Inserto per una consultazione facilitata delle principali regole ortografiche e delle caratteristiche delle parti del discorso
Italiano, storia, geografia per il ripasso e il consolidamento
Milena Locati
MEMO1
Italiano storia geografia per le vacanze
Principato
PosTiT 1 Scuola Secondaria di I° grado
Giochi e parole
LIBRO CON
Antologia Brani con audiolettura per migliorare lessico, comprensione e produzione scritta. Un audio tutorial accompagna gli esercizi più complessi con Realtà Aumentata.
POSTIT 2 con Memo 2 pp. 144 (120 + 24) CODICE 10482K ISBN 978-88-416-1704-5
Grammatica
Storia e geografia Il ripasso di storia e geografia accompagna compiti di realtà che attingono alle conoscenze appena affrontate.
Esercitazioni INVALSI
Milena Locati POSTIT 1 con Memo 1 pp. 144 (120 + 24) CODICE 10481X ISBN 978-88-6706-338-3 POSTIT 2 con Memo 2 pp. 144 (120 + 24) CODICE 10482X ISBN 978-88-6706-339-0
PER L’INSEGNANTE • POSTIT 1 Soluzioni • POSTIT 2 Soluzioni
Prove di valutazione con attività strutturate secondo le indicazioni ministeriali.
▶SCARICA L’ SU
CLICCANDO IN WWW.PRINCIPATO.IT
▶ACCEDI AI CONTENUTI DIGITALI INTEGRATIVI IN WWW.PRINCIPATO.IT CLICCANDO SU CONTENUTI DIGITALI
ti permette di accedere in modo semplice e rapido ai contenuti multimediali direttamente da smartphone e tablet: 1. scarica l’App gratuita 2. inquadra la pagina in cui sono presenti le icone dei contenuti digitali 3. ascolta l’audio
L’accesso all’eBook+ e ai contenuti digitali che integrano il libro di testo è riservato all’utente registrato che ha inserito i relativi codici contrassegno e seriale. La registrazione di tali codici e il conseguente download implicano la conoscenza e l’accettazione delle condizioni di licenza, accessibili su www.principato. it. I codici possono essere attivati una sola volta: l’utenza e la connessa licenza di utilizzo non sono trasferibili a terzi.
Questo volume sprovvisto del talloncino a fronte (o altrimenti contrassegnato) è da considerarsi copia SAGGIO – CAMPIONE GRATUITO fuori commercio (vendita ed altri atti di disposizione vietati: art. 17 c. 2 L. 633/1941). Esente da I.V.A. (D.P.R. 26-10-1972 n. 633, art. 2 c. 3 lett. D). Esente da bolla di accompagnamento (D.P.R. 6-10-1978 n. 627, art. 4 n. 6)
ISBN 978-88-416-1703-8
10481K
K fia 8 81 T 1 ogra 4 e 3I 10 ST a • g O 1 70 ir o M 6-1 PO • st E M -41 o n n lia 88 Ita co 87 9 BN IS
L’App librARsi - Realtà Aumentata
POSTIT 1
Italiano • storia • geografia
con MEMO 1 Prezzo al pubblico
€ 8,50
(IVA 4% inclusa)
1 Italiano • storia • geografia per le vacanze
Mappe ad alta leggibilità per il ripasso e corredate da diverse tipologie di esercizi. Domande metacognitive stimolano lo studente a riflettere sul proprio processo di apprendimento.
PosTiT
Milena Locati POSTIT 1 con Memo 1 pp. 144 (120 + 24) CODICE 10481K ISBN 978-88-416-1703-8
Giochi linguistici per sviluppare il bagaglio lessicale in modo divertente.
Milena Locati
PosTiT Italiano storia geografia
per le vacanze
1
MEMO L’inserto
costituisce uno strumento di veloce consultazione con i concetti irrinunciabili e gli argomenti più importanti in carattere ad alta leggibilità Didattica inclusiva
© Casa Editrice G. Principato
Realtà aumentata
© Casa Editrice G. Principato
PosTiT Milena Locati
Italiano storia geografia
per le vacanze
1
Didattica inclusiva
Realtà aumentata
© Casa Editrice G. Principato
001_006_INDICE_ITA.indd 1
05/03/19 12.19
Coordinamento editoriale: Marco Mauri Redazione: Matteo Gorla Progetto grafico e copertina: Giuseppina Vailati Canta Impaginazione: Bluedit - Torino Disegni: Bluedit - Torino, Daniela Blandino, Alessandra Micheletti Immagine di copertina: ICP Online / Shutterstock L’autrice ringrazia Tommaso Mauri per la preziosa collaborazione. Contenuti digitali Progettazione: Marco Mauri, Giovanna Moraglia Realizzazione: Alberto Vailati Canta, bSmart Labs Referenze iconografiche: ICP Online / Shutterstock Tutte le altre immagini provengono dall’Archivio Principato. Per le riproduzioni di testi e immagini appartenenti a terzi, inserite in quest’opera, l’editore è a disposizione degli aventi diritto non potuti reperire, nonché per eventuali non volute omissioni e/o errori di attribuzione nei riferimenti.
ISBN 978-88-416-1703-8 POSTIT 1 + inserto Memo 1 ISBN 978-88-6706-338-3 POSTIT 1 + inserto Memo 1 Solo versione digitale Prima edizione: marzo 2019 Ristampe 2024 2023 2022 VI V IV
2021 2020 2019 III II I
Printed in Italy © 2019 - Proprietà letteraria riservata. È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico, non autorizzata. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale, possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi (Centro licenze e autorizzazioni per le riproduzioni editoriali), corso di Porta Romana 108, 20122 Milano, e-mail autorizzazioni@clearedi.org e sito web www.clearedi.org. L’editore fornisce – per il tramite dei testi scolastici da esso pubblicati e attraverso i relativi supporti o nei siti www.principato.it e www.europassedizioni.it – materiali e link a siti di terze parti esclusivamente per fini didattici o perché indicati e consigliati da altri siti istituzionali. Pertanto l’editore non è responsabile, neppure indirettamente, del contenuto e delle immagini riprodotte su tali siti in data successiva a quella della pubblicazione, dopo aver controllato la correttezza degli indirizzi web ai quali si rimanda.
