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competenze L’autobus della frutta I bambini della città di Ciricicci erano particolarmente birichini. Se i genitori dicevano loro di non fare una certa cosa, potete stare sicuri che quelli la facevano subito subito. Non erano cattivi, erano solo birichini e dispettosi. E non mangiavano la frutta, mai. Avevano una bella voglia i genitori di dire: “Prova! Assaggia!” I bambini ridevano e lasciavano tutto nel piatto. Allora mamme e papà andarono dal sindaco e gli chiesero di risolvere la situazione. Il sindaco di Ciricicci riunì tutti i suoi collaboratori attorno a un tavolo e ordinò loro di farsi venire un’idea. S’accese la lampadina nella testa di Alessandro, l’autista dello scuolabus: – Mettiamo cassette di frutta sul mio autobus: i bambini faranno tutto il viaggio fino a scuola in mezzo a pere, mele, arance e ciliegie! – Che razza d’idea! – sbottò il sindaco scuro in volto. – E perché mai i bambini sull’autobus la dovrebbero mangiare? Alessandro sorrise: – Perché voi, signor sindaco, proibirete loro di farlo… Il sindaco e i suoi collaboratori spalancarono gli occhi meravigliati. Alessandro aveva avuto davvero una buona idea. Il giorno dopo, sullo scuolabus di Alessandro c’e rano dappertutto casse di pere, mele, ciliegie, banane, uva... C’e ra anche un grande cartello che diceva: “VIETATO MANGIARE FRUTTA SULL’AUTOBUS”. Naturalmente i dispettosissimi bambini di Ciricicci non se lo fecero dire due volte. Quando scesero alla fermata davanti a scuola, sullo scuolabus restavano solo casse vuote. Un giorno, Alessandro tolse il cartello e i bambini mangiarono ugualmente la frutta. Il trucco aveva funzionato. S. Bordiglioni, Storie col motore , Einaudi Ragazzi
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