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Gli ominidi

Circa 10 milioni di anni fa vi furono grandi movimenti nella crosta terrestre. A causa di questi movimenti in Africa si formò una profonda spaccatura, che diede origine a una lunga valle: la Rift Valley. Il clima divenne più secco e caldo. Piano piano le foreste diminuirono e lasciarono il posto alla savana, una vasta distesa di erba con pochi alberi. I nostri antenati hanno mosso i loro primi passi in questo ambiente, nella Rift Valley, circa 5 milioni di anni fa. Alcuni primati infatti abbandonarono la vita sugli alberi, scesero al suolo e, per avvistare predatori e fonti di cibo o acqua, cominciarono a camminare sulle zampe posteriori, mantenendo la posizione eretta per un tempo sempre più lungo: diventarono, cioè, bipedi. La posizione eretta aveva un altro pregio: gli arti anteriori, che non servivano più per muoversi, erano liberi!

Focus

Da molti anni l’insieme di tutti gli esseri umani e dei loro antenati viene indicato con la parola ominide. Negli ultimi tempi gli studiosi e le studiose hanno individuato straordinarie somiglianze soprattutto fra Homo e scimpanzé. Per questo motivo li hanno inseriti in un unico sottogruppo detto ominini.

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Rift Valley Grazie al pollice opponibile e alla nuova libertà, ora questi primati potevano raccogliere cibo, maneggiare pietre e bastoni, lanciare sassi… La posizione eretta e l’uso delle mani favorirono lo sviluppo del cervello, perché permisero loro di conoscere meglio l’ambiente in cui si muovevano e questo li stimolò a fare i primi ragionamenti. Di conseguenza il loro cervello iniziò a crescere e la loro intelligenza cominciò gradatamente ad aumentare. Questi primi antenati dell’uomo e della donna sono chiamati ominidi, perché non sono ancora uomini o donne, ma ormai non sono neanche più scimmie.

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