Casa Editrice G. Principato S.p.A. Via G.B. Fauché 10 - 20154 Milano siti web: http://www.principato.it e-mail: info@principato.it La casa editrice attua procedure idonee ad assicurare la qualità nel processo di progettazione, realizzazione e distribuzione dei prodotti editoriali.La realizzazione di un libro scolastico è infatti un’attività complessa che comporta controlli di varia natura. È pertanto possibile che, dopo la pubblicazione, siano riscontrabili errori e imprecisioni. La casa editrice ringrazia fin da ora chi vorrà segnalarli a: Servizio clienti Principato e-mail: info@principato.it
Stampa: Vincenzo Bona (TO)
© Casa Editrice G. Principato 001_006_INDICE_ITA.indd 2
08/07/19 09.08
PosTiT
La struttura della settimana è agile ma significativa: si apre con una pagina di giochi linguistici mirati a sviluppare il bagaglio lessicale in modo divertente e prosegue offrendo una ricca selezione di brani antologici finalizzati al miglioramento delle competenze linguistiche di comprensione e di produzione della lingua scritta. Si propongono non solo esercizi di comprensione e di analisi, ma anche numerosi spunti di trasformazione e di produzione del testo, senza dimenticare la pratica del riassunto, che riveste un ruolo importante nell’esame di stato del primo ciclo.
1
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
1. Cenerentola ci va di nascosto. 2. Lo diventa con un bacio il ranocchio. 3. È di piombo e ha una gamba sola. 4. Cappuccetto vuole andare a trovarla. 5. Da piccolo era brutto e nero. 6. Abita nell’Isola che non c’è. 7. Metà donna e metà pesce. 8. Aveva lunghissimi capelli biondi. 9. Li calzava un famoso gatto. 10. La sorella di Hänsel.
23
(5.) Il lupo inv – “Ca ece and ppu re il sal ccetto Ro ò dritto alla sso isce casa del lupo ent ndi,” grid , ti porto la non La fiab vin ò na e bus a indoss rò, e senza la nonna, o e focacc sò ia; “io ò i suo dir i vestiti motto and sono troppo aprimi”. – alla porta. “Non “Ch e la cuf ò fia e si dritto al lett debole e non hai che da i è?” o sdraiò alzaposso nel lett della nonna alz o. e la ing armi”. Il (6.) Ma hiottì. Cappu Poi ccetto ca di Rosso fiori, aveva che più e quando ne ebb girato in cer non ne e rac della poteva non portar colti tanti andare na e si mis e, si rico e ravigli da lei. Quand in cammin rdò ò o per ed ent che la porta o giunse si ran pressio do nella fosse spalan mestanza cata, Dio mio ne così stra ebbe un’imna che , che solito pen pau sò: sto cos ra L’aggettivo ì volent oggi! e dir “Oh, (7. e che ieri con perte: ) Allora si avv di la non sata sul la nonna era icinò al na!” lett la nonna, faccia, e coricata con o e scostò le ave glio.” che orecch va un asp la cuffia abb coie etto stra – ascorretta. derti “Oh, nonna, grandi!” – desinenza meglio “Per senno. “Oh, che occ tivi con la . agget t .” – gli “Pe egois – tirti me leta hi gro za “Oh, r afferr 5 Comp La ragaz ssi!” non art ca spa . . ventos i meglio.” na, che ma – “Per veica leal egoist zo Un’am ebbe ni gra – “M . a. Il ragaz detto a!” – “Per . coraggios divora a, nonna, che ndi!” dal lett queste leal Una tigre rti o e ing b. Un amico boc. . cetto oiò la parole, il lup meglio!”. o bl Rosso coraggios Un divan E com povera Poi o . . c. Un cane e . Cappu balzò rimise , con la pan spaziosmin na bl cUn locale a lett ciò cia d. Una poltro . a rus . (8. sare son o, s’addo bella piena, o fedel spazios Un marit ) Propri rment orame . e. Una fronte o allo pen ò e inc si . nte. sòacces ra pas uter e fedel fra oIl comp sò lì dav stanzaviol sé: “Co f. Una mogli . . me anti il tto e avv russa sione acces Il cappo icin va da g. La televi tempo. andosi al la vecchia!” cacciatore . e lett viol gli . Sta Entrò o vid venne : e va precedente h. La felpa ilnome? in meercizioper puntar le) del lupo che nella nonna ssi nell’es nte mminie lo cercahile/fe sch tivi espre e che e (mascche for degli agget ma preilsegener poteva anc se il lupo ioppo quando a con la forma un pai aveva concordanz • Osserva dorme noti nella ingoia o di for ora salvar ntato. che cosa la. to bici e aprì la Così non spala tivi? pancia rò, alcuni agget del lup comportano o ad• Come si
Antol ogia
tica Gramma
a. la mapp utilizzando ggettivo i gradi dell’a Ripassa
tà semplice una quali ) esprime (ad es. bello dal nome posseduta
GRADO POSITIVO
GRADO TIVO COMPARA
GRADO IVO SUPERLAT
Il ripasso della grammatica è affidato a mappe ad alta leggibilità, utili a fissare le conoscenze e a potenziare la competenza di riflessione sulle strutture linguistiche. Si privilegia un approccio attivo dell’alunno; la sezione Tocca a te TOCCA A TE permette infatti di applicare e verificare immediatamente i contenuti sintetizzati nelle mappe mediante diverse tipologie di esercizi.
La chiusura della settimana presenta, a rotazione, una sezione dedicata o al potenziamento delle competenze digitali all’orientamento o all’INVALSI con attività strutturate come i quesiti ministeriali.
31
Storia
Le fonti Utilizzare le fonti per realizzare una breve presentazione della tua scuola indirizzata agli alunni delle classi quinte. 1. Fase della ricerca. Ricerca informazioni relative: • agli anni di costruzione del tuo edificio scolastico; • all’aspetto della tua scuola, raccogliendo immagini o fotografie (puoi scattarne tu oppure cercarne sul sito dell’istituto oppure realizzare dei disegni); • all’organizzazione degli spazi interni ed esterni della scuola, grazie anche alla tua conoscenza diretta; • all’esperienza scolastica trascorsa nella tua scuola da una/due persone che l’abbiano frequentata in passato oppure raccontando tu stesso l’esperienza che stai facendo alla scuola secondaria di primo grado. 2. Fase della progettazione. Organizza le informazioni e le immagini raccolte ideando la struttura di un piccolo libretto o di una presentazione in digitale. 3. Fase della realizzazione del prodotto. Realizza un piccolo libretto (cartaceo o digitale) o una breve presentazione in digitale da donare/mostrare a un alunno di classe quinta all’inizio prossimo anno scolastico.
• Ti è piaciuto questo compito? Perché?
• Quali difficoltà hai trovato?
Scendi in campo con l’•INVALSI Quale fase ti è piaciuta maggiormente? • Sei soddisfatto del prodotto che hai creato? Leggi con attenzione questo testo tratto dal Piccolo principe. • Quali capacità hai messo in campo per realizzarlo?
Il piccolo principe gli chiese: – Che cos’è questo grosso libro? Chi siete? – Sono un geografo, un sapiente che sa dove si trovano i mari, i fiumi, le città, le montagne e i deserti. – Oh! Questo finalmente è un vero mestiere! Ci 20 sono degli oceani qui?
