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La storia dell’orologio

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I segni del tempo

I segni del tempo

Anche l’orologio, come il calendario, è uno strumento che è cambiato molto nel corso del tempo. Tantissimi anni fa non esisteva neanche! Allora come si faceva a misurare il tempo? Gli uomini osservavano il sole durante il giorno e le stelle di notte. Con questi “orologi naturali” prima hanno diviso il tempo in dì e notte, poi hanno osservato l’ombra che il loro corpo proiettava quando stavano al sole. A seconda dell’ora del giorno, l’ombra cambiava posizione e ciò dava l’idea dello scorrere del tempo e permetteva di capire in che parte del giorno ci si trovasse.

Il passo successivo fu la meridiana. Un bastone proiettava la sua ombra che, cambiando posizione, indicava quale ora del giorno fosse. Si trovano ancora meridiane su vecchie mura e torri. Sul muro soleggiato erano segnate le ore del giorno. La distanza tra un’ora e l’altra era stata calcolata con precisione. In alto era piantato lo “gnomone”, una specie di bastone che proiettava la sua ombra. Chi guardava la meridiana poteva capire che ora fosse in quel momento.

Altri strumenti per misurare il tempo

Anche la clessidra è un antichissimo strumento utilizzato per contare le ore. È formata da due vasi a forma di cono: in un vaso c’era la sabbia finissima che, in un tempo stabilito, ad esempio un’ora, passava nell’altro vaso. Poi bastava girare la clessidra e… aspettare che passasse il tempo.

Molti anni dopo, sulle torri, al posto delle meridiane comparvero grandi orologi meccanici. Avevano un meccanismo complesso fatto di ruote di varie dimensioni, che girando e incastrandosi tra loro, facevano muovere le lancette dell’orologio.

Da allora la storia dell’orologio ha fatto passi da gigante. Con il tempo tutte le famiglie ebbero in casa la sveglia.

Fino ad arrivare agli orologi moderni che, oltre a segnare l’ora, hanno tante altre funzioni. Ne conosci qualcuna?

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