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Magici incontri

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Nell’anno nuovo

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CONSIGLI DI LETTURA

MAGICI INCONTRI

Nelle sere d’estate, si sa, avvengono spesso magici incontri, proprio come quello narrato qui: lei è una bambina, bella come il sole, ricca di parole, lui un vecchio albero con un fortissimo desiderio di volare.

L’albero e la bambina Arianna Papini

C’era su una collina un albero antico pieno di nodi, di formiche e disegni. L’albero era bellissimo e triste. Sognava da sempre di volare ma le radici lo tenevano stretto in un abbraccio perenne con la terra su cui tanti anni prima la cornacchia aveva lasciato cadere un seme secco. Cosa avrebbe fatto per tornare indietro! Sognava di convincere la cornacchia a trattenere nel becco il seme ancora e ancora fino a raggiungere il mare e lì sognava di farlo cadere per rendere infinita la libertà che anelava di possedere. Sperava che un giorno quel vento freddo e poi caldo e poi ancora freddo, nel corso delle tante stagioni, potesse staccarlo dalla collina e trascinarlo via sopra una nuvola lieve come zucchero filato. Era certo che da lassù il mondo gli sarebbe parso diverso, più bello e molto più vario. Una sera d’estate giunse ai suoi piedi una bambina. Bella era, come il sole. I capelli sottili di grano avevano molte vie da prendere per formare i riccioli lievi e luccicanti mentre due grandissimi occhi nocciola brillavano di una luce furba e amorosa verso tutto.

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