– Non lo posso sapere. – E delle montagne? – Non lo posso sapere. – E delle città, dei fiumi o deserti? – Neppure lo posso sapere. – Ma siete un geografo! – Esatto, ma non sono un esploratore. È a loro che spetta contare le città, i deserti, gli oceani, i fiumi, le montagne e i mari. Il geografo non lascia mai il suo ufficio, interroga gli esploratori che arrivano e ricava informazioni dai loro ricordi… –... Ma tu, tu vieni da lontano! Tu sei un esploratore! Mi devi descrivere il tuo pianeta! – Oh! Da me, non è molto interessante, è talmente piccolo. Ho tre vulcani, due in attività e uno spento. Ho anche un fiore.
2
Rispondi alle domande.
a. Chi ha incontrato il piccolo principe? Un esploratore. Un geografo. Un principe. Un fiore. b. Qual è il compito degli esploratori? Contare i mari e le montagne. Contare le città e i fiumi. Contare i deserti e gli oceani. Contare le città, i deserti, gli oceani, i fiumi, le montagne e i mari. c. Qual è il compito del geografo? Interrogare gli esploratori che arrivano e ricavare informazioni dai loro ricordi. Uscire dal suo ufficio e scoprire nuove terre.
– Noi non annotiamo i fiori. – Perché? Sono le cose più belle. – Perché i fiori sono effimeri. – Che cosa vuol dire “effimero”? – Le geografie – disse il geografo – sono i libri più preziosi fra tutti i libri. È raro che una montagna cambi di posto e che un oceano si prosciughi. Noi descriviamo delle cose eterne. – Che cosa vuol dire effimero? – insistette il piccolo principe. – Vuol dire che è minacciato di scomparire presto. – Allora il mio fiore è destinato a scomparire presto? – Certamente. “Il mio fiore è effimero, non ha che quattro spine per difendersi dal mondo, e io l’ho lasciato solo!” pensò. Per la prima volta si sentì pungere dal rammarico. Ma si fece coraggio e disse: – Cosa mi consigliate di visitare? – Il pianeta Terra – rispose il geografo. Il piccolo principe se ne andò, pensando al suo fiore. da A. de Saint-Exupéry, Il piccolo principe, Mondadori, 2016
Ricavare informazioni dai ricordi degli esploratori. Interrogare gli esploratori. d. Quali elementi compaiono sul pianeta del piccolo principe? Tre vulcani in attività e un fiore. Tre vulcani, due in attività e uno spento e un fiore. Tre vulcani spenti e un fiore. Tre vulcani, un fiore e un fiume. e. Perché i geografi non annotano i fiori? I fiori sono troppo numerosi. Le varie specie di fiori sono troppo diverse. I fiori sono effimeri. I fiori sono elementi troppo piccoli.
38
Milena Locati
MEMO tic
a incl
us
iva
Novità del sussidio è anche la presenza di un audio tutorial riferito agli esercizi più complessi che conferisce al testo un prezioso carattere inclusivo. Tutti i brani antologici sono inoltre corredati di audio lettura.
duta tà posse una quali esprime massimo in grado forte...) o, molto ...) (bellissim assoluto , il più forte (il più bello relativo
_ Verso il compito di realtà `
Particolarmente innovativa è la presenza di domande metacognitive che stimolano lo studente a interrogarsi e a riflettere sul proprio processo di apprendimento a partire dagli esercizi appena svolti. La storia e la geografia si presentano alternativamente nelle settimane e si accompagnano a compiti di realtà in cui viene richiesto di elaborare un prodotto attingendo alle conoscenze appena affrontate.
25
enti due elem ronto tra di...) un conf esprime di, più forte (più bello come...) ioranza di magg come, forte forte di...) za (bello di, meno di uguaglian (meno bello di minoranza
SETTIMANA
1
Allegato al volume c’è il MEMO, un ricco vademecum ad alta leggibilità con le principali regole di ortografiche e grammaticali utile da conservare e consultare anche al termine delle vacanze.
e
Inserisci in orizzontale le parole corrispondenti alle definizioni e scopri la parola nascosta.
Didat
Sette settimane di attività per riprendere gli argomenti di italiano, storia e geografia affrontati nel corso dell’anno scolastico, consolidare le conoscenze e mettere alla prova le competenze acquisite.
Giochi
SETTIMANA
1
1. Principali regole ortografiche 2. Le parti del discorso • L’articolo • Il nome • L’aggettivo • Il verbo • Il pronome • La preposizione • La congiunzione • L’avverbio
3 © Casa Editrice G. Principato 001_006_INDICE_ITA.indd 3
08/07/19 09.10
Indice SETTIMANA Giochi e parole
7
ANTOLOGIA La favola
8 8 8 9 9
La parte del leone Il leone, l’orso e la volpe Il corvo superbo e i pavoni Il nibbio che voleva nitrire
comprensione • lessico trasforma il testo • produci un testo
GRAMMATICA L’articolo e il nome MAPPA L’articolo e il nome tocca a te
STORIA
Il mestiere dello storico _ Verso il compito di realtà ` Le fonti
Scendi in campo con l’INVALSI
SETTIMANA
SETTIMANA Giochi e parole
23
ANTOLOGIA La fiaba
24 24
Cappuccetto Rosso
comprensione • lessico • trasforma il testo
GRAMMATICA L’aggettivo
29 29 29 31 32
18 18 20
GEOGRAFIA
34 34 36
21
Scendi in campo con l’INVALSI
38
13 13 14
MAPPA L’aggettivo tocca a te MAPPA I gradi dell’aggettivo tocca a te
Gli strumenti del geografo _ Verso il compito di realtà ` Le mappe
Giochi e parole ANTOLOGIA La descrizione: ambienti e oggetti
39
La nuova casa
40 40
La bambola Isabella
43
comprensione • lessico trasforma il testo • produci un testo
GRAMMATICA Il verbo
45 45 46 48 49
STORIA
50 50 52
MAPPA Il verbo e i modi del verbo tocca a te MAPPA Forma e genere del verbo tocca a te
I Germani _ Verso il compito di realtà ` La vita dei Germani Per ORIENTARTI
53
4 © Casa Editrice G. Principato
001_006_INDICE_ITA.indd 4
05/03/19 12.20
SETTIMANA Giochi e parole
55
ANTOLOGIA La descrizione di persone Nonna Dowdel
56 56
L’allievo modello
59
comprensione • lessico • riassumi il testo
comprensione • lessico • produci un testo
GRAMMATICA Il pronome
62 62 63
GEOGRAFIA
66 66 68
Scendi in campo con l’INVALSI
69
MAPPA Il pronome tocca a te
Il reticolato geografico _ Verso il compito di realtà ` Localizzare un punto
SETTIMANA Giochi e parole
71
ANTOLOGIA Il mito Teseo e Arianna
72 72
Il cane Argo
74
comprensione • trasforma il testo comprensione
GRAMMATICA La preposizione
76 76 76
STORIA
80 80 83
Scendi in campo con l’INVALSI
85
MAPPA La preposizione tocca a te
Carlo Magno e il feudalesimo _ Verso il compito di realtà ` La cavalleria
5 © Casa Editrice G. Principato
001_006_INDICE_ITA.indd 5
05/03/19 12.20
Indice
SETTIMANA Giochi e parole
87
ANTOLOGIA La filastrocca Filastrocca dell’autunno
88 88
L’aviatore
91
comprensione • analizza il testo • produci un testo comprensione • produci un testo
GRAMMATICA La congiunzione
MAPPA La congiunzione e le congiunzioni coordinanti tocca a te MAPPA Congiunzioni subordinanti tocca a te
93 93 94 95 96
GEOGRAFIA
98 98 100
Potenziare le competenze DIGITALI
101
Il paesaggio _ Verso il compito di realtà ` Analizzare un paesaggio
SETTIMANA Giochi e parole
103
ANTOLOGIA La poesia Arano
104 104
Nel bosco
106
comprensione • analizza il testo analizza il testo • produci un testo
SOLUZIONI dei giochi
120
GRAMMATICA L’avverbio
108 108 108
STORIA
112 112 115
Per ORIENTARTI
116
MAPPA L’avverbio tocca a te
La rinascita del Mille e i comuni italiani _ Verso il compito di realtà ` Il comune oggi
I contenuti digitali sono fruibili sul sito www.principato.it, sull’
Realtà Aumentata
e con l’App librARsi
L’applicazione librARsi permette di accedere ai contenuti multimediali direttamente da smartphone e tablet in modo semplice e rapido: • scarica l’App gratuita • inquadra la pagina del libro in cui sono presenti le icone dei contenuti digitali • accedi ai contenuti multimediali
6 © Casa Editrice G. Principato 001_006_INDICE_ITA.indd 6
08/07/19 09.19
Giochi
SETTIMANA
1
Individua e circonda le seguenti parole.
