1 minute read

La prima neve

Next Article
Filo e la neve

Filo e la neve

Ark stava ancora dormendo profondamente in quel luogo senza tempo e in uno spazio senza confini. Non percepiva i rumori della mattina in città. Abitava nel centro della città e aveva memorizzato i ritmi delle voci che l’accompagnavano al risveglio. Prima i camion della raccolta differenziata che, quando scaricavano i bidoni del vetro, sentivi tintinnare come una cascata di cristalli. Poi i tram e le auto, che strombazzavano sui clacson ai semafori. Tutti avevano fretta. Tutti correvano. Si alzavano le saracinesche dell’edicola e dal bar di fronte si sentiva il chiacchiericcio delle colazioni in piedi, frettolose. Il papà di Ark era già andato al lavoro e la bambina si svegliava pigramente con il gatto sul cuscino. La mamma era già in fibrillazione: – Lavati i denti, i vestiti, le calze pulite, fai colazione, il succo d’arancia, lo yogurt, la merenda, la sacca di danza, il gatto deve uscire dal letto, hai il libro di scienze?, inglese… inglese… hai fatto i compiti??? Aaaaaah… Ark apre gli occhi, crede di aver dormito per mesi e mesi… Tocca la terra… è fredda, è gelata, è bianca, è NEVE!

ApprendistA

scrittore scrittrice

Racconta anche tu la prima volta che hai visto la neve, il mare, un bosco di alberi immensi, le vette delle montagne, una cascata, un fiume...

This article is from: