Pronti per la prova INVALSI - Italiano - Classe 2 - Edizione 2023

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Pronti per la PROVA Invalsi 2 Gruppo Ricerca e SperimentazioneDIDATTICAE.COSTAL. A.DONISELLITAINO Il piacere di apprendere ELiEditorialeGruppo ITALIANO • Prove a tema educazione civica e Agenda 2030 • Prove ufficiali commentate • Prove digitali EDIZIONE 2023

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PROVA 2 - BIANCO E NERO 14

INDICE

Illustrazioni : Gianluca Martini

PROVE UFFICIALI DAL 2022 AL 2019 COMMENTATE

Testi : Elena Costa, Lilli Doniselli, Alba Taino

PROVA 1 GUIDATA - IL DIVORATUTTO 4

PROVA 4 - COSÌ È UNO SPASSO 27

Responsabile editoriale : Beatrice Loreti Art director: Marco Mercatali

Copertina: Curvilinee

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Responsabile di produzione : Francesco Capitano Progetto grafico e impaginazione : Carlo Mella

PROVA DI LETTURA 48

Pronti per la prova Invalsi 2 Italiano

PROVA 5 - UNO STRANO DONO 36

PROVA 3 - LIBRI DA MANGIARE 21

PROVA 7 anno scolastico 2020-21 66

PROVA 8 anno scolastico 2018-19 80

Utilizza ELILINK per ascoltare le tracce audio.

PROVA 6 anno scolastico 2021-22 54

© 2022 ELI – La Spiga Edizioni Via Brecce 100 – Loreto tel. 071 750 www.gruppoeli.itinfo@elilaspigaedizioni.it701

Stampato in Italia presso Tecnostampa – Pigini Group Printing Division- LoretoLeISBN22.83.339.0Trevi978-88-468-4321-0fotocopienonautorizzate

sono illegali. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale così come la sua trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo senza previa autorizzazione scritta da parte dell’editore.

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Esse sono anche un ottimo strumento per:

PRESENTAZIONE

contenute in questo testo danno la possibilità ai bambini e alle bambine di acquisire una forma mentale che li aiuta nel percorso di comprensione per raggiungere il vero scopo finale: “sapere che cosa vuole dire comprendere un testo”. Alcuni testi propongono temi di educazione civica perché il lavoro non sia solo “esercizio di comprensione”, ma anche strumento di crescita personale.

Le prove Invalsi servono per monitorare le competenze raggiunte dagli alunni e dalle alunne al termine dei primi due anni di scuola, quando devono essere consolidate le abilità di comprensione del testo.

• favorire l’acquisizione e lo sviluppo delle competenze nell’area linguistica.

• 4 prove graduate per complessità dei quesiti posti e del testo da leggere, sul modello delle prove ministeriali;

• le prove ufficiali degli ultimi tre anni. Queste prove sono commentate e aiutano gli alunni e le alunne a trovare i punti su cui dovranno concentrarsi maggiormente.

LeInvalsi.prove

L’insegnante ha a disposizione:

• programmare e strutturare il lavoro;

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Il testo presenta:

• un percorso propedeutico online con esercizi specifici che riguardano gli aspetti della comprensione del testo. Questo percorso aiuta a individuare il tipo di lavoro che si può proporre per ciascun aspetto di comprensione, anche esportandolo in altre situazioni di lettura di testi;

• una guida con le soluzioni e le tabelle di correzione e di valutazione delle prove.

Consigliamo di somministrare agli alunni e alle alunne queste prove scandendole durante tutto l’anno scolastico. In questo modo la preparazione per affrontare le prove ufficiali sarà graduale e aiuterà i bambini e le bambine a superare l’ansia della prova

• una prova guidata che aiuta i bambini e le bambine a lavorare in modo autonomo, invitandoli a porre l’attenzione sull’idea principale di ciascuna domanda;

Le esercitazioni proposte in questo testo permettono inoltre di monitorare, durante tutto l’anno scolastico, i successi e le eventuali difficoltà di alunne e alunni.

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IL DIVORATUTTO

Da tempo il mostro passava sotto i pescherecci e le navi da crociera spaventando i turisti. E divorava oggetti sulle spiagge. Tutti avevano paura di lui. Qualcuno doveva fermarlo. Fu così che zia Nini, Giorgio e Giulio salparono dal porto per mettersi al suo –inseguimento.Secondoimiei calcoli si sta dirigendo in mare aperto! – disse la capitana leggendo le ultime notizie su un giornale – Dobbiamo fare scorta di acqua e cibo.

C’era una volta un Divoratutto..., ma iniziamo dal principio, quando la capitana zia Nini e il suo equipaggio, Giorgio l’orsetto e Giulio il pinguino, furono chiamati per mettersi alla ricerca di uno strano essere marino.

Ma, mentre lo stavano raggiungendo, il cielo si oscurò e il mare iniziò a ingrossarsi. La mattina seguente il temporale cessò. – Lo abbiamo perso! Lo avevamo appena trovato... – si lamentò Giorgio. Proprio in quel momento sentirono qualcosa che urtava la nave. I tre indossarono le loro tute da palombaro e si tuffarono. Adagiato sul fondo del mare trovarono un grande sottomarino. Dentro c’erano ingranaggi e quadri di comando e tutt’intorno bottiglie, scodelle, ruote, paperelle di gomma, piatti e posate di plastica. In mezzo a tutto ciò stava immobile lo strano coso verdastro, con cinque zampe e due pinne. Sembrava addormentato. E così entrarono. All’interno c’era un disgustoso odore di pesce, petrolio e spazzatura. Quando il coso verdastro si svegliò... – Ma sei un Divoratutto! –

PROVA 1 GUIDATA

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PARTE 1

Dopo lunghi giorni di navigazione, Giorgio avvistò qualcosa: – Eccolo là! – gridò indicandolo.

gridarono Giorgio e Giulio mentre scappavano il più velocemente Salitipossibile.insuperficie

– Chi sei? E cosa stai combinando? Sono mesi che inseguiamo il Divoratutto! – disse la capitana zia Nini. Lo sconosciuto disse: – Sono il dottor Asimov. Ho creato questo robot che trita spazzatura per nutrirsi. Dovete sapere che io amo il mare. È già da un pezzo che, ovunque vada con la mia barca, trovo immondizia e plastica e ho creato il Divoratutto. È programmato per ripulire il mondo. (Federica Nuccio - Roberta Vattero, Il Divoratutto. La Spiga Edizioni)

5 PROVA 1 • GUIDATA

Zia Nini, Giorgio e Giulio si misero le tute da palombaro e si tuffarono. Entrati nel laboratorio restarono di sasso. La bocca del Divoratutto era aperta e uno strano personaggio armeggiava al suo interno con uno sputafiamme.

PARTE 2

videro il sottomarino ripartire velocissimo. Lo seguirono per giorni. Ogni tanto il Divoratutto si fermava a rosicchiare Tuttoqualcosa.quello che i turisti gettavano in mare, lui lo rosicchiava.

A un certo punto si fermò di fronte a un’isoletta. E fu lì che il nostro equipaggio scoprì un laboratorio subacqueo.

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6 PROVA 1 • GUIDATA

A. far capire la necessità di usare macchine specializzate per eliminare i rifiuti

C. dimostrare che i mostri possono essere buoni

B. far capire l’importanza di tenere pulito l’ambiente

DOMANDE SULLA PARTE 1

Pensa al motivo per cui il dottor Asimov ha costruito il Divoratutto.

A1 Dopo aver letto tutto il racconto rifletti su che cosa le autrici vogliono comunicare. Le autrici hanno scritto questo racconto per:

A2 La capitana zia Nini dice che dovranno “fare scorta di acqua e cibo”.

A.Perché?Perché incontreranno il Divoratutto che mangia molto

D. raccontare un’avventura di tre personaggi simpatici

B. Perché dovranno rimanere a lungo in mare senza sbarcare

La frase successiva a quella in cui si parla di “scorta di acqua e cibo” ti aiuta a trovare la risposta.

C. Perché dovranno recarsi in alto mare

D. Perché è vietato uscire dal porto senza acqua e cibo

A5 All’inizio del racconto zia Nini parla con Giorgio e Giulio mentre sta leggendo il giornale. Questo ti fa capire che:

Pensa a che cosa stanno cercando i protagonisti del racconto.

