Il Nuovo Che Vita - Viaggio nell'Italia Religiosa

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AA.VV.

IL NUOVO

IL NUOVO

vita!

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che

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IRC per la scuola secondaria di I grado

Flip Book scaricabile dal sito www.elilaspigaedizioni.it/libridigitali con la versione digitale e interattiva del testo con tantissime risorse, tutti gli audio, i video, le espansioni digitali a disposizione e la possibilità di trasformare i testi rendendoli ad alta leggibilità (modifica di carattere, sfondo, sintetizzatore vocale). ELI LINK la comodissima APP che ti consente di accedere subito a tutti gli audio e i video del corso direttamente con lo smartphone o tablet. Scopri come su: www.elilaspigaedizioni.it/elilink. OBIETTIVO 11 11.4 Rafforzare gli impegni per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo. OBIETTIVO 12 12.b Sviluppare e applicare strumenti per monitorare gli impatti di sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile, che crei posti di lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali.

Il presente FASCICOLO OPERATIVO in omaggio con il Corso IRC Il nuovo Che vita! è il frutto della collaborazione di numerosi docenti di Religione cattolica di tutta Italia. Ti permetterà di approfondire la ricchezza degli elementi religiosi presenti sul tuo territorio e molto altro per ciascuna delle venti Regioni del nostro meraviglioso paese.

Tradizioni: punti di interesse relativi a tradizioni italiane di carattere religioso, dalle processioni alle ricette di cucina. Arte: punti di interesse relativi a luoghi o opere d’arte religiose presenti ovunque, al chiuso o a cielo aperto. Personaggi: punti di interesse relativi a santi, beati o altre figure di significativo impatto per la storia locale. Santuari: punti di interesse relativi ai numerosissimi santuari particolarmente cari agli italiani. Storia: punti di interesse relativi a fatti ed eventi storici di particolare interesse a livello religioso.

FASCICOLO OPERATIVO

PER LO STUDENTE • Volume 1 per lo studente + Libro digitale • Volume 2 per lo studente + Libro digitale

978-88-468-4166-7 978-88-468-4167-4

• Volume 3 per lo studente + Libro digitale

978-88-468-4168-1

• Volume unico per lo studente + Libro digitale

978-88-468-4165-0

• Fascicolo operativo “Viaggio nell’Italia religiosa” • Vangelo e Atti degli Apostoli

Luoghi Personaggi Tradizioni Cultura

PER L’INSEGNANTE • Guida didattica

978-88-468-4203-9

• Fascicolo Onlife • Guida “Viaggio nell’Italia religiosa” • Materiali dedicati per la DDI su www.chevitaonline.it • Abbonamento annuale a una rivista San Paolo • Volume “Concorso IdR: materiali per la preparazione”

Fascicolo operativo in omaggio con il Corso IRC “Il nuovo Che vita!”

SS1052-02

con il contributo dei docenti italiani di Religione cattolica


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Viaggio nell’Italia religiosa

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UN IT ALIA T UT T A ...RELIGIOSA

Luoghi, personaggi, tradizioni, arte, storia Cari studenti, cari prof, quanta “religione” attorno a noi! Quando sentiamo parlare di “religione” spesso pensiamo a tematiche dalla portata universale, alle “grandi domande” e a tutto il resto, certamente importante, importantissimo. Ma... (c’è un ma ) in questa percezione rischiano di andare “fuori campo” tutti gli aspetti più vicini, quelli che stanno proprio sotto i nostri piedi, quelli poggiati sul nostro “territorio”: i luoghi e personaggi delle nostre terre, i profumi, i colori e le tradizioni dei nostri territori, spessissimo a valenza religiosa. Questi ultimi elementi, a volte, pare siano da considerarsi come argomenti di serie B rispetto al “signor programma” ufficiale di religione. Non è così, non lo è da vari punti di vista, sia da un punto di vista esistenziale dei ragazzi, che biblico-teologico e scolastico-didattico. Il primo “territorio” che abitiamo, infatti, è il nostro corpo o, meglio, la nostra corporeità, fatta anche di panorami ambientali su cui operiamo in direzione “antropica”. E lì, cresciamo. Sia il corpo che il territorio sono il contesto in cui l’uomo di sempre, fin dall’antichità, codifica linguaggi, simboli e culture a valenza ancestrale, identitaria e sociale e, in questo, l’aspetto religioso (sia in senso stretto che più ampio) ha un ruolo significativo.

vitalia!

che

Ma... riguardo questa faccenda vogliamo provare ad essere sinceri fino in fondo? A quanti ragazzi e ragazze del giorno d’oggi interessano veramente i discorsi sui vari concili, dogmi o fatti e personaggi storici della religione? A pochi, possiamo dire... senza tener conto che recenti indagini sociologiche affermano che il 28% dei giovani italiani si dichiara proprio addirittura “non credente” (Franco Garelli, 2017). Eppure... Eppure… questi stessi ragazzi, magari non credenti, hanno fin da piccoli vissuto svariate esperienze religiose come accompagnare i nonni a raccogliere i petali per l’infiorata del paese, aiutare mamma a fare quel particolare dolce pasquale che si fa in “quel” modo solo in “quel” paese o ritrovarsi nelle taverne della propria contrada a preparare la processione del patrono. E queste esperienze sono rimaste nel loro cuore. Questa è la “religione che c’è”, per tutti, quella sotto i propri piedi e dinanzi ai propri occhi. Ed è una “religione” carica di vita, tradizioni, arte, cultura, storia e molto altro: buona lettura e buon lavoro, quindi!


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Viaggio nell’Italia religiosa

Autori: Daniela Rigodanzo, Lucia Tremiti, Giuliana Centi, Claudio Fusaro, Elisa Da Ronco, Carlo Telesca, Stefania Rubegni, Monia De Rosa, Lucia Tremiti, Simona Tomat, Domenico Zafarana, Pietro Manocchio, Carmine Picariello, Rosita Dalmasso, Anna Elisabella Iacubino, Giuliano Sanna, Sara Bartolucci, Andrea Quaregni, Marta Zerbini, Lucia Apicella, Simonetta Giuffrida, Giovanni Petraglia, Maria Rosaria Orsomando, Paola Panciroli, Leonardo Fazari, Maria Rosaria Jennifer Caridi. Coordinamento: Diego Mecenero, Natale Benazzi

Redazione: Diego Mecenero, Benedetta Grendene

Progetto grafico e impaginazione: ELI Art director: Marco Mercatali

Responsabile di produzione: Francesco Capitano

In copertina la chiesina di San Giovanni a Ranui a Funes (BZ).

© 2021 La Spiga Edizioni Via Soperga, 2 - 20124 Milano tel. 02 2157240 info@elilaspigaedizioni.it www.elilaspigaedizioni.it

© 2021 San Paolo Edizioni Piazza Soncino, 5 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) tel. 02 660751 sanpaoloedizioni@stpauls.it www.edizionisanpaolo.it

Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale così come la sua trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo senza previa autorizzazione scritta da parte dell’editore. L’editore è a disposizione degli aventi diritto tutelati dalla Legge per eventuali e comunque non volute omissioni o imprecisioni nell’indicazione delle fonti bibliografi che o fotografiche. Stampato in Italia presso Tecnostampa – Pigini Group Printing Division Loreto - Trevi 21.83.154.0


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Viaggio nell’Italia religiosa

DALLE MIE PART I

Vi racconto... un santo o una santa

Un santo o una santa del mio territorio

INCOLLA QUI UNA SUA IMMAGINE

Fa’ una ricerca e scegli un o una “testimone” del Cristianesimo della tua terra, cercandolo in qualsiasi epoca storica, remota o anche attuale. Considera che non necessariamente deve avere l’appellativo di “santo | santa”: esistono anche altri titoli come “beato” o “venerabile”, ma anche senza nessuno di questi nomi, potrebbe essere in ogni caso qualcuno che a detta di tutti si è distinto per la sua fede religiosa.

Ho scelto

La sua vita in sintesi

1 Il suo messaggio in sintesi

2 Cosa esiste oggi nel territorio a riguardo

3 3


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DALLE MIE PART I

, Vi racconto... una chiesa o un santuario Una chiesa o santuario del mio territorio INCOLLA QUI UNA SUA FOTOGRAFIA

Scegli una chiesa o santuario presente nel tuo territorio ed esegui una ricerca su di esso. Sceglilo in base alla sua significativa importanza o anche perché piace o è importante per te.

Ho scelto Perché...

La sua storia in sintesi

1 La sua descrizione architettonica in sintesi

2 Il suo messaggio in sintesi

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Viaggio nell’Italia religiosa

Vi racconto... una tradizione religiosa Un evento o una tradizione religiosa del mio territorio INCOLLA QUI UNA FOTO DELLA TRADIZIONE

Certamente esiste da tempo più o meno remoto sul tuo territorio una “tradizione” le cui radici sono espressamente religiose o lo sono perlomeno nelle loro origini. Si può trattare di una processione, di una festa, di una ricetta di cucina, di un evento legato al fare e agire umano o al fluire del tempo e delle stagioni. Siamo certi che avrai l’imbarazzo della scelta a riguardo.

Ho scelto

Quando avviene

1 Cosa avviene

2 Qual è il suo messaggio in sintesi

3 5


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DALLE MIE PART I

Vi racconto... , , un opera d arte Un’opera d’arte del mio territorio INCOLLA QUI UNA SUA FOTOGRAFIA

Scegli un’opera d’arte a valenza religiosa presente nel tuo territorio ed esegui una ricerca su di essa. Può essere un quadro, una scultura o qualsiasi altra forma espressiva artistica.

Ho scelto Perché...

La sua descrizione in sintesi

1 Qualcosa dell’artista che l’ha realizzata

2 Il suo messaggio in sintesi

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Viaggio nell’Italia religiosa

Vi racconto... altre presenze religiose Una presenza religiosa non cattolica del mio territorio INCOLLA QUI UNA FOTO DEL LUOGO DI CULTO

Scegli una presenza religiosa non cattolica esistente nel tuo territorio, o perlomeno quella più vicina a te. Valuta innanzitutto le altre presenze cristiane, quali quelle del mondo ortodosso o del vasto arcipelago protestante. Esiste poi quanto riguarda l’Ebraismo e l’Islam. Infine considera eventualmente anche il contesto sikh, buddhista, induista o di altre forme religiose meno conosciute.

