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L’autobus della frutta
L’autobus della frutta
I bambini della città di Ciricicci erano particolarmente birichini. Se i genitori dicevano loro di non fare una certa cosa, potete stare sicuri che quelli la facevano subito subito. Non erano cattivi, erano solo birichini e dispettosi. E non mangiavano la frutta, mai. Avevano una bella voglia i genitori di dire: “Prova! Assaggia!” I bambini ridevano e lasciavano tutto nel piatto. Allora mamme e papà andarono dal sindaco e gli chiesero di risolvere la situazione. Il sindaco di Ciricicci riunì tutti i suoi collaboratori attorno a un tavolo e ordinò loro di farsi venire un’idea. S’accese la lampadina nella testa di Alessandro, l’autista dello scuolabus: – Mettiamo cassette di frutta sul mio autobus: i bambini faranno tutto il viaggio fino a scuola in mezzo a pere, mele, arance e ciliegie! – Che razza d’idea! – sbottò il sindaco scuro in volto. – E perché mai i bambini sull’autobus la dovrebbero mangiare? Alessandro sorrise: – Perché voi, signor sindaco, proibirete loro di farlo… Il sindaco e i suoi collaboratori spalancarono gli occhi meravigliati. Alessandro aveva avuto davvero una buona idea. Il giorno dopo, sullo scuolabus di Alessandro c’erano dappertutto casse di pere, mele, ciliegie, banane, uva... C’era anche un grande cartello che diceva: “VIETATO MANGIARE FRUTTA SULL’AUTOBUS”. Naturalmente i dispettosissimi bambini di Ciricicci non se lo fecero dire due volte. Quando scesero alla fermata davanti a scuola, sullo scuolabus restavano solo casse vuote. Un giorno, Alessandro tolse il cartello e i bambini mangiarono ugualmente la frutta. Il trucco aveva funzionato.
S. Bordiglioni, Storie col motore, Einaudi Ragazzi
Chi è Alessandro? ………………………………………..............................
Lo scuolabus è: A. un pullman per le gite scolastiche. B. un pulmino riservato ai bambini che vanno a scuola. C. un pullman a due piani. D. un pullman in cui si insegna. Perché i bambini mangiano la frutta anche dopo che viene tolto il cartello? A. Per fare un dispetto al sindaco. B. Per fare piacere ad Alessandro. C. Perché si erano abituati. D. Per ubbidire ai genitori. Quale situazione deve risolvere il sindaco? A. Fare smettere i bambini di ridere. B. Fare mangiare la frutta ai bambini. C. Fare smettere i bambini di essere birichini e dispettosi. D. Trovare uno scuolabus che trasporti frutta. Che cosa significa la frase “S’accese la lampadina nella testa di Alessandro”? A. Alessandro accese la luce nell’autobus per vedere meglio. B. Alessandro si svegliò. C. Alessandro pensava ad altro durante la riunione. D. Alessandro ebbe un’idea geniale. Perché Alessandro fa mettere il cartello di divieto nell’autobus? A. Perché sa che i bambini trasgredirebbero la regola. B. Perché glielo ha chiesto il sindaco. C. Perché vuole proibire ai bambini di mangiare la frutta. D. Perché sugli autobus è vietato mangiare. Come potresti sostituire le parole del sindaco: “Che razza d’idea”? A. Che bella idea! B. Che strana idea!
Completa. Il trucco di mettere la frutta sull’autobus per farla mangiare ai bambini funzionerà
se ci sarà un cartello di …………………………………………..........
I bambini mangiano la frutta sull’autobus perché sono: A. curiosi. C. affamati. B. dispettosi. D. maleducati.
diamoci una regola Il TESTO REGOLATIVO
Avrai sicuramente sentito parlare di “regola del gioco”. In classe l’insegnante dice: “Alzate la mano prima di parlare”. Chi guida un’automobile si ferma se il semaforo è rosso. La carta, la plastica, il vetro si buttano negli appositi contenitori. Un testo che contiene regole, cioè un testo regolativo, rende più facile la vita!
LO SHANGAI
Questo gioco di pazienza è l’ideale quando si è in casa per una giornata piovosa… Il nome più noto è Mikado, termine che indicava il palazzo imperiale e l’imperatore del Giappone. • Stringi fra le mani il tuo mazzo di bacchette, poi lasciale cadere sul tavolo. • A turno, ogni giocatore deve riuscire a estrarle dal mucchio disordinato una alla volta, senza che nessuna delle altre si muova. Scopo del gioco è raccogliere più bacchette degli avversari.
F. Guccini, Il piccolo manuale dei giochi di una volta, Mondadori
METACOGNIZIONE
IMPARO A IMPARARE
Indica con una X i giochi che hanno regole. Battaglia navale Nascondino Basket Strega comanda colori Palla prigioniera Un videogame Hai segnato tutti i giochi? Certo che sì! Tutti i giochi hanno una regola… se no non sarebbero giochi. MA SARÀ VERO?
Lo scoprirai in questo capitolo leggendo e analizzando la tipologia testuale “il testo regolativo”.
CHE COSA TROVERAI?
REGOLE DI GIOCO O DI COMPORTAMENTO RICETTE ISTRUZIONI PER COSTRUIRE QUALCOSA
IO
SCOPRO il testo regolativo Il testo regolativo dà regole o istruzioni per “fare” qualcosa o per tenere un comportamento corretto e rispettoso di se stessi e degli altri.