A. del mare B. del temporale C. del cibo D. del mostro

A. lontano dalla costa B. fuori dal porto C. per molti giorni

Non trovi la risposta precisa nel testo. Pensa al significato di aperto: vuol dire che non ci sono linee che lo delimitano.

A4 Giorgio dice: “Lo abbiamo perso! Lo avevamo appena trovato...” Giorgio sta parlando:

7 PROVA 1 • GUIDATA

D. vicino alle navi da crociera

A. i capitani devono leggere il giornale tutti i giorni B. i giornali avvisano quando una nave salpa dal porto C. i giornali parlano degli avvistamenti del mostro D. i giornali calcolano quanti danni fa il mostro

A3 “Si sta dirigendo in mare aperto” vuol dire che zia Nini, Giulio e Giorgio navigheranno:

Pensa allo scopo del viaggio di zia Nini e quindi per quale motivo sta leggendo il giornale.

A8 Nel testo si legge il nome di alcuni oggetti che il Divoratutto ha rac colto. Quale tra questi oggetti non è nominato?

8 PROVA 1 • GUIDATA

B. non sapeva dove buttare la spazzatura di casa C. portava lì tutti i rifiuti per mangiarli

D. non aveva acqua per poter pulire l’ambiente

A. Una nave da crociera B. Un laboratorio C. Un peschereccio D. Un sottomarino

A7 Dove viveva il Divoratutto c’era un disgustoso odore di pesce, petrolio e spazzatura. Ciò accadeva perché il Divoratutto:

A. era molto sporco

Nella seconda parte del racconto hai letto il motivo per cui è stato costruito il Divoratutto.

Nel testo non si parla di

A6 Che cosa usava il Divoratutto per trasportare i rifiuti che raccoglieva?

La risposta è chiaramente contenuta nel testo.

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Leggi con attenzione il testo. Non farti distrarre dal disegno.

9 PROVA 1 • GUIDATA

DOMANDE SULLA PARTE 2

A10 Entrati nel laboratorio, zia Nini, Giorgio e Giulio “restarono di sasso”, cioè restarono: A. pietrificati da un incantesimo B. nascosti dietro gli scogli C. fermi e immobili per la sorpresa D. immobilizzati dalle tute da palombaro

Il dottor Asimov sì no non si può capire dal testo

A9 In questa parte del racconto viene presentato il dottor Asimov. Per ogni frase che spiega una sua caratteristica indica se è vera, falsa, o se non si può capire leggendo il testo.

a) rispetta l’ambiente b) è un bravo inventore c) è molto vecchio d) non ama il mare Puoi dedurre queste informazioni leggendo con attenzione la parte 2 del testo.

Anche se non conosci il significato di questa espressione, lo puoi dedurre leggendo attentamente tutte le quattro opzioni di risposta.

A11 Zia Nini quando incontra il dottor Asimov dice: “Chi sei? E cosa stai combinando? Sono mesi che inseguiamo il Divoratutto!” Che cosa potrebbe aver pensato zia Nini?

10 PROVA 1 • GUIDATA

A. C. B. D.

Zia Nini vede Asimov con in mano uno sputafiamme, un oggetto che può causare molti danni.

Abbiamo trovato il Divoratutto e lui lo ilabbiamoFinalmenteaiuta!trovatodottorAsimov.

Abbiamo trovato il Divoratutto e lui lo distrugge!

Ci ha scambiato per suoi nemici.

A12 Armeggiare significa:

B. voleva distruggere il Divoratutto C. voleva riscaldare il Divoratutto D. voleva disinfettare la bocca del Divoratutto

A. pulire le armi B. fare qualcosa C. spostare qualcosa D. procurare un grande danno

A. voleva distruggere la spazzatura raccolta dal Divoratutto

Il sputafiammecondeldellaall’internoarmeggiavaAsimovdottorboccaDivoratuttouno

11 PROVA 1 • GUIDATA

Leggi la frase del testo riportata nel riquadro, poi rispondi alle due domande che ad essa si riferiscono.

