L’ORA DI RELIGIONE Il Padre nostro (prima parte) Pregare è proprio difficile, come è difficile ogni relazione umana. Non è semplice comprendere la storia della salvezza, come non è semplice comprendere una storia di relazione. Innanzitutto non è questione di fede, ma di ragione. Il rapporto tra fede e ragione è circolare, non c’è l’una senza l’altra, ma nella nostra umanità partiamo dalla ragione e con il suo aiuto arriviamo a comprendere la prospettiva della fede. Cominciamo con un breve esempio: quando Galileo sostiene il sistema copernicano, in carenza di obiezioni scientifiche a cura di Don Giuseppe Guaglio gli vengono contrapposti argomenti scritturistici, di matrice iniziale protestante ma poi fatti propri dalla Chiesa, sia pure in ritardo (cfr Thomas Kuhn, La rivoluzione copernicana e altri saggi, Einaudi). Galileo ribatte, nelle sue Lettere a Madama Cristina di Lorena e a don Benedetto Castelli, che la corretta ermeneutica della Scrittura è quella tradizionale dei quattro sensi della Scrittura, di memoria anche dantesca, e non il fondamentalismo che prende la Scrittura alla lettera. Il primo senso della Scrittura è quello storico-letterale, che implica l’esercizio spirituale dello studium. Nel leggere un libro storico-archeologico che consiglio a tutti (Mario Liverani, Oltre la Bibbia, Laterza) ho trovato casualmente la soluzione storica e letterale al celebre versetto in cui Giosuè si rapporta con Dio per far fermare il Sole, tante volte usato contro Galileo oppure per evidenziare l’imbecillità cristiana. In realtà da un secolo e mezzo siamo in grado di decifrare i geroglifici e di acquisire i testi egizi, cosa impossibile anche soltanto nel Settecento. Qual è la soluzione storica? In una battaglia contro una città cananea vassalla del Faraone, Giosuè ottiene che il Faraone, identificato come noto ora con il Sole, non intervenga a favore della città contro gli Ebrei. Mi pare così semplice da rimanere meravigliato di non esserci arrivato da solo. Nella preghiera la ragione smuove la fede e la fede interroga la ragione fino a che non si trovi una soluzione al dubbio. E se non si trova? Ci teniamo il dubbio e continuiamo a cercare affidandoci alla relazione con Dio. Anche nelle relazioni umane, apparentemente più alla portata, non sempre arriviamo a conoscere e comprendere tutto. Per questo vi presento la preghiera per eccellenza, il Padre nostro, insegnataci da
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