ FONOLOGICHE N. 21
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
comincia coME...
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA COME… TAVOLO.
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Conflitto cogn l suono simile. itivo sul significato e su
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
ATTIVITÀ FONOLOGICHE
FINISCE coN...
N. 22
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME FINISCE CON… TO.
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ATTIVITÀ FONOLOGICHE N. 23
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
comincia coME...
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA COME… ZANZARA.
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Conflitto cogn l suono simile. itivo sul significato e su
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
ATTIVITÀ FONOLOGICHE
CONTIENE...
N. 24
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME CONTIENE... Z.
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ATTIVITÀ FONOLOGICHE N. 25
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
comincia coME...
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA COME… COCOMERO.
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
ATTIVITÀ FONOLOGICHE
comincia coN...
N. 26
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA CON… CA.
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ATTIVITÀ FONOLOGICHE N. 27
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
CONTIENE
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME CONTIENE... H.
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
comincia coME...
ATTIVITÀ FONOLOGICHE N. 28
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA COME… GALLINA.
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ATTIVITÀ FONOLOGICHE N. 29
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
CONTIENE...
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME CONTIENE... G.
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Conflitto cogn l suono simile. itivo sul significato e su
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
comincia coME...
ATTIVITÀ FONOLOGICHE N. 30
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME COMINCIA COME… SCIMMIA.
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ATTIVITÀ FONOLOGICHE N. 31
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
CONTIENE...
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME CONTIENE… SCE O SCI.
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
ATTIVITÀ FONOLOGICHE
CONTIENE...
N. 32
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME CONTIENE… GLI.
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ATTIVITÀ FONOLOGICHE N. 33
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
CONTIENE...
COLORA I DISEGNI IL CUI NOME CONTIENE… QUI, QUO, QUA, QUE.
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• DETTATI RECIPROCI • DETTATI DELL`INSEGNANTE
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DETTATI RECIPROCI
Dettati reciproci: da fare in coppia Ti consiglio di fornire una strisciolina per ogni coppia di alunni e attivare una forma di apprendimento cooperativo, come esplicitato nella seconda parte della presente Guida. Un bambino detta e conta i fonemi sulle dita, supportando il compagno che scrive, al fine di evitare errori. Poi i due bambini si daranno il cambio con una nuova strisciolina: seguirà la correzione reciproca del lavoro, apponendo un piccolo fiore sotto ogni errore e firmandosi in modo “creativo” come vicemaestro. Quindi gli obiettivi non riguardano solo la scrittura in sé, ma anche la capacità di collaborare, di supportare in modo “garbato” il compagno, di autovalutare il prodotto, di relazionarsi in modo consono. Le parole del dettato sono appositamente quelle relative ai disegni delle schede proposte per le attività fonologiche (quindi con la stessa gradualità), in maniera da prevenire difficoltà di comprensione lessicale che potrebbero incontrare i bambini che parlano altre lingue, ovvero i bambini con Bisogni Educativi Speciali. Quindi l’attività fonologica n. 1 (pagina 82) corrisponde alla striscia n. 1 (pagina 117) delle parole da dettare e così via fino al n. 33.
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
DETTATI RECIPROCI
PAROLE DA DETTARE DETTA AL TUO COMPAGNO LE SEGUENTI PAROLE.
STRISCIA N. 1
MURO
MANO
CASA
MIELE
MELA
FUMO
SOLE
TANA
STRISCIA N. 2
MATITA TEMPORALE CAMICIA
PIUMA MANTELLO
MOTO
RAMO
CAMINO
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � �
DETTATI RECIPROCI
DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
PAROLE DA DETTARE DETTA AL TUO COMPAGNO LE SEGUENTI PAROLE.
STRISCIA N. 3
PIETRA PECORA
TOPO
PALLA
PANE
PANTALONI
CIPOLLA
PISELLI
STRISCIA N. 4
ORSO
TOPO
SCOPA
BIMBA
FELPA
GONNA
LUPO
TROMBA
© La Spiga Ediz io n
118
i
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
DETTATI RECIPROCI
PAROLE DA DETTARE DETTA AL TUO COMPAGNO LE SEGUENTI PAROLE.
STRISCIA N. 5
FOTO
MAGO
SALE
FUNE
ERBA
LANA
FATA
FOGLIA
STRISCIA N. 6
FILO
AGO
FAMIGLIA
LUPO
FINESTRA VISO
PORTA
VETRO
aS ©L
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � �
DETTATI RECIPROCI
DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
PAROLE DA DETTARE DETTA AL TUO COMPAGNO LE SEGUENTI PAROLE.
STRISCIA N. 7
DELFINO BAMBOLA
FOCA
PASTA
BARBA
BOLLA
PIEDE
PESCE
STRISCIA N. 8
BORSA
VALIGIA
PISTA
PORTA
© La Spiga Ediz io n
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BARCA MARSUPIO
BEFANA
PALLA
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
DETTATI RECIPROCI
PAROLE DA DETTARE DETTA AL TUO COMPAGNO LE SEGUENTI PAROLE.
STRISCIA N. 9
NAVE
VETRO
VESTITO FARFALLA
FORMICA
VASCA
GRILLO
FELPA
STRISCIA N. 10
NAVI
MARE
VISO
OLIVO
CAVOLI
CERVI
CHIAVI
NOVE
aS ©L
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � �
DETTATI RECIPROCI
DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
PAROLE DA DETTARE DETTA AL TUO COMPAGNO LE SEGUENTI PAROLE.
STRISCIA N. 11
ORECCHIE
NUVOLA
NEVE
BARCA
OCCHIO
BOCCA
NAVI
NONNO
MONTE
CINTURA
STRISCIA N. 12
PANTALONI
SCARPE
CONO
MAGLIA FONTANA MARE
© La Spiga Ediz io n
122
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
DETTATI RECIPROCI
PAROLE DA DETTARE DETTA AL TUO COMPAGNO LE SEGUENTI PAROLE.
STRISCIA N. 13
SERPENTE TENTACOLI
MAMMUT
DENTE
DITO
MOSTRO
TORTA
DIVANO
STRISCIA N. 14
DADO
SEDIA
TAVOLO TUNNEL
DISCO
TETTO
DOTTORE
DATTERI
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � �
DETTATI RECIPROCI
DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
PAROLE DA DETTARE DETTA AL TUO COMPAGNO LE SEGUENTI PAROLE.
STRISCIA N. 15
LABIRINTO
LUNA
SALE
TAVOLA
COLLA
LENTE
MIELE
LEPRE
GALLO
LUPO
VOLPE
COCCINELLA
LATTE
LUNA
PALLA
FILO
STRISCIA N. 16
© La Spiga Ediz io n
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
DETTATI RECIPROCI
PAROLE DA DETTARE DETTA AL TUO COMPAGNO LE SEGUENTI PAROLE.
STRISCIA N. 17
LUNA
SALE
SASSO
CIELO
STELLE
SABBIA
ZANZARA ZOCCOLO
STRISCIA N. 18
ZUFOLO SANDALO
SECCHIO
OSSO
SUGO
POSATE
STRADA
CASA
aS ©L
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � �
DETTATI RECIPROCI
DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
PAROLE DA DETTARE DETTA AL TUO COMPAGNO LE SEGUENTI PAROLE.
STRISCIA N. 19
PALLONE
TENDA
RUOTA
CALCIATORE
RAMO
RISO
REGALO
RANA
STRISCIA N. 20
TROMBA
PIATTI XILOFONO TAMBURO
PIANOFORTE MARACAS
© La Spiga Ediz io n
126
VIOLINO
FLAUTO
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
DETTATI RECIPROCI
PAROLE DA DETTARE DETTA AL TUO COMPAGNO LE SEGUENTI PAROLE.
STRISCIA N. 21
TASCA
PESCA TEMPORALE
DENTE DATTERI
DITO
TETTO
DADO
STRISCIA N. 22
CAMINETTO
TETTO
BARCA
FOTO
SEDIA
PORTO VASO PIEDE
aS ©L
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � �
DETTATI RECIPROCI
DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
PAROLE DA DETTARE DETTA AL TUO COMPAGNO LE SEGUENTI PAROLE.
STRISCIA N. 23
GRILLO
ZEBRA
SERPENTE
PIZZA
RISO
SALE
ZOCCOLO FARFALLA
STRISCIA N. 24
POZZO MELANZANA SCARPA
TAZZA
SASSO
DANZA
© La Spiga Ediz io n
128
SALE
STANZA
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
DETTATI RECIPROCI
PAROLE DA DETTARE DETTA AL TUO COMPAGNO LE SEGUENTI PAROLE.
STRISCIA N. 25
PESCA
CITTÀ TASCA COLLO
TRONCO CIPOLLA CANDELA MANDARINO
STRISCIA N. 26
CANE COCCINELLA TACCO MUCCA
CALENDARIO
SCOPA
GATTO
GHEPARDO
aS ©L
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � �
DETTATI RECIPROCI
DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
PAROLE DA DETTARE DETTA AL TUO COMPAGNO LE SEGUENTI PAROLE.
STRISCIA N. 27
BACHI
CHIAVE
PICCHIO
FIOCCHI
BACI
FUOCO
FIOCCO MACCHINA
STRISCIA N. 28
GATTO
TOPO
GIALLO CATTEDRA
© La Spiga Ediz io n
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GALLO
GONNA
BANCO CAMINETTO
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
DETTATI RECIPROCI
PAROLE DA DETTARE DETTA AL TUO COMPAGNO LE SEGUENTI PAROLE.
STRISCIA N. 29
AGO
MAGO
LAGO FIGURINA
BACCHETTA FIOCCO
STREGA
ARCO
STRISCIA N. 30
PESCE
SCETTRO
SCIVOLO
ASCIA
SCOPA
SCIARPA
MACCHINA
SPADA
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � �
DETTATI RECIPROCI
DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
PAROLE DA DETTARE DETTA AL TUO COMPAGNO LE SEGUENTI PAROLE.
STRISCIA N. 31
MOSCA
SCARPA PESCATORE FASCIA
SCALA ASCENSORE TRECCIA COSCIA (DI POLLO)
STRISCIA N. 32
FOGLIA
CAMOMILLA
© La Spiga Ediz io n
132
PAGLIA PALLA CIGLIA
MANIGLIA
PALETTA FAMIGLIA
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
DETTATI RECIPROCI
PAROLE DA DETTARE DETTA AL TUO COMPAGNO LE SEGUENTI PAROLE.
STRISCIA N. 33
SQUADRA
QUINDICI
CULLA
SCUOLA
PESCA
SCATOLA AQUILONE AQUILA
aS ©L
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, DETTATI DELL INSEGNANTE
Dettati dell’insegnante
(parole con numero crescente di sillabe e chiave di correzione unica) Ti consiglio di replicare più volte almeno la prima proposta delle prove di partenza “scrivi come sai” che trovi in Letterine trasformine, per monitorare il livello di evoluzione della costruzione della lingua scritta, durante il percorso sistematico di apprendimento. Le sillabe della lista di parole sono sempre 10, pertanto nella nell’esperienza fatta in classe è stata usata sempre la stessa chiave di correzione, per favorire il monitoraggio. Nella frase è stata valutata solo la stabilità della parola ripetuta.
CHIAVE DI CORREZIONE PER I DETTATI NUMERO DI SILLABE CORRETTE NELLE PAROLE
PUNTEGGIO
10
10
9
9
8
8
7
7
6
6
e così via… Stabilità della parola ripetuta nella frase
Sì
No
➜ Dettati MA ME MI MO MU monosillaba ME bisillaba MELO trisillaba MULINO
quadrisillaba MELOGRANO frase AL MULINO VEDO UN MELO.
PA PE PI PO PU monosillaba PO bisillaba PANE trisillaba PATATA
quadrisillaba PATATINE frase LE PATATINE SONO PIÙ BUONE DEL PANE.
FA FE FI FO FU monosillaba FA bisillaba FOTO trisillaba FILMATO
quadrisillaba FOTOGRAFO frase IL FOTOGRAFO FA IL FILMATO E LE FOTO.
BA BE BI BO BU monosillaba BU bisillaba RUBA trisillaba ALBERO
quadrisillaba ALBERTINO frase ALBERTINO RUBA UNA PERA DA UN ALBERO.
134 03 guida Linguaggi cl1_77-188.indd 134
02/04/19 09:23
, DETTATI DELL INSEGNANTE
VA VE VI VO VU monosillaba VA bisillaba VIA trisillaba VENTUNO
quadrisillaba VENTISETTE frase LA VOLPE VA VIA VENTUNO VOLTE.
NA NE NI NO NU monosillaba NO bisillaba MANI trisillaba TRENINO
quadrisillaba PENTOLINO frase NINO SALE SUL TRENINO.
DA DE DI DO DU monosillaba DO bisillaba DUE trisillaba DENARI
quadrisillaba ALADINO frase ALADINO MI DÀ DUE DENARI.
LA LE LI LO LU monosillaba LÌ bisillaba LANA trisillaba LEONE
quadrisillaba BALENA frase UN LEONE VEDE UN FILO DI LANA (E VA DA UNA BALENA).
SA SE SI SO SU monosillaba SA bisillaba SOLE trisillaba SUSANNA
quadrisillaba SEMAFORO frase SUSANNA È SOTTO IL SOLE AL SEMAFORO.
RA RE RI RO RU monosillaba RE bisillaba ROMA trisillaba RUMORE
quadrisillaba MORETTINO frase UN RE VIVE A ROMA.
TA TE TI TO TU monosillaba TE bisillaba TOPO trisillaba DITONE
quadrisillaba TOPOLINO frase IL TOPO DÀ LA CODA AL TOPOLINO.
ZA ZE ZI ZO ZU monosillaba ZE bisillaba TAZZA trisillaba ZUPPETTA
quadrisillaba ZANZARINA frase LA ZANZARINA FA LA ZUPPA NELLA TAZZA.
135 03 guida Linguaggi cl1_77-188.indd 135
02/04/19 09:23
SCHEDE/VERIFICHE: AUTODETTATI DI PAROLE SILLABE E MAIUSCOLO-MINUSCOLO
• •
(le griglie di rilevazione dei dati sono nella quarta parte della Guida)
• RIPASSO
136 03 guida Linguaggi cl1_77-188.indd 136
02/04/19 09:23
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
AUTODETTATI DI PAROLE
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
QUALI lettere MANCANO? OSSERVA E SCRIVI CONTANDO LE LETTERE SULLE DITA
(prima nomina tutti i disegni in classe per essere sicuro di conoscerli).
S
C
P
L
Z
P
V
Z
T
..............
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su 22
voto
..............
N
P
PUNTEGGIO SUL NUMERO DI VOCALI CORRETTE
n.
T
Z
Z
R
V
su 10
N aS ©L
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AUTODETTATI DI PAROLE
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
VERIFICA VOCALI E M P F OSSERVA E SCRIVI CONTANDO LE LETTERE SULLE DITA
(prima nomina tutti i disegni in classe per essere sicuro di conoscerli).
M
O © La Spiga Ediz io n
138
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PUNTEGGIO SUL NUMERO DI LETTERE CORRETTE
n.
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su 31
voto
..............
su 10 02/04/19 09:23
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
AUTODETTATI DI PAROLE
VERIFICA VOCALI E B V D OSSERVA E SCRIVI CONTANDO LE LETTERE SULLE DITA
(prima nomina tutti i disegni in classe per essere sicuro di conoscerli).
N
R
N
D
U E
PUNTEGGIO SUL NUMERO DI LETTERE CORRETTE
n.
..............
03 guida Linguaggi cl1_77-188.indd 139
su 31
voto
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su 10
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AUTODETTATI DI PAROLE
NOME : DATA:
����������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
VERIFICA VOCALI E N L S OSSERVA E SCRIVI CONTANDO LE LETTERE SULLE DITA
(prima nomina tutti i disegni in classe per essere sicuro di conoscerli).
N
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i
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T
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I
PUNTEGGIO SUL NUMERO DI LETTERE CORRETTE
n.
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su 31
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
AUTODETTATI DI PAROLE
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
VERIFICA VOCALI E t r z OSSERVA E SCRIVI CONTANDO LE LETTERE SULLE DITA
(prima nomina tutti i disegni in classe per essere sicuro di conoscerli).
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Z
E
T
PUNTEGGIO SUL NUMERO DI LETTERE CORRETTE
n.
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su 31
voto
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su 10
doppie SÌ NO
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AUTODETTATI DI PAROLE
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
•
•
CA, CO, CU CE, CI CHE, CHI OSSERVA E SCRIVI CONTANDO LE LETTERE SULLE DITA
(prima nomina tutti i disegni in classe per essere sicuro di conoscerli).
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R
B
P A
O
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C © La Spiga Ediz io n
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n.
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
AUTODETTATI DI PAROLE
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
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GA, GO, GU GE, GI GHE, GHI OSSERVA E SCRIVI CONTANDO LE LETTERE SULLE DITA
(prima nomina tutti i disegni in classe per essere sicuro di conoscerli).
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PUNTEGGIO SUL NUMERO DI LETTERE CORRETTE ..............
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doppie SÌ NO
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AUTODETTATI DI PAROLE
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
QUA, QUE, QUI, QUO OSSERVA E SCRIVI CONTANDO LE LETTERE SULLE DITA
(prima nomina tutti i disegni in classe per essere sicuro di conoscerli).
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
SILLABE, MAIUSCOLO-MINUSCOLO
la consonante M COMPLETA CON MA ME MI MO MU.
SE __ CA __ NO
__GNOLO
____ SA
__ TITA
__ RE
__CCA
__ LA
__ NTE
__ ELE
__ NO __ SO RICOPIA IN STAMPATO MINUSCOLO.
MAMMA
MIMMA E MIMÌ
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � SILLABE, MAIUSCOLO-MINUSCOLO DATA: � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � �
la consonante l COMPLETA CON LA LE LI LO LU, COME NELL’ESEMPIO.
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LAGO Iago
__ ME __ me
__ CE __ ce
MU__ mu __
__ TTE __ tte
STEL __ steI __
__ MONE __ mone
CO__ RE co__ re
__ PRE __ pre
O__ O o__ o
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
SILLABE, MAIUSCOLO-MINUSCOLO
la consonante T COMPLETA CON TA TE TI TO TU, COME NELL’ESEMPIO.
TANA tana
__ TÙ __ tù
__ PO __ po
__ R__ __ r __
__ LEFONO __ Iefono
__ MONE __ mone
GAT __ gat __
__ LPA __ Ipa
OSSERVA I DISEGNI E SCRIVI I NOMI.
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la consonante R COMPLETA CON RA RE RI RO RU, COME NELL’ESEMPIO.
RANA rana
__ NOCERONTE __ noceronte
__ SPA __ spa
__ TE __ te
__ SE __ se
__ SO __ so
__ DIO __ dio
__ GA __ ga
__ PA __ pa
__ MO __ mo
OSSERVA I DISEGNI E SCRIVI I NOMI.
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��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
SILLABE, MAIUSCOLO-MINUSCOLO
la consonante S COMPLETA CON SA SE SI SO SU, COME NELL’ESEMPIO.
SAPONE sapone
__ RA __ ra
MU__ mu __
__ SINA __ sina
__ EPE __ epe
__ BBIA __ bbia
__ LE __ Ie
__ LAME __ Iame
__ DIA __ dia
RI __ ri __
OSSERVA I DISEGNI E SCRIVI I NOMI.
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la consonante B COMPLETA CON BA BE BI BO BU, COME NELL’ESEMPIO.
BANANA banana
__ RO __ ro
__ FANA __ fana
RO__ T ro __ t
__ SCO __ sco
__ VANDA __ vanda
__ NOCOLO __ nocoIo
__ RCA __ rca
__ DINO __ dino
__ STA __ sta
OSSERVA I DISEGNI E SCRIVI I NOMI.
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��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
SILLABE, MAIUSCOLO-MINUSCOLO
la consonante N COMPLETA CON NA NE NI NO NU, COME NELL’ESEMPIO.
NEVE neve
__ VOLE __ voIe
__ TE __ te
__ VE __ ve
__ DO __ do
__ DO __ do
__ NA __ na
__ SO __ so
OSSERVA I DISEGNI E SCRIVI I NOMI.
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la consonante P COMPLETA CON PA PE PI PO PU, COME NELL’ESEMPIO.
PANE pane
__ RTA __ rta
__ RE __ re
__ LCINO __ Icino
__ NO __ no
__ LLO __ IIo
__ SCE __ sce
__ ZZOLA __ zzoIa
OSSERVA I DISEGNI E SCRIVI I NOMI.
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��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
SILLABE, MAIUSCOLO-MINUSCOLO
la consonante D COMPLETA CON DA DE DI DO DU, COME NELL’ESEMPIO.
DADO dado
__ MBO __ mbo
__ NTI __ nti
__ CCIA __ ccia
__ TO __ to
__ SERTO __ serto
__ INO __ ino
__ NE __ ne
OSSERVA I DISEGNI E SCRIVI I NOMI.
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la consonante F COMPLETA CON FA FE FI FO FU, COME NELL’ESEMPIO.
FARO faro
__ TA __ ta
__ CA __ ca
__ LO __ Io
__ NIVIA __ nivia
__ RESTA __ resta
__ RITO __ rito
__ CO __ co
__ MO __ mo
__ RRO __ rro
OSSERVA I DISEGNI E SCRIVI I NOMI.
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��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
SILLABE, MAIUSCOLO-MINUSCOLO
la consonante V COMPLETA CON VA VE VI VO VU, COME NELL’ESEMPIO.
VISO viso
__ LA __ Ia
PA __ NE pa __ ne
__ SPA __ spa
TI __ ti __
__ OLE __ oIe
__ NGA __ nga
__ LENO __ Ieno
OSSERVA I DISEGNI E SCRIVI I NOMI.
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la consonante Z COMPLETA CON ZA ZE ZI ZO ZU, COME NELL’ESEMPIO.
ZAINO zaino
__ TTERA __ ttera
__ CCOLI __ ccoIi
__ O __ o
CAL __ NO caI __ no
STRUZ __ struz __
__ PPA __ ppa
PRAN __ pran __
OSSERVA I DISEGNI E SCRIVI I NOMI.
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
I SUONI DIFFICILI
ca, co, cu COMPLETA CON LE SILLABE CA CO CU.
LO _ _ MOTIVA IN _ _ DINE
_ _ SA
OSSERVA I DISEGNI E SCRIVI I NOMI.
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I SUONI DIFFICILI
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
CE, CI COMPLETA CON CE OPPURE CI.
_ _ ROTTO FORBI_ _
PUL _ _ NO
_ _ POLLA
COMPLETA.
LA MAMMA CU_ _ NA
_ _ POL LE E
_ _ _ _ PER _ _ NA: TUTTO IL _ _ BO È BUONO. NOI _ _ NIAMO IN PA _ _ E LA MAMMA RI _ _ VE BA _ _ NI DA TUTTI! © La Spiga Ediz io n
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
I SUONI DIFFICILI
CHE, CHI COMPLETA CON CHE OPPURE CHI.
AMI _ _ _ FIOC _ _ _ ZUC _ _ _ LEGGI E COMPLETA CON CHE OPPURE CHI.
_ _ _ _ _ _ ASSO FANNO LE AMI_ _ _ ! SUONANO LE _ _ _ TARRE E CANTANO CON DELLE VOCINE FRES _ _ _ . NON SONO MAI STAN _ _ _ . STANNO CON OC _ _ _ E OREC_ _ _E APERTE!
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I SUONI DIFFICILI
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
GE, GI COMPLETA CON GE OPPURE GI.
_ _ RANDOLA
_ _ MELLI
_ _ OSTRA
_ _ NTE
RIORDINA LE SILLABE, FORMA LE PAROLE E LEGGILE.
GI • RE • NA
............................................................................................
TO • GET • NI
............................................................................................
LE • GI • VI
............................................................................................
FA • RAF • GI
............................................................................................
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
I SUONI DIFFICILI
ga, gU, gO COMPLETA CON GA GU GO.
A _ _
_ _ SCIO
_ _ BBIA
OSSERVA I DISEGNI E SCRIVI I NOMI.
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...................................................................
...................................................................
...................................................................
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I SUONI DIFFICILI
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
GHE, GHI COMPLETA CON GHE OPPURE GHI.
MAR _ _ _ RITE A _ _ _ POZZAN _ _ _ RE LEGGI E COMPLETA CON GHE OPPURE GHI.
I MA _ _ _ MANGIANO UN PIATTO DI SPA _ _ _ TTI CONDITI CON UN SU _ _ _ TTO _ _ _ OTTO DI FUN _ _ _ E _ _ _ RIGLI DI NOCI RACCOLTI VICINO AL LA _ _ _ TTO.
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
I SUONI DIFFICILI
q Completa con qua que qui quo e leggi.
___ dro li ___ re li ___ rizia cin ___ Leggi e disegna.
Cinque aquiloni volano come aquile sopra un bosco di querce.
La foto del quadro con il quadrifoglio è incollata sul quaderno.
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I SUONI DIFFICILI
DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
parole capricciose Cerchia Ie paroIe che contengono iI suono cu.
FILASTROCCA DI CU Attenzione! NeI pianeta di QU tante paroIe non ci son più! Sono fuggite moIto Iontano: tutte da CU tenendosi per mano! DaIIo spazio, in poche ore, arrivano cuoio, cuoco, cuore. Giungono insieme circuito e scuoIa; scuotere, invece, arriva da soIa. Percuotere e innocuo, in compagnia, non fanno paura, ma simpatia. Queste paroIe scrivi dunque con cu; se sbagIi, s’arrabbiano: attento tu! Leggo Scrivo, E I medi
Riscrivi Ie paroIe che hai cerchiato. ............................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................
ScegIi tre paroIe deII’esercizio precedente e scrivi una frase per ognuna. ............................................................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
I SUONI DIFFICILI
cqu Completa con cqu.
a___ ario
a___ erelli
a___ azzone
a___ edotto
Cerchia cqu, poi leggi.
Acqua di monte, acqua di fonte, acqua che squilli, acqua che brilli, acqua che canti e piangi, acqua che ridi e muggi tu sei la vita e sempre, sempre fuggi. Gabrie I e D’Annunzio aS ©L
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I SUONI DIFFICILI
DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
gn CompIeta scrivendo Ie paroIe aI posto dei disegni. Poi cerchia gn.
Lo
………............................................………….
dei
vive neI regno vicino
………............................................………….
aIIo
………............................................………….
.
Stamattina fa co Iazione con una poi fa iI
………....................................………….
………............................................………….
gIi cade una
e suIIa sua testa
………............................................………….
un bernocco I o grosso come un
,
, così ora ha
………......................................………….
.
La mogIie MignoIina va a raccogIiere
Ie
………............................................………….
di
………............................................………….
per iI suo amico ha cucinato de II e gustose © La Spiga Ediz io n
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, intagIia un pezzo per fare una ciotoIa
………............................................………….
. Per pranzo
………............................................………….
.
i
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
I SUONI DIFFICILI
gl CompIeta con Ie paroIe date.
magIione • agIio • gigIio • sbadigIio • conchigIia • bersagIio • trifogIi • svegIia • conigIio uando hai sonno apri Ia bocca •Q e fai uno
………............................................………….
• II
………............................................………….
io cugino ha trovato una •M
.
di Lucia è fatto a mano. ……….........................................………….
suIIa spiaggia. • Con I’arco ho centrato iI
………..........................................………….
• La mamma ha cucinato iI pesce con I’ • NeI prato di
………............................................……
………............................................………….
• La • II
………....................……….
ho visto un
squiIIa ogni mattina!
è un fiore tutto bianco. aS ©L
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.
.
………............................................………….
………............................................………….
.
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I SUONI DIFFICILI
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
sce, sci CompIeta scrivendo Ie paroIe aI posto dei disegni. Poi cerchia sce e sci.
_ _ _ _ _ a
Due
Iungo iI PrisciIIa Ia
_ _ _ _ _ _ _ , scendono
ru _ _ _ _ _ _ . bi _ _ _ _ Ii confonde con due
_ _ _ arpe! Per cercare di prenderIi scivoIa sui sassi, si ferisce e aIIora si cura con uno _ _ _ _ _ _ _ _ aIIe aIghe bIu! – Sei curiosa come una
Ia sua amica cambiando Ia
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_ _ _ _ _ _ _ – escIama _ _ _ _ _ _ tura.
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• IDEAZIONE FANTASTICA • VERIFICHE FINALI: • LETTURA • ASCOLTO • COMPRENSIONE
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IDEAZIONE FANTASTICA
Disegni per stimolare l’ideazione fantastica su temi di cittadinanza Le prove in tutto sono 12 e sono pensate per essere proposte a partire da gennaio, due o tre volte al mese. Consegna una figura uguale a tutti gli alunni. Se vuoi, realizza ulteriori disegni per prove simili. Gli stimoli danno la possibilità di riflettere e dI esprimersi sulle tematiche di cittadinanza affrontate.
Un albero parla a un bambino: che cosa dirà? (Rispetto per la natura)
Un bambino osserva un uccellino in gabbia: che cosa penserà? (Rispetto degli animali)
Che cosa succede? (Pro-socialità)
Che cosa succede? (Pro-socialità)
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IDEAZIONE FANTASTICA
Che cosa fa la giraffa? (Animali fantastici)
Che cosa succede? (Il diverso)
Come sono questi alberi? (Natura fantastica)
Che cosa succede? (Includere nel gioco)
Che cosa confiderà il topo al gufo saggio? (Fiducia negli adulti)
Che cosa succede? (Generosità) aS ©L
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ALUNNI
2.a ESPONGO ORALMENTE (completezza) Il palloncino vagabondo Punteggio:
1. ASCOLTOCOMPRENDO
L’incendio nella foresta
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Punteggio: Punteggio:
Il palloncino vagabondo
2.b ESPONGO ORALMENTE (lessico )
Punteggio:
Chi lo fa?
3. LEGGO E COMPRENDO (sillabe/ onomatopee)
Punteggio:
Aspettando un fratellino
4. LEGGO, COMPRENDO, RISPONDO
Punteggio:
Aspettando un fratellino
5. LEGGO AD ALTA VOCE
Verifiche finali PRIMO quadrimestre (possono essere utilizzate, tutte o alcune, come pre-verifiche delle prove finali, collettivamente)
Punteggio:
6. ASCOLTO E SCRIVO (DETTATO) 10 parole
VERIFICHE FINALI 1 QUADRIMESTRE
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
VERIFICHE FINALI 1 QUADRIMESTRE
1. ASCOLTO-COMPRENDO: l’insegnante legge il testo, io ascolto. Poi legge una domanda per volta, io faccio una crocetta sul disegno corretto.
L’INCENDIO NELLA FORESTA Nel bosco era nato un piccolo cervo di nome Bambi. Tutti gli animali lo amavano moltissimo Una notte divampò un incendio nella grande foresta e Bambi fu il primo che se ne accorse. Chiamò tutti i suoi amici animali e insieme si misero a correre per mettesi in salvo. Bambi fu l’ultimo a uscire dal bosco e si salvò raggiungendo le rive di un piccolo fiume. da F. Salten, Bambi
Rispondi e completa indicando con una X il disegno corretto.
1. Chi è il protagonista?
2. Dove si trovava Bambi?
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VERIFICHE FINALI 1 QUADRIMESTRE
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
3. Bambi salvò tutti da un:
4. Bambi nella storia aveva:
5. Bambi si salvò raggiungendo:
1. ASCOLTO E COMPRENDO MAX 10 PUNTI, 2 PUNTI PER OGNI RISPOSTA CORRETTA
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punti:
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
VERIFICHE FINALI 1 QUADRIMESTRE
2a-2b ESPONGO ORALMENTE (completezza, lessico)
IL PALLONCINO VAGABONDO
2a ESPONGO ORALMENTE MAX 10 PUNTI, 1 oppure 2 PUNTI PER OGNI SEQUENZA sulla base della completezza. L’ultima sequenza è l’invenzione del finale.
punti:
..............
/10
punti:
..............
/10
2b ESPONGO ORALMENTE MAX 10 PUNTI, 1 oppure 2 PUNTI PER OGNI SEQUENZA sulla base della proprietà di linguaggio. L’ultima sequenza è l’invenzione del finale.
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VERIFICHE FINALI 1 QUADRIMESTRE
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
3. LEGGO E COMPRENDO (sillabe/onomatopee) Chi lo fa?
LEGGI DIN DON, DIN DAN
DISEGNA
BUM, BUM
PE, PEE, PEPÈ
MUU, MUU
TOC TOC
3. LEGGO E COMPRENDO MAX 10 PUNTI, 2 PUNTI PER OGNI RISPOSTA CORRETTA
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punti:
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
VERIFICHE FINALI 1 QUADRIMESTRE
4. LEGGO, COMPRENDO, RISPONDO: leggo in modo silenzioso il racconto. Poi leggo le domande e coloro le risposte nel testo. Infine rispondo scrivendo una parola. 5. LEGGO AD ALTA VOCE.
ASPETTANDO UN FRATELLINO La mamma di Sara aspetta un bebè. Sara lo aspetta anche lei per giocare. Una sera mamma e papà arrivano con Matteo, ma Sara non può giocare con lui: Matteo urla per la fame e fa tanta pipì. La mamma sta con lui e Sara ride a Matteo. Tutti fanno regali a Matteo e pure a Sara. Rispondi colorando le risposte nel testo come indicato e scrivendo una parola.
1. (rosso) Che cosa aspetta la mamma di Sara? �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
2. (giallo) Come si chiama il fratellino? �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
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VERIFICHE FINALI 1 QUADRIMESTRE
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
3. (verde) Quando urla il fratellino? �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
4. (arancione) Chi sta sempre con lui? �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
5. (azzurro) Che cosa portano tutti a Matteo e a Sara? �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
Disegna la scena che preferisci.
4. LETTURA E COMPRENSIONE da lettura silenziosa MAX 10 PUNTI, 2 PUNTI PER OGNI RISPOSTA CORRETTA
punti:
..............
/10
punti:
..............
/10
5. LETTURA AD ALTA VOCE MAX 10 PUNTI, togliere 1 punto ogni 2 errori: parole errate o omesse, salti di riga, ripetizioni, salti di riga, lunghe esitazioni
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
VERIFICHE FINALI 1 QUADRIMESTRE
6. ASCOLTO E SCRIVO (DETTATO) 10 PAROLE.
Bisillabe piane MANO PINA FOTO Bisillabe complesse VENTO DENTE STRADE Trisillabe piane CAROTE BALENA Trisillabe complesse ZANZARA CANZONE
6. DETTATO DI PAROLE MAX 10 PUNTI, 1 PUNTO OGNI PAROLA CORRETTA
punti:
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Punteggio:
Punteggio: Punteggio:
Punteggio:
Punteggio:
Punteggio: pensiero
forma
correttezza
1. ASCOLTO- 2a. ESPONGO 2b. ESPONGO 3. LEGGO E 4. LEGGO AD 5. ASCOLTO 6. OSSERVO, INVENTO E SCRIVO COMPRENDO ORALMENTE ORALMENTE COMPRENDO ALTA VOCE Un orsetto curioso E SCRIVO 0 parole (completezza) (lessico) 5a. 1 facili L’albero 5b. 10 parole L’albero L’albero La volpe La volpe in in affitto difficili in affitto in affitto in fattoria fattoria
Verifiche finali SECONDO quadrimestre
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
VERIFICHE FINALI 2 QUADRIMESTRE
1. ASCOLTO-COMPRENDO: l’insegnante legge il testo, io ascolto. Poi legge una domanda per volta, io faccio una crocetta sul disegno corretto. 2a. ESPONGO ORALMENTE (completezza). 2b. ESPONGO ORALMENTE (lessico).
L’ALBERO IN AFFITTO In un prato c’era un albero tutto solo. Stanco di non avere nessuno con cui parlare, l’albero decise, un grigio giorno d’autunno, di appendere al suo ramo più bello un cartello con la scritta “affitto rami”. Arrivò uno scoiattolo: cercava un posto per passare l’inverno al caldo. Dopo aver raccolto ghiande e semi, preparò la sua tana. “Che bellezza!” pensò l’albero, tutto contento di aver trovato un amico. Ma non fece in tempo a pensarci un solo momento che lo scoiattolo si era già addormentato. Una rondine si avvicinò svolazzando tra i rami, ma partì subito per un lungo viaggio con le sue amiche. Con un gran ronzio venne all’improvviso uno sciame di api. L’albero cercò di imparare a memoria i nomi di tutte quelle api ma, per la fatica, sentì un gran mal di testa e si addormentò. Dormì tutto l’inverno. Quando si risvegliò, a primavera, era cresciuto tanto, ma tanto che i rami erano arrivati a toccare le stelle. “Mamma mia! E adesso come faccio?” pensò l’albero preoccupato. “Da questa altezza non riesco più a vedere nessuno!”. Ma quando venne la notte, nel cielo spuntò uno spicchio di luna, giallo come il limone. Con un po’ di paura, l’albero cominciò a parlare con la luna che non aveva niente da fare e sapeva tante cose. I due divennero subito amici e l’albero si sentì davvero contento. P. Caielli, L’albero in affitto adatt., Einaudi aS ©L
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VERIFICHE FINALI 2 QUADRIMESTRE
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
Rispondi indicando con una X il disegno corretto.
1. Chi è il protagonista?
2. Che cosa ha appeso ai rami?
3. Chi arrivò per primo?
4. Quando si svegliò l’albero?
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
VERIFICHE FINALI 2 QUADRIMESTRE
5. Con chi fece amicizia l’albero?
Disegna la scena che preferisci.
1. ASCOLTO E COMPRENDO
punti:
..............
/10
MAX 10 PUNTI, 1 oppure 2 PUNTI PER OGNI SEQUENZA sulla base della completezza punti:
..............
/10
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/10
MAX 10 PUNTI, 2 PUNTI OGNI PAROLA CORRETTA
2a. ESPONGO ORALMENTE
2b. ESPONGO ORALMENTE MAX 10 PUNTI, 2 PUNTI PER OGNI SEQUENZA sulla base della proprietà di linguaggio punti:
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
3. LEGGO E COMPRENDO: leggo in modo silenzioso il racconto. Poi leggo le domande e coloro le risposte nel testo. Infine rispondo scrivendo una breve frase. 4. LEGGO AD ALTA VOCE
LA VOLPE IN FATTORIA Rina la volpe era molto birichina. Viveva in una tana piccola e calda nel bosco, ma era sempre nella fattoria. Quando davano il cibo alle galline, Rina mangiava tutti i loro chicchi prima che potessero dare una beccata. E succedeva sempre una gran confusione. Qualche volte Rina trovava un uovo nel pollaio e allora saliva con la scala nel pagliaio e ve lo nascondeva. Quando il pomeriggio Tristano, il cane bassotto, faceva il pisolino all’ombra dell’albero, Rina di nascosto gli tirava la coda. Attilio e Karen, Rina alla fattoria adatt., Giunti
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
VERIFICHE FINALI 2 QUADRIMESTRE
Rispondi colorando le risposte nel testo come indicato e scrivendo una parola.
1. (rosso) Qual è il nome della volpe? �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
2. (verde) Dove era la sua tana?
3. (giallo) Dove andava sempre Rina? �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
4. (rosa) Di chi era il cibo che mangiava Rina?
5. (marrone) Che cosa succedeva nel pollaio? Confusione. Allegria.
Paura.
6. (verde) Dove nascondeva le uova la volpe?
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VERIFICHE FINALI 2 QUADRIMESTRE
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
7. (grigio) Con che cosa saliva? ���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
8. (azzurro) Che cosa faceva al cane? ���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
9. (viola) Quando faceva il pisolino Tristano? Il pomeriggio. La sera.
Il mattino.
10. Com’era la volpe? Simpatica.
Cattiva.
Birichina.
3. LETTURA E COMPRENSIONE da lettura silenziosa MAX 10 PUNTI, 1 PUNTO PER OGNI PAROLA CORRETTA
punti:
..............
/10
punti:
..............
/10
4. LETTURA AD ALTA VOCE MAX 10 PUNTI, TOGLIERE 1 PUNTO OGNI 2 ERRORI: parole errate o omesse, salti di riga, ripetizioni, lunghe esitazioni
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
VERIFICHE FINALI 2 QUADRIMESTRE
5a. ASCOLTO E SCRIVO (DETTATO) 10 PAROLE FACILI
5b. ASCOLTO E SCRIVO (DETTATO) 10 PAROLE DIFFICILI
Bisillabe piane ROSA LANA FUMO
OCHE SOGNO GOLA PESCI TORTA MOGLIE BAMBOLA QUADRO TEMPO PUGILE
Bisillabe complesse FESTA RONZA CORDE Trisillabe piane FERITA MEDUSA Trisillabe complesse BOSCO VACANZE
5a. DETTATO DI PAROLE facili MAX 10 PUNTI, TOGLIERE 1 PUNTO OGNI ERRORE: parole errate o omesse, salti di riga, ripetizioni, lunghe esitazioni
punti:
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/10
punti:
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5b. DETTATO DI PAROLE difficili MAX 10 PUNTI, TOGLIERE 1 PUNTO OGNI 2 ERRORI: parole errate o omesse, salti di riga, ripetizioni, lunghe esitazioni
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VERIFICHE FINALI 2 QUADRIMESTRE
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6. OSSERVO, INVENTO E SCRIVO
UN ORSETTO CURIOSO
6. OSSERVO, INVENTO E SCRIVO MAX 10 PUNTI: pensieri (contenuto)
punti:
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MAX 10 PUNTI: correttezza sintattica, formale
punti:
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MAX 10 PUNTI: correttezza ortografica, TOGLIERE 1 PUNTO OGNI 2 ERRORI: parole errate o omesse, salti di riga, ripetizioni, lunghe esitazioni
punti:
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“DIALOGARE” SUI LIBRI: ASCOLTIAMO PER CAPIRE INSIEME
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ASCOLTO E COMPRENSIONE IN CLASSE
Domande per “dialogare” sui libri: ascoltiamo per capire insieme (da un’esperienza di narrativa in classe a partire dalla collana L’ALBERO DEI LIBRI)
Nell’esperienza in classe ho proposto una lettura ad alta voce di alcuni libri della collana L’ALBERO DEI LIBRI adottati per la biblioteca di classe, a cui è seguito un coinvolgimento della classe attraverso delle domande guidate prevalentemente referenziali su: • protagonista; • luogo; • tempo; • altri personaggi; • successione dei fatti principali; • intruso. Puoi introdurre a tua discrezione delle domande inferenziali, per esempio sul perché degli eventi. Non trascurare di suscitare la motivazione all’ascolto chiedendo, a partire dal titolo: “Secondo voi, di che cosa parlerà il libro?” (anticipazione). ELENCO DEI LIBRI PROPOSTI (Collana L’Albero dei libri, La Spiga Edizioni) 1 LO SCACCIAPAURA (A questa storia abbiamo dedicato uno spazio privilegiato, poiché permette di affrontare le paure dei bambini e di collegarsi alle attività proposte nel Libro di Lettura a pagina 22) 2 VOGLIO UN CANE 3 CARLETTO ROCK • AUTUNNO 4 CARLETTO ROCK • INVERNO 5 CARLETTO ROCK • PRIMAVERA 6 CARLETTO ROCK • ESTATE 7 ROSSO ROSSO 8 BUON NATALE • Un regalo a sorpresa 9 SUPER UGO (Che bello essere un bruco! pagg. 5-13) 10 SUPER UGO (Operazione ACCAC pagg. 20-31 tranne pag. 21) 11 SUPER UGO • Babbo per una notte 12 IL TOPINO CHE VOLEVA LEGGERE 13 UN TIPO SPECIALE (tranne pagg. 10-15) 14 MISTERO ALLA FATTORIA GIALLOGIRASOLE 15 I MUSICANTI DI BREMA • I fantastici quattro 16 I MUSICANTI DI BREMA • Casa dolce casa • All’attaccooo! • Mammamia, che fifoni! 17 RE E REGINE • La regina delle nevi 18 RE E REGINE • I vestiti nuovi dell’imperatore
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ASCOLTO E COMPRENSIONE IN CLASSE
LO SCACCIAPAURA Ascolta la storia letta dall’insegnante, poi rispondi e completa indicando con una X.
1. Chi è il protagonista della storia? a) Tania. c) b) Giulio. d)
i fantasmi. La zia.
2. Quale personaggio non c’è nella storia (intruso)? a) Il nonno. c) La mamma e il papà. b) La sorellina. d) La zia Peppa. 3. Dove non vuole andare Giulio? a) In soffitta. b) Nello scantinato sotto la scala. c) Nel garage di papà. d) Nel terrazzino della cucina. 4. Qual è il compito che mamma e papà chiedono tutti i giorni a Giulio? a) Sparecchiare. b) Lavare i piatti. c) Comprare il pane. d) Prendere l’acqua minerale nel sottoscala. 5. Perché Giulio non vuole andare nel sottoscala? a) Perché pensa di scivolare. b) Perché ha paura. c) Perché vuole che vada la sorellina. d) Perché è pigro. 6. Giulio ha paura soprattutto: a) dei cani. b) del buio. c) di ragni, mostri e fantasmi. d) dei topi.
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7. Giulio non vuole dire a papà che ha paura perché: a) crede che lo sgriderebbe. b) crede di passare per fifone. c) teme che lo direbbe al nonno. d) teme di prendere una punizione. 8. Chi aiuta Giulio? a) L’amica della nonna. b) La nonna. c) La zia Peppa. d) Il nonno Giuseppino. 9. Che cosa fa la zia Peppa quando capisce che Giulio ha paura di andare nello scantinato? a) Dice al papà di non mandarlo più. b) Va con Giulio e dice che è vero: quello è un posto che fa paura. c) Va lei a prendere l’acqua da sola. d) Dice al papà di mandare la sorellina di Giulio. 10. La zia aiuta Giulio a sconfiggere i ragni insegnandogli il gioco: a) di guardare dall’altra parte per non vedere i ragni. b) di fare come Occhio di serpente che fissa con coraggio i mostri e li sconfigge facendoli diventare di pietra. c) di chiamare a squarciagola papà che sconfiggerà ragni e mostri. d) di prendere una paletta e schiacciare i ragni. 11. Questa storia ci aiuta a capire: a) che è meglio parlare con qualcuno quando si ha paura, così ci insegnerà qualche segreto per sconfiggerla. b) che è meglio non dirlo a nessuno. c) che anche gli eroi da piccoli hanno avuto paura di qualcosa. d) che c’è sempre un segreto per sconfiggere la paura. Impara la “Vampistrocca Scacciapaura” presente sul libro: vale proprio per tutte le paure! © La Spiga Ediz io n
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ASCOLTO E COMPRENSIONE IN CLASSE
VOGLIO UN CANE Ascolta la storia letta dall’insegnante, poi rispondi e completa indicando con una X.
1. Gioggio ha una passione per i cani e chiede alla mamma di: a) comprare un cane. b) adottare un cane. c) prendere in prestito un cane per un po’ di tempo. 2. Che cosa vuol dire “adottare”? a) Prendersi cura di un cane abbandonato. b) Farsi regalare un cagnolino dalla nonna. c) Fare le coccole al cane preferito. 3. La mamma non vuole cani in casa, allora Gioggio immagina di avere: a) un amico invisibile. b) un cane invisibile. c) un cane nascosto in giardino. 4. Gioggio con la sua immaginazione: a) impara a prendersi cura di un animaletto. b) si diverte lo stesso. c) fa dei giochi pericolosi e fa arrabbiare i suoi genitori. 5. Quando arriva il compleanno di Gioggio? a) In primavera. b) In estate. c) In autunno. 6. Qual è la più grande sorpresa per Gioggio? a) La festa. b) I dolci. c) Il regalo di un cagnolino vero.
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7. Come ha chiamato il suo cagnolino? a) R iccardo. b) R iefolo. c) D iscolo. Gioggio conosce tante razze di cane. Mettile in ordine alfabetico.
coker
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fox terrier
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volpino
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alano
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dalmata
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spaniel
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pastore tedesco
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terranova
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levriero
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mastino
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lupo
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I cani con la B sono diversi. Mettili in ordine alfabetico.
bracco • barboncino • bulldog • bassotto
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ASCOLTO E COMPRENSIONE IN CLASSE
CARLETTO ROCK • AUTUNNO Ascolta la storia letta dall’insegnante, poi rispondi indicando con una X.
1. Dove si svolgono i fatti? a) In campagna. b) In città. c) Nel bosco. 2. Quando? a) In estate. b) In inverno. c) In autunno. 3. Chi canta? a) Un bambino. b) Un albero. c) Un animaletto. 4. Chi grida aiuto? a) Gli animaletti del bosco. b) Alcuni bambini. c) L’albero Carletto. 5. Perché grida aiuto? a) Ha perso le foglie. b) Ha visto un mostro. c) È da solo. 6. Che cosa dicono gli animaletti all’albero? a) È ammalato. b) È arrivato l’autunno. c) È più bello senza foglie.
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7. Chi fa compagnia all’albero? a) Gli altri alberi. b) Un picchio. c) I funghi. 8. Qual è l’animaletto che nella storia non c’è? a) Il tasso. b) Il riccio. c) L’orso. 9. Perché gli animaletti del bosco non possono fare compagni all’albero? a) Perché si stanno preparando per il letargo. b) Perché vogliono giocare. c) Perché non sono amici dell’albero.
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ASCOLTO E COMPRENSIONE IN CLASSE
CARLETTO ROCK • INVERNO Ascolta la storia letta dall’insegnante, poi rispondi indicando con una X.
1. Chi saltella felice nel bosco? a) Un gufo. b) Una lepre. c) Un bambino. 2. Come si chiama? a) Lalla b) Lola c) Lulù 3. Che cosa la fa spaventare? a) Un grido che fa “Bu!”. b) Lo sparo dei cacciatori. c) Un ramo che cade vicino. 4. Chi faceva questo rumore? a) Un albero fantasma. b) Un mostro bianco. c) Un animaletto dispettoso. 5. Perché l’albero Carletto sembrava un fantasma? a) Perché un bambino gli aveva messo un lenzuolo. b) Perché era coperto di neve. c) Perché spariva e ricompariva. 6. Perché gufo Gerardo è triste? a) Perché non ha più una casa. b) Perché ha freddo. c) Perché non ha amici.
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7. Chi gli ha portato via la casa? a) Un temporale. b) Altri gufi. c) Gli uomini. 8. Che cosa hanno fatto gli uomini? a) Hanno tagliato l’albero dove c’era la casa del gufo. b) Hanno portato la casa del gufo in discarica. c) Hanno messo altri uccelli nel nido del gufo. 9. Dove ha dormito quella notte gufo Gerardo? a) Tra i rami dell’albero Carletto. b) Nella tana della lepre. c) In un nido abbandonato. 10. Che cosa hanno fatto gli uomini che tagliavano gli alberi? a) Si sono messi tutti a cantare. b) Si sono messi tutti a urlare. c) Hanno chiamato la guardia forestale.
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ASCOLTO E COMPRENSIONE IN CLASSE
CARLETTO ROCK • PRIMAVERA Ascolta la storia letta dall’insegnante, poi rispondi e completa indicando con una X.
1. Che cosa fanno gli uccellini? a) Costruiscono il nido e cantano. b) Cercano il cibo. c) Sono tristi perché fa freddo. 2. Quando? a) In estate. b) In primavera. c) In inverno. 3. Perché l’albero Carletto è agitato? a) Perché una farfalla gli dà fastidio. b) Perché ha il solletico. c) Perché ha troppe foglie in testa. 4. Che cosa gli dice la farfalla? a) Che ha i fiori in testa. b) Che è pieno di frutti. c) Che è pieno di nidi. 5. Che cosa chiedono gli uccellini all’albero Carletto? a) Di dare loro un fiore. b) Di poter fare il nido. c) Di poter giocare tra i rami. 6. Infine Carletto: a) è felice di stare con tanti amici. b) chiede ai bambini di raccogliere i suoi fiori. c) continua ad avere il solletico.
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CARLETTO ROCK • ESTATE Ascolta la storia letta dall’insegnante, poi completa e rispondi indicando con una X.
1. Carletto sente la testa pesante perché: a) ha la febbre. b) ha le mele. c) è carico di nidi. 2. Gli maturano le mele in: a) primavera. b) estate. c) autunno. 3. Chi corre ad aiutare Carletto? a) Serpente e lucertola. b) Picchio e zanzara. c) Ape e lucertola. 4. L’albero Carletto: a) vuole dare le mele agli animali. b) vuole le pere al posto delle mele. c) vuole togliere le mele dalla chioma. 5. Gli animaletti convincono l’albero a tenere le mele perché: a) in questo modo ha tutta la chioma colorata come i cantanti rock. b) le mele sono gustose da mangiare. c) così i bambini andranno a raccoglierle. 6. Secondo te, perché è bello essere un albero di melo? a) Perché ha sempre le foglie verdi. b) Perché cambia aspetto in ogni stagione. c) Perché gli uccelli non fanno il nido e non lo disturbano.
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ASCOLTO E COMPRENSIONE IN CLASSE
ROSSO ROSSO Ascolta la storia letta dall’insegnante, poi rispondi indicando con una X.
1. Chi è Rossino? a) Un bambino. b) Un pesciolino. c) Un frutto rosso. 2. Com’è Rossino? a) È rosso come una fragola. b) Ha una pinna verde. c) Ha un solo puntino sulla pinna. 3. Com’è Luca? a) Ha il naso a punta. b) Ha i capelli rosso ciliegia. c) Ha tanti puntini rossi sulle guance. 4. Che cosa c’è nel vaso di Rossino? a) Una casetta con le alghe. b) Tanti sassolini. c) Altri pesciolini. 5. Chi ha regalato il pesciolino a Luca? a) Il nonno. b) Lo zio. c) La mamma. 6. Che cosa fa Rossino per dire di sì? a) Muove la testa da destra a sinistra. b) Salta. c) Muove la testa su e giù.
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7. Che cosa fa Rossino quando ha fame? a) Fa il morto. b) Apre la bocca. c) Chiude gli occhi. 8. Che cosa fa Rossino quando è felice? a) Fa spruzzi. b) Fa bolle. c) Fa capriole. Quale animale hai o vorresti avere? Scrivi il nome e disegnalo.
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ASCOLTO E COMPRENSIONE IN CLASSE
BUON NATALE Ascolta la storia letta dall’insegnante, poi rispondi e completa indicando con una X.
1. Chi prepara i regali a casa di Babbo Natale? a) Le fate. b) Gli elfi. c) Le renne. 2. La luna pensa: a) che è bello preparare i regali. b) che Babbo Natale non le farà un regalo. c) che è stanca di splendere di notte. 3. La zia Bettina vuole: a) una macchinina per il nipotino. b) una bambola per Sofia. c) un libro tutto per lei. 4. La nonna Susanna ha preparato: a) il pranzo per tutti. b) la merenda. c) la cena. 5. Il mattino seguente, Babbo Natale: a) fa colazione molto tardi. b) controlla che gli elfi abbiano riempito i sacchi di regali. c) esce a vedere se c’è la neve. 6. Dopo pranzo Babbo Natale: a) beve il caffè. b) fa un giretto sulla slitta. c) fa un sonnellino.
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7. Nel pomeriggio Babbo Natale: a) va a controllare che le renne siano pronte e riposa. b) va a salutare la nonna. c) chiama al telefono alcuni bambini per chiedere quale regalo vogliono. 8. Quando la luna ritorna nel cielo: a) le renne e Babbo Natale sulla slitta riposano. b) le renne e Babbo Natale sulla slitta partono con i doni. c) le renne e Babbo Natale sulla slitta ritornano a prendere i doni dimenticati. 9. La luna riceve una sorpresa. Quale? a) Un bacio di Babbo Natale. b) Un dono tutto per lei, cioè un libro. c) Un saluto da tutti i bambini che aspettano i doni.
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ASCOLTO E COMPRENSIONE IN CLASSE
SUPER UGO Ascolta la storia letta dall’insegnante, poi rispondi indicando con una X.
1. Chi dorme all’ombra di un pomodoro? a) Quattro bruchi. b) Quattro lumache. c) Quattro farfalle. 2. Dove si trovano? a) Nel bosco in montagna.
b)
Nel prato della fattoria.
c)
Nell’orto della fattoria.
3. Chi era stato invitato a pranzo? a) La tartaruga Elsa. b) L a lumaca Anna. c) La lumaca Enna. 4. Che cosa faceva l’ape Sara? a) Faceva il miele. b) Raccoglieva il nettare. c) Raccoglieva i girasoli. 5. Il bruco per quale motivo mangiava? a) Per ingrassare e diventare una pupa e poi una farfalla. b) Per ingrassare, diventare bella e trovare un fidanzato. c) Per diventare robusta e forte. 6. Che cosa risponde bruco Ugo? a) Non vedo l’ora di avere le ali. b) Sono un bruco e resterò così. c) Si mette a ridere pensando a uno scherzo. 7. Che cosa fanno gli altri? a) Sono contenti per lui. b) Prendono in giro Ugo. c) Sperano di volare insieme a lui. aS ©L
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SUPER UGO! Operazione ACCAC Ascolta la storia letta dall’insegnante, poi completa e rispondi indicando con una X.
Tutti prendevano in giro il bruco Ugo perché non voleva diventare farfalla, allora cominciò a raccontare tante bugie… 1. Un giorno il bruco raccontò di aver visto: a) un omino blu. b) un bruco blu. c) una navicella spaziale blu. 2. Come si chiamava l’omino? a) U ls. b) U lb. c) U rr. 3. Uscì da una macchina volante che sembrava: a) un pomodoro. b) una melanzana. c) una cipolla. 4. Ugo raccontò che aveva aiutato: a) i gatti. b) le galline. c) i galli. 5. Il nemico da combattere era: a) un cacciatore. b) l ’orso. c) la volpe.
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ASCOLTO E COMPRENSIONE IN CLASSE
6. Che cosa faceva questo nemico? a) Spaventava gli animali. b) Rubava le uova. c) Faceva la cacca nel pollaio. 7. Che cosa ha pensato di fare Ugo per sconfiggere questo nemico? a) Lanciare la cacca per colpirlo. b) Mettere la cacca nei cestini al posto delle uova. c) Lanciare i pomodori addosso come bombe. 8. Da quel giorno: a) la volpe non prese più le uova. b) le galline si costruirono un pollaio nuovo. c) la volpe diventò amica delle galline.
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SUPER UGO! BABBO per una notte Ascolta la storia letta dall’insegnante, poi rispondi e completa indicando con una X.
1. A Natale il bruco Ugo raccontò un’altra bugia. Quale? a) Babbo Natale aveva l’influenza. b) Babbo Natale era stanco di portare i doni. c) Babbo Natale aveva cambiato mestiere e non portava più i doni ai bambini. 2. Che cosa fece Babbo Natale secondo il bruco? a) Invitò a casa sua il bruco Ugo. b) Disse a Ugo di portare lui i doni ai bambini. c) Mandò le renne da Ugo per fargli fare un giro. 3. Bruco Ugo raccontò anche che: a) quella volta diventò come Babbo Natale e portò lui i doni. b) andava insieme a Babbo Natale a portare i doni. c) quella volta andarono solo le renne a portare i regali. 4. Gli animaletti dissero a Ugo: a) che se raccontava bugie sarebbe rimasto senza amici. b) che potevano diventare le sue bugie per quanto erano divertenti. c) che se raccontava bugie gli cresceva il naso come Pinocchio. Secondo te, perché Ugo raccontava bugie?
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ASCOLTO E COMPRENSIONE IN CLASSE
IL TOPINO CHE VOLEVA LEGGERE Ascolta la storia letta dall’insegnante, poi rispondi e completa indicando con una X.
1. Come si chiamava il topino? a) Lino. b) Gino. c) Tino. 2. Quale gioco faceva con i fratelli? a) Biglie. b) Nascondino. c) Caccia al formaggio. 3. Da quando era piccino il topino: a) voleva colorare i libri. b) voleva fare i lavoretti con le pagine. c) sfogliava e ammirava i disegni dei libri. 4. La mamma e il papà del topino: a) sapevano leggere. b) non sapevano leggere. c) andavano a scuola per imparare a leggere. 5. La mamma e il papà del topino: a) non avevano mai visto un libro. b) usavano le pagine del libro per fare tante cose. c) non volevano imparare a leggere. 6. Quando diventò abbastanza grande il topino Gino: a) decise di partire per scoprire un posto in cui si imparasse a leggere. b) incominciò a viaggiare per conoscere nuovi paesi. c) incontrò degli amici e partì con loro per andare a scuola.
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7. Che cosa facevano con i libri i topi che incontra Gino? a) L eggevano. b) Costruivano oggetti con le pagine e coloravano. c) Usavano i libri come regali. 8. Chi incontrò infine il topolino Gino? a) Un topo professore delle superiori. b) Un topo bibliotecario. c) Un vecchio topo che scriveva libri. 9. Questo topo in che modo aiutò Gino? a) Gli insegnò come si legge un libro. b) Gli insegnò come si scrive un libro. c) Gli insegnò come si disegna un libro. 10. Quando Gino imparò a leggere: a) pensò che era così noioso stare sempre seduti. b) dopo un po’ lasciò i libri e partì. c) scoprì tanti mondi e personaggi nuovi.
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ASCOLTO E COMPRENSIONE IN CLASSE
UN TIPO SPECIALE Ascolta la storia letta dall’insegnante, poi completa e rispondi indicando con una X.
1. Pablo è: a) un bambino. b) un orso. c) metà bambino e metà orso. 2. Di che colore ha la pelliccia Pablo? a) Bianco e marrone. b) Marrone e grigio. c) Arancione con i pallini rossi. 3. Quando giocano a nascondino che cosa succede? a) Gli altri orsi non vogliono giocare con lui. b) Scoprono subito Pablo perché diverso dagli altri. c) Pablo vuole stare da solo. 4. Pablo è triste perché: a) nessuno vuole giocare con lui. b) vorrebbe essere uguale agli altri. c) vorrebbe stare con la mamma. 5. Un giorno uno scoiattolo ha detto a Pablo che ha la macchina nera sulla pelliccia arancione. L’orsetto da quel giorno pensò di essere: a) una giraffa. b) un ghepardo. c) solo un orso diverso. 6. Pablo parte per l’Africa: a) per incontrare nuovi amici. b) per conoscere le giraffe. c) perché non vuole più vedere gli orsi.
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7. Pablo nella savana incontra degli animali. Quale incontra per primo? a) Elefante Ruggiero, leggero. b) Ippopotamo Renato, profumato. c) Coccodrillo rosa, leone doriano vegetariano. 8. Che cosa mangia il leone Doriano? a) Solo bistecche di scimmia. b) Solo verdure. c) Solo carne. Finalmente l’orsetto Pablo incontra la giraffa, ma gli dicono che non è come lui. Indica con una X solo quello che Pablo ha in comune con la giraffa.
a) b) c) d)
ollo lungo. C Alto 6 metri. Macchie sulla pelliccia. Lingua lunghissima.
Questa storia ci ha fatto capire che... Indica con una X.
a) b) c)
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gni animaletto è unico e speciale. O Se uno non è come gli altri non si può giocare insieme. Si può stare solo con quelli dello stesso colore.
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ASCOLTO E COMPRENSIONE IN CLASSE
MISTERO ALLA FATTORIA GIALLOGIRASOLE Ascolta la storia letta dall’insegnante, poi rispondi e completa indicando con una X.
