L'emozione della grande corsa

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MILLE MIGLIA 2019

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LA CORSA PIÙ BELLA DEL MONDO Enzo Ferrari

“ The Most Beautiful Race in the World Enzo Ferrari

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INDICE PAG.8 PAG.11 PAG.12 - 13 PAG 18 PAG 20 - 21

NEL FREDDO ACCIAIO ARDE LA BELLEZZA BEAUTY BURNS IN THE COLD STEEL

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IL FUTURISMO THE FUTURIST MANIFESTO

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E L’AUTOMOBILE DIEDE VITA AL FUTURISMO HOW THE AUTOMOBILE GAVE BIRTH TO THE FUTURISM

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A REZZATO UN MONUMENTO DEDICATO A ENZO FERRARI A MONUMENT DEDICATED TO ENZO FERRARI IN REZZATO

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PROGRAMMA PROGRAMME

PAG 22 - 23

PAG. 33 - 38

PERCORSO MAPS

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PAG. 43 - 44

COME NACQUE LA 1000 MIGLIA ? HOW WAS 1000 MIGLIA BORN?

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LA PRIMA MILLE MIGLIA: L’ORGANIZZAZIONE FIRST 1000 MIGLIA: THE ORGANIZATION

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ODE AI MOTORI ODE TO THE ENGINES

PAG. 57

PAG. 58 - 59

TRADIZIONE SPORTIVA THE SPORTING TRADITION

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PAG. 79 - 80

GLAMOUR GLAMOUR

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OMAGGIO AL PILOTA TAZIO NUVOLARI TRIBUTE TO THE RACECAR DRIVER TAZIO NUVOLARI

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SCOPRI L’IMPORTANZA DELLA CONCENTRAZIONE LE ABITUDINI NECESSARIE PER LO SVILUPPO DI UNA CONDOTTA TRIONFANTE DISCOVER THE IMPORTANCE OF CONCENTRATION THE NECESSARY HABITS FOR THE DEVELOPMENT OF A TRIUMPHANT BEHAVIOUR

PAG. 94 - 95 PAG. 113 - 127

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ALBO D’ORO GOLDEN BOOK

PAG.94 - 95

ORDINE DI PARTENZA STARTING LIST

PAG. 113 - 127

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UN APPUNTAMENTO IRRINUNCIABILE

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LA VIGNETTA DI RICKY MODENA RICKY MODENA’S DRAWING

INDEX

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Nel freddo acciaio arde la bellezza

L

a bellezza, diceva il filosofo Platone, è mescolare in giuste proporzioni il finito e l’infinito. Quando, solo poche settimane fa, il mondo ha assistito con terrore alle fiamme infernali divorare le secolari mura di Notre Dame, lo spirito europeo ha temuto di avere perso per sempre non una basilica, un simbolo della cristianità, quanto un insostituibile frammento di bellezza: un finito, rappresentato dalla chiesa, che racchiudeva al suo interno un ideale infinito. Così non è stato, molte parti importanti della chiesa parigina si sono salvate dalla furia distruttrice, ma quanto accaduto a seguito di tale tragico evento dimostra che l’uomo conserva nel cuore un ideale di bellezza suprema, retaggio delle nostre radici pagane e cristiane. L’automobile, e tutto ciò che rappresenta, è una creazione recente, eppure ha modificato molti aspetti fisici e metafisici della vita umana, dalla pianificazione urbana all’immaginario collettivo. La bellezza dell’automobile è un viaggio senza meta a capote abbassata con la persona più cara seduta al proprio fianco, è un corpo di cromo e metallo che diventa estensione della nostra personalità e dei nostri sogni, è l’oggetto al quale, più di ogni altro, attribuiamo dei tratti umani: di un’auto siamo innamorati e gelosi, nel suo abitacolo costruiamo memorie, sotto le sue ruote maciniamo i chilometri

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che ci separano dalla nostra meta, qualunque essa sia. Anche nell’automobile si coniugano finito e infinito, essa infatti è “l’accompagnamento sonoro e visivo di tanti pensieri, sentimenti, conversazioni e decisioni, che viene ad assumere l’importanza di una delle stanze di casa; e il separarsene, quali che ne siano le deficienze, è come il perdere un elemento del proprio ambiente familiare”, diceva la scrittrice britannica Jan Struther. Il camminare, in questi giorni, per le strade di Brescia in occasione della Mille Miglia, è un dolce naufragare tra automobili ruggenti costruite in un’epoca di sogni immensi e lontani, da mani che plasmavano il freddo acciaio per renderlo vivo, guidate da persone che stringendo il volante coltivavano la bellezza del brivido e della velocità, chiedendosi forse con un poco di ingenuità quanto il futuro avrebbe riservato di bello. Di bellezza, l’uomo, non ne ha mai abbastanza, e la sua fortuna è quella di poterla trovare anche tra le quattro ruote che racchiudono un’automobile

Manuela Prestini


Beauty burns in the cold steel

B

eauty, said the philosopher Plato, is to mix the finite and the infinite in right proportions. When, just a few weeks ago, the world witnessed with terror the infernal flames devouring the centuries-old walls of Notre Dame, the European spirit feared that it had lost forever not a church, a symbol of Christianity, but an irreplaceable fragment of beauty: a finite, represented by the church, which contained within it an infinite ideal. So it was not, many important parts of the Parisian church were saved from the destructive fury, but what happened following this tragic event shows that man keeps in his heart an ideal of supreme beauty, a legacy of our pagan and Christian roots. The car, and all that it represents, is a recent creation, yet it has changed many physical and metaphysical aspects of human life, from urban planning to the collective imagination. The beauty of the car is a journey without a destination, with the top down, together with the person who is dearest to us sitting next to us, it is a body of chrome and metal that becomes an extension of our personality and our dreams, it is the object to which, more than any other, we attribute human traits: of a car we are in love and jealous, in his cabin we build memories, under his wheels we grind the miles that separate us from our destination, whatever it is. Even in

the car, the finite and infinite are combined, because the car is “the sound and visual accompaniment of many thoughts, feelings, conversations and decisions, which assume the importance of one of the rooms in the house; and separating from it, whatever its deficiencies, is like losing an element of one's own family environment, "said British writer Jan Struther. Walking, these days, through the streets of Brescia on the occasion of the Mille Miglia, is a sweet wander between roaring cars built in an age of immense and distant dreams, by hands that molded the cold steel to make it live, driven by people who, holding the steering wheel, cultivated the beauty of thrill and speed, wondering perhaps with a little ingenuity what the future would have reserved for beauty. Man never has enough of beauty, and his fortune is to be able to find it even among the four wheels that enclose a car.

Manuela Prestini

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Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall’alito esplosivo… un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia. We declare that the splendor of the world has been enriched by a new beauty: the beauty of speed. A racing automobile with its bonnet adorned with great tubes like serpents with explosive breath ... a roaring motor car which seems to run on machine-gun fire, is more beautiful than the Victory of Samothrace. Filippo Tommaso Marinetti ( Manifesto del Futurismo, pubblicato su Le Figaro, 20 Febbraio 1909 ) ( Le Figaro, Manifesto of Futurism, 20th February 1909 )

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E L’AUTOMOBILE DIEDE VITA AL FUTURISMO

“N

oi vogliamo cantar l’amor del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerità”. Centodieci anni sono trascorsi da quel lontano 20 febbraio 1909 in cui, sulle colonne del quotidiano francese Le Figaro, è apparso il Manifesto Iniziale del Futurismo a firma del poeta Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944). In realtà, questa dichiarazione di guerra al decadentismo borghese dell’Italia di inizio ventesimo secolo era comparsa per la prima volta quindici giorni prima sul quotidiano bolognese “La Gazzetta dell’Emilia”, ma solo una volta pubblicata in prima pagina sul celebre giornale francese – pare che Marinetti ci sia riuscito grazie a un amico del padre, azionista di Le Figaro – le tesi in essa contenute hanno assunto una risonanza a livello europeo. Non è difficile immaginare quale shock abbia provocato, presso la cultura dell’epoca, una tale pubblicazione: sprezzo del pericolo, amore per la guerra, lotta “al moralismo, al femminismo e ogni viltà opportunistica ed elitaria” e, in ben due punti, una disperata dichiarazione d’amore per l’automobile, vista sia come una nuova forma di bellezza, sia come un elogio alla mascolinità rude ed eroica. Chi, in questi caldi e rombanti giorni che caratterizzano la Mille Miglia, cammini tra le strade di Brescia, non faticherà a capire lo spirito che animava Filippo Tommaso Marinetti quando, nei punti 4 e 5 del Manifesto, scriveva che “un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall’alito esplosivo... un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia”, e ancora che “noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita”. In quella nuova invenzione che era l’automobile, infatti, i futuristi identificavano un nuovo ideale di uomo d’azione da contrapporsi a quello immobile e riflessivo della cultura borghese e liberale. Ma chi era Filippo Tommaso Marinetti, colui che innescò la miccia di una bomba tanto potente? Nato ad Alessandria d’Egitto nel 1876, Marinetti espresse la sua passione per la letteratura già a 17 anni, quando fondò in collegio la sua prima rivista letteraria, suscitando scandalo tra i suoi professori gesuiti per avere introdotto a scuola i romanzi di Émile Zola. Laureatosi alla facoltà di legge, decise di dedicarsi alla propria vocazione letteraria dopo la morte

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prematura del fratello maggiore Leone, fondando nel 1905 a Milano la rivista “Poesia”, la quale diventerà poi il primo organo ufficiale del movimento futurista. A Milano, sulla targa posta sulle mura di Casa Marinetti, si legge: “Da qui il movimento futurista lanciò la sua sfida al chiaro di luna specchiato nel Naviglio”. Anche se oggi, la casa, sul Naviglio non si affaccia più a causa dei mutamenti urbani che hanno investito Milano nel corso del secolo. Ma tornando al Futurismo, pochi sanno tuttavia – e qui, di nuovo, ritorniamo a parlare dell’automobile – che la folgorazione di Marinetti per la velocità, un tema che verrà esaltato in moltissime opere futuriste, e la nascita del movimento futurista, scaturiscono da due episodi della vita del poeta. Nel 1907, lo stesso anno in cui il padre muore lasciandogli una grossa fortuna, Marinetti è a Brescia, e assiste alla prima Coppa della Velocità, che viene vinta dal pilota torinese Alessandro “Sandrin” Cagno a bordo di un’Itala 45HP. “Spettri sembravano gli automobilisti investiti dalla violenza della corsa e fuggenti e fulminei tra l’applauso degli spettatori” scriverà Umberto Boccioni, altro grande esponente del Futurismo, presente alla corsa. L’anno successivo, proprio grazie all’eredità paterna,


Marinetti decide di spendere quel denaro acquistando a Milano una sfavillante Isotta-Fraschini. Pilota decisamente inesperto, schianterà l’auto in un fosso dopo soli due chilometri di strada, nel tentativo di schivare due ciclisti. È il poeta a raccontare l’episodio: “Velocità crescente e impeto del motore che vuole strapparmi il volante dalle mani mie fragili di poeta. Rasentare un canale di fangosa acqua d’officina e scorgere a cento metri due incauti ciclisti già promessi all’ingordigia delle mie ruote. Istintivamente per questo scarto il mio ventre dal volante quando sento planetariamente capovolgersi lenta, meno lenta, prestissimo, la mia cento cavalli su di me. Faticosamente, a rantoli, mentre operai accorrono, mi estraggono, straccio fangoso elettrizzato da una gioia acutissima che collauda con spasimosi rigurgiti di orgoglio volitivo il Futurismo”. L’incidente, dal quale uscirà miracolosamente illeso, avrà profonde conseguenze sulla sua vita: in primo luogo, non guiderà mai più un’altra autovettura. Secondo, Marinetti, dopo quell’incidente che poteva essergli fatale, percepirà un forte mutamento interiore, un nuovo turbinio di emozioni, uno sguardo nuovo sul mondo: la necessità di imporre una svolta alla sua esistenza e fondare un nuovo movimento artistico, letterario e politico che fosse in grado di penetrare tutti gli ambiti dell’espressione umana, trasformarsi in prassi di vita. Torniamo ai punti che caratterizzano, appunto, il Manifesto apparso su Le Figaro in quel lontano febbraio del 1909. “Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno”, perché “la poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all’uomo”, e ancora: “Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri, incendiati da violente lune elettriche”. La filosofia del Futurismo è chiara: pensiero e azione diventano due cose che vanno di pari passo, l’immobilismo e la timidezza borghese – ben espressa dalla sonnecchiosa letteratura e poesia dell’epoca – sono oggetto di profondo disprezzo. Nell’ideologia futurista compare un forte impulso distruttivo nei confronti di tutto ciò che non è dinamico, propulsivo, vitale: l’uomo nuovo deve tornare a coltivare le sue velleità eroiche lasciando da parte i sentimentalismi, desiderando una violenza in grado di provocare i mutamenti storici. E Marinetti, da questo punto di vista, fu anche un visionario rispetto a quanto sarebbe accaduto nel corso del Secolo Breve: delle jungheriane “tempeste d’acciaio” figlie della tecnologia aggressiva, ipotizzate dai futuristi in tempi non sospetti e della massificazione della società che spianerà la strada ai totalitarismi. E proprio la dottrina futurista, con la sua pervasività, fino al secondo dopoguerra avrà un forte impatto su tutte le forme artistiche: la pittura e la scultura, con Umberto Boccioni e Giacomo Balla (una sua

celeberrima opera, “Forme uniche nella continuità dello spazio”, è presente sul retro delle monete da venti centesimi di Euro italiane); l’architettura, di cui il Lingotto di Torino e la stazione di servizio FIAT Tagliero ad Asmara – di nuovo torna con prepotenza il mondo dell’automobile – sono due dei maggiori esempi. La letteratura e la poesia furono i due principali “campi di battaglia” del Futurismo, con l’opera “Zang Tumb Tumb” dello stesso Marinetti e le poesie di Aldo Palazzeschi; di quest’ultimo, è un ottimo esempio la composizione “La fontana malata”, caratterizzata dalla presenza di suoni onomatopeici. L’aspetto ultimo e probabilmente più curioso in cui il Futurismo si impose fu la gastronomia, caratterizzata dall’eliminazione dell’uso delle posate e dall’unione di sapori all’apparenza inconciliabili, che avrebbero dovuto “avere la funzione analogica immensificante che le immagini hanno nella letteratura”. Se pensiamo che tra i punti della gastronomia futurista c’era anche quello dell’eliminazione totale della pastasciutta, possiamo facilmente capire come questa non abbia goduto di grande successo. Cosa resta, oggi, a centodieci anni di distanza? Il movimento futurista seppe catalizzare al suo interno quel turbinio di aggressività che si sviluppava nella società dell’epoca, fu una reazione alla cultura borghese europea del tempo, una nuova cultura nazional-popolare che ebbe il merito di inaugurare una nuova era, chiamando a sé poeti, scrittori e artisti che attraverso la sua dottrina trovarono una nuova chiave di lettura per la propria ricerca espressiva. Sintetizzando, Antonio Gramsci diceva giustamente che “hanno distrutto la cultura borghese, avevano una concezione rivoluzionaria assolutamente marxista”. Oggi, camminando tra le vetture presenti in gara alla Mille Miglia, è quasi impossibile non comprendere lo stupore, la magnificenza e lo spirito aggressivo che animò Marinetti e i suoi seguaci, per i quali l’automobile, un oggetto che superava i concetti di tempo e spazio, divenne il simbolo di un secolo che essi sentirono immediatamente appartenere a loro. “Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!... Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell’impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell’assoluto, poiché abbiamo già creata l’eterna velocità onnipresente”. E l’uomo contemporaneo, oggi, si sente ancora un protagonista della Storia, o un suo passivo spettatore?

Emanuele Zarcone

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HOW THE AUTOMOBILE GAVE BIRTH TO THE FUTURISM that animated Filippo Tommaso Marinetti when, in points 4 and 5 of the Manifesto, he wrote that “a racing automobile with its bonnet adorned with great tubes like serpents with explosive breath ... a roaring motor car which seems to run on machine-gun fire, is more beautiful than the Victory of Samothrace”, or that “we want to sing the man at the wheel, the ideal axis of which crosses the earth, itself hurled along its orbit”. In that new invention that was the automobile, in fact, the futurists identified a new ideal of an action man to be contrasted with the immobile and reflective ideal of bourgeois and liberal culture. But who was Filippo Tommaso Marinetti, the one who triggered the fuse of such a powerful bomb? Born in Alexandria, Egypt, in 1876, Marinetti expressed his passion for literature at the age of 17, when he founded his first literary magazine in college, causing scandal among his Jesuit professors for having introduced Émile Zola’s novels to school. After graduating from law school, he decided to devote himself to his literary vocation following the premature death of his older brother Leone, founding the magazine “Poesia” in Milan in 1905, which would later become the first official organ of the futurist movement. In Milan, on the plaque on the walls of Casa Marinetti, we read: “From here the Futurist movement launched its challenge to the moonlight mirrored in the Naviglio river”. Although, today, the house no longer overlooks the Naviglio because of the urban changes that have invested Milan over the course of the century.

“W

e want to sing the love of danger, the habit of energy and rashness”. One hundred and ten years have passed since that distant 20 February 1909 when, on the columns of the French newspaper Le Figaro, the Manifesto of Futurism appeared, signed by the poet Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944).In fact, this declaration of war against the bourgeois decadence of Italy in the early twentieth century appeared for the first time fifteen days earlier in the Bologna newspaper “La Gazzetta dell’Emilia”, but only once published on the front page of the famous French newspaper - it seems that Marinetti succeeded thanks to a friend of his father, shareholder of Le Figaro - the theses contained in it took on a resonance at European level. It is not difficult to imagine what a shock such a publication has caused to the culture of the time: disregard for danger, love for war, fight against “moralism, feminism and every opportunistic and elitist cowardice” and a desperate declaration of love for the automobile, seen both as a new form of beauty and as a tribute to rude and heroic masculinity . Anyone walking in the streets of Brescia in these hot and roaring days that characterize the Mille Miglia will not struggle to understand the spirit

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But back to Futurism, few know however - and here, again, we return to talking about the car - that Marinetti’s love for speed, a theme that will be exalted in many futurist works, and the birth of the futurist movement spring from two episodes of the poet’s life. In 1907, the same year in which his father died leaving him a great fortune, Marinetti was in Brescia, and attended the first “Coppa della Velocità”, which was won by the Turin driver Alessandro “Sandrin” Cagno aboard an Itala 45HP. “The racers looked like ghosts who ran between the applause of the spectators”, will write Umberto Boccioni, another great exponent of Futurism, present at the race. The following year, thanks to his paternal inheritance, Marinetti decides to spend that money buying a brand new Isotta-Fraschini in Milan. A decidedly inexperienced driver, he will crash the car into a ditch after only two kilometers, in an attempt to dodge two cyclists. The poet tells the episode: “The increasing speed and impetus of the engine that wants to tear the steering wheel from my fragile poet’s hands. Graze a channel of muddy workshop water and see at two hundred meters two unwary cyclists very close to my wheels. I instantly move the steering wheel, when I feel my 100 HP turn upside down, slowly, very slowly. Laboriously, in rattles, while laborers rush, extract me, muddy rag


thrilled by a very acute joy that tests Futurism with spasm of spiteful wills”. The accident, from which he will miraculously emerge unscathed, will have profound consequences for his life: first, he will never drive again another car. Second, Marinetti, after that incident that could have been fatal to him, will perceive a strong inner change, a new flurry of emotions, a new look at the world: the need to impose a change on his life and to found a new artistic, literary and political movement capable of penetrating all areas of human expression and transforming itself into life practices. Let’s go back to the points that characterize the Manifesto appeared in Le Figaro in that distant February of 1909. “We want to exalt movements of aggression, feverish sleeplessness, the double march, the perilous leap, the slap and the blow with the fist”, because “the poet must spend himself with warmth, glamour and prodigality to increase the enthusiastic fervor of the primordial elements”, and again: “We will sing of the great crowds agitated by work, pleasure and revolt; the multi-colored and polyphonic surf of revolutions in modern capitals: the nocturnal vibration of the arsenals and the workshops beneath their violent electric moons”. The philosophy of Futurism is clear: thought and action become two things that go hand in hand, immobilism and bourgeois timidity - well expressed by the sleepy literature and poetry of the time - are objects of profound contempt. In the Futurist ideology there appears a strong destructive impulse towards all that is not dynamic, propulsive, vital: the new man must return to cultivate his heroic ambitions leaving aside the sentimentality, desiring a violence capable of causing changes of history. And Marinetti, from this point of view, was also a visionary with respect to what would have happened during the Twentieth Century, of the Jungian “steel storms” resulting from aggressive technology, hypothesized by the futurists in unsuspected times, and the massification of society which will pave the way for totalitarianisms. And it is precisely the futurist doctrine, with its pervasiveness, until the second post-war period that will have a strong impact on all artistic forms: painting and sculpture, with Umberto Boccioni and Giacomo Balla (one of his famous work, “Unique forms in the continuity of space “, is present on the back of the twenty euro cents Italian coins); architecture, of which the Lingotto of Turin and the service station FIAT Tagliero in Asmara - again the car world is back with arrogance - are two of the greatest examples. Literature and poetry were the two main “battlefields” of Futurism, with the work “Zang Tumb Tumb” by Marinetti himself and the poems of Aldo Palazzeschi; of the latter, the composition “The sick fountain” is an excellent example, characterized by the presence of onomatopoeic sounds. The last and probably most curious aspect in which Futurism imposed itself was gastronomy, characterized by the elimination of the use of cutlery and by the union of seemingly irreconcilable flavors, which should have “the immensifying analogical function that images have in literature ”. If we think that among the points of futurist gastronomy there was also that of the total elimination

of pasta, we can easily understand how this did not enjoy great success. What remains today, one hundred and ten years later? The Futurist movement was able to catalyze within it the whirlwind of aggressiveness that developed in the society of the time, it was a reaction to the European bourgeois culture of the time, a new national-popular culture that had the merit of inaugurating a new era, calling to itself poets, writers and artists who through his doctrine found a new interpretation for their expressive research. In short, Antonio Gramsci rightly said that “they destroyed bourgeois culture, they had an absolutely Marxist revolutionary conception”. Today, walking among the cars competing at the Mille Miglia, it is almost impossible not to understand the amazement, magnificence and aggressive spirit that animated Marinetti and his followers, for whom the car, an object that exceeded the concepts of time and space, became the symbol of a century that they felt belong to them. “We are on the extreme promontory of the centuries! What is the use of looking behind at the moment when we must open the mysterious shutters of the impossible? Time and Space died yesterday. We are already living in the absolute, since we have already created eternal, omnipresent speed.” And the contemporary man, today, still feels himself a protagonist of history, or his passive spectator?

Emanuele Zarcone

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A Rezzato un monumento dedicato a Enzo Ferrari

A monument dedicated to Enzo Ferrari in Rezzato

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A Rezzato, uno dei comuni più popolosi dell’hinterland bresciano, sanno cos’è la passione per i motori: proprio qui, infatti, nacque il primo Club Ferraristi d’Italia. E nel 2006, alla presenza del campione del mondo di Formula Uno Felipe Massa, il parco centrale del paese è stato dedicato alla memoria del fondatore della casa automobilistica di Maranello. All’interno del parco è stata collocata una statua di Enzo Ferrari, rappresentato accanto ad un tavolino dove si trova appoggiato il prototipo in bronzo di uno dei suoi motori. Un ottimo modo per celebrare le gesta del grande imprenditore e ingegnere modenese, di cui quest’anno, il 14 agosto, ricorrerà il trentunesimo anno della scomparsa. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo dell’imprenditore Francesco Franzoni e del Comune di Rezzato.

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In Rezzato, one of the most populous towns in the Brescia hinterland, they know what the passion for engines is: in fact, it was here that the first Club Ferraristi d’Italia was born. And in 2006, in the presence of the Formula One world champion Felipe Massa, the central park of the town was dedicated to the memory of the founder of the Maranello car manufacturer. A statue of Enzo Ferrari was placed inside the park, represented next to a small table where the bronze prototype of one of its engines is placed. A great way to celebrate the memory of the great Modenese entrepreneur and engineer, which this year, on August 14th, will be the thirty-first year of his death. The project was carried out thanks to the contribution of the entrepreneur Francesco Franzoni and the Municipality of Rezzato.