volpe
abitudini
morale
uomini
steccato
Esopo
vizio
virtù
rospo
Fedro
uva
usi
rana
masso
condotta
lupo
A quale tipo di testo si riferiscono le parole che hai individuato?
2
e
U
C
D
R
A
N
A
L
N
B
V
S
N
F
E
D
R
O
M
A
A
M
I
K
S
A
O
A
U
B
V
O
V
W O
D
S
V
O
I
I
R
O
R
P
S
P
I
M
T
Z
A
L
L
O
N
O
R
I
U
I
L
P
U
F
B
I
T
N
D
O
E
E
U
P
H
R
U
I
I
T
C
O
N
D
O
T
T
A
N
S
T
E
C
C
A
T
O
A
I
Risolvi il seguente rebus (frase: 8, 6).
Stu
3
Nella colonna centrale scrivi l’animale a cui si riferiscono le descrizioni o le azioni.
Animale dello stagno
Gracida
Piccolo roditore
Squittisce
Mammifero dal pelo rossiccio
Astuta, furba
Re della foresta
Ruggisce
Piccolo, indifeso
Dal pelo candido 7 © Casa Editrice G. Principato
007_022_sett_1_ITA.indd 7
05/03/19 11.49
SETTIMANA •
Le antiche favole offrono utili insegnamenti agli uomini per migliorare i loro comportamenti.
La parte del leone La mucca, la capretta e la pecora, tolleranti delle offese, si allearono nei boschi col leone. Avendo essi preso un grosso cervo, dopo aver fatto le parti, il leone prese la parola e disse: – Io mi prendo la prima perché mi chiamo leone; la seconda me la concederete perché sono forte; la terza parte toccherà a me perché valgo di più; quanto alla quarta, guai a chi la tocca! Così l’arroganza di uno solo portò via l’intera preda. Dell’alleanza col potente non ci si può mai fidare. (Fedro)
Il leone, l’orso e la volpe Quella mattina un grande orso bruno, era proprio affamato. Vagava con la lingua di fuori per la foresta in cerca di un po’ di cibo quando all’improvviso vide, nascosto tra i cespugli, un bel cesto ricolmo di provviste abbandonato sicuramente da qualche cacciatore. Fuori di sé dalla gioia si tuffò su quell’insperato tesoro culinario ma, proprio nello stesso momento ebbe la medesima idea anche un grosso leone che non mangiava da alcuni giorni. I due si trovarono faccia a faccia e si studiarono con espressione rabbiosa. “Questo cesto appartiene a me!”. Urlò l’orso. “Bugiardo!”. Ruggì il leone infuriato. In men che non si dica esplose una lotta terribile tra i contendenti i quali si azzuffarono insultandosi senza riserva. Intanto, poco distante, una giovane volpe passeggiava tranquilla per il bosco occupandosi delle proprie faccende. All’improvviso venne attirata da insolite urla e si avvicinò al luogo di provenienza per scoprire di cosa si trattasse. Appena vide i due animali impegnatissimi a lottare come matti e il cesto 8 © Casa Editrice G. Principato 007_022_sett_1_ITA.indd 8
05/03/19 11.49
Antologia La favola
di cibo abbandonato vicino a loro, le balenò un’idea. Quatta, quatta si avvicinò al paniere, lo afferrò e fuggì via andando a mangiare in pace in un luogo sicuro. Quando, sia il leone sia l’orso, sfiniti per l’estenuante baruffa sostenuta, decisero di spartirsi le provviste dovettero fare i conti con un’amara sorpresa. Il cesto era sparito e al suo posto trovarono unicamente le impronte di una volpe, sicuramente molto furba! (Esopo)
Il corvo superbo e i pavoni Perché nessuno voglia gloriarsi dei beni altrui e viva piuttosto secondo il proprio modo naturale di essere, Esopo ci ha tramandato questo esempio. Gonfio di vuota superbia, un corvo raccolse le penne che erano cadute al pavone e se ne ornò tutto: quindi, disprezzando i suoi, si aggregò alla magnifica brigata dei pavoni. Ed ecco: questi strappano le penne allo sfrontato uccello e lo cacciano a beccate. Conciato per le feste, il corvo si accinse a tornare, rammaricato, fra la sua gente; ma da queste respinto ebbe a patire un amaro rimprovero. Allora uno di quelli che egli prima aveva guardato dall’alto in basso: “Se ti fossi accontentato delle nostre dimore e accettato ciò che la natura ti aveva dato, non avresti patito quell’affronto, né la tua mala sorte proverebbe ora questo rifiuto”. (Fedro)
Il nibbio che voleva nitrire Il nibbio, durante il primo periodo della sua esistenza, aveva posseduto una voce, certo non bella, ma comunque acuta e decisa. Egli, però, era sempre stato nutrito da una incontenibile invidia di tutto e di tutti. Sapeva di essere imparentato con l’aquila, ma questo, invece di costituire un vanto, non faceva altro che alimentare la sua gelosia: capiva di essere inferiore e si rodeva dalla rabbia per questo. Invidiava gli uccelli variopinti come il pappagallo e il pavone, lodati e vezzeggiati da tutti. Inoltre, si mostrava sprezzante nei riguardi dell’usignolo, dicendo tra sé: “Sì, ha una bella vocetta ma è troppo delicata e romantica! Roba da donnicciole! Se devo cercare di migliorare la mia voce certamente non prenderò come esempio questo stupido uccello. Io voglio una voce forte, che si imponga sulle altre!” 9 © Casa Editrice G. Principato 007_022_sett_1_ITA.indd 9
08/07/19 09.25
SETTIMANA Era un bel giorno di primavera. Il nibbio se ne stava tranquillamente appollaiato sopra un ramo di faggio, riparato dalle fresche fronde della pianta. Inaspettato, giunse un cavallo accaldato che, cercando un po’ di refrigerio, andò a riposarsi all’ombra dell’albero. Sdraiandosi con l’intenzione di fare un sonnellino, l’equino, inavvertitamente si punse con un cardo spinoso e, dal dolore, lanciò un lungo e acutissimo nitrito. “Oh, che meraviglia!” Esclamò il nibbio con entusiasmo. Questa è la voce che andrebbe bene per me: acuta, imponente e inconfondibile!”. Il nibbio cominciò da quel mattino, ad esercitarsi nell’imitazione di quel verso meraviglioso. Provò e riprovò scorticandosi la gola, ma inutilmente. Quando, dopo molti tentativi senza successo, si rassegnò a tornare alla sua voce originale, ebbe una brutta sorpresa: gli era sparita a furia di sforzarla! Così dovette accontentarsi di emettere un suono insignificante e rauco per tutta la vita! Chi, mosso da invidia, cerca di imitare ciò che è al di fuori della sua natura, perde anche le proprie doti originali. (Esopo) COMPRENSIONE 1
Dopo aver riletto ogni favola comprendi il testo e rispondi alle domande.
