Clienti che fanno i tester con Zubb

HI-TECH NETWORK LA NUOVA INFRASTRUTTURA DEL GRUPPO DI ELETTRODOMESTICI

Blue Coat veste la rete Electrolux Rivoluzione globale dell’It. Che parte da Pordenone

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e ciò per l’It significa avere apiorganizzare e consolidare plicazioni differenti che girano l’infrastruttura It per absu innumerevoli piattaforme». battere i costi e rendere Il progetto pilota è stato avomogenei prodotti e soluzioviato nella sede di Pordenone ni: era l’obiettivo di Electroe, dato il successo, lo standard lux. Il primo piano di consoliè stato adottato anche dai data damento, di natura infrastruttucenter gateway degli altri Paesi. rale, è consistito nella chiusura di Il vantaggio si riassume nella tutti i data center dislocati nelle riduzione dei costi del 25%, diverse regioni, per convogliatenendo conto della gestiore le applicazioni esistenti nelne remota delle apparecchiale infrastrutture di riferimenture installate in data center to, spiega Fabrizio Di Narda, non presidiati. «Per la divisioteam leader It security infrane security ognuno aveva un strutture Emea di Electrolux: Fabrizio Di Narda. proprio modo per organizzare «Abbiamo chiuso i centri di In alto, il country l’internet gateway ed è nata raccolta dati spostando il ca- manager di Blue Coat, così la necessità di un nuovo rico di lavoro nei data center Davide Carlesi standard», continua Di Nardi riferimento, per esempio a Pordenone per la zona Emea. Il progetto da. «Per i servizi proxy abbiamo scelto la non è stato semplice poiché Electrolux, soluzione di Blue Coat, creando le basi come molte altre multinazionali, ha ef- per una configurazione più globale, scafettuato negli anni diverse acquisizioni labile e in grado di offrire una gestione

Addio pc, set-top-box Netgear per i filmati File multimediali condivisi e connessione online per utilizzare direttamente il televisore Filmati, foto, video: sono sempre più i file multimediali di cui si dispone ed è spesso limitativo poterli vedere solo sullo schermo del pc o non avere la possibilità di condividerli con i colleghi o per presentazioni in pubblico. Per questa esigenza Netgear ha presentato Digital entertainer live (Eva2000, nella foto), un set-top-box per internet che consente di riprodurre sulla tv le raccolte multimediali digitali, i video e un’ampia gamma di contenuti web. Dopo aver collegato il dispositivo al televisore ad alta definizione con un cavo composito o hdmi, si allaccia al disco fisso dove sono memorizzati i contenuti multimediali da riprodurre. Connettendo Eva2000 alla rete, via cavo o tramite wi-fi, si può navigare, cercando e visionando video direttamente sul televisore, senza la necessità di un computer. Per ampliare la ricerca di contenuti video su internet, il dispositivo è fornito con un motore di ricerca che effettua selezioni dinamiche sulla base di parole chiave.

A.M.C.

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semplice indipendentemente da dove sia stata installata questa infrastruttura». In pratica la tecnologia Blue Coat non si limita solo alla protezione e gestione degli utenti interni come filtro tra pc e internet, ma consente a utenti esterni di collegarsi a server di una rete interna aziendale, garantendo sicurezza e velocità. In questo modo è in grado di proteggere e accelerare l’accesso web alle applicazioni nel data center.

«Questo ha portato l’azienda a espandere lo standard anche all’America Latina, all’area Asia Pacifico e all’America del Nord», conclude Di Narda. «Per fortuna Blue Coat può vantare un buon supporto internazionale e ci ha affiancato nell’esportare il progetto, dimostrando la buona integrazione delle soluzioni offerte con quella che era la nostra infrastruttura e le nostre aspettative in termine di costi, performance e tecnologia».

Alessandra Merlini Colucci

MARKETING COMMUNITY ONLINE

Clienti che fanno i tester con Zzub Una piattaforma web che mette in contatto aziende e clienti, dando la possibilità a questi ultimi di testare prodotti prima del lancio e alle imprese di ricevere riscontri in anteprima dall’utenza, oppure di conoscere i motivi delle difficoltà che una novità sta incontrando sul mercato. Si chiama Zzub (www.zzub.it, anagramma di buzz, chiacchiericcio in inglese) e organizza campagne di passaparola all’interno della community degli iscritti, detti zubber. «Mettiamo in palio premi o buoni sconto, ma gli utenti