A13 Il dottor Asimov si comportava così perché:

Puoi dedurre sia il significato della parola “armeggiare” sia perché il dottor Asimov utilizza lo sputafiamme pensando a qual è l’intenzione del dottore.

Gruppo 1

Gruppo 2

Tutte queste parole terminano in “are”. Tutte sono nomi comuni di cosa?

ESERCIZIB1

12 PROVA 1 • GUIDATA

B2 Trova l’intruso. Sottolinea la parola che non sta bene con le altre. mare auricolare ascoltare alveare cellulare

Le parole dell’elenco possono essere divise in due gruppi. Una parola è già stata collegata al Gruppo 1 e un’altra al Gruppo 2. Osserva bene gli esempi e poi collega tu con una freccia le altre parole al Gruppo 1 o al Gruppo 2. a) parliamo b) giocate c) beviamo d) leggiamo e) saltate f) apriamo g) dormite

Pensa a chi compie l’azione. Noi o voi?

C. Il leone si abbevera

Gruppo 2

Gruppo 1

D. Il leone ha la criniera

D. Il maestro legge

A. Il leone corre

“Leone” è un nome maschile o femminile?

Data:Valutazione:Errori:

In quale frase non si capisce che cosa succede?

13 PROVA 1 • GUIDATA

C. Il maestro storia

B3 In ogni gruppo di frasi indica la frase che non va bene, cioè che non è a)corretta.Gruppo 1

A. Il maestro apre la porta

b) Gruppo 2

B. Il maestro spiega matematica

B. Il leone è addormentata

PRIME RIGHE DEL RACCONTO BIANCO E NERO

Immaginate come rimase, cosa pensò, cosa disse, cosa “coccò”, quando una mattina guardò l’uovo appena fatto e vide che era nero.

Piangeva, si sconsolava, e le altre galline le facevano coo coo di consolazione, coo coo di coraggio: ma lei non si consolava. Quando poi si mise a covare, non dico che quello non lo covasse, ma lo teneva un po’ fuori, un po’ discosto, come per paura che sporcasse di nero le altre uova.

C’era una gallina bianca, contenta di essere bianca, che faceva bellissime uova bianche.

IL RACCONTO CONTINUA

A1 Che cosa si dice della gallina nelle prime righe del racconto? Metti una crocetta per ogni riga.

– Chissà cosa uscirà da quest’uovo! – si lamentava la covatrice. –105

– E questo, coo… cos’è? – strillava correndogli intorno. – Ma cooo… come può essermi venuto un uovo così buio?

Tempo di svolgimento: 45 minuti

Si dice... sì no a) di che colore è la gallina b) di che colore è una delle sue uova c) dove si trova la gallina d) quante uova ha fatto la gallina e) che sentimenti prova la gallina

PROVA 2

14

15 PROVA 2

Ma l’uovo nero non si apriva.

Mentre i pulcini gialli pigolavano intorno, chiamò le galline del pollaio e disse: – Coo...comari... coo...compagne, ho fatto una coo…cosa sbagliata e voglio riparare. Per favore, insegnate voi ai miei pulcini a raccogliere vermetti e semi: io devo coo...covare il mio ultimo uovo. Le galline, senza commenti, cominciarono ad aiutare i pulcini a procurarsi il cibo, come se fossero figli loro, mentre la chioccia covava l’uovo nero, delicata, morbida, attenta, senza nemmeno mangiare per non togliergli calore.

E dopo tre giorni l’uovo si schiuse e uscì un pulcino non solo giallo, non solo rosso, non solo azzurro: un pulcino di ogni colore.

Chissà che uccellaccio, che corvaccio! E se sarà un pulcino come gli altri, sarà nero, nero, tutto nero come la pece! Però, seppur controvoglia, seppur di sbieco, lo covava, perché era un uovo Vennesuo.ilgiorno della schiusa: le uova si agitavano sulla paglia e sulle piume come gigantesche gocce di latte: si videro beccucci becchettare, e i gusci bianchi si ruppero in un punto, poi fecero crepa, il buco si allargò e da ogni uovo uscì un pulcino, un bel batuffolo giallo.

Era così bello che nessuno ne aveva mai visto di simili: un piccolo sole. E quando fu grande, fu un gallo con una coda di tutti i colori, che andava da Oriente a Occidente come l’arcobaleno.

(Roberto Piumini, C’era una volta, ascolta. Einaudi Ragazzi)

Anche lui si muoveva di qua e di là, come tremando: ma non si vedeva nessun becco, nessun buco... la chioccia lo guardava, –preoccupata.Ècoo…colpa mia – diceva. – È perché non l’ho covato come si deve… e adesso non ha la forza di aprirsi!

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A. Perché la gallina bianca era triste per aver fatto un uovo scuro B. Perché la gallina bianca era triste per aver fatto uova bianche C. Perché la gallina bianca strillava D. Per farla smettere di correre intorno all’uovo

16 PROVA 2

A. Non voglio dire che cosa faceva la gallina B. Non lo covava per nulla C. Lo covava lo stesso

D. Lo covava solo per alcuni momenti

A2 Dopo aver letto il racconto hai capito che l’autore ha scritto questa storia per dare alcuni insegnamenti. Quali? Metti una crocetta per ogni riga.

A3 Nel testo, riferito alla gallina bianca, si legge: “Non dico che quello non lo covasse”. Con quali parole si può esprimere lo stesso concetto?

A4 Perché le altre galline facevano “coo coo di consolazione”?

L’autore vuole insegnare che: sì no a) non si deve pensare che chi è diverso è brutto b) i pulcini colorati sono più belli di quelli gialli c) non si deve mai giudicare dalle apparenze

17 PROVA 2

A5

Quando la gallina bianca covava le uova, teneva l’uovo nero “un po’ discosto”. Quali di questi disegni rappresenta il modo in cui la galli na covava?

Evidenzia le parole nella seguente frase:

A7 La schiusa è: A. l’ultimo giorno in cui le uova sono tutte chiuse B. il giorno in cui le galline covano le uova in modo speciale C. il momento in cui il contadino chiude il pollaio D. il momento in cui i pulcini escono dalle uova

A6 Nella seguente frase c’è un’espressione che sottolinea il fatto che la gallina, mentre covava, teneva l’uovo “un po’ discosto”.

A. B. C. D.

“Però, seppur controvoglia, seppur di sbieco, lo covava, perché era un uovo suo”.

18 PROVA 2

A. a tutte le uova B. all’uovo nero C. alle uova bianche D. ai pulcini

A9 La gallina dice: – Ho fatto una coo… cosa sbagliata, e voglio riparare. Che cosa intende dire la gallina?

A. Voglio aiutare il pulcino a rompere il guscio dell’uovo B. Voglio porre rimedio al mio errore C. Voglio aggiustare le uova che si sono rotte D. Voglio far diventare colorato l’uovo nero

A10 Nel testo si legge: “Le galline, senza commenti, cominciarono ad aiutare i pulcini”. “Senza commenti” significa che le galline: A. non parlavano B. non erano d’accordo con il comportamento della gallina C. non giudicavano la gallina D. non volevano perdere tempo

A8 Nel testo si legge: “Non si vedeva nessun becco, nessun buco”. Queste parole sono riferite:

A11 Il pulcino viene definito “un piccolo sole” perché: A. era giallo B. era rotondo e paffuto C. era bello D. era molto caldo

B. la gallina aveva cambiato atteggiamento nei confronti dell’uovo nero

D. non si schiudeva

D. la gallina non riusciva a procurarsi il cibo

C. si muoveva troppo

A14 La gallina quando vede l’uovo nero non è contenta ed è molto scon solata. Però cova ugualmente l’uovo.

Riporta le parole del testo che ti spiegano perché la gallina lo cova.

A13 Nel testo si legge: “la chioccia covava l’uovo nero, delicata, morbida, attenta, senza nemmeno mangiare per non togliergli calore”. Questa frase ti fa capire che:

19 PROVA 2

A12 La frase “La chioccia lo guardava preoccupata” è riferita all’uovo al momento della schiusa. In quel particolare momento la chioccia era preoccupata perché l’uovo:

A. tremava B. era nero

A. le galline avevano sgridato la chioccia

C. la gallina aveva premura di far schiudere anche l’ultimo uovo

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Hanno significato simile contrario Es. chiaro - luminoso X liscio - ruvido opaco - trasparente buiofreddooscuro-gelido

b2 Quale parola va inserita al posto dei puntini per completare la frase: “Silvia è andata ..... comperare una sciarpa di lana”?

