REBUILD ITALIA 2017
PROGETTI SELEZIONATI DALLA CALL FOR SPEAKERS
RIVA DEL GARDA 22+23 GIUGNO 2017
IL BUILDING AUTOMATION & ENERGY MANAGER MARCO BUZZONI BTM CONSULTING
Realizzato da REbuild Italia edizione Riva del Garda 2017 a seguito di candidatura Call for Speakers
Esempio di pagina grafica di un software BACS (regolazione circuiti)
I sistemi di automazione e controllo degli edifici BACS (Building Automation Control System) hanno la funzione di massimizzare lâefficienza energetica degli impianti tecnologici dellâedificio in relazione alle condizioni ambientali esterne e ai differenti profili di utilizzo degli ambienti, comportando una riduzione dei consumi e fornendo i massimi livelli di comfort e sicurezza. Lâimplementazione di sistemi BACS nel DEEP ENERGY RETROFIT di edifici esistenti, ha però creato alcune criticitĂ nel loro utilizzo. Una cattiva gestione dei sistemi BACS non da spesso i risultati sperati, ipotizzati in fase di progetto, non permettendo al cliente finale di ammor-
Classi dei sistemi BACS secondo la norma EN15232
tizzare il costo dellâinvestimento. Nasce la necessitĂ di una figura professionale avanzata, il Building Automation & Energy Manager, giĂ presente in alcune grandi realtĂ nord-europee, sia
Esempio di pagina grafica di un software BACS (UTA)
allâinterno di aziende che come consulente esterno. Ă utile ricordare che âper guidare unâautomobile da Formula-1 serve un pilota esperto e non basta aver preso la patente!â Il Building Automation & Energy Manager conosce le caratteristiche del complesso sistema edificio/ impianto nel quale si trova a operare e interviene sui sistemi per impostare il funzionamento degli impianti tecnologici, le tarature di setpoint e parametri e i corretti tempi di messa a regime dopo lâanalisi di trend e dati storici. Un Building Automation & Energy Manager qualificato sa che prima di proporre nuovi investimenti, deve ottimizzare i parametri del sistema di supervisione per garantire comfort e risparmio.
BELLEZZA NEL RIUSO: QUANDO UNA NUOVA ESTETICA DĂ FORMA ALLâECONOMIA CIRCOLARE MARCO BUSSONE UNCEM
Nellâanno dedicato dal Mibact ai Borghi, assume particolare rilevanza la rivitalizzazione dei borghi alpini e appenninici, in particolare quelli oggi abbandonati, quei âvuotiâ ridotti a rudere o meglio conservati, lasciati da migliaia di persone nelle fasi di fuga dalle aree interne del Paese. Un fenomeno che ha condizionato, negli ultimi cinque decenni del Novecento, lo sviluppo socio-economico di un terzo del Paese. Oggi quei borghi, alpini e appenninici, possono tornare a vivere con investimenti di privati ed Enti pubblici che credono nella rinascita di territori troppo spesso considerati erroneamente solo margine e periferia. Uncem, lâUnione dei Comuni e degli Enti montani, segue da dieci anni questi nuovi percorsi, anche grazie allâimpegno di decine di milioni di fondi europei (35 milioni investiti dal 2009 al 2013 solo in Piemonte, per rivitalizzare 30 villaggi alpini) e al lavoro di imprese, singoli cittadini, agenzie immobiliari, professionisti e UniversitĂ . Nel recupero di un borgo si intrecciano temi sociali, economici, antropologici oltre che architettonici e urbanistici. Il villaggio torna a vivere se oltre alla ricostruzione dei muri si rigenera una comunitĂ , che lĂŹ vive e fa impresa. Vale per le Alpi ma anche, ad esempio per le zone del âcratere sismicoâ dove, secondo le regole della Strategia nazionale Aree interne, sempre piË bisogna sostituire la ricostruzione âdovâera e comâeraâ al âdovâera e come sarĂ â. Pianificare, non solo lĂ, una rigenerazione socio-economica dei borghi. Le borgate sono luogo di sperimentazione di nuovi modelli energetici, totalmente alimentati da fonti rinnovabili, piccole smart grid, aree deputate alla produzione