Ho scelto

Di quale religione si tratta

1 La descrizione del luogo di culto in sintesi

2 Come è il rapporto con il territorio

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ABRUZZO

In una terra forte e gentile LA FESTA DEI SERPARI A COCULLO Ogni primo maggio nel piccolo centro abitato di Cocullo, in provincia dell’Aquila, si svolge una particolarissima festa in onore di San Domenico Abate nella quale i “serpari” della zona, perlopiù pastori, catturano e portano in processione i serpenti che trovano sulle pendici montane. Esegui una ricerca a riguardo e rispondi alle domande. Perché, secondo te, si tratta proprio di serpenti? Perché ricordano il serpente tentatore del libro della Genesi. Perché sono animali pericolosi che vivono in zona. Perché ricordano Cristo innalzato sulla croce. Altro:

La statua di San Domenico Abate, ricoperta di serpenti.

LA GROTTA DI SANT’ANGELO

La Grotta di Sant’Angelo, situata a poca distanza dalla splendida città-fortezza di Civitella del Tronto in provincia di Teramo, è una delle cavità rupestri più interessanti della preistoria italiana e testimonia una fede primitiva, ma profonda. Scopri di quale angelo si tratta e ipotizza perché proprio a questo personaggio sia spesso dedicata una prima presenza cristiana in un territorio.

La Grotta di Sant’Angelo.

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Viaggio nell’Italia religiosa

SAN CAMILLO DE LELLIS Camillo de Lellis nacque da nobile famiglia il 25 maggio 1550 a Bucchianico, nelle vicinanze di Chieti. Fu inizialmente un soldato di ventura ma perse tutti i suoi averi al gioco e si mise al servizio dei francescani di Manfredonia. Grazie a questo incontro cambiò vita ed entrò nel loro Ordine. Per curare una piaga che non si rimarginava andò a Roma nell'ospedale di San Giacomo degli Incurabili, dove iniziò a dedicarsi ai malati. Si consacrò a Cristo Crocifisso, studiò al Collegio Romano e, divenuto sacerdote nel 1584, fondò l’Ordine chiamato oggigiorno dei Camilliani, che si distingue per la carità misericordiosa nei confronti dei malati e per l'abito con una croce rossa di stoffa sul petto.

SANTUARIO DI SANTA MARIA DI COLLEMAGGIO Fuori della cinta muraria dell’Aquila, nei pressi di Porta Bazzano, si erge la maestosa basilica di Santa Maria di Collemaggio. Contiene la prima Porta Santa della storia ed è sede di un giubileo annuale unico nel suo genere. All’interno, in una cappella, c’è la tomba di Papa Celestino V, costruita nel 1517 da Girolamo da Vicenza.

Esegui una ricerca e scopri come si chiamava inizialmente l’Ordine fondato da San Camillo.

di Giuliana Centi

Ricerca notizie relative alla celebre fotografia “Il bambino di Scanno” (Scanno Boy) scattata nel 1957 nel paese aquilano di Scanno.

Legato alla basilica di Collemaggio è un evento detto “Perdonanza Celestiniana”. Scopri di cosa si tratta e scrivilo qui sotto.

La facciata di Santa Maria di Collemaggio.

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BASILICAT A

In una terra di silenzi e colori SANTUARIO DELLA MADONNA DEL SACRO MONTE DI VIGGIANO Le origini del santuario di Viggiano, in provincia di Potenza, pare siano collegabili alla caduta dell’antica città di Grumentum nell’XI secolo, attaccata a più riprese da nemici invasori. L’immagine sacra della Vergine sarebbe stata trasferita e nascosta sulla vetta del Monte di Viggiano proprio per evitare che venisse distrutta dagli stranieri. Scopri e scrivi qui sotto di quale popolazione straniera si trattava. La statua della Vergine mentre viene ricondotta sulla vetta della montagna.

CATTEDRALE DI SANTA MARIA ASSUNTA E SAN CANIO AD ACERENZA Questa cattedrale, dedicata a Santa Maria Assunta e a San Canio vescovo, è il simbolo di Acerenza, piccolo borgo medievale in provincia di Potenza, e può essere considerata uno degli edifici religiosi più imponenti e solenni dell’Italia meridionale nel suo stile architettonico. Di quale stile architettonico si tratta? BAROCCO ROMANICO GOTICO NEOCLASSICO La costruzione è sorta tra il XI e XIII secolo sull’area di una preesistente chiesa paleocristiana che, a sua volta, fu costruita sul luogo dove sorgeva un tempio pagano dedicato a una figura mitologica romana. Scopri di chi si tratta. La cattedrale di Santa Maria Assunta e San Canio.

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Viaggio nell’Italia religiosa

CHIESE RUPESTRI DI MATERA Nella terra di Matera molti monaci benedettini, longobardi e bizantini trovarono le condizioni ideali per fondare e costruire insediamenti eremitici e cenobitici, secondo le tradizioni dei rispettivi paesi d’origine, generando una fusione di elementi latini con quelli greco-orientali e dando vita a un patrimonio d’arte e cultura che oggi è patrimonio dell’Unesco. Sono numerose in tal senso tra i Sassi di Matera le antiche chiese rupestri. Fa’ una ricerca e scopri, tra le seguenti, quali sono realmente esistenti a Matera. SAN GIACOMO SAN FILIPPO SANTA MARIA DE ARMENIS

MADONNA DEL POLLINO Il santuario della Madonna del Pollino si trova a Mezzana una frazione di San Severino Lucano in provincia di Potenza e le sue origini risalgono al 1700. Il suo nome deriva dalla catena montuosa sulle cui pendici esso sorge allorquando la Vergine apparve “circonfusa di luce, bella come il sole” prima ad un pastore e poi ad una donna del luogo. Scopri cosa successe a queste due persone e scrivilo qui sotto.

Una giostra sul Pollino detiene il record della giostra più piccola | lenta del mondo. Scoprilo e cancella la parola sbagliata.

MADONNA DEL GIGLIO SAN GIOVANNI SAN NICOLA DE CUPA SANTA CESAREA SANT’AGATA

di Carlo Telesca

Una delle aree più spettacolari della Basilicata è la zona dei verdeggianti Laghi di Monticchio. Qui sorge un piccolo gioiello eretto su una grotta scavata nel tufo. Scopri che cos’è.

La statua della Madonna sul Pollino e la giostra.

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CALABRIA

In una terra di purezza antica IL DUOMO DI REGGIO CALABRIA Il duomo di Reggio Calabria dedicato a Maria Santissima Assunta è il più grande edificio religioso della Calabria con al suo interno pregevoli opere artistiche che trovano la massima espressione nella Cappella del Santissimo Sacramento, raro esempio di barocco calabrese. Ricostruito ex novo dopo il catastrofico terremoto del 28 dicembre 1908, il duomo presenta un particolare stile architettonico. Quale? GOTICO ROMANICO NEO GOTICO NEO ROMANICO

Il duomo di Reggio Calabria.

Fa’ una ricerca sulla festa della Madonna di Porto, a Gimigliano, che dura tre giorni, dalla domenica di Pentecoste alla sera del martedì.

IL RITO DELLA NACA A CATANZARO

La Naca, processione che avviene ogni Venerdì Santo a Catanzaro, affonda le sue radici nel periodo della dominazione spagnola ed è un evento caratteristico tra festa e teatro, religiosità e pietà popolare, liturgia e folklore. Il termine Naca è dialettale e deriva dal greco antico nachè che ha un particolare significato in riferimento alla portantina dove viene deposto il Cristo morto. Scopri cosa significa facendo un ricerca e riordinando le lettere che ne compongono la parola.

L A L U C

L’andamento del passo dei portatori deve essere leggermente “annacante”, cioè dondolante, il tutto accompagnato da una marcia funebre. Un momento della processione della Naca.

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Viaggio nell’Italia religiosa

TRA LE CHIESE DI SAN LUCIDO

di Maria Rosaria Jennifer Caridi

Il paese di San Lucido, in provincia di Cosenza, vanta origini ausoniche antichissime e, riguardo l’attuale borgo, la presenza intorno all'VIII secolo d.C. di monaci basiliani che fondarono un monastero in località Monte Persano, passato poi ai monaci agostiniani e infine ai cistercensi. Qui oggi sorge ancora l’eremo di Santa Maria di Monte Persano, formato da una sola navata con tre settori di volta a crociera.

La chiesa della Santissima Annunziata era annessa al convento dei frati Minori e faceva parte di un vasto complesso religioso che ebbe origine a partire dal 1426. L'edificio, di stile bizantino, fu più volte rimaneggiato nel corso dei secoli e nel 1830 vi si aggiunse la cappella del Santissimo Rosario, che presenta sulla spalliera dell'altare maggiore due stemmi francescani; all'interno di questa struttura vi sono sculture marmoree di grande pregio e pale d'altare di fine ‘700.

L’eremo di Santa Maria di Monte Persano.

La chiesa dell’Annunziata e l’interno del Rosario.

La piccola chiesa della Pietà sorge sui resti archeologici del IV secolo a.C. È la più antica di San Lucido situata nel centro storico, un tempo dedicata a Santa Maria di Gerusalemme, e conserva al suo interno statue di San Giovanni Battista e dell’Addolorata; essa ricopre una grande importanza archeologica poiché ha riportato alla luce molti reperti del periodo medievale.

Elevata a parrocchia nel 1745 è la chiesa di San Giovanni Battista, l'edificio più importante della cittadina, in stile seicentesco di ispirazione gotica. Alcune testimonianze fanno intendere che l’odierna parrocchia di San Lucido funzionasse come cappella dell'antico maniero annesso al Castello feudale; nota di particolare interesse da aggiungere è che in questa chiesa riposano le spoglie di due uomini illustri per la storia locale: il colonnello Alessandro Mandarini e lo storico letterato Giovanni Battista Moscato.

Dall'analisi di alcuni frammenti dell'affresco dell'abside risulta che questa chiesa era collegata con quella di Santa Maria di Monte Persano. La chiesa della Pietà.

La chiesa di San Giovanni Battista.

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CAMPANIA

In una terra di pulsante devozione SANTUARIO DELLA BEATA VERGINE DEL ROSARIO DI POMPEI Fondatore di questo maestoso santuario mariano conosciuto in tutto il mondo è il Beato Bartolo Longo che, assieme alla contessa Marianna de Fusco, condivise una vita al servizio dei più bisognosi. Due volte all’anno decine di migliaia di pellegrini affollano la chiesa per assistere alla pratica devozionale della supplica alla Madonna di Pompei, detta “l’ora del mondo”. Quando?

