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M. Contri
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M. Dal Cortivo
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P. Zani
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M. Contri ●
M. Dal Cortivo
“ L’opera possiede molti elementi apprezzabili... l’idea creativa e significativa di logo/tema conduttore per ogni anno... gli argomenti non scontati e presentati con un linguaggio innovativo”.
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L. Castegini
LIBRO PER LO STUDENTE + LIBRO DIGITALE
Riguardo il corso così si è espressa la Conferenza Episcopale Italiana rilasciando il nulla osta alla pubblicazione (prot. n. 794/2018 del 29 novembre 2018):
L. Castegini
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Corso di IRC per la Scuola Primaria
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A. Bollin
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A. Bollin
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BOOK
IL MIO LAP DI RELIGIONE
UN MONDO DI EMOZIONI GESÙ IN OPERE E PAROLE LA CORONA DELL’AVVENTO I PATRIARCHI D’ISRAELE IL TEMPIO DI SALOMONE
COPIA IN OMAGGIO PER CIASCUN ALUNNO:
IL MIO
P. Zani
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di religione
E IL FASCICOLO DEI LABORATORI CON: ACCOGLIENZA, BIBBIA DA COLORARE, CODING, CLIL, ARTE
Per lo studente Volume per lo studente + Libro digitale + Espansioni online
Corso di IRC
per la Scuola Primaria
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CON QUADERNO OPERATIVO
Il mio LapBook di Religione Fascicolo dei laboratori
Per il docente • Guida didattica
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L’ARTE INSEGNA
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Per lo studente
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A. Bollin ● L. Castegini ● M. Contri M. Dal Cortivo ● P. Zani
2 3 Corso di IRC
per la Scuola Primaria
MAPPE per riassumere e semplificare INCLUSIONE CULTURALE L’ARTE INSEGNA
CLASSE 2a - 3a di Antonio Bollin • Lidia Castegini • Monica Contri • Monica Dal Cortivo • Paola Zani Coordinamento e redazione: Diego Mecenero Consulenza editoriale: Natale Benazzi, Lodovica Cima Progetto grafico e impaginazione: A come Ape di Alessia Zucchi Illustrazioni: Nicoletta Costa, Luca Mingolla, Stefania Bellucci Responsabile di produzione: Francesco Capitano Foto: Shutterstock, archivi La Spiga - San Paolo
Nulla osta della Conferenza Episcopale Italiana Prot. n. 794/2018 Roma, 29 novembre 2018 + card. Gualtiero Bassetti Presidente della Conferenza Episcopale Italiana
Imprimatur della Diocesi di Vicenza Prot. n. 530/2018 Vicenza, 28 dicembre 2018, Festa dei Santi Innocenti + mons. Beniamino Pizziol Vescovo di Vicenza
© 2019 La Spiga Edizioni Via Soperga, 2 - 20124 Milano tel. 02 2157240 info@elilaspigaedizioni.it www.elilaspigaedizioni.it
© 2019 San Paolo Edizioni Piazza Soncino 5 - 20092 Cinisello Balsamo (MI) tel. 02 660751 sanpaoloedizioni@stpauls.it www.edizionisanpaolo.it
Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale così come la sua trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo senza previa autorizzazione scritta da parte dell’editore. L’editore è a disposizione degli aventi diritto tutelati dalla Legge per eventuali e comunque non volute omissioni o imprecisioni nell’indicazione delle fonti bibliografiche o fotografiche. Stampato in Italia presso Tecnostampa – Pigini Group Printing Division Loreto - Trevi 19.83.205.0P
CLASSE SECONDA Acqua, acqua, acqua
Unità 1: Sete di meraviglie Pippo, pesce di mare In barca sulla Senna La Bibbia, libro dei record La prima pagina della Bibbia: la creazione L’uomo custode del mondo Con San Francesco Un Papa di nome Francesco Il San Francesco di Giotto INCLUSIONE CULTURALE
4 6 7 8 10 11 12 13
Per riassumere e semplificare 14
Unità 2: L’attesa diventa gioia Aspettare… il mio compleanno! Che bello: arriva il Natale! Avvento significa attesa L’attesa di Maria Un presepe a costo zero La nascita di Gesù nei Vangeli Il presepe più bello Nascere nella povertà
15 16 17 18 19 20 21
INCLUSIONE CULTURALE
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Per riassumere e semplificare 23
Unità 3: Acqua viva La sorgente Il Battesimo di Gesù Pescatori di uomini: i 12 apostoli I miracoli… dell’acqua L’acqua del Battesimo Con tutta l’acqua del mondo
24 25 26 27 28 29
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Per riassumere e semplificare 31
Unità 4: Una sorgente di Vita Gesù seduto al pozzo Gesù acqua viva Donne al tempo di Gesù Parole parole parole Come un chicco caduto nella terra Gesù entra a Gerusalemme La Pasqua di Gesù Uccellino venuto dal bosco Cibi pasquali
32 33 34 35
INCLUSIONE CULTURALE
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Per riassumere e semplificare 41
Unità 5: La Chiesa, un fiume La Chiesa come un fiume La discesa dello Spirito Santo La festa di Pentecoste Il linguaggio dei credenti Pregare in tre parole La preghiera nelle religione
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INCLUSIONE CULTURALE
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Per riassumere e semplificare 48 Indice Classe 3a Indice quaderno operativo
Classe 2a Classe 3a
49 97 120
a
CLASSE 2
eravigli S ete di m
e
PIPPO, PESCE DI MARE Mi chiamo Pippo e sono un piccolo Abito nell’acqua del
di colore
vicino a Jesolo
e ogni estate vedo tante persone sotto l’ A me piacciono soprattutto i
.
che si divertono
a giocare nell’acqua, a nuotare, sguazzare e a fare tuffi.
Esploratori naturali.
a nd e: oc e alle dom Ris pondi a v ? 1. Chi è Pippo o so gno? gno? 2. Qual è il su are il suo so z liz a e r a lo sti aiu tar om e potre 3. C ta gna? are o la mon m il i c is r fe e h ai vis to 4. Tu pr uesta estate q i d e z n a c a ev ura nte le tu 5. D e: tto escla m ar fa a h ti e h c q ualcos a llo>? Cos a? <Oh, c h e b e
R IS PO N DIA M
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O
.
CLASSE 2 a
S ete di m eravigli e
Vi devo confidare un mio sogno: vorrei anch’io andare in vacanza! Mi piacerebbe andare in
,
ma purtroppo mi hanno detto che là non ci sono laghetti di acqua salata… Come potrei fare?
ni d elle Unis ci i punti ompleterai imm a gini e c el il racconto d sc e Pippo. simpatico p e
C REIA MO
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CLASSE 2
eravigli S ete di m
e
IN BARCA SULLA SENNA L’opera d’arte che qui vedi è un dipinto a olio su tela di un grande pittore francese. Si tratta di un paesaggio molto bello con tanti colori e una particolare luce.
FIUME
A
I
L’ARTE NS EGN
adro: q ua nte Os s erva il q u ia, ipinte! C erc h cos e sono d he nti, le cos e c tra le s e gue re l’uomo: p uò re aliz za RE MO TE RR A
BA RCA
LUC E
uesta op era “le g g ere” q a o m ia v o Pr a ve dia mo: a? e a dire cos il fium e S en n to in ip d è i r olo 1. Con q uali c ipinto? ci sono nel d e n so r e p te 2. Qua n rc h e ve di? 3. Qua nte ba ? sullo sfondo 4. Cos a c’è d el sole? s si d ella luc e le if r i i d e v e 5. D ov
R IS PO N DIA M
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MU R E T TO
CA PPE LLO
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Pierre-Auguste Renoir, In barca sulla Senna, Londra.
CASA
CIE LO
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CLASSE 2 a
S ete di m eravigli e
LA BIBBIA, LIBRO DEI RECORD La Bibbia è il libro sacro dei cristiani e degli ebrei. Racconta di Dio che da sempre vuole bene agli uomini. È un libro …da record.
È il primo libro stampato al mondo. È stato tradotto in più di 2000 lingue. È l’unico libro portato dagli astronauti sulla Luna. È un libro, ma contiene 73 libri.
BIBBIA: la parola Bibbia somiglia alla parola “biblioteca” e, infatti, deriva da un nome greco che significa “libri”. Come in una biblioteca, nella Bibbia sono contenuti tanti libri da leggere.
La Bibbia è come un tesoro prezioso, perché insegna qual è il segreto della felicità attraverso racconti e avventure di tanti diversi personaggi.
LO SAI?
La prima parte della Bibbia è il libro sacro degli ebrei.
LO SAI?
Il libro sacro dei musulmani si chiama Corano ed è scritto in arabo.
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CLASSE 2
eravigli S ete di m
e
LA PRIMA PAGINA DELLA BIBBIA... All’inizio della Bibbia c’è un bellissimo racconto che spiega chi è stato a creare il mondo e la vita. Leggiamo. In principio non esisteva nulla. Solo Dio. Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. E Dio vide che era una cosa buona. E fu sera e fu mattino del primo giorno. Poi Dio creò il cielo e il mare. E Dio vide che era una cosa buona. E fu sera e fu mattino del secondo giorno.
Poi Dio fece emergere la terra dal mare e creò l’erba, i fiori, i cespugli e gli alberi. E Dio vide che era una cosa buona. E fu sera e fu mattino del terzo giorno.
Poi Dio creò il sole, la luna e le stelle. E Dio vide che era una cosa buona. E fu sera e fu mattino del quarto giorno. re a zione? gior ni d ella c i o n so ti n a 1. Qu da Dio re altà c re ate li a u q e te n ua 2. Q nto? te nel racco sono nomina
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CLASSE 2 a
S ete di m eravigli e
...LA CREAZIONE DEL MONDO Dio fece nascere i pesci dell’acqua e gli uccelli che volano nel cielo. E Dio vide che era una cosa buona. E fu sera e fu mattino del quinto giorno. Poi Dio creò tutti gli animali della terra. Alla fine creò l’uomo a sua immagine e somiglianza e vide che era una cosa molto buona. Sesto giorno. Il settimo giorno Dio si riposò, ammirando quanto fatto. Questo è ciò che racconta il primo libro della Bibbia, chiamato Genesi. GENESI: il primo libro della Bibbia si chiama Genesi, parola che in greco significa “origine” e, infatti, narra di come è nato il mondo.
o d el q u a d e r n A pa gina 100 co overai il “gio op erativo tr ne”. Diver ti ti d ella cre a zio mpa gni. con i tuoi co
GIO C H IA MO
o d el q u a d e r n A pa gina 99 overai il op erativo tr lla cre a zione racconto d e e gioc a ndo. da ricostr uir
C REIA MO
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CLASSE 2
eravigli S ete di m
e
L’UOMO CUSTODE DEL MONDO Dio ha creato tutte le cose e le ha date all’uomo e alla donna perché se ne prendano cura. Che bello: piante, animali, mari, laghi, montagne …è tutto nostro!
Ma attenzione: niente va rovinato! Secondo la Bibbia l’uomo e la donna sono i custodi del mondo non per distruggerlo, ma per conservarlo bello così come Dio l’ha creato.
n parole tue. Completa co tura p erc hé Io a mo la na
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O R IS PO N DIA M
le cos e da . Quali sono ito p a c i a h e Ve dia mo s erc hiale e la natura? C lla e b e r e d n q uelle fare p er re gno di m ati ta e s n u n o c e c c a nc ella inve evono fare. c h e non si d i fiori. ar d a b ere a D . o r e lb Pia ntare un a a ter ra. re c ar tacc e a tt u B iumi. Inq uinare i f hi. ndiare i bosc e c In li. a im n li a Carez zare g
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CLASSE 2 a
S ete di m eravigli e
CON SAN FRANCESCO San Francesco nacque ad Assisi in una famiglia molto ricca. Il padre vendeva stoffe pregiate. Da giovane Francesco amava divertirsi con i suoi amici ma, dopo essere stato in guerra, non si divertiva più con le cose di prima e voleva qualcosa di più: la felicità che dura per sempre. Gesù un giorno parlò al suo cuore e Francesco rinunciò a tutte le sue ricchezze per seguirlo vivendo da povero ma finalmente felice. Un giorno San Francesco scrisse questa “poesia” dedicata a Dio che ha creato ogni cosa.
IL CANTICO DELLE CREATURE Laudato si’ mio Signore con tutte le tue creature, specialmente per fratello sole, la luna e le stelle. Laudato si’ mio Signore per fratello vento e per l’aria. Laudato si’ mio Signore per sorella acqua.
tu. Ora continua er io Signore p Laudato si’ m
Laudato si’ mio Signore per sorella nostra madre terra, che produce frutti, fiori ed erba. Laudato si’ mio Signore per fratello fuoco, che illumina la notte.
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CLASSE 2
eravigli S ete di m
e
UN PAPA DI NOME FRANCESCO Papa Francesco, la guida di tutti i cristiani, ha scritto un documento con un importante messaggio sulla natura e sul creato, questo grande dono fatto da Dio agli uomini.
Il dono di Madre Terra.
Questo documento si intitola Laudato si’, proprio perché San Francesco aveva scritto quel cantico che hai letto prima. Il Papa dà dei consigli molto utili, i comandamenti verdi: • Non sprecare l’acqua. • Differenziare i rifiuti. • Evitare di usare la plastica. • Non sprecare la carta. • Trattare bene piante e animali. • Non inquinare l’aria o l’acqua. • Spegnere le luci inutili. • Piantare nuovi alberi. • Essere pacifici con tutti. • Aiutare soprattutto i poveri.
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COMANDAMENTO: regola da osservare per fare il bene ed evitare il male.
Apriamo la
CLASSE 2 a
classe a tu
INCLUSIONE
tti!
CULTURALE
IL SAN FRANCESCO DI GIOTTO Giotto è un grande pittore che dipinse nella Basilica di San Francesco ad Assisi alcune scene della vita del santo. Vediamone due.
LA PREDICA AGLI UCCELLI
Il luogo della predica a Cannara.
Si narra che Francesco era così bravo a parlare delle meraviglie del creato e dell’amore di Dio che, per ascoltarlo, scesero un giorno dal cielo anche degli uccelli. Questi si posarono davanti a lui e rimasero fermi in silenzio ad ascoltarlo. Tutti gli abitanti di Cannara, il paese dove avvenne questo fatto, rimasero grandemente stupiti e ammirati.
SAN FRANCESCO DAVANTI AL SULTANO Un’altra volta, Francesco incontrò il sultano musulmano Melek El Kamel e gli raccontò della sua fede in Gesù. Il sultano ne restò ammirato, ma chiese una prova della potenza di questo Dio tanto caro a Francesco. Così il santo camminò a piedi nudi sopra un fuoco senza farsi alcun male e mostrò poi a tutti i suoi piedi, per nulla scottati.
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CLASSE 2
PLIFICA R E M E S E E R UME PE R RIAS S
C’È UN MONDO MERAVIGLIOSO ATTORNO A ME!
NATURA
NELL’ARTE
NELLA BIBBIA
EBREI
CRISTIANI
CREAZIONE
AMORE E RISPETTO PER LA NATURA SAN FRANCESCO
PAPA FRANCESCO
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CLASS
E2 L’attes a d iventa gio ia
a
ASPETTARE... IL MIO COMPLEANNO! Quando mancano pochi giorni al nostro compleanno, che meraviglia! La venuta di quel giorno è una gioia: aspettare gli amici, pensare alla festa, ai regali… tutto è fantastico! Si fanno tanti preparativi per una giornata che sarà poi ricordata per molto tempo.
INGREDIENTI DELLA FESTA
• Torta
con candeline • Addobbi per la stanza • Dolci e bibite • Stare da solo • Inviti per la festa • Comprare tante cose • Musica o d el q u a d e r n A pa gina 102 overai una op erativo tr o! i comple a n n b ella tor ta d
GIO C H IA MO
i barattoli Sottoline a ne ti e le gli in gre dien ste d ella emozioni giu ple a n no. festa di com
A P P RO FO N D
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EMOZIONI DELLA FESTA
• Gioia • Allegria • Invidia • Voglia
di giocare Tristezza • Giusto di stare insieme • Sentirsi al centro COMPLEANNO: parola che deriva dalla lingua spagnola e significa “compiere, concludere l’anno”.
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CLASSE 2
nta gioia e iv d a s e t L’at
CHE BELLO: ARRIVA IL NATALE! Come si sente e come si vede che sta arrivando Natale! Alla tv quanta pubblicità
di panettoni,
pandori e regali di Natale! In città
quante vetrine luccicanti, alberi
illuminati e canzoni natalizie nei centri commerciali! Anche in molte case si nota l’arrivo di questa festa.
Il presepe da costruire con tante statuine.
Il calendario dell’Avvento con 25 finestrine da aprire.
La candela calendario con la cera segnata da 1 a 25.
L’albero di Natale con le sue luci e gli addobbi.
che ente le cos e Colora sola m ttes a s a tua nell’a a c a i r a p e r p el Natale. d ella festa d
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SC R I V IA MO
La corona dell’Avvento con quattro candele da accendere.
d el A pa gina 102 p erativo q u a d e r no o me scoprirai co a costr uire un ndario c a nd ela c ale d ell’Avvento.
C REIA MO
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E2 L’attes a d iventa gio ia
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AVVENTO SIGNIFICA ATTESA l cristiani non pensano al Natale solo il 25 dicembre, ma si preparano prima, durante le quattro settimane che precedono la festa della nascita di Gesù: il periodo dell’Avvento.
CASETTA DELL’AVVENTO
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e r no 105 d el q uad a in g a p a Rita glia el Natale; er sona g gi d op erativo i p stre d ella re sulle fine u ig f le lla o c in lora. Avvento e co c a s etta d ell’
GIO C H IA MO
AVVENTO: deriva da una parola latina che significa “venuta, arrivo” e per i cristiani si intende l’arrivo di Gesù.
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nta gioia e iv d a s e t L’at
L’ATTESA DI MARIA L’arte insegna molte cose interessanti. Osserva la scena dell’Annunciazione in terracotta, realizzata molto tempo fa da Andrea della Robbia per il santuario della Verna, in Toscana. A
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L’ARTE NS EGN
L’Annunciazione nell’arte.
e l’op era Os s erva b en a ndo ti d’ar te e, q u c hiudi s enti sicuro, o ndi a il libro e ris p m a nd e voc e alle do ti farà d el q uiz c h e l’ins e gna nte.
A P P RO FO N D
A P P RO FO N D
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Maria è seduta e ha un’espressione dolce e umile. L’angelo Gabriele, inginocchiato davanti a lei, le dà l’annuncio di Dio: «Maria, sarai la madre di Gesù». Al centro notiamo un vaso di gigli, simbolo della purezza di Maria e una colomba, simbolo dello Spirito Santo che scende sulla Vergine. Sopra l’angelo Gabriele c’è Dio Padre circondato dalle teste di alcuni angioletti. Sulla base dell’opera vediamo una scritta in latino che riporta le parole dette da Maria all’angelo: «Eccomi, sono la serva del Signore, si faccia di me come tu hai detto».
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E2 L’attes a d iventa gio ia
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UN PRESEPE A COSTO ZERO Nella notte di Natale del 1223 San Francesco e i suoi frati erano a Greccio, un piccolo paese in centro Italia. Volevano festeggiare la nascita di Gesù in modo speciale. Organizzarono così dentro a un bosco un presepe vivente e misero in scena la nascita di Gesù. Da questo episodio nacque la tradizione di allestire nelle case il presepe in attesa del Natale. Oggi si usano statuine di plastica, di legno, di ceramica, di cartone… insomma si può realizzare il presepe in mille modi. In tutto il mondo si prepara il presepio: in montagna
in mare
in Africa
in Sudamerica
Io, presepista.
a g gi o o s ei p er son n e lm a i d r o Ric i q ui sotto. es ep e? Sc riv r p l e d ti n e elem
a Roma
nelle case
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CLASSE 2
nta gioia e iv d a s e t L’at
LA NASCITA DI GESÙ NEI VANGELI Ascolta dall’insegnante la storia della nascita di Gesù come viene raccontata nei Vangeli di Luca e di Matteo. Da’ un titolo a voce alle otto vignette che LUCA e MATTEO: due dei aiutano a ricordare gli avvenimenti del quattro evangelisti che Natale. Confronta poi con quanto hanno scrissero la storia della scritto i tuoi compagni e colora le scene. vita di Gesù. Gli altri sono Marco e Giovanni.
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E2 L’attes a d iventa gio ia
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IL PRESEPE PIÙ BELLO La vigilia di Natale Dio chiamò un angelo e lo incaricò di scendere sulla terra per vedere quale bambino aveva fatto il presepe più bello. L’angelo scese e, vedendo tantissimi bei presepi, non sapeva quale scegliere. Ad un certo punto, ne vide uno di enorme in una ricca villa. Di certo era il più bello ma, proprio in quel momento, sentì la voce di un bambino che pregava nella stanza accanto: «Caro Gesù, hai visto il mio bellissimo presepe? Bene, adesso devi portarmi tantissimi regali, tutti solo a me e a nessun altro!». L’angelo si rattristò e, tornando verso il cielo, visitò un’ultima casa, molto povera, con un piccolo presepe fatto di cartone. Anche in quella casa sentì la voce di un bambino che diceva: «Caro Gesù, per me non voglio nulla ma, se puoi, porta un po’ di felicità ai miei genitori, soprattutto al papà che è senza lavoro e non dimenticarti i bambini poveri del mondo, che sono molto più sfortunati di me». L’angelo si commosse e capì che quel presepe di cartone di certo era il più bello di tutti! Volò quindi in cielo perché non vedeva l’ora di raccontare tutto a Dio che di certo sarebbe stato orgoglioso di questo bimbo povero, ma ricco d’amore.
onto, poi Le g gi il racc do m a nd e ris pondi alle ns e gna nte. c h e ti farà l’i
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CLASSE 2
ti!
lasse a tut
c Apriamo la
URALE T L U C E N O I S INCLU
NASCERE NELLA POVERTÀ
Gesù, il re dei re, nasce povero, in una stalla lontano da casa e come lettino ha una mangiatoia …eppure è il Figlio di Dio, il Salvatore dell’umanità.
Purtroppo 3 miliardi di persone vivono con solo 2,50 euro al giorno e con questa cifra devono mangiare e procurarsi tutto il resto che è necessario per vivere.
I NUMERI DELLA POVERTÀ NEL MONDO Nel mondo quanti bambini sono meno fortunati di te! Sono circa 7 miliardi gli abitanti di tutto il mondo.
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300 persone ricchissime al mondo possiedono tanto quanto i 3 miliardi di persone povere. Tra le restanti persone ci siamo probabilmente noi. con ” d ella tor ta e tt e “f le a r Colo ch e elle tre f ra si d i r lo o c si s gli ste o sopra tto, sc rivend h ai app ena le di c os a ure cor rette it ic d le e h c n a g enda. , a mo’ di le o n ta n e s e r p rap
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PE R RIAS S UME
CLASSE 2 a
R E E SE MP LIFICA R E
QUANDO C’È ARIA DI FESTA... ...COME PER UN COMPLEANNO IN ARRIVO!
CHE BELLO FARE FESTA! IL RACCONTO DEI VANGELI: LUCA E MATTEO
NATALE L’ATTESA DELLA NASCITA DI GESÙ
DI MARIA
DEI CRISTIANI
ANNUNCIAZIONE: “SARAI LA MAMMA DI GESÙ”
AVVENTO: UN PERIODO DI PREPARAZIONE
IL PRESEPE NEL MONDO
25 DICEMBRE
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CLASSE 2
a Acq ua viv
LA SORGENTE Tre viandanti si trovavano insieme presso una sorgente che scaturiva da una roccia sulla quale c’era una scritta: “La sorgente sia il tuo modello”. I tre si misero a discutere sul significato della frase. Il primo che era un mercante disse: «Sagge parole queste. La sorgente, lungo il suo percorso, raccoglie altre acque e diventa un grande fiume, così l’uomo deve occuparsi dei suoi affari per aumentare sempre di più le sue ricchezze!». Il secondo, che era un giovane, disse: «Per me la scritta si riferisce all’uomo che nel suo modo di parlare dev’essere limpido e sincero come l’acqua di questa fonte». Il terzo, che era un vecchio, disse: «La sorgente è proprio un modello. Essa offre da bere a tutti senza chiedere nulla, ci insegna a fare del bene senza aspettare alcuna ricompensa». Tratto dal racconto I tre viandanti dello scrittore russo Lev Tolstoj m a nd e: a q ueste do e c o v a o m Ris pondia l racconto? r sona g gi d e e p i o n so i h 1. C ? e, s econdo te hi h a ra gion 2. C ell’acq ua? tre q ualità d o n e lm a e ir ai d 3. S
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lla a sor g ente su Dis e gnate un a gni poi tre comp te lie g e c S . a lava gn m ati z zare n no a dra m c h e provera il racconto.
Z IA D R A M M A T IZ
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CLASSE 2 a
Acq ua viv a
IL BATTESIMO DI GESÙ Osserva la scena del Battesimo di Gesù dipinta da Joachim Patinir e leggi, più sotto, come il Vangelo di Matteo racconta questo fatto.
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L’ARTE NS EGN
Joachim Patinir, Battesimo di Cristo, Vienna.
o F . c a s ella V la a r r a b e i Le g g o di Galile a. er so nel la g m im è sù e G 1. n ni. esù c’è Giova 2. Vicino a G q uila. Gesù c’è un’a i d a st te la 3. Sopra into. volte nel dip e tr e r a p p a 4. Giova n ni c’è Dio Padre. lo ie c l e n lto 5. In a
O R IS PO N DIA M
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In quei giorni Gesù venne da Nazaret, dove aveva sempre abitato con Maria e Giuseppe, fino al fiume Giordano dove fu battezzato da Giovanni il Battista. Si aprirono i cieli e discese lo Spirito Santo sotto forma di colomba. Si sentì una voce dal cielo che disse: «Ecco il mio Figlio, l’amato. lo l’ho mandato, ascoltatelo!» (cfr Mt 3,13-17).
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a Acq ua viv
PESCATORI DI UOMINI: I 12 APOSTOLI Gesù inizia la sua missione: mostrare a tutti l’amore di Dio con gesti e parole. Sceglie alcuni amici che lo seguano in ogni città e siano testimoni delle sue opere: i dodici apostoli. I primi quattro li chiama in riva al lago di Galilea, dicendo loro che sarebbero diventati “pescatori di uomini”.
Intervista agli Apostoli
APOSTOLO: parola che deriva dal greco e significa “inviato”.
cq ua nd e la go d’a a r g iù p il è ea Il la go di Galil ofondità i Gesù. La pr d a r r te lla e dolc e d giria mo tu tto 40 m etri. S e a c ir c i d è m etri. m a s sim a ria mo 53 chilo r o c r e p o g attor no al la e opp ure o di Tib eriad g la e h c n a E ra chia m ato il nom e da p re nd e ndo t, e r a s e n e G la go di sue rive. o poste sulle n a r e e h c tà alcune cit
A P P RO FO N D
IA MO
o d el q u a d e r n A pa gina 109 la oi costr uire op erativo p u apostoli. barc a d e gli
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C REIA MO
CLASSE 2 a
Acq ua viv a
I MIRACOLI... DELL’ACQUA Gesù ha compiuto numerosi miracoli. Ma cosa sono questi miracoli? Sono gesti straordinari che mostrano a tutti la bontà e la potenza di Dio. Lo sai che alcuni miracoli di Gesù hanno a che fare con l’acqua?
sui a pa gina 111 à it iv tt l’a i lg Svo piu ti ll’acq ua” com “miracoli d e e di più? ale ti colpis c da Gesù. Qu Perc hé?
C REIA MO
Ascolta l’insegnante che ti legge questi racconti del Vangelo.
Giovanni 2,1-11 GESÙ DONA NUOVA GIOIA La trasformazione dell’acqua in vino
Marco 4,35-41 GESÙ LIBERA DALLA PAURA La tempesta calmata
Luca 5,1-11 GESÙ SORPRENDE TUTTI La pesca miracolosa Matteo 14,22-27 GESÙ È POTENTE Gesù cammina sull’acqua
o q uad er n Dis e gna sul tu colpito. c h e più ti h a
DISEG N IA MO
o il miracolo
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CLASSE 2
a Acq ua viv
L’ACQUA DEL BATTESIMO • Qualcuno di voi ha mai assistito a un Battesimo? • Cosa sapete di quella celebrazione? • Il Battesimo è considerato un dono. Di chi?
Il rito del Battesimo.
Dice Gesù: «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo». (Marco 16,15-16)
Il Battesimo è un sacramento cioè un dono speciale di Gesù che tutti i cristiani ricevono nella comunità dei credenti, cioè la Chiesa. Fa’ un cerchio intorno alle parole che riguardano il Battesimo:
VESTE BIANCA BISCOTTO ACQUA GIOIA
CANDELA TAVOLO LETTO OLIO SANTO
ta: piega i petali Scrivi il tuo nom e su un fiore di car e richiuso ver so l’interno e poi appoggia il fior Il fiore si dentro una bacinella d’acqua. Magia! nom e. aprirà poco a poco e apparirà il tuo
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GIO C H IA MO
CLASSE 2 a
Acq ua viv a
CON TUTTA L’ACQUA DEL MONDO EBRAISMO: ACQUA CHE DONA VITA
EBREI
L’acqua è un regalo di Dio per ogni
persona. Distrugge il male e dà la vita.
La Bibbia dice che Dio rinnova ogni giorno il suo dono con la pioggia che scende su buoni e cattivi. ISLAM: ACQUA CHE RENDE PURI
MUSULMANI
L’acqua lava le varie parti del
corpo e prepara il fedele alla preghiera.
Ogni buon musulmano lava viso, braccia e piedi prima di entrare nella moschea per la preghiera a Dio, chiamato Allah. INDUISMO: ACQUA CHE SALVA
INDUISTA Immergersi
nell’acqua è segno di cambiamento
In India c’è un grande fiume sacro, il Gange, nel quale i fedeli induisti si immergono per ottenere il perdono per i mali commessi.
e di volontà di
diventare più puri e più buoni.
CON SAN FRANCESCO D’ASSISI Ricordate? Lui chiamava l’acqua “sorella” e nel Cantico delle creature diceva che essa è “utile, umile, preziosa e casta”.
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ti!
lasse a tut
c Apriamo la
URALE T L U C E N O I S INCLU
ACQUA, ACQUA, ACQUA GLI SPORT D’ACQUA I RECORD DELL’ACQ
UA
• L A CASCATA più al ta del mondo è Il Sa nto Angel (979 metri) e si trov a in Venezuela. • I L FIUME più lungo del mondo è il Rio de lle Amazzoni (6937 chilometri) e si trova in Sudamer ica. • I L LAGO più grande del mondo è il Mar Caspio in Asia. • L ’OCEANO più gran de al mondo è l’Oce ano Pacifico.
• Nuoto • Pallanuoto • Trampolino • Nuoto sincronizzato • Canottaggio • Surf • Vela • Immersione
L’ACQUA NELLE FRASI UNA POESIA SULL’ACQUA Acqua di monte, acqua di fonte, acqua piovana,
• Acqua in bocca! • Sentirsi come un pesce fuor d’acqua. • Ne è passata di acqua sotto i ponti… • Tirare acqua al proprio mulino.
acqua sovrana, acqua che odo, acqua che lodo, acqua che squilli, acqua che brilli,
PITTURA CON L’ACQUA L’ACQUERELLO è una tecnica di pittura che prevede l’uso di colori in polvere diluiti con l’acqua. Il risultato è luminoso e trasparente: che belli i paesaggi, il cielo, i fiori colorati ad acquerello!
acqua che canti e piangi, acqua che ridi e muggi. Tu sei la vita e sempre sempre fuggi.
SCOPERTE ANTICHE
Gabriele D’Annunzio
IL POZZO più antico è stato trovato in Israele (8000 anni prima di Cristo). IL MULINO AD ACQUA più antico risale al popolo dei Sumeri in Mesopotamia.
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IMPIANTI DI IRRIGAZIONE per i campi e i giardini furono costruiti per primi da Babilonesi ed Egiziani.
PE R RIAS S UME
CLASSE 2 a
R E E SE MP LIFICA R E
L’ACQUA, ELEMENTO VITALE
BATTESIMO DI GESÙ
DALL’ACQUA LA VITA
INIZIO DELLA MISSIONE DI GESÙ
CHIAMATA DEI PRIMI APOSTOLI (PESCATORI)
I MIRACOLI... ...DELL’ACQUA
BATTESIMO DEI CRISTIANI
L’ACQUA NEI RITI DELLE ALTRE RELIGIONI
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ente Una s or g
di Vita
GESÙ SEDUTO AL POZZO Osserva la scena dell’incontro tra Gesù e la samaritana al pozzo, in un mosaico del gesuita Marko Ivan Rupnik, conservato in una chiesa di Capiago, in Lombardia. A
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L’ARTE NS EGN
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e l’op era Os s erva b en a ndo ti d’ar te e, q u c hiudi il s enti sicuro, insi em e libro e prova a gni a ai tuoi comp a voc e alle ris pond ere l q uiz c h e do m a nd e d e gna nte. ti farà l’ins e
A P P RO FO N D
La donna samaritana era giunta al pozzo per prendere l’acqua ma, dopo aver ascoltato Gesù, lascia la brocca e chiede l’Acqua viva, cioè il dono di Gesù stesso. Il mantello di Gesù, infatti, sembra avvolgerla come tra le onde di un mare che viene proprio dalla sua persona.
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Una s or g ente
di Vita
GESÙ ACQUA VIVA Quel giorno Gesù si trovò a passare in Samaria, una particolare zona della sua terra. Era stanco, aveva sete e vide un pozzo con una donna che stava prendendo dell’acqua. Allora si avvicinò e domandò alla donna un po’ d’acqua da bere. La samaritana si stupì che Gesù le domandasse da bere: non sapeva ancora che quello sarebbe stato l’incontro più importante della sua vita. Gesù le disse: «Se tu sapessi chi ti ha chiesto “dammi da bere”, tu stessa gli avresti chiesto dell’acqua ed egli ti avrebbe dato dell’acqua viva che toglie la sete per sempre». (Dal Vangelo di Giovanni 4,1-26)
Il racconto continua e Gesù fa capire alla donna che lui sa tutto di lei e della sua vita. Egli può donarle la vita vera. La donna, stupita e piena di gioia, torna in città per raccontare a tutti di questo speciale incontro. Dentro di lei sente che la sua vita non sarà più quella di prima.
oc e, Ris pondi a v o? sete? Qua nd ta n ta to u v a 1. Hai m ai ione re la sens a z e iv r sc e d i o om e pu 2. C avevi dop o c h e n e a u q c a e r e b di va a bis o gno? Pro to n ta sì o c to s enti ole tue. dire con par pito: m o s e h ai c a ia d e v a m , difficile 3. È com e e c h e Gesù è ir d i o u v a s co er gli uomini? acq ua viva p
R IS PO N DIA M
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ente Una s or g
di Vita
DONNE AL TEMPO DI GESÙ Al tempo di Gesù le donne non erano considerate libere: erano ritenute come una proprietà prima del padre e poi del marito. I loro compiti in casa erano questi: far crescere i figli, attingere l’acqua, macinare il grano, preparare il cibo, servire a tavola e prendersi cura dell’abitazione. Attinge acqua, prepara il cibo, confeziona vestiti per tutti. Si nasconde nella casa se arrivano ospiti. Per strada va dietro al marito a piedi. Racconta ai bambini le storie del passato.