La parte del leone a. Chi sono i protagonisti? b. Che cosa afferma il leone? c. Quale qualità negativa possiede il leone? d. Qual è la morale della favola?
10 © Casa Editrice G. Principato 007_022_sett_1_ITA.indd 10
08/07/19 09.25
Antologia La favola
Il leone, l’orso e la volpe a. Quale oggetto trova l’orso mentre vaga per la foresta? b. Perché l’orso si sente scoppiare di gioia? c. Quale altro animale trova il cesto? d. Che cosa vede la volpe? e. Quale idea le balena per la testa?
Il corvo superbo e i pavoni a. Quale stratagemma usa il superbo corvo per unirsi al gruppo dei pavoni? b. Che cosa fanno i pavoni? c. Come reagiscono i compagni al ritorno del corvo rammaricato? d. Riassumi con un proverbio la morale della favola.
Il nibbio che voleva nitrire a. Quale sentimento provava il nibbio per gli altri tipi di uccelli? b. Che cosa pensa della voce dell’usignolo? c. Quale suono si sforza di imitare? d. Perché ora il nibbio emette solo suoni rauchi e insignificanti? e. Ricopia la morale esplicita espressa nella favola.
11 © Casa Editrice G. Principato 007_022_sett_1_ITA.indd 11
05/03/19 11.49
SETTIMANA LESSICO 2
Spiega con le tue parole il significato delle seguenti espressioni.
Mala sorte Alleanza Dimora Provviste Fresche fronde
TESTO TRASFORMA IL 3
Accendi la tua fantasia
Modifica la favola Il corvo e i pavoni cambiando i protagonisti, ma mantenendo la stessa morale. Utilizza un linguaggio che ti è più familiare.
STO PRODUCI UN TE 4
Osserva i disegni; inventa una favola in cui compaiano gli elementi disegnati. Non dimenticare la morale!
12 © Casa Editrice G. Principato 007_022_sett_1_ITA.indd 12
05/03/19 11.49
Grammatica L’articolo e il nome
Ripassa sul libro di grammatica l’articolo e il nome, poi completa la mappa.
si trova prima del con il quale concorda in genere e numero determinativo: il, lo,
L’ARTICOLO
, i, gli, : uno, una, un
partitivo:
IL NOME
, della, dello indica persone, animali, cose (es.
in base al significato può essere
in base alla forma può essere
in base alla struttura può essere
)
comune o proprio (es.
)
individuale o collettivo (es.
)
maschile o femminile (es.
)
singolare o plurale (es.
)
primitivo o derivato (es.
)
alterato (es.
)
composto (es.
) 13
© Casa Editrice G. Principato 007_022_sett_1_ITA.indd 13
05/03/19 11.49
SETTIMANA TOCCA A TE 1
Sottolinea gli articoli determinativi e cerchia gli articoli indeterminativi.
C’era una volta un bambino che desiderava andare con la mamma allo zoo. Nel suo paese non c’era un giardino zoologico da poter visitare. Un giorno il bambino e la mamma presero il treno e raggiunsero l’Oasi di san Paradiso. Varcato l’ingresso, il piccolo vide subito molti animali: la giraffa, il leone, il ghepardo e persino un elefante. Lo aspettava una giornata davvero meravigliosa!
2
Sottolinea nelle seguenti frasi gli articoli partitivi.
a. Nella mia classe quest’anno ci sono delle nuove compagne. b. Per raggiungere la vetta ci vuole del tempo. c. La sorella della mamma si chiama Maria. d. La bicicletta di Luca ha dei problemi ai freni. e. Vorrei che mi fossero regalati dei nuovi auricolari. f. Disponete lungo il percorso dei cerchi e dei birilli.
• In tutte le frasi è presente l’articolo partitivo? • Come puoi distinguere l’articolo partitivo dalla preposizione articolata?
3
Inserisci davanti al nome l’articolo determinativo corretto. acqua
occhialini
ranocchio
corsie
spettacolo
zio
gnocchi
quaderno
monti
vasca
pneumatico
toro
14 © Casa Editrice G. Principato 007_022_sett_1_ITA.indd 14
05/03/19 11.49
Grammatica L’articolo e il nome
4
Inserisci davanti al nome l’articolo indeterminativo corretto. pugile
imperfezione
buca
anatra
zoo
oca
albero
orchidea
avversario
scarpone
attrezzo
ora
5
Trasforma al plurale l’articolo indeterminativo e il nome dell’esercizio 4.
6
Indica se i seguenti nomi sono propri (P) o comuni (C).
Brescia
cappello
laguna
Marco
scarpa
Firenze
Mediterraneo
giardino
vulcano
isola
Lipari
chiodo
• Quale caratteristica grafica hanno i nomi propri?
7
Specifica per ciascun nome comune un nome proprio e viceversa.
monte
Sahara
città
vulcano
fiume
Volga
Francia
regione
8
Trova il nome collettivo adatto alla definizione.