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energetica e allâaccumulo di energia, sperimentando storage che evita di creare reti lunghe e alzare ingombranti tralicci. I borghi sono anche luogo di sperimentazione dellâAgenda digitale che sempre piĂš deve avere una declinazione nazionale e regionale âmontanaâ. Luoghi della cultura e della storia, come Paraloup di Rittana, culla della Resistenza, a Cuneo e in Italia. Luoghi ecosostenibili parte delle green communities e delle oil free zone normate dalla legge 221 del 2015, la prima legge italiana sulla green economy: dove si avviano virtuosi meccanismi di pagamento dei servizi ecosistemici-ambientali. I borghi sono luoghi dove produrre. Dove si è sempre prodotto. E la comunitĂ ne era e ne Ă protagonista. Lo sa bene Brunello Cucinelli, imprenditore del cachemere, che ha messo la sede della propria azienda a Solomeo, un borgo di 406 abitanti, frazione del comune di Corciano, in provincia di Perugia, in Umbria. I borghi medioevali o piĂš recenti, alpini o appenninici, non vanno messi sotto una campana di vetro. Vanno piuttosto rigenerati con un attento lavoro di ricerca sociale, di pianificazione urbanistica, di sviluppo economico locale. Un impegno che diventa scienza. Servono attente valutazioni, caso per caso. Chi si occupa di rigenerazione delle aree interne non è un âabbandonologoâ che contempla ruderi. Bisogna piuttosto partire da quanto esiste, borghi (intesi come frazioni di paesi o anche interi paesi) che possono avere iniezione di risorse - pubbliche o private - e di idee, di progetti e di proposte. Che Uncem ha raccolto e rilancia sul sito internet www.borghialpini.it.
ROBOTICS: NUOVE TECNOLOGIE NEI PROCESSI DI COSTRUZIONE Realizzato da REbuild Italia edizione Riva del Garda 2017 a seguito di candidatura Call for Speakers
MARGHERITA FERRARI UNIVERSITĂ IUAV
Lâincremento della precisione dei movimenti eseguiti da fabbricazione e produzione edilizia tradizionale: coun robot consente un maggiore controllo sulla manipostringono ad affrontare stime nel merito dei costi della lazione di elementi dalle dimensioni sempre piĂš ridotte, produzione in relazione a quelli del progetto e ridefinifino alla lavorazione della materia stessa. scono la tendenza della mass customization. I processi di produzione e assemblaggio che sfruttaIl progettista attraverso questi strumenti si avvicina ulno tali potenzialitĂ contribuiscono a ridefinire i confini teriormente alla produzione materica delle parti costidella prefabbricazione, non piĂš solamente âpesanteâ o tuenti lâarchitettura, rinnovando la cura per il dettaglio. âleggeraâ ma paragonabile al lavoro artigiano. Si tratta Tale processo di customizzazione riguarda anche comdi macchine in grado di riprodurre lavorazioni ponenti strutturali, progettando la morfologia dellâeleproprie dellâuomo, i robot antropomorfi: ma mento e lâassemblaggio. In questo modo la sono in grado anche di potenziare azioni flessibilitĂ del progetto architettonico non e rispondere a sollecitazioni che sino ad sarĂ piĂš commisurata alla giustapposioggi erano esclusive del lavoro mazione dei componenti di un manufatto I processi di produzione nuale, i cosiddetti robot âsopranedilizio, ma verrĂ corrisposta ai gradi e assemblaggio tropomorfiâ. di libertĂ concessi dalla macchine e Tali potenzialitĂ non mettono in dai robot. contribuiscono a discussione solo i confini tra preridefinire i confini della
prefabbricazione
â
Crediti immagine: Gramazio Kohler Research, Robotic lightweight structures, ETH Zurich 2016
CLEAR-IN TOOL: VALUTAZIONE DI INCERTEZZE ECONOMICHE DI SOLUZIONI INVOLUCRO-IMPIANTO PER IL RETROFIT STEFANO AVESANI EURAC RESEARCH
Involucro e sistemi energetici sono componenti edilizi interconnessi e da valutare in maniera sistemica. Questo è tanto piĂš vero se consideriamo interventi di retrofit con facciate multifunzionali o con processi industrializzati (prefabbricazione). Tali soluzioni spesso vengono scartate dai progettisti per le incertezze sui costi di investimento, di gestione e manutenzione. Avere uno strumento per confrontare quantitativamente diversi scenari di retrofit è utile a progettisti e investitori per identificare le soluzioni tecnologiche piĂş adeguate. Eurac ha sviluppato il tool CLEAR-IN che analizza lâandamento dei costi nel ciclo di vita considerando lâeffetto di scelte tecniche inerenti al sistema edificio-impianto. Sono richiesti in ingresso dati geometrici, prestazionali ed economici. La possibilitĂĄ di considerare diverse modalitĂ di valorizzazione dellâintervento produce differenti scenari, confrontabili quantitativamente grazie ad un set di indicatori tecnico-economici.
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Il tool, nella sua prima release, è basato su costi indicativi acquisiti da aziende partner nellâambito di progetti di ricerca. I prossimi sviluppi necessari sono principalmente due: il primo, prioritario, riguarda la creazione di un database validato con range di costi, attivitĂĄ per la quale la collaborazione delle imprese risulta fondamentale. Il secondo, di natura tecnica, riguarda il miglioramento dellâinterfaccia utente, necessario per aumentare la fruibilitĂĄ del tool.
CAPTIONS: Esempio di output del tool. Confronto del Valore Netto Attualizzato sulla base di due concetti di retrofit (uno con soluzioni solari attive ed lâaltro con retrofit tradizionale) per un edificio multifamiliare a Parigi. [Credits: Eurac Research]
BIM PER LA PROGETTAZIONE SOSTENIBILE: IL VALORE AGGIUNTO DELLA GESTIONE INFORMATIVA GIULIO DRUDI LOMBARDINI22
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Attraverso la riqualificazione di alcuni edifici esistenti, sviluppati e realizzati da Lombardini22 SpA, si vuole illustrare come lâutilizzo di nuove metodologie progettuali agevolino il dialogo, in tempo reale, tra tutti gli attori coinvolti nel processo sottolineando gli aspetti tecnologici e quelli legati allâefficienza energetica. Lâintervento di seguito riportato consiste in una importante riqualificazione strutturale, edile e impiantistica di un immobile ad uso uffici a Milano, in via Fatebenefratelli 14. La riqualificazione energetica dellâedificio, volta al contenimento dei consumi e alla riduzione delle emissioni
di fattori inquinanti, è stato il primo obiettivo manifestato dalla proprietĂ . Lâintera progettazione, fin dalle prime fasi di studio, ha visto lâimpiego di metodologie e software che fossero in
grado di integrare e sincronizzare tutte le competenze interne a Lombardini22. Approfittando del modello coordinato e sincronizzato BIM, sviluppato attraverso il software Autodesk Revit, si è adottato un workflow di progetto differente. Il modello BIM è stato la base da cui sono state esportate le geometrie del progetto e importate nel software per la modellazione energetica IES VE. Il modello energetico ha permesso di effettuare unâanalisi dettagliata in regime dinamico, valutando al meglio le soluzioni progettuali sia impiantistiche sia architettoniche, andando a costituire un processo progettuale piĂš efficiente in grado di simulare gli effetti delle varie soluzioni tecniche, dai grafici che seguono è possibile prendere visione degli importanti miglioramenti ottenuti a livello prestazionale.