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gni: i tuoi compa n o c ti ta n o r f Rifletti e con a nc h e don na è così la r e p te o s ec o nd ondo? i pa esi d el m i tt tu In i? g g o
A P P RO FO N D
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Donne di ieri e di oggi.
CLASSE 2 a
Una s or g ente
di Vita
PAROLE PAROLE PAROLE Quante volte parlando usiamo delle frasi come queste, aiutandoci con delle immagini:
BELLO COME IL SOLE
BUONO COME IL PANE
BRUTTO COME IL TEMPORALE
Anche nei Vangeli si parla di Gesù con immagini. Egli è:
ACQUA VIVA
PANE DI VITA
LUCE DEL MONDO
Queste immagini servono per avvicinarsi alla verità. Hai capito, vero? Gesù, il Figlio di Dio, viene chiamato così, con delle immagini, per far intuire a tutti il suo mistero, cioè chi è veramente.
Gesù è acqua viva perché chi segue le sue parole non avrà più sete di altre cose.
Gesù è pane vivo perché dona tutto se stesso all’umanità intera.
Gesù è luce del mondo perché illumina la vita di tutti.
A proposito di immagini... discepoli e parlando delle cose Un giorno Gesù era con i suoi se questa frase: «Se il chicco di che gli sarebbero accadute dis , rimane solo; se invece muore grano caduto a terra non muore ngelo di Giovanni 12,24). produce molto frutto» (dal Va
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ente Una s or g
di Vita
COME UN CHICCO CADUTO NELLA TERRA Chiccolino è un chicco di grano che, caduto nella terra, diventerà una bella spiga. Indica il pavimento con l’indice della mano destra.
Chiccolino dove stai? Sotto terra, non lo sai? E lì sotto non fai nulla? Dormo dentro la mia culla. E se tanto crescerai
Unisci tutte le dita di una mano e scuotila.
tu che cosa mi darai? Una spiga metterò:
Muoviamo le dita come fossero tanti chicchi.
tanti chicchi ti darò.
Il contadino semina Chiccolino nel suo campo assieme ad altri chicchi. Sotto terra Chiccolino passa apparentemente morto tutto l’inverno, ma ecco che a primavera si rompe e accade che:
mette radici 36
Appoggia le mani una sopra l’altra e dondola le braccia a mo’ di culla.
diventa una piantina
moria la Impara a m e i Chiccolino, fila strocc a d i. esti propost mim a ndo i g
Z IA MO D R A M M A T IZ
dona una bella spiga
CLASSE 2 a
Una s or g ente
di Vita
GESÙ ENTRA A GERUSALEMME A
L’ARTE NS EGN
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Osserva quest’antica icona che raffigura l’ingresso di Gesù e degli apostoli a Gerusalemme. ICONA: parola che significa “immagine”. È una pittura sacra che dipingono solo alcuni monaci. Non è solo un’opera d’arte, ma una piccola finestra sul mistero di Dio.
? 1. D ov’è Gesù r so r sona g gi ve hi sono i p e 2. C cui è rivolto? iccole le p er sone p o n n fa a s o 3. C eri? uelle sugli alb in ba s so? E q o le p er sone 4. Cos a fa n n d ella città? all’in gres so m a no l’uomo os a ti ene in 5. C s s e? dava nti ad e
R IS PO N DIA M
Icona bizantina dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme.
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di Vita
LA PASQUA DI GESÙ A Gerusalemme si svolgono gli ultimi avvenimenti della vita di Gesù.
L’ULTIMA CENA
LA PREGHIERA DI GESÙ
L’ARRESTO DI GESÙ
GESÙ MUORE IN CROCE
Gli ultimi giorni di Gesù.
do gni, spie ga n Colora i dis e e c os a con parole tu a. ia scuna sc en avviene in c
conto Ascolta il rac i eva n g elico d q uesti fatti.
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C O LO R IA MO
GESÙ RISORGE
CLASSE 2 a
Una s or g ente
di Vita
UCCELLINO VENUTO DAL BOSCO Uccellino venuto dal bosco che scappavi veloce, cos’hai visto laggiù? Ho veduto di sotto gli ulivi pregare triste Gesù. Uccellino che vieni dal monte che piangendo fuggivi, cos’hai visto lassù? Ho veduto tre uomini in croce ed in mezzo c’era Gesù. Uccellino che vieni dal piano che cinguetti nel volo, cos’hai visto laggiù? Ho veduto dal bianco lenzuolo risvegliarsi Gesù! Stefania Plona
succ es so la s s e cos a è c in o m ia z z D ra mm ati on ne si q ua ndo le d , a u sq Pa i d ro. la dom enic a ino al s epolc tt a m n o u b i d sono rec ate re: da interpreta Per sona g gi or ti te, guardie tra m le , lo e g n l’a 3 don ne, alena. Maria Madd , to r o is R sù Ge
Z IA D R A M M A T IZ
MO
ca nto ad es si. i nello spazio ac llin ce uc i gl a pi Rico
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CLASSE 2
ti!
lasse a tut
c Apriamo la
URALE T L U C E N O I S INCLU
CIBI PASQUALI
In occasione dell’Expo di Milano del 2015 abbiamo ripensato al cibo non solo come nutrimento, ma anche come un modo di vivere, di comunicare, di celebrare, di festeggiare… In occasione della Pasqua troviamo nel cibo tanti messaggi che ci fanno riflettere sull’importanza di questa celebrazione di vita. La COLOMBA è un dolce che richiama la pace e si mangia proprio il giorno di Pasqua.
L’UOVO DI CIOCCOLATA è simbolo della vita, con una sorpresa all’interno per ricordare che anche la risurrezione di Gesù fu una grande sorpresa.
La TORTA PASQUALINA è una torta salata tipica della Liguria, riempita con tante buone verdure primaverili.
La PASTIERA NAPOLETANA viene dalla Campania ed è fatta con pasta frolla, ricotta, uova, canditi e grano cotto.
Il CICILIO, dalla Sicilia, è una ciambella guarnita con uova sode cucinate col guscio e tenute ferme da strisce di pasta frolla.
La FOCACCIA del Veneto, fatta con uova, latte, zucchero e lievito, si mangia volentieri con l’uovo di cioccolata il lunedì di Pasquetta.
E anche all’estero… Gli HOT CROSS BUNS (panini inglesi con la croce) sono farciti con marmellata e sono decorati con una croce di glassa che ricorda il sacrificio di Gesù.
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PE R RIAS S UME
CLASSE 2 a
R E E SE MP LIFICA R E
GESÙ E LA DONNA SAMARITANA AL POZZO
GESÙ ACQUA VIVA
LE DONNE AL TEMPO DI GESÙ
GESÙ PARLA DI SÉ
GESÙ COME PANE VIVO
GESÙ COME LUCE DEL MONDO
GESÙ COME UN CHICCO CADUTO IN TERRA
PASQUA MORTE E RESURREZIONE
CIBI PASQUALI TRADIZIONALI IN ITALIA
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e , un fium La Chies a
LA CHIESA COME UN FIUME La Chiesa è come un fiume fatto di tante persone.
VIENE DA LONTANO: dopo la risurrezione di Gesù, i discepoli e Maria ricevono lo Spirito Santo e diventano testimoni coraggiosi del Vangelo in tutto il mondo. Saranno i primi cristiani che diranno a tutti ciò che hanno visto!
e scor re a il fium e c h m ia h c si e m Co pa es e? vicino al tuo o tà it c a tu nella Sc rivilo q ui:
O
SCORRE NELLA STORIA: da più di 2000 anni esiste la Chiesa, la no comunità di coloro che credo in Gesù e si impegnano a vivere nell’amore di Dio. Quanti papi, quanti santi, quante famiglie ore hanno testimoniato questo am di Gesù... prova a pensare!
Navigando sul fiume.
VA VERSO Il MARE: questo fiume di umanità va verso una precisa direzione: incontro a Gesù. Per il cristiano il fine e il , senso della storia è Gesù Cristo che incontrerà a faccia a faccia alla fine della vita.
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CLASSE
2 La Chies a , un fium e
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LA DISCESA DELLO SPIRITO SANTO Osserva la scena della discesa dello Spirito Santo nel giorno di Pentecoste dipinta dal celebre pittore Tiziano e conservata a Venezia. A
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L’ARTE NS EGN
e l’op era Os s erva b en ondi alle d’ar te e ris p a nd e: s e guenti dom sona g gi 1. Qua nti p er s entati? sono rappre Chi sono? s a appare hi o c h e c o 2. C lto? Chi luminoso in a ? rappres enta into acc a nto 3. Cos a è dip sta d ei a cia scuna te Perc hé? p er sona g gi?
R IS PO N DIA M
O
liz zare su un Prova a re a illustreresti tu fo glio com e dis c es a d ello la sc ena d ella a Pentecoste. Spirito S a nto
A LEG GIA MO L’ O P E R Tiziano, Discesa dello Spirito Santo a Pentecoste, Venezia.
DISEG N IA MO
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e , un fium La Chies a
LA FESTA DI PENTECOSTE
La Pentecoste è la festa della discesa dello Spirito Santo, che è un dono speciale di Gesù Risorto. Da questo momento nasce la Chiesa. i con p oi p ro s e g u e, d n a m o d ti en Le g gi le s e gu pa gina. il testo d ella tecoste? nto d ella Pen o c c a r l e n tecoste? 1. C’è l’A RIA nto d ella Pen o c c a r l e n O coste? ’è il FUO C 2. C to d ella Pente n o c c a r l e n ste. ’è la TE RR A 3. C d ella Penteco to n o c c a r l e An 4. C’è l’AC QU
R IS PO N DIA M
O
om e è ti racconta c L’ins e gna nte S a nto d ello Spirito a s e c is d la avvenu ta i d e gli libro d e gli Att l e n ta it r sc de tten zione. scolta con a A . 1) -1 ,1 (2 li o A post
A P P RO FO N D
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Come hai risposto alle quattro domande che ti sono state poste? Ecco un aiuto per rispondere esattamente: collega le parole aria-fuocoterra-acqua a ciascuna delle frasi proposte.
ARIA
FUOCO
TERRA
ACQUA
Lo Spirito Santo è un dono dal cielo alla terra, cioè da parte di Dio per gli uomini.
L’acqua del Battesimo fa diventare cristiani grazie all’azione dello Spirito Santo.
Nella stanza dove stavano Maria e gli apostoli irruppe un vento fortissimo.
Apparvero delle lingue di fuoco che si posavano su Maria e gli apostoli.
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CLASSE
2 La Chies a , un fium e
a
IL LINGUAGGIO DEI CREDENTI I cristiani sono uomini e donne di tutto il mondo. Sono bambini, mamme, papà, nonni, amici, sacerdoti e suore che hanno qualcosa in comune: il Battesimo, che per essi è un grande dono. Ma un’altra realtà li rende un’unica famiglia: la preghiera, fatta soprattutto in comunità. «Signore, ci insegni a pregare?» chiesero un giorno gli apostoli a Gesù ed egli cominciò a recitare una preghiera chiamata Padre Nostro.
n dis e gno Illustra con u e r no u n a sul tuo q uad el Padre d elle f ra si d Nostro.
DISEG N IA MO
PADRE NOSTRO …che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano e rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.
…sei come l’aria in ogni luogo, il tuo nome è santo e il tuo è un regno d’amore, tu sai qual è il nostro bene ovunque e per ognuno di noi. Fa’ che abbiamo il necessario, perdona gli errori che facciamo e insegnaci a perdonare gli altri, fa’ che non ci perdiamo, ma liberaci da ogni male.
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e , un fium La Chies a
PREGARE IN TRE PAROLE La preghiera dei cristiani è come un dialogo con Dio e, così come avviene con le persone, in questo dialogo ci sono argomenti e toni diversi. Soprattutto tre, rappresentati da tre importanti parole.
a n d o di parole c erc e tr le a r lo Co h e b ene e tec nic h e c i r lo o c e r lie sc e g nta no. to rappres e n a u q a o in si adatt
C O LO R IA MO
GRAZIE SCUSA AIUTO Nel mondo della preghiera.
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I cristiani, quando pregano, ringraziano Dio per i suoi numerosi doni. Il primo dono è quello della vita, poi l’essere divenuti figli di Dio, infine sono doni anche tante piccole cose che accadono ogni giorno.
I cristiani, quando pregano, chiedono perdono per gli errori che commettono. A volte si fa qualcosa di male agli altri, altre volte si possono avere dei comportamenti che fanno male a se stessi.
I cristiani, quando pregano, chiedono aiuto a Dio, soprattutto nei momenti difficili della vita o della giornata, proprio come fa un bambino con la sua mamma e il suo papà.
Apriamo la
CLASSE 2 a
classe a tu
INCLUSIONE
tti!
CULTURALE
LA PREGHIERA NELLE RELIGIONI La preghiera è una delle caratteristiche di ogni religione del mondo. Tutte le religioni hanno un testo sacro, tutte hanno un luogo sacro e tutte possiedono delle preghiere con cui si rivolgono a Dio.
PREGHIERA EBRAICA
Come il girasole…
Donaci la pace, il tuo dono più prezioso, tu, fonte eterna della pace. Israele sia il messaggero della tua pace tra i popoli della terra.
PREGHIERA BUDDISTA Possa io divenire in ogni momento una guida per quelli che hanno perso la via, una nave per quelli che solcano gli oceani, un ponte per quelli che attraversano i fiumi, una lampada per chi ha bisogno di luce.
PREGHIERA ISLAMICA
c hie d e m a Quale cos a si e ghiere? in q ueste pr
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g giorm ente
Nel nome di Allah, clemente e misericordioso. Allah mio, tu sei la pace, da te viene la pace. Facci vivere in pace e consentici di entrare nel tuo paradiso, la dimora della pace.
…segue il sole e si gira sempre verso di esso, così i credenti di ogni religione si rivolgono a Dio come Padre di tutti.
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CLASSE 2
PLIFICA R E M E S E E R UME PE R RIAS S
LA CHIESA DI GESÙ
NASCE DALLA
COMUNITÀ COME UN FIUME
SCORRE LUNGO LA STORIA
PENTECOSTE LA DISCESA DELLO SPIRITO SANTO
GESÙ INSEGNA IL PADRE NOSTRO
“GRAZIE” “SCUSA” “AIUTO”
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IL LINGUAGGO DEI CREDENTI
LA PREGHIERE NELLE ALTRE RELIGIONI
CLASSE TERZA Unità 1: Il libro dei libri
Unità 4: La vita in dono
Evviva, siamo in terza! 50 Grazie ad una capretta 51 Nel mondo della Bibbia 52 Così è la Bibbia 54 Bibbia narrata, Bibbia scritta 55 I linguaggi della Bibbia 56 Un forziere di simboli 57 La prima pagina della Bibbia 58 Racconti straordinari 59 Per riassumere e semplificare 60 Nel mondo dei miti
Giuseppe in Egitto L’uomo del perdono Mosè, il liberatore Il dono della Legge “Perché non parli?” Il comandamento di Gesù Pasqua ebraica e cristiana Via Crucis dell’Amore I sacramenti, magnifici sette Le processioni di Pasqua
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INCLUSIONE CULTURALE
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Per riassumere e semplificare 88
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Unità 2: Il dono della salvezza
Unità 5: Avventure di un popolo
Un annuncio a Maria A Betlemme un salvatore Tradizioni natalizie in Europa Buon Natale in lettere! Il Giorno della Memoria
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INCLUSIONE CULTURALE
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Per riassumere e semplificare 68
Unità 3: Un popolo scelto Abramo, padre degli ebrei Una tenda e tre ospiti L’ospitalità in un’icona
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Abramo nelle tre religioni monoteiste INCLUSIONE CULTURALE
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Per riassumere e semplificare 73 Giacobbe ed Esaù 74 Ti chiamerai… Israele 75
Una terra per 12 tribù Avventure nella terra promessa I re di Israele Il Tempio di Gerusalemme Profeti: uomini di Dio Elia, il profeta di fuoco Le donne d’Israele
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CLASSE 3
i libri Il libro d e
EVVIVA, SIAMO IN TERZA! Ciao ragazzi!
Siamo tornati a scuola, siamo più grandi, abbiamo cose da raccontare, qualche avventura speciale della nostra estate!