Un gruppo di alunni classe
Un gruppo di marinai
Un gruppo di isole
Un gruppo di turisti
Un gruppo di stelle
Un insieme di quadri
Un insieme di pecore
Un gruppo di suonatori
Un insieme di alberi da frutto
Un gruppo di calciatori
Un insieme di pini
Un insieme di navi
15 © Casa Editrice G. Principato 007_022_sett_1_ITA.indd 15
05/03/19 11.49
SETTIMANA 9
Volgi al femminile i seguenti nomi maschili.
gallo
cugino
dottore
infermiere
scrittore
principe
amico
lettore
castellano
I nomi indipendenti sono quelli che modificano sia la radice sia la desinenza nel passaggio dal maschile al femminile (ad esempio: uomo donna). • Trova due altri esempi di nomi indipendenti.
10 Specifica se il nome di genere comune in grassetto è maschile (M) o femminile (F). a. Un’insegnante ha vinto il concorso letterario. b. Ho avvistato un alpinista sulla vetta. c. Il traguardo è stato tagliato da un’atleta statunitense. d. Una turista inglese mi ha chiesto informazioni stradali. e. Sul bordo della strada correva veloce un ciclista. 11 Volgi al femminile o al maschile i seguenti nomi di animali. gatto
volpe
cane
giraffa
asino
orso
• Come funziona il genere per i nomi di animali?
• Tutti i nomi di animali hanno il corrispondente femminile? • “Volpe”, “giraffa” sono già nomi femminili. Come ottengo il maschile?
Si dicono nomi di genere promiscuo.
16 © Casa Editrice G. Principato 007_022_sett_1_ITA.indd 16
05/03/19 11.49
Grammatica L’articolo e il nome
12 Sottolinea i nomi primitivi e cerchia i nomi derivati.
lattaio opera
carta
fiore
latte
cartolaio
collo
libreria
fiorista
libro operaio
collana
13 Specifica gli alterati dei seguenti nomi.
nome gatto
diminutivo
accrescitivo
dispregiativo
vezzeggiativo
gattino
gattone
gattaccio
gattuccio
vento erba casa strada ragazzo 14 Svolgi l’analisi grammaticale dei seguenti nomi. boscaiolo sabbiolina ruscello funghetto sciame posacenere
Osserva l’ultimo nome dell’esercizio precedente. • Da quali parti è formato? Si dice nome
17 © Casa Editrice G. Principato 007_022_sett_1_ITA.indd 17
05/03/19 11.49
SETTIMANA
Il mestiere dello storico 1
Leggi e completa.
Per fonti storiche si intende tutto ciò che permette agli storici di conoscere il passato e di ricostruire eventi accaduti in anni anche molto lontani. Possiamo distinguere le fonti in base alla categoria di appartenenza in: • fonti (diari, annali, cronache); • fonti orali; (racconti, leggende, canti); • fonti (utensili, monete, gioielli); • fonti (graffiti, affreschi, dipinti). Le fonti storiche possono essere volontarie o involontarie. • Le fonti storiche sono quelle create con lo scopo di lasciare ai posteri un ricordo, come riviste, articoli di giornale, libri.
2
Riconosci il tipo di fonte riprodotto nelle illustrazioni.
• Le fonti storiche invece, sono documenti che costituiscono una fonte per lo storico, ma che non sono state create con tale scopo, come ad esempio gli scheletri, gli utensili rinvenuti attraverso gli scavi archeologici e così via.
a.
18 © Casa Editrice G. Principato 007_022_sett_1_ITA.indd 18
05/03/19 11.49
Storia
3
Numera in ordine corretto le seguenti azioni che caratterizzano il mestiere dello storico. Ricostruisce gli avvenimenti del passato. Raccoglie informazioni e dati attraverso le fonti. Si avvale anche dell’aiuto di altri specialisti per studiare i dati e ricostruire correttamente i fatti. Studia e analizza i documenti raccogliendoli in ordine cronologico.
4 b.
Spiega con le tue parole di che cosa si occupano i seguenti specialisti che aiutano lo storico nel suo lavoro (puoi anche consultare il vocabolario).
a. Archeologo
b. Paleontologo
c. Geologo
d. Chimico c.
19 © Casa Editrice G. Principato 007_022_sett_1_ITA.indd 19
05/03/19 11.50
Storia
SETTIMANA
_ Verso il compito di realtà ` Le fonti Utilizzare le fonti per realizzare una breve presentazione della tua scuola indirizzata agli alunni delle classi quinte. 1. Fase della ricerca. Ricerca informazioni relative: • agli anni di costruzione del tuo edificio scolastico; • all’aspetto della tua scuola, raccogliendo immagini o fotografie (puoi scattarne tu oppure cercarne sul sito dell’istituto oppure realizzare dei disegni); all’organizzazione degli spazi interni ed esterni della scuola, grazie • anche alla tua conoscenza diretta; all’esperienza scolastica trascorsa nella tua scuola da una/due persone • che l’abbiano frequentata in passato oppure raccontando tu stesso l’esperienza che stai facendo alla scuola secondaria di primo grado. 2. Fase della progettazione. Organizza le informazioni e le immagini raccolte ideando la struttura di un piccolo libretto o di una presentazione digitale. 3. Fase della realizzazione del prodotto. Realizza un piccolo libretto (cartaceo o digitale) o una breve presentazione digitale da donare/mostrare a un alunno di classe quinta all’inizio del prossimo anno scolastico.
• Ti è piaciuto questo compito? Perché?
• Quali difficoltà hai trovato?
• Quale fase ti è piaciuta maggiormente?
• Sei soddisfatto del prodotto che hai creato?
• Quali capacità hai messo in campo per realizzarlo?
20 © Casa Editrice G. Principato 007_022_sett_1_ITA.indd 20
08/07/19 09.30
Scendi in campo con l’INVALSI INVALSI 1
Leggi con attenzione questa favola di Fedro.
Un lupo magro e sfinito incontra un cane ben pasciuto, con il pelo folto e lucido. Si fermano, si salutano e il lupo domanda: – Come mai tu sei così grasso? Io sono molto più forte di te, eppure, guardami: sto morendo di fame e non mi reggo sulle zampe. – Anche tu, amico mio, puoi ingrassare, se vieni con il mio padrone. C’è solo da far la guardia di notte perché non entrino in casa i ladri. – Bene, ci sto. Sono stanco di prendere acqua e neve e di affannarmi in cerca di cibo. Mentre camminano, il lupo si accorge che il cane ha un segno intorno al collo. – Che cos’è questo, amico? – gli domanda. – Sai, di solito mi legano. – E, dimmi: se vuoi puoi andartene? – Eh, no – risponde il cane. – Allora, cane, goditi tu i bei pasti. Io preferisco morire di fame piuttosto che rinunciare alla mia libertà.