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CAGLIARI


PROGRAMMA 13 > 18 MAGGIO

ORARIO 09 : 00 - 19 : 30

Verifiche sportive e tecniche, consegne dei numeri di gara e dei roadbook presso Brixia Forum

11 : 00

Conferenza Stampa di Brescia presso Palazzo della Loggia Salone Vanvitelliano

18 : 00

Santa messa in Duomo Vecchio, Benedizione della vettura d’epoca

19 : 45 - 21 : 00

ORARIO 09:00 - 19:30 14: 00 15: 00 - 20:00

ORARIO 07: 30 - 8 : 30 09 : 00 - 10 : 00

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LUNEDÌ 13 MAGGIO

Gara di regolarità 4° Trofeo Roberta Gaburri

MARTEDÌ 14 MAGGIO Verifiche sportive e tecniche, consegna di gara e road - book presso Brixia Forum Apertura del “Villaggio”in Piazza della Vittoria Punzonatura delle vetture in Piazza della Vittoria

MERCOLEDÌ 15 MAGGIO Ultime verifiche sportive e tecniche, consegna dei numeri di gara e dei road-book presso Brixia Forum Verifiche sportivo e tecniche per vetture in lista di attesa, consegna dei numeri di gara e road-book presso Brixia Forum


8 : 00 - 12: 00

Apertura del “Villaggio”in Piazza della Vittoria

08 : 30 - 11 : 30

Punzonatura delle vetture in Piazza della Vittoria

dalle 12 : 30

Pranzo di partenza presso il “Museo Mille Miglia”

14 : 30

Inizio 1^ tappa: BRESCIA, CERVIA - MILANO MARITTIMA

17 : 00

Partenza ultima vettura da Viale Venezia

21 : 55

Cervia - MilanoMarittima, fine tappa: arrivo della prima vettura per controllo orario e passerella

dalle 21 : 55

Cervia - Milano Marittima, cena e pernottamento in hotel

ORARIO 6:30 dalle 12:30 20:30

GIOVEDÌ 16 MAGGIO Inizio 2^ tappa: CERVIA - MILANO MARITTIMA, ROMA Partenza della prima vettura Pausa pranzo a Fabriano presso il Loggia di San Francesco Roma, fine tappa: arrivo della prima vettura per Controllo Orario e passerella

dalle 21:15

Roma, cena pernottamento in hotel

ORARIO

VENERDÌ 17 MAGGIO

6:30 dalle 12:30 20:30

Inizio 3^ tappa: ROMA - BOLOGNA Partenza della prima vettura Pausa pranzo a Siena presso Palazzo Pubblico Bologna, arrivo della prima vettura per la cena in centro città

dalle 21:15

Bologna, fine tappa Controllo orario in centro città, passerella e pernottamento in hotel

ORARIO

SABATO 18 MAGGIO

7:00

Inizio 4 ^ tappa: BOLOGNA - BRESCIA Partenza della prima vettura

dalle 11:00

Pausa pranzo a Parma presso Palazzo Ducale

dalle 16:00

Brescia, arrivo al Controllo Orario di fine tappa, a seguire sfilata delle vetture in Viale Venezia

dalle 19:00

Cerimonia di Premiazione

dalle 22:00

Inizio “ 1000 Miglia - The Night “ a Brescia.

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PROGRAM 13th > 18th MAY MONDAY 13TH MAY

TIME 9 : 00 am - 7 : 30 pm

Sport & technical checks at the Brixia Forum; distribution of race numbers & road-books

11: 00 am

Brescia Press Conference in Palazzo della Loggia - Salane Vanvitelliana

6 : 00 pm

Holy Mass in the Duomo Vecchio. Blessing of the classic cars

7:45 pm - 9 : 00 pm

TIME

TUESDAY 14TH MAY

9 : 00 am - 7 : 30 pm

Sport & technical checks at the Brixia Forum; distribution of race numbers & road-books

2: 00 pm

Opening of the “Village” in Piazza della Vittoria

2 : 00 pm

Sealing of the cars in Piazza della Vittoria

TIME

WEDNESDAY 15TH MAY

7 : 30 Am - 8 : 30 am 9 : 00 am - 10 : 00

am

Last sport & technical checks at the Brixia Forum; distribution of race numbers & road-books Sport & technical checks for cars in the waiting list at the Brixia Forum; distribution of race numbers & road-books

8 : 00 am - 12 : 00 pm

Opening of the “Village” in Piazza della Vittoria

08 : 30 am - 11 : 30 am

Sealing of the cars in Piazza della Vittoria

from 12 : 00 pm

Lunch before the start of the Race at the “Museo Mille Miglia”

2 : 30 pm

Start of the Race (Day 1): Brescia, Cervia - Milano Marittima. Departure of the first car from Viale Venezia

5 : 00 pm

Departure of the last car from Viale Venezia

9:55 pm

Cervia - Milano Marittima, end of Day 1: arrivai of the first car at the Time-check and parade

from 9:55 pm

Cervia - Milano Marittima, dinner and overnight stay in the hotels

TIME

THURSDAY 16TH MAY

6:30 am

Start of Day 2: Cervia - Milano Marittima, Rome. Departure of the first car

from 1: 00 pm

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Regularity race in Brescia: 4 th Trophy Roberto Gaburri

Lunch break in Fabriano at Loggiato di San Francesco


8 : 30 pm from 9:15 pm

Rome, end of Day 2: arrival of the first car at the Time-check and parade Rome, dinner and overnight stay in the hotels

TIME

FRIDAY 17TH MAY

6:30 am

Start of Day 3: Rome, Bologna. Departure of the first car

from 12:30 pm 8:30 pm form 9 : 15 pm

Lunch break in Siena at Palazzo Pubblico Bologna, arrival of the first car in the city center for the dinner Bologna, end of Day 3: Time-check in the city center, parade and overnight stay in the hotels

TIME

SATURDAY 18TH MAY

7:00 Am

Start of Day 4: Bologna, Brescia. Departure of the first car

from 11:00 am

Lunch break in Parma at Palazzo Ducale

fom 4:00 pm

Brescia, arrivai at the final Time-Check, and parade in Viale Venezia

from 7:00 pm

Award Ceremony

from 10 pm

Start of�1000 Miglia - The Night� in Brescia

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Attilio

Tantini Attilio Attilio Tantini Tantini

Luana

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Bruno

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Come nacque la 1000 MIGLIA ?

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Dalla finestra di casa affacciata su Viale Venezia, striscia rettilinea di asfalto che conduce verso l’antica porta della città ai piedi della statua di Arnaldo, entrano i suoni e i profumi del maggio bresciano, trasportati da una brezza primaverile che senza preavviso può trasformare il cielo azzurro in un turbolento nubifragio. È l’odore degli alberi in fiore che inverdiscono le colline, è il cinguettio delle rondini che si rincorrono in una danza apparentemente spensierata; ma c’è anche il rombo vulcanico di motori antichi, quell’odore acre di benzina incombusta espulsa da rochi, selvaggi scarichi di metallo. Per le strade corrono veicoli carichi di glorioso passato, si mettono in fila pronti a sfilare per la città sotto gli occhi meravigliati dei bresciani, attendono trepidanti la partenza lungo milleseicento chilometri di tortuosa Italia. Si, mi basta aprire la finestra, porgere l’orecchio ai suoni, aspirare il profumo nell’aria per capire che, come ogni anno, è ricominciata la Mille Miglia.

“Mille Miglia; qualcosa di non definito, di fuori dal naturale, che ricorda le vecchie fiabe che da ragazzi ascoltavamo avidamente, storie di fate, di maghi dagli stivali, di orizzonti sconfinati”, così scriveva Giuseppe Tonelli sul quotidiano La Stampa il 27 marzo 1927, giorno della prima corsa, evidentemente rapito anch’egli dall’atmosfera magica che questo evento rappresenta per i bresciani. Ma da dove nasce quella che Enzo Ferrari descrisse senza mezzi termini come “la corsa più bella del mondo”? Proprio come in una fiaba, partiamo con “c’era una volta” e torniamo indietro di quasi cento anni, nella prima metà degli anni venti del novecento. Anzitutto, il nome “Mille Miglia” nasce, appunto, dalla lunghezza del percorso che parte da Brescia, termina a Roma e poi risale la penisola fino al capoluogo bresciano: mille miglia imperiali, all’incirca milleseicento chilometri. Partendo da questo fatto, l’origine della gara è avvolta dalle nebbie del tempo, nonostante le numerose ricostruzioni storiche.

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Il 2 dicembre 1926, a Milano, il giornalista sportivo Giovanni Canestrini incontrò il conte Aymo Maggi, il conte Franco Mazzotti e il pilota Renzo Castagneto. Insieme, decisero di istituire una corsa con partenza a Brescia dopo che nel 1922 il Gran Premio d’Italia fu spostato dalla città della leonessa al Circuito di Monza. Alla prima corsa, che prese il via il 27 marzo 1927, presero parte 77 piloti – tutti italiani – con l’unica restrizione di guidare automobili strettamente di serie e di pagare la cifra di iscrizione simbolica di 1 Lira. La leggenda della Freccia Rossa inizia con la partenza di Aymo Maggi e Bindo Maserati a bordo di una Isotta Fraschini. Superati i 1618 chilometri del tracciato, ben cinquantuno piloti riuscirono a tagliare il traguardo fino a Brescia. La casa automobilistica bresciana OM (Officine Meccaniche) riuscì a conquistare il primo, il secondo e il terzo posto, con i piloti Giuseppe Morandi e Nando Minora sul podio più alto: a una media di 77,2 chilometri orari, hanno completato il percorso in 21 ore, 4 minuti e 48 secondi. «Poco più di venti ore, nemmeno un giorno e una notte per compiere quasi 1700 km: una media che supera i 77 orari. L’automobile è passata per le strade di mezza Italia come un dominatore di tempo e di spazio. Il successo del mezzo meccanico appare dunque grandioso», così scrisse il Corriere della Sera all’indomani della prima Mille Miglia, confermando l’enorme successo di pubblico della manifestazione motoristica bresciana.

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Una curiosità riguardo la primissima edizione della corsa riguarda il luogo della punzonatura delle autovetture. Essa, tradizionalmente, avviene in Piazza Vittoria, ma la piazza, all’epoca, ancora non esisteva: in precedenza, lo spazio era occupato da un quartiere medievale, che fu raso al suolo soltanto nel 1929. Il luogo preciso in cui avveniva la punzonatura delle auto da corsa prima del 1930 è, tutt’oggi, un mistero: si ritiene che essa avvenisse nel recinto della birreria Wuhrer, oggi diventata il Borgo Wuhrer, alla fine di Viale Venezia, e che dal 1930 o 1931 fosse invece effettuata al Foro Boario, nella via che oggi porta lo stesso nome. L’apertura di Piazza Vittoria, nel 1932, risolse definitivamente il problema dello spazio dove alloggiare le decine di vetture in gara. Molte cose sono cambiate da quel lontano 1927: le nostre automobili sono diventate più moderne, tecnologiche e forse un po’ più impersonali di un tempo, come se il progresso le avesse in un certo senso private dell’anima, ma lo spirito della Mille Miglia è rimasto a testimonianza, per tutto il mondo, di un’epoca di piloti gentiluomini e di mezzi che “trasformano la noia in vertigine”, come diceva lo scrittore Jules Renard. Intanto, nel parchetto che costeggia Viale Venezia, il busto di Renzo Castagneto osserva, imperituro, l’ennesima partenza della sua corsa.

Federico Bezzi


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How was1000 MIGLIA born?

F

rom the window of my house overlooking Viale Venezia, a straight strip of asphalt that leads to the ancient city gate under the statue of Arnaldo, the sounds and smells of the city of Brescia enter in, carried by a spring breeze that without warning can transform the blue sky into a turbulent storm. It is the smell of flowering trees that cover the hills, it is the chirping of swallows chasing each other in an apparently light-hearted dance; but there is also the volcanic roar of old engines, that acrid smell of unburned gasoline expelled by rough, wild metal exhausts. On the streets run vehicles laden with glorious past, they line up ready to parade through the city under the astonished eyes of the Bresciani, anxiously awaiting their departure along the sixteen hundred kilometers of tortuous Italy. Yes, all I need to do is open the window, turn the ear to the sounds, inhale the scent in the air to understand that, like every year, the Mille Miglia has started again. “Mille Miglia; something undefined, outside the natural, reminiscent of old fairy tales that we listened eagerly to as children, stories of fairies, of wizards with boots, of boundless horizons “, wrote Giuseppe Tonelli in the newspaper La Stampa on 27 March 1927, the day of first race, amazed by the magical atmosphere that this event represents for the Bresciani. But when was born, what Enzo Ferrari described in no uncertain terms as “the most beautiful race in the world”? Just like in a fairy tale, we start with “once upon a time” and go back almost a hundred years, in the first twenty years of the twentieth century. First of all, the name “Mille Miglia” derives, in fact, from the length of the route that starts from Brescia, ends in Rome and then climbs up the peninsula to the Brescia capital: a thousand imperial miles, about one thousand six hundred kilometers. Starting from this fact, the origin of the race is shrouded in the mists of time, despite the numerous historical reconstructions. On December 2, 1926, in Milan, sports journalist Giovanni Canestrini met Count Aymo Maggi, Count Franco Mazzotti and pilot Renzo Castagneto. Together, they decided to set up a race starting in Brescia after the Gran Premio d’Italia was moved from the city of the lioness to the Monza Circuit in 1922. At the first race, which started on March 27, 1927, 77 pilots took part - all Italians - with the only restriction of driving strictly standard cars and paying the symbolic registration fee of 1 Lira. The legend of the Freccia Rossa begins with the departure of Aymo Maggi and Bindo Maserati aboard an Isotta Fraschini. After passing the 1618 kilometers of the track, fifty-one pilots managed to cross the finish line up to Brescia. The Brescia automaker OM (Officine Meccaniche) managed to conquer the first, second and third place, with the drivers Giuseppe Morandi and Nando Minora on the highest podium: at an average speed of 77.2 kilometers per hour, they completed the course in 21

hours, 4 minutes and 48 seconds. “Just over twenty hours, not even a day and a night to make almost 1700 km: an average speed that exceeds 77 kilometers per hour. The car passed through the streets of half of Italy as a dominator of time and space. The success of the mechanical vehicle thus appears grandiose”, wrote the Corriere della Sera in the aftermath of the first Mille Miglia, confirming the enormous success of the race. A curiosity about the very first edition of the race concerns the place where cars are punched. It traditionally takes place in Piazza Vittoria, but the square did not yet exist at the time: previously, the space was occupied by a medieval quarter, which was demolished only in 1929. The precise place where the punching of racing cars took place before 1930 is still a mystery: it is believed that it took place in the Wuhrer brewery enclosure, now the Borgo Wuhrer, at the end of Viale Venezia, and that from 1930 or 1931 was instead carried out at the Foro Boario, in the street that today bears the same name. The opening of Piazza Vittoria, in 1932, definitively solved the problem of the space where the dozens of race cars could be housed. Many things have changed since that distant 1927: our cars have become more modern, technological and perhaps a little more impersonal than before, as if progress had deprived them of the soul, but the spirit of the Mille Miglia remained as a testimony , for the whole world, of an age of gentlemen pilots and vehicles that “transform boredom into vertigo”, as the writer Jules Renard said. Meanwhile, in the little park that runs along Viale Venezia, the bust of Renzo Castagneto observes, imperishable, the next start of his race.

Federico Bezzi 47



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La prima 1000 Miglia l’organizzazione

A

Brescia non si scoraggiarono per nulla; le recenti vittorie in importanti competizioni, ottenute rispettivamente da Aymo Maggi e dalle vetture O.M., la fabbrica di casa, tenevano alti gli animi. La speranza era di poter schierare al via almeno una trentina di concorrenti, in quella che si riteneva sarebbe stata un’esperienza irripetibile: la prima, e unica, “Coppa delle Mille Miglia”. A questo punto della storia, i nostri eroi coinvolsero nell’organizzazione altri personaggi che, seppur oggi poco ricordati, sostennero ruoli indispensabili alla nascita della Mille Miglia: Armando Cougnet, Alfredo Giarratana e Augusto Turati. La “Gazzetta”, attraverso il direttore Emilio Colombo aveva offerto non solo la collaborazione del giornale, ma anche organizzativa, attraverso Cougnet, il “papà” del Giro d’Italia ciclistico. Fu deciso che Castagneto e Cougnet eseguissero

rapidamente un giro di ricognizione del percorso, che fu frazionato in venti zone, assegnate ad altrettanti fiduciari scelti tra i corrispondenti della Gazzetta dello Sport. A costoro, sotto la direzione di Cougnet come al Giro d’Italia, fu affidato l’inquadramento dei controlli e dei passaggi nei diversi centri. Il 18 Gennaio 1927, l’A.C. Brescia inaugurava la sua nuova sede, dove cominciarono a giungere le prime iscrizioni: la prima fu quella di Zampieri, con una Amilcar CG SS. Franco Mazzotti assunse l’incarico di Commissario della Manifestazione; Renzo Castagneto fu nominato Direttore di corsa e Segretario della manifestazione (incarichi che manterrà fino al 1957); Maggi, Giarratana e Oreste Bertoli furono nominati invece Commissari Sportivi. Canestrini e l’ing. Ottavio Fuscaldo, progettista delle vetture O.M., Commissari Tecnici.

Federico Bezzi 51


First1000 Miglia the organization

I

n Brescia they were not discouraged at all; the recent victories in important competitions, obtained respectively from Aymo Maggi and from the cars O.M., the home factory, kept the spirits high.

The hope was to be able to deploy at least thirty competitors at the start, in what was thought to be an unrepeatable experience: the first, and only, “Coppa delle Mille Miglia”. At this point in history, our heroes involved in the organization other characters who, although little remembered today, had essential roles in the birth of the Mille Miglia: Armando Cougnet, Alfredo Giarratana and Augusto Turati. The “Gazzetta”, through its director Emilio Colombo, offered not only the collaboration of the newspaper, but also an organizational role, through Cougnet, the “father” of the Giro d’Italia.

It was decided that Castagneto and Cougnet should have carried out a reconnaissance tour of the route, which was divided into twenty zones, assigned to as many trustees chosen from the correspondents of the Gazzetta dello Sport. These people, under the direction of Cougnet as in the Giro d’Italia, were entrusted with the provision of controls and passages in the various centers. January 18, 1927, the AC. Brescia inaugurated its new headquarters, where the first inscriptions began to arrive: the first was that of Zampieri, with an Amilcar CG SS. Franco Mazzotti assumed the post of Commissioner of the Event; Renzo Castagneto was appointed Race Director and Secretary of the event (assignments that he will maintain until 1957); Maggi, Giarratana and Oreste Bertoli were appointed instead Sports Commissioners. Canestrini and Ing. Ottavio Fuscaldo, designer of the O.M. cars, Technical Commissioners.

Federico Bezzi

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Ode ... ai motori

Ode to the engines

Tatatatatratatatatratatatatratam... tatatratarn... tamtamtam. Sveglia, motore, sveglia il tuo cuore che indomito pulsa, appena una scintilla ti invade, ti accende, ti inietta nell’atrio segreto nuova linfa di trepido ardore...

Tatatatatratatatatratatatatratam... Tatatratarn... Tamtamtam. Wake up, engine, wake up your untamed throbbing heart, as soon as a spark invades you, lights you, injects in your secret lobby new lymph of restless ardor…

Tatata...tatatatatratatatatratatatatratam... tatatratam... tamtamtam... lo so, tieni in serbo una forza forse divina che ad ogni sorso di aspra benzina si infiamma e, potente come potente è una volontà che fortissimamente vuole, rinnovi il tuo atteso prodigio, anche nel giorno più grigio...

Tatata...tatatatatratatatatratatatatratam... tatatratam... tamtamtam... I know, you hold a strength, perhaps divine, that with every sip of harsh gasoline ignites and, as powerful as it is a will that very strongly wants, you renew your expected prodigy, even in the grayest day …

tamtamtambumbumbum... bumburn buum ...buum... io amo il tuo rombo, motore,ogni volta che monti e scintilli e dai canto anche al piombo e urlo di gloria all’acciaio sudante di olio combusto...bumbumbum... amo anche il il tuo acre sapore di nero e d’argento confuso ...buuum... buuuuuuuum...buuuuuuuuuuuurnmmmmmm... Di nuovo io ti i voglio domare ..via ...via ... dai ala al mio sogno ancora una volta, prima dell’ultima svolta... buuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuumillemigliaaaa. Poesia del Professor

tamtamtambumbumbum... bumburn buum ...buum… I love your roar, engine, every time you mount and spark and give chant to the lead, and I scream of joy at the steel sweating unburned oil…bumbumbum… I also love your acrid taste of confused black and silver ...buuum... buuuuuuuum...buuuuuuuuuuuurnmmmmmm… Again I want to tame you... away... away... let my dream fly once again, before the last turn… buuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuumillemigliaaaa. Poem by

Alberto Bonera.

Alberto Bonera. 57


Tradizione sportiva

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nche quest’anno torna la Mille Miglia. Un antico detto sostiene che nelle vene dei bresciani scorra benzina al posto del sangue. L’innata passione per le corse prese vita in città già sul finire del diciannovesimo secolo: infatti, dal 1895 al 1898, in Italia, furono disputate solo tre competizioni motoristiche, ma già nel 1899 le gare diventarono ben venti. La prima apparizione di un veicolo da corsa sul territorio bresciano avvenne il 14 Marzo 1899, nel corso della gara Verona-Brescia-Mantova-Verona: a vincere, a bordo di un triciclo Prinetti e Stucchi, fu l’allora diciottenne Ettore Bugatti. I bresciani, pur se coinvolti nell’organizzazione veronese, vollero una gara tutta per loro. Decisero, quindi, di organizzarne immediatamente due: la prima si svolse il 10 Settembre dello stesso anno, e la seconda il giorno successivo. La domenica fu disputata sulla circonvallazione cittadina di 6 km - oltre ad una gara motociclistica, la Corsa Automobilistica di Velocità; mentre il lunedì prese il via la Brescia- MantovaVerona-Brescia, con percorso di 223 km. La vocazione motoristica è testimoniata anche dalle sei aziende costruttrici di automobili che sorsero a Brescia nei primi anni del Ventesimo secolo. Nel 1904 fu approntato il Circuito di Brescia, sulle strade che collegano il percorso Brescia - Cremona Mantova-Brescia, per un totale di 185 Km da ripetere due volte. La prima gara fu disputata il 5 settembre 1904 in occasione della Settimana di Brescia.

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L’anno successivo, la “settimana” fu replicata, ed il 9 Settembre 1905 sul Circuito di Brescia fu disputata la prima Coppa Florio. Fin dopo la Prima Guerra Mondiale non furono indette a Brescia altre competizioni, ma la ripresa avvenne alla grande. Nel 1921, grazie al bresciano d’adozione Arturo Mercanti, la città riuscì ad organizzare il Gran Premio d’Italia, che fu inserito in un’ampia serie di manifestazioni indette sotto il nome di “Circuito Internazionale Automobilistico - Aereo”. Oltre al “Chilometro Lanciato” e ad altre gare per le categorie minori, l’attenzione era ovviamente centrata sul nuovo Circuito di Brescia, detto anche Circuito della Fascia d’Oro, dal nome della località dove venne dato il via, il 4 Settembre, al primo Gran Premio d’Italia. Nel 1922, con grande disappunto dei bresciani, Mercanti aprì l’Autodromo di Monza, dove il Gran Premio d’Italia è ancor oggi disputato. La grande passione per i motori aveva indotto i bresciani a costituire un loro Automobile Club già nel 1906, che fino al 1926 rimase una sezione dell’A.C. Milano. Sulla base del nuovo ordinamento del Regio Automobile Club d’Italia, attuato con regio decreto del 14 novembre 1926 (che introduceva pure il PRA, Pubblico Registro Automobilistico), l’Automobile Club di Brescia fu ufficialmente costituito. Il 18 gennaio 1927 aprì la sede di Corso Magenta, dove ebbe subito inizio l’attività organizzativa della prima Coppa delle Mille Miglia. Il nome Mille Miglia e il marchio con la Freccia Rossa, da quel giorno, restano inalienabile proprietà dell’Automobile Club Brescia.


Sin dalla fondazione, è stata mantenuta viva una tradizione che identifica l’ACI Brescia tra i maggiori sodalizi sportivi, non solo a livello nazionale. Circuito di Brescia, Circuito del Garda, Brescia- Edolo Pontedilegno, Scalata al Colle Sant’Eusebio, Trofeo Lumezzane, Cronoscalata del Monte Maddalena, sono solo alcune delle competizioni organizzate dal Club bresciano che danno proseguimento all’opera e alla passione del grande Renzo Castagneto. Per questi motivi, l’Automobile Club di Brescia non potrà mai prescindere dalla sua corsa, e produrrà sempre il massimo sforzo possibile per mantenere inalterato questa immensa eredità di ardimento e ingegno che ha scritto indimenticabili pagine di storia. Tra i ruoli dell’ACI Brescia, c’è anche quello di preservare la tradizione motoristica bresciana e quell’immenso patrimonio sportivo, umano e culturale costituito dalle competizioni che sono state disputate sul territorio bresciano dal 1899 ad oggi. Anche quest’anno, l’A.C. Brescia ha mantenuto in calendario tre corse: Il Rally Internazionale 1000 Miglia, la cronoscalata Trofeo Vallecamonica -Malegno-Ossimo-Borno e il Rally Ronde ACI Brescia.

Federico Bezzi

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The sporting tradition

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he Mille Miglia is back again this year. An ancient saying holds that in the veins of the Bresciani runs gasoline instead of blood. The innate passion for racing came to life in the city at the end of the nineteenth century: in fact, from 1895 to 1898, only three motor racing competitions were held in Italy, but by 1899 the races had become twenty. The first appearance of a racing vehicle in the Brescia area took place on March 14, 1899, during the Verona-BresciaMantua-Verona race: the 18-year-old Ettore Bugatti won on board a tricycle from Prinetti and Stucchi. The inhabitants of Brescia, although involved in the Verona organization, wanted a race of their own.

repeated, and on 9 September 1905 the first Florio Cup was raced at the Brescia Circuit. Until the end of the First World War, no other competitions were announced in Brescia, but later things started again. In 1921, thanks to Arturo Mercanti, the city managed to organize the Italian Grand Prix, which was included in a wide series of events held under the name “Circuito Internazionale Automobilistico – Aereo”. In addition to the “Chilometro Lanciato” and other races for the minor categories, the attention was obviously centered on the new Circuit of Brescia, also known as the Circuit of the Golden Band, from the name of the place where the first Italian Grand Prix began, on september 4th.

They decided, therefore, to immediately organize two: the first took place on September 10th of the same year, and the second the next day. On Sunday, the Corsa Automobilista di Velocità was held on the city ring road of 6 kilometers long - in addition to a motorcycle race; while on Monday the Brescia-Mantua-Verona-Brescia route started, with a route of 223 km. The city’s automotive vocation is also witnessed by the six car manufacturing companies that emerged in Brescia in the early years of the twentieth century.

In 1922, to the great disappointment of the Bresciani, Mercanti opened the Monza circuit, where the Italian Grand Prix is ​​still disputed today. The great passion for engines led the Brescians to set up their own Automobile Club as early as 1906, which until 1926 remained a section of the Automobile Club of Milan.

In 1904 the Brescia Circuit was set up on the roads that connect the Brescia-Cremona-Mantua-Brescia route, for a total of 185 km to be covered twice. The first race was held on 5 September 1904 on the occasion of Brescia Week. The following year, the “week” was

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Based on the new system of the Royal Automobile Club of Italy, implemented by royal decree of November 14, 1926 (which also introduced the PRA, the Public Automobile Registry), the Brescia Automobile Club was officially established. On 18 January 1927 the headquarters of Corso Magenta were opened, and the organizational activity of the first Mille Miglia Cup began immediately. The name Mille Miglia and the brand with the Freccia Rossa, from that day on, remain the


inalienable property of the Automobile Club Brescia. Since the foundation, a tradition has been kept alive that identifies ACI Brescia as one of the major sports associations, not only nationally. Circuito di Brescia, Circuito del Garda, Brescia- Edolo Pontedilegno, Scalata al Colle Sant’Eusebio, Trofeo Lumezzane, Cronoscalata del Monte Maddalena are just some of the competitions organized by the Club of Brescia that continue the work and passion of the great Renzo Castagneto. For these reasons, the Brescia Automobile Club will always produce the maximum effort possible to maintain this immense legacy of boldness and ingenuity that has written unforgettable pages of history. Among the ACI Brescia’s roles, there is also that of preserving the automotive tradition of Brescia and that immense sporting, human and cultural patrimony constituted by the competitions that have been held in the Brescia area from 1899 to today. This year the AC. Brescia has again organized three races: the Rally Internazionale 1000 Miglia, the Cronoscalata Trofeo Vallecamonica -Malegno-Ossimo-Borno and the Rally Ronde ACI Brescia.

Federico Bezzi

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Durante la corsa, in ogni attimo, cambia la situazione, sei nel caldo, nel freddo, in montagna, al mare c’è un po’ di tutto.

During the race, in every moment, the situation changes, you are in the heat, in the cold, in the mountains, at the sea there is a bit of everything

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GLAMOUR

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n abito di colore marrone può trasformarsi in blu, diventando quindi un “giallo”? Impossibile? No, se questo abito risalente al 1950 è anche il più famoso della storia dell’automobilismo: si tratta del celebre doppiopetto indossato dal Conte Giannino Marzotto durante la sua vittoriosa Mille Miglia. Le cronache del tempo scritte da Manuel Vigliani, il “menestrello della Mille Miglia”, narrano dello stupore e dello scetticismo con i quali fu accolto, in Viale Venezia, il rampollo della dinastia di Valdagno, i Marzotto fondatori di quel- lo che è stato il più grande gruppo tessile italiano. Alle punzonature di Piazza della Vittoria, e poi alla partenza da Viale Venezia, Giannino, al volante della sua Ferrari 195 S berlinetta, sfoggiava un impeccabile abito con cravatta, subendo l’ironia dei professionisti e degli affermati campioni, i quali indossavano invece la consueta tuta d’ordinanza. I favoriti della vigilia risero un po’ meno quando il giovane nobile vicentino, in maniera del tutto inaspettata, concluse la gara con uno strepitoso primo posto, consegnando il doppiopetto alla leggenda. Per la cronaca, Giannino Marzotto confermò le sue doti di fuoriclasse ripetendo il successo nel 1953, questa volta indossando un più comodo maglione di cachemire, ma senza rinunciare alla cravatta. In entrambe le occasioni, al suo fianco c’era Marco Crosara, amico fin dall’infanzia. Ciò che Vigliani non riportò nei suoi articoli è il colore dell’abito; le foto dell’epoca, ovviamente in bianco e nero, non sono di alcun aiuto, salvo per stabilire che il tessuto non è in tinta unita, ma con una trama detta “occhio di pernice”. La Ferrari 195 S era di colore azzurro metallizzato, e qualcuno scrisse che la cravatta indossata da Marzotto era in tinta con la vettura. In un’intervista rilasciata alla Rai negli anni Settanta, Giannino Marzotto affermò che la giacca era di colore blu. Tale

intervista è stata scovata negli archivi Rai da Ezio Zermiani, il quale, in qualità di curatore del materiale audiovisivo del Museo della Mille Miglia, la inserì nell’audio-guida del Museo stesso, dove l’abito fu esposto per due anni. Logico, quindi, lo stupore dei visitatori del Museo quando, mentre ascoltavano il testo, si trovavano a osservare un abito che pareva amaranto (effetto ottico dato dalla trama dell’abito, costituita da ordito e trama del tessuto con filati neri, beige e rossi). Ma come era arrivato, a Brescia, il celebre completo? Nei primi anni Novanta, Giannino aveva estratto l’abito dalla naftalina, e ne aveva fatto dono al Museo dell’Automobile Bonfanti di Romano d’Ezzellino, nei pressi di Bassano, del quale era presidente onorario. All’atto dell’apertura del Museo della Mille Miglia, su richiesta del Club della Mille Miglia Franco Mazzotti, gli amici di Bassano lo concessero in comodato al museo bresciano per un periodo di due anni, insieme alle coppe vinte da Marzotto alla Mille Miglia. L’abito arrivò a Brescia completo di una camicia di seta color burro, e di una cravatta con disegno spigato di tonalità beige, al centro della quale una tarma aveva scavato un bel buco. Il curatore della sezione moda e costume del Museo della Mille Miglia, il noto costumista teatrale Simone Valsecchi, decise quindi di coprire il buco con una spilla. All’inaugurazione del Museo, il 5 Novembre 2004, con lo spirito che lo contraddistingue, Giannino Marzotto aveva pubblicamente affermato, tra un brindisi di buon augurio e l’altro, che non si riconosceva nell’immagine fornita al pubblico dal suo abito, in quanto la spilla sulla cravatta lo rendeva, a detta sua, un po’ “effemminato” (l’espressione originale fu molto più colorita e politicamente scorretta). Marzotto aggiunse che la camicia e la cravatta non erano quelle originali e che avrebbe provveduto a portare a Brescia quelle giuste.

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Un mese più tardi, sabato 11 dicembre, all’Hotel Vittoria, fu tenuta la riunione pre-natalizia del Club della Mille Miglia Franco Mazzotti, del quale Giannino Marzotto era presidente. Prima del pranzo, il Conte aveva scherzosamente rinnovato il suo disappunto per la scarsa virilità dell’abito esposto con la spilla. Giunta l’ora dei discorsi ufficiali, brandendo un panino al posto del microfono che non funzionava, Marzotto esclama- va: «…quell’abito non è il mio, ma quello di un effeminato (eufemismo, N.d.A.); non lo riconosco, anche perché è l’unico doppiopetto che ho posseduto! Questo l’avranno comprato da Benetton. Per mettere le cose a posto, ho portato la camicia che indossavo quel giorno, fatta con la seta di un paracadute americano, e una cravatta appropriata. La spilla la regalo al presidente Bontempi (allora presidente di ACI Brescia)». Mentre Giannino strizzava l’occhio al direttore del Museo, ci furono grandi risate tra chi ben conosceva la verve del Conte Marzotto che, notoriamente, indossava solo abiti a doppiopetto e che, appartenendo alla famiglia proprietaria di un immenso impero economico basato sull’industria tessile, oggi in concorrenza con i vicini Benetton, possedeva un ricco guardaroba. Sconcerto, al contrario, tra i molti presenti privi di familiarità con lo spumeggiante campione dell’automobilismo; inevitabile che molti si chiedessero se l’abito esposto al Museo Mille Miglia fosse realmente quello originale, compresi gli inviati della stampa che, il giorno dopo, titolarono che l’abito non era quello di Marzotto. Possiamo tranquillizzare gli appassionati: abito e camicia - allora esposti al Museo Mille Miglia e oggi al Museo dell’Automobile Bonfanti - sono quelli indossati da Giannino nel 1950 durante la corsa vittoriosa, mentre la cravatta non è quella originale, pur appartenendo allo stesso Marzotto. Resta però il dubbio sul colore dell’abito. Aldilà di quanto, questa volta seriamente, affermato

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dallo stesso Marzotto all’inaugurazione del Museo (prima di vedere l’odiata e ambigua spilla) sull’autenticità dell’abito, il “giallo” è svelato in un capitolo del libro “La saga dei Marzotto”, pubblicato da Giorgio Nada Editore a firma di Cesare De Agostini, uno dei più noti storici dell’automobile. Sotto una foto di Giannino Marzotto, ritratto al Museo Bonfanti a fianco dell’abito, si legge: «Cominciò a far capolino una leggenda che, come sempre, era più bella della realtà: quel doppiopetto, di un colore vagamente rossiccio-marrone, divenne blu. Il Conte che vince la Mille Miglia in doppiopetto blu era qualcosa di irresistibile per i giornalisti, già incuriositi dall’età del vincitore: ventidue anni, un record mai più battuto». Nel corso di un colloquio informale con i soci del Club della Mille Miglia, Marzotto precisò: «In verità, nel 1950, partecipai a quella mia prima Mille Miglia convinto di ritirarmi per qualche problema all’auto. Temendo di dover affrontare un lungo viaggio di ritorno, magari con il treno, ritenni opportuno prendere il via vestito bene, in abito formale e cravatta». “Noblesse oblige”, caro Conte. Sessantadue anni dopo quella vittoria, il 14 luglio 2012, il Conte Giannino Marzotto ci ha lasciati, all’età di ottanta- quattro anni, mantenendo fino a pochi mesi dalla sua scomparsa un’acutezza intellettuale notevolissima, condita da un pizzico di spirito goliardico. Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo ha scoperto una carica vitale inarrestabile, tale da sorprendere chi si attende un atteggiamento di ben altra natura da un personaggio di tale fama e lignaggio. Un episodio emblematico ha ancor più commosso chi lo ha ammirato: Marco Crosara, coetaneo e compagno di vita e di avventure di Giannino, nonché suo coéquipier nelle due Mille Miglia vittoriose, si è spento il 19 luglio, cinque giorni dopo il suo grande amico. Forse per ricomporre l’equipaggio vincente.

Federico Bezzi



GLAMOUR

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an a brown suit turn into blue, and then into yellow? Impossible? No, if this dress dating back to 1950 is also the most famous in the history of motor racing: we’re talking about the famous double-breasted worn by Count Giannino Marzotto during his victorious Mille Miglia. The chronicles of the time written by Manuel Vigliani, the “minstrel of the Mille Miglia”, tell of the amazement and skepticism with which was welcomed, in Viale Venezia, the scion of the Valdagno dynasty, the Marzotto, founders of what was the largest Italian textile group. At the punching in Piazza della Vittoria, and then at the start from Viale Venezia, Giannino, driving his Ferrari 195 S berlinetta, sported an impeccable suit with tie, undergoing the irony of the other professionals and the well-known champions, who wore the usual ordinance suit. But the other pilots stopped laughing when the young noble from Vicenza, in a completely unexpected way, ended the race with an amazing first place, raising his double-breasted to legend. For the record, Giannino Marzotto confirmed his skills by repeating his success in 1953, this time wearing a more comfortable cashmere sweater, but without giving up the tie. On both occasions, Marco Crosara, a friend from childhood, was at his side. What Vigliani did not report in his articles was the color of the dress; the photos of the time, obviously in black and white, do not help us, except to establish that the fabric is not plain, but with a texture called “partridge’s eye”. The Ferrari 195 S was metallic blue, and someone wrote that the tie worn by Marzotto was the same color as the car. In an interview with Rai in the 1970s, Giannino Marzotto stated that the jacket was blue. This interview was found in the Rai archives by Ezio Zermiani, who, as curator of the audiovisual material of the Museo della Mille Miglia, included it in the audio-guide of the Museum itself, where the suit was displayed for two years. Therefore, the visitors of the Museum were astonished when, while they were listening to the text, they found themselves looking at a dress that looked like amaranth (optical effect given by the texture of the dress, consisting of a warp and weft of the fabric with black, beige and red yarn). But how did the famous suit get in Brescia? In the early nineties, Giannino donated it to the Bonfanti Automobile Museum in Romano d’Ezzellino, near Bassano, of which he was honorary president. At the opening of the Mille Miglia Museum, at the request of the Mille Miglia Club Franco Mazzotti, the Bonfanti Automobile Museum burrowed the dress to the museum of Brescia for a period of two years, together with the cups won by Marzotto at the Mille Miglia. The dress arrived in Brescia along with a butter-colored silk shirt, and a tie with a herringbone pattern in beige hue, in the center of which a moth had dug a nice hole. The curator of the fashion and costume section of the Mille Miglia Museum, the well-known theatrical costume designer Simone Valsecchi, then

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decided to cover the hole with a pin. At the inauguration of the Museum, on 5 November 2004, with the spirit that distinguished him, Giannino Marzotto publicly stated that he did not recognize himself in the image provided to the public by that suit, and because the pin on the tie made it, according to him, look “effeminate” (the original expression was more politically incorrect). Marzotto also said that the shirt and the tie were not the original ones, and that he would have brought the right ones. A month later, Saturday 11 December, at the Hotel Vittoria, the pre-Christmas meeting of the Mille Miglia Club Franco Mazzotti, of which Giannino Marzotto was president, was held. Before lunch, the Count had jokingly renewed his disappointment about the scarce virility of the suit with the pin on the tie. When the time came for the official speeches, holding a sandwich instead of the microphone that didn’t work, Marzotto exclaimed: «...that dress is not mine, but that of an effeminate (euphemism, N.d.A.); I don’t recognize him, also because that is the only double-breasted I have owned! This one was probably bought by Benetton. To put things right, I brought the shirt I was wearing that day, made with the silk of an American parachute, and an appropriate tie. The pin is a gift from the president Bontempi (then president of ACI Brescia)». While Giannino winked at the director of the Museum, there were great laughs among those who knew the verve of Count Marzotto who, notoriously, wore only double-breasted clothes and who, belonging to the family owning a huge economic empire based on the textile industry , today in competition with the Benetton neighbors, owned a rich wardrobe. On the contrary, there was some disconcertment among the many present who were not familiar with the bizarre character of the champion; inevitably, many wondered if the dress exhibited at the Mille Miglia Museum was actually the original one, including the press correspondents who, the following day, titled that the dress was not that of Marzotto. We can reassure the fans: dress and shirt - then displayed at the Mille Miglia Museum and today at the Bonfanti Automobile Museum - are those worn by

Giannino in 1950 during the victorious race, while the tie is not the original one, although belonging to the same Marzotto. However, the doubt remains about the color of the dress. Beyond what Marzotto said at the inauguration of the Museum (before seeing the hated and ambiguous brooch) about the authenticity of the dress, the “yellow” is revealed in a chapter of the book “The saga of the Marzottos”, published by Giorgio Nada Editore and signed by Cesare De Agostini, one of the most famous automobile historians. Below a picture of Giannino Marzotto, portrayed at the Bonfanti Museum next to the dress, we can read: “A legend began to peep out and, as always, it was more beautiful than reality: that double-breasted, of a vaguely reddish-brown color, became blue. The Count who wins the Mille Miglia in blue double-breasted was something irresistible for journalists, already intrigued by the age of the winner: only twenty-two years old, an unbeaten record”. During an informal interview with the members of the Mille Miglia Club, Marzotto specified: “In truth, in 1950, I participated in my first Mille Miglia believing that I would have to retire due to a car problem. Fearing having to face a long journey back, perhaps by train, I thought it was appropriate to go home well dressed, in a formal suit and tie ». “Noblesse oblige”, dear Count. Sixty-two years after that victory, on July 14, 2012, Count Giannino Marzotto passed away at the age of eighty-four, maintaining his very remarkable intellectual acuity until a few months before his death. Those who had the good fortune to meet him discovered an unstoppable vital charge, to the point that those who expected an attitude of quite another nature from a character of such fame and lineage remained very surprised. An emblematic episode has even more moved those who admired him: Marco Crosara, the same age and companion of life and adventures of Giannino, and his coéquipier in the two victorious Mille Miglias, died on July 19, five days after his great friend. Perhaps to recompose the winning crew.

Federico Bezzi

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Omaggio al Pilota Tazio Nuvolari Nuvolari è bruno di colore. Nuvolari ha la maschera tagliente. Nuvolari ha la bocca sempre chiusa, di morire non gli importa niente. Corre se piove, corre dentro al sole. Tre più tre per lui fa sempre sette. Con l’Alfa Rossa fa quello che vuole dentro al fuoco di cento saette

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Tribute to the racecar driver Tazio Nuvolari Nuvolari is brown in color. Nuvolari has a sharp mask. Nuvolari’s mouth is always closed, he doesn’t care about dying. He runs if it rains, he runs into the sun. Three plus three is always seven for him. With the Alfa Rossa he does what he wants in the fire of a hundred arrows.

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Scopri l’importanza della concentrazione Le abitudini necessarie per lo sviluppo di una condotta trionfante

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uoi trionfare, se ci credi! Quest’articolo parla di qualcosa che occupa una posizione chiave nella vita di ognuno di noi, e la ragione psicologica su cui si basa è indispensabile per la vita di tutti giorni. Iniziamo col definire che cosa intendiamo con la parola concentrazione. La concentrazione è l’atto di fermare la mente su un dato desiderio finché il modo e i mezzi per la sua realizzazione non vengono elaborati e messi in funzione con successo. Sono due le leggi importanti che entrano in azione quando ti concentri su un dato desiderio: la legge dell’auto-suggestione e quella dell’abitudine. L’abitudine si sviluppa spesso dall’ambiente, dal fare la stessa cosa nello stesso modo più volte. Dalla ripetizione, dal pensare gli stessi pensieri più e più volte. Una volta formata, assomiglia a un blocco di cemento difficile da rompere. L’abitudine è alla base della formazione di tutta la nostra memoria. La mente umana trae il materiale di cui è formato il pensiero dall’ambiente circostante. E l’abitudine cristallizza questo pensiero in un ambiente permanente. Lo memorizza nella mente subconscia. Diventa una parte vitale della nostra personalità, in grado di influenzare silenziosamente le nostre azioni, formare i nostri pregiudizi e le nostre inclinazioni, e controllare le nostre opinioni. Quando un’abitudine è ben formata, non importa quale sia la sua natura. Cominciamo a vedere quindi l’importanza di selezionare il nostro ambiente con la massima cura. Perché l’ambiente è il terreno di alimentazione da cui il cibo che entra nelle nostre menti viene estratto. L’ambiente fornisce gran parte del cibo e i materiali

dai quali creiamo il pensiero, e l’abitudine li cristallizza rendendoli permanenti. Capisci naturalmente che, con ambiente, intendo la somma totale dalle fonti dalle quali sei influenzato sensorialmente. Un’abitudine è un percorso mentale lungo il quale le nostre azioni hanno viaggiato per un po’ di tempo, rendendo il percorso più profondo e più largo ogni volta. Quando cammini per campi o boschi, guarda come ti viene naturale scegliere il percorso più battuto, rispetto a crearne uno nuovo. La linea di azione mentale è esattamente la stessa: è il movimento lungo le linee di minore resistenza, il passaggio lungo i sentieri più battuti. Le abitudini sono create dalla ripetizione, si formano in base ad una legge naturale osservabile in tutte le cose animate. E qualcuno direbbe, anche nelle cose inanimate. Pensa ad un foglio di carta che, una volta piegato in un certo modo, tenderà sempre a ripiegarsi lungo le stesse linee. Ma anche a guanti e pantaloni, che prendono la forma di chi li indossa. La legge è in funzione dappertutto. Ricorda sempre qual è il migliore, e si potrebbe dire unico, modo con cui possono essere rimosse le vecchie abitudini: formarne di nuove, per contrastare e sostituire quelle indesiderate. Forma nuovi percorsi mentali lungo cui viaggiare, e quelli vecchi, nel tempo, spariranno praticamente per il disuso. Ogni volta che viaggi lungo il percorso di un’abitudine mentale più desiderabile, rendi più profondo e ampio il percorso, e così il viaggio sarà più facile.

Sidoine Assignon

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Discover the importance of concentration The necessary habits for the development of a triumphant behaviour You can be triumphant, if you believe it! This article will talk about something very important in our lives, and the psychological reason on which it is based is essential for our everyday life. Let’s start defining what we mean with the word concentration. Concentration is the act of focusing your mind on a certain desire until you can successfully work out the ways and the means for its achievement. Two are the laws which come into operation when you concentrate on a certain deside: the law of self-suggetion and the law of habit. Habit is usually developed by the environment, by repeatedly doing the same thing in the same way, i.e. making the same thoughts over and over. Once it has formed, the habit looks like a concrete block, it’s very hard to break it. The habit forms our memory. The human mind draws the material of which thought is formed from the surrounding environment, and the habit crystallizes this thought in a permanent environment memorizing it in the subconscious mind, making it an essential part of our personality; this way, it can influence our actions, shape our prejudices and our inclinations, control our opinions. When a habit is well formed, its nature has no importance. We understand, then, the importance to choose our environment with extreme care, because it is the soil from which our mind draws nourishment. The enviroment in which we live provides much of the materials for the formation of thought, and the habit crystallizes

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and makes them permanent. As you can guess, with “environment” we mean all the sources from which you are sensorially influenced. A habit is a mental path along which our actions have traveled for some time, making the path every time deeper and larger. When you walk through a wood, you naturally prefer to walk the old path than to make a new one. The mind works the same way: walks through the path of least resistance. Habits are created by repetition, they are formed according to a natural law observable in all animated things. And, as someone would say, in inanimate things too. Let’s just think about a paper sheet: once folded in a certain way, it will always tend to fold back along the same lines. The same for gloves and trousers, which take the shape of the wearer. The law works everywhere. Remember what is the best, and probably the only, way to remove the old habits: to form new ones which can counteract and replace the ones you don’t want any longer. Form new mental paths along which to travel, and the old ones will soon disappear. Every time you travel along the path of a new and more desirable habit, you make the path deeper and larger to make the journey easier. Have a nice Mille Miglia everyone!

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2005

VIARO - DE MARCO Alfa Romeo 6C 1928

2006

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2007

VIARO - BERGAMASCHI Alfa Romeo 6C 1928

2008

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2009

FERRARI - FERRARI Bugatti Type 37 1927

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Karl-Heinz Kuck

D

Arndt Frese

D

O.M.

665 S SUPERBA 2000

1927

1,8

7

Albert Wetz

L

Romain Colle

L

O.M.

665 S MM SUPERBA 2000

1927

1,8

8

Corinna Fendt

D

Johann Georg Fendt

D

O.M.

665 S MM SUPERBA 2000

1927

1,8

9

Fabrizio Rossi

I

Dino Bonatti

I

O.M.

665 SS MM SUPERBA 2200

1929

1,8

10

Lorenzo Turelli

I

Mario Turelli

I

O.M.

665 S MM SUPERBA 2000

1929

1,8

11

Roberto Miatto

I

Francesca Miatto

I

O.M.

665 S MM SUPERBA 2000

1929

1,8

12

Giuseppe Nobis

I

Paola Mambrini

I

O.M.

665 S MM SUPERBA 2200

1930

1,8

13

X

-

X

-

-

-

14

Hans Albrecht

D

Christian Plangger

D

O.M.

665 SS MM SUPERBA 2200

1931

1,8

I

Pietro Benvenuti

I

BUGATTI

TYPE 23 BRESCIA

1923

1,7

NL

BENTLEY

3 LITRE

1923

1

-

-

15 16

Redaelli Giuseppe Joost Peereboom

17

X

18

Susanna Goemaat-Branderhorst

19

Giacomo Foglia

20 Giulio Felloni

NL -

Sjoerd Peereboom X

-

1,7

BUGATTI

TYPE 35 GRAND PRIX

1925

1,75

BUGATTI

TYPE 35 A

I

BUGATTI

Type 23

1925

1,7

GB

BUGATTI

TYPE 35 A

1925

1,75

I

Carla Enrica Foglia

I

OM

Alfonso Rizzo

22

Luigi Carlini

CH

Raymond Jennings

23

Alessandro Molgora

24

-

1923

NL

Hani Al Zubair

21

-

RL SS TORPEDO

Gus Van Genugsten

Riccardo Felloni

-

ALFA ROMEO

NL

I

-

I

1925

Sergio Parzani

I

LANCIA

LAMBDA V SERIE

1925

1,75

Simon Kidston

CH

Emanuele Collo

I

BUGATTI

TYPE 35 GRAND PRIX

1925

1,75

25

Vasiliy Lantsov

B

Eleonora Laqueur

B

BUGATTI

TYPE 23 BRESCIA

1925

1,7

26

Domenico Battagliola

I

Emanuel Piona

I

BUGATTI

TYPE 37

1926

1,7

27

Filippo Tanfoglio

I

Mattia Colpani

I

BUGATTI

TYPE 37

1926

1,7

28

Marco Gatta

I

Eugenio Piccinelli

I

AMILCAR

CGSS SILURO

1926

1,7

29

Bruno Ferrari

I

Carlo Ferrari

I

BUGATTI

TYPE 37

1927

1,7

30

Ezio Ronzoni

I

Andrea Ronzoni

I

BUGATTI

TYPE 40 GS

1927

1,75

31

Tiberio Cavalleri

I

Cristina Meini

I

LANCIA

LAMBDA VII SERIE

1927

1,75

Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it

DEUTSCHE BANK

Special List

1,75

I

000 MIGLIA S.r.l. ocietà soggetta a direzione coordinamento da parte ell‘ Automobile Club di Brescia i sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.

SPONSOR/NOTE

Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it

113


ORDINE DI PARTENZA

32 33

Gianmario Fontanella Giovanni Luca Murru

I

Anna Maria Covelli

I

LANCIA

LAMBDA VII SERIE CASARO

1927

1,8

I

Massimo Destro Castaniti

I

B.N.C.

527 MONZA

1927

1,7

Barbara Ruffini

RA

BUGATTI

TYPE 40

1927

1,75

34

Juan Tonconogy

RA

35

Massimiliano Paglione

I

36

Oskar Meier

37

Alessio De Angelis

I

RALLY

ABC GRAN SPORT

1927

1,7

CH

Katerina Batouskova

I

BUGATTI

TYPE 37A

1927

1,7

Augustinus Verharen

NL

Fons Verharen

NL

LANCIA

LAMBDA VII SERIE

1927

1,75

38

Vanni Curridor

L

Goy Feltes

L

BUGATTI

TYPE 38 Gran Sport

1927

1,7

39

X

-

X

-

-

-

-

40

Mario Ronzoni

I

Ermanno Acerbis

I

LANCIA

LAMBDA VIII SERIE

1928

1,75

41

Paolo Basilico

I

Alessandro Cappella

I

ALFA ROMEO

6C 1500 SUPER SPORT

1928

1,8

42

Paolo Nolli

I

Alberto Orioli

I

FIAT

520 TORPEDO

1928

1,65

43

Sergio Carrara

I

Sebastiano Carrara

I

FIAT

521 TORPEDO

1928

1,65

44

Alex Von Mozer

NL

NL

LANCIA

LAMBDA VIII SERIE

1928

1,75

45

Kyoto Takemoto

J

J

BUGATTI

TYPE 40

1928

1,75

46

David Atcherley

USA

Richard Poole

USA

ALFA ROMEO

6C 1500 SUPER SPORT

1928

1,8

47

Frederica Kirkpatrick

GB

Simon Kirkpatrick

GB

BUGATTI

TYPE 37A

1928

1,7

48

Gianni Acciai

I

Susanna Peruzzi

I

CHRYSLER

72 DE LUXE ROADSTER

1928

1,7

49

Herbert Diess

D

Jon Drechsler

D

BUGATTI

TYPE 35 B

1928

1,75

50

James Darren Morcombe

AUS

Chiara Montalbetti

I

RALLY

ABC GRAN SPORT

1928

1,7

51

52 53

John Houtkamp Alessandro Marzotto Robert Anthony Maclean

54

Joop Jansen

55

Shawn Till

Marco Geeratz Junko Takemoto

-

NL

Rutger Houtkamp

NL

LANCIA

LAMBDA TIPO 223 VIII SERIE

1928

1,8

I

Sebastiano Marzotto

I

LANCIA

LAMBDA TIPO 221 SPIDER CASARO

1929

1,8

GB

Anna Maclean

GB

LANCIA

LAMBDA VIII SERIE

1928

1,8

NL

Evelien Jansen

NL

BUICK

MASTER SIX COUPE

1928

1,7

USA

Oriol Vilanova

ES

BUGATTI

TYPE 40

1928

1,75

Christina Marie Centeno Natoli

USA

SALSMON

1100 GRAND SPORT

1928

1,65

1930193119321934

1928

56

Stefano Natoli

USA

57

Ward Vleugels

B

Jos Stevens

B

INVICTA

4,5 LITRE HIGH CHASSIS LE MANS

1928

1

58

Massimo Amenduni Gresele

Special List

I

Fabrizio Vicari

I

ALFA ROMEO

6C 1500 SUPER SPORT MM

1928

1,8

1929

59

Giovanni Moceri

I

Daniele Bonetti

I

ALFA ROMEO

6C 1500 SUPER SPORT

1928

1,8

FCA

60

Stefano Valente

CH

Arturo Merzario

I

ALFA ROMEO

6C 1750 SS ZAGATO

1929

1,8

FCA

61

Arturo Cavalli

Petronilla Pezzotti

I

ALFA ROMEO

6C 1750 SS YOUNG

1929

1,8

FCA

0 MIGLIA S.r.l. età soggetta a direzione ordinamento da parte ‘ Automobile Club di Brescia ensi dell‘art. 2497 Bis C.C.

114

I

Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it

FCA

Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it


Starting list

62

Ambrosi Giuseppe

63

Axel Marx

64

Luigi Ambrosi

I

ALFA ROMEO

6C 1750 GS ZAGATO

1931

1,8

CH

Fabrizio Buonamassa

I

ALFA ROMEO

6C 1750 GS BRIANZA

1932

1,75

Sergio Sisti

I

Anna Gualandi

I

LANCIA

LAMBDA VIII SERIE CASARO

1929

1,8

65

Bruno Marini

I

Riccardo Marini

I

BUGATTI

TYPE 40

1929

1,75

66

Andrea Luigi Belometti

I

Doriano Vavassori

I

LANCIA

LAMBDA VIII SERIE CASARO

1929

1,8

67

Emilio Bordoli

I

Matteo Pozzetti

I

SALMSON

GS 8 GD SPORT

1929

1,65

68

Alejandro Lopez

ALFA ROMEO

6C 1750 SS ZAGATO

1929

1,8

69

Olindo Deserti

I

Marco Torlasco

I

LANCIA

LAMBDA 223 VIII SERIE

1929

1,75

70

Mauro Ferrari

I

Andrea Ferrari

I

BUGATTI

TYPE 40

1929

1,75

71

Cosimo Luisi

I

Massimo Capozio

I

ALFA ROMEO

6C 1750 GS ZAGATO

1929

1,75

72

Helmut Rothenberger

D

Johann Klimmer

A

MERCEDES-BENZ

710 SSK

1929

1,75

73

Marc Rollinger

L

Raymond Niesen

L

ALFA ROMEO

6C 1750 SS ZAGATO

1929

1,8

BENTLEY

4,5 LITRE SC

1930

1,7

ALFA ROMEO

6C 1750 GS CARROZZERIA SPORT

1930

1,75

I

RA

GB

Gabriel Gourovich

Karoline Friederike Seyerle

RA

1931

FCA FCA

1929

1929 KIENLE

74

Juergen Ernst

75

Riccardo Perletti

76

Brian Dennis Gush

GB

Edward Gushue

USA

BENTLEY

4,5 LITRE SC

1930

1,7

77

Keith Roberts

GB

Roger Smith

GB

ALFA ROMEO

6C 1500 SUPER SPORT ZAGATO

1930

1,8

78

Robin Peel

GB

Timothy Stevens

GB

BENTLEY

4,5 LITRE SC

1930

1,7

79

X

-

X

-

-

-

80

Federico Bocelli

I

Arnaldo Pasotti

I

RALLY

NC SPORT

1931

1

81

Andrea Vesco

I

Andrea Guerini

I

ALFA ROMEO

6C 1750 SS ZAGATO

1929

1,8

VILLA TRASQUA

1929

1,75

VILLA TRASQUA

I

Ezio Perletti

GB I

-

-

82

Remon Vos

CZ

Alexander Verbeek

NL

LANCIA

83

Henk Van Der Kwast

LAMBDA Weymann COUPÉ VIII SERIE

NL

Erik Van Der Kwast

NL

ALVIS

SPEED 20 SB

1934

1

84

Giorgio Ciresola

I

Stefano Franchini

I

FIAT

514 S

1931

1,65

I

Aldo Olli

I

FIAT

514 MM

1931

1,7

Gian Paolo Cavagna Andrey Pankovsky Johannes Branderhorst

RUS

Pavel Pankovsky

RUS

ASTON MARTIN

LE MANS

1932

1,65

NL

Johanna Evelina Branderhorst

NL

GRAHAM-PAIGE LUCENTI

INDIANAPOLIS SPECIAL

1932

1

88

David Martyr

GB

Marion Martyr

CH

ASTON MARTIN

LE MANS

1933

1,65

89

Alberto Gnutti

I

Giuliano Gnutti

I

ASTON MARTIN

LE MANS

1933

1,65

90

Andrea Giacoppo

I

Daniela Grillone Tecioiu

I

FIAT

508 S "BALILLA" SPORT COPPA D'ORO

1933

1,6

85 86 87

91

Clinton Smith

GB

Dawn Smith

GB

MG

K3 MAGNETTE

1933

1,7

92

Dieter Roschmann

D

Jutta Roschmann

D

ALFA ROMEO

8C 2300 SPIDER TOURING

1933

1,75

000 MIGLIA S.r.l. ocietà soggetta a direzione coordinamento da parte ell‘ Automobile Club di Brescia i sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.

Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it

1937

Special List

Special List

Special List

VILLA TRASQUA

WOODHAM MORTIME

Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it

115


ORDINE DI PARTENZA

93

Francis Heyse

B

Yves De Vynck

B

TALBOT

AV 105S

1933

1,65

94

Karel Ten Cate

NL

Paul Ten Cate

NL

ASTON MARTIN

LE MANS

1933

1,7

95

Maurizio Ceretti

S.I.A.T.A.

FIAT 508 SPORT

1933

1,6

96 97

I

Giovanni Benassuti

I

David Hall

GB

Michael Macgregor

GB

ASTON MARTIN

LE MANS SPECIAL

1933

1,65

Roderick Jack

GB

Elizabeth Jack

GB

ALFA ROMEO

8C 2300 MONZA

1933

1,75

I

Raffaele Vinci

I

ROVELLI-FIAT

1100 TESTADORO SPORT

1934

1,7

1934

1,6

1934

1,6

98

Aurelio Valentini

99

Massimo Bettinsoli

I

Emiliano Monella

I

FIAT

100

Arturo Mola

I

Nicola Donà

I

FIAT

101

Christof Stocker

A

Dieter Stocker

A

ASTON MARTIN

INTERNATIONAL

1934

1

I

Massimo Di Amato

I

FIAT

508 S "BALILLA" SPORT COPPA D'ORO

1934

1,6

LANCIA

AUGUSTA

1934

1,55

FIAT

508 CS BALILLA SPORT SPECIALE

1934

1,65

102 103

Fabrizio Di Amato James William De Penning

Abhishek Basu

IND

Stephan Lenert

L

1947

Special List

1935

104

Marc Lenert

L

105

Matthias Laqueur

NL

Joachim Laqueur

NL

LAGONDA

M45 RAPIDE

1934

1,65

106

Norbert Roos

D

Andreas Schmid

D

BENTLEY

3.5 LITRE TOURER

1934

1,65

B

Catharina Goedmakers-Cerfonteijn

B

LAGONDA

M45 RAPIDE

1934

1,7

1935

I

Nicoletta Moroni

I

SINGER

SPECIAL SPEED

1935

1

I

Luigi Pugliese

I

FIAT

508 S "BALILLA" SPORT COPPA D'ORO

Special List

1935

1,6

I

Luigino Tommasini

I

ALFA ROMEO

6C 2300 PESCARA SPIDER

1935

1,55

1936

FIAT

508 CS "BALILLA" MM BERLINETTA

1935

1,6

1936

-

-

1936

1,65

107 108 109 110

Ronald Goedmakers Ambrogio Ripamonti Francesco Pugliese Giancarlo Fisichella

111

Matteo Belotti

I

Ingrid Plebani

I

112

X

-

X

-

113

Tessa Van Arkel

CH

Paul Van Arkel

CH

BENTLEY

3,5 LITRE

PERLAGE 19511952

ASTON MARTIN

SPEED "SPA SPECIAL"

1936

1,55

B

RILEY

SPRITE

1936

1,6

NL

ALFA ROMEO

8C 2900 A "BOTTICELLA"

1936

1,75

I

RILEY

SPRITE

1936

1,6

Francesca Ruggeri

I

ASTON MARTIN

2 LITRE SPEED MODEL

1937

1,6

Lapo Ermini

I

B.M.W.

328

1937

1,6

CH

LAGONDA

LG 45 RAPIDE

1937

1

Special List

Judith Haentjes

D

VOLPINI LANCIA

LANCIA APRILIA

1937

1,35

1940

B

Mathias Peter A. Vanhauter

B

FIAT

508 C SPIDER SPECIALE

1937

1,65

1938'40-'47'48

J

Atsushi Suganuma

J

FRAZER NASH

328

1937

1,65

114

David Freeman

GB

115

Didier Vynckier

B

Peter De Smet

116

Frans Van Haren

NL

Leony Hendriks

117

Lorenzo Toninelli

I

Lorena Cozzolino

118

Silvia Marini

I

119

Ermini Massimo

I

120

Alan Hulsbergen

CH

Daniel Schindler

121

Michael Haentjes

D

122

Bernard Vanhauter

123

Toshiharu Sekiguchi

1000 MIGLIA S.r.l. Società soggetta a direzione e coordinamento da parte dell‘ Automobile Club di Brescia ai sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.

