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Amici per la pelle
Siamo amici. Amici per la pelle, dicono i nostri genitori. Infatti è questo che ci ha incuriosito quando ci siamo conosciuti. Io nero nero, lui bianco. La maestra ci ha messo vicini. Ci ha guardato e ci ha detto: – Come due tasti del pianoforte! I compagni hanno riso. Eravamo imbarazzati tutti e due ma se io arrossisco non si vede. Lui invece diventa come un pomodoro! Siamo diventati amici. La musica ci piace. Anche disegnare ci piace. Ma disegniamo cose molto diverse. Lui usa tanti colori, io solo la matita nera: nella scuola di prima le matite colorate erano poche, piccolissime e rotte. A me i colori fanno ancora paura: ho paura di sbagliare. Siamo uguali e siamo diversi. In mensa abbiamo la stessa fame e gli spinaci non piacciono né a me né a lui. Al suo compleanno ha portato in classe una torta. A me non è piaciuta. Gli ho fatto assaggiare un dolce che ho portato per l’intervallo. Ha mandato giù, perché sono suo amico, ma ho capito benissimo che non gli andava! Corriamo come matti dietro al pallone e insieme siamo imbattibili! Lui passerebbe le ore giocando con i videogame. Dopo un po’ io mi annoio. Ho voglia di andare in bicicletta, di fare la lotta, di arrampicarmi!
Emanuela Bussolati, Pace libera tutti, Comitato Italiano per l’UNICEF
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IL TESTO SOTTO LA LENTE COMPRENSIONE
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SIAMO UGUALI PERCHÉ SIAMO DIVERSI PERCHÉ
ApprendistA
scrittore scrittrice
Ora tocca a te, completa. Io e il mio amico / la mia amica…