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Il mare e l’ambiente
In Italia, gli ambienti marittimi sono vari, sia per la forma delle coste, sia per la presenza di climi molto diversi da nord a sud. Sono ambienti molto fragili, che i movimenti del mare e le attività dell’uomo modificano di continuo. Per questo bisogna proteggerli con grande cura e attenzione.
Competenze in azione
Le piante della macchia mediterranea si utilizzano spesso in cucina. Ne conoscevi già qualcuna? Sottolineala nel testo.
Le piante
■ La macchia mediterranea sull’Isola d’Elba, a 10 km dalla costa toscana. ■ La costa di Arbatax, in Sardegna, è modellata dalle onde del mare.
Sulle coste meno abitate si trova la macchia mediterranea, un insieme di piante formato da piante fiorite come la bougainvillea e l’oleandro e da arbusti profumati, come la salvia, il rosmarino, il timo, il mirto, la lavanda. Queste piante hanno radici sviluppate per assorbire la poca acqua dispersa nel terreno e foglie affusolate per ridurre l’evaporazione. Nelle zone più calde crescono anche palme, agavi e fichi d’India. In alcuni tratti ci sono invece boschi di pini, spontanei o piantati dall’uomo. Vicino alla foce, spesso i fiumi creano zone umide, dove cresce una vegetazione di palude, con canne, giunchi e vari fiori acquatici, come le ninfee. Quando il fiume si getta nel mare, le sue acque si mescolano a quelle marine, diventando salmastre, cioè un po’ dolci e un po’ salate. Crescono qui delle piante adatte a questo ambiente particolare, come la salicornia.
Gli animali
■ Un banco di sardine.
■ Capre al pascolo nella Maremma toscana. Nella macchia mediterranea vivono molti animali selvatici: istrici, lepri e conigli e i loro predatori, come faine e volpi; poi cinghiali, daini e moltissimi rettili, come lucertole, serpenti e tartarughe. Molte specie di insetti si riparano nelle profondità del suolo quando devono sfuggire al freddo o alla siccità estiva. Nella macchia pascolano liberamente anche animali addomesticati dall’uomo, come le capre, soprattutto sulle isole, e le mucche, per esempio nella Maremma toscana. Nei mari si possono trovare varie specie di pesci, molluschi come le seppie o le cozze, e crostacei come i granchi e i gamberi. Le specie marine variano a seconda della temperatura dell’acqua e della profondità dei fondali. Vicino alle nostre coste vivono l’orata, il sarago e la triglia. Più al largo, si trovano il tonno, il pesce spada e il cosiddetto “pesce azzurro”, cioè acciughe, sardine e sgombri.
Un mare da proteggere
Il Mediterraneo è un mare in pericolo. Infatti, è un mare quasi completamente chiuso e perciò le sue acque non hanno molto ricambio. Rispetto ad altri mari è quindi più inquinato, sia a causa degli scarichi dei fiumi, sia per la dispersione di una moltitudine di oggetti di plastica nelle sue acque. Inoltre, alcune attività dell’uomo hanno provocato un riscaldamento climatico che ha fatto aumentare anche la temperatura del mare. Un altro pericolo viene dalla pesca intensiva, cioè una pesca che non lascia il tempo ai pesci di riprodursi, facendone diminuire il numero.
Agenda 2030 • Obiettivo 14. Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile.