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23 maggio Giornata Nazionale della Legalità

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Glossario

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La ricetta per vivere bene insieme agli altri? Amicizia, pace, solidarietà e tutte quelle regole che permettono di rispettare i diritti e la libertà di ciascuno.

Che cosa si intende per legalità? Noi sappiamo che ogni comunità, piccola o grande che sia, deve creare delle regole condivise. Una famiglia, una classe, un gruppo di amici, una squadra di calcio, devono stabilire delle norme per potersi organizzare: devono rispondere alle esigenze di ognuno, senza però creare problemi agli altri. Legalità non è quindi solo un pensiero astratto su cosa è giusto o non è giusto, ma è soprattutto rispetto delle regole che una comunità si è data.

Regole e regolamenti Ci sono regole che vengono definite “di senso comune”, cioè tutti le conoscono e non c’è bisogno di scriverle. Tra queste ci sono le regole di buona educazione: per esempio, quando si viaggia su un mezzo pubblico è buona regola lasciare il posto a una persona più anziana. Ci sono poi le regole del gioco: quando giochi con i tuoi amici e le tue amiche, all’aperto, con un gioco da tavolo o con un videogioco, stabilite insieme delle regole che bisogna rispettare, altrimenti si dice “Non è valido!”. Un insieme di regole costituisce un regolamento, utile per il funzionamento di un gruppo, di una scuola, di un condominio, di un’azienda.

Curiosità

La parola “regola” deriva da una parola latina (regula) che indicava l’asticella di legno usata dai muratori per allineare i mattoni di un edificio. Anche nella tua famiglia ci sono delle regole che siete tenuti a rispettare. Scrivine due.

Le leggi Per le comunità più complesse, come uno Stato, non è però sufficiente un regolamento: hanno infatti bisogno di leggi, cioè di regole obbligatorie per tutti i cittadini e le cittadine che ne fanno parte. A differenza di una regola, infatti, una legge prevede sempre una specifica punizione (in denaro oppure con una reclusione) nel caso in cui un membro della comunità non la rispetti.

Per la necessità di vivere insieme, gli esseri umani hanno sempre avuto bisogno di creare delle leggi. Con le leggi, ogni cittadino accetta di limitare in parte la propria libertà a vantaggio della vita sociale. Le leggi sono diverse da luogo e luogo, a seconda del tipo di società e di governo. Non sono nemmeno immutabili e valide in assoluto, ma cambiano nel tempo, perché seguono l’evoluzione della società. In un Paese democratico come l’Italia di oggi le leggi sono votate dal Parlamento, eletto con il voto di tutti i cittadini e le cittadine. Nel mondo ci sono però anche Paesi autoritari, dove leggi ingiuste sono imposte alla popolazione.

Studiando la Storia hai conosciuto leggi che popoli antichi hanno sentito la necessità di scrivere. Ti ricordi qualcuna di queste leggi?

Spiega con le tue parole perché le leggi devono essere aggiornate nel tempo.

La lotta alla criminalità organizzata Le leggi sono quindi le regole necessarie in ogni società civile ed è nostro dovere informarci per conoscerle e rispettarle. C’è però chi non accetta questo dovere. A volte è una singola persona che compie azioni contrarie alle regole. Altre volte sono grandi gruppi che hanno dei capi e controllano anche un territorio: si parla allora di criminalità organizzata, com’è il caso dei diversi tipi di mafia. La presenza della criminalità organizzata è un problema per tutti gli Stati della Terra. Per incoraggiare tutti a combatterla, si è deciso di celebrare ogni anno il 23 maggio la Giornata nazionale della legalità. Proprio in quella data, nel 1992, la criminalità organizzata uccise con un attentato il giudice Giovanni Falcone e la sua scorta.

Giovanni Falcone e un altro giudice, Paolo Borsellino, anch’egli ucciso pochi mesi dopo, avevano sfidato la mafia e, grazie alla loro dedizione, avevano scoperto molto su questa organizzazione. Falcone e Borsellino dimostrarono anche l’importanza di lavorare insieme: con un altro magistrato loro capo, Antonino Caponnetto, fondarono un “pool” antimafia, cioè un gruppo di lavoro che riuscì a catturare e a condannare molti criminali mafiosi.

Leggi queste frasi, che il giudice Caponnetto diceva spesso:

“La mafia teme la scuola più della giustizia. L’istruzione toglie erba sotto i piedi della cultura mafiosa.”

! Che cosa significano secondo te? .............................................................................................................................................................................

! Sei d’accordo? Discutine con i tuoi compagni e le tue compagne.

agenda 2030

Obiettivo 16 Pace, giustizia e istituzioni solide

L’Obiettivo 16 dell’Agenda 2030 si propone di garantire la pace e i diritti umani. Ma non solo: sottolinea anche l’importanza di creare istituzioni forti, cioè governi che combattono le organizzazioni criminali e che intervengono se c’è chi minaccia violenza.

CLIL

SUSTAINABLE DEVELOPMENT goals

Goal 16

Peace, justice and strong institutions

Che cosa possiamo fare noi A casa, a scuola, nei parchi-gioco, nei centri sportivi, in vacanza: ogni situazione è buona per imparare le regole del vivere civile e per educare noi stessi alla legalità. Dobbiamo imparare a rispettare le norme non solo per ubbidienza o per paura di una punizione, ma perché sappiamo che ci fanno vivere bene, in accordo con gli altri. Sono tante le occasioni della nostra vita quotidiana in cui, se ci soffermiamo a pensare, applichiamo le regole della legalità: ! quando ascoltiamo gli altri senza imporre il nostro pensiero; ! quando diamo valore alle differenze; ! quando accogliamo chi non conosciamo come un amico e non come un nemico; ! quando il confronto con gli altri è un’occasione di scambio e di crescita; ! quando dividiamo compiti e doveri con altre persone del nostro gruppo in modo equo, cioè giusto; ! quando ci impegniamo a diventare dei cittadini responsabili.

Pensa alle regole della tua vita quotidiana; per esempio, al comportamento a tavola, al codice della strada, alla raccolta differenziata… Quali trovi che sia giusto seguire? Su quali non ti trovi molto d’accordo? Quali non ti piacciono, ma capisci che sono necessarie? Parlane con i tuoi compagni e le tue compagne.

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