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Il cucciolo
Ho sempre desiderato un cane.
Aspettavo di essere abbastanza grande da avere un cane vero. E quando è arrivato Tito, ero pronto.
Era lui che volevo. Proprio lui. Quando l’ho visto la prima volta, al canile, minuscolo, confuso, il pelo arruffato, gli occhi grandi, tutto tremante, lui ha guardato proprio me. Gli avevo preparato tutto: una cuccia morbida come un cuscino, le ciotole per la pappa e per l’acqua, i giochini. La prima sera a casa, l’ho messo nella cuccia. Lui si è addormentato quasi subito. L’ho guardato prima di spegnere la luce e mettermi a dormire. Poi, nel cuore della notte mi ha svegliato un piccolo verso, un gemito, come se piangesse. Sono scivolato giù dal letto e l’ho preso in braccio. Mi ha leccato la mano.
Il cucciolo si è subito fidato di me e si è riaddormentato, stretto vicino a me, sotto la coperta.
B. Masini, Solo un cane, Fanucci Editore
SULLE STRADE DEL CIELO COMPRENSIONE
Disegna come era il cucciolo al canile. Disegna come immagini Tito sotto la coperta.