20 PROVA 2

ESERCIZIB1

Dividi in sillabe la parola FINESTRELLA

A. ha B. a C. à D. ah

B3 Per ciascuna coppia di parole indica se hanno significato simile o contrario. Osserva l’esempio. Metti una crocetta per ogni riga.

Errori: Data:Valutazione:

“FRESCHE E TENERE PIANTE DELL’ORTO” e l’aveva scritto Pino Verde. Mirco pensò che se c’era un libro che doveva avere un buon sapore fatto in insalata era certamente quello. Si limitò a strappare in pezzi molto piccoli una decina di pagine in tutto, ma dovette farsi forza perché il rumore delle pagine che si laceravano lo faceva star Poimale.lasciò a bagnomaria nel vino le pagine sminuzzate perché si macerassero un po’ e si ammorbidissero. Quando ritenne che i pezzetti di carta stampata fossero diventati sufficientemente morbidi, li scolò per benino e li mise in una zuppiera fonda. Poi li condì con l’olio d’oliva e l’aceto balsamico migliori che era 201510525

LIBRI DA MANGIARE

Tempo di svolgimento: 45 minuti

PROVA 3

Decise di cominciare con qualcosa di semplice: un’insalata. Prese dalla sua personale biblioteca di casa il libro che gli sembrava più adatto allo scopo e cominciò a strappare pagine. Il libro si intitolava

Mirco era riuscito a farsi assumere come bibliotecario dal Comune. Un giorno, però, aggirandosi in silenzio fra i tavoli della biblioteca dove diverse persone leggevano, Mirco si accorse che fra i suoi “clienti” non c’erano bambini. – Bisogna che trovi il modo di riavvicinare i bambini ai libri! – decise il Sebibliotecario.èverochelui i libri li divorava, avrebbe fatto in modo che li divorassero anche i bambini. Avrebbe fabbricato i primi libri commestibili per bambini e li avrebbe fatti buonissimi. Nessuno, né grandi né piccoli, avrebbe potuto fare a meno di assaggiarli. Certo che fabbricare un libro che si mangia è una bella impresa! Ma Mirco aveva fatto per qualche anno il cuoco, e non si lasciò scoraggiare. Così la sera stessa provò a improvvisare la sua prima ricetta da biblioteca.

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riuscito a trovare. Ci aggiunse due capperi e qualche dadino di fontina. L’insalata non aveva proprio un aspetto bellissimo, ma neppure (S.orribile.Bordiglioni, Biblioteca fast food. Juvenilia)

D. più interessanti

A. Perché ritiene che i libri siano un cibo molto buono

A1 Mirco condisce le pagine del libro con olio e aceto balsamico per renderle:

C. Darsi coraggio

C. Perché grandi e piccoli possano mangiare i libri

B. Per riavvicinare i bambini alla lettura

A. più gustose

C. verdi come l’insalata

D. Perché lui era un bravo cuoco

A3 L’autore scrive che il protagonista “dovette farsi forza” (righe 21-22). Che cosa significa, in questo contesto, “farsi forza”?

A2 Perché Mirco vorrebbe che i bambini “divorassero” i libri?

D. Darsi una spinta 30

22 PROVA 3

B. più umide

B. Mangiare cibi che danno energia

A. Allenarsi a lungo

A6 In quale parte del testo si trova la spiegazione di che cosa significa “pagine sminuzzate”?

C. Per trovare libri da divorare

Ciò significa che le pagine del libro dovevano:

B. rimanere immerse nel liquido

Risposta: ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….

A. I bambini non compravano libri

A. essere frantumate come macerie

A. Per cercare i bambini

C. I bambini non frequentavano la biblioteca

B. Per non disturbare i lettori

23 PROVA 3

A4 Che cosa significa che “fra i suoi ‘clienti’ non c’erano bambini” (righe 3-4)?

D. I bambini erano troppo piccoli per stare in biblioteca

D. Per evitare di urtare i tavoli

B. Ai bambini non piaceva avere Mirco come bibliotecario

C. essere ridotte a pezzetti piccoli

A5 Mirco afferma che le pagine del libro dovevano macerare.