BUSINESS INTELLIGENCE REPORT INTERATTIVI SULL’ATTIVITÀ DEI SATELLITI

Esa atterra sul pianeta MicroStrategy Satelliti che controllano l’atmosfera, i mari e i ghiacci, fornendo immagini: il più grande archivio dati ambientali d’Europa si trova a Frascati all’Esrin, centro dedicato all’osservazione della terra dell’Agenzia spaziale europea (Esa). Qui si gestisce l’infrastruttura dei satelliti e si coordinano le 30 stazioni che ricevono le informazioni per oltre un migliaio di utenti. «Le operazioni spaziali hanno un costo elevato per cui è fondamentale ottimizzare l’uso dei satelliti, pianificando le attività in modo da evitare di acquisire dati che non interessano», spiega Roberto Biasutti, responsabile delle operazioni di osservazione servizio utenti di Esa. Statistiche e report permettono di capire quali sono le aree per cui c’è maggiore richiesta di dati, consentono di programmare meglio le missioni dei satelliti e agli Stati membri di controllare come vengono investiti i fondi: «Prima le analisi delle performance delle missioni e degli ordini degli utenti venivano realizzate quasi a mano. Ora con il nuovo sistema StatRep, basato sulla soluzione di MicroStrategy 9 di business intelligence, il software open source Pentaho e MapInfo, il processo è più veloce e assicura una maggiore consistenza dei dati», aggiunge Andrea Baldi, project manager. Niente più report statici su fogli di calcolo, ma funzionalità interattive per selezionare valori diversi o filtrare le informazioni secondo diversi parametri. La fase successiva prevede lo sviluppo di un layer per estrarre dati georeferenziati direttamente dal datawarehouse e consentirne l’elaborazione. Il modello sarà esteso ad altre missioni, non solo Esa: «Non è pensabile che ogni Stato abbia stazioni che rilevano gli stessi dati: c’è una collaborazione per far sì che queste informazioni siano a disposizione di tutti. L’obiettivo è ricreare sinergie verticali verso le missioni e orizzontali verso sistemi diversi con un’integrazione del modello informatico», conclude Biasutti.

M.B. sono spinti a partecipare per la possibilità di dire la propria sui grandi marchi, come Telecom, Vodafone, Poste Italiane, Enel, Intesa Sanpaolo, per citarne alcuni», spiega Enrico Pozzi, professore di Psicologia sociale e comunicazione alla Sapienza di Roma e ideatore di Zzub, che è di proprietà dell’irlandese Eikon Strategic Consulting. Gli Zzubber condividono le proprie opinioni sui prodotti e i servizi sperimentati con persone che frequentano nelle vita di tutti i giorni o con cui comunicano su internet. Inviano poi report sulle reazioni raccolte durante le campagne di passaparola, che permettono alle aziende di ricevere suggerimenti e proposte. «Contiamo circa

SURFER DAVIDE CORRITORE

Un Obama da Nobel (per l’e-government)

Andrea Baldi. In alto, un satellite spaziale

20 mila utenti, in buona parte tra i 20 e i 35 anni, distribuiti uniformemente sul territorio nazionale. Pensiamo di arrivare a 60 mila entro la fine del 2010», spiega Pozzi.

«Partendo da una cerchia di mille Zzubber, grazie al passaparola si è in grado di arrivare a un pubblico di 80 mila persone». Il budget necessario per intraprendere una campagna varia in base al numero di utenti iniziali coinvolti e alla complessità del feedback richiesto agli Zzubber. «Ma i costi sono infinitamente più bassi rispetto ai tradizionali strumenti di marketing e advertising», assicura Pozzi.

In cantiere nei prossimi mesi c’è lo sbarco sul mercato spagnolo.

Elvira Pollina

Nelle settimane scorse, proprio mentre veniva conferito il Nobel per la pace a Barack Obama (foto), negli Stati Uniti veniva annunciata una nuova rivoluzione digitale che proprio il presidente aveva promesso durante la campagna elettorale.

Si tratta della nascita del Federal register 2.0, ovvero della immissione su internet di tutti i documenti federali, compresi atti amministrativi, leggi e regolamenti accessibili ora a tutti i cittadini. Oltre alla possibilità di consultazione e ricerca, lo staff del presidente ha sottolineato come questa enorme banca dati consenta un controllo democratico e trasparente del lavoro del governo statunitense, in linea con quanto previsto dalla Open government iniziative. Secondo alcuni esperti, il lavoro che Obama sta portando avanti è facilitato da un team molto competente, che sta lavorando con un grande sostegno degli elettori. Secondo altri, alcune delle novità della nuova amministrazione non sono nulla di speciale, ma il rilievo mediatico che le accompagna riesce a suscitare meraviglia e invidia in molti altri Paesi. Anche in Italia, infatti, atti e leggi sono da molto tempo disponibili per la consultazione, mentre scarseggiano sistemi di ascolto dell’opinione dei cittadini. Come per tante altre cose non ci servirebbe una rivoluzione, ma sarebbe sufficiente una riforma. Restiamo quindi in fiduciosa attesa… (davide@davidecorritore.it)

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