2
Rispondi alle domande.
a. Chi sono i protagonisti della favola? Il cane. Il lupo. Il padrone. Il cane pasciuto e il lupo sfinito.
d. Che cosa significa “pelo folto”? Lucido. Fitto. Morbido. Ispido.
b. Perché il cane è ben pasciuto? Perché sa procurarsi le prede. Perché il padrone lo nutre. Perché ama mangiare sempre. Perché ha costituzione robusta.
e. A che cosa il lupo non vuole rinunciare? Ai pasti. Alla libertà. Agli amici. Al padrone.
c. Che cosa nota il lupo sul collo del cane? Un collare. Un segno. Nulla. Una medaglietta.
f. Che cosa significa “prendere acqua e neve”? Bere. Stare all’esterno. Cercare cibo. Cercare amici.
21 © Casa Editrice G. Principato 007_022_sett_1_ITA.indd 21
08/07/19 09.30
Scendi in campo con l’INVALSI 3
Indica con una crocetta se le seguenti affermazioni sono vere o false. Correggi nell’ultima colonna le affermazioni false.
Il cane è stanco
V
F
Il lupo è magro
V
F
Il cane può allontanarsi liberamente
V
F
Il lupo preferisce mantenere la sua libertà
V
F
Il lupo e il cane si salutano
V
F
4
Correggi l’errore.
Il: articolo indeterminativo, maschile, singolare Amico: nome comune di cosa, maschile, singolare Acqua: nome comune di cosa, maschile, singolare Collo: nome proprio di cosa, maschile, singolare Neve: nome comune di cosa, femminile, plurale 5
Scrivi per ogni nome primitivo un nome derivato.
amico
collo
acqua
neve
6
Scrivi per ogni nome primitivo un nome alterato.
zampe
segno
lupo
cane
22 © Casa Editrice G. Principato 007_022_sett_1_ITA.indd 22
05/03/19 11.50
Storia
_ Verso il compito di realtà ` Il comune oggi 1. Fase della ricerca.
Ricerca i dati del comune in cui vivi (superficie, abitanti, stemma ecc.).
Chi è il sindaco del tuo comune? Quali sono i suoi poteri?
Che cos’è la giunta comunale? Quali sono i suoi poteri?
2. Fase della progettazione: comuni a confronto.
Il comune di oggi indica la stessa realtà dei comuni italiani sorti tra l’XI e il XII secolo? Quali sono le differenze?
3. Fase della realizzazione del prodotto.
Prepara una scheda sintetica che permetta di conoscere meglio il tuo comune. Comune
Abitanti
Provincia
Sindaco
Superficie
Giunta comunale
Luoghi di interesse o da visitare
115 © Casa Editrice G. Principato 103_120_sett_7_ITA.indd 115
05/03/19 11.58
Per ORIENTARTI Mi conosco per crescere Ora sei quasi pronto a iniziare la seconda classe della scuola secondaria di primo grado. Ripensa a te stesso durante la scorsa estate, quando ti accingevi a fare il grande passo dalla scuola primaria alla secondaria e prova a vedere come sei cambiato. Descriviti ed evidenzia eventuali cambiamenti. 1
Costruisci la tua carta d’identità.
•
Aspetto fisico.
•
Carattere e personalità.
•
Amicizie e relazioni.
•
Interessi.
116 © Casa Editrice G. Principato 103_120_sett_7_ITA.indd 116
05/03/19 11.58
Milena Locati
it ca incl
us
iva
Didat
O M E M
1
1. Principali regole ortografiche 2. Le parti del discorso • L’articolo • Il nome • L’aggettivo • Il verbo • Il pronome • La preposizione • La congiunzione • L’avverbio
© Casa Editrice G. Principato 01_17_Memo_1.indd 1
25/03/19 10.18
1
Principali regole ortografiche
-CE,-CIE; -GE-GIE Nella sillaba finale: si usano ce e ge nel plurale di parole che terminano in -cia e -gia preceduti da una consonante
mancia, mance; frangia, frange
si preferisce usare cie e gie nel plurale di parole che terminano in -cia e -gia se la sillaba finale è preceduta da vocale
acacia, acacie; valigia, valigie
la i si mantiene sempre quando è accentata
farmacìa, farmacie; magìa, magie
All’interno delle parole si mantiene la i: in alcuni nomi come residuo di un’antica pronuncia
cielo, cieco
in alcuni nomi di origine latina e nei loro derivati
efficienza, efficiente; società, socievole; sufficienza, sufficiente; igiene, igienico
nei nomi che terminano in -iera, -iere
crociera, raggiera, pasticciere, paciere
C/Q; CCU/CQU/QQU
usa c nelle seguenti parole: arcuato, cuoco, cuore, proficuo, scuola. • Si usa q nelle seguenti parole: iniquo, quoziente, liquore. • Si Il raddoppiamento del suono qu si scrive cqu: acquisto, acqua, nacque. • Si usa ccu quando subito dopo viene una consonante: accusa, accurato, occupare. • Si usa qqu solo in soqquadro. •
H La lettera h non ha un suono specifico; indica: il suono duro di c e g davanti alle vocali e, i: oche, giochi, streghe, ghigno; distingue alcune voci del verbo avere (ho, hai, ha, hanno) da altre parole con lo stesso suono (o, ai, a, anno); si usa in alcune forme esclamative: oh!, ahi!, ah!, ahimè!
• • •
2 © Casa Editrice G. Principato 01_17_Memo_1.indd 2
25/03/19 10.18
MB/MP Davanti a b e p si usa sempre la m, non la n: ambiente, bambola, composizione, Giampaolo (ma Gian Paolo). Fanno eccezione alcuni composti di bene: benpensante, benparlante.
NI/GN
usa ni nelle seguenti parole: colonia, genio, scrutinio, Campania. • Si • In tutti gli altri casi si usa gn: magnifico, ingegno, campagna.
ATTENZIONE! Dopo il gruppo gn, la i non si mette mai (ingegnere, calcagno, ognuno), ad eccezione di quando è accentata (compagnìa) e in alcune voci dei verbi in -gnare (insegniamo, disegniamo, bagniate).
SCE/SCI
si usa sce: ascesa, scelta, pascere. • IlSolitamente sc mantiene la i nelle parole scienza e coscienza e nei loro • digramma scienziato, scientifico, coscienzioso, incosciente, incoscienza.
derivati: La i si conserva anche nelle parole usciere e scie.
LI/GLI Si usa li: nelle sillabe iniziali di parola: liana, lieto, lieve, liuto; fanno eccezione l’articolo gli e i pronomi glielo, gliela, glieli, gliele; quando si ha un suono doppio: allievo, sollievo, cancelliere; nelle parole che conservano la scrittura latina: balia, domicilio, esilio, milione, olio, vigilia; nei nomi propri: Attilio, Aurelio, Emilio, Virgilio; fa eccezione Guglielmo; nei nomi geografici di origine latina: Italia, Sicilia, Versilia; altri nomi, di origine straniera, si scrivono con gli: Marsiglia, Siviglia. Si usa gli: in tutti gli altri casi: famiglia, luglio, maglia.