Riporta le parole del testo.

D. diventare morbide

A7 Perché Mirco si aggira in silenzio tra i tavoli della biblioteca?

24 PROVA 3

D. simpatica

B. ai grandi e ai piccini

B. difficile C. attraente

C. Forse la mia idea funzionerà

A. ai bambini

La parola “li” è riferita:

Ciò significa che questa impresa è: A. piacevole

A8 Alle righe 30-31 l’autore dice: “L’insalata non aveva proprio un aspetto bellissimo, ma neppure orribile”. Che parole aggiungeresti per far capire meglio il pensiero dell’autore?

C. ai libri

D. ai cibi

A. Ho preparato un cibo molto buono

B. La mia idea è stata magnifica

A9 L’autore afferma che “fabbricare un libro che si mangia è una bella impresa” (riga 11).

Avrebbe fabbricato i primi libri commestibili per bambini e li avrebbe fatti buonissimi.

D. Tutti i bambini da oggi ameranno la lettura

A10 Rileggi questa frase:

B. si possano usare metodi anche strani per avvicinare i bambini alla lettura

D. Il bibliotecario comunale ama molto l’insalata

A11 Se un giornalista volesse raccontare in un articolo l’esperienza di Mirco, come potrebbe intitolare l’articolo?

A. i bambini possano amare la lettura

B. L’idea originale di un bibliotecario per far amare la lettura ai bambini

D. i bambini debbano essere aiutati ad amare la lettura

A. Scuola di cucina in biblioteca

C. sia giusto sminuzzare i libri

25 PROVA 3

A13 Quale di queste frasi non indica un pensiero dell’autore? L’autore pensa che:

B. Mirco dava molta importanza alla lettura

C. Mirco dava molta importanza al buon cibo

D. Mirco era un cuoco bravo e fantasioso

A12 Una di queste affermazioni va molto d’accordo con il racconto che hai letto. Quale?

C. Un bibliotecario usa la sua esperienza di cuoco per diventare famoso

A. A Mirco piaceva fare il bibliotecario

B1 Dividi in sillabe la parola MINESTRONE.

SECONDA PARTE

26 PROVA 3

1.

Aggettivo a) luminoso b) sveglio c) liscio d) opaco

B3 Collega ogni aggettivo della prima colonna con l’aggettivo contrario nella seconda colonna.

2. trasparente 3. addormentato 4.

Errori: ………………………………………………… Data:Valutazione:

B2 Trova l’intruso. Sottolinea la parola che non sta bene con le altre.

Contrario ruvido buio correre mobiliere vedere cantare dormire leggere

– Aspetta a piagnucolare – gli rispondeva il babbo. – Non hai ancora visto di che penna si tratta.

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Mario ebbe in dono, alla fine dell’anno scolastico, una penna per fare i compiti delle vacanze.

– Questa è bella – disse Mario. – Ecco una penna che fa i compiti da sola!

Il giorno dopo, Mario doveva svolgere un tema. Si mise a tavolino, impugnò la penna, si grattò in testa per cercare qualche idea, 201510525

COSÌ È UNO SPASSO

Tempo di svolgimento: 45 minuti

Qualche settimana dopo Mario si decise di malavoglia a cominciare i compiti delle vacanze.

Era una cosa meravigliosa: la penna correva, correva da sola, e in un attimo il problema fu risolto, le risposte furono scritte in bella calligrafia. Soltanto allora la penna si quietò e si sdraiò sul tavolino, come se fosse stanca e avesse voglia di dormire.

– Io volevo la bicicletta – si lamentava Mario con il babbo.

“Che disdetta!” pensava, risolvendo un problema. “Per tutto l’anno il maestro mi ha dato per compito temi, problemi, operazioni e disegni. Per le vacanze avrebbe potuto darmi degli altri compiti. Per esempio: compito del lunedì: scalare una pianta di ciliegie e fare una bella scorpacciata; compito del martedì: giocare una partita di calcio finché si cade a terra stanchi morti; compito del mercoledì: fare una bella passeggiata nei boschi e dormire sotto la tenda. Invece no, eccomi ancora qui a fare divisioni e sottrazioni!”. Proprio in quel momento la penna ebbe un guizzo, e si mise a correre rapidamente sui quadretti della prima pagina del quaderno. – Che cosa ti salta in testa! – esclamò Mario.

