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Profumo di muschio

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ricette, regole

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Era la vigilia di Natale. La bambina uscì silenziosamente dalla porta del giardino. “Devo tornare prima che la nonna si svegli”, pensò. Si diresse verso un boschetto e scomparve. Riapparve poco dopo con un sacchetto di tela bianca rigonfio. La bambina rientrò di nuovo dalla porta secondaria. Più tardi, la nonna aprì la grande scatola che conteneva le statuine del presepio. – Come ti ho raccontato altre volte – diceva la nonna – quando ero bambina, il presepio aveva un profumo… un profumo… – Un profumo verde? – mormorò Giulia. – Sì, cara. Era il profumo del muschio fresco. Un profumo che non sento da tanto tempo, ma che non posso dimenticare. Mentre la nonna cercava le pecorelle, Giulia prese il sacchetto di tela bianca e ne tolse veloce il contenuto. – Che strano! – disse la nonna. – Il ricordo mi riporta quel profumo, come se… E, disteso a terra, in tutto il suo soffice splendore, vide il muschio. Si avvicinò e rimase ferma ad aspirarne il sottile profumo. – Sei stata tu, Giulia? – disse, volgendo gli occhi lucidi. – Sì, sono andata a prenderlo questa mattina. È il mio regalo di Natale! – mormorò Giulia. Fresco, leggero, un po’ misterioso, il profumo verde del muschio aleggiava nella stanza.

Roberta Grazzani, Ciao amici, Edizioni Messaggero

ApprendistA

scrittore scrittrice

Il racconto di Giulia e della sua nonna ci riporta indietro nel tempo. Prova anche tu a intervistare i nonni o delle persone anziane che vivono vicino a te o nel tuo quartiere. Chiedi come trascorrevano l’inverno e il Natale, quali erano le loro tradizioni… Raccogli le risposte su un quaderno o su un foglio.

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