• • • • •
LE DOPPIE Si raddoppiano le consonanti iniziali del secondo elemento in parole formate con: sopra-, sovra-, contra-, così-
soprattutto, sovraccarico, contrapporre, cosiddetto
a, da, fra, su
attendere, dapprima, frattanto, sussistere
e, o, ne, se, ra
ebbene, oppure, nemmeno, semmai, rappresentare
Inoltre, tutte le consonanti possono presentarsi raddoppiate se si trovano tra due vocali: abbonato, gruppo, fatto, masso, organizzare.
3 © Casa Editrice G. Principato 01_17_Memo_1.indd 3
25/03/19 10.18
1
Principali regole ortografiche
Non si raddoppiano: le consonanti g e z davanti alla terminazione -ione
stagione, moltiplicazione
la consonante z davanti alle terminazioni -ia, -ie, -io furbizia, spezie, ospizio la lettera b davanti alla terminazione -ile
flebile, automobile, impossibile
le consonanti delle parole formate con i prefissi di-, tra-, contro-, sotto-
discendente, tracolla, contromarcia, sottoposto
L’ACCENTO
QUASSÙ
È obbligatorio l’accento: sulle parole tronche formate da due o più sillabe: pa-pà, cit-tà, one-stà, pre-ci-pi-tò; sui monosillabi che contengono due vocali, quando l’accento cade sull’ultima: più, può, ciò, già, giù; sui composti di tre, re, blu e su: ventitré, viceré, rossoblù, lassù; sui monosillabi che hanno significati diversi con o senza accento:
• • • •
MONOSILLABI CON L’ACCENTO
MONOSILLABI SENZA L’ACCENTO
ché
= perché, congiunzione
che
congiunzione o pronome relativo
dà
voce del verbo dare
da
preposizione semplice
dì
= giorno, nome
di
preposizione semplice
è
voce del verbo essere
e
congiunzione
là
avverbio
la
articolo o pronome personale
lì
avverbio
li
pronome personale
né
congiunzione
ne
pronome o avverbio
sé
pronome
se
congiunzione
sì
avverbio
si
pronome
tè
nome
te
pronome
Non occorre segnare l’accento: sui monosillabi che contengono una sola vocale: fu, me, ti, so, tra, sto; sugli avverbi qui e qua.
• •
4 © Casa Editrice G. Principato 01_17_Memo_1.indd 4
25/03/19 10.18
L’ELISIONE E L’APOSTROFO L’elisione è obbligatoria: con gli articoli lo, la e con le preposizioni articolate formate con tali articoli
l’eco, l’ulivo, dell’antiquario, dall’orefice
con l’aggettivo dimostrativo quello/a
quell’elefante, quell’ampolla
con gli aggettivi bello/a, santo/a
bell’e pronto, bell’anfora, sant’Antonio, sant’Agata
con l’avverbio ci davanti a voci del verbo essere che cominciano per e-
c’è, c’era, c’erano
in alcune formule fisse
tutt’altro, l’altr’anno, tutt’al più, a quattr’occhi
L’elisione è vietata: con la forma avverbiale o pronominale ci davanti a parola che inizia per a-, o-, u-
ci andiamo (non c’andiamo), ci amiamo (non c’amiamo)
con la preposizione da, perché potrebbe d’ora in avanti, d’ora in poi, essere confusa con di; fanno eccezione d’altronde, d’altra parte espressioni quali con i pronomi personali li e le
li attende, le elenca
con gli articoli e le preposizioni articolate che precedono parole che iniziano con i + vocale
lo iodio, della iena
con gli articoli le e gli
le arance (non l’arance), gli antichi (non gl’antichi), gli italiani / gl’italiani
Il segno grafico dell’elisione si chiama apostrofo.
5 © Casa Editrice G. Principato 01_17_Memo_1.indd 5
25/03/19 10.18
1
Principali regole ortografiche
IL TRONCAMENTO Il troncamento è obbligatorio: con uno e i suoi composti (alcuno, ciascuno, nessuno)
un elefante, alcun indizio, ciascun uomo, nessun cavallo
con buono
buon uomo, buon compleanno
con bello, santo, quello davanti a nomi bel gioco, quel treno, san Paolo la cui lettera iniziale richiederebbe l’articolo il o un
ATTENZIONE! Fanno eccezione: i santi il cui nome inizia per z: san Zenone, san Zaccaria; con suora e frate davanti a un nome proprio: suor Carla, fra Luca; con una serie di nomi comuni quali signore, professore,
• • •
ingegnere, dottore, cavaliere, seguiti da un nome proprio: il professor Pino, l’ingegner Rosi; con alcune parole come amore, bene, fiore, fine, fino, male, usate in espressioni fisse: amor profano, ben fatto, fior di panna, in fin dei conti, fin lì, mal di denti.
•
Il troncamento non avviene: con le parole al plurale
buoni esiti, buone compagnie, quelle collane, quelle antologie
con parole che iniziano per z, gn, ps, x, s + consonante
bello zaino, uno gnocco, quello pseudonimo, uno xilofono, bello studente
Il troncamento non ha segno grafico.
6 © Casa Editrice G. Principato 01_17_Memo_1.indd 6
25/03/19 10.18
FORME PARTICOLARI DI TRONCAMENTO CHE VOGLIONO L’APOSTROFO
ATTENZIONE! Alcuni verbi al modo imperativo e poche altre parole di uso comune o di derivazione dialettale: be’
bene
mo’
invece di modo
da’
dai
po’
poco
di’
dici
sta’
stai
fa’
fai
va’
vai
invece di
LA MAIUSCOLA Si usa la lettera maiuscola: all’inizio di un testo, all’inizio del discorso diretto, dopo un punto fermo; con i nomi propri di persona e di animale, con i cognomi e con i soprannomi; con i nomi propri geografici di nazioni, città, vie, piazze; con i nomi di corpi celesti. Attenzione: sole, terra, luna vogliono la maiuscola solo quando sono usati nell’ambito astronomico; con i nomi di feste religiose e civili; con i nomi di persone sacre, di divinità e con i loro attributi; con i nomi di enti, società, istituti, pubblici uffici; con i nomi di secoli, di periodi storico-culturali e di avvenimenti storico-politici; con i titoli di film, giornali, riviste, libri, opere d’arte, opere musicali; con i nomi di popoli, specialmente quando indicano quelli del passato; nelle forme di cortesia e di deferenza; nelle sigle (nelle più note può essere maiuscola anche solo l’iniziale); con nomi come Mezzogiorno, Settentrione, Meridione, Oriente, Occidente, Nord, Sud, Est, Ovest quando indicano zone geografiche.
• • • •
• • • • • • • • •
7 © Casa Editrice G. Principato 01_17_Memo_1.indd 7
25/03/19 10.18