PROVA 4

PRIMA PARTE

28 PROVA 4

– Vengo subito… – rispondeva. E, rivolgendosi affettuosamente alla penna, le sussurrava: – Finisci tu il compito, intanto che io vado a fare il bagno nel fiume –. La penna non se lo faceva dire due volte. Quando arrivava in fondo al foglio, e il compito era finito, saltava da sola nell’astuccio e si metteva a dormire. Una bella fortuna, per Mario, dovete ammetterlo.

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ed ecco che di nuovo la penna partì in quarta, e in un momento arrivò in fondo al foglio. Mario non aveva nessun’altra fatica da fare che di voltare il foglio; poi la penna ripigliava la sua corsa. Camminava da sola, senza che Mario dovesse tenerla fra le dita, e scriveva più in fretta di una macchina.

Mario si divertiva un poco a starla a vedere, poi sentiva i suoi amici che lo chiamavano, sotto la finestra.

Alla fine delle vacanze, il quaderno dei compiti era zeppo, pulito e ordinato come nessun quaderno di Mario era mai stato. Mario lucidò ben bene la sua penna, che se lo era meritato, e la ringraziò del suo ottimo servigio. (G. Rodari, Fra i banchi. Einaudi Ragazzi)

Faccio tutto il mio lavoro e poi mi riposerò!

A. B. C. D.

Da quel giorno, Mario, quando doveva fare un compito, apriva il quaderno, intingeva la penna nel calamaio, la posava sulla carta e stava a guardare: la penna faceva tutto per conto suo, più brava del primo della classe.

Non farò nulla! Sono stanca e voglio dormire. Sto sbagliandotutto!

A1 Tieni conto della parte di testo dalla riga 19 alla riga 22. Quale può essere il pensiero della penna quando comincia a scrivere?

Non mi piace fare i problemi.

D. Perché non ha ancora visto di che penna si tratta

A2 Mario si lamenta. Perché?

29 PROVA 4

Le domande 2 e 3 si riferiscono alla parte di testo riportata nel riquadro.

C. Perché deve iniziare a fare i compiti

A. Mario comincia malvolentieri i compiti delle vacanze B. Mario fa i compiti solo perché ha la penna nuova C. Mario inizia subito a fare i compiti D. Mario piagnucola per fare i compiti

B. Perché non ha avuto il dono che desiderava

A. la penna scappò via B. la penna si mosse da sola di scatto C. la penna rotolò per terra D. la penna si rifiutò di scrivere

Mario ebbe in dono, alla fine dell’anno scolastico, una penna per fare i compiti delle vacanze. – Io volevo la bicicletta – si lamentava Mario con il babbo. – Aspetta a piagnucolare – gli rispondeva il babbo. – Non hai ancora visto di che penna si tratta. Qualche settimana dopo Mario si decise di malavoglia a cominciare i compiti delle vacanze.

A3 Che cosa significa che Mario “si decise di malavoglia”?

A4 Per spiegare a qualcuno che cosa vuol dire che “la penna ebbe un guizzo” (riga 16) diresti che:

A. Perché non ha avuto alcun dono

B. a un amico C. al papà

D. alla penna

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A7 Rileggi l’ultima parte del testo, riportata qui di fianco. Perché Mario lucidò bene la sua Scrivipenna?tu la tua

A6 Alla riga 39 si legge: “Finisci tu il compito…”. Il “tu” è riferito:

“Bella calligrafia” significa: A. scrittura in lingua straniera

B. scrittura ordinata C. scrittura senza errori di ortografia D. scrittura originale e strana

.................................................................................................................................................................................risposta.

A. a Mario

Mario lucidò ben bene la sua penna, che se lo era meritato, e la ringraziò del suo ottimo servigio.

A5 La penna scriveva in “bella calligrafia” (riga 21).

Alla fine delle vacanze, il quaderno dei compiti era zeppo, pulito e ordinato come nessun quaderno di Mario era mai stato.

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