Sono Fiamma, l’amica
che vi accompagnerà in
quest’anno avventuroso... infiammatevi di voglia di
conoscere! Quando ci si ritrova insieme è bello: • ASCOLTARE qualche racconto di ciò che è accaduto d’estate; • RACCONTARE qualche esperienza che ci è capitato di vivere; • SCRIVERE un ricordo che ci è rimasto impresso nella mente e nel cuore.
a scoltarci, Provia mo ad e q ualcosa a raccontar estate. d ella nostra sc rivia mo, Solo dopo voletta, un d entro la nu ciale d elle ricordo sp e n ze. nostre vac a
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sc ere n ni d a c o no lu a i v o u n ra m ente prim a! Ci sono sicu te in cla ss e n e m ra u c si scuola... rova a conella nostra ic re a zione p r la te n ra u : d nom e e la Datti da fare i sotto il suo u q i iv r sc e lcuno nosc ere q ua eq uenta. cla ss e c h e fr C L AS S E E NOM
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CLASSE 3 a
Il libro d e i libri
GRAZIE AD UNA CAPRETTA... Nel 1947 a Qumran, vicino al Mar Morto, un pastore si trovava insieme al suo gregge in una valle rocciosa, quando una capra si allontanò ed andò a rifugiarsi vicino ad una grotta. Il beduino rincorse la capra e, arrivato alla grotta, vi entrò incuriosito e vide decine di giare che contenevano rotoli molto antichi: in quei vasi di terracotta si erano conservate, per 2000 anni, molte antiche pergamene della Bibbia e di altri testi religiosi. Gli archeologi, stupiti del ritrovamento, esplorarono tutta la zona e trovarono 11 grotte come quella con centinaia di manoscritti: una biblioteca antichissima, un teMANOSCRITTO: un qualsiasi docusoro straordinario, i famosi rotoli del Mar Morto e tutto mento scritto a mano. grazie a una capretta esploratrice! Rientrano tra i manoscritti anche i graffiti degli uomini primitivi o Una delle grotte le incisioni su tavolette di Qumran. di coccio.
a.C. e il bili tra il 250 ta a d o n so ar Mor to osc ritI rotoli d el M er ta di m a n p o sc e d n ra ma no la più g 70 d.C. e so p er ga m ena, su ti it r sc o o d er na. Son lun go mis ura ti d ell’era m ra m e; il più i d e o ir p a gli di p gli Es seni, a nc h e su fo bibliotec a d e lla e d te r a eva no p 8 m etri. Fac ebraic a. ità religiosa n u m o c a tic un’a n
IA MO A P P RO FO N D
d el q uaA pa gina 123 tivo red er no op era uendo le aliz za, se g c apra di indic a zioni, la Qumra n.
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i libri Il libro d e
NEL MONDO...
to t tu p e r o ta to rn n co fat gio c ra ha m o ne i a i o ri i o b D p z b Bi h e da l rea La ò c i n l a C ci i f d e l no
ANTICO TESTAMENTO Questi libri raccontano di Dio Creatore e Amore, delle origini del mondo e di molti personaggi della storia di un popolo: il popolo degli ebrei.
TESTAMENTO: nella Bibbia significa “patto, promessa, alleanza” tra Dio e gli uomini. L’Antico Testamento narra le vicende dell’antico popolo di Israele, il Nuovo Testamento racconta di Gesù e dei primi cristiani.
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a o n u st e te i , m r co un l i b è o è ti ia ci ta n o b b a , a utt i B ec d t a L l iot to i n b rma 7 3 i b fo
La Bibbia è la più grande storia mai raccontata: la storia d’amore tra Dio e gli uomini.
CLASSE 3 a
Il libro d e i libri
La
B e r d e i i bb a i n ra cri ia è se cco sti i l g u nt a n l i b ito at i ; a ro a è e l l ’ i n sa c st a s i z ro at co io a sc l ta rit ta , ta
p La a rt Bi i : l bb i a s a ’A N è e cro T IC d iv li N a n O T isa E U O ch e ST i n V O d AM du T E eg E N e g S l r T A M i eb TO ( a nd E rei te i N TO ) sto
A.T.
N.T .
La Bibbia dei poveri.
...DELLA BIBBIA La parola Bibbia letteralmente significa “libri”, infatti è formata da tanti libri.
NUOVO TESTAMENTO Questi libri raccontano di Gesù, Figlio di Dio, nato, vissuto, morto e risorto per gli uomini, dei suoi Apostoli e delle prime comunità cristiane.
ro, troviain o gni suo lib , ia b ib B lla e N parole. I i sc ritti tra le r e m u n i e d mo c apitoli. di indic a no i n ra g iù p i r nu m e indili tra le f ra si o c ic p iù p i r I nu m e mo do, la tti. In q uesto c a no i ver se ioè se ne ere citata, c ss e uò p ia b Bib a si. e una o più fr p uò ripor tar mpio to com e ese it r sc o m ia v S e tro bia mo c erific a c h e dob Lc 3,1-4, si gn c apitolo 3 elo di Luc a il g n a V l e n e r ca all’1 al 4. e i ver setti d
A P P RO FO N D
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CLASSE 3
i libri Il libro d e
COSì è LA BIBBIA Ecco l’elenco dei libri della Bibbia e delle loro abbreviazioni. Proponiamo un gioco per aiutarti a memorizzare i loro nomi, almeno quello dei libri più conosciuti.
ANTICO TESTAMENTO
NUOVO TESTAMENTO
PENTATEUCO Gn Es Lv
Genesi Esodo Levitico
Al quiz della Bibbia.
VANGELI E ATTI
Numeri Nm Deuteronomio Dt
Mt Mc Lc
Matteo Marco Luca
Gs Gdc Rt 1 Sam 2 Sam 1 Re 2 Re 1 Cr
2 Cronache Esdra Neemia Tobia Giuditta Ester 1 Maccabei 2 Maccabei
2 Cr Esd Ne Tb Gdt Est 1 Mac 2 Mac
LIBRI SAPIENZIALI Giobbe Salmi Proverbi Qoelet
Gb Sal Prv Qo
Cantico Sapienza Siracide
Gv At
LETTERE
LIBRI STORICI Giosuè Giudici Rut 1 Samuele 2 Samuele 1 Re 2 Re 1 Cronache
Giovanni Atti
Romani 1 Corinzi 2 Corinzi Galati Efesini Filippesi Colossesi 1 Tessalonicesi 2 Tessalonicesi 1 Timoteo 2 Timoteo
Ct Sap Sir
Rm 1 Cor 2 Cor Gal Ef Fil Col 1 Ts 2 Ts 1 Tm 2 Tm
Tito Filemone Ebrei Giacomo 1 Pietro 2 Pietro 1 Giovanni 2 Giovanni 3 Giovanni Giuda
Tt Fm Eb Gc 1 Pt 2 Pt 1 Gv 2 Gv 3 Gv Gd
LIBRI PROFETICI Apocalisse
Ap
LIBRI PROFETICI Isaia Geremia Lamentazioni Baruc Ezechiele Daniele Osea Gioele Amos
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Is Ger Lam Bar Ez Dn Os Gl Am
Abdia Giona Michea Naum Abacuc Sofonia Aggeo Zaccaria Malachia
Abd Gio Mic Na Ab Sof Ag Zc Ml
zione una a bbrevia lie g e sc te n L’inse gna a c hi a. Gioc hia mo n g va la lla a e la sc rive a q uale lio a trovare im r p r e p e riesc unte g gio. Ricordati il p e. d n o p is r r b ro c o
GIO C H IA MO
CLASSE 3 a
Il libro d e i libri
BIBBIA NARRATA, BIBBIA SCRITTA All’inizio, i racconti della Bibbia venivano tramandati a voce, di padre in figlio, magari alla sera vicino al fuoco... I bambini ascoltavano attentissimi. C’era un gran rispetto della parola: nessuno avrebbe cambiato neanche una parola di ciò che andava raccontando. Tutti ascoltavano con fede e conservavano ogni cosa ascoltata nel proprio cuore. Chi parlava? Era Dio stesso, che aveva ispirato e illuminato quelle parole. Col tempo, è sembrato opportuno scrivere ogni racconto della Bibbia, perché nulla andasse perduto. I primi testi scritti risalgono all’anno 1000 a.C. Così ogni libro venne trascritto su vari materiali, come il papiro e la pergamena, dato che non era ancora stata inventata la carta che utilizziamo noi oggi.
FOGLI DI PAPIRO: da una pianta che vive ai bordi dei fiumi (il papiro) già gli antichi egiziani avevano imparato a ricavare delle striscioline di fusto che, incrociate e asciugate al sole, diventavano fogli su cui era possibile scrivere.
TESTO ISPIRATO: documento che, anche se scritto da mano umana, ha Dio come autore.
ROTOLI DI PERGAMENA: dalla pelle di capre o pecore si otteneva con uno speciale trattamento un materiale liscio, sottile e resistente sul quale sono stati scritti molti documenti antichi che si sono conservati fino ai nostri giorni.
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i libri Il libro d e
I LINGUAGGI DELLA BIBBIA Nei libri della Bibbia ci sono diversi modi di scrivere fatti, preghiere, profezie, insegnamenti o qualunque altra cosa sia contenuta nelle sue numerose pagine. Vediamo qualche esempio.
Testi storici: racconti di fatti storici. In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse un censimento in tutta la terra (Lc 2,1).
Testi profetici: insegnamenti dei profeti, uomini scelti da Dio. Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio: parlate al cuore di Gerusalemme e ditele che è finita la sua schiavitù (Is 40,1).
GENERE LETTERARIO: un particolare tipo di linguaggio scritto, come quelli presentati in questa pagina.
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Testi sapienziali: proverbi, frasi, detti popolari. onino; Bontà e fedeltà non ti abband legale intorno al tuo collo, scrivile errai sulla tavola del tuo cuore e ott chi di favore e buon successo agli oc Dio e degli uomini (Pr 3,3-4).
Testi normativi: leggi, regole da osservare.
Testi poetici o di preghiera: Salmi, preghiere, poesie.
Non rubare. Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo (Es 20,15-16).
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio (Sal 16,1).
altri entre le g g e m te n a n g Ascolta l’inse ire a q uale e prova a d ia b ib B lla e d pa ss i cia scuno. cor ris pond e io r ra e tt le g e n ere
R IS PO N DIA M
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CLASSE 3 a
Il libro d e i libri
UN FORZIERE DI SIMBOLI Nella Bibbia è molto presente, poi, il linguaggio simbolico, utilizzato per far comprendere meglio un messaggio con l’aiuto di esempi, paragoni, immagini, oggetti e, a volte, anche degli animali.
ole gtrebb e simb Ch e cosa po o? nto d el f uoc giare l’elem e
R IS PO N DIA M
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COLOMBA
SERPENTE
ANCORA
simboleggia la pace.
simboleggia il male.
simboleggia la salvezza.
PASTORE
PECORE
VINO
simboleggia Gesù.
simboleggiano i credenti.
simboleggia la festa.
LUCE
BUIO
NUMERI
simboleggia Dio o la vita.
simboleggia il peccato.
alcuni numeri hanno significati simbolici
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CLASSE 3
i libri Il libro d e
LA PRIMA PAGINA DELLA BIBBIA Ricordi? Abbiamo già parlato l’anno scorso della creazione ma… c’è un problema! Quest’anno in Storia studiamo le origini del mondo secondo la scienza, ma Religione e Storia sembrano dire due cose diverse. La scienza dice: L’universo ha avuto origine da una grande esplosione, il Big Bang: da questo si sono creati i corpi celesti, compresa la Terra. Poi piovve molto, la Terra si raffreddò e si crearono oceani e mari. Proprio nell’acqua ebbero origine i primi organismi viventi e, dopo molto tempo, gli animali e l’uomo. La religione dice: L’universo, la Terra e tutti gli esseri viventi sono stati creati da Dio uno dopo l’altro nell’arco di 7 giorni. Tutto questo Dio l’ha fatto per amore dell’uomo e della donna, che ha creati a sua immagine e somiglianza. A loro ha affidato tutto il mondo come un dono da custodire.
CHI HA RAGIONE? La scienza usa un LINGUAGGIO SCIENTIFICO e ci dice COME tutto è accaduto. La Bibbia usa invece un LINGUAGGIO SIMBOLICO e ci dice CHI ha creato ogni cosa e PERCHÉ. Un po’ come la scena che vedi qui sotto. Questa torta contiene
Questa torta
latte, lievito…
mia mamma
l’ha fatta la
farina, uova,
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perché mi
HANNO RAGIONE ENTRAMBI!
vuole bene!
CLASSE 3 a
Il libro d e i libri
RACCONTI STRAORDINARI Nel primo libro della Bibbia, chiamato Genesi, ci sono tanti racconti che forse conosci già. Eccone alcuni e, se non li ricordi, chiedi all’insegnante di raccontarteli.
uiz Ris pondi al q te: d ell’inse gna n racconto Qual è il • mo un dove trovia is simo? f r u tto buon da coIn q uale c’è • osa con str uire q ualc ta nto le gno? la di con• D ove si par gue? f usione di lin c hi fa d el • In q uale c’è atello? m ale a suo fr la di p esci • D ove si par e ucc elli?
O R IS PO N DIA M
La creazione del mondo, degli animali, dell’uomo e della donna. La disobbedienza di Adamo ed Eva quando mangiarono il frutto dall’albero della conoscenza del bene e del male. Caino e Abele figli di Adamo ed Eva e il racconto del primo omicidio della storia. Il diluvio universale e Noè che costruì un’arca per salvare la sua famiglia e tutti gli animali. La torre di Babele che gli uomini costruirono desiderando con orgoglio arrivare fino al cielo.
a rapella Genesi d d io d o is p e gliete un com e racgr uppi e sc e o le par ti e Divid etevi in is c e d r e v a po in Cla ss e. Do a zione. presentare dra mm ati z z ra st o v la esentate contarle, pr
Z IA MO D R A M M A T IZ
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CLASSE 3
PLIFICA R E M E S E E R UME PE R RIAS S
LA BIBBIA
UNA CAPRA NELLE GROTTE DI QUMRAN PAROLA DI DIO IN FORMA UMANA ANTICO TESTAMENTO
NUOVO TESTAMENTO
PRIMA RACCONTATA
POI SCRITTA
PAPIRI E PERGAMENE SIMBOLI E DIVERSI LINGUAGGI
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SCIENZA E FEDE
Apriamo la
CLASSE 3 a
classe a tu tti!
INCLUSIONE
CULTURALE
NEL MONDO DEI MITI Gli uomini, fin dai tempi più antichi, si sono posti degli interrogativi sul mondo e sulla vita. Unico tra tutti gli esseri viventi, l’uomo sa porsi delle domande e cercare il senso delle cose: • Perché esiste il mondo? • Chi ha fatto tutte queste cose? • Perché l’uomo è diverso da ogni altro essere vivente? • Esiste qualcosa dopo la morte? Da queste domande è nata la necessità di immaginare e raccontare attraverso delle narrazioni cosa era accaduto all’inizio dei tempi. Ecco i MITI. I miti sono dei racconti fantasiosi molto antichi che cercano di spiegare com’è nato il mondo e tutto ciò che esiste. Tutti i popoli antichi hanno elaborato queste narrazioni e hanno cercato di dare risposta a quegli interrogativi importanti. Mito del popolo africano Bantu In origine, la Terra era solo un ammasso di acqua e oscurità. Mbombo, il gigante bianco, governava questo caos. Un giorno egli sentì un fortissimo dolore allo stomaco e fece uscire dalla sua bocca il sole, la luna e le stelle. Il sole fece evaporare l’acqua e così, poco alla volta, apparvero la terra con monti e colline. Mbombo vomitò di nuovo e questa volta vennero fuori gli alberi, gli animali e gli uomini.
ltri miti ric erc ate a te n a n g se in d ell’ llone. Con l’aiu to zate un c ar te liz a e r e o d el m o n sull’origine d
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CLASSE 3
s alvez za a ll e d o n Il do
UN ANNUNCIO A MARIA Guarda questa bellissima opera d’arte realizzata dal Beato Angelico. Si intitola Annunciazione perché raffigura l’annuncio della nascita di Gesù a Maria ma, se guardi bene, c’è anche qualcosa che ricorda il libro della Genesi. u ta, m en• Maria è se d è in pie di tre l’a n g elo hio piecon un ginocc
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L’ARTE NS EGN
? gato. Perc hé a colomba • Dal cielo un Maria. sc end e ver so a? Cosa si gnific
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Beato Angelico, Annunciazione, Madrid.
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“In quel tempo l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea chiamata Nazaret, a una giovane donna di nome Maria” (Lc 1,26-38).
L’angelo disse a Maria che sarebbe diventata la mamma di Gesù e che ciò sarebbe accaduto come un dono venuto dal cielo, portato dallo Spirito Santo. Sullo sfondo dell’opera ci sono due personaggi piccoli e tristi, seguiti da un angelo con una spada di fuoco. Chi sono? Prova a pensarci bene: un uomo e una donna scacciati da un guardino… Grazie a Maria viene nel mondo il Salvatore. Quelle due persone avevano invece portato nel mondo la disobbedienza e il peccato: sono ed .
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CLASSE
3 Il dono d e lla s alvez za
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A BETLEMME UN SALVATORE Gesù nasce a Betlemme, una piccola città della Giudea.
Nel campo dei pastori. me giun“Mentre si trovavano a Betlem , ed essa se per Maria il tempo del parto avvolse in diede alla luce il suo figlio. Lo mangiafasce e lo mise a dormire nella evano toia di una stalla perché non av -7). trovato altro posto” (cfr Lc 2,1
Betlemme si trova a 10 Km da Gerusalemme, a 765 m di altitudine, in territorio oggi palestinese.
Nella Basilica della Natività di Betlemme si può visitare la grotta della natività: nel punto esatto dove sarebbe nato Gesù c’è ora una stella d’argento. Gesù, il Figlio di Dio, entra nella storia e questo è un avvenimento così importante che si decise di contare il tempo a partire da quell’anno: ogni fatto è accaduto per noi prima di quella nascita (a.C. = avanti Cristo) o dopo (d.C. = dopo Cristo).
o op ed el q u a d e r n A pa gina 130 l tempo una line a d e rativo trovi re. da completa
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CLASSE 3
s alvez za a ll e d o n Il do
TRADIZIONI NATALIZIE IN EUROPA In giro per l’Europa i cristiani festeggiano la nascita di Gesù con tradizioni natalizie diverse, anche se uno stesso messaggio di pace e fraternità accomuna tutti. IN IRLANDA viene accesa una candela alla finestra alla vigilia di Natale perché Maria e Giuseppe trovino la strada per la capanna.
