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Quando sono nata
C’È UN TEMPO PER… CRESCERE
IL TEMPO DEL RACCONTO
QUANDO SONO NATA
Il tempo muta improvvisamente e una pioggia sottile bagna la terra. Nascono funghi dai muschi e dall’erba. Cappelli marroni, rossi, punteggiati di bianco che sembrano ombrelloni. Salto da un fungo all’altro e mi riparo dalla pioggia. Una danza. Se mi vedesse la mamma! Una pozzanghera, un’altra, un’altra ancora, un piccolo lago da attraversare. Ma come? Mi viene in aiuto una foglia di loto: mi siedo e galleggio fino all’altra parte di questo nuovo mondo. Galleggiare sulla foglia di loto mi ricorda le belle sensazioni di quando galleggiavo nella pancia della mamma. Ritorno indietro nel tempo e sento delle voci… Mi chiamo Arkè, per gli amici Ark. Quando ero ancora nella pancia della mamma, sentivo i miei genitori discutere: Aria, Asia, Alba, Aurora… erano tutti nomi legati alla Terra, al Cielo e al Sole. Spesso i miei genitori organizzavano dei picnic e invitavano le vecchie zie, i nonni, le amiche e gli amici e la questione era sempre la stessa: il mio nome! Finalmente eccomi: sono venuta al mondo in un giorno qualsiasi, in una città come tante, con un tempo né bello né brutto. Ma non ero una bimba come tante, ero la prima figlia per mamma e papà. Ed ecco che nel trambusto della mia nascita riemergono gli studi di mamma: – Arkè, la chiameremo Arkè! Significa “origine”, un nome importante per una bimba speciale. E così io mi chiamo Arkè, per gli amici Ark.
TRA CIELO E TERRA... IL TEMPO DELLO YOGA
Il fiore del loto nasce nel fango degli stagni e delle paludi, ma mantiene la sua bellezza e cattura, ogni giorno e ogni notte, la bellezza del mondo che lo circonda. Prova a metterti nella posizione yoga del LOTO e, in silenzio, pensa alla bellezza che è intorno a te.