Gli animali della fattoria “Giallogirasole” si svegliano come tutte le mattine, ma... questa è una giornata particolare, diversa dalle altre! 1. Dove sta andando Matteo? a) A portare il cibo ai polli. b) A mungere le mucche. c) A tagliare l’erba. 2. Dove sta andando Anna? a) A prendere il latte. b) Ad accarezzare le oche. c) A portare il mangime alle oche. 3. Chi è Tobia? a) Un bambino. b) Il gatto. c) Un maialino. 4. Perché Anna e Matteo sono preoccupati? a) Perché nella fattoria sono arrivati i ladri. b) Perché non trovano più Tobia. c) Perché non c’è abbastanza cibo per gli animali. 5. Che cosa fa il cane Ernesto? a) Bisticcia con tutti gli animali. b) È contento perché così il gatto non lo disturba più. c) Va a cercare Tobia raccogliendo degli indizi. 6. Che cosa dice la mucca Bettina a Ernesto? a) Che non sa dov’è il gatto Tobia. b) Che ha visto il gatto Tobia forse il giorno prima. c) Che il gatto Tobia non è un suo amico. aS ©L
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7. Quale indizio dà la mamma scrofa al cane Ernesto? a) Il gatto aveva sonno. b) Il gatto non parlava con nessuno. c) Il gatto negli ultimi giorni era silenzioso e dormiva. 8. Le pecore dicono che: a) il gatto era più grasso del solito. b) il gatto si nascondeva spesso. c) il gatto si metteva il fila con le galline. 9. Le galline a Ernesto dicono che: a) il gatto Tobia camminava lentamente. b) il gatto saltava più del solito. c) il gatto era più magro. 10. Infine, il cane Ernesto dove ha trovato il gatto? a) Sotto il fieno. b) Sotto un albero. c) In una capanna. 11. Perché il gatto si era nascosto? a) Perché doveva far nascere i gattini in un posto tranquillo. b) Perché giocava a nascondino. c) Perché aveva paura del cane. 12. Anna e Marco hanno pensato che in realtà Tobia era una gatta femmina, così l’hanno chiamata: a) M atilde. b) M afalda. c) M arta.
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ASCOLTO E COMPRENSIONE IN CLASSE
I MUSICANTI DI BREMA I fantastici quattro Ascolta la storia letta dall’insegnante, poi rispondi indicando con una X.
1. Chi sono gli animali protagonisti della storia? a) Un asino, una pecora, una gallina, un cane. b) Un asino, un cane, un gatto, un gallo. c) Un cane, due gatti, un gallo. d) Camillo, Arturo, Gea, Gastone. 2. Dove hanno deciso di andare i quattro amici? a) A Brema. b) A Brescia. c) A Crema. 3. Perché decidono di andare in quella città? a) Perché vogliono conoscere nuovi amici. b) Perché vogliono formare una banda musicale. c) Perché vogliono vivere in una casa tutti insieme. 4. Tre animaletti sono stati rifiutati dai padroni perché troppo vecchi. Chi sono? a) L’asino, il cane, il gatto. b) Il gallo, il cane, il gatto. c) Due gatti e il cane. Discuti con i tuoi compagni.
a) Secondo te, è giusto occuparsi delle persone anziane? b) Che cosa può dare una persona anziana ai giovani?
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Collega i nomi dei protagonisti agli animali.
Camillo
Arturo
Gea
Gastone
asino
cane
gatto
gallo
I quattro animali hanno deciso di formare una banda musicale. Collega ogni personaggio al suo strumento.
Gatto
Tromba
Gallo
Chitarra
Cane
Tamburo
Asino
Voce
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ASCOLTO E COMPRENSIONE IN CLASSE
I MUSICANTI DI BREMA Casa dolce casa All’attaccooo! Mammamia, che fifoni! Ascolta la storia letta dall’insegnante, poi completa e rispondi indicando con una X.
1. Quando i quattro animali arrivarono in una casa nel bosco scoprirono che c’erano: a) dei pirati. b) dei briganti. c) dei cacciatori. 2. Che cosa stavano facendo? a) Mangiavano a più non posso. b) Cantavano. c) Litigavano. 3. Perché i briganti scapparono via? a) Perché si spaventarono sentendo i quattro animali entrare. b) Perché avevano sentito un tuono. c) Perché avevano deciso di andare a caccia. 4. Quando i briganti tornarono a casa: a) fecero amicizia con i quattro animali. b) s capparono via di nuovo perché gli animali li avevano aggrediti. c) si misero a cucinare per gli animali. 5. I briganti hanno dei nomi con un significato. Che cosa vuol dire “stolto”? a) Storto. b) Alto. c) Sciocco. aS ©L
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6. Che cosa vuol dire “tonto”? a) L ento. b) S ciocco. c) S trano. 7. Secondo te, Tonto e Stolto con il loro capo erano capaci di trattare bene gli animali? a) S ì. b) N o. c) F orse. Indica con una X la risposta sbagliata.
8. Gli animali rifiutati e maltrattati come hanno risolto il problema? a) Allontanandosi per stare da soli. b) Cercando nuovi amici. c) Cercando un’attività divertente da fare insieme.
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ASCOLTO E COMPRENSIONE IN CLASSE
RE E REGINE LA REGINA DELLE NEVI Ascolta la storia letta dall’insegnante, poi rispondi e completa indicando con una X.
1. Come si chiamavano i protagonisti? a) Gemin e Kate. b) Gerda e Kai. c) Gef e Carol. 2. Dove vivevano? a) In un castello nel bosco. b) In una capanna nel bosco. c) In una casa nel bosco. 3. Che cosa facevano d’inverno? a) Giocavano davanti al camino. b) Giocavano al computer in cameretta. c) Leggevano fiabe davanti al camino. 4. Quale fiaba amava leggere Kai? a) La regina delle nevi. b) La regina di ghiaccio. c) La regina bianca. 5. Un giorno la finestra si aprì. Che cosa successe? a) Un chicco di grano entrò nell’occhio di Kai. b) Un chicco di neve entrò nell’occhio di Gerda. c) Un chicco di neve entrò nell’occhio di Kai. 6. Da quel momento il cuore di Kai divenne di ghiaccio, allora: a) non era più un bravo bambino e faceva dispetti. b) aveva sempre freddo. c) diventò un pupazzo di neve.
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7. Una sera arrivò la regina delle nevi e portò con sé sulla slitta Kai, allora: a) Kai andò con lei in un castello e diventò sempre più buono. b) Kai non voleva andare con lei e gridava aiuto. c) Kai nel castello era solo con la regina, ma aveva il cuore di ghiaccio e non poteva piangere. 8. Gerda andò in cerca del suo caro amico Kai, ma: a) incontrò una strega cattiva. b) incontrò una vecchina buona. c) incontrò un orco. 9. Gerda riuscì a liberarsi e ritrovò Kai. Lei riuscì a sciogliere il suo cuore di ghiaccio con: a) il calore del suo abbraccio e le sue calde lacrime. b) una calda coperta. c) il calore della stufa. 10. Quando ritornarono nel loro giardino di rose i due bambini erano di nuovo felici. Secondo te, che cosa ci vuole far capire questa fiaba? a) Non bisogna giocare con la neve e il ghiaccio. b) Un amico vero ti può aiutare se sei nei guai. c) Non bisogna mai stare da soli.
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ASCOLTO E COMPRENSIONE IN CLASSE
RE E REGINE
I vestiti nuovi dell’imperatore Ascolta la storia letta dall’insegnante, poi rispondi indicando con una X.
1. Che cosa vuol dire “vanitoso”? a) Che fa regali a tutti. b) Che è simpatico. c) Che ama guardarsi allo specchio ed essere sempre bello ed elegante. 2. Chi è vanitoso? a) Il re. b) I sarti. c) La regina. 3. Che cosa vuol dire “imbroglione”? a) Che prende in giro. b) Che scherza sempre. c) Che inganna gli altri, per esempio prendendo soldi in cambio di niente. 4. Chi sono gli imbroglioni? a) I sarti. b) I servi. c) I nemici del re. 5. Che cosa chiedono i sarti all’imperatore? a) Di poter mangiare tutte le sere nella reggia. b) Denaro in cambio di vestiti che non esistono. c) Di poter dormire nella reggia. 6. Che cosa è invisibile? a) Il vestito dell’imperatore. b) La regina. c) I sarti. aS ©L
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7. Chi va alla sfilata in mutande? a) Un servo. b) Un bambino. c) Il re. 8. Che cosa dicono tutte le persone? a) Che il re è matto. b) Che il vestito dell’imperatore è meraviglioso. c) Che il re è nudo. 9. Che cosa fa il re al corteo? a) Indossa i vestiti invisibili, cioè niente. b) Indossa gli abiti più belli. c) Indossa un abito d’oro. 10. Chi scoppia a ridere? a) Un servo. b) Un bambino. c) Una donna. 11. Secondo te, che cosa ci vuol fare capire questa storia? a) I grandi hanno sempre ragione. b) Il re sa sempre tutto. c) I bambini sono più sinceri degli adulti.
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ACCOGLIENZA
C Il mio ritratto
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ACCOGLIENZA
D Il ciondolo per la collana del primo giorno
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E La mia foto sul trenino
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F La prima parola
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G Sulla porta
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H La fila di Elfo Magor
NOMI 1. .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7. .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11. .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17. .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21. .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 23. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25. .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . © La Spiga Ediz io n
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10. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12. .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16. .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18. .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20. .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22. .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24. .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26. .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
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ACCOGLIENZA
L Il calendario
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L Il calendario
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L Il calendario
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ALTRI MATERIALI
ALTRI MATERIALI
M Il cappello di Magor
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ALTRI MATERIALI
N I cartellini per la prima storia
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ALTRI MATERIALI
N I cartellini per la prima storia
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ALTRI MATERIALI
O Il sacco di Magor, carico di... (giochi fonologici)
COMINCIA COME.../CON...
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ALTRI MATERIALI
O Immagini per i giochi fonologici
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O Immagini per i giochi fonologici (comincia come...)
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ALTRI MATERIALI
P Striscia per il cartellone delle prime parole
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ALTRI MATERIALI
Q Lo zaino di Magor per le parole “eleganti” (arricchimento lessicale)
LA PAROLA DEL GIORNO
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R Cartellini animati per le prime parole (dimostrazioni alla lavagna)
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14a PARTE1
GUID-ami NELLA CARTELLA DEL DOCENTE TUTTO L’ANNO (le programmazioni e tutte le storie delle lettere in tabella)
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PROGRAMMAZIONE
GUID-ami:
nella cartella del docente tutto l’anno ➜ Sommario 1 Programmazione: lingua italiana e trasversalità con cittadinanza 2 Obiettivi e contenuti di cittadinanza in tabella 3 Griglie di rilevazione delle abilità e delle competenze 4 Tabelle GUID-ami: tutto il lavoro in poche pagine: • attività o contenuti delle storie delle lettere per la programmazione • storie e canti delle lettere dalla A alla Zeta sintetizzate progressivamente nel Libro di Lettura e nel Metodo 5 Capire di più: • gli stadi di concettualizzazione della lingua scritta secondo Ferreiro-Teberosky e di Uta Frith • glossario della programmazione
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PROGRAMMAZIONE
PROGRAMMAZIONE: LINGUA ITALIANA e trasversalità con CITTADINANZA (secondo le Indicazioni Nazionali) COMPETENZE: SAPERE E FARE PER ESSERE COMPETENZA COMUNICATIVA, COMPETENZA IDEATIVA L’alunno dimostra: • di partecipare alle CONVERSAZIONI IN CLASSE come occasione per esprimere i propri pensieri e confrontarli con i compagni; • ATTENZIONE ALL’ASCOLTO per comprendere quanto gli altri comunicano e rispettare la loro persona.
COMPETENZA METAFONOLOGICA: RIFLESSIONE LINGUISTICA L’alunno si dimostra: • attivo e partecipe nella scoperta delle regole di formazione delle parole.
ABILITÀ: I PROCESSI DEL SAPER FARE
CONOSCENZE: CONTENUTI DEL SAPERE ORALE, SCRITTO, GRAFICO, PROCEDURALE • Regole della conversazione. • Personaggi, luoghi, tempi, successione di fatti, messaggio. • Ordine logico e cronologico. • Ideazione orale sullo stile dei “nonsense”. • Ideazione in coerenza a un argomento di comprensione.
ASCOLTO E PARLATO • Ascoltare e prestare attenzione ai messaggi orali. • Chiedere la parola. • Intervenire in modo chiaro, ordinato e pertinente. • Chiedere chiarimenti. • Narrare esperienze personali e racconti seguendo un ordine logico e temporale. •C omprendere, ricordare e riferire contenuti essenziali di storie ascoltate. • Descrivere un’immagine nel contesto di una storia. •R icostruire sequenze. • Partecipare all’invenzione di una storia fantastica dimostrando di saper esprimere in modo libero la propria creatività. Giochi orali di fonologia globale METACOGNIZIONE • Riflessione orale sui primi processi • Conte, canti, filastrocche in rima; linguistici, confrontandosi con i catene di parole, telefono senza fili. compagni. • Ricerca di PAROLE LUNGHE/ CORTE, • P restare attenzione alla veste PAROLE CHE INIZIANO, FINISCONO sonora delle parole, partecipando COME…, PAROLE CHE INIZIANO ai giochi fonologici. CON… LE STESSE SILLABE. • Segmentazione di parole in sillabe; • r icerca di SILLABE INTERMEDIE E FINALI delle parole, domino di parole. Giochi orali di fonologia analitica • Ricerca di parole che iniziano con lo stesso fonema. • Conta sulle dite dei fonemi nelle parole. • Ricerca del fonema che viene prima, dopo di…
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PROGRAMMAZIONE
COMPETENZA DI DECODIFICARE BREVI FRASI L’alunno dimostra: • curiosità e interesse verso i TESTI SCRITTI come fonte di nuove scoperte; • impegno e costanza nelle fasi di acquisizione dei PRIMI STRUMENTI DELLA LETTO-SCRITTURA.
LETTURA Anticipazione • Leggere parole intuendo il significato dalle immagini. • Leggere parole e frasi prestando attenzione alle parti uguali (“stabili”) già conosciute (parole, sillabe, lettere che si ripetono nella frase). • Leggere togliendo o aggiungendo una lettera o una sillaba a parti sempre uguali (stabilità e differenziazione). Discriminazione visiva • Associare un grafema a un “intermediario visivo”. • Distinguere uno o più grafemi in un contesto diverso. • Distinguere un grafema da altri sulla base dell’orientamento spaziale. • Ricercare una lettera in una parola o in brevi frasi. • Leggere le consonanti associate alle vocali. • Ricercare le cinque sillabe, facilitati dal colore sempre uguale, corrispondente a quello delle vocali.
Strategie di lettura per anticipazione • Attenzione al contesto visivo, riconoscimento delle “letterepersonaggio”; ricerca di parti uguali (stabili) nelle parole o in brevi frasi; discriminazione dello “spazio-pausa” tra le parole; aggiunta, elisione di lettere o sillabe in una parola. ��������������������������������������������������������������������������
• Identificazione del FONEMA INIZIALE e associazione al corrispondente “GRAFEMA ANIMATO”, ovvero il PERSONAGGIO-LETTERA. • Orientamento spaziale delle componenti delle lettere (alto, basso, destra, sinistra...). • Discriminazione di lettere in un contesto.
• Formazione delle SILLABE.
Direzionalità sinistra-destra • Denominare immagini con uguale fonema/sillaba scorrendo il rigo da sinistra a destra.
• Convenzionalità della scrittura da sinistra a destra.
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Discriminazione uditiva e ritmo • Associare un grafema a un “intermediario “uditivo” o fonologico. • Riprodurre ritmi con intensità e intonazioni diverse pronunciando il fonema corrispondente alla lettera. • Riprodurre ritmi diversi pronunciando le sillabe. • Cantare giochi di parole. •D iscriminare fonemi simili (sordi e sonori come F/V, P/B...) attraverso il ricorso a un intermediario uditivo, fonologico, tattile, come il soffio o la vibrazione delle corde vocali.
• Canto di fonemi con ritmi diversi e seguendo un supporto grafico per gli spazi/pause. • Canto di brevi brani riferiti alle “lettere-personaggio” in cui si ripetono le sillabe a esse riferite. • Approccio al breve testo precedentemente ascoltato a diversi livelli: lettura di grafemi, sillabe, sillabe inverse, parole. • Associazione dei fonemi simili al soffio o alla vibrazione delle corde vocali.
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PROGRAMMAZIONE
Percezione dell’ordine temporale • Conservare l’ordine delle lettere in una parola.
• Lettura di parole senza inversioni, spostamenti in avanti o indietro di lettere.
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Sintesi uditiva • Fusione di più sillabe in una parola ascoltata (fonologia globale). • Unire oralmente i suoni ascoltati per pronunciare parole e non • Fusione consonante-vocale parole. ascoltate (fonologia analitica). • Fusione di fonemi ascoltati per formare una parola (fonologia analitica). ��������������������������������������������������������������������
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Associazione completa grafemi-fonemi • Riconoscere tutti i grafemi e pronunciare i corrispondenti fonemi in una sequenza ordinata di parole da sinistra a destra.
• Lettura pronunciando i fonemi separatamente.
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Sintesi visiva • Leggere le sillabe in un’unica battuta all’interno di parole. • Leggere gradualmente SILLABE INIZIALI, INTERMEDIE e FINALI delle parole. • Leggere parole. • Leggere brevi frasi composte da sillabe note. • Leggere filastrocche e brevi brani correttamente e con un ritmo adeguato al proprio modo di parlare.
• Fusione consonante-vocale lette. • Fusione di più sillabe in una parola letta. • Fusione di fonemi letti per formare una parola. • Lettura di brevi frasi. • Lettura di un testo completo seguendo con il dito la giusta direzionalità sinistra-destra, prestando attenzione agli spazi (stacchi ritmici) tra le parole, soffermandosi su parole note, già analizzate. • Automatizzazione delle convenzioni ortografiche (ad esempio, lettura dei gruppi consonantici). • Automatizzazione graduale della lettura (correttezza e tempi adeguati alla fluenza del proprio parlato).
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COMPETENZA DI LETTURA E COMPRENSIONE DEL TESTO L’alunno dimostra: • di leggere, comprendere e memorizzare con il supporto di immagini; • curiosità e piacere di leggere.
Lettura e comprensione • Comprendere semplici frasi e brevi testi.
• Comprensione di personaggi, luogo, tempo, successione dei fatti. • Comprensione dell’ordine logico e dell’ordine cronologico attraverso la ricostruzione di sequenze di immagini.
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Memorizzazione • Memorizzare semplici filastrocche e poesie.
• Stabilizzazione in memoria di brevi testi in rima cantati, letti collettivamente e poi individualmente.
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Lettura spontanea per capire • Lettura occasionale e spontanea di messaggi scaturiti dall’ambiente messaggi nel contesto ambientale: di vita. insegne, scritte sui cartelloni in classe…
COMPETENZA ESECUTIVA L’alunno dimostra: • un’adeguata padronanza grafomotoria.
Leggere per il piacere di leggere • Approccio ai libri di narrativa i libri della biblioteca di classe. predisposti in classe, cogliendo ogni occasione di tempo libero. SCRITTURA Abilità esecutive • Organizzare adeguatamente lo spazio sul foglio (lettere sparse o seguenti una linea ideale). • Riprodurre/seguire percorsi grafici • Utilizzo dello spazio grafico, con o linee rette in diverse direzioni, il passaggio graduale da ordine curve a complessità crescente. sparso a ordine che segue una linea ideale. • Completare figure con elementi semplici a destra e a sinistra. • Riprodurre in modo chiaro il • Sviluppo della motricità fine segno grafico. (conoscenza procedurale). • Dimostrare adeguata direzionalità • Riproduzione-copia delle della scrittura (da sinistra a lettere-personaggio. destra e dall’alto in basso). • Orientare adeguatamente le lettere.
• Riproduzione-copia delle lettere convenzionali.
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COMPETENZA IDEATIVA L’alunno dimostra: • di sapere esprimere e strutturare un’idea personale a partire da stimoli visivi e da vissuti;
• Pensare, inventare, strutturare le idee prima ancora di scrivere Abilità ideative • Scrivere anche un breve pensiero frutto di un’idea personale.
Scrittura come modalità di espressione personale.
Abilità di produzione di un testo Scrittura rispondente a uno scopo COMPETENZA TESTUALE • Produrre più frasi collegate da comunicativo dato. L’alunno dimostra: una successione temporale/logica • di utilizzare il codice secondo uno scopo comunicativo scritto per comunicare (raccontare, descrivere, spiegare un’idea. regole, ricette). COMPETENZA COSTRUTTIVA, ORTOGRAFICA, GRAMMATICALE, ESECUTIVA NELLA TRASLITTERAZIONE L’alunno dimostra: • la curiosità nel giocare con i SUONI CHE FORMANO LE PAROLE; • di comprendere la regola base del nostro sistema di scrittura, cioè l’associazione suono/segno; • di conoscere e applicare le basilari convenzioni della scrittura e dell’ortografia; • di utilizzare e riflettere sull’importanza degli elementi “base” della frase (verbi, nomi...).
RIFLESSIONE LINGUISTICA • Rispettare in modo completo la corrispondenza fonema grafema. • Combinare lettere per formare sillabe e parole corrette. • Rispettare le principali convenzioni ortografiche (diagrammi…). • Individuare le azioni e i nomi di persone, animali, cose che le compiono. • Organizzare graficamente la comunicazione scritta, utilizzando i diversi caratteri.
• Scrittura di tutte le lettere che compongono una parola. • Vocali. • Sillabe. • S illabe inverse. • Lettere “ponte”. • Suoni dolci e duri di C e G. • Uso dell’H nelle parole. • Uso dell’H intesa come “avere”. • Uno, tanti. • Qui, quo, qua, que. • Digrammi (gl, gn, sc, gh, ch, mb, mp). • Gruppi consonantici complessi (str, scr…). • Omofoni, non omografi: qu, cu, cqu. • Raddoppiamenti. • Accento. • Apostrofo. • Accenni a NOMI, AZIONI, AGGETTIVI, ARTICOLI all’interno di storie. • Il punto e la virgola. • Traslitterazione: stampato maiuscolo, minuscolo, corsivo, famiglie di maiuscole in corsivo.
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LESSICO COMPETENZA LESSICALE • Acquisire ed espandere L’alunno dimostra: il lessico ricettivo. • curiosità verso • Estrapolare il significato di parole la scoperta del nuove dal contesto della frase. significato di parole • Ricordare il significato di parole nuove. nuove verso cui si è prestata attenzione insieme. • di arricchire progressivamente il • Utilizzare le parole nuove in altri suo bagaglio lessicale. contesti.
• Proprietà linguistica.
•R icchezza linguistica.
MODELLO DI RIFERIMENTO ADOTTATO PER LA PROGRAMMAZIONE e adattato alle indicazioni nazionali per il curricolo 2012 PERCEZIONE DELL’ORDINE TEMPORALE DISCRIMINAZIONE UDITIVA
ANALISI VISIVA LAVORO DA SINISTRA A DESTRA
SINTESI UDITIVA SINTESI VISIVA
CAPACITÀ TECNICA DI LETTURA
CORRISPONDENZA GRAFEMA-FONEMA DISCRIMINAZIONE VISIVA
Processi parziali della lettura, modello gerarchico (modello di Struiksma in “Cornoldi e Colpo”)
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OBIETTIVI E CONTENUTI DI CITTADINANZA IN TABELLA... ... attraverso le tematiche proposte nei vari volumi, in particolare nel Libro di Lettura
Prendersi cura di se stessi
Prendersi cura degli altri
Prendersi cura dell’ambiente
CONOSCERE SE STESSI I propri interessi. Le emozioni. Assertività contro il bullismo.
STARE BENE INSIEME Inclusione (diverso è divertente). Cooperazione. Le regole in classe. Fair play nello sport. Il modo di parlare in classe. Accogliere. Non escludere dal gioco. Disponibilità e riconoscenza. Non si può fare degli altri ciò che si vuole. Un mondo senza guerre e a misura di bambino. Diverso è divertente. Educazione stradale.
APPREZZARE E RISPETTARE LA NATURA NELLE VARIE STAGIONI Sensibilità verso le piante. Sensibilità verso gli animali. La natura nelle quattro stagioni.
Benessere e salute: • a limentazione varia; • apprezzare frutta e verdura; • movimento è salute; • igiene personale. Divertirsi con le parole e scoprire regole. Amici animali e loro insolite avventure con nonsense e giochi di parole Ordine e cura delle proprie cose. Amici libri.
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Alunni Ascolta.
Racconta esperienze seguendo un ordine temporale e logico. Espone contenuti ascoltati dimostrando di comprendere e ricordare. Descrive un’immagine nel contesto di una storia. Partecipa all’invenzione di una storia collettiva.
VALUTAZIONE: SÌ, NO, QUALCHE VOLTA ed eventualmente aggiungere annotazioni particolari
Chiede la parola.
Interviene in modo pertinente.
1. ASCOLTO-PARLATO-COMPRENSIONE
griglie di rilevazione delle abilità e delle competenze Pronuncia adeguatamente tutti i suoni (se ha difficoltà, specificare quale in particolare).
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Numero di prove
Alunni
1
2
3
4
Comincia come… (Schede fonologiche in Guida).
Contiene un suono (Schede fonologiche in Guida).
1
2
3
4
(Attività orali su parole a scelta)
“Fonde” sillabe ascoltate e forma la parola. Ad esempio: ca - mi - no.
1
2
3
4
(Attività orali su parole a scelta) 1
2
3
4
(Attività orali su parole a scelta)
1
2
3
4
(Attività orali su parole a scelta)
Fonde fonemi ascoltati Segmenta una parola Segmenta una parola e forma la parola. in sillabe. in singoli fonemi. Ad esempio: Ad esempio: Ad esempio: c-a - m-i - n-o. ca - mi -no. c a - m i - n o.
VALUTAZIONE: SÌ, NO, IN PARTE ed eventualmente aggiungere annotazioni particolari
1 2 3 4 1 2 3 4
Comincia con… (Schede fonologiche in Guida).
2. COMPETENZA METAFONOLOGICA
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Alunni
Ha una prensione adeguata della matita.
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Segue percorsi Scrive orientando Scrive orientando Effettua Effettua grafici senza adeguatamente adeguatamente la la uscire dal le lettere in le lettere in traslitterazione traslitterazione margine stampato stampato dallo stampato in corsivo (linee curve, maiuscolo minuscolo maiuscolo a partire dagli spezzate, rette). (evita specularità). (evita specularità). al minuscolo. altri caratteri.
VALUTAZIONE: SÌ, NO, QUALCHE VOLTA ed eventualmente aggiungere annotazioni particolari
Scrive Occupa secondo la adeguatamente convenzionalità lo spazio sinistra-destra del foglio. alto-basso.
3. PREGRAFISMO E ASPETTI ESECUTIVI DELLA SCRITTURA (a partire dalle prove su Letterine trasformine)
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Alunni
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Prova 1
In 5 prove Prova 3 Prova 4 Prova 5
Prova 6
Scrive in modo Scrive in Scrive in modo Presta stabile modo stabile stabile attenzione differenziando differenziando differenziando al segmento il finale il finale il finale scritto, (gelato-gelati). (casa-casetta). (bambinopiù che al bambina). disegno (orso-orso amico). Scrive in modo: 1. molto lontano dalla convenzionalità; 2. in modo abbastanza vicino; 3. in modo convenzionale (i fonemi corrispondono ai grafemi corretti). Tutte le prove
VALUTAZIONE: SÌ, NO, QUALCHE VOLTA ed eventualmente aggiungere annotazioni particolari
Fa corrispondere la lunghezza della scritta alla lunghezza delle parole.
Scrive in modo stabile il proprio nome.
4. ASPETTI COSTRUTTIVI DELLA SCRITTURA NELLE PROVE DI PARTENZA “SCRIVI COME SAI” (su Letterine trasformine)
Tutte le prove
(Opzionale) Stadio: 1. presillabico, sillabico non convenzionale; 2. sillabico convenzionale; 3. sillabicoalfabetico; 4. alfabetico.
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VOCALI
VOCALI + MPF
VOCALI + BVD
VOCALI + TRZ
VOCALI + CA, CO, CU, CE, CI, CHE, CHI
voto
..............
su 10
..............
su 31
voto
..............
su 10
n.
su 22
n.
..............
PUNTEGGIO SUL NUMERO DI LETTERE CORRETTE
PER TUTTE LE ALTRE PROVE
VOCALI + NLS
PUNTEGGIO SUL NUMERO DI VOCALI CORRETTE
SOLO PER LE VOCALI (PRIMA PROVA)
Alunni
5. ASPETTI COSTRUTTIVI DELLA SCRITTURA: AUTODETTATI DI PAROLE (dal disegno alla griglia, proposte nella terza parte della Guida) VOCALI + GA, GO, QUA, QUE, GU, GE, GI, GHE, GHI QUI, QUO
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Alunni
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Legge le sillabe in un’unica battuta (fusione sillabica). Fonde più sillabe leggendo parole (indicare il livello di complessità: bisillaba, trisillaba…).
VALUTAZIONE: SÌ, NO, QUALCHE VOLTA
Legge per Legge per Individua Legge anticipazione anticipazione un grafema dal staccando osservando ricordando personaggio- le vocali dalle le immagini. parole lettera consonanti. analizzate corrispondente. in classe.
6. LETTURA Legge frasi Legge frasi Si dedica e brevi testi e brevi spontaneamente in stampato testi in alla lettura (per maiuscolo stampato esempio dei libri secondo minuscolo. della biblioteca la propria di classe). naturale fluenza nel parlare.
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N. 1 DATA
N. 2 DATA
N. 3 DATA
N. 4 DATA
N. 5 DATA
N. 6 DATA
N. 7 DATA
N. 8 DATA
CHIAVE DI CORREZIONE PER I DETTATI NUMERO DI SILLABE CORRETTE NELLE PAROLE 10 9 8 7 6
PUNTEGGIO 10 9 8 7 6
Dettati dell’insegnante PAROLE CON NUMERO CRESCENTE DI SILLABE E CHIAVE DI CORREZIONE UNICA: PROPOSTE NELLA TERZA PARTE DELLA GUIDA
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7. DETTATI (proposte nella terza parte della Guida) N. 9 DATA
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O
C
C
N. 2 DATA O C C
N. 3 DATA O C C
N. 4 DATA O C C
N. 5 DATA O C C
N. 6 DATA O C C
VALUTAZIONE: si consiglia di valutare secondo tre parametri, dando un punteggio da 1 a 10. O: originalità C: completezza C: correttezza (morfologica, ortografica, sintattica)
Alunni
N. 1 DATA N. 7 DATA O C C
8. PRODUZIONE PERSONALE: PENSIERO O TESTO SU STIMOLO VISIVO (proposte nella terza parte della Guida) N. 8 DATA O C C
N. 9 DATA O C C
N. 10 DATA O C C
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PROGRAMMAZIONE
elfo magor, un ospite speciale! Siamo arrivati alla parte operativa del nostro lavoro, quella che ci darà grande soddisfazione, quella in cui i bambini impareranno a leggere e a scrivere affascinati dai disegni, dai colori del loro primo libro e dalla magia delle storie in rima da cantare, che troverai nella versione completa in queste pagine. Sul libro del Metodo, a pagina 10, i bambini hanno incontrato il fantastico personaggio-guida Elfo Magor, che li accompagnerà in tutto il loro percorso di apprendimento in classe prima. Sicuramente i bambini avranno fatto delle ipotesi su chi sia e da dove provenga questo curioso elfo che ama giocare con le parole… Noi li abbiamo lasciati pensare e fantasticare per un po’… A pagina 12 vi è l’invito a presentarsi, a conoscere i propri compagni e quindi anche Elfo Magor, che sarà ospite della classe per tutto l’anno, e anche di più… Ti propongo, quindi, di leggere ai bambini questa storia. Il viaggio e la curiosità verso mondi diversi e l’amore verso il nostro pianeta ci accompagneràanno con elfo Magor in questo percorso di lingua italiana e cittadinanza. Nella scuola di Fantasy ha deciso di rimanere per sempre un curioso elfo. A bordo di una navicella spaziale, dall’universo è arrivato. Da quando ha visto il pianeta Terra, è rimasto incantato e della sua tuta di astronauta si è spogliato. Da quel momento, stivali e cappello per tuffarsi nella natura non ha mai abbandonato. Da quando apre gli occhi al mattino, fino a quando si addormenta la sera, l’elfo astronauta non smette di fare magie per rendere spiritoso e divertente il mondo in cui è atterrato. Così, la terra, l’acqua, l’aria, i pianeti e il fuoco si mescolano nel suo pentolone e con uno spruzzo di luci e colori vengono fuori sempre cose nuove. Questo elfo si chiama Magor. Magor ha una curiosità speciale: i suoni della natura. Con le sue orecchie a punta ascolta ogni minimo soffio, mette insieme tutti i suoni e forma mille melodie e mille parole. Adesso Magor è qui con te e ti ha portato il mondo incantato di Fantasy nelle pagine di questo libro. Che cosa aspetti? Sfoglia queste pagine! A leggere e ascrivere imparerai e le storie dei curiosi personaggi delle lettere conoscerai. Magor le ha inventate mescolando anche suoni, colori e parole, le magiche pozioni, nel suo pentolone.
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PROGRAMMAZIONE
Cantiamo insieme a Elfo Magor! Il riferimento è alle pagine 6-7 del Metodo.
HIPPIE HIPPY YEAH! 1) Che idea! Hippie hippy, yeah! Che idea! Hippie hippy, yeah! Vado a scuola con lo skateboard, vado a scuola con lo skateboard, vado a scuola con lo skateboard, hippy yeah! 2) Che idea! Hippie hippy, yeah! Che idea! Hippie hippy, yeah! Vado a scuola con i pattini, vado a scuola con i pattini, vado a scuola con i pattini, hippy yeah! 3) Che idea! Hippie hippy, yeah! Che idea! Hippie hippy, yeah! Vado a scuola con l’astronave, vado a scuola con l’astronave vado a scuola con l’astronave, hippy yeah!
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STORIE DELLE LETTERE
Proposte di attività: • DISCUTI CON I TUOI COMPAGNI • IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) • DRAMMATIZZAZIONE • PAROLE NELLO ZAINO DI MAGOR: analizzare e scrivere sul poster le parole “eleganti” messe in evidenza nelle letture (arricchimento lessicale). Ecco le mie proposte: “Taccuino, rassicurare, peripezie, rimbombare, vegetariano, volatile, poltrire, generoso, lemme, lemme, bisbetico, sibilare, bisbigliare, rimbombare, coscienza, ghigno, soqquadro”. Puoi sceglierne altre: il senso è solo quello di incuriosire verso parole nuove e insolite e poi utilizzarle.
LETTERE ANIMATE IN ORDINE DI PRESENTAZIONE
VISUALIZZAZIONE, SUONO, FORMA DELLA BOCCA CHE PRONUNCIA, PERCEZIONE TATTILE, GESTUALITÀ. In fondo a ogni lettera animata ti indico l’espressione verbale a supporto della visualizzazione e del corretto gesto grafico (che cosa dico mentre traccio il segno alla lavagna, non solo in fase di presentazione delle lettere, ma anche durante tutto il periodo dell’acquisizione della letto-scrittura). È fondamentale mimare il personaggio lettera con un gesto e far sentire l’emissione del fiato (P, F, T, S) o la vibrazione delle corde vocali (B, V, D, Z) anche con il supporto di uno specchietto. Vengono così attivate le varie memorie sensoriali per prevenire, in particolare, la confusione dei suoni simili.
CONOSCERE SE STESSI IO: che cosa mi piace/non mi piace, che cosa mi riesce/non mi riesce. APE: sbagliare si può, ma le regole servono un bel po’. SCIMMIA: scopro e coltivo i miei interessi. Sono prudente. SERPENTE, GNOMO: difendersi dai prepotenti, reagire ai dispetti in modo adeguato. MIMÙ: le emozioni/paure dei bambini. STARE BENE INSIEME NOI: stare bene in classe. APE: le regole. VAMPIRO, GHEPARDO, GHIRO: diverso è divertente (inclusione). PINO E PEPPONE: il fair play nello sport. NEVINO, BOMBO E PIMPO: disponibilità/riconoscenza. SERPENTE: evitare critiche e pettegolezzi. CA, CU, CO: accoglienza. RANA: non si può fare degli altri ciò che si vuole. DOPPIE: un mondo senza guerre e a misura di bambino. ACCA, I SUONI DURI: disponibilità verso gli altri. Accogliere, non escludere dal gioco. PAPERI: educazione stradale; ordine e cura delle proprie cose. BENESSERE E SALUTE PICCHIO: un’alimentazione varia. BOMBO E PIMPO: movimento è salute. UVA, DINOSAURO, COCOMERO, CILIEGIE: apprezzare frutta e verdura. ZANZARA: l’igiene personale. APPREZZARE LA NATURA E GLI ANIMALI FATINA: l’autunno. NEVINO: l’inverno. DIVERTIRSI CON LE PAROLE: amici animali e loro insolite avventure con nonsense e giochi di parole. APE, ISTRICE, ELEFANTE, BOMBO (DINOSAURO, SERPENTE, TOPO, RANA, ZANZARA, CHIOCCIA, OCHE, ANIMALI CON “GA-GU-GO” (libertà o zoo?) GHIRO, GHEPARDO, SCIMMIA, CONIGLIO, PAPERI. LUNA, TOPO: amici libri, gli appassionati della lettura.
TRASVERSALITÀ CITTADINANZA
ATTIVITÀ E CONTENUTI DELLE STORIE DELLE LETTERE
• Girotondi: NOI, UVA (solo in GUID-ami). • Le vocali cià cià cià. • Consonanti e vocali: “Sil-labar per ballar il cià cià cià”. • Sillabe gustose (con p). • Fatina Funì. • Bombo. • Dinosauro Dudù. • Nevino. • Luna Lola. • Topo Tito. • La mazurca della zanzara Zezè (solo in GUID-ami). • Io e te (Letture). • Una mano alla salute (Letture).
TRASVERSALITÀ MUSICA/ALTRI LINGUAGGI
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NOI
Sfondo integratore: noi insieme nel mondo della fantasia.
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Parole nuove nello zaino di Magor • Che cosa vuol dire “taccuino”? (Metti nello zaino di Magor la parola e il disegno del taccuino).
Marino Moretti
Noi a scuola (Libro di Lettura pagina 6) Che cosa vuoi? Son pronto a darti tutto: Una penna Un quaderno Un taccuino. Purché tu venga per un po’ vicino… … Noi siederemo A uno stesso banco E insieme coloreremo Un grande foglio bianco…
Alternativa Siamo la classe più bella del mondo, mai nessuno ci separerà, venite tutti qui / venite tutti qui con me siamo la prima B (C, D / E). (la classe si unisce al centro del cerchio)
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO NOI GIRO, GIRO TONDO Siamo la classe più bella del mondo, mai nessuno ci separerà, venite tutti qua siamo la prima A.
Storie sintetizzate progressivamente nel Libro di Lettura e nel Metodo.
STORIE E CANTI DALLA A ALLA ZETA
STARE BENE INSIEME Giochi, conversazioni, filastrocche, per favorire la coesione del gruppo e la conoscenza reciproca.
TEMATICA/ MESSAGGI CITTADINANZA
Girotondi con filastrocche inventate.
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DENTRO NOI C’È “IO”
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iscuti con i tuoi compagni D • Che cosa vi piace fare con i vostri amici? • Che cosa non vi piace fare?
R. Corbella Paciotti (amici)
Io son contento… Io son contento quando ho gli amici, (io) gioco con loro (noi) siamo felici. Ridiamo per nulla cantiamo insieme, il mondo intero a noi appartiene
IO SONO… Mi presento, mi rappresento, parlo dei miei gusti, dei miei giochi preferiti, di che cosa mi riesce bene e di che cosa mi è difficile fare…
CONOSCERE SE STESSI • I propri interessi. • I punti di forza e i punti deboli di ciascuno.
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO CANTI
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A. Oliverio, Il cervello che impara, Giunti
Il linguaggio non è un fatto astratto, ma coinvolge i sensi e il corpo.
Che cosa dire mentre si traccia la lettera O: orso Osio ha un rotondo faccione e parto dal ciuffo per disegnarlo.
O COME ORSO
Sfondo integratore: primi incontri fantastici a scuola.
LETTERE ANIMATE IN ORDINE DI PRESENTAZIONE
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO OI, OI, ORSO OSIO (Libro di Lettura pagina 8) Un grosso orso è caduto in un fosso con il dorso. E un serpente lo ha morso – Oi, oi – gridava. Un istrice vicino è corso e con la sua bacchetta-spina lo ha soccorso. – Oi, oi – gridava l’orso. – Io, io un sorso di pozione ti darò e anche dal morso del serpente ti guarirò. STARE BENE INSIEME Disponibilità verso gli altri.
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Che cosa dire mentre si traccia la lettera I: ecco la spina dell’istrice Irsù.
I COME ISTRICE
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TEMATICA/ MESSAGGI CITTADINANZA
Classe 1a A 2013/2014
CONOSCERE SE STESSI • Divertirsi con le parole e scoprire le regole. • Amici animali STORIA DELL’ISTRICE inventata con i bambini (individuare e loro insolite le “I” nelle parole evidenziate). avventure C’era una volta un istrice, che passeggiava nel bosco. Lui era molto con nonsense intelligente, spinoso, ma anche spiritoso e faceva ridere tutta la gente. e giochi di Quando mangiava l’insalata la lanciava in aria e poi ci faceva la… parole. frittata! Un giorno, l’inverno arrivò e l’insalata si seccò: l’istrice triste diventò, perché la frittata più non mangiò. In inverno l’istrice aveva freddo e cercava un rifugio per tenere la sua pelliccia al caldo. Mentre lo cercava, trovò un indiano che faceva giochi divertenti con le rime, con “ce l’hai”, mago fuoco e rideva con tutta la tribù. C’era un’indiana che si chiamava Ilaria e con lei l’istrice giocava a nascondino. Un giorno entrarono nel mare perché si volevano rinfrescare e nuotando, nuotando arrivarono su un’isola. Lì trovarono paletta e secchiello e giocarono a fare i castelli di sabbia. L’istrice faceva il pagliaccio e si mise un imbuto in testa! Infine arrivò un ippopotamo e l’istrice salì sulla sua groppa: insieme giocarono nell’acqua a fare capriole e a ridere, a ridere, a ridere, con la bocca a forma di i, girata per così:
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO Ecco un istrice intelligente Che farà ridere tutta la gente Sa tante parole con la i Ce l’ha sul dorso come spine Eccole qui! CANTI
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Che cosa dire mentre si traccia la lettera A: ecco il pungiglione di ape Ada, che cade giù.
A COME APE
Sfondo integratore: collaborare per fare insieme qualcosa di interessante e divertente.
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Discuti con i tuoi compagni • Quali sono le vostre curiosità? • Vi è mai capitato di sbagliare? • E gli altri, che cosa hanno fatto?
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO APE ADA: UN’APE CURIOSA Eccomi qua! Sono ape Ada e volo qua e là. A scuola voglio andare perché mi piace imparare e con gli amici giocare. Son curiosa e volo in alto, a volte sulle nuvole vado e poi… cado! Scendo a testa in giù, col pungiglione all’insù. È così bello volare e qualche volta anche cadere, per potersi rialzare, riprendere a gironzolare e nel cielo curiosare! CONOSCERE SE STESSI Sbagliare si può. L’ape viene introdotta con la filastrocca Ape Ada, un’ape curiosa. Successivamente si potrebbe proporre un filmato o un cartone animato che rappresenta la scuola delle api. Un apicoltore potrebbe venire in classe a parlare della società delle api e della produzione del miele. STARE BENE INSIEME Scoperta dell’importanza delle regole per far funzionare il gruppo e stare bene insieme.
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Che cosa dire mentre si traccia la lettera U: questo è l’acino dell’uva.
U COME UVA
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Discuti con i tuoi compagni • Quali sono i vostri frutti preferiti?
L’UVA DI MAGOR (Libro di Lettura pagina 9) L’uva di Magor era buona per l’ape Upi, per l’orso Osio per il vampiro e per ogni bambino. Il vampiro senza denti un acino di uva gustò ma l’ape lo punzecchiò e lui ridacchiò… Male? Nemmeno un po’!
2. Giro, giro tondo, quest’uva è squisita, la mangiamo con le dita e l’uva è finita. Classe 1a B 2008
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO Gustiamo l’uva e inventiamo filastrocche per fare dei girotondi. Ecco alcuni esempi: 1. Giro, giro tondo, questa è l’uva rossa più buona e succosa del mondo. Noi ti vogliamo gustare e in questo prato saltare (sdraiare, cascare, ballare e altre azioni…). Classe 1a A 2013 BENESSERE E SALUTE Apprezzare la frutta. STARE BENE INSIEME Giochi, conversazioni, filastrocche, per favorire la coesione del gruppo e la conoscenza reciproca.
TEMATICA/ MESSAGGI CITTADINANZA Girotondi con filastrocche inventate.
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Che cosa dire mentre si traccia la lettera E: ecco l’elefante in equilibrio; il corpo in verticale, la proboscide dritta, una zampa per aria e pure l’altra.
E COME ELEFANTE
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STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO AIUTO! L’ELEFANTE È CADUTO! (Libro di Lettura pagina 10) • Leggi le E, le parti dell’elefante e tutto quello che sai tu… Con l’elica in testa, Elia volava leggero nel cielo. Era primavera. Sulla terra Elia voleva tornare, ma è caduto nel mare. Aiuto, aiuto! L’elefante è caduto. Imparerà a nuotare? CONOSCERE SE STESSI • Divertirsi con le parole e scoprire le regole. • Amici animali e loro insolite avventure con nonsense e giochi di parole.
TEMATICA/ MESSAGGI CITTADINANZA Canto e video “L’elefante e la ragnatela” da Coccole sonore www. babymusic.it
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Abbiamo conosciuto le vocali. Eccole tutte qui!
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• Rappresentiamo le vocali con il corpo.
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CANTI CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO CANTO Cantiamo CONOSCERE e balliamo SE STESSI LE VOCALI CIÀ CIÀ CIÀ (Libro di Lettura pagina 11) • Divertirsi le vocali: Che cose strambe: con le parole “Le vocali la A un’ape con due gambe, e scoprire cià cià cià”. la E ele con 2 braccia, le regole. la I come una spina, • Amici animali ma la O, l’orso tondo in faccia e loro insolite e la U, l’uva che gusti tu avventure a me piacciono, a me piacciono, a me piacciono di più! con nonsense AEIOU cià cià cià (2v). e giochi di parole. Imparale anche tu, ripetile anche tu cantarle a ritmo piacciono di più. AEIOU cià cià cià (2v). Più ritmico sarà, più facile sarà cantarle sempre a ritmo di cià cià cià (2v) (ripeti tutta la prima parte). AEIOU (a) AEIOU (e) AEIOU (i) OU cià cià cià (2v).
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MICIA MIMÙ E LA PAURA DEL MOSTRO (Libro di Lettura pagina 12) Mimù è una magra micia, ha tanti amici e non solo mici. Ma una notte sognò uno strano mostro sotto un albero di mele. Dalla paura diventò tutta blu. Ma Magor la rassicurò: – È solo un sogno, Mimù.
EMOZIONI: la paura nei sogni si può approfondire leggendo, dalla collana “L’albero dei libri”, Lo scacciapaura (vedi pagine 195-196 della presente Guida).
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • Leggi MA ME MI MO MU e tutto quello che sai tu e circonda CONOSCERE le sillabe con i soliti colori delle vocali. SE STESSI
Che cosa dire mentre si traccia Parole nello zaino di Magor la lettera M: • Che cosa vuol dire “rassicurare”? ecco le orecchie di micia MImù, la micia blu. Scrivi a ogni bambino la M sul palmo della mano sinistra (proprio in corrispondenza delle linee naturali): su ogni dito scrivi le vocali e fai scivolare il tuo indice dal centro alla punta del dito, facendo 5 piste, cioè MA • ME • MI • MO • MU
M COME MICIA MIMÙ
Sfondo integratore: emozioni nel bosco autunnale.
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PINO E PEPPONE
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Discuti con i tuoi compagni • Quali sono gli sport che piacciono di più nella vostra classe? • E voi, vorreste giocare con due tipi come Pino e Peppone? Perché?
Parole nello zaino di Magor • Che cosa sono le “peripezie”?
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO PINO E PEPPONE CON IL PALLONE (Libro di Lettura pagina 13) Pino e Peppone giocano al pallone. Peppone fa tante peripezie E fa ridere tutti, anche le zie! Pino e Peppone portano in porta il pallone con il palmo della mano e segnano pian piano. STAR BENE INSIEME Il fair-play nello sport.
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Che cosa dire mentre si traccia la lettera P: picchio Pino ha un faccione e un lungo nasone, che soffia… (fonema sordo, da non confondere con B che vibra: far percepire il soffio con le mani).
P COME PICCHIO PINO
LETTERE ANIMATE IN ORDINE DI PRESENTAZIONE
Discuti con i tuoi compagni • Quali frutti, verdure, ortaggi avete mangiato ieri?
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • Leggi PA PE PI PO PU e tutto quello che sai tu e circonda con i soliti BENESSERE E SALUTE colori delle vocali. Il cibo PICCHIO PINO (Libro di Lettura pagina 14) (la verdura Pino sta a casa di Pierino. e la frutta). Con lui il suo cibo impara a gustare. Oggi mangia pasta e piselli al pomodoro, poi una cosciona di pollo con purè e una grossa pera che squisita è. Infine tutti i pinoli dentro la pigna ama beccare, sono i suoi preferiti da gustare! CANTI
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Che cosa dire mentre si traccia la lettera: La fatina con le mani tiene la bacchetta e ha un soffio magico (fonema sordo, da non confondere con V che vibra: far percepire il soffio con le mani).
F COME FATINA FUNÌ
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STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CANTI CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • Leggi FA FE FI FO FU e tutto quello che sai tu e circonda con i soliti APPREZZARE “La fatina LA BELLEZZA Funì”. colori delle vocali. DELLA CANTO NATURA LA FATINA FUNÌ (Libro di Lettura pagina 15) NELLE VARIE C’è qui una fatina STAGIONI che si chiama Funì, Autunno: va in giro per il bosco gli alberi; il e poi perde la voce, comportamento dice solamente degli animali. FA FO FU FE FI. Chissà per quanto tempo soffierà così! Incontra gli animali, ma non sa parlare: la micia, l’istrice, l’orso e una ranocchia. Dice solamente: FA FO FU FE FI. Chissà per quanto tempo soffierà così! Incontra gli animali, ma non sa parlare: il picchio, il vampiro, la lucertola Lulù. Dice solamente: FA FO FU FE FI. Chissà per quanto tempo soffierà così! Oh, come è bello poter di nuovo cantar in questo bosco che mi fa sognar!
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Fatina Funì Fatina Funì uscì nel bosco. Aveva una bacchetta magica fatta di foglie di mille colori e con quella cominciò a dipingere gli alberi. Ad alcuni colorò le foglie a forma di mano di rosso, ad altri le foglie a forma di cuore di giallo. Ad altre foglie, con le orecchie a punta, diede il marrone, e ad altre con il contorno seghettato diede il verde, il giallo, una spruzzatina di marroncino. Poi invitò tutte le foglie a scendere dal proprio albero danzando come ballerine. Quando scendevano a terra si addormentavano stanche, formando un tappeto di mille colori. A un certo punto, cominciò a soffiare il vento, prima piano e poi sempre più forte e la fatina cominciò a tossire. Mentre tornava a casa incontrò micia Mimù. Aprì la bocca per dirle: “Ciao micia, come va?”, ma disse solo: – Fa fo fu fe fi. La fatina aveva perso la voce e riusciva a dire solo quelle sillabe! Lulù la lucertola le chiese: – Perché parli cosi? La fatina voleva rispondere: “Non lo so”, ma dalla bocca le uscì solo: – Fa fo fu fe fi.
Drammatizzazione
Gli animali del bosco e non Fatina autunno (cantiamo, disegniamo, facciamo una scenetta)
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO Discuti con i tuoi compagni • Osserva il bosco in autunno: quali sono i colori delle foglie? • Quale animaletto può vivere in casa? CANTI
APPREZZARE “La fatina LA BELLEZZA Funì”. DELLA NATURA NELLE VARIE STAGIONI Autunno: gli alberi; il comportamento degli animali.
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STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO Incontrò anche picchio Pino, istrice Irsù, rana Ross e vampiro Vivux. La fatina, ormai senza voce, pronunciò con le labbra un grido disperato: – I o u e a. E correndo scivolò in una grossa buca. Svenuta, cadde in delle braccia morbide e forti: quando si svegliò si trovò coccolata dal suo amico orso Osio, che le diede del miele. Poi la fatina cercò di raccontargli la sua storia, ma disse solo tante volte: – Fa fo fu fe fi. Meno male che Osio capì tutto e andò a chiamare qualcuno che poteva aiutarla. Uscì e dopo un po’ arrivò con Felì, una bambina felice che portava un’ampolla con una pozione magica. Felì disse alla fatina: – Alita in questa ampolla, il vento che ti ha portato via la voce tornerà e te la restituirà. La fatina fece così e mentre il vento soffiava forte insieme a lei, la sua voce tornò. Così, felice, cominciò a cantare e a ballare con le foglie colorate e con tutti gli amici animali, che fecero le ultime capriole prima di andare in letargo. CANTI
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LE SILLABE: un canto per scoprire la regola Anticipazione delle varie lettere che sono affisse alla parete, nel nostro alfabetiere animato, in ordine di presentazione, NON in ordine alfabetico.
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Ritornello: Più ritmico sarà, più facile sarà cantarle sempre a ritmo di cià cià cià (2v)
Ritornello: Più ritmico sarà, più facile sarà cantarle sempre a ritmo di cià cià cià! (2v) NA-NE-NI-NO-NU CIÀ CIÀ CIÀ BA-BE-BI-BO-BU CIÀ CIÀ CIÀ LA-LE-LI-LO-LU CIÀ CIÀ CIÀ DA-DE-DI-DO-DU CIÀ CIÀ CIÀ SA-SE-SI-SO-SU CIÀ CIÀ CIÀ VA-VE-VI-VO-VU CIÀ CIÀ CIÀ
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO CONSONANTI E VOCALI CONOSCERE • Circonda le coppie con i colori delle vocali. SE STESSI • Divertirsi con le parole e CANTO scoprire le SIL-LA-BE PER BALLAR (Libro di Lettura pagina 18) regole. Che coppie ballerine • Amici animali consonanti e vocali e loro insolite insieme ballano avventure il cià cià cià. con nonsense Sono 5 coppie allegre cià cià cià. e giochi di Con me balli, con me balli, con me balli tu! parole! MA-ME-MI-MO-MU CIÀ CIÀ CIÀ PA-PE-PI-PO-PU CIÀ CIÀ CIÀ FA-FE-FI-FO-FU CIÀ CIÀ CIÀ Consonanti e vocali: “Sil-la-be per ballar”.
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Che cosa dire mentre si traccia la lettera B: questo è Bombo con il suo faccione (e intanto tracciare la parte in alto della B) e il suo grande pancione (completare tracciando la parte in basso della B). Quando parla rimbomba e fa vibrare le nostre corde vocali (fonema sonoro, da non confondere con P che soffia).
B COME BOMBO
Sfondo integratore: amici animali
LETTERE ANIMATE IN ORDINE DI PRESENTAZIONE
Discuti con i tuoi compagni • La voce di Bombo era troppo forte quando si rivolgeva ai cagnolini? • Secondo voi, come deve essere la voce perché tante persone insieme stiano bene?
Parole nello zaino di Magor • Che cosa vuol dire “rimbombare”?
C’era anche il barboncino e il boxer cuccioletto, con il bracchetto a braccetto, abbandonati dai padroni. E allora tutti quanti si chiedevano perché Bombo tuonava bum bum bum anche ai bebè.
BO BO BO Bombo lascia stare, balla il rock, BO BO Bombo lascia stare, prendi i birilli e vai a giocare.
CANTO BOMBO E IL SUO VOCIONE (Libro di Lettura pagina 16) Bombo era proprio un bombolone e si sentiva il suo vocione che rimbombava forte e scuro come il rullo di un tamburo. Mentre il cane bassotto si chiedeva perché, Bombo tuonava bum bum bum anche ai bebè.
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • Leggi BA BE BI BO BU e tutto quello che sai tu e circonda con i soliti colori delle vocali.
APPREZZARE LA NATURA E GLI ANIMALI Sensibilità verso gli animali abbandonati.
STARE BENE INSIEME Il modo di parlare.
TEMATICA/ MESSAGGI CITTADINANZA “Bombo e il suo vocione”.
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• Che cosa dire mentre si traccia la lettera D: ecco l’enorme faccione del dinosauro Dudù, che fa tremare di paura! (fonema sonoro, da non confondere con T: far sentire la vibrazione delle corde vocali).
D COME DINOSAURO DUDÙ
LETTERE ANIMATE IN ORDINE DI PRESENTAZIONE
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CANTI CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • L eggi DA DE DI DO DU e tutto quello che sai tu e circonda con CONOSCERE “Il dinosauro i soliti colori delle vocali. Dudù”. SE STESSI • Divertirsi con le parole e CANTO scoprire le IL DINOSAURO SDENTATO (Libro di Lettura pagina 19) regole. Sotto una palma • Amici animali vedo un fagottino e le loro e mi avvicino per insolite vedere cos’è… avventure Vedo muoversi un con verde codino nonsense che si agita e fa din din din. e giochi di È un dinosauro piccino, parole. con due occhi bordò tutto verde smeraldo STARE BENE senza un dente neanche! INSIEME È un dinosauro sdentato: Diverso è da dove sarà arrivato? divertente. Va di qua va di là, ma di lui nessuno paura ha. Poi fa DA (DA) dopo fa DO (DO), come si chiama proprio non so! Poi fa DI (DI) poi fa DU (DU), ho deciso di chiamarlo DUDÙ!
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Discuti con i tuoi compagni • Sapete perché le verdure fanno bene? • A voi piacciono le verdure? Quali sono le vostre preferite?
Parole nello zaino di Magor • Che cosa vuol dire “vegetariano”?
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO Che cosa vuole fare proprio non so! Poi fa DE (DE) dopo fa DU (DU). Guarda, guarda, nella verdura è Dudù! È un dinosauro vegetariano con due occhi bordò tutto verde smeraldo senza un dente davanti. Vuole solo verdura e non ci fa paura… Fa DA e poi fa DU, è un nuovo amico, si chiama Dudù! SALUTE E BENESSERE Il cibo: apprezzare i vegetali.
TEMATICA/ MESSAGGI CITTADINANZA “Il dinosauro Dudù”.
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Che cosa dire mentre si traccia la lettera V: queste sono le ali del Vampiro Vivux, che fa tremare di paura! (fonema sonoro, da non confondere con F che soffia: far sentire la vibrazione delle corde vocali).
V COME VAMPIRO VIVUX
LETTERE ANIMATE IN ORDINE DI PRESENTAZIONE
Discuti con i tuoi compagni • Perché Vivux aveva paura? • Se voi vedeste un marziano, che cosa fareste?
Parole nello zaino di Magor • Che cosa vuol dire “volatile”?
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • Leggi VA VE VI VO VU e tutto quello che sai tu e circonda con STARE BENE i soliti colori delle vocali. INSIEME Diverso è IL VAMPIRO VIVUX (Libro di Lettura pagina 20) divertente Che spavento! VU… VU… (inclusione). Vivux vola, vola, e chi vede? Vede un verde volatile e gli va vicino… È un disco volante con uno strano esserino. Viene da Venere, il pianeta dell’amore. Al vampiro porge la mano e dice: – VU… VU… Vuoi giocare con me? Vivux si spaventa e si infila in un vaso. Che paura ha del verde volatile e dello strano esserino… Ma l’amica volpe si avvicina e lo rassicura: – Non ti devi spaventare, insieme ci possiamo divertire. CANTI
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Che cosa dire mentre si traccia la lettera N:? un nastrino di qua, uno di là, poi li unisco e li dò a Nevino (prima due segni verticali e poi quello obliquo: è più semplice).
N COME NEVINO
Sfondo integratore: sogni soffici come la neve.
LETTERE ANIMATE IN ORDINE DI PRESENTAZIONE
Ritornello (2v) Come è bella l’amicizia come è bello essere in tanti. Se generosi noi saremo tanti amici troveremo.
Drammatizzazione • Fai una scenetta con i tuoi compagni.
Discuti con i tuoi compagni • E voi, quando siete stati generosi? • Che cosa fa Nevino quando gli animaletti hanno freddo?
Parole nello zaino di Magor • Che cosa vuol dire “generoso”?
Poi gli animaletti chiedono al pupazzo un po’ di vestiti per riscaldarsi. Il pupazzo molto generoso dà loro la sua sciarpa, il cappello e i guanti con un sorriso gioioso.
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CANTI CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • L eggi NA NE NI NO NU, a volte al contrario (sillabe inverse), e tutto APPREZZARE “La storia quello che sai tu e circonda con i soliti colori delle vocali. LA BELLEZZA di Nevino”. DELLA CANTO NATURA LA STORIA DI NEVINO (Libro di Lettura pagine 21-22) L’inverno. C’è qui un bel pupazzo Ritornello tutto ben vestito Come è bella questa neve STARE BENE che sorride allegro soffice, candida, molto lieve! INSIEME in mezzo alla neve. Così gli animaletti Disponibilità Ma gli animaletti per ringraziar Nevino verso gli altri; tutti infreddoliti gli fanno ghirlande riconoscenza. lo osservavano stupiti. tutte colorate. Ritornello Sono così felici Come è bella questa neve tutti quanti soffice, candida, molto lieve! di aver trovato dei nuovi amici.
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Che cosa dire mentre si traccia la lettera L: ecco luna Lola sul dondolo che legge per te.
L COME LUNA LOLA
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– Ninna ninna oh! – Ninna ninna oh! E mentre dorme lo sai che fa? Sogna le stelle LA LA LA LA… E poi e poi din din din din din din din din la campanella all’alba suonerà e il mondo intero sveglierà. Alzati anche tu, alzati anche tu! Adesso noi dormiam, siam luna e stelle, noi dormiam.
Ma il lupo ulula: non vuole. Elsa la lumaca va lemme lemme e Lella la lepre va veloce come il vento.
• Qual è l’animale più lento a salire sulla luna? E quello più veloce?
LA LUCERTOLA LULÙ LA LE LI LO LU la lucertola Lulù vuole salire sulla luna.
Discuti con i tuoi compagni • A chi legge i libri la luna? • Che cosa vi piace fare prima di addormentarvi? • Vi piacerebbe se la luna vi leggesse un libro prima di dormire?
CANTO LUNA LOLA (Libro di Lettura pagina 23) La luna legge LA LA LA LA LA LA LA LA LA LA LA LA LA LA LA LA LA LA LA LA LA. La luna legge, legge, leggerà, legge alle stelle, che cosa leggerà? E chi lo sa? E chi lo sa? La notte è nera, ma per fortuna vien giù di sera, vien giù di sera, e già è buio e il bambino sta nel suo letto:
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • Leggi LA, LE, LI, LO, LU, a volte anche al contrario (sillabe inverse), e tutto quello che sai tu e circonda le sillabe con i soliti colori delle vocali. AMICI LIBRI Libri come rilassamento prima di dormire.
TEMATICA/ MESSAGGI CITTADINANZA “Luna Lola”.
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STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • Leggi SA SE SI SO SU, a volte al contrario (sillabe inverse), e tutto CONOSCERE quello che sai tu e circonda con i soliti colori delle vocali. SE STESSI Difendersi dai SER BISBY (Libro di Lettura pagine 24-25) prepotenti Ser Bisby è un serpente bisbetico, in maniera che sibila quando bisbiglia adeguata. a meraviglia proprio vicino alla caviglia. È sapiente ma ha una lingua tagliente. Il principe a corte lo vorrà ma sale e pepe gli farà mangiar, succo di limone gli farà ber e se con il suo sibilo fastidioso non smetterà di criticar sotto il sole lo farà arrostir.
Che cosa dire mentre si traccia la lettera S: Parole nello zaino di Magor il serpente si attorciglia e sibila (fonema • Che cosa vuol dire “bisbetico”, “sibila” e “bisbiglia”? sordo, da non confondere con Z che vibra: Fate degli esempi in classe. far percepire il soffio con le mani). Discuti con i tuoi compagni • E voi quando bisbigliate? • Quando si può bisbigliare in classe?
S COME SERPENTE SER BISBY
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DALLO STAMPATO MAIUSCOLO AL MINUSCOLO
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ECCO QUI ANCHE LE CONSONANTI MINUSCOLE! (Letterine trasformine pagine 30-31, 36-37) Bb Bombo ha solo il pancione. Cc il cocomero è una fetta piccolina, ma gustarla è sempre una festa! Dd il dinosauro ha un corno in testa. Ff la fatina ha un bel braccino. Gg al gallo è spuntata una coda elegante. Hh h muta aveva la bocca chiusa, ora cammina con passo lento. Ll la luna nel cielo è diventata una fessura. Mm a Mimù spuntano le zampe e non ha più paura. Nn Nevino è piccolo e rotondetto. Pp picchio è solo più piccino. Qq alla quercia un tronco lungo lungo cresce. Rr la ranocchia fa un saltino. Ss il serpente diventa piccolino. Tt il topo è diventato un topolino. Vv il vampiro è un vampirino. Zz la zanzara è così piccina che non punge più, poveretta!
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO FILASTROCCA DELLE VOCALI MINUSCOLE • Divertirsi con le parole e (Letterine trasformine pagine 26-27) scoprire le Aa Ee Ii Oo Uu regole, con Sono le vocali, non le riconosci più? Aa l’ape Ada ha un bel faccione, ma attenti al pungiglione. nonsense Ee l’elefante equilibrista, arrotola la proboscide e salta in pista! e giochi di Ii l’istrice con il suo ago fa un puntino sul tuo ditino. parole. Oo l’orso ha con sé il suo figlioletto. Uu l’acino dell’uva è piccolo, me sempre buono è! CANTI
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Che cosa dire mentre si traccia la lettera T: è qui, con lunghe orecchie e un lungo naso, legge e sTappa una bottiglia TTTT (fonema sordo, da non confondere con D che vibra: far percepire il soffio con le mani).
T COME TOPO TITO
DALLO STAMPATO MAIUSCOLO AL MINUSCOLO
LETTERE ANIMATE IN ORDINE DI PRESENTAZIONE
Discuti con i tuoi compagni • Dove aveva la tana topo Tito? • Che cosa faceva nella tana? • Avete mai pensato di leggere un libro in un nascondiglio segreto? • Quale scegliereste?
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CANTI CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • Leggi TA TE TI TO TU e tutto quello che sai tu e circonda con i soliti AMICI LIBRI “Topo colori delle vocali. Passione per la Tito”. lettura. a puntata 2 CANTO (Libro di Lettura pagine 28-29) TOPO TITO IN LIBRERIA Ritornello (Libro di Lettura pagine 26-27) a I libri sono ali 1 puntata che aiutano a volare. In una libreria I libri sono vele dietro agli scaffali che fanno navigare. aveva la sua tana I libri sono inviti topo Tito con gli occhiali. per favolosi viaggi Così quando il libraio e mille personaggi la sera andava via con loro puoi incontrar. il topo accendeva la luce Il topo festeggiava in libreria. ogni libro che leggeva E poi piano piano stappando una bottiglia un libro si prendeva di vino frizzantino! e a leggere iniziava Stim stum stap con gran curiosità. stim stum stappiam! Evviva la lettura! Leggere è volar! Ma che bella avventura! Una festa insieme sarà! Un volo in tutto il mondo Ritornello possiamo insieme far!
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Che cosa dire mentre si traccia la lettera R: Fa cRa cRa e salta.
R COME RANA ROSS
Sfondo integratore: in volo sulle ali dei libri.
DALLO STAMPATO MAIUSCOLO AL MINUSCOLO
LETTERE ANIMATE IN ORDINE DI PRESENTAZIONE
Discuti con i tuoi compagni • Rana Ross voleva cambiare il principe e farlo diventare ranocchio per sposarlo. Voi pensate che si possa far diventare un’altra persona uguale a voi?
In volo con la fantasia • Continuate in classe l’avventura di rana Ross.
2a PUNTATA (Libro di Lettura pagine 32-33) Il principe ranocchio Al matrimonio da quando ranocchio è diventato tutti bevono Procchio viene chiamato. succo di Nello stagno è andato riso, rucola, rosmarino e limone e indovina chi ha incontrato? in pinzimonio. Proprio rana Ross! Ma poi che cosa succederà? Il semaforo rosso nel cuore Cri Cro Cru lo saprà… gli è scattato Chiedilo a lui e te lo dirà! e di lei si è innamorato.
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • Leggi RA RE RI RO RU e tutto quello che sai tu e circonda con STARE BENE i soliti colori delle vocali. INSIEME Non si può RANA ROSS fare degli 1a PUNTATA (Libro di Lettura pagine 30-31) altri ciò che si Rana Ross vuole essere del principe la sposa, ma il re dice ridendo: vuole. – Lo sarai, se principessa diventerai. Ross va da Cri Cro Cru, il rospo stregone e lui le prepara una pozione a base di riso, rucola, rosmarino e limone. Ma l’effetto sai qual è? Che diventa ranocchio il figlio del re! CANTI
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Che cosa dire mentre si traccia la lettera Z: zampe lunghe, come ronZa e punge, che fastidio! (fonema sonoro, da non confondere con S che soffia: far sentire la vibrazione delle corde vocali).
Z COME ZANZARA ZEZÈ
DALLO STAMPATO MAIUSCOLO AL MINUSCOLO
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2a PUNTATA ZEZÈ PUNZECCHIA ZIZO La zanzara lo sapeva, ma lei non voleva, così zitta zitta il suo sedere punzecchiava. E mentre Zizo si rigirava Zezè ballava, rideva e ronzava, ballava e cantava.
Ritornello Un-za-za un za-za un-za-za-za questa è la mazurca della zanzara. Un-za-za un za-za un-za-za-za questa è la mazurca che fa za za za!
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CANTI CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • L eggi ZA ZE ZI ZO ZU e tutto quello che sai tu e circonda con i soliti Giochi di “La mazurca colori delle vocali. parole per della zanzara divertirsi con la Zezè”. LA MAZURCA DELLA ZANZARA ZEZÈ lingua italiana a 1 PUNTATA e scoprire le Zezè la zanzara sue regole. ronzava zitta zitta su Zizo lo zozzo, BENESSERE che dormiva vicino al pozzo. E SALUTE E mentre dormiva Cura dell’igiene una zucca sognava, personale. che una carrozza diventava e al palazzo del re lo portava.
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Discuti con i tuoi compagni • Zizo era zozzo: che cosa vuol dire? • Secondo voi, quante volte si dovrebbe fare la doccia Zizo? • Se gli doveste insegnare a essere pulito, come glielo spieghereste? • Che cosa dovrebbe fare durante il giorno?
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO 3a PUNTATA ZIZO NEL POZZO, NON È PIÙ ZOZZO Sentendo ronzare, di colpo si svegliava, di scatto si alzava, in una zappa inciampava e nel pozzo cadeva! Meno male che Zuzi, la sua fidanzata, col suo magico zoccolo presto lo salvava. Fuori dal pozzo Zizo è ben lavato, non è più uno zozzo ma un tipo pulito! E la vispa zanzara ancora rideva. Ritornello Rideva e ronzava, Un-za-za un za-za… ballava e cantava. CANTI
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Conflitto cognitivo: è un suono duro, ma il frutto è dolce: il bambino non deve prestare attenzione al significato, ma al suono.
COCOMERO
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STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • Leggi CA CE CI CO CU e tutto quello che sai tu e circonda con BENESSERE i soliti colori delle vocali. E SALUTE Apprezzare la CARLETTO E IL COCOMERO frutta. C’era un cocomero grosso, grosso che cresceva a più non posso. Divertirsi con Un giorno scoppiò le parole e e Carletto tante fette ne mangiò. scoprire le Poi sotto un albero di ciliegie regole con si addormentò. nonsense Un “cu-cu” lo svegliò. e giochi di Era un cuculo e Carletto si spaventò. parole. Così di corsa a casa ritornò e come una fetta di cocomero con le gambe si immaginò. CANTI
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DolCI come il loro suono.
CILIEGIE
LETTERE ANIMATE IN ORDINE DI PRESENTAZIONE
• Ricorda: con CE CI, CA CU CO ACCA NO!
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO BENESSERE • Leggi CE CI e tutto quello che sai tu e circonda con i soliti colori E SALUTE delle vocali. Apprezzare la LE DUE CILIEGIE frutta. CI e CE erano sorelle, anzi gemelle! Divertirsi con CI adorava CE, le parole e CE non viveva senza CI. scoprire le Passavano i giorni a darsi i bacetti. regole con Un brutto giorno nonsense Ciro mangiò CI e giochi di e lasciò sola CE. parole. La piccola ciliegina gialla dalla nostalgia diventò. Ma una ciliegina vicina la sua amicizia le donò e la piccola CE di nuovo rossa diventò. CANTI
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Che cosa dire mentre si traccia la lettera H: ha due lunghe zampe e la bocca chiusa e muta.
MAGA “ACCA”
DALLO STAMPATO MAIUSCOLO AL MINUSCOLO
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STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO LA MAGA H (Libro di Lettura pagine 34-35) La maga H in un grosso bosco viveva e da sola niente faceva. Un giorno bussò alla capanna di CA CU CO, ma tre suoni sentì: – Via di qui! Siamo CA CU CO, acca no! Sentirono le dolci ciliegine CE e CI e dissero: – Vieni qui! In un hotel la portarono e tante nuove parole inventarono: i bachi divennero baci e poi continuarono… STARE BENE INSIEME Accoglienza.
TEMATICA/ MESSAGGI CITTADINANZA CANTI
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Che cosa dire mentre si traccia la lettera G: il gallo Gugò ha una coda elegante.
GALLO GUGÒ NEL GIARDINO DI GA GU GO
LETTERE ANIMATE IN ORDINE DI PRESENTAZIONE
Discuti con i tuoi compagni • Avete mai visto animali allo zoo? • Secondo voi, stanno bene? Perché? • Alcuni animali di notte non dormono e continuano a giocare. Volete scoprire chi sono? È facile: basta pensare a tutti quelli che iniziano con GI e GE!
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • Leggi GA GU GO, GE GI e tutto quello che sai tu e circonda con AMICI i soliti colori delle vocali. ANIMALI Liberi o nello IL GIARDINO DI GA GU GO (Libro di Lettura pagine 36-37) zoo? Nella città di “GIGE” • Divertirsi con c’è uno un giardino le parole e bellissimo che si chiama “GA GU GO”. scoprire le Qui gli animali sono liberi regole. di girare indisturbati nei prati •A mici animali e di giocare tutti insieme. e loro insolite Di notte vanno a dormire avventure in comodi giacigli con al riparo dalla pioggia. nonsense Ci sono tre giacigli: e giochi di uno per gli animali che iniziano con GA, parole. uno per quelli che iniziano con GU e un altro per quelli che iniziano con GO. Nella città di GIGE non tutti gli animali di notte dormono. Alcuni continuano a giocare. Vuoi sapere chi sono? È facile! Iniziano con GI e GE. CANTI
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Che cosa dire mentre si traccia la lettera G: la giraffa è dolce e gioca a palla.
GI GE COME GIRAFFA GENOVEFFA
LETTERE ANIMATE IN ORDINE DI PRESENTAZIONE
Discuti con i tuoi compagni • Che cosa piace fare a Genoveffa? • Dove la porta un giocatore? • E a voi, che cosa piace tanto?
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • Leggi GI, GE e tutto quello che sai tu e circonda con i soliti colori CONOSCERE delle vocali. SE STESSI Gli interessi GIRAFFA GENOVEFFA (Libro di Lettura pagine 38-39) personali. La giraffa Genoveffa • Divertirsi con gioca a palla con un piè. le parole e Gira gira, lancia su scoprire le e poi cade a testa in giù. regole. Le capriole le fa strane • Amici animali e la prendono un po’ in giro… e loro insolite Se ne accorge un giocatore avventure che la addestra per ore e ore. con nonsense E poi la porta a gareggiare. e giochi di Genoveffa a Genova andrà. parole. Per giorni e giorni si allenerà e di una cosa si accorgerà: c’è una palla che balla sulla “i” della sua “gi”! CANTI
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Che cosa dire mentre si traccia GHE e GHI: GHE GHI acca sì.
GHE GHI
DALLO STAMPATO MAIUSCOLO AL MINUSCOLO
LETTERE ANIMATE IN ORDINE DI PRESENTAZIONE
Discuti con i tuoi compagni • Secondo voi, ghepardo e ghiro mangiano le stesse cose? • Un bambino li ha disegnati insieme anche se non hanno abitudini e gusti uguali. A voi piace stare con persone che mangiano e fanno cose diverse da voi?
e la notte i funghi, le ghiande e le bacche cercava, poi nel nido di muschio li portava. Il ghepardo di notte dormiva dopo che tutto il giorno una gazzella inseguiva. Un bambino in Asia insieme li sognò e con un disegno mai più li separò. La fantasia sempre insieme unire potrà anche chi neanche una cosa in comune ha.
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • Leggi tutte le sillabe con G e C e tutto quello che sai tu. STARE BENE INSIEME Diverso è IL GHEPARDO E IL GHIRO (Libro di Lettura pagine 40-41) divertente. Il ghiro tutto il giorno dormiva CANTI
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I corpulenti: BDPR
Siam sempre noi: le vocali A, E, I, O, U
DALLO STAMPATO MINUSCOLO AL CORSIVO Somiglianze e differenze tra le più difficili: le maiuscole.
LETTERE ANIMATE IN ORDINE DI PRESENTAZIONE
I CORPULENTI: B D P R (Letterine trasformine pagina 58) In corsivo maiuscolo hanno tutti il corpo uguale, grosso a più non posso, ma la faccia, il naso, la pancia o la zampa fan la differenza: guarda e pensa...
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO CONOSCERE Maiuscole simili in corsivo SE STESSI Giochi di parole per divertirsi con la lingua italiana SIAM SEMPRE NOI: LE VOCALI (Letterine trasformine pagina 57) e scoprire le Siam sempre le vocali sue regole. e al nostro minuscolo rimaniam quasi uguali. Un po’ di riccioli ci piace fare… Ah… solo la i è tanto diversa e bene la devi osservare. CANTI
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Cerchi interi o a metà: C G QU
Alti e magri: FTZIH
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CERCHI INTERI O A METÀ: C G QU (Letterine trasformine pagina 60) Siam rotondi, interi o a metà, riconoscerci facilissimo sarà. Ricorda che il gallo la coda elegante sempre ha.
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO ALTI E MAGRI: F T Z I H (Letterine trasformine pagina 59) Il corpo è alto e snello, elegante e bello, ma quando tocca a terra si arrotola a sinistra o a destra e la muta (l’h) cerca compagnia: la differenza è questa. CANTI
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Gli occhielli: ELS
Quasi uguali: MNV
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GLI OCCHIELLI: E L S (Letterine trasformine pagina 62) Partiamo dall’occhiello, ma non infiliamo il bottone, invece facciamo una trasformazione. La piccola “e” sale in groppa al suo papone. La serpentessa si arrotola e porta nella pancia il suo piccino. La luna fa il dondolo per cullare ogni bambino.
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO QUASI UGUALI: M N V (Letterine trasformine pagina 61) Stiamo come siamo non ci piace cambiare, guardaci, abbiamo solo dei riccioli, ma al nostro minuscolo siam quasi uguali. CANTI
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QUE
QUO
Che cosa dire mentre si traccia la lettera Q: QUI QUO QUA QUE sono sempre in tre con al centro la U (tre lettere per ogni gruppo consonantico).
QUA
QUI
QUI QUO QUA QUE
LETTERE ANIMATE IN ORDINE DI PRESENTAZIONE
Discuti con i tuoi compagni • I paperi scorrazzavano in disordine per la città. Quali sono le regole per attraversare la strada? • Perché bisogna osservare queste regole? • Voi lasciate qualche volta a soqquadro la vostra camera?
Parole nello zaino di Magor • Che cosa vuol dire “scorrazzare”? • E “soqquadro”?
QUI QUO QUA QUE VANNO SEMPRE IN TRE! (Libro di Lettura pagine 42-43) Il papero QUA un giorno va in città con QUI QUO e QUE. Subito iniziano qua e là a scorrazzare e quindi le macchine a strombazzare. Il vigile allora li ferma: – Questo proprio no! E a casa li accompagna. La nonna li sgrida molto e dice: – Subito a letto! Dalla finestra vedono un aquilone su cui c’è scritto: QUI QUO QUA QUE vanno sempre in tre. Da quel giorno i quattro paperi non misero più a soqquadro la città.
EDUCAZIONE STRADALE PER LA SICUREZZA Divertirsi con le parole e scoprire regole.
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • Leggi QUI QUO QUA QUE e tutto quello che sai tu e circonda AVERE CURA con i soliti colori delle vocali. DELL’AMBIENTE CANTI
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Che cosa dire mentre si traccia SCI: SCI come scimmia. SCE: di nome Scevrolé, senza I. SCIE: solo scienza e coscienza, ricorda e pensa, sono con la I.
LA SCIMMIETTA SCEVROLÉ
SCI SCE
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SCI
SCE
SCIE
• Sottolinea di azzurro le parole con sci, di verde quelle con sce, di rosso quelle con scie e scrivile in stampatello in tabella.
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CANTI CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO CONOSCERE • Leggi SCI SCE SCIE e tutto quello che sai tu e circonda con i soliti “SCIE, SCIE, SE STESSI colori delle vocali. SCIE”. • Il gusto per LA SCIMMIETTA SCEVROLÉ l’avventura. La scimmia Scevrolé • La prudenza. va in montagna a sciare e a studiare le scienze della natura. Ma ha visto gli sciatori sciare, per le valli scivolare: che passione ha cominciato a provare! Allora lo scialle lascia e gli sci indossa. Scende veloce lungo il ruscello e non investe neanche un ramoscello. La sua coscienza le suggerisce: – Fermati, fermati! Nel burrone puoi precipitare. La coscienza dà consigli preziosi come una scienziata, ma non l’ha ascoltata la screanzata, così ha continuato e poi è precipitata! Per fortuna su un ramoscello si è impigliata e un boscaiolo l’ha liberata.
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LO SCOIATTOLO SCASCÙ
SCA SCO SCU
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LO SCOIATTOLO SCASCÙ (Metodo pagina 138) Lo scoiattolo Scascù si è nascosto in un buco nel bosco per non ascoltare lo scoppio dei fuochi d’artificio: SCUM SCOM SCOOP
• Leggi SCA SCO SCU e tutto quello che sai tu e circonda con i soliti colori delle vocali.
Parole nello zaino di Magor Che cosa vuol dire “coscienza”? Che cosa vuol dire “screanzata”? • Divertirsi con le parole e scoprire le regole. • Amici animali e loro insolite avventure con nonsense e giochi di parole.
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO Discuti con i tuoi compagni • Dov’è andata la scimmia? • Che cosa voleva studiare? Perché? • Mentre era lì ha imparato uno sport. Quale? • Che cosa le ha suggerito la coscienza quando scendeva veloce? • Dove è precipitata? • Alla fine chi l’ha salvata? • Secondo voi, la scimmia che esagerava a correre come la possiamo considerare (imprudente, impaziente, impicciona…)? CANTI
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Che cosa dire mentre si traccia GN: lo gnomo non vuole quasi mai l’istrice vicino.
GN COME GNOMO GHIGNO
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Discuti con i tuoi compagni • L’istrice e il cigno sono dispettosi. Voi avete mai fatto qualche dispetto? • Che cosa fate quando altri li fanno a voi?
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • Leggi le sillabe con GN e circonda con i soliti colori delle vocali. CONOSCERE SE STESSI DISPETTI NELLO STAGNO: LO GNOMO GHIGNO • Difendersi dai (Libro di Lettura paginae 44-45) prepotenti, Un istrice dispettoso reagire ai allo gnomo faceva sempre “bu!”, dispetti così Ghigno ogni volta si spaventava. in modo All’istrice diceva: – Con te non ci sto più! adeguato. Lo gnomo Ghigno se ne andava nello stagno per farsi un lungo bagno, • Divertirsi con poi arrivava un cigno e gli lanciava un ragno. le parole e Un cagnolino li guardava e di nascosto sghignazzava. scoprire le regole. Ricorda la regola • Amici animali e loro insolite • La i di istrice dallo gnomo andrà avventure solo se il suono proprio bene si sentirà! con nonsense e giochi di Parole nello zaino di Magor parole. • Che cosa vuol dire “ghigno”? CANTI
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CQU
Che cosa dire mentre si traccia GLI: la GLI ha sempre la I.
GLI COME CONIGLIO
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GOCCIA D’ACQUA D’ESTATE (Metodo pagina 153) Arriva l’estate: tanti gelati gusteremo e che acquolina in bocca quando li vedremo! Con la sabbia giocheremo e castelli innalzeremo. E se arriverà un acquazzone ci ripareremo sotto l’ombrellone.
• Leggi e osserva il suono CQU.
Divertirsi con le parole e scoprire le regole con nonsense e giochi di parole.
APPREZZARE LA BELLEZZA DELLA NATURA L’estate, l’acqua.
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • Divertirsi con • Leggi le sillabe con GLI e circonda con i soliti colori delle vocali. le parole e IL CONIGLIO SCUDIGLIO (Metodo pagina 144) scoprire le Il coniglio scudiglio regole. sgranocchia trifogli e carote, • Amici animali condite con aglio e cipolla. e loro insolite Poi fa uno sbadiglio, avventure ma se sente l’asino che raglia, con nonsense che paura gli piglia! e giochi di parole. CANTI
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BABBO PASTICCIO
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• Se togli B e P nelle parole in maiuscolo, che cosa uscirà fuori?
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO BABBO PASTICCIO STARE BENE INSIEME Reciprocità. Nella BORSA di babbo “quel tale” c’è un pasticcio. Esce fuori una BARCA, il BECCO a PERA di una papera, tre palette a PUNTA, un pulcino che fa PIO PIO, una BROCCA piena di limonata, un bel piatto di PASTA al pesto e non si sa tutto il resto. Quel babbo “quel tale“ arriva non solo a Natale ma tutti i giorni che i BIMBI BUONI si scambiano dei doni. CANTI
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Che cosa dire mentre si traccia MB, MP: solo con tre zampe di Mimù si possono spingere i due pigri pancioni (per non mettere mai N davanti a B e P).
MB MP
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STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE TEMATICA/ MESSAGGI IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) CITTADINANZA DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO • Leggi MA ME MI MO MU, BA BE BI BO BU e tutto quello che sai STARE BENE tu. INSIEME Disponibilità BOMBO E PIMPO (Metodo pagina 162) verso gli altri; riconoscenza. Bombo e Pimpo sono due pigroni e Mimù fa loro compagnia. SALUTE E Lei è buona, però... muovetevi un po’! BENESSERE Fare movimento. CANTI
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LE DOPPIE Sin dai primi giorni in cui si scrive, prestiamo attenzione alle doppie e al loro suono “forte”, accompagnando la parola con il battito delle mani e con un gesto più ampio in alto in corrispondenza delle doppie.
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• Disegna sul tuo quaderno come immagini un mondo senza guerra.
STORIE DELLE LETTERE CONVERSAZIONE IN CLASSE IN VOLO CON LA FANTASIA (inventare storie collettive) DRAMMATIZZAZIONE PAROLE NUOVE DA METTERE NELLO ZAINO CANTO LA CANZONE SENZA DOPPIE NELLA TERA SENZA GUERRA Un giorno sulla terra le doppie scomparvero. Il castello un castelo diventò. Non c’erano più le torri ma i tori, pensa un po’! Le palle infuocate non si potevano lanciare, ma pale dei mulini a vento li fecero diventare. I carri che portavano le bombe non c’erano più, perché divennero cari e nessuno li comprò. Scomparvero le doppie e sulla terra non si è fatta più la guerra, ma solo la guera. Che un gioco per far divertire i bambini era. Anche la terra divenne tera. Ed era bella per grandi e piccini. STARE BENE INSIEME Un mondo senza guerra.
CONOSCERE SE STESSI Divertirsi con le parole e scoprire le regole con nonsense e giochi di parole.
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CAPIRE DI PIÙ
Stadi di concettualizzazione della lingua scritta secondo Ferreiro-Teberosky (1979) e di Uta Frith (1985) Stadi di sviluppo della lingua scritta Ferreiro-Teberosky (1979) Fase pre-sillabica: • scarabocchio; • parola come disegno (disegno grande, parola lunga); • standardizzazione (tutte le parole con lo stesso numero di segni: estensione della necessità di stabilità). Fase sillabica non convenzionale: un segno non convenzionale corrisponde a una sillaba. Fase sillabica convenzionale: un grafema convenzionale corrisponde a una sillaba. Fase sillabico-alfabetica: un grafema può rappresentare la sillaba oppure un fonema singolo. Fase alfabetica: il bambino arriva a rappresentare con ogni segno il fonema della parola, quindi costruisce la corrispondenza grafema-fonema.
Uta Frith (1985) Stadio logografico: le parole sono assimilate ai disegni.
Stadio alfabetico: coincide con l’inizio della scolarizzazione. La maturazione delle competenze metafonologiche rende possibile pensare la parola come sequenza di suoni, identificarne i fonemi e apprendere le associazioni fonema-grafema. In questa fase il bambino è in grado di riprodurre sillabe piane con struttura CVCV (ad esempio cane) oppure sillabe e parole con struttura complessa CVCCV (ad esempio torta). Fase ortografica: caratterizzata dall’acquisizione di competenze ortografiche e quindi dalla capacità di processare senza una corrispondenza stabile tra fonema e grafema. Il bambino scopre l’esistenza dei digrammi (gn, gl) aventi un valore fonologico diverso dalla semplice somma dei fonemi. Fase lessicale: le parole note vengono lette e scritte in maniera automatica, senza che vi sia bisogno di segmentarle nei singoli suoni e di convogliare l’attenzione sul recupero delle regole di corrispondenza tra fonema e grafema. Il bambino si è quindi costruito un proprio lessico mentale. In questa fase il bambino impara a leggere e a scrivere parole omofone, ma non omografe (ad esempio luna-l’una) oppure parole omografe, ma non omofone (ad esempio ancòra-àncora) grazie all’attenzione al contesto.
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CAPIRE DI PIÙ
Glossario della programmazione 1. Consapevolezza fonologica: scoprire che il linguaggio è una combinazione di suoni ed essere in grado di individuarne le componenti, cioè sillabe e fonemi, che si possono isolare spezzettando la parola, spostare, invertire, quindi manipolare. Ciò significa imparare a riflettere sulla lingua indipendentemente dal significato. 2. Fonema: unità minima priva di significato proprio. La combinazione dei fonemi genera coppie sonore, le sillabe, e più sillabe formano unità più grandi dotate di significato, le parole. 3. Grafema: è il corrispettivo scritto del fonema. 4. Parole: a livello orale sono percepite come un continuum sonoro, che il bambino impara a scomporre prima in battute ritmiche (le sillabe) e solo successivamente in fonemi. Per scrivere una parola è necessario conquistare questo stadio avanzato e trasformare i fonemi in grafemi. 5. Consapevolezza fonologica globale: è presente nei bambini in età prescolare a partire dai 4 anni; si sviluppa indipendentemente dalla lingua scritta e consiste in una serie di processi: riconoscimento e produzione di rime, segmentazione delle parole in sillabe e il suo contrario cioè la fusione in sillabe, riconoscimento di sillabe iniziali, elisione di una sillaba iniziale, capacità di esprimere giudizi sulla lunghezza di una parola indipendentemente dal significato (ad esempio: “treno” è più lungo di “formichina”?). 6. Consapevolezza fonologica analitica: è la capacità di analizzare separatamente (a livello percettivo uditivo) i singoli suoni o fonemi che compongono le parole. 7. Prerequisiti dell’apprendimento della letto-scrittura: prerequisiti esecutivi e prerequisiti costruttivi. 8. Prerequisiti esecutivi: si riferiscono alla realizzazione grafica del sistema scritto: adeguatezza del segno grafico, orientamento spaziale, direzionalità del gesto della mano, utilizzo adeguato dello spazio nel foglio. 9. Prerequisiti costruttivi: determinano la competenza più propria della letto-scrittura, ovvero la capacità del bambino di smontare le parole, di individuare le sillabe, i fonemi e i corrispettivi grafemi, quando ne verrà a conoscenza, e di effettuare tutte le combinazioni possibili per formare parole e non parole. Rappresentano le operazioni cognitive che sono alla base della concettualizzazione della lingua, che porta il bambino a scoprire che lo scritto nasce dalla combinazione di suoni ascoltati e non dalla forma dell’oggetto a cui la parola si riferisce. 10. Teoria linguistica del bambino: fin dalla nascita il bambino si trova circondato da oggetti che portano delle scritte e tali oggetti vengono “chiamati per nome” dall’adulto. La teoria linguistica del bambino è l’insieme delle idee e delle regole che il bambino ricava osservando e ascoltando la lingua orale e scritta. Le teorie del bambino nascono e si modificano attraverso il confronto spontaneo con coetanei e adulti, ovvero in un contesto sociale di apprendimento (Vygotskij). 11. Scrittura spontanea “scrivi come sai”: è la modalità attraverso cui il bambino esprime la sua teoria. L’adulto può individuare quindi sia l’aspetto esecutivo sia l’aspetto costruttivo.
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s a t t i n c i a F a c i matemat I “N UMERI” D ELLA S EZI ON E D I MAT EMAT I CA!
Esercitazioni e verifiche: 35 Numeri 11 Operazioni 10 Logica 16 Problemi 14 Geometria 7 Misure
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IL PROGETTO DIDATTICO
AMARE LA MATEMATICA!
Con la forza di questo Amore e la voce di questo Appello non cesseremo mai di esplorare. E alla fine di quest’esplorazione saremo al punto di partenza. Sapremo il luogo per la prima volta. T.S. Eliot
Un avveniristico scenario spaziale proietta il bambino nell’affascinante mondo della matematica, rendendo il nostro progetto fantasticamente efficace, poiché basato sugli studi più accreditati nell’ambito della psicologia dell’apprendimento e mediato dalla guida di due altrettanto fantastici personaggi: MateMagor e elfo Oz, nel ruolo, rispettivamente, dell’insegnante e del bambino. MateMagor e Oz sono sempre alleati del piccolo alunno, sempre in “empatia” con il suo stato d’animo, nei momenti cruciali della comprensione dei concetti matematici, che richiedono una spiegazione con parole “semplici”, quelle che si usano tutti i giorni… MateMagor e Oz, in un gioco dialettico di battute:
• volano veloci a bordo di navicelle, missili e razzi, accompagnando il bambino tra le Galassie alla scoperta dei NUMERI;
• lo
invitano a riflettere e a confrontarsi con i compagni per affrontare SITUAZIONI PROBLEMATICHE, scaturite dalla propria esperienza concreta;
• si muovono nello spazio intorno a lui per riconoscere, denominare, confrontare, misurare le FORME GEOMETRICHE che lo costituiscono;
• sostengono la sua voglia di crescere e capire le relazioni all’interno del mondo complesso e tecnologico in cui vivono (LOGICA e CODING). Le strategie messe in atto all’interno del libro di testo, con la magia delle immagini, in grado di toccare le corde emotive, e delle filastrocche e dei canti che accompagnano i momenti significativi dell’apprendimento, non possono che far AMARE LA MATEMATICA!
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IL PROGETTO DIDATTICO
Numeri e calcoli Il nostro intento è quello di potenziare l’abilità di numerare e operare con le quantità, percorrendo le diverse strade di accesso al numero di seguito descritte.
• La via visiva: i numeri diventano personaggi fantastici, ovvero sono “animati” per visualizzarne la forma.
• La via fonologica: a ciascun personaggio numero si associano una filastrocca e un canto che aiutano a fissare in memoria il nome del numero e la quantità.
• La via analogica: si asseconda la naturale propensione del bambino a percepire la numerosità degli elementi, associandola sempre al simbolo, affinché questo possa essere più facilmente compreso. Il personaggio numero è sempre accompagnato, nelle varie pagine del libro, dalla quantità organizzata percettivamente in due cinquine di pianeti, per visualizzare la decina in analogia al calcolatore di cui ciascun bambino è dotato: le dita delle mani. Progressivamente, le decine di pianeti si organizzeranno nelle classi successive, in Galassie (le centinaia), in Universi (le migliaia) e in Multiversi (le decine di migliaia).
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IL PROGETTO DIDATTICO
In Fantastici NOI!, l’accesso al numero e al calcolo è favorito da un’attenzione speciale ai processi cognitivi, di seguito descritti, che il bambino mette in atto per costruire la sua conoscenza numerica.
