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La prima neve
Ark stava ancora dormendo profondamente in quel luogo senza tempo e in uno spazio senza confini. Non percepiva i rumori della mattina in città. Abitava nel centro della città e aveva memorizzato i ritmi delle voci che l’accompagnavano al risveglio. Prima i camion della raccolta differenziata che, quando scaricavano i bidoni del vetro, sentivi tintinnare come una cascata di cristalli. Poi i tram e le auto, che strombazzavano sui clacson ai semafori. Tutti avevano fretta. Tutti correvano. Si alzavano le saracinesche dell’edicola e dal bar di fronte si sentiva il chiacchiericcio delle colazioni in piedi, frettolose. Il papà di Ark era già andato al lavoro e la bambina si svegliava pigramente con il gatto sul cuscino. La mamma era già in fibrillazione: – Lavati i denti, i vestiti, le calze pulite, fai colazione, il succo d’arancia, lo yogurt, la merenda, la sacca di danza, il gatto deve uscire dal letto, hai il libro di scienze?, inglese… inglese… hai fatto i compiti??? Aaaaaah… Ark apre gli occhi, crede di aver dormito per mesi e mesi… Tocca la terra… è fredda, è gelata, è bianca, è NEVE!
ApprendistA
scrittore scrittrice
Racconta anche tu la prima volta che hai visto la neve, il mare, un bosco di alberi immensi, le vette delle montagne, una cascata, un fiume...