IN BELGIO i bambini mettono degli zoccoli fuori dalle loro case perché siano riempiti di dolci e doni nella notte di Natale.
IN FRANCIA a tavola si mettono tre tovaglie, simbolo della Trinità, lasciando un posto in più per i poveri che bussano alla porta.
IN PORTOGALLO dopo la mezzanotte di Natale si festeggia con caldarroste e vino, sia nelle case che all’aperto.
IN SPAGNA si organizzano presepi viventi in molte città e con le offerte ricevute si offre da mangiare e da vestire ai più bisognosi.
IN INGHILTERRA si mette a bruciare nel camino un grosso ceppo e si prepara un dolce con dentro una monetina: chi la trova nella sua fetta sarà fortunato.
IN SVEZIA il giorno di Natale si mettono fuori della finestra alcune spighe di grano, così sarà festa anche per gli uccellini.
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vam e feste g gia o c i n n o n i a i Chi e d piccoli ua ndo era no no il Natale q a d e r no ivi nel tuo q u com e te. Sc r rdo. un loro rico
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CLASSE
3 Il dono d e lla s alvez za
a
BUON NATALE IN LETTERE! Sul tema della nascita di Gesù esistono tante poesie e filastrocche, ma anche canti e preghiere. Questa poesia usa le lettere dell’augurio “BUON NATALE” per raccontare a tutti il significato di questa festa.
Una rassegna poetica.
rillano le luci nelle strade
ella notte di neve e di stelle
ccanto al focolare
na grande festa si prepara
gni bambino dorme e sogna
utti ascoltano in silenzio
ntiche ninne nanne ella pace della notte di Natale
fintare tu una Prova a inve on m e q uesta, c la strocc a co BUO N NATA LE le lettere di
SC R I V IA MO
ieti lo annunciano gli angeli
È
nato il Salvatore!
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CLASSE 3
ti!
lasse a tut
c Apriamo la
URALE T L U C E N O I S INCLU
IL GIORNO DELLA MEMORIA
La Repubblica Italiana riconosce il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della memoria”, al fine di ricordare la Shoah (lo sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia e la morte. (Parlamento Italiano - Legge numero 211 del 20 luglio 2000)
Come possiamo noi bambini ricordare cose così dolorose della storia dell’umanità? CON UN CANTO: GAM-GAM In ebraico Gam-Gam-Gam Ki Elekh Be-Beghe Tzalmavet Lo-Lo-Lo Ira Ra Ki Atta Immadì
In italiano An-an-anche se andassi ne-nell’oscurità no no non temerò perché tu sei con me
Shivtekhà Umishantekhà Hema-Hema Yenahmuni
Perché sei il mio baston Tu sei l’aiuto mio Con Te mi sentirò Sempre tranquillo io
Si tratta di una canzone ebraica che riprende alcune frasi del Salmo 23 della Bibbia. I Salmi sono delle preghiere che, anche se sono state scritte centinaia di anni fa, sono sempre attuali per i credenti di ogni tempo. Il testo parla di Dio come un buon pastore, che è sempre vicino all’uomo e non lo abbandona nelle difficoltà. Gli ebrei eseguono spesso questo canto ricordando i fatti della Shoah.
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r sione in itaCa ntate la ve a c a n zone. lia no di q uest
C A N T IA MO
SHOAH: parola ebraica (si legge scioà) che indica l’uccisione degli ebrei nei campi di concentramento ad opera dei nazisti durante la seconda guerra mondiale.
Apriamo la
CLASSE 3 a
classe a tu
INCLUSIONE
tti!
CULTURALE
Avrai sentito parlare di Anna Frank e del suo Diario, quella ragazzina ebrea olandese che durante la guerra fu catturata dai soldati e portata in un campo di concentramento. Ti proponiamo un testo nel quale a parlare è… un vecchio albero.
L’ALBERO DI ANNA Io che vi parlo non sono una persona, sono solo un vecchio albero. Ho più di cento anni e sotto la corteccia custodisco migliaia di ricordi. Ma il ricordo più vivo è quello di una ragazzina di nome Anna. Aveva 13 anni, a quel tempo, ma non scendeva mai in cortile a giocare, neanche una volta. Stava spesso a scrivere, tutta curva, e quando alzava gli occhi, guardava il cielo: il suo sguardo spaziava nell’orizzonte. A volte Anna guardava i miei rami, scintillanti di pioggia in autunno, rigogliosi di foglie e fiori in primavera. E vedevo il suo sorriso, luminoso come uno squarcio di luce e di speranza in quegli anni bui della guerra. La vedevo ogni giorno nella sua soffitta, con la sua famiglia… fino a che un gruppo di soldati con i mitra e gli elmetti si sono portati via tutti… anche Anna… per sempre. Non capirò mai come una bimba dal sorriso come il sole potesse essere un nemico, un pericolo, un essere inferiore… Io i ricordi li porto sotto la mia corteccia. Tu portali nel tuo cuore e non dimenticare mai. (Tratto da L’albero di Anna di Irène Cohen-Janca)
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CLASSE 3
PLIFICA R E M E S E E R UME PE R RIAS S
NEL MONDO DEI
MITI RACCONTI PER RISPONDERE ALLE ANTICHE GRANDI DOMANDE
ANNUNCIAZIONE NATALE
BETLEMME OGGI
TRADIZIONI NATALIZIE EUROPEE
IL SANTUARIO DELLA NATIVITÀ LA GIORNATA DELLA
MEMORIA RACCONTI PER RISPONDERE ALLE ANTICHE GRANDI DOMANDE
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CLASSE 3 a
Un popolo s c elto
ABRAMO, PADRE DEGLI EBREI Torniamo al libro della Genesi, il primo libro della Bibbia. In esso, dopo i racconti che abbiamo già conosciuto, troviamo la storia di un uomo straordinario: Abramo. Abramo era un pastore che abitava ad Ur, una città della Mesopotamia (la “terra tra due fiumi”), insieme con la cara moglie Sara e alla sua tribù. In quel tempo tutti credevano che il mondo fosse governato da tanti dei: praticavano, cioè, una religione politeista.
POLITEISTA: parola derivante dal greco che significa “tanti dèi”. MONOTEISTA: parola derivante dal greco che significa “un solo Dio”.
Un giorno Dio parlò ad Abramo e gli disse: «Esci dalla tua terra e va’ verso il luogo che io ti indicherò. Farò di te un grande popolo e attraverso la tua gente benedirò tutti i popoli della terra». Abramo si fidò della parola di Dio. Egli fu il primo a credere in un solo Dio e con lui nacque la religione monoteista. Affrontò un lungo viaggio e arrivò nella terra di Canaan, che sarà la terra del popolo ebraico. Che bella quella terra! Di giorno pascolava il gregge, la sera vicino alle tende guardava il cielo notturno… era proprio un vero spettacolo. Una sera Abramo sentì di nuovo la voce di Dio: «Abramo, conta le stelle nel cielo, se sei capace: così numerosi saranno i tuoi discendenti!».
c arColora nella che tina il via g gio o. fec e A bra m
C O LO R IA MO
Ma Abramo non aveva figli e questo era il suo grande dispiacere, perché lui e sua moglie erano ormai molto vecchi e non avrebbero più potuto avere figli. Nonostante questo, egli continuò ad aver fede in Dio.
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CLASSE 3
s c elto Un popolo
UNA TENDA E TRE OSPITI Proprio in quella terra di Canaan, arrivarono un giorno presso la tenda di Abramo tre uomini misteriosi. Abramo, che era buono e ospitale, li invitò a fermarsi a pranzo con lui. Parlarono di tante cose e, alla fine, i tre viandanti (che in realtà erano tre angeli mandati da Dio) dissero ad Abramo: «Torneremo tra un anno e tua moglie Sara avrà un figlio tra le braccia». Dopo un anno nacque infatti Isacco, il figlio tanto atteso da Abramo e Sara che erano avanti negli anni.
Marc Chagall, Alle querce di Mamre, Nizza.
Dopo qualche anno… che brutta sorpresa! Una mattina, Dio chiese ad Abramo di portare suo figlio Isacco sopra una montagna e di sacrificarlo, cioè di ucciderlo, offrendoglielo in dono. La richiesta era assurda, incomprensibile ma, proprio per questo, Abramo decise di fidarsi ancora una volta di Dio, certo col cuore pieno di dolore. Così, prese della legna e portò suo figlio nel luogo dove doveva avvenire il sacrificio. Ma un angelo fermò il braccio di Abramo e disse: «Fermati Abramo! Dio non vuole la morte di nessuno: voleva solo mettere alla prova la tua fede. Prendi quell’ariete impigliato con le corna nel cespuglio e offrilo in sacrificio al posto di Isacco».
Ripa ssa la storia di Abramo a pag. 132 del quader no operativo, ma for se c’è qualche errore!
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SACRIFICIO: nei tempi antichi i popoli offrivano spesso dei doni (oggetti o soprattutto animali) in “sacrificio” alle divinità, presentandoli sopra a un altare e bruciandoli.
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Un popolo s c elto
L’OSPITALITÀ IN UN’ICONA Questa celebre icona sacra racconta proprio la visita dei tre angeli alla tenda di Abramo presso le Querce di Mamre, questo il nome esatto della località. A
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Quest’opera ha quasi 600 anni ed è stata realizzata dal grande pittore russo Andrej Rublev. L’autore era un uomo di grande fede, un monaco che offrì la sua mano per realizzare, con l’aiuto di Dio, un vero capolavoro che nasconde tanti messaggi non visibili a primo colpo d’occhio. Protagonisti dell’opera sono i tre viandanti che siedono alla mensa e rivelano che Dio farà ad Abramo il dono di un figlio. Per i cristiani questa è l’icona della Trinità dove è presente il Padre (a sinistra), il Figlio (al centro) e lo Spirito Santo (a destra).
Andrej Rublev, Icona della Trinità, Mosca.
Il valore dell’ospitalità.
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CLASSE 3
ti!
lasse a tut
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URALE T L U C E N O I S INCLU
ABRAMO
nelle tre religioni monoteiste Chi è Abramo per i credenti ebrei, cristiani e musulmani? Sappiamo che tutte e tre le grandi religioni monoteiste lo rispettano: approfondiamo meglio come lo considerano.
Carta d’identità di Abramo.
PER GLI EBREI: Abraham È il primo padre del popolo ebraico, cioè il capostipite. A lui Dio si è fatto conoscere per primo in tutta la sua grandezza. È riconosciuto come uomo di grande fede nell’unico Signore, una fede incrollabile che non viene mai meno. PER I CRISTIANI: Abramo È il padre di tutti i credenti, il capostipite del popolo degli ebrei, considerati propri “fratelli maggiori”. È anche qui un esempio di grandissima fede, un modello di ascolto e di fiducia nel Signore. Tramite Abramo, Dio sceglie e benedice tutti i popoli della terra. PER I MUSULMANI: Ibrahim È un grande profeta, l’amico di Dio, padre di Ismaele (altro figlio di Abramo oltre ad Isacco) dal quale discende tutto il popolo arabo. Anche nel Corano, il testo sacro dell’Islam, si parla del sacrificio del figlio di Abramo e si ricorda questo fatto ogni anno con una festa speciale.
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PE R RIAS S UME
CLASSE 3 a
R E E SE MP LIFICA R E
ABRAMO PADRE DEGLI EBREI
UN TENDA E TRE OSPITI
L’OSPITALITÀ NELL’ICONA DI RUBLEV
IL SACRIFICIO DEL FIGLIO ISACCO
ABRAMO NELLE RELIGIONI MONOTEISTE
ABRAMO PER GLI
ABRAMO PER I
ABRAMO PER I
EBREI
CRISTIANI
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s c elto Un popolo
GIACOBBE ED ESAÙ A
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Giacobbe ed Esaù sono i figli di Isacco e Rebecca, la moglie che egli si era scelto. Erano gemelli e secondo la Legge del popolo ebraico uno solo poteva diventare capo, ereditando i beni del padre. Questo compito sarebbe toccato al primogenito, cioè ad Esaù, ma egli sembrava essere più interessato alla sua attività di cacciatore. Giacobbe, invece, era un pastore. Così, quando arrivò il momento in cui il padre Isacco, anziano e ormai cieco, avrebbe dovuto ufficialmente benedire e indicare Esaù come erede, Giacobbe ottenne con l’astuzia la benedizione al posto del fratello. Esaù andò su tutte le furie. La Bibbia dice che Esaù era molto peloso. Giacobbe si ricoprì le braccia con la pelliccia di un animale e il padre Giacobbe, che ci vedeva pochissimo, lo scambiò per il fratello.
Robert Theodore Barrett, Abbraccio tra Giacobbe ed Esau, Salt Lake City.
I due fratelli si separarono. Giacobbe si allontanò dalla sua famiglia, andò ad abitare lontano e lì si sposò. Passarono gli anni e una notte Giacobbe fece uno strano sogno: vedeva una scala che arrivava fino al cielo, con degli angeli che andavano su e giù, e udiva la voce di Dio che diceva: «lo sono il Signore. Ti darò molti discendenti, numerosi come i granelli di polvere».
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Un popolo s c elto
TI CHIAMERAI... ISRAELE Dopo il sogno della scala, Giacobbe iniziò a pensare che forse Dio lo voleva veramente a capo del popolo ebreo così, dopo molto tempo, decise di tornare nella terra di Canaan per riconciliarsi con Esaù. L’ultima notte di viaggio successe una cosa strana: uno sconosciuto si avvicinò e cominciò a lottare con lui. Una lotta a forze pari che durò fino al mattino! E che sorpresa quando Giacobbe scoprì che quel misterioso personaggio era un angelo! «Da ora non ti chiamerai più Giacobbe - disse l’angelo - ma Israele perché hai lottato con Dio e con gli uomini e hai vinto!». L’incontro con Esaù, poi, mise fine a ogni rancore: i due fratelli si abbracciarono e Giacobbe-Israele diventò, dopo Abramo e Isacco, il terzo grande patriarca del popolo ebreo.
i to dove o g g A nc h e lo S ta ebrei si c hiaris ie dono gli dis e gna q ui m a IS R A E LE: iera. la loro ba nd
DISEG N IA MO
I nomi nella Bibbia.
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CLASSE 3
d o no La Vita in
GIUSEPPE IN EGITTO... Giacobbe ebbe 12 figli maschi: Ruben, Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Zabulon, Giuseppe, Beniamino, Dan, Neftali, Gad, Aser. Il primogenito era Ruben, ma il padre preferiva a tutti Giuseppe e i fratelli erano invidiosi. A volte Giuseppe faceva strani sogni. Ad esempio questo: sognava 12 covoni di grano, uno per ogni fratello, ma… 11 covoni si inchinavano davanti al suo. Oppure sognava 12 stelle, una per ogni fratello e, anche qui, tutte si inchinavano davanti alla sua stella. L’invidia dei fratelli crebbe a tal punto che un giorno, lontani da casa, presero Giuseppe e lo rinchiusero in una cisterna vuota d’acqua. Poi lo vendettero a dei mercanti di schiavi che, passando da quelle parti, si stavano dirigendo in Egitto. Infine fecero credere al povero padre Giacobbe che il figlio era morto. Giuseppe fu dunque portato in Egitto e, dopo un periodo in prigione, finì alla corte del faraone che non trovava nessuno capace di interpretare alcuni suoi strani sogni: 7 vacche magre che divoravano 7 vacche grasse, oppure 7 spighe mature che venivano distrutte da 7 rinsecchite.
Interpretatori di sogni.
à sui so gni Svolgi l’attivit pa gina 134. di Giusepp e a
DISEG N IA MO
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cconta. Ris pondi e ra invidioso? to di ess ere ita p a c i a m • Ti è idiato? di ess ere inv to ita p a c i a • Ti è m alcuno? erdonato q u p i a h lta o v • Qualc h e onato? sei stato p erd lta o v e h lc a u • Q vidia? daresti all’in • Ch e colore
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CLASSE 3 a
La Vita in d o no
...L’UOMO DEL PERDONO
La mano destra sembra un artiglio: essa prende e non dà mai. Arde sempre a causa dell’invidia che prova.
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Dalla bocca escono parole cattive come fossero una serpe.
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L’ARTE NS EGN
Tiene in mano un sacchetto di denari, simbolo di avarizia.
Giotto ia, secondo id v in ll’ e d to Il sentim en ni a Padova. e gli Sc rove g d lla e p p a C nella
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CARESTIA: periodo di scarsità di cibo, a causa di mancato raccolto nei campi e di poca acqua disponibile.
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Giuseppe svelò subito il significato di questi sogni, grazie a Dio che gli aveva dato in dono questa capacità, e disse al faraone: «Ci saranno 7 anni di abbondanza in Egitto, ma subito dopo 7 anni di carestia! Devi trovare qualcuno che sappia mettere da parte il grano negli anni buoni per poterne avere a sufficienza per il tuo popolo quando arriverà la carestia». E il faraone rispose: «Chi potrà fare meglio di te, Giuseppe? Ti nomino viceré d’Egitto!». Tutto accadde come Giuseppe aveva predetto e, proprio a causa della carestia, alcuni popoli vicini vennero a comprare grano in Egitto e… arrivarono anche i suoi fratelli! Quando li vide li riconobbe subito, mentre essi non si accorsero che il viceré che avevano dinanzi era Giuseppe. Egli li mise alla prova e quando fu sicuro che erano cambiati e si erano pentiti, si fece riconoscere, li abbracciò e fece loro il regalo più grande che potesse fare: il suo perdono. Tutti si inchinarono a lui come nel sogno che aveva fatto tanti anni prima e Giuseppe li fece trasferire con le loro famiglie in Egitto. Arrivò anche l’anziano padre Giacobbe, che fu commosso nello scoprire che il suo figlio prediletto non era morto.
