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Via al TEST! La lettera

Viaal TEST!

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La lettera

Sedevamo, il mio caro amico Dupin e io, nel salotto della piccola casa. Il campanello trillò all’improvviso facendoci trasalire entrambi. Era una nostra vecchia conoscenza, il prefetto di Parigi. – La faccenda è molto delicata. Si tratta di un documento molto importante, una lettera, sottratta a un esponente della casa reale. Un furto messo in atto da un ministro, con il dichiarato intento di utilizzarla a fini politici. – Ma la persona alla quale è stata sottratta sa chi è il ladro? – chiesi. – Il furto è avvenuto sotto i suoi occhi, ma il pudore le ha impedito di reagire. – Dunque è una donna – notò Dupin. Il prefetto arrossì. – Non fatemi altre domande, ve ne prego. – Non ve ne farò. Conosco un solo uomo, del rango di cui mi parlate, capace di compiere un’azione così spregevole: il ministro Bonnet. – Mi è stato chiesto di recuperare la lettera, a tutti i costi. Ma ho dovuto agire con discrezione, per non destare nel ministro il minimo sospetto. – Avete perquisito la casa? – domandai. – Da cima a fondo e più volte. Purtroppo senza esito. – E se la portasse su di sé? – azzardai. Il prefetto scrollò la testa. – L’ho fatto derubare due volte per strada da poliziotti che si fingevano ladri. Non l’ha con sé. Sono disperato. Dupin, voi dovete aiutarmi!

Erano trascorse quattro settimane quando rivedemmo il prefetto. – Ecco la vostra lettera, signore – disse Dupin. Il prefetto era attonito. Maneggiò la busta con mani tremanti. – Gra… grazie! – balbettò. – Dunque, la lettera – chiesi all’amico Dupin. – Come avete fatto? Siete andato dal ministro? E… lui vi ha accolto? – Si capisce! Mi munii di un paio di spessi occhiali e mentre conversavamo io mi applicavo a scrutare lo spazio intorno, nascosto dalle lenti degli occhiali fasulli. Ero convinto del fatto che Bonnet, per nascondere un documento tanto prezioso, fosse ricorso all’espediente geniale di non nasconderlo per nulla. Normalmente il posto dove trovare una lettera è in mezzo ad altre lettere. Tra alcuni biglietti notai una busta sgualcita, con i bordi ripiegati e uno strappo al centro.

Essendosi il ministro chinato per raccogliere un fazzoletto, con un gesto fulmineo sostituii la lettera originale con la copia da me realizzata.

Roberto Piumini - Guido Sgardoli, I gialli di Edgard Allan Poe, Giunti

1 Il prefetto chiede aiuto a: un investigatore. un amico. un suo dipendente. un poliziotto.

2 Chi commette il furto? Il consigliere. Il ministro. Il prefetto. L’ispettore.

3 Nella riga 9 il termine “pudore” che cosa significa? Dolore. Riservatezza. Paura. Emozione.

4 Il ministro Bonnet ruba la lettera perché: contiene notizie che lo riguardano. vuole utilizzare per fini politici le informazioni che vi sono scritte. vuole ottenere favori. vuole proteggere una persona.

5 La lettera è stata rubata a: un uomo. una donna.

RIFLETTO SUL MIO LAVORO

6 Come ha condotto le indagini il prefetto? Ha fatto perquisire più volte la camera da letto dell’indagato. Ha fatto perquisire una volta la casa dell’indagato. Ha fatto perquisire più volte la casa dell’indagato. Non ha fatto perquisire la casa dell’indagato.

7 Che espediente ha usato il prefetto per perquisire il ministro?

8 Dove ha nascosto la lettera il ministro

Bonnet? In una cassaforte a casa. In una cassaforte in ufficio. Sulla scrivania del suo ufficio. Tra le altre lettere a casa.

9 Come ha fatto Dupin a impossessarsi della lettera?

1. ................................................................................................

2. Ha indossato ..................................................................

3. ................................................................................................

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