• I processi lessicali: consentono di acquisire il nome del simbolo numerico e la forma, attraverso la via visiva e fonologica.
• I processi semantici: consentono di comprendere il concetto di quantità attraverso il ricorso alla via analogica.
• I
processi sintattici: consentono di comprendere la regola di formazione del numero, nel nostro sistema moltiplicativo, decimale e posizionale, attraverso il quale è stato possibile rappresentare con soli 10 simboli l’infinito mondo dei numeri. Lo strumento proposto è il tradizionale abaco, “spiegato” con una strategia visiva: la pallina delle decine, prima di diventare la pallina rossa, viene trasformata in una “corona” (o “collana”) di 10 pianeti blu legati da un nastrino rosso. Tale strategia ci è utile per veicolare il concetto più astratto di inclusione “uno è formato da tanti…” e per dilazionare nel tempo l’altro processo astratto “pallina rossa della stessa grandezza della pallina blu, ma che ne vale 10 solo per il cambio di posizione”.
• Il
conteggio rapido: è il traguardo da raggiungere grazie al potenziamento dei processi precedenti, che permettono di recuperare il calcolo mentale non sempre esercitato adeguatamente, attraverso i metodi più in uso.
Logica e problemi Gli attuali programmi ministeriali riservano alla logica un ruolo formativo: essa non deve essere intesa come fine a se stessa, ma come guida alla formazione di concetti necessari a strutturare l’esperienza del bambino in senso più esteso possibile, in particolare per la soluzione dei problemi, non solo matematici. L’uso logico della lingua è fondamentale per la comprensione del testo di problemi matematici: verranno proposte attività (sul libro e sulla presente Guida) per comprendere e
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IL PROGETTO DIDATTICO
utilizzare i quantificatori come: di più, di meno, ciascuno, ogni, ognuno, pochi, tanti, tanti quanti…, almeno, al massimo, e, o, non…
• Scoprire e costruire successioni, sequenze, ritmi I problemi di logica proposti nel volume di Matematica favoriscono la maturazione di capacità di analisi e attenzione, la precisione del linguaggio e l’elaborazione dei concetti sul carattere ordinale del numero. Le attività riguardano le seriazioni, le sequenze ritmiche, le sequenze in successione.
• Coding È l’educazione ad acquisire consapevolezza dei processi logico-creativi che, più o meno consapevolmente, tutti, e quindi anche i bambini, mettiamo in atto per affrontare e risolvere problemi della vita quotidiana. Per esplicitare alcuni semplici processi, il volume propone di interagire con un piccolo robot, Topolink, creato da un bambino. Una filastrocca, che verrà proposta in forma di canto, permetterà di stabilire la relazione tra il robottino e il bambino, chiarendo che è sempre l’uomo a pensare quali saranno i compiti che la macchina potrà svolgere per lui.
Problemi Il volume di Matematica, a partire dalle conquiste nell’ambito del numero e dei concetti logici proposti, guida all’acquisizione di un metodo per la soluzione dei problemi matematici: 1 leggere attentamente il testo; 2 controllare la comprensione della domanda, che ha la funzione di organizzare il testo problematico e la selezione dei dati utili; 3 comprendere i quantificatori logici (più, meno, tanti quanti…) e i dati numerici; 4 osservare le immagini che rappresentano e organizzano i dati; 5 individuare e trascrivere i dati numerici e descrittivi; 6 scegliere l’operazione per la soluzione (in classe prima: addizione o sottrazione); 7 calcolare ricorrendo ai pianetini che organizzano la quantità per una risposta rapida; 8 esprimere un giudizio sulla difficoltà incontrata e sulla riuscita del compito. Si è voluto evitare di utilizzare il termine parola-chiave, poiché, dalle esperienze vissute direttamente e riportate da diversi insegnanti, vi può essere, ad esempio, il rischio di associare alla parola “più” l’operazione addizione, senza prestare adeguata attenzione al contesto problematico in cui il quantificatore è inserito. Suggerisco, tuttavia, di introdurre la parola-chiave quando le tue personali strategie permetteranno di guidare la comprensione del testo evitando che il bambino consideri “più”, “meno”… alla stregua di etichette a cui associare l’operazione.
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IL PROGETTO DIDATTICO
I personaggi-guida MateMagor e Oz invitano a collaborare e a organizzare scenette in classe per un apprendimento significativo o a inventare problemi a partire dalle accattivanti immagini proposte anche nelle schede della prsente Guida, sempre collaborando e riflettendo con i compagni, allo scopo di costruire il pensiero matematico attraverso il confronto e lo scambio di idee e strategie per mettere in gioco la cittadinanza.
Geometria e “Geo-logica” Insegnare geometria ai bambini della Scuola Primaria può essere sintetizzato in tal modo: favorire la codificazione delle esperienze spaziali compiute dal bambino sin dalla nascita, attraverso la scoperta delle relazioni che intercorrono tra le esperienze stesse, tra gli elementi percepiti all’interno di uno spazio agito. Scopo della didattica diventa, quindi, favorire nel bambino il passaggio da un apprendimento intuitivo-percettivo a un apprendimento obiettivo; in altre parole di costruire un pensiero logico-spaziale partendo dalla sua esperienza. Spesso nella Scuola Primaria lo studio della geometria, pur essendo proposto fin dai primi anni, si sviluppa in modo particolare a partire dalla classe terza, in un percorso abbastanza impegnativo per l’alunno: nomenclature nuove, classificazioni e calcoli con unità di misura fra loro molto diverse; inoltre, si propone l’applicazione delle regole di perimetri e aree a partire da figure appositamente disegnate, con il rischio di rendere l’apprendimento poco significativo. È possibile, allora, una maggiore gradualità per rendere efficace lo studio della geometria? E inoltre: come costruire un pensiero logico-spaziale che sia significativo, quindi motivante e in grado di fissarsi in modo permanente? Sicuramente a partire dall’esperienza del gioco, con il quale il bambino si è confrontato sin dalla nascita, gattonando, camminando, muovendosi nello spazio, osservando i giochi, gli oggetti nel suo ambiente di vita. Fantastici NOI!, nel volume di Matematica, propone attività in forma ludica per guidare al conseguimento efficace degli obiettivi, oltre ad allestire una veste grafica allettante per suscitare la motivazione nel bambino. Nello scenario spaziale in cui i bambini vengono guidati da MateMagor, i pianeti avveniristici assumono forme geometriche. In classe prima i pianeti o le cose della Terra si organizzano in successioni colorate sempre uguali, (come il ritmo battuto con le mani); in classe seconda potranno essere sistemati secondo una determinata regola in alcune scatole, sui rami di un albero o dentro e fuori un recinto (diagrammi di Carroll, ad albero o di Venn); in classe terza creeranno una relazione tra di loro o si potrà verificare che una navicella non parta perché non si sa la combinazione con la quale schiacciare i bottoni colorati.
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IL PROGETTO DIDATTICO
I bambini, in classe prima, riconoscono, denominano, confrontano; nelle classe successive misurano le forme dei pianeti in maniera essenzialmente ludica. Tutto ciò in modo graduale, leggero ed efficace, in tempi distesi, nell’arco dei primi tre anni della Scuola Primaria A partire dalla classe prima si propongono filastrocche cantate per denominare le figure e le loro proprietà, illustrate alla maniera di Fantastici NOI! La denominazione è uno dei primi processi, alla base della classificazione: l’uso logico della lingua è di fondamentale importanza. Secondo Piaget, infatti, il bambino si costruisce uno spazio senso-motorio legato ai processi di motricità e percezione, mentre la rappresentazione simbolica dello spazio si accompagna all’evoluzione del linguaggio e dell’immaginazione. Le attività riguardano la classe prima per competenze generali o processi implicati nella cognizione delle figure geometriche come: • riconoscere; • denominare; • confrontare. In classe seconda e in classe terza si procederà con: • classificare; • comporre; • scomporre; • ricomporre e altri processi sempre più analitici e relazioni via via più complesse.
bibliografia D.P. Ausubel, Educazione e processi cognitivi: guida psicologica per gli insegnanti, ed. italiana a cura di Daniela Costamagna, Franco Angeli, Milano, 1978 C. Bortolato, La linea dei numeri. Aritmetica analogica-intuitiva con le mani, Erickson, Trento, 2010 D.W. Johnson, R.T. Johnson, E.J. Holubec, Apprendimento cooperativo in classe. Migliorare il clima emotivo e il rendimento, Erickson, Trento, 2015 D. Lucangeli, A. Iannitti, M. Vettore, Lo sviluppo dell’intelligenza numerica, Carocci, Roma, 2007 J. Piaget, B. Inhelder, La rappresentazione dello spazio nel bambino, Giunti Barbèra, Firenze, 1976 J. Piaget, B. Inhelder, La geometria spontanea del bambino, Giunti Barbèra, Firenze, 1976
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SVILUPPO DELLE COMPETENZE
I Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria Le Indicazioni Nazionali tracciano alcuni traguardi che, in vista dello sviluppo delle competenze base, devono essere raggiunti al termine della scuola primaria. Sono presentati qui di seguito per orientare il docente nel suo percorso didattico, come bussola da consultare fin dalla classe prima, pur nella consapevolezza che i traguardi sono il frutto di una costruzione che si articola e si consolida nel corso dei cinque anni della scuola primaria.
MATEMATICA 1. L’alunno si muove con sicurezza neI caIcoIo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare I’opportunità di ricorrere a una caIcoIatrice. 2. Riconosce e rappresenta forme deI piano e deIIo spazio, reIazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create daII’uomo. 3. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. 4. UtiIizza strumenti per iI disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). 5. Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabeIIe e grafici. 6. Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. 7. Legge e comprende testi che coinvoIgono aspetti Iogici e matematici. 8. Riesce a risoIvere faciIi probIemi in tutti gIi ambiti di contenuto, mantenendo iI controllo sia sul processo risoIutivo, sia sui risuItati. Descrive iI procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse daIIa propria. 9. Costruisce ragionamenti formuIando ipotesi, sostenendo Ie proprie idee e confrontandosi con iI punto di vista di aItri. 10. Riconosce e utiIizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimaIi, frazioni, percentuaIi, scaIe di riduzione…). 11. SviIuppa un atteggiamento positivo rispetto aIIa matematica, attraverso esperienze significative, che gIi hanno fatto intuire come gIi strumenti matematici che ha imparato a utiIizzare siano utiIi per operare neIIa reaItà.
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SVILUPPO DELLE COMPETENZE
Le Competenze chiave europee Il Consiglio dell’Unione Europea il 23 maggio 2018 ha diffuso la nuova “Raccomandazione del Consiglio relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente”. Si tratta di competenze che afferiscono ai diversi campi del sapere, ma che mettono in luce la necessità che la scuola non insegni solo contenuti, bensì anche metodologie che rendano gli alunni capaci di apprendere in ogni contesto della loro esperienza umana, autonomamente e con spirito di iniziativa.
nuova Raccomandazione del consiglio relativa alle competenze chiave 1. La competenza alfabetica funzionale indica la capacità di individuare, comprendere, esprimere, creare e interpretare concetti, sentimenti, fatti e opinioni, in forma sia orale sia scritta, utilizzando materiali visivi, sonori e digitali e attingendo a varie discipline e contesti. Essa implica l’abilità di comunicare e relazionarsi efficacemente con gli altri in modo opportuno e creativo. Il suo sviluppo costituisce la base per l’apprendimento successivo e l’ulteriore interazione linguistica. Tale competenza comprende la conoscenza della lettura e della scrittura e una buona comprensione delle informazioni scritte e quindi presuppone la conoscenza del vocabolario, della grammatica funzionale e delle funzioni del linguaggio. Un atteggiamento positivo nei confronti di tale competenza comporta la disponibilità al dialogo critico e costruttivo, l’apprezzamento delle qualità estetiche e l’interesse a interagire con gli altri. Implica la consapevolezza dell’impatto della lingua sugli altri e la necessità di capire e usare la lingua in modo positivo e socialmente responsabile. 2. La competenza multilinguistica definisce la capacità di utilizzare diverse lingue in modo appropriato ed efficace allo scopo di comunicare. In linea di massima essa condivide le abilità principali con la competenza alfabetica: si basa sulla capacità di comprendere, esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) in una gamma appropriata di contesti sociali e culturali a seconda dei desideri o delle esigenze individuali. Le competenze linguistiche comprendono una dimensione storica e competenze interculturali. 3. La competenza matematica è la capacità di sviIuppare e appIicare iI pensiero matematico per risoIvere una serie di probIemi in situazioni quotidiane. Partendo da una soIida padronanza deIIe competenze aritmetico-matematiche, I’accento è posto sugIi aspetti deI processo e deII’attività oItre che su queIIi deIIa conoscenza. La competenza matematica comporta, in misura variabiIe, Ia capacità e Ia disponibiIità a usare modeIIi matematici di pensiero (pensiero Iogico e spaziaIe) e di presentazione (formuIe, modeIIi, schemi, grafici, rappresentazioni). La competenza in scienze si riferisce aIIa capacità e aIIa disponibiIità a usare I’insieme deIIe conoscenze e deIIe metodoIogie possedute per spiegare iI mondo che ci circonda sapendo identificare Ie probIematiche e traendo Ie concIusioni che siano basate su fatti comprovati. La competenza in campo tecnoIogico è considerata I’appIicazione di taIe conoscenza e metodoIogia per dare risposta ai desideri o bisogni avvertiti dagIi esseri umani.
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SVILUPPO DELLE COMPETENZE
La competenza in campo scientifico e tecnoIogico comporta Ia comprensione dei cambiamenti determinati daII’attività umana e Ia consapevoIezza deIIa responsabiIità di ciascun cittadino. 4. La competenza digitale presuppone l’interesse per le tecnologie digitali e il loro utilizzo con dimestichezza e spirito critico e responsabile per apprendere, lavorare e partecipare alla società. Essa comprende l’alfabetizzazione informatica e digitale, la comunicazione e la collaborazione, l’alfabetizzazione mediatica, la creazione di contenuti digitali (inclusa la programmazione), la sicurezza (compreso l’essere a proprio agio nel mondo digitale e possedere competenze relative alla cibersicurezza), le questioni legate alla proprietà intellettuale, la risoluzione di problemi e il pensiero critico. 5. La competenza personale, sociale e la capacità di imparare a imparare consiste nella capacità di riflettere su sé stessi, di gestire efficacemente il tempo e le informazioni, di lavorare con gli altri in maniera costruttiva, di mantenersi resilienti e di gestire il proprio apprendimento e la propria carriera. Comprende la capacità di far fronte all’incertezza e alla complessità, di imparare a imparare, di essere in grado di condurre una vita attenta alla salute e orientata al futuro, di gestire il conflitto in un contesto favorevole e inclusivo. La competenza personale, sociale e la capacità di imparare a imparare presuppone la conoscenza delle proprie strategie di apprendimento preferite, delle proprie necessità di sviluppo delle competenze e di diversi modi per sviluppare le competenze e per cercare le occasioni di istruzione, formazione e carriera, o per individuare le forme di orientamento e sostegno disponibili. Vi rientra la capacità di imparare e di lavorare sia in modalità collaborativa sia in maniera autonoma, di organizzare il proprio apprendimento e di perseverare, di saperlo valutare e condividere, di cercare sostegno quando opportuno. 6. La competenza in materia di cittadinanza si riferisce alla capacità di agire da cittadini responsabili e di partecipare pienamente alla vita civica e sociale, in base alla comprensione delle strutture e dei concetti sociali, economici, giuridici e politici oltre che dell’evoluzione a livello globale e della sostenibilità. La competenza in materia di cittadinanza si fonda sulla conoscenza dei concetti e dei fenomeni di base riguardanti gli individui, i gruppi, le organizzazioni lavorative, la società, l’economia e la cultura. 7. II senso di iniziativa e I’imprenditoriaIità concernono Ia capacità di una persona di tradurre Ie idee in azione. In ciò rientrano Ia creatività, I’innovazione e I’assunzione di rischi, come anche Ia capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. È una competenza che aiuta gIi individui, non soIo neIIa Ioro vita quotidiana, neIIa sfera domestica e neIIa società, ma anche neI posto di Iavoro, ad avere consapevoIezza deI contesto in cui operano e a poter cogIiere Ie opportunità che si offrono ed è un punto di partenza per Ie abiIità e Ie conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coIoro che avviano o contribuiscono a un’attività sociaIe o commerciaIe. Essa dovrebbe incIudere Ia consapevoIezza dei vaIori etici e promuovere iI buon governo. 8. ConsapevoIezza ed espressione cuIturaIe riguarda I’importanza deII’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi Ia musica, Ie arti deIIo spettacoIo, Ia Ietteratura e Ie arti visive.
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PROGRAMMAZIONE
Programmazione annuale di Matematica Competenze da raggiungere al termine della classe prima L’alunno/a: • opera con sicurezza con i numeri naturali nel calcolo scritto e orale; • riconosce e utilizza rappresentazioni diverse per esprimere operazioni matematiche; • r iconosce, denomina e classifica figure geometriche; • effettua misurazioni utilizzando strumenti adeguati; • legge e comprende testi logico-matematici; • risolve semplici problemi motivando il procedimento e l’operazione per risolverli. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ANNUALI QUANTITÀ, NUMERI
OPERAZIONI
• Acquisire l’idea di numero: - a livello lessicale (il nome dei numeri); - a livello semantico (la quantità rappresentata dai pianeti e dalle dita); - a livello sintattico (il simbolo arabico). • Scrivere i numeri adeguatamente con la giusta direzionalità. • Acquisire l’idea di numero nel suo aspetto cardinale e ordinale. • Riconoscere il concetto di insieme vuoto. • Contare in senso progressivo e regressivo. • Confrontare e ordinare i numeri naturali. • Raggruppare e scomporre entro il 20. • Acquisire il concetto di addizione e saper eseguire addizioni. • Acquisire il concetto di sottrazione e saper eseguire sottrazioni.
CONTENUTI
PAGINE DI RIFERIMENTO 14-81
• I numeri fino a 10
• I numeri ordinali
• Maggiore, minore e uguale • La decina • I numeri fino a 20 e oltre • Addizione • Addizioni fino a 20 e oltre
82-113
• Sottrazione • Sottrazioni fino a 20 e oltre
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PROGRAMMAZIONE
LOGICA E CODING
PROBLEMI
• Riconoscere gli oggetti per uguaglianza e differenza.
• Confronti tra oggetti appartenenti a materiale strutturato (ad esempio: blocchi logici) e non strutturato
• Comprendere e utilizzare parole che esprimono relazioni quantitative.
• Quantificatori logici (ad esempio: di più, di meno, tanti quanti…)
• Scoprire e costruire successioni.
• Ritmo e seriazioni per il concetto di ordinalità • Consapevolezza della sequenza di azioni per raggiungere uno scopo condiviso (CODING)
• Scoprire e costruire relazioni di inclusione: tanti elementi ne formano uno di ordine superiore.
• Inclusione: per il concetto di decina tanti elementi ne formano uno di ordine superiore (ad esempio: dita-mano)
• Individuare situazioni problematiche. • Formulare ipotesi di soluzioni e verificarle. • Leggere attentamente il testo dei problemi. • Comprendere che cosa richiede la domanda del problema. • Dimostrare di comprendere i quantificatori logici. • Prestare attenzione alle immagini che rappresentano i dati del problema. • Completare, modificare le immagini che rappresentano il problema. • Individuare l’operazione ed eseguire i calcoli per risolvere il problema. • Riflettere sulla difficoltà/facilità del compito confrontandosi con i compagni (metacognizione e cooperazione).
• ProbIemi con addizioni e sottrazioni
54-61 114-121 122-125 136, 154-155
126-136
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PROGRAMMAZIONE
MISURE, SPAZIO E FIGURE
• Stimare lunghezza, peso e capacità, utilizzando misure arbitrarie. • Riconoscere il valore del denaro. • Riconoscere, denominare e classificare forme e semplici enti geometrici facilitati da filastrocche e canti.
• Misure arbitrarie
• Riconoscere e operare con rappresentazioni cartesiane.
• Localizzazione di un oggetto in un reticolo • Percorsi con le coordinate cartesiane
137-156
• Euro • Forme nella realtà (quadrato, cerchio, rettangolo) • Linee aperte, linee chiuse, confine, regione interna, regione esterna
Metodologia Punto di partenza per tutte le attività logico-matematiche sono il vissuto dei bambini e la loro esperienza. Si privilegerà pertanto un apprendimento significativo attraverso attività coinvolgenti:
• giochi conosciuti; • attività manipolative, rappresentative, sperimentali; • graduale passaggio dalla fase manipolativa alla fase delle rappresentazioni grafiche per favorire le immagini mentali e la simbolizzazione;
• utilizzo di rappresentazioni accattivanti ed efficaci per favorire la comprensione del nostro sistema numerico (numeri animati e filastrocche per memorizzare il simbolo arabo e la rispettiva quantità; contatori che rappresentano i pianeti organizzati in cinquine in analogia con il contatore “mani”);
• attività che favoriscano lo sviluppo di strategie e procedimenti personali; • utilizzo di materiali strutturati e non: blocchi logici, disegni, schemi, grafici, diagrammi; • attività laboratoriali con l’utilizzo di schede operative di esercitazione e di verifica; • attività a piccolo gruppo, a coppie, individuali; • attività di ricerca-azione-scoperta; • giochi matematici; • giochi logici applicati alla comprensione del numero, dei problemi matematici e della geometria. L’insegnante assumerà il ruolo di osservatore e facilitatore esperto: arricchendosi di numerose e puntuali osservazioni, potrà intervenire validamente ed efficacemente, regolando e mediando le proposte di lavoro, al fine di rendere sempre ottimali le condizioni di apprendimento dei propri alunni. All’inizio dell’anno scolastico è opportuno svolgere un’attenta ricognizione delle competenze di partenza dei singoli alunni al fine di personalizzare il percorso di apprendimento della matematica.
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GRIGLIA DI RILEVAZIONE
GRIGLIA PER LA RILEVAZIONE delle competenze NOME: ...................................................................................................
COGNOME: ...................................................................................................
HA RAGGIUNTO LE SEGUENTI COMPETENZE
SÌ
NO
IN PARTE
Riconosce le caratteristiche degli elementi. Trova uguaglianze, differenze, somiglianze. Individua relazioni. Confronta, ordina, legge e trascrive i numeri. Possiede il concetto di quantità, che associa al numero. Conosce il valore posizionale delle decine e delle unità. Esegue addizioni e sottrazioni. Riconosce situazioni problematiche nella propria realtà e in quella rappresentata. Rappresenta graficamente e con operazioni aritmetiche la risoluzione di semplici problemi. Individua linee aperte e chiuse, confine, regione interna ed esterna. Riconosce e denomina semplici figure piane. Comprende la posizione degli oggetti rispetto a un punto di osservazione diverso. Localizza oggetti rispetto a sé e ad altri. Compie, rappresenta e riconosce un percorso secondo indicazioni date.
Difficoltà riscontrate: .................................................................................................................................................................................................................. ........................................................................................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................................................................................
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UNO È UNICÒ L’UNICORNO. aS ©L
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DUÈ DUÈ NON FA COCCODÈ. aS ©L
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TRE…MENS FA PAURA SOLO A TE.
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SU QUATTRO VA IL GATTO QUATTO QUATTO.
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CINQUE È CINCÌ LA CICOGNA. aS ©L
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SEI! CHE RUZZOLONE SEI! aS ©L
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SETTE È SAETTA LA VIGILESSA. aS ©L
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OTTO È OCCHI STORTI E SCATENA UNA TEMPESTA.
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NOVE HA UN OCCHIO CHE NON SI MUOVE.
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DIECI L’UNICORNO HA FATTO L’UOVO ED È UN PERSONAGGIO NUOVO! 06 guida Matematica_349-438.indd 383
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PREREQUISITI
confronti CONFRONTA E COLORA:
• IL PIÙ BASSO
• IL PIÙ ALTO
• IL PIÙ GRANDE
• IL PIÙ PICCOLO
• IL PIÙ CORTO
• IL PIÙ LUNGO
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PREREQUISITI
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sotto, sopra, dentro, fuori... COLORA:
• IL BAMBINO SOTTO L’ALBERO; • IL GATTO SOPRA L’ALBERO; • LA GALLINA DENTRO AL POLLAIO; • IL MAIALINO FUORI DAL RECINTO.
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PREREQUISITI
... lontano, vicino, davanti, dietro COLORA:
• LA BAMBINA LONTANA DALLA CASA; • IL CAVALLO VICINO ALLO STAGNO; • LO SPAVENTAPASSERI DAVANTI AL FIENILE; • IL CANE DIETRO ALL’ALBERO.
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PREREQUISITI
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destra, sinistra, in alto, in basso OSSERVA.
ORA DISEGNA CHE COSA VEDI:
• IN ALTO A DESTRA
• IN BASSO A DESTRA
• IN ALTO A SINISTRA
• IN BASSO A SINISTRA
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NUMERI
filastrocca dei numeri UNICORNO SOLO, SOLO NELL’UNIVERSO SE NE VA, TUTTI DORMONO GLI AMICI, CHISSÀ SE LI SVEGLIERÀ. DUÈ LA GALLINA COVA LE UOVA E FA DUÈ DUÈ, INVECE CHE COCCODÈ. 2 PIANETI NASCERANNO E PER L’UNIVERSO GIRERANNO. TREMENS HA 3 OCCHI, CHE PAURA! LUI CI GUARDA A DENTI STRETTI, MA GLI AMICI DELLA MANO SI UNISCONO IN 3 E INSIEME SCAPPANO LONTANO. PEREPEPÈ SE VUOI FAR PAURA PEGGIO PER TE, DUE PIÙ UNO FA 3. QUATÙ È LA GIOSTRA DEL MIO GATTO. LUI FA 4 ACROBAZIE E SALE E SCENDE DALLE DITA DELLE ZIE. QUATTRO PIANETI SON PIÙ DI TRE, MA CHE DIVERTIMENTO PER ME E PER TE! Processi lessicali
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CINCÌ È LA CICOGNA CHE SOGNA SOGNA UN NIDO A FORMA DI MANO, CHE PUÒ RACCHIUDERE TUTTO IL MONDO CON 5 PIANETI INTORNO.
SEI! SEI CADUTO PER TERRA, SEI UN RUZZOLONE, NON TROVI RIPOSO! CHE STRANO COSO, SEI, CON QUELLA FACCIA IN GIÙ! HAI I 5 AMICI DI TUTTA LA MANO E UNO IN PIÙ, COSÌ SIETE 6.
SAETTA 7 LA VIGILESSA, NON FISCHIA, MA SIBILA, E IN UN BALENO RADUNA GLI AMICI DI UNA MANO E ANCORA DUE! INSIEME ANDRANNO LONTANO. 5 PIÙ 2 FA SETTE, CHE SAETTE!
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NUMERI
OCCHI STORTI, CHE STRANO MARZIANO! CON UN OCCHIO SOTTO L’ALTRO VEDE ANCOR PIÙ LONTANO. APRI UNA MANO E ANCORA TRE DITA. NEL SUO PIANETA SONO TANTI 8 E FANNO UN GRAN CASOTTO!
NONVEDIQUA! IL NOVE HA UN OCCHIO GRANDE E CHE OCCHIO! SEMBRA UN “CANNOCCHIO”. LUI TUTTO IL MONDO PUÒ OSSERVARE E 9 PIANETI PUÒ AMMIRARE. SOLO UNO SI È NASCOSTO, MA LO TROVEREMO PRESTO, PRESTO.
L’UNICORNO HA FATTO L’UOVO ED È UN PERSONAGGIO NUOVO… È FELICE PERCHÉ NON È PIÙ SOLO: 2 SEGNI 2 MANI 10 COSE CHE VUOI TU. HAI SCOPERTO LA DECINA, CHE COSA VUOI DI PIÙ? Processi lessicali
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NUMERI
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NUMERI DA 0 A 9 CONTA GLI ELEMENTI E SCRIVI IL NUMERO IN CIFRE E IN LETTERE.
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Organizzazione perce
ttiva della quantità: verso il calcolo mentale
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CLASSE 1A NUMERI NUMERI
a caccia di numeri! OSSERVA E SCRIVI IL NUMERO DEGLI ELEMENTI ELENCATI, COME NELL’ESEMPIO.
4 GABBIANI FARO PESCATORI PALME STELLE MARINE BARCA OMBRELLONI CONCHIGLIE PESCIOLINI SCOGLI GRANCHIETTI Processi: counting
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DA 0 A 15 QUANTI SONO? CONTA E SCRIVI IN LETTERE.
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ORDINA I NUMERI DELL’ESERCIZIO PRECEDENTE:
• DAL PIÙ PICCOLO AL PIÙ GRANDE (ORDINE CRESCENTE): ................................................................................................................................................................................................................
• DAL PIÙ GRANDE AL PIÙ PICCOLO (ORDINE DECRESCENTE): ................................................................................................................................................................................................................
CONFRONTA E COMPLETA CON <
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NUMERI
CONTIAMO IO E TE, FINO A 20, A TRE A TRE SCRIVI IL NUMERO IN CIFRE SOTTO QUELLO IN LETTERE.
UN, DUE E TRE ......
......
......
TREMENS FA PAURA SOLO A TE!
QUATTRO, CINQUE E SEI ......
......
......
CHE RUZZOLONE SEI!
SETTE, OTTO ......
......
CON QUELL’OCCHIO GUARDI LONTANO… FINO A DOVE?
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NUMERI
DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
SON PIANETI, NON SON CECI!
DIECI, DIECI, DIECI ......
......
......
UNdici, DOdici, TREdici ......
......
......
UN, DUE E TRE E POI dici, dici, dici E DEI NUMERI SIAMO AMICI!
QUATTORdici, ......
QUINdici, SEdici ......
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i
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QUATTRO, CINQUE E SEI E POI ANCORA dici, dici CHE RICOPIONE SEI!
......
Processi lessicali
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
NUMERI
diciaSSETTE, diciOTTO, ......
......
diciaNNOVE ......
VENTI, VENTI, VENTI ......
......
dici, dici, dici E POI SETTE, OTTO E NOVE… VUOI VEDERE CHE ORA PIOVE?
TANTE GOCCE SON CADUTE E LA GALASSIA DEL VENTI SI È BAGNATA!
......
SEI CAPACE DI CONTINUARE DA TE!
ventUNO, ......
ventiDUE, ventiTRÉ ......
Processi lessicali
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......
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NUMERI
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
DA 0 A 20 COMPLETA CON I NUMERI E COLORA I PIANETI.
0 ZERO .......... UNO .......... ............................................. .......... ............................................. ..........
QUATTRO
.......... .............................................
6 ............................................. .......... SETTE .......... ............................................. .......... .............................................
10 ............................................. .......... ............................................. .......... ............................................. ..........
TREdici
.......... .............................................
15 ............................................. .......... SEdici .......... diciAS........................ .......... dici.................................. .......... diciAN....................... 20 ............................................. © La Spiga Ediz io n
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Processi: counting
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
NUMERI
diciamo i numeri DA 0 A 20 COMPLETA SCRIVENDO I NUMERI DA 0 A 20 IN CIFRE E IN LETTERE.
0
6
................................................
1
................................................
................................................
................................................
4
................................................
................................................
................................................
................................................
................................................
................................................
................................................
..................................
dici
................................................
................................................
................................................
................................................
................................................
dici..................................
................................................
................................................
11
UNdici
SCRIVI I NUMERI MANCANTI DA 1 A 20.
7
13
20
COMPLETA IL CONFRONTO.
< 15 > 16 Processi lessicali e semant
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19 = 11 > ici
= 18 <
> 14 < aS ©L
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OPERAZIONI
DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
mettere insieme OSSERVA E COMPLETA.
• LUISA VA AL MERCATO E COMPRA QUESTI FRUTTI.
QUANTI FRUTTI
COMPRA IN TUTTO?
OPERAZIONE: ................ ................ ................ = ................ RISPOSTA: ........................................................................................................................................................................... • UGO HA QUESTE MACCHININE.
QUANTE SONO TUTTE LE MACCHININE
?
OPERAZIONE: ................ ................ ................ = ................ RISPOSTA: ........................................................................................................................................................................... © La Spiga Ediz io n
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
OPERAZIONI
togliere OSSERVA E COMPLETA.
• CAMILLA AVEVA 9 CARAMELLE. OGGI NE HA MANGIATE 2.
QUANTE CARAMELLE
LE SONO RIMASTE?
OPERAZIONE: ................ ................ ................ = ................ RISPOSTA: ........................................................................................................................................................................... • AL LAGHETTO CI SONO 7 ANATRE. 4 ENTRANO IN ACQUA.
QUANTE ANATRE
RESTANO SULLA RIVA?
OPERAZIONE: ................ ................ ................ = ................ RISPOSTA: ........................................................................................................................................................................... Processi semantici
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OPERAZIONI
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
AGGIUNGERE O TOGLIERE? OSSERVA, CONTA E COMPLETA.
+ ................
TAZZE + ................ TAZZE = ................ TAZZE 12
– ................
PIATTI – ................ PIATTI ROTTI = ................ PIATTI RIMASTI
QUALE OPERAZIONE SERVE? COLORA E COMPLETA.
................
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+
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–
................
= ................
................
+
–
................
= ................
Processi sintattici
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
OPERAZIONI
addizioni fino a 10 CONTA E COMPLETA.
2 + 6 = ..................
5 + 4 = .................. da u
1 + 8 = ..................
da u
2 + 2 = .................. da u
7 + 1 = ..................
da u
9 + 0 = .................. da u
da u
ESEGUI IN RIGA.
3 + 5 = .................. 4 + 3 = .................. Processi sintattici
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2 + 6 = .................. 0 + 3 = ..................
5 + 5 = .................. 9 + 1 = .................. aS ©L
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � �CLASSE � � � � � � � � � � � � � � � � � � � �1 ��������� A
OPERAZIONI
DATA:
OPERAZIONI
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
sottrazioni entro il 10 CONTA E COMPLETA.
6 – 3 = ..................
5 – 4 = .................. da u
8 – 2 = ..................
da u
10 – 2 = .................. da u
9 – 1 = ..................
da u
10 – 5 = .................. da u
da u
ESEGUI IN RIGA.
8 – 5 = .................. 6 – 4 = .................. © La Spiga Ediz io n
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10 – 5 = .................. 7 – 2 = ..................
10 – 3 = .................. 9 – 6 = .................. P r o c e s s i s em
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
OPERAZIONI
ADDIZIONI FINO A 20 OSSERVA LA VENTINA DEI PIANETI E CALCOLA.
• CON UN SOLO + 10 + 3 = .................. 10 + 7 = .................. 10 + 9 = .................. 10 + 10 = ..................
5 + 5 = .................. 5 + 6 = .................. 5 + 7 = .................. 5 + 8 = ..................
• CON + + +, VAI COME UN TRENO! 5 + 5 + 3 = ..................
5 + 3 + 2 = ..................
5 + 5 + 5 + 2 = ..................
5 + 5 + 1 = ..................
5 + 5 + 5 + 4 = ..................
5 + 6 + 4 = ..................
5 + 5 + 5 + 5 = ..................
5 + 7 + 3 = ..................
Per fare veloce… ho visto il 10!
Processi: verso il calcolo m
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entale
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OPERAZIONI
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
SOTTRAZIONI ENTRO IL 20 OSSERVA LA VENTINA DEI PIANETI E CALCOLA.
15 – 15 = .................. 15 – 5 = .................. 15 – 4 = .................. 15 – 6 = ..................
10 – 10 = .................. 10 – 1 = .................. 10 – 5 = .................. 10 – 3 = ..................
20 – 5 = .................. 20 – 20 = .................. 20 – 1 = .................. 20 – 10 = ..................
20 – 15 = .................. 20 – 6 = .................. 20 – 7 = .................. 20 – 19 = ..................
Ho messo il dito sul punto di partenza e sono tornato indietro!
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Processi: verso il
calcolo mentale
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
OPERAZIONI
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
SOTTRAZIONI IN TANTI MODI CANCELLA CON UNA ✘ GLI ELEMENTI DA TOGLIERE. POI SCRIVI IL RISULTATO.
15 – 6 = ..................
18 – 10 = ..................
17 – 4 = ..................
20 – 5 = ..................
ESEGUI CON LE DITA E COLLEGA LE OPERAZIONI AL RISULTATO CORRISPONDENTE.
16 – 6 = .................. 9
15
13 – 4 = .................. Processi semantici
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10 – 10 = .................. 11 10 15 – 3 = ..................
18 – 7 = .................. 12 0 17 – 2 = .................. aS ©L
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RELAZIONI
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
RELAZIONI COLLEGA E METTI IN RELAZIONE GLI ELEMENTI. LA FRECCIA DICE “IO SONO IL DIARIO DI…”.
CHE COSA DICE LA FRECCIA? COMPLETA.
SIAMO GLI .................................................................... DI ......................................................................................................
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Processi: logica
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
QUANTIFICATORI
QUANTIFICATORI COLORA IL DISEGNO SEGUENDO LE INDICAZIONI.
• TUTTI I FIORI HANNO IL “CUORE” GIALLO. • ALCUNI FIORI SONO VIOLA. • UN FIORE È ROSSO. • ALMENO UN BAMBINO HA IL CAPPELLINO ARANCIONE. • NESSUNA FARFALLA È BLU. Processi: logica
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QUANTIFICATORI
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
OGNI • TUTTI COLORA OGNI FARFALLA.
COLORA OGNI OMBRELLO APERTO.
COLORA TUTTI I FIORI.
COLORA TUTTI I FRUTTI.
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• quantificatori Processi: logica
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
QUANTIFICATORI
TANTI... QUANTI Vuol dire che devono essere dello stesso numero!
Non ho capito che cosa vuol dire “tanti… quanti”.
COLORA TANTE TAZZE QUANTI SONO I CUCCHIAINI.
COLORA TANTI PIATTI QUANTI SONO I BICCHIERI.
COLORA TANTI BARATTOLI QUANTI SONO I COPERCHI.
Processi: logica • quantific
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atori
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QUANTIFICATORI
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
O•E O E COLORA DI ROSSO LE CILIEGIE E LE FRAGOLE.
COLORA I POMODORI DI VERDE O DI ROSSO.
COLORA I QUADRATI DI GIALLO O DI BLU.
RACCHIUDI IN UN INSIEME LE MAGLIE E I CAPPELLI.
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OPPURE ANCHE
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• quantificatori Processi: logica
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
QUANTIFICATORI
ALMENO Ma che cosa vuol dire “almeno”?
Vuol dire: parti da quel numero e puoi andare avanti.
COLORA:
• ALMENO 1 FIORE.
• ALMENO 2 GELATI.
• ALMENO 6 STELLE.
• ALMENO 8 PIANETI.
Processi: logica • quantific
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QUANTIFICATORI
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
NON CERCHIA GLI OGGETTI CHE NON SERVONO PER COLORARE.
COLORA LE MELE CHE NON SONO DENTRO IL CESTO.
COLORA LE MATITE NON USATE.
COLORA GLI OMBRELLI NON CHIUSI.
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• quantificatori Processi: logica
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
QUANTIFICATORI
NON COLORA:
• LE PALLE NON A SPICCHI. • LE CASE CHE NON HANNO CAMINO.
• I FIORI CHE NON HANNO FOGLIE.
• LE COSE CHE NON SONO ANIMALI.
Processi: logica • quantific
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• LE COSE CHE NON SI MANGIANO.
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QUANTIFICATORI
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
SOLO, AL MASSIMO Che cosa vuol dire “al massimo”?
Vuol dire: parti da quel numero, ma puoi tornare indietro.
COLORA SOLO 3 PALLONCINI.
COLORA AL MASSIMO 5 FOGLIE.
COLORA SOLO I BLOCCHI ROTONDI.
COLORA AL MASSIMO 5 FIGURE.
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• quantificatori Processi: logica
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
QUANTIFICATORI
VERO O FALSO? OSSERVA E, PER OGNI AFFERMAZIONE, INDICA SE È VERA (V) O FALSA (F).
• CI SONO TANTE TAZZINE QUANTI PIATTINI. V F
• CI SONO ALMENO 7 PALLINE GRIGIE. V F
• CI SONO AL MASSIMO 6 GELATI. V F
• CI SONO SOLO 5 FARFALLE. V F
• TUTTI I FIORI HANNO LE FOGLIE. V F
• OGNI GATTO HA UNA SCODELLA. V F
Processi: logica • quantific
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PROBLEMI
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
AGGIUNGERE O TOGLIERE? Leggi i problemi e colora il simbolo dell’operazione necessaria per risolverli. Poi completa.
• SamueIe e Giovanni hanno mangiato i biscotti a merenda. Se neIIa biscottiera c’erano 16 biscotti e ne hanno mangiati 7, quanti biscotti sono rimasti?
................
+
–
................
= ................
• AI ristorante, Ciccio iI cuoco ha preparato 12 torte saIate farcite aI formaggio e 7 farcite aI prosciutto. Quante torte saIate ha preparato?
................
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+
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–
................
= ................
P r o c e s s i s em
antici • problemi
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
PROBLEMI
ALLA FESTA DI OZ Osserva, leggi e risolvi.
Alla festa di Oz la nonna aveva portato 6 bicchieri. Oz ne ha rotti 2. • Quanti bicchieri sono rimasti? Operazione: ............... ............... ............... = ............... Risposta: ......................................................................................................................................................................... Osserva e rispondi. Poi, con un compagno, inventa un problema e scrivilo sul quaderno.
• Quanti palloncini gonfi? ............... • Quanti palloncini sgonfi? ............... • Quanti palloncini in tutto? ............... Operazione: ............... ............... ............... = ............... Processi: apprendimento c
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PROBLEMI
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
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ALLA FESTA DI OZ Osserva e rispondi. Poi, con un compagno, inventa un problema e scrivilo sul quaderno.
• Quanti bambini giocano con la corda? ............... • Quanti bambini vanno in bicicletta? ............... • Quanti bambini in tutto? ............... Operazione: ............... ............... ............... = ...............
IL GIOCO DI CONTARE I PASSI Lavora con un compagno. Leggi, osserva e rispondi.
• Quanti passi deve fare Oz se percorre il sentiero che vedi dell’immagine? Risposta: ........................................................................................................................................................................ © La Spiga Ediz io n
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Processi: app
rendimento cooper
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PROBLEMI
PROBLEMI Leggi bene il problema e risolvilo.
• Massimo il postino oggi ha consegnato 11 pacchi piccoli e 6 pacchi grandi. Quanti pacchi ha consegnato in tutto? Dati: 11 = ........................................................................................... 6 = ............................................................................................... Pacchi in ........................................................................... Operazione: 11 ............... 6 = ............... Risposta: Massimo il postino ha consegnato in tutto ............... pacchi. Leggi bene il problema, disegna e risolvilo.
• Maestra ManueIa ha già distribuito 8 quaderni ai suoi 20 aIunni. Quanti quaderni restano da distribuire? Dati: ............... ...............
= =
.......................................................................... ..........................................................................
Operazione: ............... ............... ............... = ............... Risposta: ............................................................................................................................................................................. Processi semantici • proble mi
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1 NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � �CLASSE ����������������������������� A
PROBLEMI
DATA:
PROBLEMI
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PROBLEMI Leggi bene il problema e risolvilo.
• I n una piccola buca in giardino, Billy ha nascosto 12 foglie colorate a forma di cuore e 7 a forma di mano. Quante foglie ha nascosto in tutto? Dati: 12 = .................................................................................. 7 = ...................................................................................... ................................................................................................... Operazione: 12 .............. 7 = .............. Risposta:...................................................................
...................................................................................................
Leggi bene il problema, disegna e risolvilo.
• Lina sta Ieggendo un Iibretto di 12 pagine. Se ne ha già Iette 7, quante pagine Ie restano da Ieggere? Dati: ............... ...............
= =
.......................................................................... ..........................................................................
Operazione: ............... ............... ............... = ............... Risposta: ............................................................................................................................................................................. © La Spiga Ediz io n
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PROBLEMI
problemi Osserva, conta e completa.
• Nella fattoria sono nati ..................... gattini tigrati e ..................... bianchi. Quanti gattini sono nati in tutto? Dati: ............... = ....................................................................................................... ............... = ....................................................................................................... Operazione: ............... ............... ............... = ............... Risposta: sono nati in tutto ..................... gattini.
• Nella calza della befana Giorgia e Sonia trovano ..................... torroncini; ne mangiano subito ..................... . Quanti torroncini restano? Dati: ............... = ....................................................................................................... ............... = ....................................................................................................... Operazione: ............... ............... ............... = ............... Risposta: .......................................................................................... ................................................................................................................................ ................................................................................................................................
Processi semantici • proble mi
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PROBLEMI
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problemi Osserva, conta e completa.
• Marco ha ..................... pastelli colorati nell’astuccio. Ne presta ..................... a Luca. Quanti pastelli colorati restano nell’astuccio di Marco? Dati: ............... = ....................................................................................................... ............... = ....................................................................................................... Operazione: ............... ............... ............... = ............... Risposta: nell’astuccio di Marco restano ..................... pastelli.
• Nel cortile della scuola ..................... bambini giocano a nascondino e ..................... giocano a mosca cieca. Quanti bambini giocano in tutto nel cortile della scuola? Dati: = ............................................................................................ ..................... = ............................................................................................ Operazione: .............. .............. .............. = .............. Risposta: ..................................................................................... .....................
............................................................................................................................ ............................................................................................................................
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PROBLEMI
NEL FRUTTETO Osserva e rispondi. Poi, con un compagno, inventa la domanda del problema e risolvilo.
In estate
• Quanti limoni ci sono sull’albero? ............... • Quanti limoni ci sono a terra? ............... Domanda: ................................................................................................................................................................... Operazione: ............... ............... ............... = ...............
In autunno
• Quante foglie c’erano sull’albero? ............... • Quante foglie sono rimaste? ............... Domanda: ................................................................................................................................................................... Operazione: ............... ............... ............... = ............... Processi: apprendimento c
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SPAZIO E FIGURE
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LINEE E REGIONI La nonna ha portato Magor e Oz in campagna. Osserva e scrivi le parole al posto giusto.
linea aperta • linea chiusa
.............................................................................
Il recinto è aperto: tutte le pecore sono uscite fuori. Facciamole entrare. © La Spiga Ediz io n
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.............................................................................
Ora le pecore sono dentro! Il recinto è chiuso! ziali: Processi visuo-spa
geometria
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SPAZIO E FIGURE
linee e regioni Osserva le linee e collega.
aperta
chiusa
Osserva le regioni colorate e collega.
interna
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esterna
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SPAZIO E FIGURE
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REGIONE INTERNA, REGIONE ESTERNA, CONFINE Alla nonna di Oz piace stare a contatto con la natura. Che forma hanno i suoi tre orti? Scrivilo.
..................................................................
..................................................................
Ripassa di viola i confini degli orti e disegna su ogni confine una . © La Spiga Ediz io n
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Colora di verde le regioni interne e di giallo la regione esterna. ziali: Processi visuo-spa
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SPAZIO E FIGURE
forme simili Colora di rosso i triangoli, di giallo i quadrati, di verde i cerchi. Poi collega le forme in movimento a quelle simili nel riquadro. Usa la freccia dello stesso colore, che significa: sono uguale a te.
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SPAZIO E FIGURE
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triangoli, cerchi, rettangoli Completa ogni riquadro disegnando le figure che mancano. Poi colora di rosso i triangoli, di verde i cerchi, di blu i rettangoli.
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
SPAZIO E FIGURE
le forme Osserva, conta e completa.
• Quanti
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• Quanti
• Quanti
?
• Quanti
Processi visuo-spaziali: ge
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SPAZIO E FIGURE
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
DISEGNI GEOMETRICI Colora:
• di verde i triangoli; • di giallo i quadrati; • di rosso i cerchi.
Disegna tu con le forme!
Io ho disegnato un fiore, e tu?
Io disegnerò un trenino!
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ziali: Processi visuo-spa
geometria
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
SPAZIO E FIGURE
reticoli Osserva il reticolo, traccia il percorso seguendo le indicazioni e disegna in ordine i tesori che raccogli lungo il tragitto.
4
6
4
2
3
2
4
Ora individua in che punto del reticolo Barbapuà ha nascosto gli oggetti.
5 (.............,............)
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(.............,............)
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Processi: coding
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MISURE
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
lunghezze e altezze Colora di rosso il trenino più lungo e di blu quello più corto.
Collega i bambini con la freccia che dice: io sono più alto di te.
Confronta e completa, scrivendo il significato della freccia.
è più lungo di • è più alto di • è più corto di • è più basso di
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.................................................................................................
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Processi: lo
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
MISURE
pesi Colora di rosso l’animale più pesante e di blu quello più leggero.
Collega gli oggetti con la freccia che dice: io sono più pesante di te.
Confronta e completa, scrivendo il significato della freccia.
è più pesante di • è più leggero di
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Processi: logica e misura
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MISURE
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
euro Segna con una ✘ l’importo esatto per comperare ogni oggetto.
75 eu ro
15 euro
6,50 euro
19 euro
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Processi: misura
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COMPITI DI REALTÀ
I COMPITI di realtà: come e perché In una scuola delle competenze, quale ormai è la scuola attuale, non possono mancare i compiti di realtà che sono lo strumento per valutare non solo le conoscenze e le abilità acquisite, ma soprattutto quello che si sa fare con ciò che si è acquisito: “Si tratta di accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa” (Wyggins 1993). D’altronde la definizione di competenza della CM 84/2005 pone sulla strada giusta per definire i compiti di realtà: “La competenza è l’agire personale di ciascuno, basato sulle conoscenze e abilità acquisite, adeguato, in un determinato contesto, in modo soddisfacente e socialmente riconosciuto, a rispondere a un bisogno, a risolvere un problema, a eseguire un compito, a realizzare un progetto. Non è mai un agire semplice, atomizzato, astratto, ma è sempre un agire complesso che coinvolge tutta la persona e che connette in maniera unitaria e inseparabile i saperi (conoscenze) e i saper fare (abilità), i comportamenti individuali e relazionali, gli atteggiamenti emotivi, le scelte valoriali, le motivazioni e i fini. Per questo nasce da una continua interazione tra persona, ambiente e società, e tra significati personali e sociali, impliciti ed espliciti”. Il compito di realtà, o compito autentico o prova esperta, ha infatti un vero e proprio carattere di verifica e valutazione. Si compone di quesiti che indagano competenze diverse: comunicazione e uso della lingua, matematica e scienze ecc., tutti però funzionali alla soluzione di un problema e allo svolgimento di un compito che mobilitano competenze di problem solving, presa di decisione, creatività… Esso è ampio e articolato, può richiedere anche la costruzione di manufatti o prodotti comunicativi (opuscoli, CD…) e può durare anche più giorni. I compiti di realtà fanno riferimento a contesti reali, diretti o simulati, nei quali utilizzare il proprio sapere per affrontare i problemi posti. Questo rende significativo il compito proposto, a dà un senso alla prestazione richiesta, la rende “autentica”, in quanto va oltre un sapere puramente autoreferenziale, in direzione di un impiego del proprio sapere per affrontare situazioni prossime alla vita reale. I compiti di realtà sollecitano l’impiego di processi cognitivi complessi – quali il pensiero critico, la ricerca di soluzioni originali, la rielaborazione di contenuti e/o procedure – e l’integrazione degli apprendimenti acquisiti in funzione della soluzione di un problema; tendono spesso a superare i confini delle singole discipline e a richiedere di mobilitare diverse componenti del proprio sapere pregresso in relazione al compito da affrontare. Da qui il carattere tendenzialmente aperto dei compiti di realtà, in modo da superare un sapere meramente riproduttivo e lasciare l’opportunità al soggetto di utilizzare molteplici percorsi risolutivi, in relazione alle proprie attitudini, alle strategie e agli stili cognitivi che caratterizzano il suo processo di apprendimento (Cornoldi). Di seguito si propone, a titolo esemplificativo, un compito di realtà alla cui struttura si può fare riferimento per ulteriori attività simili, contestualizzate in classe.
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COMPITO DI REALTÀ
festa di fine anno CONSEGNA OPERATIVA Per la festa di fine anno, organizzate una merenda per salutare compagni e insegnanti. Avete a disposizione 20 euro con cui fare la spesa. Preparate la lista delle cose da bere e da mangiare e fate il calcolo di quanto costano. Prodotto atteso: lista di ciò che serve comprare e spesa totale. Tempi: 2 ore. Materiali e strumenti: penne e fogli.
1a FASE Leggiamo la consegna operativa. Verifichiamo la comprensione della consegna e cerchiamo di capire che cosa è necessario mettere in atto per realizzare quanto richiesto.
2a FASE Ogni bambino creerà una lista della spesa con le cose da bere e da mangiare, scegliendo tra varie opzioni e stando attenti ai costi. Possiamo fornire le seguenti opzioni.
€ 7,00 € 2,00 € 2,00 € 6,00
€ 4,00 € 3,00
€ 2,00
€ 7,00
3a FASE Ogni bambino decide quali cose si possono comprare e scriverà la lista, facendo anche il calcolo della spesa totale.
4a FASE Quando ogni bambino avrà finito, leggerà la propria lista. Chiediamo ai bambini se hanno speso tutti i 20 euro, se è avanzato qualcosa o se hanno speso di più. In tal caso chiediamo la differenza. Infine, scegliamo tutti insieme le cose da comprare.
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Tutti i processi
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s a t t i n c i a F a i f sto a r ria geog e z n e sci
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IL PROGETTO DIDATTICO: I VOLUMI
il libro delle discipline di CLASSe prima Il volume delle discipline per la classe prima costituisce un percorso ricco e allo stesso tempo guidato e graduale inerente la storia (il tempo), la geografia (lo spazio) e le scienze. Ogni disciplina si apre con una pagina prevalentemente illustrata, che anticipa, anche con l’ausilio di un’attività, gli argomenti trattati poi nelle pagine successive.
Le pagine sono sempre molto operative. Suggerimenti e spiegazioni sono talvolta fornite, soprattutto in scienze, dal personaggio-guida, Elfo Magor.
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IL PROGETTO DIDATTICO: I VOLUMI
All’interno delle varie sezioni trovano spazio alcune semplici attività di Coding e pagine di Cittadinanza, con argomenti sempre molto vicini al bambino e alla sua quotidianità.
Al termine di ogni argomento, le pagine di Verifica lavorano sullo sviluppo delle competenze e propongono un momento di autovalutazione.
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SVILUPPO DELLE COMPETENZE
I Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria Le Indicazioni Nazionali tracciano alcuni traguardi che, in vista dello sviluppo delle competenze base, devono essere raggiunti al termine della scuola primaria. Sono qui presentati per orientare il docente nel suo percorso didattico fin dalla classe prima, nella consapevolezza che i traguardi sono il frutto di una costruzione articolata e consolidata nel corso dei cinque anni.
STORIA 1. L’aIunno riconosce eIementi significativi deI passato deI suo ambiente di vita. 2. Riconosce ed espIora in modo via via più approfondito Ie tracce storiche presenti neI territorio e comprende I’importanza deI patrimonio artistico e cuIturaIe. 3. Usa Ia Iinea deI tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. 4. Individua Ie reIazioni tra gruppi umani e contesti spaziaIi. 5. Organizza Ie informazioni e Ie conoscenze, tematizzando e usando Ie concettuaIizzazioni pertinenti. 6. Comprende i testi storici proposti e sa individuarne Ie caratteristiche. 7. Usa carte geo-storiche, anche con I’ausiIio di strumenti informatici. 8. Racconta i fatti studiati e sa produrre sempIici testi storici, anche con risorse digitaIi. 9. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni deIIe società e civiItà che hanno caratterizzato Ia storia deII’umanità daI paIeoIitico aIIa fine deI mondo antico con possibiIità di apertura e di confronto con Ia contemporaneità. 10. Comprende aspetti fondamentaIi deI passato deII’ItaIia daI paIeoIitico aIIa fine deII’impero romano d’Occidente, con possibiIità di apertura e di confronto con Ia contemporaneità.
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SVILUPPO DELLE COMPETENZE
GEOGRAFIA 1. L’aIunno si orienta neIIo spazio circostante e suIIe carte geografiche, utiIizzando riferimenti topoIogici e punti cardinaIi. 2. UtiIizza iI Iinguaggio deIIa geo-graficità per interpretare carte geografiche e gIobo terrestre, reaIizzare sempIici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. 3. Ricava informazioni geografiche da una pIuraIità di fonti (cartografiche e sateIIitari, tecnoIogie digitaIi, fotografiche, artistico-Ietterarie). 4. Riconosce e denomina i principaIi “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, coIIine, Iaghi, mari, oceani ecc.). 5. Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, coIIina, pianura, vuIcanici, ecc.) con particoIare attenzione a queIIi itaIiani, e individua anaIogie e differenze con i principaIi paesaggi europei e di aItri continenti. 6. CogIie nei paesaggi mondiaIi deIIa storia Ie progressive trasformazioni operate daII’uomo suI paesaggio naturaIe. 7. Si rende conto che Io spazio geografico è un sistema territoriaIe, costituito da eIementi fisici e antropici Iegati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza.
scienze 1. L’aIunno sviIuppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare iI mondo che Io stimoIano a cercare spiegazioni di queIIo che vede succedere. 2. EspIora i fenomeni con un approccio scientifico: con I’aiuto deII’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive Io svoIgersi dei fatti, formuIa domande, anche in conformità a ipotesi personaIi, propone e reaIizza sempIici esperimenti. 3. Individua nei fenomeni somigIianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica reIazioni spazio/temporaIi. 4. Individua aspetti quantitativi e quaIitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di IiveIIo adeguato, eIabora sempIici modeIIi. 5. Riconosce Ie principaIi caratteristiche e i modi di vivere di organismi animaIi e vegetaIi. 6. Ha consapevoIezza deIIa struttura e deIIo sviIuppo deI proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive iI funzionamento, utiIizzando modeIIi intuitivi e ha cura deIIa sua saIute. 7. Ha atteggiamenti di cura verso I’ambiente scoIastico che condivide con gIi aItri; rispetta e apprezza iI vaIore deII’ambiente sociaIe e naturaIe. 8. Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utiIizzando un Iinguaggio appropriato. 9. Trova da varie fonti (Iibri, Internet, discorsi degIi aduIti...) informazioni e spiegazioni sui probIemi che Io interessano.
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PROGRAMMAZIONE
LA STORIA in classe prima I CRITERI DELLE DISCIPLINE Nella fase iniziale del percorso di insegnamento-apprendimento nella scuola primaria, le discipline che costituiscono i diversi ambiti di esplorazione/conoscenza non possono che essere indagate secondo i criteri dell’interrelazione e della trasversalità. Soltanto una visione globale della realtà e del quadro socio-ambientale nella sua completezza può infatti tutelare l’unitarietà dell’esperienza dei bambini e consentire loro di cogliere e di interpretare fatti e fenomeni in modo organico e significativo. Il processo di insegnamento-apprendimento diventa così rispettoso dei linguaggi e degli statuti disciplinari, favorendo nel contempo la costruzione dell’identità personale e sociale del bambino che a scuola sviluppa competenze all’interno di uno scenario metodologico e didattico. Nella classe prima della scuola primaria si pongono le basi dei riferimenti temporali, dell’orientamento spaziale e della capacità di collocare gli eventi nello spazio e nel tempo, avviandosi a cogliere l’inscindibile e reciproca relazione fra ambiente, vita dell’uomo, eventi storici e, più avanti nel percorso formativo, quadri di civiltà. Progettare gli interventi, le attività e i percorsi specifici dell’ambito ambientale significa:
Assumere come riferimento di base Ia trasversaIità deIIe abiIità e deIIe conoscenze, sia aII’interno deII’ambito sia a IiveIIo di interambito.
Favorire I’esperienza diretta, iI confronto tra Ie esperienze, Io sviIuppo deIIa dimensione cooperativa deII’apprendimento.
Avviare aIIe specificità dei Iinguaggi e deIIe chiavi di Iettura discipIinari, in modo graduaIe, senza mai perdere di vista iI criterio deII’unitarietà.
PER
SviIuppare attitudini e atteggiamenti di rifIessione critica suI sé, suIIe dinamiche deIIa vita personaIe e sociaIe, in prospettiva storica, di coIIocazione spaziaIe e di inserimento neII’organizzazione sociaIe.
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PROGRAMMAZIONE
COORDINATE temporali Gli scenari privilegiati all’interno dei quali sperimentare gli strumenti, le procedure e i linguaggi essenziali delle categorie temporali e del lavoro storico diventano senz’altro le realtà concrete, esplorate a livelli sempre maggiori di complessità e di difficoltà. Sotto il profilo storico-temporale, il percorso formativo presente in Fantastici NOI! procede su un terreno di estrema concretezza, guidando all’acquisizione e alla distinzione tra il prima e il dopo, il contemporaneo e il successivo, il concluso e il ciclico, favorendo nello stesso tempo la distinzione fra tempo oggettivo e le sue percezioni soggettive.
STORIA Riferimento concettuaIe: TEMPO
Tempo Iineare: • prima • ora, dopo, infine • successione • contemporaneità
Tempo cicIico: • anno • stagioni • mesi
Tempo percepito, durata: • reaIe • psicoIogica
CausaIità: • fatti • eventi • cambiamenti
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PROGRAMMAZIONE
Programmazione annuale di storia Competenze da raggiungere al termine della classe prima L’alunno/a: • riconosce eIementi significativi deI passato deI suo ambiente di vita; • usa Ia Iinea deI tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni; • comprende i testi storici proposti e sa individuarne Ie caratteristiche; • racconta i fatti studiati e sa produrre sempIici testi storici, anche con risorse digitaIi. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ANNUALI
CONTENUTI
PAGINE DI RIFERIMENTO
ORIENTAMENTO • Si sa orientare nel tempo TEMPORALE vissuto. • Individua, ordina e mette in relazione fatti ed eventi.
• CoIIocare neI tempo fatti ed esperienze vissute. • Riconoscere rapporti di successione.
4, 5, 6
CICLICITÀ E MISURAZIONE DEL TEMPO
• Individuare Ia successione deIIe azioni in una storia. • RiIevare iI rapporto di contemporaneità tra azioni e situazioni. • Misurare intuitivamente Ia durata in fatti e azioni di esperienze dirette. • Individuare i nessi Iogici causa-effetto. • Individuare iI concetto di cicIicità neI tempo vissuto (giorno, settimana, mese, anno…). • Riconoscere Ia cicIicità dei fenomeni regoIari.
4-7
• Rappresentare graficamente i fatti vissuti. • Riconoscere reIazioni di successione, cicIi temporaIi e mutamenti. • S eguire e comprendere, attraverso I’ascoIto, storie e racconti. • Organizzare Ie conoscenze acquisite in sempIici schemi temporaIi. • Rappresentare conoscenze apprese mediante disegni. • Riferire in modo sempIice Ie conoscenze acquisite.
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9, 10, 17
11, 12, 13, 14, 17 15, 16 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 30 27, 28, 29, 30
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CLASSE 1A IL TEMPO IL TEMPO
Prima, dopo ITAGLIA E INCOLLA LE IMMAGINI SECONDO L’ORDINE R INDICATO, POI RACCONTA.
• LA STORIA DELLE UOVA. PRIMA
DOPO
• LA STORIA DELL’ASTUCCIO. PRIMA
DOPO
• LA STORIA DELLA GITA. PRIMA
DOPO
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IL TEMPO
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SEQUENZE RITAGLIA E RIORDINA IN SEQUENZA LE DUE STORIE, POI COMPLETA CON LE PAROLE DEL TEMPO. INFINE RACCONTA.
• A PESCA CON PAPÀ. PRIMA
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• CHE ABBUFFATA! ...........................................................
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IL TEMPO
nello stesso momento OSSERVA E RACCONTA. USA LE SEGUENTI PAROLE: MENTRE • INTANTO • CONTEMPORANEAMENTE
CHE COSA FANNO I TUOI COMPAGNI MENTRE LA MAESTRA SPIEGA? GUARDATI INTORNO E DISEGNA. POI RACCONTA A VOCE.
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di più, di meno COLORA DI GIALLO IL PALLINO DELL’AZIONE CHE DURA DI MENO E DI VERDE QUELLO DELL’AZIONE CHE DURA DI PIÙ.
LA MAESTRA SI SIEDE PER LEGGERE UN LIBRO.
LA MAESTRA LEGGE IL LIBRO AI BAMBINI.
I BAMBINI DISEGNANO UNA SEQUENZA DELLA STORIA ASCOLTATA.
RISPONDI INDICANDO CON UNA ✘.
• QUALE AZIONE DURA DI PIÙ? LEGGERE UN LIBRO.
STUDIARE UNA PAGINA.
• QUALE AZIONE DURA DI MENO? LAVARE LE MANI. © La Spiga Ediz io n
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FARE LA DOCCIA.
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IL TEMPO
CAUSA, EFFETTO COMPLETA DISEGNANDO L’EFFETTO. POI RACCONTA.
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IL TEMPO
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la settimana SCRIVI I NOMI DEI GIORNI DELLA SETTIMANA. POI AIUTA PAOLO A METTERE ORDINE NEI SUOI IMPEGNI, COLLEGANDO OGNI APPUNTO AL GIORNO GIUSTO. SEGUI L’ESEMPIO.
LUNEDÌ
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Dentista: lunedÌ ore 16.30
Riportare il libro in Biblioteca: martedÌ prima delle 18.00
Palestra: mercoledÌ ore 15.00
A teatro con la scuola “Il mago di Oz”: martedÌ ore 9.30
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Compleanno di Pietro: giovedÌ ore 17
Lezione di pianoforte: venerdÌ ore 15
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In bici al parco con Roberto e Maria: sabato ore 13.00
Pizza con papà e mamma: venerdÌ ore 20.00
Telefonare alla zia: domenica ore 12.00
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IL TEMPO
L`OROLOGIO DEI MESI Costruiamo l’orologio dei mesi.
•R iproduci su un fogIio un cerchio diviso in 12 spicchi e disegna in ogni spicchio un eIemento caratteristico deI mese corrispondente. • CoIora i disegni. • Fissa Ia Iancetta aI centro deI cerchio con un fermacampione. • Dopo aver fatto girare Ia Iancetta, ripeti iI nome deI mese che viene indicato. A partire da queI mese, ripeti insieme ai tuoi compagni, neII’ordine, iI cicIo compIeto dei dodici mesi.
Rispondi e completa.
• In quaIe mese sei nato? ...................................................................................................................... • È un mese:
freddo.
caIdo.
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IL TEMPO
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IL CICLO DELLE STAGIONI Leggi, osserva e rispondi sul quaderno.
In primavera spuntano moIti fiori; è tempo di piantare semi di piante che fioriranno più tardi. In estate innaffiamo iI prato e Ie piantine deII’orto: Ia terra si secca moIto in fretta e bisogna innaffiarIa spesso. In autunno raccogIiamo Ie fogIie e piantiamo i buIbi perché fioriscano a primavera. In inverno Ie piante riposano. Estirpiamo Ie erbacce, rastreIIiamo iI terreno e aspettiamo che Ie piante si risvegIino, in primavera. I. Sanchez-C. Peris, I I giardino, Edison
• QuaIi Iavori bisogna fare in giardino in primavera? • E in estate? • Perché in autunno si piantano i buIbi? • In inverno che cosa fanno Ie piante e che cosa fanno Ie persone in giardino? © La Spiga Ediz io n
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CLASSE 1A IL TEMPO IL TEMPO
LE STAGIONI Osserva le immagini e in ognuna trova due intrusi.
INVERNO
PRIMAVERA
ESTATE
AUTUNNO
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STRUMENTI COMPENSATIVI
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LA MIA SETTIMANA C OMPLETA I NOMI DEI GIORNI DELLA SETTIMANA. POI DISEGNA UN TUO IMPEGNO EXTRASCOLASTICO PER OGNUNO.
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STRUMENTI COMPENSATIVI
LE STAGIONI COLLEGA IL NOME DI OGNI STAGIONE ALL’IMMAGINE CORRISPONDENTE.
PRIMAVERA
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AUTUNNO
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PROGRAMMAZIONE
LA GEOGRAFIA in classe prima I CRITERI DELLE DISCIPLINE Nella fase iniziale del percorso di insegnamento-apprendimento nella scuola primaria, le discipline che costituiscono i diversi ambiti di esplorazione/conoscenza non possono che essere indagate secondo i criteri dell’interrelazione e della trasversalità. Soltanto una visione globale della realtà e del quadro socio-ambientale nella sua completezza può infatti tutelare l’unitarietà dell’esperienza dei bambini e consentire loro di cogliere e di interpretare fatti e fenomeni in modo organico e significativo. Il processo di insegnamento-apprendimento diventa così rispettoso dei linguaggi e degli statuti disciplinari, favorendo nel contempo la costruzione dell’identità personale e sociale del bambino che a scuola sviluppa competenze all’interno di uno scenario metodologico e didattico. Nella classe prima della scuola primaria si pongono le basi dei riferimenti temporali, dell’orientamento spaziale e della capacità di collocare gli eventi nello spazio e nel tempo, avviandosi a cogliere l’inscindibile e reciproca relazione fra ambiente, vita dell’uomo, eventi storici e, più avanti nel percorso formativo, quadri di civiltà. Progettare gli interventi, le attività e i percorsi specifici dell’ambito ambientale significa:
Assumere come riferimento di base Ia trasversaIità deIIe abiIità e deIIe conoscenze, sia aII’interno deII’ambito sia a IiveIIo di interambito.
Favorire I’esperienza diretta, iI confronto tra Ie esperienze, Io sviIuppo deIIa dimensione cooperativa deII’apprendimento.
Avviare aIIe specificità dei Iinguaggi e deIIe chiavi di Iettura discipIinari, in modo graduaIe, senza mai perdere di vista iI criterio deII’unitarietà.
PER
SviIuppare attitudini e atteggiamenti di rifIessione critica suI sé, suIIe dinamiche deIIa vita personaIe e sociaIe, in prospettiva storica, di coIIocazione spaziaIe e di inserimento neII’organizzazione sociaIe.
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COORDINATE SPAZIALI Dal punto di vista geografico si avvia gradualmente l’alunno a impadronirsi delle coordinate spaziali che gli consentono di orientarsi nello spazio vissuto e, successivamente, in quello rappresentato, offrendogli contemporaneamente gli strumenti necessari per descrivere in modo essenziale l’uno e l’altro.
IL PRIMO ANNO Nel corso del primo anno della scuola primaria, dunque, le attività e i percorsi sono finalizzati allo sviluppo delle competenze di base che consentano di distinguere e di dare significato alle categorie spaziali, comprendendo come la vita dell’uomo si svolga e si esprima in un determinato spazio.
GEOGRAFIA Riferimento concettuaIe: SPAZIO
EIementi da: • individuare • ordinare • cIassificare • mettere in reIazione
Spazio: • vissuto • rappresentato
Orientamento: • personaIe • ambientaIe
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PROGRAMMAZIONE
Programmazione annuale di geografia Competenze da raggiungere al termine della classe prima L’alunno/a: • si orienta neIIo spazio circostante e suIIe carte geografiche utiIizzando riferimenti topoIogici e punti cardinaIi; • utiIizza iI Iinguaggio deIIa geo-graficità per interpretare carte geografiche e gIobo terrestre, reaIizzare sempIici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio; • riconosce e denomina i principaIi “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianura, coste, coIIine, Iaghi, mari, oceani…); • si rende conto che Io spazio geografico è un sistema territoriaIe, costituito da eIementi fisici e antropici Iegati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ANNUALI
CONTENUTI
PAGINE DI RIFERIMENTO
ORGANIZZAZIONE • Muoversi consapevoImente DELLO SPAZIO neIIo spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento e utiIizzando gIi indicatori topoIogici (avanti, dietro, sinistra, destra, sopra, sotto, vicino, Iontano…).
• Riconoscere Ia propria posizione e queIIa degIi oggetti neIIo spazio rispetto a punti di riferimento dati o sceIti Iiberamente. • Descrivere verbaImente gIi spostamenti neIIo spazio vissuto, utiIizzando indicatori topoIogici.
32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41
SPAZIO INTORNO A NOI
• Rappresentare graficamente in pianta spazi vissuti e percorsi anche utiIizzando una simboIogia non convenzionaIe. • Individuare ambienti e funzioni negIi spazi vissuti. • AnaIizzare uno spazio attraverso I’attivazione di tutti i sistemi sensoriaIi. • Scoprire gIi eIementi caratterizzanti e coIIegarIi tra Ioro con sempIici reIazioni.
42, 43,44, 45, 46-47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 56, 57, 58, 59
• Rappresentare in prospettiva verticaIe oggetti noti. • Conoscere iI territorio circostante attraverso I’approccio percettivo e I’osservazioni diretta. • Comprendere che iI territorio è uno spazio organizzato e modificato daIIe attività umane.
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LO SPAZIO
davanti, dietro OSSERVA IL DISEGNO, POI RISPONDI ALLE DOMANDE.
• CHE COSA C’È:
• CHI C’È:
DAVANTI ALLA SPALLIERA?
DENTRO IL CERCHIO?
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DIETRO I BIRILLI?
SOPRA L’ASSE DI EQUILIBRIO?
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SOTTO IL CAVALLO?
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LO SPAZIO
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destra e sinistra OSSERVA DAL PUNTO DI VISTA DI MARCO E COMPLETA LA TABELLA INDICANDO CON UNA ✘ SE OGNI AFFERMAZIONE È VERA O FALSA.
Daniele
Paolo
Sef
Elisa
Zoran
Tom
Lia
Rosa
Sonia
Marco
VERO FALSO DANIELE È A DESTRA DI ELISA. LIA È A DESTRA DI SEF. PAOLO È A SINISTRA DI TOM. A DESTRA DI SONIA C’È ROSA. ZORAN NON È A SINISTRA DI NESSUNO. ELISA È A SINISTRA DI DANIELE. © La Spiga Ediz io n
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LO SPAZIO
VICINO E LONTANO OSSERVA IL DISEGNO, POI RISPONDI ALLE DOMANDE.
• CHE COSA C’È: LONTANO DALL’OMBRELLONE? .................................................................................................................................................................................................................
VICINO ALL’OMBRELLONE? .................................................................................................................................................................................................................
OSSERVA LA TUA AULA E DISEGNA QUALCOSA VICINO A TE E QUALCOSA LONTANO.
VICINO
LONTANO
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LO SPAZIO
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
PAROLE DELLO SPAZIO COLORA DI ROSSO LE PAROLE DELLO SPAZIO.
PRIMA
DAVANTI
INFINE
SOTTO
SOPRA
DIETRO
POI
DOPO
MENTRE
VICINO
LONTANO
IERI
DOMANI
FUORI
DENTRO
OGGI
OSSERVA E COMPLETA CON LE PAROLE DELLO SPAZIO.
• L A LAMPADA È ....................................................................................... LA SCRIVANIA. • I PATTINI SONO ......................................................................................................... AL LETTO. • LE CIABATTE SONO .................................................................................... IL TAPPETO. • IL CESTINO È ................................................................................................. LA SCRIVANIA. • I CALZINI SONO ....................................................................................... AL CASSETTO. © La Spiga Ediz io n
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
LO SPAZIO
FUNZIONE DEGLI AMBIENTI SCRIVI LA FUNZIONE DI OGNI AMBIENTE. SCEGLI TRA: GIOCARE E DIVERTIRSI • LEGGERE O STUDIARE • MANGIARE • NUOTARE • FARE GINNASTICA • FARE LA SPESA
......................................................................................................
......................................................................................................
......................................................................................................
......................................................................................................
......................................................................................................
......................................................................................................
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LO SPAZIO
DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
RETICOLi DISEGNA SEGUENDO LE INDICAZIONI. POI RISPONDI.
(A, 2)
5
(B, 4)
4
(C, 2)
3
(E, 5)
2 1 A
B
C
D
E
• QUANTE CASELLE DEVE ATTRAVERSARE II BAMBINO PER ANDARE A CASA? ............................................... • QUANTE CASELLE DEVE PERCORRERE II CANE PER RAGGIUNGERE L’ALBERO? ............................................... OSSERVA E SCRIVI LE COORDINATE, COME NELL’ESEMPIO.
II
È IN (A, 4)
5
II
È IN (............., ............)
4
LO
È IN (............., ............) 3
L’
È IN (............., ............) 2
LA
È IN (............., ............)
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1 A
B
C
D
E
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
LO SPAZIO
SPAZI E FUNZIONI
QUALI SONO I COMPITI, LE AZIONI CHE COMPIONO E GLI AMBIENTI CHE UTILIZZANO LE PERSONE CHE INCONTRI A SCUOLA? COMPLETA LA TABELLA.
PERSONA
COMPITO
AZIONE
AMBIENTE
INSEGNANTE DIRIGENTE SEGRETARIO PERSONALE AUSILIARIO
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LO SPAZIO
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
REGIONI E CONFINI RIPASSA IN ROSSO LE LINEE CHE FANNO DA CONFINE TRA REGIONE INTERNA E REGIONE ESTERNA.
COLORA OGNI REGIONE INTERNA CON TONALITÀ DIVERSE.
COLORA DI VERDE LE AIUOLE E DI MARRONE LE REGIONI ESTERNE A ESSE.
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
LO SPAZIO
REGIONI COLORA LA REGIONE INTERNA DELLA FOGLIA.
COLORA LA REGIONE ESTERNA ALLA TAZZA.
DISEGNA UN’OCA NELLA REGIONE ESTERNA ALLO STAGNO.
DISEGNA UN PESCE NELLA REGIONE INTERNA DELLA VASCA.
COLORA DI ARANCIONE LE AIUOLE IN CUI IL FIORE È NELLA REGIONE INTERNA, DI BLU QUELLE IN CUI IL FIORE È NELLA REGIONE ESTERNA.
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LO SPAZIO
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
destra e sinistra
COLORA DI VERDE GLI OGGETTI ALLA SINISTRA DI BILLY. COLORA DI GIALLO GLI OGGETTI ALLA DESTRA DI SILVIA. © La Spiga Ediz io n
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
CLASSE 1A STRUMENTI STRUMENTI COMPENSATIVI COMPENSATIVI
sopra e sotto, destra e sinistra
L EGGI, OSSERVA IL DISEGNO QUI SOPRA E INDICA CON UNA ✘ LA CASSETTA GIUSTA.
• L A CASSETTA CHE SI TROVA SOPRA QUELLA DELL’UVA E SOTTO QUELLA DELLE NOCI. • L A CASSETTA CHE, SE GUARDI IL FRUTTIVENDOLO, STA SOTTO A SINISTRA. • L A CASSETTA CHE STA A DESTRA E SOPRA NON NE HA ALTRE. aS ©L
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STRUMENTI COMPENSATIVI
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
alto, basso, destra, sinistra D ISEGNA.
• • • •
N SOLE IN ALTO A DESTRA; U UNA NUVOLA IN ALTO A SINISTRA; UN CANE IN BASSO A DESTRA; UNA CUCCIA IN BASSO A SINISTRA.
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STRUMENTI COMPENSATIVI
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
IL RETICOLO B ILLY DEVE ARRIVARE ALLA SUA CIOTOLA. SEGUI I NUMERI E LA DIREZIONE DELLE FRECCE E TRACCIA IL SUO PERCORSO.
3
6
10
4
8
9
2
P
A
O RA COMPLETA INDICANDO CON DELLE ✘.
•R ISPETTO A QUELLA DI PARTENZA (P), LA POSIZIONE DI ARRIVO (A) È: PIÙ IN BASSO. PIÙ IN ALTO. A DESTRA. A SINISTRA. aS ©L
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PROGRAMMAZIONE
Programmazione annuale di SCIENZE Competenze da raggiungere al termine della classe prima L’alunno/a: • sviluppa atteggiamenti di curiosità e ricerca; • esplora i fenomeni con un approccio scientifico, formulando domande e ipotesi; • osserva e sperimenta sul campo. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ANNUALI IL CORPO E I SENSI
L’UOMO E L’AMBIENTE
CONTENUTI
PAGINE DI RIFERIMENTO
• Riconoscere e descrivere Ie principaIi parti deI proprio corpo. • Riconoscere e descrivere Ie percezioni deI mondo esterno attraverso i sensi.
• Lo schema corporeo
62
• I cinque sensi
63, 64, 65, 66, 67, 68, 69
• AnaIizzare e distinguere Ie principaIi caratteristiche deII’uomo, dei viventi e deII’ambiente. • Osservare oggetti e cogIierne Ie principaIi proprietà e funzionaIità.
• Esseri viventi e non viventi
70, 71, 72, 73, 74, 75, 78, 79
• L e caratteristiche e Ie proprietà degIi oggetti
77, 79
Metodologia L’azione educativa sarà indirizzata a sviluppare negli alunni l’abitudine a porsi domande sull’ambiente naturale, sui suoi fenomeni più evidenti e sulle sue leggi. Favorendo un percorso atto alla ricerca di risposte, all’osservazione dei fenomeni e alla sperimentazione, si cercherà di stimolare nel bambino il gusto della scoperta come motivazione alla riflessione e all’analisi. Particolare attenzione sarà data all’uso del linguaggio e della terminologia scientifica per descrivere, utilizzare, comprendere termini appropriati ai fenomeni osservati; per esporre punti di vista, dare spiegazioni, condividere opinioni, fornire informazioni; infine, per costruire ipotesi intorno a tutti gli aspetti ritenuti significativi.
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GRIGLIA DI RILEVAZIONE
GRIGLIA PER LA RILEVAZIONE delle competenze NOME: ...................................................................................................
COGNOME: ...................................................................................................
HA RAGGIUNTO LE SEGUENTI COMPETENZE
SÌ
NO
IN PARTE
EspIora Ia reaItà attraverso i 5 sensi. Osserva e descrive Ie proprietà degIi oggetti e degIi organismi in forma diretta. Riconosce Ie caratteristiche fondamentaIi di un oggetto: forma, coIore, dimensione, materiaIe e consistenza. Ordina e cIassifica oggetti secondo un criterio assegnato. RiIeva un rapporto di causa-effetto. Confronta gIi oggetti e riIeva differenze e affinità. Identifica ciò che ci circonda distinguendo eIementi inanimati, esseri viventi e non viventi. Descrive Ie caratteristiche degIi oggetti, animaIi, persone, piante. UtiIizza termini specifici. Pone domande pertinenti suIIe esperienze effettuate. Progetta e reaIizza esperienze concrete e operative. FormuIa ipotesi. Rappresenta i dati e i fenomeni osservati con simboIi e disegni.
Difficoltà riscontrate: ................................................................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................................................................................................................................
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ORGANI DI SENSO
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
PER VEDERE CHE COSA TI SERVE PER VEDERE? COLLEGA E COLORA SOLO LE PARTI GIUSTE.
CAPELLI
NASO
BOCCA
OCCHI
ORECCHIE
COMPLETA.
• CON GLI OCCHI VEDO I _ _ _ _ _ _. • CON GLI OCCHI DISTINGUO LE F_ _ _ E. • GLI _ _ _ _ _
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SONO L’ORGANO DELLA VISTA.
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
ORGANI DI SENSO
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
PER SENTIRE CHE COSA TI SERVE PER SENTIRE? COLLEGA E COLORA SOLO LE PARTI GIUSTE.
CAPELLI
NASO
BOCCA
OCCHI
ORECCHIE COMPLETA COLORANDO LE PAROLE GIUSTE.
• CON LE ORECCHIE ASCOLTO: I SUONI.
I PROFUMI.
I RUMORI.
• CON GLI STRUMENTI SUONO: LA MUSICA.
I RUMORI.
GLI ODORI.
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ORGANI DI SENSO
NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
PER GUSTARE CHE COSA TI SERVE PER GUSTARE? COLLEGA E COLORA SOLO LE PARTI GIUSTE.
OCCHI
ORECCHIE
NASO
MANI
BOCCA
GAMBE
LINGUA
PIEDI
COLLEGA OGNI CIBO AL SAPORE CORRISPONDENTE.
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SALATO
DOLCE
PICCANTE
ASPRO
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
ORGANI DI SENSO
PER TOCCARE CHE COSA TI SERVE PER TOCCARE? COLLEGA E COLORA SOLO LE PARTI GIUSTE.
OCCHI
ORECCHIE
BOCCA
MANI
CAPELLI
PIEDI GAMBE
COLORA SOLO LE PAROLE CHE DESCRIVONO CIÒ CHE TOCCHI.
RUVIDO MORBIDO
SALATO DURO
LISCIO DOLCE
LUMINOSO ASPRO
PICCANTE CALDO
FREDDO
SILENZIOSO
ACUTO aS ©L
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ORGANI DI SENSO
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
PER ANNUSARE CHE COSA TI SERVE PER ANNUSARE? COLLEGA E COLORA SOLO LE PARTI GIUSTE.
CAPELLI
NASO
BOCCA
OCCHI ORECCHIE
COLORA SOLO LE PAROLE CHE INDICANO CIÒ CHE PUOI ANNUSARE.
RUMORE
ODORE
PROFUMO
SAPORE
CALORE
SUONO
COMPLETA.
• NON HA ODORE: ...................................................................................................... • HA UN BUON ODORE: ...................................................................................................... • HA UN CATTIVO ODORE: ...................................................................................................... © La Spiga Ediz io n
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
UOMO E AMBIENTE
ESSERI VIVENTI E NON VIVENTI OSSERVA E CANCELLA GLI INTRUSI IN OGNI GRUPPO.
ESSERI VIVENTI
NON VIVENTI
ADESSO DISEGNA TU DUE ESSERI VIVENTI E DUE NON VIVENTI.
ESSERI VIVENTI
NON VIVENTI
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NOME : � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � � �
STRUMENTI COMPENSATIVI
DATA:
������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
i cinque sensi PER ESPLORARE IL MONDO CHE CI CIRCONDA USIAMO I 5 SENSI. PER USARE I SENSI CI SERVIAMO DEGLI ORGANI DI SENSO. VISTA
LA USO PER
VEDERE I COLORI DISTINGUERE LE FORME
ORGANO DELLA VISTA
UDITO
LO USO PER
ORGANO DELL’UDITO
GUSTO
LO USO PER
OCCHI
ASCOLTARE
SUONI RUMORI
ORECCHIE
DISTINGUERE I SAPORI
DOLCI SALATI
ORGANO DEL GUSTO © La Spiga Ediz io n
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LINGUA
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������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
STRUMENTI COMPENSATIVI
CALDO/FREDDO TATTO
LO USO PER
SENTIRE
LISCIO/RUVIDO
MORBIDO/DURO ORGANO DEL TATTO
MANI
PROFUMI (ODORI GRADEVOLI)
OLFATTO LO USO PER
PUZZE (ODORI SGRADEVOLI)
ANNUSARE
ORGANO DELL’OLFATTO
NASO
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COMPITI DI REALTÀ
I COMPITI di realtà: come e perché In una scuola delle competenze, quale ormai è la scuola attuale, non possono mancare i compiti di realtà che sono lo strumento per valutare non solo le conoscenze e le abilità acquisite, ma soprattutto quello che si sa fare con ciò che si è acquisito: “Si tratta di accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa” (Wyggins 1993). D’altronde la definizione di competenza della CM 84/2005 pone sulla strada giusta per definire i compiti di realtà: “La competenza è l’agire personale di ciascuno, basato sulle conoscenze e abilità acquisite, adeguato, in un determinato contesto, in modo soddisfacente e socialmente riconosciuto, a rispondere a un bisogno, a risolvere un problema, a eseguire un compito, a realizzare un progetto. Non è mai un agire semplice, atomizzato, astratto, ma è sempre un agire complesso che coinvolge tutta la persona e che connette in maniera unitaria e inseparabile i saperi (conoscenze) e i saper fare (abilità), i comportamenti individuali e relazionali, gli atteggiamenti emotivi, le scelte valoriali, le motivazioni e i fini. Per questo nasce da una continua interazione tra persona, ambiente e società, e tra significati personali e sociali, impliciti ed espliciti”. Il compito di realtà, o compito autentico o prova esperta, ha infatti un vero e proprio carattere di verifica e valutazione. Si compone di quesiti che indagano competenze diverse: comunicazione e uso della lingua, matematica e scienze ecc., tutti però funzionali alla soluzione di un problema e allo svolgimento di un compito che mobilitano competenze di problem solving, presa di decisione, creatività… Esso è ampio e articolato, può richiedere anche la costruzione di manufatti o prodotti comunicativi (opuscoli, CD…) e può durare anche più giorni. I compiti di realtà fanno riferimento a contesti reali, diretti o simulati, nei quali utilizzare il proprio sapere per affrontare i problemi posti. Questo rende significativo il compito proposto, a dà un senso alla prestazione richiesta, la rende “autentica”, in quanto va oltre un sapere puramente autoreferenziale, in direzione di un impiego del proprio sapere per affrontare situazioni prossime alla vita reale. I compiti di realtà sollecitano l’impiego di processi cognitivi complessi – quali il pensiero critico, la ricerca di soluzioni originali, la rielaborazione di contenuti e/o procedure – e l’integrazione degli apprendimenti acquisiti in funzione della soluzione di un problema; tendono spesso a superare i confini delle singole discipline e a richiedere di mobilitare diverse componenti del proprio sapere pregresso in relazione al compito da affrontare. Da qui il carattere tendenzialmente aperto dei compiti di realtà, in modo da superare un sapere meramente riproduttivo e lasciare l’opportunità al soggetto di utilizzare molteplici percorsi risolutivi, in relazione alle proprie attitudini, alle strategie e agli stili cognitivi che caratterizzano il suo processo di apprendimento (Cornoldi).
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COMPITO DI REALTÀ
GIORNI SPECIALI CONSEGNA OPERATIVA Pensate al vostro giorno della settimana preferito. Disegnate e poi descrivete a voce che cosa fate (o che cosa vi piacerebbe fare) la mattina, il pomeriggio e la sera del giorno che avete scelto. Raccogliete poi tutti i disegni e create un libro dei “Giorni speciali”. Prodotto atteso: disegno e descrizione orale di una giornata speciale e libro dei “Giorni speciali”. Tempi: 2 giorni. Materiali e strumenti: fogli, matite colorate, pennarelli o pastelli a cera, colla, forbici.
1a FASE Leggiamo la consegna operativa. Verifichiamo la comprensione della consegna e cerchiamo di capire che cosa è necessario mettere in atto per realizzare quanto richiesto. A lettura ultimata diamo la possibilità agli alunni di porre delle domande per eventuali chiarimenti.
2a FASE Ogni bambino dovrà pensare al giorno della settimana che preferisce, quello in cui fa le cose che gli piacciono di più, quello in cui fa sport, quello in cui fa qualcosa di speciale con i genitori…
3a FASE Una volta scelto il giorno, facciamo disegnare a ogni alunno che cosa fa, di solito la mattina, il pomeriggio e la sera. Possiamo guidare i bambini facendo loro alcune domande-guida.
• PERCHÉ TI PIACE QUESTO GIORNO? • CHE COSA FAI DI SOLITO LA MATTINA? • CHE COSA FAI DI SOLITO IL POMERIGGIO? • FAI UNA MERENDA SPECIALE? • CHE COSA MANGI LA SERA DI SOLITO?
4a FASE Terminato il disegno, a turno ogni bambino racconterà ai compagni ciò che ha disegnato.
5a FASE Terminati i disegni e i racconti, raccogliamo gli elaborati e creiamo una sorta di libro illustrato dal titolo “Giorni speciali”.
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COMPITO DI REALTÀ
LA CAMERETTA DALL`ALTO CONSEGNA OPERATIVA Pensate alla vostra cameretta o a una stanza della vostra casa e disegnatela prima come se fosse vista di fronte e poi dall’alto. Successivamente mostrate il disegno della camera vista dall’alto alla classe e chiedete ai compagni se riescono a individuare gli oggetti presenti nella stanza. Alla fine mostrate la camera vista di fronte e verificate quanti oggetti i vostri compagni riescono a individuare da questo punto di vista. Riunite i disegni in un unico cartellone. Prodotto atteso: la pianta della camera. Tempi: 4 ore. Materiali e strumenti: fogli, matite colorate, colla, forbici.
1a FASE Leggiamo la consegna operativa. Verifichiamo la comprensione della consegna e cerchiamo di capire che cosa è necessario mettere in atto per realizzare quanto richiesto. A lettura ultimata diamo la possibilità agli alunni di porre delle domande per eventuali chiarimenti.
2a FASE I bambini pensano alla loro camera e la disegnano prima vista di fronte e successivamente vista dall’alto. Lasciamo agli alunni il tempo necessario per disegnare in maniera accurata. Facciamo colorare entrambi i disegni.
3a FASE Terminata la fase della colorazione, ogni bambino mostra ai propri compagni il disegno della camera vista dall’alto. I compagni dovranno individuare gli oggetti presenti nella stanza. Al termine riflettiamo insieme: Ci sono riusciti? Quanti bambini hanno indovinato? Quanti oggetti hanno individuato? Registriamo le risposte.
4a FASE A questo punto facciamo mostrare anche il disegno di ogni camera vista di fronte. Domandiamo: si riconoscono più facilmente gli oggetti della stanza? Facciamo nominare gli oggetti e confrontiamo le risposte con quelle date precedentemente.
5a FASE Per finire, facciamo incollare in un unico cartellone tutti i disegni dei bambini.
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COMPITO DI REALTÀ
FRUTTA E VERDURA PREFERITE CONSEGNA OPERATIVA Portate a scuola il vostro frutto preferito. In un primo momento, senza farlo vedere ai compagni, descrivetelo oralmente usando i cinque sensi. I vostri compagni dovranno indovinare di quale frutto si tratta. Una volta terminata la descrizione, compilate una scheda arricchendola con un disegno o una foto. Infine, riunite le vostre schede in un cartellone da appendere in classe o nel corridoio della scuola. Prodotto atteso: scheda del frutto preferito e cartellone finale. Tempi: 4 ore. Materiali e strumenti: frutta, penne, fogli, matite, pennarelli, colla o nastro adesivo.
1a FASE Leggiamo la consegna operativa. Verifichiamo la comprensione della consegna e cerchiamo di capire che cosa è necessario mettere in atto per realizzare quanto richiesto.
2a FASE Ogni bambino dovrà portare a scuola il suo frutto preferito e non deve farlo vedere ai compagni. Cerchiamo di guidare la scelta per avere vari tipi di frutta.
3a FASE Una volta che tutti hanno portato il loro frutto, ogni bambino, senza far vedere il frutto ai compagni, lo presenta e lo descrive alla classe usando possibilmente tutti e cinque i sensi. Ad esempio potrebbe dire: VISTA: è di colore giallo/rosso/verde/viola/marrone… La sua forma è ovale/rotonda… GUSTO: ha un sapore dolce/amaro/aspro… TATTO: al tatto è morbido/ruvido/liscio/peloso… OLFATTO: se lo annuso, il suo odore è forte/leggero… UDITO: quando lo mordo faccio rumore/non faccio rumore…
4a FASE Terminata la fase di descrizione/presentazione, chiediamo a ogni bambino di preparare una scheda con le informazioni tecniche e un disegno o una foto del frutto.
FRUTTO PREFERITO DI ........................................................................................... COLORE: ......................................................................... FORMA: ...........................................................................
5a FASE
SAPORE: ..........................................................................
Per portare a termine il compito, facciamo riunire ogni scheda in un cartellone da attaccare in classe o nel corridoio della scuola.
GUSTO: ............................................................................ AL TATTO È: ................................................................ ODORE: ...........................................................................
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Fantastici NOI! 1 Guida linguaggi e discipline Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio Redazione: Nicoletta Baldini, Camilla Di Majo Responsabile di produzione: Francesco Capitano Progetto grafico e impaginazione: Fabio Gallo - Pagina32, Carmen Fragnelli Illustrazioni: Luca De Santis, Manuela Leporesi, Anna Pilotto, Mauro Sacco, Elisa Vallarino Copertina: C armen Fragnelli Stampa: T ecnostampa - Pigini Group Printing Division Loreto – Trevi 19.83.144.0 Per esigenze didattiche i testi sono stati quasi tutti ridotti e/o adattati. L’editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.
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