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CLASSE 3
d o no La Vita in
MOSÈ, IL LIBERATORE La storia di Mosè, narrata nella Bibbia nel libro dell’Esodo, è così importante che ti proponiamo di ascoltarla con calma. Ascolta l’insegnante mentre te la racconta e, intanto, osserva le immagini in questa pagina.
ndis ci l’e135 e approfo a in g a p a ’ a • V o comic a d ell’Es o d ra b e a z n ie r sp e proa g eostoric a tin r a c la o d pleta n posta. osa sono i inse gna nte c ll’ a i o p i d e hi • C m appa. divid uali sulla in e i r a m A hi La g
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C REIA MO
ia al pognante, ricop se n l’i lti o sc a Mentre a gine, a titoli nell’imm ti n e u g se i sto giusto : i dove vanno o che capis c n a m a o n a m O SUL NILO • UN BA MBIN O E UN EGIZIA N • MOSÈ UC CID A RDE NTE • IL ROVE TO EGIT TO • LE PIAGHE D’ SO SI A PR E • IL MA R ROS
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CLASSE 3 a
La Vita in d o no
IL DONO DELLA LEGGE DECALOGO: dal greco deca (dieci) e logos (parola) e, quindi, anche legge.
Durante l’esodo, Mosè riceve da Dio un tesoro prezioso: i Dieci Comandamenti, scritti direttamente da Dio su due grosse tavole di pietra sul Monte Sinai dinanzi a lui. Si tratta per gli ebrei di un grande dono che assicura di vivere fedeli al Signore e in armonia con le altre persone. I Dieci Comandamenti sono detti anche Decalogo.
o le Tavole dire al sicur o st u c e e r ta lle a nPer tra spor L’A rc a d ell’A ita u r st o c e n ven corad ella Le g g e, dorata e d e o n g le i d a d e c a ss za, una gra n di A ro n n e e h e il ba stone c n a o n ra e va ta. In ess a c’ c h e Dio dona a n na, il cibo m i d o tt se un va l d eser to. al popolo ne o gni gior no n g eli. era no d ue a c’ o hi c r e p o Sopra il c
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Le Tavole della Legge.
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“PERCHÉ NON PARLI?” A
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Il Mosè che qui vedi è molto conosciuto in tutto il mondo ed è una scultura in marmo che Michelangelo scolpì a Roma per la tomba di Papa Giulio II.
cola zare una pic Prova a re aliz ilina d el DAS, pla st “s tatua” con le. o pa sta di sa rerai n ti avventu A nc h e se no om e compless a c in un’op era ua nto rim enterai q q uesta, sp e di Miil m estiere sia difficile c h ela n g elo.
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Questa statua è il doppio della statura normale di uomo. Il volto e tutti i particolari della persona sono scolpiti con grande abilità: guarda la barba, per esempio, che Mosè sta arricciando con la mano destra. Lo sguardo è serio, severo, e tieMichelangelo, Mosè, Roma. ne in mano le Tavole della Legge. Intorno al capo si vedono due raggi di sole, come racconta la Bibbia: scendendo dal Monte Sinai, Mosè aveva il volto illuminato da raggi di luce, perché era stato vicino al Signore. Si narra che alla fine, guardando la sua opera riuscita così perfettamente, Michelangelo abbia esclamato: «Perché non parli?».
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IL COMANDAMENTO DI GESÙ Gli ebrei cercarono di osservare i Dieci Comandamenti ma, a volte, con fatica. Non si trattava di semplici “regole” da rispettare, ma di una grande alleanza con Dio che impegna mente e cuore. Gesù non la pensava diversamente, tanto che quando un giorno gli chiesero quale era il comandamento più grande della Legge di Mosè, lui rispose così: e con tutcuore, con tutta la tua anima «Ama il Signore con tutto il tuo amento poi Gesù – c’è un altro comand ta la tua mente, e – aggiunse . come te stesso» (cfr Mt 22,35-39) tuo o ssim pro il a am o: est qu a simile
Ama il Signore
con tutto il cuore, l’anima e la mente.
Ama il prossimo tuo come te stesso.
Gesù era venuto, però, a portare a compimento la Legge dell’Antico Testamento, e durante l’Ultima Cena parlò di un comandamento nuovo, uno solo, che segna l’alleanza tra Dio e l’umanità contenuta nel Nuovo Testamento:
«Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi!» (Gv 13,34)
Gesù sembra dire: “Vivete nell’amore, come me che vi ho amato fino a donare la vita per ognuno di voi”.
ra si. ri con le f Colora i cuo ndo ri c h e, seco lo o c i li g e c S o a more. te, si gnific a n
C O LO R IA MO
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CLASSE 3
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PASQUA EBRAICA E... Sia gli ebrei che i cristiani celebrano la festa di Pasqua, ma in essa rivivono due avvenimenti importanti diversi.
Per il popolo ebraico
Per i cristiani
Pasqua = passaggio dalla schiavitù alla
dalla morte
libertà con Mosè
alla vita con Gesù
La Pasqua degli ebrei, detta in ebraico Pesach, si celebra in primavera e dura ben 8 giorni. Si narra la storia di Dio che libera dalla schiavitù egiziana, si prega e si partecipa al pasto serale rituale in cui si fa memoria di questi fatti. Il bambino più giovane che siede a tavola chiede al più anziano: «Perché questa notte è diversa da tutte le altre?». E inizia così il racconto, nel corso del quale si spiega anche il significato di ogni cibo che viene consumato. Pane azzimo (non lievitato): nella fretta di partire non c’era il tempo di far lievitare la pasta.
Erbe amare: in ricordo dell’amarezza della schiavitù in Egitto.
Salsa charoset (con frutta fresca e frutta secca): a ricordo della malta usata per costruire le piramidi. Uovo sodo: simbolo di vita nuova e, per la forma, dell’eternità di Dio.
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Sedano: intinto nell’acqua salata per ricordare le lacrime versate dalle mamme ebree.
Agnello: con il suo sangue furono segnate le porte degli ebrei, risparmiati dalla morte dei primogeniti.
Vino: simbolo di gioia per la libertà ritrovata grazie a Dio.
e prepaVa’ a pag. 137 i Pesach. ra la tavola d
C REIA MO
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La Vita in d o no
...PASQUA CRISTIANA Anche i cristiani celebrano la festa di Pasqua in primavera ed è il culmine della Settimana Santa, nella quale si rivivono gli ultimi avvenimenti della vita di Gesù fino alla sua risurrezione.
DOMENICA DELLE PALME
Entrata di Gesù a Gerusalemme
GIOVEDÌ SANTO
Ultima cena e arresto di Gesù
VENERDÌ SANTO
Morte di Gesù in croce
SABATO SANTO
Gesù nel sepolcro
DOMENICA DI PASQUA
Gesù risorto da morte
“Leggiamo” questi affreschi di Giotto presenti nella Cappella degli Scrovegni a Padova, un autentico gioiello di arte e fede cristiana. A
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L’ARTE NS EGN
l quaderno. guenti domande su se e all i nd po ris te, e dell’insegnan Dopo la spiegazion Dove si trovano? a di ques te op ere? un sc cia di e or ut l’a mbiente, il fatto • Qual è il titolo e l’a es chi: i pers onag gi, fr af ti es qu di o e un • Prova a desc river desc ritto, i colori... pers onag gi. notato sui volti dei i ha e ch e ion oz • Scrivi qualc he em
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CLASSE 3
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VIA CRUCIS... La Via Crucis è un rito della Chiesa in cui si ricorda il cammino doloroso di Gesù. Di solito si vede rappresentata in quadri appesi alle pareti della chiesa e contrassegnati da numeri romani.
stazione I
Gesù entra a Gerusalemme
stazione IV
Gesù cade per la prima volta
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VIA CRUCIS: espressione latina che vuol dire “via della croce”. È la “strada” dolorosa che Gesù ha percorso dal Palazzo di Ponzio Pilato fino al monte Calvario, luogo della sua morte in croce. Ogni “stazione” è una tappa di questa via.
stazione II
Gesù è condannato a morte
stazione V
Gesù incontra sua madre
stazione III
Gesù è caricato della croce
stazione VI
Simone di Cirene aiuta Gesù
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...VIA DELL’AMORE stazione VII
La Veronica asciuga il volto di Gesù
stazione X
Gesù cade per la terza volta
stazione XIII
Gesù muore sulla croce
stazione VIII
Gesù cade per la seconda volta
stazione XI
Gesù è spogliato delle sue vesti
stazione XIV
Gesù è deposto dalla croce
stazione IX
Gesù incontra le donne di Gerusalemme
stazione XII
Gesù è inchiodato sulla croce
stazione XV
Gesù è risorto
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CLASSE 3
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I SACRAMENTI, MAGNIFICI SETTE I cristiani vivono i sacramenti come dono di Gesù risorto, del suo Spirito che si fa presente ancora oggi nel mondo e nella Chiesa. Il 7 è un numero simbolico nella Bibbia: indica perfezione, rimanda ai giorni della creazione, al tempo che passa… Infatti, i sacramenti accompagnano la vita di ogni cristiano dall’inizio fino alla fine. Battesimo
Riconciliazione
Matrimonio
Ordine sacro
È il dono ai cristiani del corpo e del sangue di Gesù. Conferma nello Spirito i doni del battesimo.
Eucaristia
Benedice l’amore degli sposi.
Dona il perdono di Dio.
Unzione dei malati
Consacra la vita interamente a Dio e agli altri.
Rende figli di Dio e dona un vita nuova.
nto priun sac ra m e sc ia c si r e iv d sette colori ie ga zione. Colle ga con lla relativa sp a i o p e e in g imm a m a alla sua
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C O L LEG H IA M
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Cresima
Porta conforto agli ammalati.
Apriamo la
CLASSE 3 a
classe a tu
INCLUSIONE
tti!
CULTURALE
LE PROCESSIONI DI PASQUA In molte città italiane, in occasione della Settimana Santa, si organizzano processioni religiose che spesso hanno origini antiche.
PROCESSIONE: cerimonia religiosa con un percorso che i fedeli seguono a piedi, pregando insieme in occasione di alcune ricorrenze religiose.
ENNA in Sicilia: processione del Venerdì Santo con più di duemila persone che trasportano sulle spalle le statue di Gesù e di Maria.
URBANIA nelle Marche: girando per le vie del centro si possono ammirare i “quadri viventi” della Settimana Santa.
SORA nel Lazio: processione del Venerdì Santo molto commovente col Cristo morto e Maria Addolorata, intervallato da canti e preghiere.
SASSARI in Sardegna: processione con i volontari della Confraternita dei Servi di Maria che trasportano la statua della Madonna Addolorata dalla Chiesa di Sant’Antonio al Duomo.
SAVONA in Liguria: processione con 15 gruppi di statue in legno e l’arca della reliquia della santa croce di Gesù.
SAN SEVERO in Puglia: processione del Venerdì Santo con l’Addolorata e il Cristo flagellato mentre si sparano numerosi e sonori petardi.
PROCIDA in Campania: si preparano i Misteri, rappresentazioni della vita di Gesù realizzati con gesso, cartapesta e legno.
RADICOFANI in Toscana: processione notturna del Venerdì Santo con adorazione finale del Calvario tra addobbi e luci suggestive.
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CLASSE 3
PLIFICA R E M E S E E R UME PE R RIAS S
GIACOBBE ED ESAÙ ISRAELE NUOVO NOME L’UOMO DEL PERDONO
GIUSEPPE IN EGITTO
LE 12 TRIBÙ I PROFETI IL TEMPIO
PASQUA EBRAICA
MOSÈ IL LIBERATORE
IL DONO DELLA LEGGE
PASQUA CRISTIANA
GESÙ
IL COMANDAMENTO DELL’AMORE
IL SALVATORE
PROCESSIONI PASQUALI IN ITALIA
LA VIA DELL’AMORE: VIA CRUCIS
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I SETTE SACRAMENTI DELLA CHIESA
Avventur e
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di u n p op olo
UNA TERRA PER 12 TRIBÙ Torniamo al popolo ebraico: dopo 40 anni nel deserto ecco finalmente la terra promessa! L’Esodo durò 40 anni e furono molti i momenti difficili per Mosè e la sua gente, ma alla fine gli ebrei raggiunsero la terra promessa grazie a lui e a un condottiero di nome Giosuè. Mosè morì proprio il giorno prima, vide la terra tanto desiderata all’orizzonte ma non vi entrò. Furono riconquistate le città che, nel frattempo, erano state occupate da altre popolazioni e arrivò il momento di distribuire il territorio tra le 12 tribù di Israele che portavano i nomi dei 12 figli di Giacobbe e Giuseppe.
Ruben
Sole che sorge
Efraim
Toro
Zabulon
Vascello
Dan
Serpente
Neftali
Cerva
Beniamino
Lupo
Simeone
Torre
Giuda
Leone
Issacar
Asino
Gad
Tenda
Manasse
Palma
Aser
Ulivo
ollesimbolo e c Colora o gni triline a alla sua galo con una tina. bù nella c ar
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CLASSE 3
un popolo i d e r u t n Avve
AVVENTURE NELLA TERRA PROMESSA Gli ebrei dovettero quindi combattere per riavere le loro città e anche dopo fu a volte necessario difendere il territorio dagli attacchi di altri popoli nemici. Ecco, a questo proposito, due episodi raccontati nella Bibbia:
La battaglia di Gerico (Racconto nel libro di Giosuè)
n squilli Grazie all’aiuto del Signore, co e cadi trombe, il popolo ebraico fec dere le mura di Gerico e riconquistò così la città di Gerico.
entre ns e gna nte m Ascoltia mo l’i i due i le g g e q uest c a id u G lla a d racconti. avventurosi
O A SC O LT IA M
sc ena d ei iq uadro una r l e n a n g e Dis m ente a par ticolar h ti e h c ti n o racc colpito.
DISEG N IA MO 90
La storia di Sansone i) (Racconto nel libro dei Giudic proveSansone, dalla misteriosa forza scelto niente dai suoi lunghi capelli, fu da Dio come condottiero contro il temibile popolo nemico dei Filistei.
Sansone e il leone.
Avventur e
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I RE DI ISRAELE Ad un certo momento della storia di Israele, si decise di affidare la guida di tutte le tribù a un re saggio e valoroso, scelto con l’aiuto di Dio. SAUL fu il primo re. DAVIDE figlio di lesse, fu il suo successore, indicato da Dio per mezzo del profeta Samuele ancora quand’era un giovane pastore. Famoso è il suo duello con Golia, gigantesco guerriero filisteo, nel quale dimostrò coraggio e grande fede in Dio.
Joseph Qiu, Davide e Golia, collezione privata.
Davide portò la capitale del regno a Gerusalemme. SALOMONE, terzo re e figlio di Davide, fu molto saggio e intelligente. Fece costruire a Gerusalemme il Tempio. Marc Chagall, Re Davide, Parigi. parola q uesta Colora E significa PAC ebraica che lom”). (si le g ge “s ha
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CLASSE 3
un popolo i d e r u t n Avve
IL TEMPIO DI GERUSALEMME Il Tempio fu costruito in 7 anni (nota: ancora il numero 7…) con l’aiuto di esperti e con grandi mezzi. Era una grande costruzione con cortili, palazzi e mura: una delle 7 meraviglie del mondo dell’antichità! Nelle preghiere di ogni giorno, gli ebrei si rivolgevano dalle loro case, sparse in tutto il regno, verso la città santa di Gerusalemme dove c’era la casa di Dio, il Tempio.
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Muro Occidentale (o del Pianto)
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Cortile delle genti
3
Balaustra
4
Pinnacolo
Costruttori del Tempio.
nse gna nte iali c h e ti dà l’i r te a m i o c i pp ett Tempio. ic erc a a gr u “f uoco” nel to n Es e gui una r e m le l’e e usato e com e vien e scopri se
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Santo dei Santi
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Cortile degli uomini con altare per i sacrifici
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Cortile delle donne
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Fortezza Antonia
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La parte più importante del Tempio era detta Santo dei Santi: era la stanza più interna del santuario vero e proprio, dove veniva custodita l’Arca dell’Alleanza. Nel corso dei secoli fu più volte distrutto e ricostruito. Oggi a Gerusalemme troviamo in piedi solo il cosiddetto Muro Occidentale, un luogo oggi di preghiera che viene comunemente chiamato Muro del Pianto.
pio, indicanColora il Tem ando le sue do e nomin varie parti.
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PROFETI: UOMINI DI DIO Dio è stato sempre vicino al suo popolo grazie anche alla presenza dei profeti, uomini da lui scelti per portare a tutti i suoi messaggi. Nel corso dei secoli, i profeti: • incoraggiavano gli ebrei ad essere fedeli a Dio; • consolavano il popolo quando le cose andavano male; • annunciavano eventi futuri, le promesse del Signore. Le storie e le riflessioni di questi uomini di Dio sono raccolte in vari libri della Bibbia, ognuno dei quali riporta nel titolo il nome del profeta protagonista.
