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Il volo delle rondini
²la primavera
IL VOLO DELLE RONDINI
Il nostro salice dormì fino a primavera. A svegliarlo fu solo un gran prurito: erano le gemme che volevano aprirsi. Si sgranchì pigramente i rami, poi diede il buongiorno al sole e si guardò intorno. Qualche albero del frutteto era quasi fiorito, qualche sempreverde del bosco che non aveva dormito ora si scrollava di dosso l’ultima neve; uno scoiattolo sbadigliava. Era proprio primavera. Il salice fece spuntare fiori e foglie salutandoli a uno a uno e cercando di disporli tutti in piena luce. Il tempo passò così nella piacevole occupazione di rivestirsi di verde… Quand’ecco che un certo giorno vide per caso un puntino nel cielo. Era lei… la rondine! Due, tre, cento, mille! Erano tornate le rondini!
G. Pizzol, Il volo delle rondini, Fatatrac
Anche Nerina, la rondine amica del salice, era tornata e… Continua tu il racconto.