BIM E FABBRICAZIONE DIGITALE PER LâINDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI IN COLD FORMED STEEL SERGIO RUSSO ERMOLLI DIP. ARCHITETTURA, UNIVERSITĂ DI NAPOLI
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LâattivitĂ di ricerca svolta allâinterno del Dipartimento di Architettura dellâUniversitĂ degli Studi di Napoli âFederico IIâ ha investigato le possibilitĂ offerte dal coordinamento tra sistemi per la gestione integrata del processo progettuale-costruttivo (Building Information Modeling) e strumenti per la prototipazione rapida (Computer Aided Manufacturing) nellâambito della produzione e realizzazione di strutture in profili di acciaio formato a freddo (Cold-Formed Steel). LâopportunitĂ di sviluppare un tale approccio è stata principalmente motivata dallâinderogabile necessitĂ di individuare soluzioni innovative per la digitalizzazione del comparto delle costruzioni che vadano nella direzione di un maggiore controllo delle prestazioni dei componenti costruttivi e dei processi di management legati alla realizzazione e alla gestione delle opere. In particolare, in collaborazione con lâazienda produttrice Lamieredil, il lavoro ha simulato una metodologia in ambiente BIM per la progettazione di edifici in CFS con involucri a secco che, sfruttando le potenzialitĂ della fabbricazione digitale, ha permesso di ridurre al minimo gli scarti di lavorazione e di ottimizzare le fasi di assemblaggio in cantiere. In tal senso, lo studio è stato finalizzato a ridefinire lâintero processo che va dalla produzione degli elementi alla gestione del ciclo di vita del manufatto, assumendo lâindustria dei prodotti in CFS come paradigma dellâintera filiera.
Sergio Russo Ermolli, Giuliano Galluccio Dipartimento di Architettura, UniversitĂ degli Studi di Napoli - Federico II
A NEW AGE OF COOPERATION: CUBA, FROM RESTORATION TO SUSTAINABILITY ANDREA GRILETTO ASSORESTAURO
REDI is a cooperation and training project based on the MoU between the Italian Ministry for Economic Development and the OHcH, Oficina del Historiador de la ciudad de La Habanna (OHcH), approved by the Ministerio del Comercio Exterior y la Inversiรŕ¸n Extranjera (MINCEX). The restoration, the interior design and the high efficiency technological systems studied for the building situated in Calle de San Ignacio, La Habana Vieja, are the result of the cooperation of a team of Italian and Cuban professionals coordinated by Assorestauro and Federlegnoarredo by the Italian Side and the OHcH by the Cuban side. Starting from the construction site, the project is intended to showcase the Italian methodologies on the architectural restoration design, the peculiar materials and technologies developed for Cultural Heritages, involving the local professionals. The entire building is the fusion of different methodologies and languages: the restoration of the surfaces has been carried out entirely by the Cuban Team of The OHcH while the functional design, the technological, domotico and lighting system together with furniture
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and hardware has been designed by the Italian team. The whole design has been double checked by the Italian and Cuban partners and it has been submitted to the innovative systems of sustainability protocol by the Green Building Council Italia focused on the on the Architectural Heritage. All the process has been based on the transfer and sharing of competences through a series of 10 thematic workshops following the whole process of restoration, from the analyses, laser scanner survey techniques, detailed implementation design, structural reinforcement and energy efficiency, developed by theoretic and practical session on the ongoing restoration site. Therefore, the Italian contribution to the project has been focused on new materials, technologies and the improvement of environmental sustainability standards, with the aim of focusing the interest of Cuban professionals on the application of modern approaches, such as: photovoltaic system covering more than the 50% of energy requirements, modulation air-conditioning units creating an indoor controlled microclimate, Led-based lighting system outcoming from an illuminating engineering study, automation remote system controlled by Cuban and Italian technician, among the others. The building is intended to be the headquarter for a three-year programme of exchange and training mainly focused on the sectors of restoration and Interior design. It will also involve connected exhibitions, events and will offer a wide panorama on the Italian marketplace. Furthermore it is intended to host all the Italian companies which have decided to enter the Cuban market. The concept is based on the idea of creating a ground floor, disclosed by a wide reception area, opened to the public with an exhibition area, a library, an audio-visual library, a kitchen showroom opened for Food events. The upper floor is designed to be a more private space, hosting the conference room, a co-working area open to the Italian professionals and companies, a private meeting room and the central office. As the restyling of an old Cuban car, the body perfectly restores while the engine and the sound system, completely renewed, the building is going to be an hybrid between the restored surfaces of a typical Cuban colonial-style house and its high efficiency and modern Italian-designed heart.
PROGETTARE CON GLI SCARTI DELLâAGRICOLTURA: LA PAGLIA NICOLA PRETI NICOLA PRETI ARCHITETTO
La progettazione di edifici con moduli prefabbricati in legno e tamponamento in balle di paglia pressata è il risultato di un metodo di progettazione basato sul principio chiave della strategia di sviluppo dellâUnione Europea: disaccoppiare la crescita economica dal consumo di risorse naturali. Un obiettivo ambizioso che richiede di innovare radicalmente le strategie produttive secondo questi step: - minimo prelievo di risorse âverginiâ; - massima efficienza energetica in fase dâuso; - zero produzione di rifiuti da demolizione o reimmissione nei cicli naturali. In Italia oltre il 60% del parco edilizio abitativo ha piĂš di 45 anni, ovvero è precedente alla prima legge sul risparmio energetico del 1976, e di questi circa un terzo è costituito da abitazioni unifamiliari. La ristrutturazione o la ricostruzione con la paglia è unâopzione progettuale che unisce i benefici della prefabbricazione a quelli della bioedilizia, e inoltre avvia una filiera produttiva circolare grazie al reimpiego degli scarti di mietitura, che normalmente sono interrati o bruciati con conseguente aumento della CO2. Lâesperienza in via di sviluppo in Veneto, in particolare nella provincia di Verona, ha fino a ora prodotto le se-
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guenti osservazioni: - una nuova abitazione in legno con tamponamento in paglia, ha le stesse prestazioni energetiche di un edificio passivo (trasmittanza pari a 0,11 W/mqK), - per la costruzione di una nuova abitazione monofamiliare prefabbricata con struttura in legno e tamponamento isolante in paglia (esclusi impianti e finiture) il tempo medio di costruzione per unâimpresa è pari a circa 2 settimane, con un costo paragonabile a quello di una costruzione passiva, realizzata con materiali tradizionali. Ad oggi è in corso un processo di implementazione della filiera per la progettazione di edifici in paglia, con la partecipazione di imprese per la coltivazione del riso in provincia di Verona.
CASI ED ESPERIENZE DI DEEP RETROFIT: RIGENERAZIONE DI SOCIAL HOUSING A BOLZANO ANDREA RINALDI LABORATORIO DI ARCHITETTURA
Ripensare gli edifici delle cittĂ rappresenta il primo passo per un cambio di paradigma sullâevoluzione della cittĂ contemporanea in Europa e nel mondo, fondato su energia sostenibile, comunicazioni e infrastrutture: è quello che si può definire come retrofit urbano, ovvero al modo in cui è possibile inserire, allâinterno di una forma urbana esistente nuove declinazioni della cittĂ . La rigenerazione dellâedificio sociale di Via Palermo a Bolzano sintetizza lâapplicazione è il risultato di un concorso di progettazione ad inviti allâinterno del Progetto Europeo Sinfonia , bandito dallâIstituto per lâEdilizia Sociale della Provincia Autonoma di Bolzano. ModernitĂ intesa come azione che misura la capacitĂ di una societĂ di costruire una propria cultura con il cuore rivolto a ciò che è stato e con il cervello rivolto a quello che sarĂ , semplicitĂ come principio per coniugare lâefficienza delle soluzioni di riqualificazione energetica allâefficacia delle soluzioni di ricomposizione architettonica, esattezza come capacitĂ di scegliere e definire gli ambiti dâintervento e tecnica come strumento per sperimentare e codificare nuove metodologie e massimizzare il rapporto costi benefici, sono i quattro principi su cui si basa il progetto per la rigenerazione del complesso di via Palermo a Bolzano Il concetto parte dal principio di prefabbricazione e pensa due elementi prefabbricati cui affidare compiti