Il santuario mariano di Pompei.

SANTUARIO DI SAN GERARDO MAIELLA

A Materdomini, in provincia di Avellino, sorge il santuario dedicato a San Gerardo Maiella che vi morì il 16 ottobre 1755. Fu un missionario Redentorista originario di Muro Lucano, in provincia di Potenza. Poco prima di morire egli fece finta di dimenticare un suo fazzoletto presso la casa di una famiglia che l’aveva ospitavo. Al che, una bambina gli corse dietro per restituirglielo, ma il santo le disse di tenerlo perché un giorno le sarebbe servito. Scopri a cosa sarebbe servito e rispondi. AD EVITARE UN INCIDENTE MORTALE A GUARIRE DALLA PESTE A PARTORIRE UN BAMBINO SANO Una statua di San Gerardo con gigli e Crocifisso.

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Il santo è per questo patrono di tali situazioni.


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Viaggio nell’Italia religiosa

IL PRESEPE NAPOLETANO Il presepe napoletano è una delle realtà natalizie più consolidate della tradizione napoletana. Il primo presepio a Napoli viene nominato in un documento del 1025 in relazione alla chiesa di “Santa Maria del presepe”, prima ancora del presepe di Greccio di San Francesco d’Assisi, cui va quindi attribuita la paternità del presepe nella forma di “vivente”.

Scopri come si chiama la via a Napoli (in rosso sulla mappa) celebre per i suoi presepi artistici e scrivi accanto il nome. di Monia De Rosa

DUOMO DI RAVELLO Il duomo di Ravello è una chiesa dedicata a Santa Maria Assunta e a San Pantaleone. Fondato nel 1086 sulla base del modello dell’abbazia di Montecassino, presenta tre navate divise da enormi colonne ed un transetto sopraelevato per la presenza della cripta sotterranea. La porta principale in bronzo è costituita da due battenti in legno con ottanta formelle decorate con la tecnica del bassorilievo.

Le sapienze (o susamielli) e i divinamore sono due dolci tipici della tradizione campana. Scopri l’origine dei loro nomi e riporta la cosa in classe.

Scopri e scrivi cosa è raffigurato nelle numerose formelle della porta.

Il duomo di Ravello.

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EMILIA - ROMAGNA

In una terra di fede accogliente LA MADONNA DI SAN LUCA A BOLOGNA Sul Colle della Guardia, uno sperone in parte boschivo non lontano dal centro storico di Bologna, si erge maestoso il santuario della Madonna di San Luca, importante punto di riferimento mariano nella storia della città. Fin dalle sue origini fu meta di pellegrinaggi che vi giungevano per venerare la sacra icona della Vergine col Bambino detta “di San Luca”. Scopri cosa si dice della storia di questa icona.

Il santuario della Madonna di San Luca.

LA BASILICA DI SAN VITALE La basilica di San Vitale a Ravenna è uno dei più famosi ed importanti luoghi di culto cattolici di Ravenna, la cui costruzione iniziò nel 532 d.C. e terminò nel 547 d.C., esemplare capolavoro dell'arte paleocristiana e bizantina. Questo luogo è inserito nella lista italiana del patrimonio dell'umanità dell'UNESCO per svariati motivi, tra i quali i suoi meravigliosi mosaici. Osserva la scena descritta nel mosaico della foto qui accanto: a quale fatto biblico si riferisce? Ricerca e scrivi altre 3 scene presenti a San Vitale.

Uno dei mosaici della basilica di San Vitale.

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Viaggio nell’Italia religiosa

“OCCHIO AL DUOMO” A REGGIO EMILIA Questo interessantissimo progetto, nato dalla collaborazione tra l'Ufficio Scuola e l'Ufficio Beni culturali della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla - supportato da mons. Tiziano Ghirelli, coordinato dalla prof. Paola Panciroli e con la collaborazione del Liceo artistico “Chierici” di Reggio Emilia - è dedicato agli studenti con l’obiettivo di far conoscere la Cattedrale di Reggio Emilia, un’opera importante del patrimonio artistico del territorio reggiano. Si tratta di un progetto di profilo interdisciplinare e culturale a cui possono partecipare tutti gli alunni, sia coloro che si avvalgono dell’insegnamento della Religione cattolica, sia quelli non avvalentisi. Obiettivo del percorso è educare alla conoscenza e all’uso consapevole del patrimonio culturale locale, mediante la lettura del territorio e dei suoi segni, resa possibile dagli strumenti delle discipline interessate. La consulenza metodologica e didattica è garantita da un gruppo di lavoro composto da diversi

di Paola Panciroli

La chiesa di San Domenico e i chiostri di San Pietro.

e qualificati esperti dei due Uffici promotori e della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna. L’équipe ha ideato e realizzato un KIT didattico per aiutarti con la tua scuola nel percorso alla scoperta del Duomo. Il KIT è stato studiato per promuovere un approccio interattivo per trasformare l’incontro con l’arte sacra in un’esperienza di crescita. Potrai così acquisire metodologie e linguaggi specifici relativi all’analisi dello “spazio-luogo chiesa” sotto diversi aspetti: archeologico, liturgico, pittorico e di restauro.

Visita tramite i due QR code i progetti relativi alla chiesa di San Domenico e ai chiostri di San Pietro. Realizza a gruppetti con i tuoi compagni qualcosa di simile riguardo un elemento architettonico religioso presente nel tuo territorio.

LA MADONNA DEL FUOCO A FORLÌ Per la festa della Madonna del Fuoco, il 14 febbraio di ogni anno a Forlì, si preparano le cosiddette piadine della Madonna del Fuoco, un pane dolce semplice con semi di anice e zucchero. Ricorda la distribuzione di pane, durante un periodo di carestia, impastato con la farina acquistata con il ricavato della vendita del Tesoro della Madonna del Fuoco. Cerca e prova la ricetta. Le piadine della Madonna del Fuoco.

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F RIULI - VENEZIA GIULIA

In una terra dai mille volti MADONNA DI CASTELMONTE Le origini di questo santuario, che sorge a Castelmonte in provincia di Udine, affondano le loro radici nel Cristianesimo primitivo, quando ancora il luogo era sede di una guarnigione romana a difesa dalle invasioni barbariche iniziate nel V secolo. Si tramanda che il luogo sacro consistesse in un piccolo sacello scavato nella roccia dedicato alla Madonna e a un particolare santo, spesso presente in casi come questi di Cristianesimo primitivo di “avanguardia”. Scopri e scrivi qui sotto di chi si tratta.

Il santuario della Madonna di Castelmonte.

SANTUARIO NAZIONALE A MARIA MADRE E REGINA DI MONTE GRISA

Il santuario di Monte Grisa domina la città di Trieste ed il suo golfo e si caratterizza per la sua struttura triangolare in cemento armato, con la presenza di due chiese sovrapposte, che evocano una lettera maiuscola dell’alfabeto. Scopri di quale lettera si tratta. D M L R P V Secondo te perché proprio questa lettera?

Il moderno santuario di Monte Grisa a Trieste.

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Viaggio nell’Italia religiosa

BASILICA DI SANTA MARIA ASSUNTA AD AQUILEIA L’antichissima basilica patriarcale di Santa Maria Assunta è uno dei più alti esempi di arte paleocristiana e sorge ad Aquileia a lato della Via Sacra, assieme al suo battistero e all’imponente campanile. Fu fondata dai Romani nel 181 a.C. e con Cesare Augusto divenne una delle maggiori e più ricche città di tutto l’impero, tanto da

essere definita addirittura “seconda Roma”. Con l’arrivo del Cristianesimo divenne il primo complesso pubblico di culto della cristianità e un grande centro di organizzazione ecclesiastica. Il mosaico pavimentale della basilica di Aquileia, risalente al IV secolo, rappresenta uno straordinario esempio di arte musiva paleocristiana ed è il più vasto di tutto il mondo cristiano occidentale. Tra le scene riprodotte, la raffigurazione forse più nota è quella del gallo e la tartaruga in lotta. Cerca e analizzane il significato simbolico. di Simona Tomat

La cattedrale di Santa Maria Annunziata ad Udine custodisce qualcosa di Giambattista Tiepolo. Scopri quali capolavori di uno dei maggiori pittori del Settecento veneziano custodisce.

Cerca le regole del gioco, colora le uova sode e divertiti a giocare con i tuoi amici.

IL TRÙC Il “Trùc“ è un gioco popolare che, proveniente da una tradizione ludica molto antica, si pratica a Cividale del Friuli unicamente nelle giornate della domenica e del lunedì di Pasqua. Un’illustrazione d’epoca del gioco del Trùc.

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LAZIO

In una terra di luce universale 1

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LE 4 BASILICHE MAGGIORI A ROMA Gli elementi religiosi presenti a Roma e nello Stato del Vaticano sono davvero innumerevoli, ma 4 importantissime chiese, anzi basiliche, sono dette maggiori. Scrivi per ciascuna il nome, abbinando il numero e riportando qualche dato. n.

n.

Le 4 basiliche maggiori papali di Roma. n.

n.

L’ABBAZIA DI MONTECASSINO L’abbazia di Montecassino fu fondata da San Benedetto da Norcia nel 529 sul luogo di un antico luogo di culto dedicato ad Apollo ed è il monastero più antico d’Italia insieme al monastero di Santa Scolastica a Subiaco. Fa’ una ricerca e scopri quante volte e in quali occasioni l’abbazia fu distrutta e ricostruita.

L’imponente abbazia di Montecassino.

