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Il cielo è di tutti

IL TESTO POETICO I VERSI E LE STROFE Il cielo è di tutti

Il poeta/La poetessa è la persona che ha scritto la poesia. Ogni riga di una poesia è chiamata VERSO. Ogni gruppo di versi si chiama STROFA. Una poesia può essere composta da un’unica strofa o da più strofe. Le strofe sono separate fra loro da uno spazio bianco.

Qualcuno che la sa lunga mi spieghi questo mistero: il cielo è di tutti gli occhi di ogni occhio è il cielo intero. È mio, quando lo guardo. È del vecchio, del bambino, del re, dell’ortolano, del poeta, dello spazzino.

Non c’è povero tanto povero che non ne sia il padrone. Il coniglio spaurito ne ha quanto il leone. Il cielo è di tutti gli occhi, e ogni occhio, se vuole, si prende la luna intera, le stelle comete, il sole.

Ogni occhio si prende ogni cosa e non manca mai niente: chi guarda il cielo per ultimo non lo trova meno splendente.

Spiegatemi voi dunque, in prosa o in versetti, perché il cielo è uno solo e la Terra è tutta a pezzetti?

Comprendo

Gianni Rodari, I libri della fantasia, Einaudi

Nella poesia leggi: “il cielo è di tutti gli occhi / di ogni occhio è il cielo intero”. Che cosa vuol dire il poeta con questi versi?

Che ognuno di noi, guardando il cielo, può ammirarlo nella sua interezza, indipendentemente dalla sua ricchezza o dal suo stato sociale.

Che con un solo sguardo possiamo abbracciare l’intera volta celeste.

Negli ultimi versi il poeta propone una riflessione che dal cielo si sposta alla Terra. Che cosa vuole dire con questi versi?

Che la Terra è divisa in tante regioni. Che gli esseri umani devono superare le loro lotte e divisioni. Analizzo

Completa. • Questa poesia è composta da

.................. strofe. • Ogni strofa è formata da

.................. versi.

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