complementari: trasmettere luce e sole allâinterno dellâedificio, isolare termicamente, contenere i sistemi di oscuramento, fare da supporto alle integrazioni impiantistiche (VMC), limitare le introspezioni dallâesterno, ridurre i costi economici, semplificare la gestione del cantiere, ridurre i costi di manutenzione futuri. Gli elementi âfinestraâ e âloggiaâ prefabbricati diventano pertanto i due componenti architettonici e tecnici per coniugare la rigenerazione architettonica ed energetica dellâedificio, efficacia ed efficienza. Gli elementi âfinestraâ sono costituiti da una struttura prefabbricata in legno, da sovrapporre dallâesterno al vano finestra esistente. Solamente una volta montati i nuovi elementi saranno rimossi i vecchi infissi: ciò consente di intervenire senza modificare la struttura muraria e di ridurre il disagio per gli abitanti, che continueranno ad abitare gli edifici. Lâelemento âfinestraâ contiene la finestra in legno/alluminio ad alta efficienza, il sistema oscurante a lamelle orientabili in alluminio, i componenti della
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ventilazione meccanica decentralizzata e la finitura esterna in alluminio graffato. Gli elementi âloggiaâ, costituiti da una sottostruttura leggera in legno, opportunamente isolata dove necessita per eliminare i ponti temici, e rivestiti da pannelli colorati in alluminio graffato, sono ancorati alla struttura esistente. Gli elementi loggia sono pensati per limitare lâintrospezione dallâesterno, oltre che per limitare la visione di eventuali oggetti depositati a favore di unâimmagine ordinata dellâintero complesso. Lâutilizzo discreto del colore (bianco alternato al rosso ruggine), consente di ridurre la rigidezza compositiva dellâedificio esistente, conferire una riconoscibilitĂ e identitĂ allâedificio rigenerato. Complementare al principio dei due elementi prefabbricati è la posa del nuovo tetto verde piano (al posto dellâesistente copertura a padiglione rivestita in lastre di metallo), del miglioramento della permeabilitĂ del suolo, dellâisolamento di facciata, della radicale modifica del sistema impiantistico (da singole caldaie a gas allâallacciamento alla rete del teleriscaldamento), dellâintegrazione con energie rinnovabili. Tutti questi interventi consentiranno di ridurre il consumo energetico dellâedificio da 195 kWh/mqa a 20 kWh/ mqa, con unâintegrazione di energie rinnovabili (solare termico, fotovoltaico e termovalorizzazione dei rifiuti solidi) fino al 65%.
Sinfonia è un progetto di ricerca cofinanziato dallâunione europea che nei prossimi cinque anni cambierĂ il volto di alcuni quartieri di Bolzano e Innsbruck. 23 partner - tra centri di ricerca e istituzioni locali - di otto diversi paesi europei lavoreranno insieme per pianificare e realizzare interventi che renderanno le due cittĂ piĂš sostenibili dal punto di vista energetico e ambientale. Lâenergia è il denominatore comune di tutte le azioni in programma. Gli interventi riguardano in particolare il risanamento energetico e architettonico nellâedilizia sociale, produzione e distribuzione di calore, tecnologie intelligenti per monitorare lâambiente e il fabbisogno energetico della popolazione. Saranno testate soluzioni innovative e il modello sviluppato nei due capoluoghi potrĂ essere replicato da altri centri europei. in particolare cinque cittĂ hanno giĂ scelto di intraprendere questo percorso una volta concluso il progetto sinfonia: sono BorĂĽs in Svezia, Siviglia in Spagna, la Rochelle in Francia e Paphos a Cipro, Rosenheim in Germania. http://www.sinfonia-smartcities.eu