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MINDFULNESS
NON CERCARE RISULTATI
Hubert, il protagonistra del brano di pag. 187, è un piccolo genio; la sua scoperta più grande è stata quella di aver capito che nella vita di tutti i giorni è importante lasciar andare le aspettative e il bisogno di raggiungere subito il risultato perfetto: ciò non significa lavorare al di sotto delle proprie capacità e non porsi degli obiettivi, anzi! Bisogna cercare di impegnarsi sempre al massimo per
IL VIAGGIO
Un giorno il Vecchio Saggio propose al proprio allievo qualcosa di particolare: per completare la propria formazione, avrebbero intrapreso un viaggio verso la Città Sacra, un luogo antico e misterioso, protetto da alte montagne e da un’antica foresta. Le condizioni per affrontare questa sfida erano semplici: avrebbero viaggiato separatamente, ciascuno per conto proprio, e si sarebbero ritrovati alla fine del percorso stabilito. L’allievo, per non deludere il Maestro, decise di mettersi subito in viaggio, in modo da arrivare per primo alla Città Sacra; pensava infatti che lo scopo di questa sfida fosse quello di dimostrare al Maestro quanto fosse veloce e forte nell’affrontare da solo il cammino. Così, dopo tre lunghi giorni e tre notti di viaggio, senza quasi mai fermarsi nemmeno per dormire o per riposare, l’allievo giunse finalmente a destinazione e, seppur stremato, fu contento di vedere che il Maestro non era ancora arrivato. Questi giunse in città solo dopo alcuni giorni, e vedendo il suo allievo, gli chiese di raccontare che cosa avesse visto durante il suo viaggio. – Maestro – rispose l’allievo – veramente ho dedicato tutta la mia
raggiungere i propri traguardi, ma è sicuramente più arricchente lavorare in modo sereno e concentrato e gustarsi l’intero percorso, non solo la meta finale. Abbandonare le aspettative e il bisogno costante di raggiungere gli obiettivi apre le porte alla novità, e permette a ciascuno di noi di esprimere al meglio tutte le proprie caratteristiche, passo dopo passo.
attenzione e le mie energie per completare il prima possibile il percorso, e non saprei cosa raccontarvi. Il maestro, allora, con un sorriso sulle labbra invitò l’allievo a sedersi, e iniziò a raccontare tutto ciò che aveva vissuto in quei giorni di cammino: le persone che aveva incontrato, i cibi che aveva assaggiato, i paesaggi che
aveva visto, i colori e i profumi di quella terra misteriosa e affascinante. Il racconto durò parecchio tempo, e l’allievo ascoltava meravigliato; non si perdeva una sola parola! – Questo è ciò che ti voglio insegnare questa volta, – concluse il saggio – molto spesso non è così importante quello che fai e dove arrivi, ma come lo fai e la ricchezza interiore che ti lascia quell’esperienza. Detto questo il Vecchio Saggio chiuse gli occhi e si concesse un po’ di riposo…
Il significato della storia
Prova tu, con parole tue, a dire che cosa ti ha insegnato questa storia.
Prima di rispondere alle domande, prenditi un momento per riposare la mente e ritrovare la giusta concentrazione… Prova a chiudere gli occhi e fai attenzione solamente al tuo respiro: senti l’aria che entra e che esce e lascia scorrere tutti i pensieri che ti passano per la testa… Sarà l’insegnante, trascorsi un paio di minuti, a chiederti di riaprire gli occhi e proseguire il lavoro.
Rifletto
Qual è il tema principale della storia? Essere veloci nel fare quello che si deve. Dimostrare agli altri il proprio valore. Saper perdere. Far bene ciò che si deve, senza pensare al risultato.
Di solito pensi solo a raggiungere il tuo obiettivo, oppure ti “gusti tutto il percorso”?
Preferisci conquistare tanti risultati mediocri, o pochi ma molto buoni?