La storia di Giona paura della missione af Giona era un profeta che, per per mare. Una tempe fidatagli da Dio, cercò di fuggire na finì nell’acqua. Per sta colpì però la sua nave e Gio sso pesce, dove rimavolere di Dio fu ingoiato da un gro idea. se per tre giorni e lì egli cambiò a spiaggia e Giona, ragIl grosso pesce lo sputò fuori sull a tutti di cambiare vita, giunta la città di Ninive, predicò secondo il comando di Dio.
Alcuni profeti parlano del MESSIA, il Salvatore che verrà in futuro a liberare il suo popolo da ogni male. Gli ebrei attenderanno sempre la venuta di questa importante figura, profetizzata da molti: •“ Betlemme da te uscirà il dominatore di Israele” (dal libro di Michea 5,1); •“ Ecco la vergine concepirà un figlio, che sarà chiamato Emmanuele, Dio con noi”.
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ono seconA chi si riferisc istiani q ueste do te per i cr pondi: profezie? Ris
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ELIA, IL PROFETA DI FUOCO Elia fu un profeta molto coraggioso che aiutò il popolo di Israele a rimanere fedele all’unico Dio in un momento difficile per gli ebrei: si era diffusa tra loro una nuova religione che adorava un falso dio, chiamato Baal. Il profeta Elia ebbe un giorno un’idea e la propose al re: «Perché non organizziamo una sfida tra me e i sacerdoti di Baal? Sarà la sfida del fuoco: costruiremo due altari, uno per me e uno per i sacerdoti di Baal; sopra ad ogni altare verrà posto un vitello per il sacrificio da offrire a Dio. Ma il fuoco dovrà venire dal cielo: ognuno pregherà il proprio Dio e vedremo chi manderà una fiamma a prova della sua potenza!». Il re fu d’accordo. Nel giorno stabilito tutto fu preparato, come aveva detto Elia. Per primi i sacerdoti di Baal cominciarono a invocare il fuoco dal cielo sul loro altare sopra il vitello, come segno della grandezza del loro dio …ma non successe assolutamente nulla! Poi fu la volta di Elia, che alzò le braccia al cielo per invocare un segno dal Signore. Non fece neanche in tempo a finire la sua preghiera che dall’alto scese una lingua di fuoco proprio sull’altare! Tutti gli ebrei si inchinarono con la faccia a terra dicendo: «II Signore è Dio, il Signore è Dio!». Subito dopo, cacciarono dalar toncino il Re aliz za in c la loro terra i sacerdoti del con i m atef uoco di Elia r nis c e l’infalso dio Baal. riali c h e ti fo se gna nte.
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ti!
lasse a tut
c Apriamo la
URALE T L U C E N O I S INCLU
LE DONNE D’ISRAELE
Quanto coraggio e quanta fede in Dio dimostrano alcune donne speciali nella storia del popolo ebraico! Proviamo a conoscere alcune loro vicende. La sorella di un uomo famoso
Una regina premurosa
MIRIAM: LA GIOIA
ESTER: IL CORAGGIO
Miriam era la sorella di Mosè. Fu lei a seguire il percorso della cesta del fratellino sul fiume Nilo e riferire poi alla mamma che Mosè era stato salvato dalla figlia del Faraone. Più tardi, quando il popolo ebraico passò attraverso il Mar Rosso, Miriam era davanti a tutti a intonare un bellissimo canto di gioia e di lode al Signore.
Ester era la moglie ebrea di Assuero, un re straniero. Quando venne a sapere che Aman, un ministro del re, voleva sterminare il suo popolo, parlò al marito senza pensare a se stessa, ma solo a salvare gli ebrei. Il re apprezzò il suo coraggio e punì il perfido Aman. Da quel giorno gli ebrei festeggiano la festa di Purim, per ricordare la gioia dello scampato pericolo.
Un’eroica donna straniera
A proposito di Rut…
RUT: LA FEDELTÀ
Rut è una straniera che vive in una terra non sua. Anche oggi molte persone sono costrette a lasciare la loro patria per necessità: guerra, fame, malattia o persecuzioni. Cercano un posto dove sperare in una vita migliore: “sono uomini e donne come noi” ha detto Papa Francesco, ma spesso sono invece guardati dalla gente con sospetto.
(Dal libro dell’Esodo)
(Dal libro di Rut)
Un ebreo e sua moglie Noemi emigrarono in terra straniera a causa di una terribile carestia. Lì i due figli maschi della coppia si sposarono con due ragazze del posto, ma dopo qualche tempo morirono sia il marito che i figli di Noemi. Noemi si apprestava a far ritorno da sola in patria ma Rut, una delle due nuore, si offrì di accompagnare la suocera a casa: «Dove andrai tu, andrò anch’io Noemi. Il tuo popolo sarà il mio popolo, il tuo Dio sarà il mio Dio!». Così Rut accompagnò Noemi e la aiutò ogni giorno della sua vita, con tanto amore.
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(Dal libro di Ester)
? Parlane o argomento st ue q i d si n e Cosa p agni. ante e i comp n g se n l’i n co in classe
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CLASSE SECONDA Unità 1: Sete di meraviglie
Unità 4:Una sorgente di Vita
Di ritorno dalle vacanze 98 Verifichiamo 99 Il gioco della creazione 100 San Francesco, amico della natura 101
Colori e natura 112 I colori della Pasqua 113 I simboli della festa di Pasqua 114 Verifichiamo 115 La colomba di Pasqua 116 Tante croci diverse 117
Unità 2:L’attesa diventa gioia Quando è festa 102 L’attesa di Maria 103 La candela-calendario dell’Avvento 104 La casetta dell’Avvento 105 Verifichiamo 107
Unità 3:Acqua viva L’acqua, sorgente di vita 108 Pescatori di uomini 109 Verifichiamo 111
Unità 5:La Chiesa, un fiume Verifichiamo 118 La mano della preghiera 119
a
CLASSE 2
eravigli S ete di m
e
DI RITORNO DALLE VACANZE Create con l’aiuto dell’insegnante su un cartellone bianco un mare incollando della carta velina azzurra e delle montagne con della carta velina marrone. Se ami il mare realizza un pesce: copia nel cartellone
quello qui disegnato e decoralo poi con pezzettini di carta velina colorata. Se ami la montagna realizza un uccellino: copia il modello
e decoralo sempre con pezzetti di carta velina.
Sotto ogni animaletto ci sarà nel cartellone il nome del bambino che lo ha fatto. Invita anche i bambini che non si avvalgono dell’IRC a realizzare un pesce o un uccellino per il cartellone della vostra classe.
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CLASSE 2 a
VE RIFICHIA
MO
IL RACCONTO DELLA GENESI Completa il racconto della creazione:
1 2
collega ogni disegno al giorno corrispondente; colora i disegni.
1° GIORNO: Dio crea la luce.
2° GIORNO: Dio crea il cielo e il mare.
4° GIORNO: Dio crea sole, luna e stelle. 6° GIORNO: Dio crea gli animali della terra e l’uomo e la donna.
3° GIORNO: Dio separa la terra dalle acque e crea erba, piante, fiori e alberi.
5° GIORNO: Dio crea i pesci e gli uccelli. 7° GIORNO: Dio si riposa.
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CLASSE 2
eravigli S ete di m
e
IL GIOCO DELLA CREAZIONE Copia e ritaglia su un cartoncino la striscia e applica alle estremità due fili, in modo da poterla applicare sulla tua fronte come vedi qui sotto.
Scrivi sopra al cartoncino uno di questi elementi della creazione: LUCE
CIELO
MARE
TERRA
PIANTE
FIORI
SOLE
LUNA
STELLE
PESCI
ANIMALI DELLA TERRA
UCCELLI ADAMO E EVA
Indossa il cartoncino come una corona e sta’ seduto sulla sedia al tuo posto. L’insegnante racconterà la storia della creazione: quando ti sentirai nominare, alzati in piedi!
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S ete di m eravigli e
SAN FRANCESCO, AMICO DELLA NATURA Colora l’immagine di San Francesco. Scrivi poi nel fumetto del santo una delle frasi del Cantico delle Creature, quella che ti piace di più.
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CLASSE 2
nta gioia e iv d a s e t L’at
QUANDO È FESTA Decora la torta di compleanno colorandola come preferisci, poi scrivi sotto la data del tuo compleanno.
IO FESTEGGIO IL MIO COMPLEANNO il ..... .....
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E2 L’attes a d iventa gio ia
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L’ATTESA DI MARIA L’angelo Gabriele incontra Maria e le annuncia che sarà la mamma di Gesù, il Salvatore. Sai mettere in ordine le scene di questo incontro? Scrivi i numeri 1, 2 e 3 secondo la sequenza corretta. Colora poi le immagini. Eccomi,
sono la serva del Signore!
Lo spirito
Santo scenderà su di te!
Ti saluto, Maria!
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nta gioia e iv d a s e t L’at
LA CANDELA CALENDARIO DELL’AVVENTO La candela calendario dell’Avvento è una tradizione che viene dalla Danimarca.
MATERIALE • Una candela bianca alta circa 30 cm. • Etichette adesive (o trasferelli con i numeri). • Piattino (o portacandela che hai già in casa).
REALIZZAZIONE 1. Dividi la candela in 24 parti, segnandola con una matita. 2. Incolla sopra ogni parte un pezzetto di etichetta e numerali tutti iniziando dal basso con il numero 24 e terminando in alto con il numero 1. 3. Con un po’ di cera fa’ aderire la candela calendario a un piattino, decorando la base con qualche rametto di pino, anche sintetico. 4. Dal primo dicembre accendi la candela solamente per il tempo necessario a consumare il n. 1… e così per tutti i giorni di dicembre fino alla vigilia di Natale.
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E2 L’attes a d iventa gio ia
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LA CASETTA DELL’AVVENTO Colora i disegni e ritaglia le quattro finestre con i personaggi del Natale. Va’ poi a pagina 15 del testo e incolla le finestre sulla casetta dell’Avvento.
1
2
3
4
ri? dom a nd e: esù ai pa s to G i d a it Ris pondi alle c s a d ella n l’a n nuncio • Chi h a dato Gesù? to Gesù? a es e è nato p le a u q o dove è na g In o • lu l a i g a iM ompa gnato • Chi h a acc
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VE RIFICHIA
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ERRORI DI NATALE Osserva il disegno e scopri gli errori del disegnatore. Cerchia con il colore rosso le cose che non possono esserci nel presepe di Gesù. Spiega a voce perché.
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a Acq ua viv
L’ACQUA, SORGENTE DI VITA Prepara una bacinella d’acqua e immergi in essa le mani. Rispondi quindi alle domande. • Cosa senti, cosa provi? • È fredda? Calda? Tiepida? • Chiudi gli occhi e tocca ancora l’acqua: cosa ti fa ricordare? • Ascolta il rumore: l’acqua versata, l’acqua spruzzata, le gocce d’acqua… • Sai riconoscere i rumori dell’acqua? • Prova ad odorare l’acqua: senti qualche profumo particolare? • Fa’ dei movimenti con le dita sulla superficie dell’acqua: cosa succede? Scrivi su questa brocca alcune qualità dell’acqua che hai scoperto, come quella nell’esempio dato.
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Acq ua viv a
PESCATORI DI UOMINI Costruiamo insieme la barca degli Apostoli, gli amici di Gesù.
1. Incolla su cartoncino rigido la pagina. 2. Ritaglia e componi con i vari pezzi la barca degli Apostoli. 3. Ritaglia anche la figura umana e scegli se vuoi che sia Gesù o uno degli Apostoli; scrivi alla sua base il nome. 4. Infilalo nello scafo della barca e gioca con i tuoi compagni a ricordare il nome del maggior numero di Apostoli.
Ritaglia la vela e fissala alla barca con un bastoncino (tipo abbassalingua).
109
CLASSE 2 a
VE RIFICHIA
MO
I MIRACOLI DELL’ACQUA Da’ un titolo ai miracoli. Colora Gesù presente in ogni miracolo. Scegli poi una parola tra quelle nella goccia d’acqua e collegala con una freccia al miracolo corrispondente.
FESTA
SO RP RESA CALMA POTE NZ A
111
a
CLASSE 2
nte di Vita e g r o s a Un
COLORI E NATURA Facciamo un gioco con i colori meravigliosi della natura.
1. Prova ad associare un colore a un elemento della natura. Esempio: AZZURRO
acqua NERO
BIANCO
ROSSO
GIALLO
ROSA
VERDE
MARRONE
ARANCIONE
GRIGIO
2. Prova ora ad associare un colore alle stagioni dell’anno. PRIMAVERA
AUTUNNO
ESTATE
INVERNO
3. Associa infine un colore a ciascuna delle seguenti emozioni.
112
AMORE
TRISTEZZA
ODIO
DOLORE
ALLEGRIA
SORPRESA
CLASSE 2 a
Una s or g ente
di Vita
I COLORI DELLA PASQUA Colora il coniglietto e impara a memoria la poesia.
I COLORI DELLA PASQUA Pasqua è gialla come un pulcino, come il collare di un cagnolino, è rosa e allegra come un confetto, come i bei fiori di quel rametto. Pasqua è celeste come il mare e il cielo, come la trama di questo velo, è verde brillante come un bel prato, come il trenino che ha appena sbuffato. Pasqua è dipinta di tanti colori: come i sorrisi dei nostri cuori.
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CLASSE 2
nte di Vita e g r o s a Un
I SIMBOLI DELLA FESTA DI PASQUA In primavera i cristiani celebrano la festa della Pasqua, la festa della vita di Gesù Risorto che vince la morte. Anche la natura sembra rinascere con Gesù.
1. Scegli 5 matite colorate diverse. 2. Colora dello stesso colore la foglia con un simbolo pasquale e quella della relativa corretta spiegazione.
UOVO
AGNELLO
COLOMBA
CAMPANE
CERO
PASQUALE
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SIMBOLO DI PACE
SIMBOLO DI FESTA SIMBOLO DI VITA CHE NASCE SIMBOLO DELLA LUCE DI GESÙ RISORTO
SIMBOLO DI GESÙ INNOCENTE
CLASSE 2 a
VE RIFICHIA
MO
GLI ULTIMI GIORNI DI GESÙ Osserva le vignette che raccontano le tappe principali della Pasqua di Gesù, dall’ingresso a Gerusalemme alla risurrezione.
1. Scrivi una breve descrizione sotto ad ogni disegno. 2. Colora le vignette. 3. Sai scrivere sopra ad ognuna in che giorno è avvenuto quell’episodio? Venerdì
Domenica delle Palme
Giovedì
Domenica di Pasqua
115
a
CLASSE 2
nte di Vita e g r o s a Un
LA COLOMBA DI PASQUA Realizza il tuo lavoretto di Pasqua seguendo queste istruzioni.
1. Ricopia la colomba (meglio se su un cartoncino). 2. Con un pennarello nero ripassa l’occhio della colomba. 3. Fa’ il taglietto sul cartoncino per poter mettere le ali. 4. Prendi un foglio di carta velina e piegalo a fisarmonica dal lato corto.
116
5. Inserisci la velina piegata nel taglietto, allarga la carta… ecco fatte ali! 6. Incolla o attacca con il nastro adesivo un cordoncino sottile e… fa’ volare la tua colomba di Pasqua.
CLASSE 2 a
Una s or g ente
di Vita
TANTE CROCI DIVERSE La croce è per i cristiani il simbolo più importante della fede in Gesù Risorto che vince la morte. È anche il gesto che essi fanno nella preghiera di ogni giorno. Esistono tanti tipi di croci che puoi trovare nelle chiese, negli stemmi, nei castelli, nei libri antichi…. Colora le croci qui a fianco con colori diversi.
croce latina
croce
di Malta
croce greca
croce di
San Maurizio
croce di
Sant’Andrea
croce egizia
Ricopia ora quella che più ti ha colpito.
117
a
CLASSE 2
VE RIFICHIA
MO
COSA FANNO IN CHIESA I CRISTIANI? Colora le azioni che i cristiani compiono solitamente in chiesa. PERDONARE
SALTARE
MANGIARE
CANTARE DORMIRE
RINGRAZIARE
PENSARE PARLARE URLARE LEGGERE PREGARE
DISEGNARE
PATTINARE
118
INCONTRARSI ASCOLTARE
CORRERE
PICCHIARE
SCIVOLARE
CLASSE
2 La Chies a , un fium e
a
LA MANO DELLA PREGHIERA Realizza una mano della preghiera così come l’ha pensata Papa Francesco.
1. Appoggia la tua mano su un cartoncino colorato e disegna con la matita il contorno. 2. Ritaglia la tua mano della preghiera. 3. Ricopia su ogni dito i motivi della preghiera suggeriti da Papa Francesco. 4. Incolla sul quaderno la tua mano della preghiera.
eg a r lo da
Dio
pe
hè rc p e s i. a s eg te pr e s is ut
pr
Si
ai
Si p aiu re g a ti i p p er i ù de ch è b Dio oli .
S i p re g a p a nc e rchè he D g i l o i a aiu t l t ri, i i p o t e nti.
are Si prega per ringra zi re. Dio per le pers one ca
Si re . Dio
119
e , un fium La Chies a
CLASSE TERZA Unità 1: Il libro dei libri
Unità 4: La Vita in dono
Il viaggio: un modo di crescere 121 La libreria della Bibbia 122 Il segnalibro della capretta di Qumran 123 Verifichiamo 125 L’arte degli amanuensi 126 Cruciverba della Genesi 127 Alla festa della creazione 128
Verifichiamo 138 Un cuore che si spezza e si dona 139
Unità 2: Il dono della salvezza Tradizioni natalizie in Italia 129 Verifichiamo 130
Unità 3: Un popolo scelto Abramo: un racconto poco preciso 132 Il sogno di Giacobbe 133 Giuseppe, il re dei sogni 134 Mosè, il liberatore 135 Il giro dei comandamenti 136 Verifichiamo 137
Unità 5: Avventure di un popolo Verifichiamo 140 Giona nel pesce 141 Salomone risolve un caso impossibile 143 Nomi di donne bibliche 144
CLASSE 3 a
Il libro d e i libri
IL VIAGGIO: UN MODO PER CRESCERE Scegli una di queste frasi colorando il palloncino. Spiega poi perché ti hanno colpito quelle parole.
1
La vita
è un viaggio
2
Il mondo
L’unico vero
è un libro e quelli
viaggio è quello
ne leggono una
conoscenza
e chi viaggia
che non viaggiano
due volte.
pagina soltanto.
vive
3
che porta alla di se stessi.
Ho scelto la frase n. Perché
Mi piacerebbe visitare:
Quest’anno faremo un viaggio bellissimo alla scoperta di un testo antico e interessantissimo: la BIBBIA. Colora la seguente frase e spiega che cosa intende dire secondo te.
APRI UN LIBRO E …IL LIBRO TI APRIRÀ.
121
a
CLASSE 3
i libri Il libro d e
LA LIBRERIA DELLA BIBBIA Osserva il disegno: mancano alcuni libri… dove li metteresti? Disegna una freccia per portare i libri fuori dalla libreria verso il posto giusto. Poi colora tutto a tuo piacere.
122
CLASSE 3 a
Il libro d e i libri
il segnalibro della CAPRETTA DI QUMRAN Sul testo abbiamo letto la storia della scoperta del sito archeologico di Qumran. Realizziamo con il cartoncino un segnalibro con la simpatica capretta “esploratrice”. Colora e ritaglia la capra praticando due fori in basso, per poter inserire poi due dita.
123
CLASSE 3 a
VE RIFICHIA
MO
LA LIBRERIA DELLA BIBBIA La Bibbia è un libro speciale: racconta la storia più importante del mondo. 1. Vediamo se ricordi quello che hai letto sul testo e ti è stato spiegato, con il gioco del vero e falso.
• La Bibbia parla solo degli ebrei.
V
F
• La parola Bibbia significa “libri”.
V
F
• In tutto la Bibbia è formata da 83 libri.
V
F
• La Bibbia non è stata scritta in italiano.
V
F
• La Bibbia è divisa in tre grandi parti.
V
F
2. Proviamo ora a vedere se ricordi i nomi di alcuni libri della Bibbia con il gioco del c’è o non c’è.
Nella Bibbia c’è il libro della GENESI.
Sì
NO
Nella Bibbia c’è il Vangelo di LUCA.
Sì
NO
Nella Bibbia c’è il libro della GIUNGLA.
Sì
NO
Nella Bibbia c’è il Vangelo di MATTIA.
Sì
NO
Nella Bibbia c’è il libro del profeta ISAIA.
Sì
NO
3. Uno scrittore poco attento
vuole scrivere un breve te-
sto sulla Bibbia, ma è incerto su alcune parole da inseri-
re. Puoi aiutarlo tu? Cancella
la parola sbagliata.
La Bibbia è un testo SACRO/FANTASTICO molto ANTICO/MODERNO e che racconta la storia d’amore tra Dio e gli UOMINI/ANIMALI. È bello vedere come il Signore sia sempre stato LONTANO/VICINO al suo popolo e alla fine ha mandato suo Figlio GESÙ/GIUSEPPE, il salvatore del mondo. La Bibbia è divisa in Antico Testamento (che racconta la storia delle origini del mondo e del popolo EBRAICO/EGIZIANO) e Nuovo Testamento (che racconta la storia di Gesù e dei suoi APOSTOLI/CAVALIERI): in tutto sono 73/173 libri. Su ogni pagina della Bibbia ci sono dei numeri scritti in piccolo che indicano capitoli e VERSETTI/POESIE.
125
a
CLASSE 3
i libri Il libro d e
L’ARTE DEGLI AMANUENSI Prima della diffusione della stampa, alcuni monaci detti amanuensi ricopiarono a mano i testi della Bibbia e di altri libri importanti che altrimenti rischiavano di andare rovinati o perduti per sempre. Ecco un monaco amanuense al lavoro. Lo scriptorium era una stanza piena di finestre e di luce dove gli amanuensi copiavano i testi e li abbellivano con dei piccoli disegni: le miniature. Poi questi codici (libri antichi manoscritti) venivano conservati al sicuro nelle biblioteche dei monasteri e li possiamo ammirare ancora oggi. Prova anche tu a scrivere come facevano gli amanuensi: copia le lettere, scrivendo il tuo nome.
A G M S Y 126
B H N T Z
C I O U
D J P V
E K Q W
F L R X
abcde f ghi j kl mn o p q r s t u v wx yz
CLASSE 3 a
Il libro d e i libri
CRUCIVERBA DELLA GENESI Risolvi il seguente cruciverba. Magari ripassa prima quanto stai studiando riguardo i primi capitoli del libro della Genesi.
1. La prima realtà creata da Dio. 2. È di cera, acceso in chiesa. 3. Il nome della prima donna creata da Dio. 4. Il Paradiso terrestre era chiamato... 5. Chi per primo tra gli uomini uccise un suo fratello? 6. Chi costruì un’arca per l’arrivo del diluvio? 7. Cosa apparve nel cielo dopo il diluvio? 8. In quale città si voleva costruire una torre alta fino al cielo? 9. Cosa significa la parola “Genesi”?
1 5
9
2 3 4 8 7
6
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CLASSE 3
i libri Il libro d e
ALLA FESTA DELLA CREAZIONE Leggi il seguente racconto di Bruno Ferrero, poi rispondi alle domande.
festa. one, Dio dichiarò che era la sua azi cre la ata min ter , rno gio o Il settim re un bel regalo ca, si diedero da fare per trova zec di e ov nu re, atu cre le te Tut carote e radici rono noci e nocciole; i conigli per il Signore. Gli scoiattoli porta oso calda; le mucche latte schium dolci; le pecore lana soffice e geli si disposero in cerchio per e ricco di panna. Miliardi di an le. cantare una serenata celestia ed era preoccupato. Si era L’uomo aspettava il suo turno nsare: «Che cosa posso domesso in fila e continuava a pe fumo, le api il miele, persino nare io? I fiori hanno il loro pro la doccia a Dio con le gli elefanti si sono offerti di fare ». loro proboscidi per rinfrescarlo! solo poche creatuQuando rimasero davanti a lui re, l’uomo fu preso dal panico! una cosa che nesArrivò il suo turno ed egli fece lui: saltò sulle suno aveva osato fare prima di e gli disse: «Ti ginocchia di Dio, lo abbracciò voglio bene!». ta la creazione Il volto del Signore si illuminò, tut stato il più belcapì che il regalo dell’uomo era cosmico! lo di tutti ed esplose in un alleluia do m a nd e gior no? Ris pondi alle il s ettimo r e p io D ic hiarato a aveva d 1. Ch e cos es empi. Dio? Fa’ d ue a li a im n a li to g va no re gala 2. Cos a ave 3. Cos a re g
ala l’uomo a
Dio?
tu? es ti re galato r v a a s o C 4.
128
CLASS
E3 Il dono d e lla s alvez za
a
TRADIZIONI NATALIZIE IN ITALIA Oltre al presepio e all’albero di Natale, vi sono altre tradizioni presenti nel nostro Paese. Leggi e rappresenta nei riquadri queste tradizioni natalizie tipiche di alcune regioni italiane. IN TOSCANA si pone sul fuoco del camino una grossa radice di ulivo o di quercia. Il ceppo dovrà ardere tutta la notte della vigilia, come segno di attesa della nascita di Gesù, luce del mondo.
IN ABRUZZO si scende dalle montagne e con le zampogne si suonano musiche natalizie. Si tratta degli zampognari.
IN UMBRIA fin dai tempi di San Francesco c’è la tradizione del presepio vivente con personaggi veri, in carne ed ossa.
IN CAMPANIA la Vigilia di Natale si accendono molte luci e a mezzanotte si lancia in cielo una stella lucente, un fuoco d’artificio, a ricordo della cometa di Betlemme.
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CLASSE 3
VE RIFICHIA
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IL TEMPO DELLA SALVEZZA Completa e colora la linea del tempo. Con l’aiuto dell’insegnante da’ un nome e una data (anche approssimativa) a ciascuna scena.
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CLASSE 3 a
VE RIFICHIA
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CLASSE 3
s c elto Un popolo
ABRAMO: UN RACCONTO POCO PRECISO Sottolinea i 10 errori presenti in questa narrazione, cerchiandoli e numerandoli.
Abramo viveva nella città di rno Roma, in Mesopotamia. Un gio il sindaco lo chiamò e gli disse: «Esci dalla tua terra e va’ verso il monte che io ti indicherò!».
Una sera che guardava le primule, Dio gli disse che i suoi discendenti sarebbero stati più numerosi di quelle luci nel cielo!
il re mise Alcuni anni dopo, e fede di alla prova la grand di portarlo Abramo: gli chiese di offrirlo sopra un monte e ore. in sacrificio al Sign
Dio non vuole ma i la morte di nessuno, voleva solo mettere alla prov a la fede di Abramo!
132
Abramo si mise in cammino con la moglie Gia da e la sua tribù. Dopo un lung o viaggio arrivò nella terra d ’Egitto.
Poi, nonostante l’età avanzata di Abramo e sua moglie, il Signore diede loro la gioia di avere un figlio, che chiamarono Abele.
Abramo fece come gli era stato detto: portò il fig lio in riva al mare e, quan do stava per colpirlo, arrivò un ’aquila che gli fermò la man o.
tes to: giuste da ins erire nel Sc rivi ora qui le parole 2. 1. 4. 3. 6. 5. 8. 7. 10. 9.
CLASSE 3 a
Un popolo s c elto
IL SOGNO DI GIACOBBE: UNA SCALA CHE SALE VERSO IL CIELO Disegna altri angeli che salgono e scendono dalla scala sognata da Giacobbe. Colora poi la scena.
Ris pondi.
di • Giacobb e era il figlio
.
la sua bb e, gli aveva vend uto • Esaù, fratello di Giaco . piatto di primog enitura per un . lottò contro un • Una notte Giacobb e
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CLASSE 3
s c elto Un popolo
GIUSEPPE, IL RE DEI SOGNI Ricordi i sogni del faraone d’Egitto che Giuseppe riuscì a spiegare?
1
Disegna (C’erano 7 vacche magre…)
2
Disegna (C’erano 7 spighe rinsecchite…)
Giuseppe è sempre stato chiamato” il buon Giuseppe”, perché è riuscito a perdonare i suoi fratelli, nonostante le ingiustizie che aveva subito. Tu hai mai perdonato qualcuno? Quando? Sei mai stato perdonato da qualcuno? Quando?
134
CLASSE 3 a
Un popolo s c elto
MOSÈ, IL LIBERATORE ESODO è una termine che significa “uscita” e “viaggio” verso una nuova terra. Esodo nella Bibbia sta a indicare il viaggio di liberazione dalla schiavitù egiziana verso la Terra Promessa. È stato un viaggio lungo e faticoso, ma Dio non ha mai abbandonato il suo popolo.
ESODO è anche il nome del 2° libro della Bibbia, che narra tutta la storia di Mosè.
IL PASSAGGIO DEL MAR ROSSO è stato un momento importante dell’Esodo. Completa la mappa con i nomi e ripassando di rosso il percorso.
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CLASSE 3
s c elto Un popolo
IL GIRO DEI COMANDAMENTI Con un dado giochiamo a coppie o a squadre al Giro dei Comandamenti.
136
Ricorda: • se trovi il vitello d’oro si torna alla partenza; • se trovi il cuore tira ancora il dado; • s e trovi un numero (da 1 a 10) devi dire il comandamento corrispondente: se non lo sai… salti un turno!
CLASSE 3 a
VE RIFICHIA
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LA TAVOLA DI PESACH Ogni anno gli ebrei ricordano con riti e preghiere la liberazione della schiavitù d’Egitto, la grande Pasqua ebraica. Preparano anche una particolare “cena” con dei cibi che hanno ciascuno un importante valore simbolico. Prepariamo la tavola della cena ebraica disegnando le pietanze sui piatti e collegandole al relativo cartellino.
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CLASSE 3
VE RIFICHIA
MO
FATTI E PERSONAGGI DELLA PASQUA Collega con una freccia ogni giorno della Settimana Santa agli avvenimenti accaduti in quel giorno. DOMENICA DELLE PALME
GESÙ MUORE IN CROCE
GIOVEDÌ SANTO
GESÙ ARRIVA A GERUSALEMME
VENERDÌ SANTO
GESÙ RISORGE
SABATO SANTO
ULTIMA CENA
DOMENICA DI PASQUA
GESÙ NEL SEPOLCRO
Collega ora con una freccia ogni personaggio alla frase corrispondente. Aiuta Gesù a portare la croce.
PONZIO PILATO
MADDALENA
I sommi sacerdoti accusano Gesù
138
MARIA
Condanna a morte Gesù.
GIUDA
Tradisce Gesù con un bacio.
SIMONE
IL CIRENEO
ANNA E CAIFA
Vede Gesù Risorto.
CLASSE 3 a
La Vita in d o no
UN CUORE CHE SI SPEZZA E SI DONA Questo disegno è un cuore attraversato da tante strade, un cuore che non vive da solo, in disparte, ma si fa vicino alle persone, si fa “visitare” dagli altri. Ai cristiani fa pensare a Gesù, che diventa pane per gli altri nel sacramento dell’Eucaristia. Colora in modo fantasioso.
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CLASSE 3
VE RIFICHIA
MO
LE 12 TRIBÙ DI ISRAELE Scrivi dentro ad ogni stella, nel cielo di Israele, i nomi delle sue dodici tribù, cancellandoli uno alla volta con la matita dall’elenco. Attenzione: ci sono alcuni nomi in più che sono errati. DAN EFRAIM
ASER
NEFTALI
GAD
SIX
GIUDA
ZABULON
RUBEN BENIAMINO DIANA
SIMEONE
EMANUELE
MANASSE
OTTONE
ISSACAR
Le iniziali dei 5 nomi avanzati, nell’ordine in cui li trovi nell’elenco, ti ricorderanno il nome del grande viaggio del popolo ebraico verso la Terra Promessa:
140
ORSO
Avventur e
CLASSE 3 a
di u n p op olo
GIONA NEL PESCE Giona fu un grande profeta, ma mostrò anche la sua fragilità e paura quando Dio gli chiese di andare a predicare a Ninive, dove c’erano uomini violenti. Mediante l’esperienza di tre giorni e tre notti nel grosso pesce, egli capì però il valore della sua missione. Realizza il lavoretto.
141
Avventur e
CLASSE 3 a
di u n p op olo
SALOMONE RISOLVE UN CASO IMPOSSIBILE ne da one, da piccolo chiese e otten om Sal e, vid Da re l de io figl il e Si narra ch gio e poten. Infatti Salomone fu un re sag zza ge sag la so: zio pre no do Dio un una grande nazione. te che portò Israele ad essere e, vicine di no a Gerusalemme: due mamm Un giorno accadde un fatto stra lchi giorni di distanza l’una dall’a po a ino mb ba un uto av o an casa, avev lla e bambini fu trovato morto da du i de o un o pp rtro pu tte no a tra; un rto, po un primo momento di sconfo madre nella culla. La donna, do sì di a senza un bambino e andò co decise che non sarebbe rimast culla le rubò il bimbo, lasciando nella nascosto a casa della vicina e il suo rimasto senza vita. lla, trovò il bambino morto nella cu La mattina dopo, l’altra donna riconoera suo figlio (le mamme sanno ma si accorse subito che non dispemolto piccoli)e si mise a gridare scere i loro bambini anche se ito n in braccio suo figlio: capì sub co ina vic la re ssa pa e vid i Po rata. ini! donna aveva scambiato i bamb quello che era successo… l’altra e die nessuno capiva chi delle du Le due litigarono ferocemente e. portate davanti al re Salomon ceva la verità. Alla fine furono duto: una mamma accusava Il re ascoltò quello che era acca mbino; l’altra donna diceva l’altra di avergli portato via il ba , che non diceva il vero. che la sua vicina era una pazza re una spada e disse: «Se Alla fine Salomone si fece porta è veramente il bambino, non riusciamo a capire di chi ne daremo un pezzo a allora lo taglieremo a metà e ciascuna madre!». , re Salomone! Lascia «Nooo! - urlò la vera madre - No l male, ti prego!». L’altra mio figlio a lei, ma non fargli de donna, invece, taceva. ra Salomone il saggio – «Ecco la vera madre! - disse allo al suo bambino, purché Lei avrebbe persino rinunciato le!». non gli venisse fatto alcun ma di Salomone, dono di Ancora una volta la saggezza rità. Dio, aveva fatto chiarezza e ve ia? s ona s a g g conos ciu to o a te, è n r to in , e h alcuno c C o nos ci q u
p er com e una
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a
CLASSE 3
lo i u n p op o d e r u t n e Avv
NOMI DI DONNE BIBLICHE Trova i nomi delle donne della Bibbia nello schema e cancellali. Le lettere rimaste ti diranno qual è il personaggio biblico femminile più importante di tutti presente nella Bibbia. ELISABETTA
144
MADDALENA
GIUDITTA
RACHELE
REBECCA
SUSANNA
MIRIAM
DEBORA
GIULIA
ESTER
MARTA
NOEMI
SARA
EVA
LIA
RUT
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