3 minute read

Espulso dalla scuola

IL TESTO NARRAT FATTI, TEMPO E IVO

I FATTI narrati possono essere reali, verosimili o di fantasia. Il TEMPO può essere definito o indefinito. Il LUOGO dove si svolge la vicenda può essere reale o di fantasia. I PERSONAGGI possono essere reali o di fantasia. Il personaggio principale è il/la PROTAGONISTA.

Analizzo

I fatti narrati sono: realistici. fantastici. I personaggi sono: realistici. fantastici. Il luogo è: reale. immaginario. Il tempo è: definito. indefinito.

FRESCO DI STAMPA

Tana libera tutti è un libro che racconta la storia di Sami, il bambino sopravvissuto alla vita in un campo di concentramento.

Espulso dalla scuola

Sami è un ragazzo ebreo di Rodi, un’isola del Mar Egeo a quel tempo italiana. Siamo nel 1940, è scoppiata la Seconda guerra mondiale e l’Italia è entrata in guerra. Ma già due anni prima in Italia sono state emanate le leggi razziali, che emarginano gli Ebrei.

Mi chiamo Samuel, ma tutti mi chiamano Sami. Ho compiuto da qualche giorno quattordici anni e sto per tuffarmi in mare. Nel mare più bello che abbia mai visto. Dovrei essere il ragazzo più felice del mondo. Dovrei sorridere. Invece piango. Ora vi racconto perché. Ma permettetemi di fare un passo indietro, come quando si riavvolge un nastro. Torniamo insieme a qualche anno fa. Ora sono un bambino che vive nel posto più bello del mondo. La città dove sono nato si chiama Rodi. Si trova su un’isola. Ho dimenticato di dirvi una cosa: sono un bambino ebreo. Ora questo non meriterebbe neanche di essere notato. Tutti i bambini del mondo, tutte le persone del mondo, dovremmo averlo imparato, meritano il nostro rispetto e il nostro amore. Ma allora essere Ebrei significava qualcosa. Per me essere Ebreo significa essere felice. O, meglio, significava. Sì, perché bisogna pensare a quali tempi sono questi. Io sono nato nel 1930. La guerra è scoppiata che avevo nove anni, con l’invasione della Polonia. Poi l’Italia è entrata nel conflitto nel 1940. E la situazione si è fatta via via più difficile, anche per noi.

A Rodi siamo una colonia italiana nel Mar Egeo, io mi sono sempre sentito orgogliosamente italiano. Siamo su un’isola e, per via della guerra e delle battaglie e dei conflitti, spesso i rifornimenti di cibo non arrivano. Abbiamo imparato sulla nostra pelle cosa significa la parola fame. Non si trova più niente da mangiare, un pezzo di pane può valere una collana d’oro. Sia chiaro, la nostra famiglia, prima che tutto precipitasse, stava bene, non ci mancava nulla. Era il 1938 e l’anno scolastico era appena cominciato quando il mio maestro della terza elementare mi chiamò alla cattedra. Mi chiamò davanti a tutti. Pensavo volesse interrogarmi e invece mi ha detto solamente sei parole che non potrò mai dimenticare: “Samuel Modiano, sei espulso dalla scuola”. Me le ha sussurrate sottovoce, imbarazzato. Non mi ha detto perché, non mi ha spiegato. Non trovava le parole, evidentemente, per motivare una mostruosità come quella a cui le leggi razziali lo stavano costringendo. Immaginate cosa possa significare per un bambino di otto anni e mezzo, senza colpe, sentirsi dire davanti a tutta la classe, davanti ai suoi compagni, che deve andarsene, subito. Immaginate cosa possa significare, con quella mortificazione nel cuore, riprendere le proprie cose e chiudersi la porta dell’aula alle spalle sapendo di lasciare per sempre quello che, insieme alla tua casa, consideravi il tuo ambiente naturale. Non avrei più giocato con i miei amici, non avrei più potuto sedere al mio banco.

Walter Veltroni, Tana libera tutti, UP Feltrinelli. Approfondisco

Sami Modiano, il protagonista del brano che hai letto, è realmente esistito: è stato deportato in un campo di concentramento. Dopo la liberazione ha cominciato a testimoniare la terribile esperienza degli Ebrei deportati. Svolgete una ricerca sulla sua storia.

Il grande CINEMA in classe

In classe guardate alcune parti del filmdocumentario Tutto davanti a questi occhi, che racconta la storia di Sami Modiano.

This article is from: