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Al mattino
Marco, a scuola, non vorrebbe mai andare: la mattina gli viene la nausea, quando sente in bocca il sapore del dentifricio. Suo papà è già andato al lavoro, la mamma è vestita e pronta per uscire e lo chiama dalla cucina: – Marcoooo! Vieni a fare colazione! Sbrigati!
Sì, la colazione: una tazza di latte sempre troppo bollente e i biscotti.
A Marco piacciono i biscotti, ma preferisce mangiarli davanti alla TV, e non di corsa per poi uscire subito. Così rimette a posto lo spazzolino, beve un sorso d’acqua dal rubinetto e torna in camera sua per vestirsi. E lì sono dolori. Perché, non si sa come mai, la mattina tutte le camicie sono difficili da abbottonare, i pantaloni sono troppo stretti, tutti i maglioni pungono e le scarpe non riesce mai ad allacciarle. – Sbrigati a bere il tuo latte! – gli dice la mamma. E poi: – Dove è finita la sciarpa? Dove sia finita la sciarpa Marco non lo sa: ieri l’aveva. “Si sarà nascosta da qualche parte, come al solito”, pensa. In momenti come questi desidererebbe avere un paio di fratelli più piccoli, magari la mamma si preoccuperebbe di loro e lui potrebbe essere dimenticato a casa, al calduccio… Però, in fondo, gli dispiacerebbe se la mamma si dimenticasse di lui e, tutto sommato, forse è meglio che le cose stiano così come stanno.
Alberto Rebori, Il ritorno del piccolo re, Mondadori
IL TESTO SOTTO LA LENTE COMPRENSIONE
Nel racconto si alternano le diverse emozioni del protagonista, Marco. Sottolinea nel testo con i colori indicati. Marco proverebbe dispiacere se la mamma si dimenticasse di lui. Marco non vuole andare a scuola. Marco fa tutto lentamente per non andare a scuola.