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Viaggio nell’Italia religiosa

TRADIZIONE E LEGGENDA ATTORNO ALLA STATUA DI SAN GIOVANNI BATTISTA DI FORMIA La bellissima e miracolosa statua lignea di fine ‘600 che si conserva con tanta fede nella chiesa dei Santi Lorenzo e Giovanni Battista di Formia (LT), è avvolta nella leggenda. Si racconta che un contadino di Castellone, uno dei due antichi borghi di Formia, ritornando una sera dalla compagna, vide un robusto tronco di ciliegio “accanto la Marina”, lo caricò sull’asinello e lo portò a casa per farne legna da ardere. Ma la mattina dopo, con grande sorpresa, non lo trovò più in casa. Era allo stesso posto “accanto la Marina”. La sera seguente, al ritorno dalla campagna, lo riprese e lo riportò a casa. Ma la mattina si ripeté la stessa cosa: il tronco era di nuovo giù sulla spiaggia. Per la terza sera consecutiva il contadino, testardamente, riportò il tronco a casa; anche questa volta, al mattino, non trovò il tronco. Però, invece di ritrovarlo “accanto la Marina”, questa volta era davanti alla chiesetta di San Giovanni a Castellone. La notizia si diffuse subito per il paese gridando al miracolo e il tronco fu portato a Napoli, per essere scolpito da un grande artista che vi seppe trarre la bella statua di San Giovanni. La statua, proveniente da Napoli via mare, fu portata in processione solenne, accompagnata dal clero locale e dal popolo formiano, nella chiesa del rione di Castellone. Lì si venerò per molti anni, ma una mattina all’alba, la statua fu trovata fuori la chiesa di San Lorenzo nel rione di Mola. Molti anni dopo, grazie ai devoti fedeli fu proclamato patrono della città di Formia unitamente a San Erasmo il 18 maggio 1938. Oggi la statua si trova nella nuova chiesa parrocchiale a lui dedicata insieme a San Lorenzo com-

La statua portata in processione.

patrono della parrocchia. Il 24 giugno si svolge lungo le strade della città la processione con la statua di San Giovanni Battista, alla quale partecipano pescatori e devoti, e il borgo di Mola viene adornato con piccoli altarini e coperte appese ai balconi. La festa si conclude la sera con grandiosi fuochi pirotecnici. Indaga sugli antichi riti pagani collegati all’acqua e al sole il giorno del solstizio d’estate del 24 giugno, realizzando una scheda sintetica informativa qui di seguito.

di Maria Rosaria Orsomando

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LIGURIA

In una terra di fiori al Cielo IL SANTUARIO DI NOSTRA SIGNORA DELLA GUARDIA Il santuario di Nostra Signora della Guardia è il più importante santuario mariano della Liguria e uno dei più importanti d’Italia. Sorge nel territorio del comune di Ceranesi, a circa 20 km da Genova e, nelle giornate limpide, offre un punto panoramico molto suggestivo su tutta la città. Il santuario deve la sua origine a un miracolo di apparizione di Nostra Signora della Guardia nel 1490 a un certo Benedetto Pareto. Scopri come è spesso raffigurata la Madonna nei dipinti relativi a questo santuario. Schiaccia col piede la testa di un serpente. Indica col dito dove costruire il santuario. Dà il Bambino in braccio al veggente.

Nostra Signora della Guardia.

Scopri dove si trova e a chi è dedicata la chiesa dei Corallini, eretta grazie anche alla pesca del corallo.

PERLE SCONOSCIUTE LUNGO LA VAL POLCEVERA

di Giovanni Petraglia

Non molti sanno che nella Val Polcevera a Genova fiancheggia il popoloso quartiere di Rivarolo una strada denominata Via Carnia, in onore dei caduti italiani sul fronte carnico durante la prima guerra mondiale. Si tratta della prima via di comunicazione tra l’antica Genua con la pianura Padana, il cui nome originario era via Postumia, fatta costruire dall’omonimo console romano per collegare il porto di Genova ad Aquileia, sul mar Adriatico. Lungo il vetusto percorso si erge la chiesa di Santo Stefano delle Fosse, del XVI secolo, di origine benedettina. Poco vicino si trova già intorno all’anno mille un monastero in memoria del transito di San Mauro, discepolo di San Benedetto. I monaci eseguirono delle opere idrauliche, dette “fosse”, per mantenere fertile il terreno d’origine alluvionale a lato del torrente Polcevera, detto Campo Florenziano. In epoca romana si trovava un tempio dedicato alla dea Flora, protettrice dei frutti agresti e simbolo della primavera. I resti del manufatto cristiano sono ancora ben visibili nella facciata d’una casa vicina a Santo Stefano, da cui affiorano come da un profondo sonno secolare antiche colonne e una piccola nicchia con l’immagine del vescovo di Milano San Siro, a testimonianza dell’appartenenza nell’alto medioevo di Genova alla diocesi milanese. Ricerca queste costruzioni su Google Street View.

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Viaggio nell’Italia religiosa

IL COMPLESSO DI SAN GIOVANNI DI PRÈ Fuori le mura della città di Genova, nella contrada Praedis - da cui il nome Prè -, sorgeva prima dell’anno 1000 una chiesa che nel 1098 accolse le ceneri di San Giovanni Battista, destinate in seguito alla cattedrale. I Cavalieri Ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme, denominati poi Cavalieri di Malta, costruirono nel 1180 un complesso con un luogo di accoglienza per i pellegrini che rientravano dalla Terra Santa e due chiese, una per ciascun piano dell’ospitale, termine col quale nel Medioevo si indicavano gli ospizi. La struttura interna permetteva ai malati di assistere alle funzioni religiose dai propri giacigli e la Commenda (dal latino commendare = affidare) affidata a canonici supplenti fu ampliata tanto che nel XIV secolo ospitò per più di un anno Papa Urbano VI e il suo seguito. Dal XVI secolo la chiesa inferiore divenne sede di diverse confraternite che decorarono le volte arricchendo gli affreschi medievali con figure di

di Lucia Apicella

santi. Dopo l’abbandono di questi luoghi da parte dei Cavalieri di Malta il complesso monumentale fu suddiviso. Nel 1731 per accedere alla Chiesa superiore fu aperta la porta nell’abside su Salita San Giovanni. Che definizione daresti di pellegrinaggio?

Nella chiesa superiore sono conservate le reliquie di San Ugo Canefri, un Cavaliere Ospedaliere medievale che fece scaturire l’acqua dalla roccia per curare i malati… ecco perché la piazza della stazione ferroviaria di Principe si chiama Piazza Scoprilo tu e scrivilo.

IL SANTUARIO AD ARENZANO DI GESÙ BAMBINO DI PRAGA Il santuario di Arenzano, in provincia di Genova, è il primo in Italia dedicato al Bambino Gesù, fondato nel 1905 dall’ordine religioso dei Carmelitani Scalzi. Scopri perché è detto di Praga.

La statua di Gesù Bambino presso il santuario.

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LOMBARDIA

In una terra di fede operosa IL DUOMO DI MILANO Il duomo di Milano, quarta chiesa d’Europa per superficie, è il monumento simbolo del capoluogo lombardo. Dedicato a Santa Maria Nascente e costruito in splendente marmo bianco di Candoglia, è situato nell’omonima piazza in centro città. Con la sua maestosa imponenza, rappresenta il capolavoro dell’architettura gotica più importante d’Italia. Fa’ una ricerca e collega ogni numero al dato: 135 55 200 3400

BASSORILIEVI GUGLIE STATUE VETRATE

LA CERTOSA DI PAVIA

Il duomo di Milano.

Immerso nelle campagne intorno a Pavia, a pochi chilometri dal centro storico, sorge uno dei massimi capolavori italiani del Rinascimento: la certosa di Pavia, santuario e monastero. Questo gioiello architettonico fu fatto costruire da Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano, come mausoleo sepolcrale della dinastia milanese. La facciata della certosa è decorata con una serie di medaglioni che ritraggono personaggi storici o leggendari dell’antichità. Fa’ una ricerca e scopri cos’altro è raffigurato nella celebre facciata della certosa.

La certosa di Pavia.

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Viaggio nell’Italia religiosa

SANT’ARCANGELO TADINI A BOTTICINO SERA Don Arcangelo Tadini (1846-1912) svolse il suo ministero pastorale a Botticino Sera (BS) dal 1885 fino alla sua morte. Senza timore di essere considerato un prete non troppo accomodante, utilizzò la Parola di Dio come primo mezzo per entrare nelle anime e condurle alla fede. Cosi sapeva spezzare il Pane della Parola anche alle menti semplici. Si considerava un ambasciatore di Dio e della sua salvezza e ciò lo rendeva deciso nel presentare, senza riduzioni, il messaggio evangelico. In don Arcangelo affondano le radici di tutte le iniziative pastorali e sociali, perfino la fondazione della Congregazione delle Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth, nata per rispondere ai bisogni materiali e spirituali di chi a Botticino in quel momento incontrava difficoltà legate al mondo del lavoro: giovani e famiglie. La chiamata all’impegno è sempre scomodante. La sua era una pedagogia che aiutava con dolcezza, ma con altrettanta fermezza: «Dio vuole che operiate con convinzione e non per forza» diceva. Altre sue parole: «Non abbiatene a male se io concepisco di voi le più liete speranze… Ho di voi la più alta stima… Vi saranno peccati da togliere, scandali da impedire, passioni da vincere… Io mi aspetto da voi miracoli e, grandi miracoli… mi aspetto un miracolo di fede… di amore in mezzo a tanta freddezza di cuori». Il 2009 è stato un anno molto importante per la parrocchia di Botticino Sera (Brescia): • il 26 aprile il parroco don Arcangelo Tadini viene proclamato santo da Papa Benedetto XVI; • il 18 maggio alla chiesa parrocchiale viene conferito il titolo di santuario diocesano dedicato al santo; • il 20 maggio la chiesa diventa basilica minore;

di Andrea Quarenghi

Papa Benedetto XVI a Botticino Sera nel 2009.

• l’8 novembre Papa Benedetto XVI ha pregato nella basilica omaggiando Sant’Arcangelo, un gesto che valorizza la figura del Santo ed onora la comunità botticinese. • Perché secondo te il Papa compie le visite pastorali nelle città di tutto il mondo? • Sei a conoscenza di visite pastorale compiute da Papa Francesco in Italia o nel resto del mondo?

La luce della compassione è l’opera di Yuroz, artista armeno-americano, conservata all’interno della Basilica Santa Maria Assunta di Botticino Sera. La compassione di Sant’Arcangelo è presentata come un mazzo di rose blu. Il blu è simbolo del Cielo: è un colore salvifico che guarisce psicologicamente, mentalmente e spiritualmente. Le rose sono simbolo d’amore. Quando questi due elementi vengono associati insieme, creano la vera e propria compassione. • Per Sant’Arcangelo Tadini le rose ed il blu rappresentano l’amore compassionevole. Immagina di essere un’artista: prova a disegnare due simboli che esprimano l’amore donato.

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MARCHE

In una terra di angelica bellezza IL SANTUARIO DELLA SANTA CASA «Il vero cuore mariano della cristianità»: così San Giovanni Paolo II definì la Santa Casa di Loreto e il suo santuario, uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti per il mondo cattolico. Secondo la tradizione il 10 dicembre 1294 la casa abitata dalla famiglia della Vergine Maria a Nazaret sarebbe giunta in Italia, come sembrerebbe essere confermato da alcune ricerche storiche e archeologiche. Scopri le caratteristiche e differenze tra questo santuario e quello oggi presente a Nazaret. Il santuario della Santa Casa di Loreto.

LA TERRA DEI FIORETTI

Il francescanesimo delle Marche è un tesoro di inaspettata ricchezza, in una Regione che può essere considerata come la seconda ala di farfalla del francescanesimo il quale, nato in terra umbra, è poi letteralmente “scoppiato” come fenomeno storico e religioso nella Terra dei Fioretti, le Marche appunto. I celebri Fioretti di San Francesco, scritti dal francescano marchigiano fra Ugolino da Montegiorgio, sono il libro francescano più letto e venduto al mondo. Scopri quale ruolo ebbe il francescano marchigiano fra Pacifico da San Severino Marche. Fu il successore di San Francesco Aiutò a musicare il Cantico delle Creature Realizzò con San Francesco il primo presepe L’eremo francescano di Valleremita a Fabriano.

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Viaggio nell’Italia religiosa

IL POLO MUSEALE CATTEDRALE DI URBINO Il Polo Museale della Cattedrale è il cuore d’arte e fede della città di Urbino. L’imponente Cattedrale di S. Maria Assunta, progettata nel XV secolo da Francesco di Giorgio Martini, è ristrutturata secondo il linguaggio neoclassico alla fine del Settecento dall’architetto Giuseppe Valadier. Scrigno di tesori, la chiesa presenta dipinti, sculture e un arredo liturgico che costituiscono gli esempi più significativi dell’arte urbinate dal Cinquecento all’Ottocento. Le cappelle 1 absidali sono veri cammei, impreziositi da stucchi dorati e dipinti eseguiti anche da artisti della scuola di Federico Barocci, che realizza per la Cappella del SS. Sacramento il suo capolavoro assoluto, Ultima Cena, del 1590-1599 (1). Il Museo diocesano Albani (2) è un itinerario nello straordinario patrimonio artistico dell’Arcidiocesi di 2 Urbino- UrbaniaSant’Angelo in Vado, così denominato in omaggio alla nobile famiglia urbinate di Papa Clemente XI Albani (1700-1721) che ha contribuito ad accrescere il “tesoro della Cattedrale” mostrato agli eruditi avventori. Già dal 1964 il Palazzo Episcopale è sede di un museo in continua crescita, supportato dalle recenti scoperte e rinvenimenti di cui il territorio è ricco, in un alle-

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di Sara Bartolucci

stimento completamente rinnovato. Vi è presente un arredo ecclesiastico molto vario, dal XIII al XIX secolo: (3) codici miniati, calici e reliquiari in cristallo, filigrana e smalti, maiolica e porcellana, ambra, oro e argento, pastorali in avorio, paramenti liturgici intessuti con metalli preziosi, tavole e tele dipinte. della L’Oratorio 4 Grotta (4), suddiviso in quattro cappelle e oggi parte integrante del Museo Albani, è un itinerario liturgico che ripercorre le tappe fondamentali della vita di Cristo, facendo eco al pellegrinaggio in Terra Santa. Nella cappella del Calvario è posto il gruppo scultoreo del Compianto sul Cristo morto, inizi XVI secolo, che esprime la personale partecipazione del fedele all’ “esperienza del sepolcro” e si inserisce nella secolare tradizione delle sacre rappresentazioni, che scandivano la vita liturgica delle comunità cristiane fin dal Medioevo. Nella terza Cappella è collocato lo straordinario gruppo scultoreo della Pietà (1597), commissionato come decorazione sepolcrale dall’ultimo Duca di Urbino Francesco Maria II Della Rovere, in cui il Cristo, realizzato con un brano di grande realismo, sembra avere appena esalato l’ultimo respiro. Scopri gli altri tesori d’arte sacra di Urbino e la Rete Musei dell’Arcidiocesi su ww.chevita.net e tramite il codice QR.

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MOLISE

In una terra dolce e ospitale L'ADDOLORATA DI CASTELPETROSO Il santuario dell’Addolorata sorge a Castelpetroso, in provincia di Isernia. Secondo la tradizione, il 22 marzo 1888, nel giovedì antecedente la Domenica delle Palme, due pastorelle di nome Serafina e Bibiana smarrirono una pecorella che venne ritrovata di fronte ad un crepaccio da cui proveniva una luce. Lì le aspettava la Madonna. Osserva bene il santuario: quale famosa basilica ricorda con la sua imponente struttura?

Il santuario dell’Addolorata a Castelpetroso.

LE CAMPANE DI AGNONE

Agnone, borgo di origine sannita in provincia di Isernia nel cuore dell’alto Molise, è sede del più antico stabilimento al mondo a conduzione familiare dove fin dal Medioevo si fabbricano campane. Si tratta della Fonderia Pontificia Marinelli, azienda fondata intorno all’anno 1000 e ancora oggi in perfetta funzione e in piena attività. Nel 1924 il Papa Pio XI conferì ai Marinelli l’onore di avvalersi dello Stemma Pontificio perché potessero rappresentarlo nelle campane. Sempre ad Agnone avviene ogni 8 dicembre la ’Ndocciata: scopri e scrivi di cosa si tratta.

Papa Francesco benedice le campane di Agnone.

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Viaggio nell’Italia religiosa

LA FAGLIA DI ORATINO La sera della vigilia di Natale Oratino, piccolo e delizioso borgo alle porte di Campobasso, si anima con il rituale della Faglia, fortemente sentito da tutta la popolazione. La sera del 24 dicembre una grande torcia alta fino a 12 metri e con diametro di circa un metro e 20 centimetri viene trasportata a spalle da più di cinquanta oratinesi dall’ingresso del paese fino davanti al sagrato della chiesa di Santa Maria Assunta, dove viene innalzata e quindi incendiata, dando così inizio al rito del Natale. La celebrazione ha origini assai remote poiché si ricollega ad un’antica tradizione di riti pagani. Scrivi perché, secondo te, si ha un rito con il fuoco proprio la notte di Natale.

LA BETLEMME DEL MOLISE Un caratteristico borgo in provincia di Campobasso è conosciuto nientemeno che come la “Betlemme del Molise”. Arroccato su un’enorme formazione calcarea detta Morgia, conserva un’antichissima chiesa rupestre scavata nella roccia con un altare formato dalla macina di un vecchio mulino.

di Pietro Manocchio L’attore e regista Sergio Castellitto ha girato alcune scene chiave di un suo famosissimo film in Molise. In una di queste scene si vede, mentre viaggia in auto, la Rocca di Oratino. Scopri di quale film si tratta, poi cerca su YouTube gli spezzoni ambientati in terra molisana.

Scopri come si chiama il paese e incolla da web qui sotto una foto della grotta con la macina.

INCOLLA QUI

Il borgo della “Betlemme del Molise”.

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PIEMONT E

In una terra di religiosi gioielli LA BASILICA DI SUPERGA La basilica di Superga, nota anche come real basilica di Superga, fu fatta costruire dal re Vittorio Amedeo II come ringraziamento alla Vergine Maria, dopo che nel 1706 riuscì ad arginare l’invasione franco-spagnola di Luigi XIV. Il complesso architettonico, inaugurato nel 1731, è alto 75 metri, lungo 51 e si trova a 672 metri sul livello del mare. Di quale stile si tratta? ROMANICO GOTICO BAROCCO CONTEMPORANEO La basilica di Superga.

LA SACRA DI SAN MICHELE

Su un cucuzzolo delle montagne della Val Susa si erge maestosa la Sacra di San Michele, una struttura monasteriale imponente, luogo simbolo della Regione Piemonte. Questa antichissima abbazia benedettina dedicata al culto dell’Arcangelo Michele, difensore del popolo cristiano, fu costruita tra il 983 e il 987 sulla cima del monte Pirchiriano. Un po’ isolata dal resto del monastero, sorge la caratteristica Torre della Bell’Alda, oggetto di una suggestiva leggenda. Scopri di cosa si tratta.

L’imponente Sacra di San Michele.

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Viaggio nell’Italia religiosa

LA SACRA SINDONE La Sindone di Torino è nota anche come Sacra Sindone: il termine “sindone” deriva dal greco e indica un tessuto di lino. Si tratta, infatti, di un telo di lino conservato presso il duomo di Torino che è ritenuto essere il lenzuolo che fu usato per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro. Sul telo è infatti riconoscibile l’immagine di un uomo e i segni delle torture da lui subite, che sembrerebbero corrispondere a quelle descritte nella Passione di Gesù. Fa’ una ricerca e scopri in quanti e quali luoghi è stata la Sindone nel corso dei secoli. Noterai come la sua vicenda sia piuttosto “avventurosa”. Scrivi qui una sintesi di quanto hai scoperto.

SAN GIOVANNI BOSCO

di Rosita Dalmasso

Scopri dove si trova il dipinto raffigurante il famoso “Sogno delle due colonne” di don Bosco e che cosa descrive.

Giovanni Melchiorre Bosco nacque a Castelnuovo d’Asti nel 1815 e a soli 9 anni ebbe un sogno da lui considerato profetico, in seguito al quale decise di intraprendere la via del sacerdozio. Da ragazzo, per avvicinare i ragazzini del paese all’ascolto della Messa, si dedicò a giochi di prestigio ed acrobazie per attirarli e divertirli, invitandoli poi ad ascoltare le letture bibliche. Diventato prete, nel 1841 si recò a Torino dove rivolse tutto il suo impegno ai bambini e ai ragazzi disagiati, fondando l’oratorio con l’obiettivo di istruirli, insegnare loro un lavoro onesto e avvicinarli alla Chiesa. Quale importante congregazione religiosa si rifà oggi al carisma di questo santo? QUELLA DEI GESUITI QUELLA DEI SALESIANI QUELLA DEI CAMALDOLESI San Giovanni Bosco.

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PUGLIA

In una terra benedetta da Dio IL SANTUARIO DI SAN MICHELE ARCANGELO A MONTE SANT'ANGELO L’origine del santuario di San Michele Arcangelo si colloca tra la fine del V e l’inizio del VI secolo quando si iniziò ad estirpare il culto pagano al dio Calcante tra gli abitanti del Gargano. All’interno dell’attuale santuario vi è una grandissima grotta calcarea, meta da sempre di pellegrinaggi. Scopri il cosiddetto Cammino dell’Arcangelo, fatto di circa 450 km percorribili in 17 giorni. Scopri come si chiama la chiesa capolavoro dell’architettura barocca della città di Galatone.

La grotta interna al santuario.

SANTUARIO DI SANTA MARIA DE FINIBUS TERRAE La denominazione Santa Maria di Leuca o De Finibus Terrae deriva dal nome con cui il territorio pugliese era indicato dai greci e dai romani: “Leucos” e “De Finibus Terrae”, cioè luogo ai confini della Terra, ad indicare l’estremo limite abitato dai cittadini romani. Il santuario sorge dove anticamente era situato il tempio dedicato a una dea della quale si conserva l’ara sacra (l’altare), su cui si svolgevano i sacrifici a lei dedicati. Scopri di quale dea si tratta. Atena Demetra Afrodite Artemide Minerva Eirene

Il santuario di Santa Maria De Finibus Terrae.

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Viaggio nell’Italia religiosa

SANTA MARIA DI MONTE D’ELIO

di Anna Elisabetta Iacubino

Tra le mulattiere garganiche di San Nicandro Garganico la chiesa di Santa Maria di Monte d’Elio si presenta come un rarissimo gioiello del passato, tra i resti dell’antica città medievale e slava di Devia. Situata sulla piana Sagri-Falconetto e sulla vicina laguna di Lesina, la chiesetta sorge su una piccola collina che si affaccia sul mare, nella zona di Torre Mileto, il punto più vicino alle isole Tremiti. Infatti dalla stessa collina è possibile intravedere le coste tremitesi in maniera molto nitida. La chiesetta è un rarissimo esempio di romanico pugliese, fu restaurata negli anni Sessanta e al suo interno rivela la presenza di affreschi bizantini unici. Il ciclo di affreschi conservato all'interno della chiesa è databile dal XII-XIII secolo (navata ed abside a destra) al XIV-XV secolo (navata e abside a sinistra). Nel catino absidale destro è presente un busto del Cristo Pantocrator con tunica rosa e mantello verde/blu. Ai lati del nimbo crucesignato c'è il monogramma di Cristo nella forma

"IC XC". Nella mano destra regge un volumen sul quale appare il passo evangelico «Ego sum lux mundi» (Giovanni 8, 12). Diversi sono gli elementi architettonici di interesse. Il sito archeologico, poco frequentato, si presta per la sua incontaminata e naturale bellezza a meravigliose passeggiate solitarie di meditazione e preghiera. Questo luogo, in posizione strategica, è uno dei pochi posti al mondo da cui è possibile veder tramontare il sole direttamente nel mare.

Scopri per cosa stanno le lettere IC XC, iniziali e finali di due parole in greco antico (con Σ lunato scritto così: C).

I H C O Y C

X P I C T O C

SAN PIO DA PIETRELCINA Padre Pio, così ancora oggi tutti lo chiamano, nacque il 25 maggio 1887 a Pietrelcina, in provincia di Benevento. Scopri quale era il suo nome di battesimo.

Con i suoi 6000 m quadrati la chiesa è in grado di contenere 7000 persone ed è la seconda chiesa più grande in Italia per dimensioni, seconda solo al duomo di Milano.

San Pio da Pietrelcina.

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SARDEGNA

In una terra di arcaico infinito LA BASILICA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ DI SACCARGIA La basilica della Santissima Trinità di Saccargia è una chiesa in stile romanico-pisano situata nel territorio del comune di Codrongianos in provincia di Sassari. La chiesa fu costruita sulle rovine di un monastero nell’anno 1116 per volontà del giudice Costantino I di Torres e della moglie Marcusa di Gunale. I due fecero voto alla Madonna, che ivi si venerava, chiedendo una grazia. Quale?

La basilica della Santissima Trinità di Saccargia.

LA PROCESSIONE DI SANT'EFISIO

La festa di Sant’Efisio, uno dei più importanti eventi religiosi e folkloristici di tutta la Sardegna, è dedicata a Sant’Efisio morto nel 303 a Nora, in provincia di Cagliari, dove subì il martirio. Il santo nacque ad Antiochia, in Asia minore, da madre pagana e padre cristiano e, arruolato dalle truppe dell’imperatore Diocleziano per combattere i cristiani, si convertì al Cristianesimo durante il viaggio verso l’Italia. La leggenda narra che egli si convertì grazie a una particolare apparizione in cielo che gli si rivelò, rimproverandogli il fatto di aver perseguitato i cristiani. Che cosa gli apparve? Ricerca.

Un tipico carro della processione di Sant’Efisio.

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Viaggio nell’Italia religiosa

NOSTRA SIGNORA DI BONARIA Il santuario di Nostra Signora di Bonaria a Cagliari è il santuario mariano più importante della Sardegna, costituito da una chiesa piccola, il vero e proprio santuario trecentesco, e la basilica pontificia minore fatta costruire successivamente. La festa di Nostra Signora di Bonaria viene celebrata ogni 24 aprile e nel 1907 Papa Pio X proclamò la Madonna di Bonaria “Patrona Massima della Sardegna”. Secondo una leggenda, il 25 marzo 1370 una nave fu sorpresa da una tempesta che costrinse i marinai a gettare in mare tutto il loro carico, tra cui una pesante cassa. Appena la cassa venne gettata in mare, la tempesta si placò. Dopo del tempo, la cassa approdò a Cagliari, proprio sotto

il colle di Bonaria; la aprirono i frati del convento e vi trovarono la statua in legno della Vergine. Cerca la preghiera dei naviganti a Nostra Signora di Bonaria poi analizzane il testo in classe. di Giuliano Sanna

Cerca la ricetta del pan’e saba e dei papassini, dolci sardi sfornati in occasione della solennità di Ognissanti e prova a prepararli.

FESTA DI SANT'AGOSTINO A NURACHI A Nurachi in provincia di Oristano si svolge ogni anno, in agosto, una particolare processione in onore di Sant’Agostino, nella quale il simulacro del santo viene accompagnato di corsa sino alla basilica paleocristiana di San Giovanni di Sinis a Cabras, una delle più antiche della Sardegna, dedicata a San Giovanni Battista. Qui, contemporaneamente, si celebra la festa di San Giovanni. I due cortei si uniscono quindi in un’unica processione lungo la spiaggia unendo i fedeli sia di Sant’Agostino che di San Giovanni. Fa’ una ricerca e documentati sul nome di una nota area archeologica in provincia di Oristano.

La basilica paleocristiana di San Giovanni di Sinis.

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SICILIA

In una terra di calda religiosità SANTA ROSALIA Rosalia Sinibaldo nacque a Palermo intorno al 1128 e da giovane visse agiatamente presso la corte di re Ruggero di Sicilia. Un giorno un certo conte Baldovino salvò il sovrano da un animale selvaggio e re Ruggero volle ricambiarlo con un dono: il conte chiese in sposa Rosalia. La ragazza, appresa la notizia, si presentò a corte con le bionde trecce tagliate e rifiutò l’offerta. Scrivi in sintesi come continuò la vicenda.

Il santuario di Santa Rosalia a Palermo.

LA PASQUA DI ARAGONA

Aragona, in provincia di Agrigento, in occasione della Pasqua si anima con una famosa processione che si tramanda immutata ormai da secoli e secoli come evento particolarmente suggestivo e carico di grande spiritualità e devozione. Si svolge anche la vestizione dei San Paoloni, due statue lignee alte oltre tre metri di origine spagnola, adornate di panni e nastri. I due santoni, in un gioco di attesa e sorpresa, offrono a tutti un’insolita rappresentazione nella quale le figure si muovono con particolari movenze danzanti. Ricerca e scopri chi sono questi due “santoni”. San Pietro e San Paolo Apostoli San Paolo Apostolo e San Paolo della Croce San Paolo e San Giacomo Apostoli Il due “santoni” di Aragona.

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Viaggio nell’Italia religiosa

LA CATTEDRALE DI CEFALÙ La cattedrale di Cefalù, la cui costruzione iniziò nel 1131, si caratterizza per l’aspetto simile a quello di una fortezza. Secondo la leggenda, sarebbe stata eretta a causa del voto fatto da Ruggero II d’Altavilla, re di Sicilia, Puglia, Calabria dal 1130 al 1154. Questi, sfuggito ad una tempesta che si era abbattuta in mare, era riuscito a salvarsi e ad appro- dare a riva. All’edificio si accede tramite un sagrato che svolgeva la funzione di cimitero ed era stato realizzato utilizzando terra proveniente da Gerusalemme, che per la sua particolare composizione sembrava permettesse di mummificare rapidamente i corpi.

SANTA LUCIA A SIRACUSA

Scopri quale celebre mosaico contiene la cattedrale, come è chiamato e perché.

di Simonetta Giuffrida

Scopri che cosa è conservato presso il Museo Fra Giammaria da Tusa a Gibilmanna.

Santa Lucia nacque a Siracusa nel 283 e, mentre pregava per la guarigione della propria madre Eutichia, da tempo ammalata, ricevette in sogno la visita di una santa. Di quale santa si trattava?

S A N T ‘

Dopo la guarigione della madre, Lucia decise di consacrarsi a Cristo ma il suo promesso sposo, da lei rifiutato, la denunciò come cristiana, in un momento storico in cui l’imperatore Diocleziano stava perseguitando i cristiani. Quale altra santa siciliana rifiutò un matrimonio? Ne conosci qualcun’altra o qualcun altro? La splendida basilica di Santa Lucia a Siracusa.

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T OSCANA

In una terra di fede eccellente FIRENZE TRA LUMINOSE PERLE DI FEDE La città di Firenze pullula di numerose testimonianze di fede legate a luoghi, fatti e personaggi religiosi. È impossibile qui parlarne come ciascun elemento meriterebbe. Pensa a Santa Maria Novella, a Santa Maria del Fiore, alla Cappella Brancacci, alla Basilica di Santa Croce, alla chiesa di San Lorenzo, alla chiesa di San Miniato al Monte. E a molto altro. Fa’ una ricerca e scopri cosa vedi in questa foto. Santa Croce Santa Maria Novella San Miniato Santa Maria del Fiore Scopri su www.chevita.net le meraviglie della cattedrale di Santo Stefano a Prato. di Carmine Picariello di Stefania Rubegni

LA BEATA BONIZZELLA PATRONA DI TREQUANDA La beata Bonizzella Cacciaconti è considerata da secoli la protettrice di Trequanda, un piccolo paese toscano incastonato nelle dolci colline tra la Valdichiana e le crete senesi. A lei sono attribuiti numerosi miracoli dagli abitanti del borgo che alla beata si rivolgono con grande fiducia nei momenti di difficoltà. Appartenente ad una famiglia nobile e potente che la diede in sposa a un conte di Pienza, Bonizzella rimase presto vedova e si ritirò a Belsedere, fattoria di sua proprietà, dove trascorse il resto della sua vita completamente dedita all’aiuto dei bisognosi e alla preghiera. Scopri di più sulla beata su www.chevita.net, magari scoprirai anche perché qui è raffigurata con delle api.

Un’immagine della beata Bonizzella.

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Viaggio nell’Italia religiosa

TRA LE RICCHEZZE DI MONTEPULCIANO Il tempio di San Biagio

Era il 23 aprile 1518 quando, stando alle fonti dell’epoca giunte ai nostri giorni, la Vergine - raffigurata in un antico affresco a parete al centro del monumentale complesso marmoreo - aprì e richiuse ripetutamente gli occhi a due giovanissime ragazze, Antilia e Camilla, che stavano ritornando dalla vicinissima fonte di Pescaia. Dell’evento prodigioso fu testimone anche un umile bifolco, consegnato alla storia col nome di Toto, che vide gli stessi suoi buoi inginocchiarsi

La Madonna delle Querce

di Lucia Tremiti

Il santuario della Madonna della Querce è una piccola e particolarissima chiesetta, dentro un edificio più grande, immersa in un silenzio incontaminato, una vera oasi di pace. Il 6 giugno 1690 un certo Antonio di Giulio Rossi, passando per la boscaglia della località della Querce, fu sbalzato da cavallo. Ritenendo che il luogo fosse infestato dai demoni, mise in un incavo di una quercia un’immagine di terracotta della Madonna. Intorno ad essa cominciarono ad accadere miracoli di guarigioni varie specialmente di indemoniati. Scopri di più su www.chevita.net.

La Madonna di San Martino

Nel territorio della Parrocchia di Sant’Agnese, immersa tra gli ulivi, c’è la piccolissima chiesa di San Martino costruita nel 1588 a seguito di un

di don Domenico Zafarana in segno di venerazione dinanzi all’immagine, già custodita in un’antica ma più piccola chiesa che sorgeva adiacente al nuovo complesso che verrà realizzato di lì a poco. Tutto inizia da quell’evento. Scopri di più su www.chevita.net la ricchezza di questo luogo carico di fede, arte e storia.

evento sacrilego verso un’immagine della Vergine Maria. Cadeva l’anno 1587 e per quattro giovani amici era ormai una consuetudine ritrovarsi tutti i giorni vicino ad un tabernacolo mariano in muratura ricavato sullo stipite di un cancello che portava ai campi di proprietà del lazzaretto di San Martino. Lì giocavano a pallamaglio sottraendosi al dovere di lavorare e mettendo i loro familiari in grande difficoltà. Capobanda era Vincenzo del Mincio: giovane spavaldo, insolente, sfrontato ed attaccabrighe, che ad un certo punto scagliò qualcosa contro l’immagine della Madonna. Sappiamo di averti proprio incuriosito: leggi come andò a finire su www.chevita.net. Online notizie anche di Santa Caterina a Bagno Vignoni, Sant’Anna in Camprena, Sant’Agnese Poliziana e il Cammino del Piccolo Pellegrino.

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T RENT INO - ALT O ADIGE

In una terra di antichissima fede LA CHIESA DI SAN GIOVANNI A RANUI Una splendida valle verde in posizione tranquilla e amena a Ranui, nel cuore della Valle di Funes in provincia di Bolzano, accoglie questa chiesetta barocca con il suo caratteristico campanile con cupola a cipolla di rame ornata da una stella. Scopri a quale San Giovanni è dedicata la chiesa.

La chiesina di San Giovanni.

MERANO IN DUE DECANATI 1

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Particolarità della cittadina meranese è quella di suddividersi in due decanati, uno in lingua tedesca (Merano-Passiria) e uno in lingua italiana (Merano II). Questo costituisce un esempio di come la Chiesa italiana sia organizzata nei casi in cui su un territorio vi siano più lingue. Il decanato in lingua italiana di Merano II è costituito da 4 parrocchie: Santo Spirito (1), Santa Maria Assunta (2), San Vigilio 3 4 (3) e San Giusto (4). Uno dei parroci funge da decano dell’intera zona italiana ed è detto vicario foraneo. Entrambi i decanati fanno parte della diocesi di Bolzano-Bressanone, nonché della regione ecclesiastica del Trentino Alto Adige e parte Conferenza Episcopale Regionale del Triveneto (CET). La diocesi di Bolzano-Bressanone è una delle più vaste d’Italia e comprende tutti i territori della provincia di Bolzano. I territori della provincia di Trento invece fanno parte dell’arcidiocesi di Trento. Ecco che nella regione Trentino - Alto Adige i confini delle diocesi corrispondono ai confini territoriali delle due province. Nella città di Bolzano è presente la sede vescovile, mentre a Bressanone sorge la cattedrale della diocesi. Scopri come sono organizzate le parrocchie del tuo territorio, realizzando una mappa con foto. • Quante e quali sono le parrocchie della tua città? • Di quale decanato e diocesi fanno parte? Come si chiama il vescovo? di Elisa Da Ronco • Di quale regione ecclesiastica fa parte la diocesi?

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Viaggio nell’Italia religiosa

LA COLLEGIATA DI SAN CANDIDO A San Candido, paesino in fondo alla Val Pusteria, in Alto Adige, ci sono tracce che raccontano la storia di un'amicizia molto audace. Il paesino è noto per il freddo pungente, dove la neve - e anche il ghiaccio - durante tutto il lungo inverno non mancano mai. L'inizio di questa particolare storia risale al 769, quando Tassilone III, Duca di Baviera, un intelligente regnante cristiano, regala un terreno ai monaci benedettini, affinché fondassero un convento e una chiesa. Questo allo scopo di evangelizzare i popoli slavi, che risalivano la loro vallata fino in Alto Adige. Immagina il fervore con cui questi monaci adempirono al loro compito! Ora, la chiesa che possiamo oggi notare, uno spettacolo romanico, bassa, robusta, spessa per indicare le basi solide della Chiesa attaccata da gruppi eretici medioevali, venne quasi totalmente ricostruita nel 1140, ed è un intreccio di cappelle, di spazi rotondi, di segni architettonici che dovresti venire a vedere dal vivo. I monaci, infatti, lasciarono il testimone ai sacerdoti locali intorno all'anno 1100. La chiesa fu consacrata a San Candido (patrono della Collegiata) e San Corbiniano (patrono della diocesi di Frisinga in Germania). Il primo era un soldato della legione di Tebe che, come cristiano, si rifiutò di sacrificare agli dèi romani prima di un'importante battaglia.

di Claudio Fusaro

Assieme ad altri compagni trovò morte immediata ad opera dei suoi stessi soldati, per ordine dell'imperatore. San Corbiniano, invece, mite asceta del 700, tedesco, il cui simbolo campeggia nell'effige di Papa Benedettino XVI, mentre scendeva a Roma in pellegrinaggio dovette assistere inerme all'uccisione, da parte di un orso, del suo cavallo. Il santo ordinò all'orso di condurlo a Roma e così, miracolosamente, accadde! Architettonicamente, la chiesa - detta Collegiata - è a forma di croce latina, con tre navate e un rosone che illumina l'altare. Affreschi ancora ben intatti raccontano i fatti biblici della creazione in modo molto intuitivo. Un particolare ancora misterioso è costituito da due personaggi a fianco del Crocifisso ligneo: sono i due patroni oppure Maria e Giovanni? Osserva la foto: a te la soluzione dell'enigma!

I MERCATINI DI NATALE Il mercatini di Natale, oggi diffusi in tutta Italia, hanno avuto origine in questa Regione a partire dal 1990. Il mercatino di Bolzano, ad esempio, è uno dei primi e più caratteristici ed è un evento commerciale pubblico che si svolge nel centro cittadino della piazza principale della città, alle spalle del duomo. Come si chiama la piazza?

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UMBRIA

In una terra di santi e di sante SANTA RITA DA CASCIA Il santuario dedicato a Santa Rita sorge a Cascia, in provincia di Perugia. L’edificio, la cui costruzione prese avvio nel 1937, presenta una pianta a croce greca, una cupola centrale, posta al di sopra del presbiterio, e quattro absidi laterali. Santa Rita nacque a Roccaporena nel 1381 e condusse una vita semplice dedicandosi alla preghiera, alla virtù e alla famiglia, aiutando il marito Paolo Ferdinando Mancini a convertirsi e a vivere lavorando onestamente. Qual è il legame tra Santa Rita da Cascia e la rosa? Fa’ una ricerca e scopri che cos’è e quando avviene la tradizionale “Benedizione delle Rose”. Il santuario di Santa Rita a Cascia.

SAN BENEDETTO DA NORCIA

San Benedetto, uno dei patroni d’Europa, nacque a Norcia in provincia di Perugia intorno al 480 e compì gli studi a Roma dove, scandalizzato dalla vita dissoluta della città, maturò la vocazione per la vita monastica. Fondò il monastero di Montecassino dove, verso il 540, compose la Regola Benedettina grazie alla quale veniva organizzata la vita dei monaci. I monaci erano obbligati a risiedere per tutta la vita nello stesso monastero, a esercitare una buona condotta morale e a obbedire all’abate, alternando momenti di preghiera a momenti di lavoro, seguendo il precetto “ora et labora”. Come si traduce dal latino “ora et labora”? La chiesa a Norcia prima del terremoto del 2016.

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Viaggio nell’Italia religiosa

LA ASSISI DI FRANCESCO E CHIARA Assisi è una cittadina unica al mondo per la presenza dei santi Francesco e Chiara. È gemellata con San Francisco, negli USA, e con Betlemme in Palestina. È un centro mondiale della pace con ricorrenti incontri tra i responsabili di tutte le più grandi religioni del pianeta. Nella foto puoi vedere le principali chiese di Assisi. Fa’ una ricerca e scopri a quale numero ciascuna delle seguenti corrisponde. Basilica di San Francesco Basilica di Santa Chiara Basilica di Santa Maria degli Angeli Eremo delle Carceri

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FESTA DEI CERI A GUBBIO La festa o corsa dei ceri a Gubbio è una tradizione millenaria che, dal 1160, si ripete a Gubbio il 15 maggio di ogni anno ed è una delle più antiche manifestazioni folkloristiche italiane. Tre giganti strutture in legno risalenti al ‘500 vengono portate di corsa in spalla da tre diverse contrade di Gubbio verso la basica di Sant’Ubaldo sul Monte Ingino.

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Le più note chiese di Assisi.

di Marta Zerbini

In quale noto paese umbro si svolge una delle più celebri infiorate del mondo? Si tratta del paese di

Questo è lo stemma della Regione Umbria. Osservalo confrontandolo con la foto accanto: cosa si nota?

Gubbio vanta sotto il periodo natalizio un particolare record mondiale: di cosa si tratta?

Un momento della corsa dei ceri a Gubbio.

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, VALLE D AOST A

In una terra di purezza infinita NOTRE-DAME DE GUÉRISON Nel territorio di Courmayeur, lungo la strada per la Val Veny sorge uno dei più importanti santuari della Val d’Aosta, in un luogo dove, ai piedi del ghiacciaio della Brenva, si erano verificati sin dal Seicento prodigi e guarigioni miracolose. Nel 1816 a causa dell’inesorabile avanzata del ghiacciaio avvenne un fatto che fu da tutti giudicato miracoloso. Scopri di cosa si tratta.

Il santuario di Notre-Dame de Guérison.

IL “PANETTONE” VALDOSTANO

Assomiglia a un panettone natalizio ed è il dolce tipico del Natale e della Pasqua valdostana. Si tratta di un antichissimo pane dolce a lievitazione naturale molto semplice e genuino, composto da farina, uova, uvetta, burro e latte degli alpeggi della Valle di Cogne. Questo dolce veniva preparato dalle donne contadine in generose quantità così da averlo anche oltre l’Epifania. La sua forma ricorda i contorni delle montagne tra le quali viene sfornato. Scopri il suo nome, scrivilo sopra la foto e ricerca qualche altra notizia interessante a riguardo.

Il tipo dolce valdostano di cui devi scoprire il nome.

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Viaggio nell’Italia religiosa

SANT'ANSELMO DA AOSTA Anselmo nacque nel 1033 o nel 1034 ad Aosta ed ebbe un rapporto conflittuale con il padre, che voleva ostacolare la sua vocazione ecclesiastica. Compì numerosi viaggi, soprattutto in Inghilterra, e venne nominato arcivescovo di Canterbury. Morì nel 1109 e fu canonizzato nel 1494, per poi essere proclamato Dottore della Chiesa nel ‘700. Per le sue capacità speculative, la profondità e la vastità della sua cultura, Anselmo fu uno dei maggiori teologi cristiani. “Dio è qualcosa di cui nulla di più grande può essere immaginato”, affermava. Gli studi e le ricerche di questo grande teologo si focalizzarono proprio sull’esistenza e sulla natura di Dio.

SANTUARIO DI SANT'ORSO La chiesa collegiata dei Santi Pietro e Orso si trova ad Aosta ed è nota per gli antichi affreschi ottoniani conservati tra il tetto e la copertura della navata centrale, oltre che per i preziosi capitelli medievali situati nel chiostro. Il complesso si affaccia sulla piazzetta di Sant’Orso e comprende la chiesa collegiata, il chiostro, il priorato, la chiesa di San Lorenzo e qualcos’altro che ha oggi quasi 500 anni.

Egli dice che se di Dio non si potesse affermare che esiste, allora sarebbe limitato. Ma Dio non può essere limitato, dunque Dio esiste necessariamente. Cosa pensi di questa tesi, chiamata “prova ontologica dell’esistenza di Dio”? Scrivi e discutine in classe. di Leonardo Fazari

Scopri che cos’è la Foire de la Paquerette che dal 1996 si svolge nella nota stazione turistica di Courmayeur Mont Blanc.

Di cosa si tratta? Si tratta di un antico Particolarmente preziosi risultano gli affreschi realizzati nell’XI secolo, antica testimonianza di arte romanica del periodo ottoniano: personaggi, oggetti ed animali sono rappresentati con incredibile realismo e vivacità.

Il chiostro del santuario di Sant’Orso.

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VENET O

In una terra di tradizioni di fede SANT'ANTONIO DI PADOVA La pontificia basilica di Sant’Antonio, che i padovani chiamano il Santo, è il principale monumento di Padova e uno tra i maggiori capolavori d’arte del mondo. Riconosciuto dalla Santa Sede come santuario internazionale, è anche uno dei più celebri e frequentati luoghi di culto della cristianità. Lo sapevi che Sant’Antonio non è di origine italiana? Fa’ una ricerca e scopri da dove viene. NAZIONE CITTÀ La basilica di Sant’Antonio a Padova.

BASILICA DI SAN MARCO A VENEZIA

La prima chiesa dedicata a San Marco fu costruita a Venezia nell’828: secondo la tradizione, vi sarebbero state conservate le reliquie di San Marco provenienti da Alessandria d’Egitto. Fa’ una ricerca e scopri chi e in che modo fece arrivare le reliquie del santo a Venezia.

Sullo sfondo la basilica di San Marco a Venezia.

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La chiesa presenta una pianta a croce greca con cinque cupole. Mosaici dorati, colonne, marmi, sculture, fregi e ornamenti furono portati a Venezia da svariate navi mercantili e in parte provenivano da Costantinopoli.


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Viaggio nell’Italia religiosa

A MONTE BERICO DI VICENZA INTERVISTA A VINCENZA PASINI Ciao Vincenza! Ci racconti della tua vita? Certo! Molto volentieri. Sono nata nel 1356 in un piccolo paesino di circa 300 abitanti in provincia di Vicenza. La nostra casa in via Marconi era piuttosto umile e costruita con tronchi d’albero e tavole di legno; solo il focolare era di cemento. Allora non si andava a scuola: da bambina mi occupavo delle faccende di casa e accudivo gli animali da cortile. Come ti divertivi? Da ragazza cosa facevi? Ovviamente la mia famiglia era piuttosto povera, quindi non avevo sicuramente tutte le possibilità che hanno i ragazzi d’oggi. Niente giochi, tablet, pc o telefono. Il mio divertimento era guardare le anatre che nuotavano nelle acque del torrente Onte che scorreva vicino alla nostra casa. Con le amiche partecipavo alle feste paesane, in modo particolare ricordo quella del santo patrono. E cosa è successo ad una di queste feste? Ho conosciuto un ragazzo di nome Francesco che abitava nella vicina frazione di Montemezzo e faceva il falegname. Ci siamo fidanzati e sposati. Cosa è successo a Vicenza? Purtroppo è scoppiata la peste che fece morire molta gente sia nelle campagne che in città. Francesco venne chiamato a sostituire un falegname ucciso dalla peste e quindi ci trasferimmo in città a Vicenza nella zona dell’attuale Porta Monte, che all’epoca era una zona periferica della città dove viveva la gente povera e c’erano le botteghe degli artigiani. Abbiamo vissuto lì parecchi anni. Cosa ti è successo il 7 marzo 1426? Era un giorno come altri. Sbrigate le faccende di casa, portai il pranzo a Francesco che lavorava nei campi di Monte Berico quando mi apparve la Vergine Maria. Non credevo ai miei occhi!! Mi pose una mano sulla spalla e mi disse: «Va’ e avvisa i vicentini che io voglio una chiesa consacrata a mio nome. Solo allora saranno liberi dalla peste». Sbalordita le dissi che non mi avrebbero creduto e che la gente non aveva i soldi necessari. E Lei cosa ti ha risposto? Mi ha detto di insistere altrimenti la città non sarebbe stata liberata dalla epidemia. Poi ha preso in mano una croce di legno con la quale ha disegnato la pianta della Chiesa da costruire proprio in quel posto. Ha conficcato nella terra la croce, proprio nel punto dove poi è stato costruito l’altare maggiore della chiesa. La gente ti ha creduto? Figuriamoci! Pensavano fossi impazzita. Nessuno mi dava retta! Ma quella esperienza aveva cambiato profonda-

di Daniela Rigodanzo

Vincenza e il santuario di Monte Berico.

mente la mia vita. Ogni volta che andavo là guardavo la croce e ripensavo a Maria e a quello che mi aveva detto. Cosa successe dopo? Il primo agosto 1428 Maria mi apparve nuovamente chiedendomi di far costruire subito la chiesa nel luogo che mi aveva indicato. Per fortuna questa volta il Vescovo credette al mio racconto e iniziarono così i lavori di costruzione dopo soli 23 giorni. Il 25 agosto venne posata la prima pietra e, man mano che la costruzione proseguiva, la peste calava in città fino a cessare del tutto nel novembre del 1430, quando venne terminato il tetto della chiesa. Nessuno sembrava credere al miracolo! Cosa vuoi dire Vincenza ai ragazzi d’oggi alle prese con la pandemia del Coronavirus? Di non arrendersi e di avere sempre il coraggio di guardare oltre, come ho fatto io. Dopo l’apparizione di Maria guardavo la croce piantata sul monte: era per me il simbolo di una promessa poi realizzata, una luce di speranza per il mondo.

Cerca e cancella nel puzzle le seguenti parole. APPARIZIONE PASINI VESCOVO

N M A P A E G I

A O N A P D I Z

T N V E P S U V

GIUBILEO VICENZA PROMESSA

P T E V A A B I

R E S I R N I N

O B C C I T L C

M E O E Z U E E

MONTEBERICO SANTUARIO VINCENZA

E R V N I A O N

S I O Z O R I Z

S C E A N I S A

A O L S E O O Z

P A S I N I V O

Le lettere restanti ti daranno una frase.

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Indice Presentazione Dalle mie parti Abruzzo - in una terra forte e gentile Basilicata - in una terra di silenzi e colori Calabria - in una terra di purezza antica Campania - in una terra di pulsante devozione Emilia - Romagna - in una terra di fede accogliente Friuli - Venezia Giulia - in una terra dai mille volti Lazio - in una terra di luce universale Liguria - in una terra di fiori al Cielo Lombardia - in una terra di fede operosa Marche - in una terra di angelica bellezza Molise - in una terra dolce e ospitale Piemonte - in una terra di religiosi gioielli Puglia - in una terra benedetta da Dio Sardegna - in una terra di arcaico infinito Sicilia - in una terra di calda religiosità Toscana - in una terra di fede eccellente Trentino - Alto Adige - in una terra di antichissima fede Umbria - in una terra di santi e di sante Valle d’Aosta - in una terra di purezza infinita Veneto - in una terra di tradizioni di fede 48

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