116

GB

508 S "BALILLA" SPORT COPPA ORO 508 S "BALILLA" SPORT COPPA ORO

1934

Russell Busst

GB

Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it

Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it

1936


Starting list

124

Andrea Rossi

I

Edoardo F. Bonanomi

I

S.I.A.T.A.

FIAT 500 SPORT

1938

1,5

125

Stephane Sertang

B

Annick Ginion

B

B.M.W.

328

1938

1,6

GINION WAVRE

126

Johan Beerlandt

B

Michele Buchter

B

B.M.W.

328

1938

1,6

GINION WAVRE

127

Adam Draizin

Eyal Elkon

IL

MG

SA

1938

1,55

128

X

-

X

-

-

-

-

129

Riccardo Pozzoli

I

Maurizio Aiolfi

I

FIAT

508 C "BALILLA" 1100 BERLINA

1938

1,5

130

Simone Bonomi

I

Tarcisio Bonomi

I

B.M.W.

328

1939

1,6

131

Paolo Bucchi

I

Maria Angela Snelli

I

MG

TB

1939

1,6

132

Angelo Zanutel

I

Adriano Bagni

I

FIAT NSU

508 C "BALILLA"

1939

1,55

133

X

-

X

-

-

-

-

-

134

Paolo Merloni

I

Francesco Merloni

I

B.M.W.

328

1939

1,6

135

Antonio Belotti

I

Ugo Gambardella

I

LANCIA

APRILIA 1350 CABRIO

1940

1,55

136

Antonio Rossi

I

Rudy Briani

I

S.I.A.T.A.

1100 MM BERLINETTA VIOTTI

1940

1,6

137

X

-

X

-

-

-

-

138

Adrianus Branderhorst

NL

Nanette Ouwendijk-Branderhorst

NL

ALFA ROMEO

6C 2500 S BERLINETTA TURINGA

1944

1,6

139

Stefaan Bettens

B

Igor Bettens

B

D.B.

CITROEN 2000 SPORT

1945

1,55

I

Nunzia Del Gaudio

I

CISITALIA

202 S SPYDER MM

1947

1,7

I

STANGUELLINI

FIAT 1100 BERLINETTA BERTONE

1947

1,4

D

ALFA ROMEO

6C 2500 SS COMPETIZIONE

1947

1,65

I

CISITALIA

202 S SPYDER MM

1947

1,7

ALFA ROMEO

6C 2500 S CABRIOLET PININ FARINA

1947

1,6

1949

140 141 142 143

Ermanno De Angelis Gerardo Nardiello Stefan Rybczynski Paolo Danieli

USA

I D I USA

Ivano Cono Germano Fazio Sabrina Nebenfuehr Riccardo Bailo

1940

1950

1948

145

Steven Snauwaert

B

Alex Louwaege

B

HEALEY

DUNCAN DRONE

1947

1,6

1949

146

Ton Ottevanger

NL

Tineke OttevangerLittooy

NL

CISITALIA

202 S SPYDER MM

1947

1,75

1947

147

X

-

-

X

USA

-

VETTURE MILITARI

Stephen Bruno

-

Kim Bruno

-

144

-

-

-

148

Maria Gaburri

I

Benedetta Gerosa

I

ERMINI TINARELLI

149

Michele Cibaldi

I

Andrea Costa

I

GILCO MARIANI

FIAT 1100 SILURO

1948

1,7

1949

150

Mario Tomasoni

I

X

-

AMP PRETE

ALFA MASERATI 2500

1948

1,75

1949

151

Livio Colosio

I

Fabio Colosio

I

FIAT

SIATA 750 SPORT "FENOCCHIO"

1948

1,45

1948

152

X

153

Haruo Masuda

J

Yoshiko Masuda

J

CISITALIA

COLOMBO BARCHETTA

1948

1,65

154

Ivan Rosen

A

Bar-Gil Zvi

FRAZER NASH

LE MANS REPLICA

1948

1,55

000 MIGLIA S.r.l. ocietà soggetta a direzione coordinamento da parte ell‘ Automobile Club di Brescia i sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.

1100 SPORT

1948

1,65

X

CH

Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it

1949

Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it

117


ORDINE DI PARTENZA

155

Mark Cooper

James Henery

GB

CISITALIA

202 S SPYDER MM

1948

1,75

1949 195319541955 19501951 19501952

156

Mark Thieme

NL

Louise Thieme Van Vleuten

NL

FIAT

1100 S MM BERLINETTA "GOBBONE"

1948

1,55

157

Rob Nijhof

NL

Max Nijhof

NL

OSFA FACCIOLI

750 SPORT

1948

1,5

158

Tjeerd Van Den Berg

NL

Natalia De Haan

NL

CISITALIA

202 SC PININFARINA

1948

1,55

159

Volkert Doeksen

NL

Philip Van Zuijlen Van Nijevelt

NL

CISITALIA

202 SC PININFARINA

1948

1,55

160

X

-

-

-

-

161

Adolphus Leonardus Jans

NL

Liset Jans

NL

VERITAS

RS

1949

1,6

162

Adrian Berry

GB

Hannah Goodman

GB

BRISTOL

400 FARINA

1949

1,45

163

Ali Ghandour

RL

Nicolas Abdelnour

RL

JAGUAR

XK 120 LIGTHWEIGHT

1949

1,5

IL

OSCA

MT 4 1100

1949

1,7

1949

NL

FIAT

500 B "TOPOLINO"

1949

1,3

MASERATI

A6 1500 BERLINETTA PININ FARINA

19491950

1949

1,55

-

X

-

Ronit Schwartz Shraga Tjitske Veurink Boland

164

Elad Shraga

IL

165

Elisabeth Van Empel - Berkers

NL

166

Eric Van Schaik

NL

Winneke Bruil

NL

167

Franca Boni

I

Monica Barziza

I

LANCIA

APRILIA 1500

1949

1,4

168

Frank Groenewegen

D

Bas Coret

B

MASERATI

A6 1500 BERLINETTA PININ FARINA

1949

1,55

169

Giorgio Becchetti

I

Elisa Becchetti

I

HEALEY

2400 SILVERSTONE D-TYPE

1949

1,55

170

Hiroyuki Takigawa

J

Yu Takigawa

J

OSCA

MT4 1100 2AD

1949

1,7

171

Ioannis Pipilis

GR

172 173

Johann Louis Raymond Felix Lorenzo Lenarduzzi

Nikolaos Pipilis

GR

JAGUAR

XK 120 LIGTHWEIGHT

1949

1,5

F

Janni Marie Felix

D

LANCIA

APRILIA 1500

1949

1,4

NL

Guido Cornelis Van As

NL

FIAT

1100 B "MUSONE"

1949

1,4

Jan De Boer

NL

TALBOT LAGO

T26 GRAND SPORT

1949

1,65

Hotsumi Ichiba

J

STANGUELLINI

FIAT 1100 SPORT

1949

1,7

1949

1951

1949

174

Roland De Boer

NL

175

Takashi Watanabe

J

176

Eric Van Dijk

NL

X

-

TALBOT LAGO

T26 GS BERLINETTA

1950

-

177

Albrecht Vanhoutte

B

Karel Vincke

B

HEALEY

2400 SILVERSTONE E-TYPE

1950

1,5

178

Corrado Minussi

I

Paolo Perego

I

ERMINI

FIAT 1100 SILURO

1950

1,65

1950

179

Gino Perbellini

I

Danilo Verzeletti

I

BIONDETTI

SPECIAL

1950

1,7

1950

180

Ivan Sabbe

B

Frank Jozef Jan Antoon Adins

B

ZAGATO

FIAT 1100 E BERLINETTA

1950

1,45

1954

181

Jaysen Cristofaro

USA

JAGUAR

XK 120 LIGTHWEIGHT

1950

1,5

182

Leendert Van Adrighem

NL

GILCO FONTANA

FIAT 1100 SPORT

1950

1,65

183

Luca Pascolini

I

184

Ludo Sarens

1000 MIGLIA S.r.l. Società soggetta a direzione e coordinamento da parte dell‘ Automobile Club di Brescia ai sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.

118

GB

CDN

NL

Bryant Kreaden Samuel H.J. Klaasse

NL

Joe Bastianich

I

HEALEY

2400 SILVERSTONE E-TYPE

1950

1,5

Linda Cooreman

B

ERMINI

FIAT 1100 BERLINETTA MOTTO

1950

1,65

Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it

Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it

19501951

1950

19501951


Starting list

185

Markus Geessink

Edwin Lammertink

NL

ABARTH

FIAT 1400 BERLINETTA TOURING

1950

1,45

186

Nathalie Pohl

D

Hans Georg Wiessner

D

FERRARI

275 S/340 AMERICA

1950

1,7

187

Paulus De Wilt

NL

Olga De Wilt-Koelewijn

NL

FIAT

500 C "TOPOLINO"

1950

1,25

188

Nigel Lempriere

GB

Robert Lee

GB

JAGUAR

XK120 LIGHTWEIGHT

1950

1,5

189

Pieter Olthof

NL

Lars Olthof

NL

BENEDETTI

GIANNINI 750 SPORT

1950

1,65

1950

1,55

1952 19501951195219531954 19511952 1952

190

Robert Peil

D

Martin Guthy

D

MASERATI

A6 1500 BERLINETTA PININ FARINA

191

Rudolf Hug

CH

Mark Woodhouse

GB

HEALEY

WESTLAND

1950

1,55

192

Sabine Goethals

B

B

STANGUELLINI

1100 SPORT

1950

1,65

193

Theo Quinto

USA

D

FIAT

1100 ES BERLINETTA PININ FARINA

1950

1,35

194

Steven Osborne

GB

GB

JAGUAR

XK120 LIGHTWEIGHT

1950

1,5

195

X

-

X

-

-

-

196

Gianmarco Lanza

I

Luciana Giudici

I

1950

1,6

1950

FAE TECHNOLOGY FAE TECHNOLOGY

Sylvie De Meuleneere Gero Hans Kamphenkel Rob Smith

PATRIARCA

GILCO GIANNINI 750 S

1950

197

Lorenzo Delpani

I

Angelo Facchinetti

I

ERMINI

1100 SPORT

1952

1,65

198

Stefano Brendolan

195219531954

I

Marco Corbetta

I

PORSCHE

356 1500

1951

1,5

1953

199

Stefano Podini

I

I

FERRARI

212/225 S EXPORT BERL. VIGNALE

1951

1,65

200

Arnold Van Der Smeede

Vincenzo Carlo Invernizzi

NL

Amo Bosman

NL

FIAT

500 C "TOPOLINO"

1951

1,25

1953

201

Art Bezemer

NL

Elias Ott

NL

ASTON MARTIN

DB2

1951

1,5

1952

202

Chevallard Philippe

1952

203

L

Marc Niedekorn

L

LANCIA

AURELIA B21

1951

1,4

Daniel Quek

SGP

Seow Kee Quek

SGP

LANCIA

AURELIA B20 GT 2000

1951

1,45

204

Emiel Penne

B

Frans Clarisse Penne

B

STANGUELLINI

1100 SPORT

1951

1,6

205

Jason Timms

GB

James Timms

GB

ALLARD

J2

1951

1,5

206

Michel Decremer

B

Marie Claire Martens

ASTON MARTIN

DB2

1951

1,45

207

Reinhold Plank

I

Michael Rivkin

PORSCHE

356 1100

1951

1,4

208

Stein Binnemans

B

Elisabeth De Geest

B

FIAT

500 C "TOPOLINO BELVEDERE"

1951

1,15

209

X

-

X

-

-

-

-

210

Krzyszrof Weka

PL

B

il nostro Menù

Dorota Weka

USA

PL

-

ASTON MARTIN

DB2 VANTAGE

1952

1,45

DAINA GRAN SPORT STABILIMENTI FARINA

1952

1,45

211

Achille Donati

I

Carlo Ambrosetti

I

S.I.A.T.A.

212

Gino Valentini

I

X

-

JAGUAR

XK120 OTS ROADSTER

1952

1,4

S.I.A.T.A.

DAINA GRAN SPORT STABILIMENTI FARINA

1952

1,45

213

Flavio Gandolfi

000 MIGLIA S.r.l. ocietà soggetta a direzione coordinamento da parte ell‘ Automobile Club di Brescia i sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.

NL

I

Giacinto Savoldi

I

Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it

1952

PERLAGE

Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it

119


ORDINE DI PARTENZA

214 215

Frederik Groenewegen Alexander Ribbink

Geert Kistemaker

NL

CISITALIA

202 D 2800 COUPÉ

1952

1,7

NL

Christiaan Vogelzang

NL

S.I.A.T.A.

DAINA GRAN SPORT STABILIMENTI FARINA

1952

1,45

216

Mario Righele

I

Umberto D'aiello

I

ALFA ROMEO

1900 AR 51 "MATTA"

1952

1,35

217

Giovanni Sperotto

I

Giuseppe Scaramozzino

I

FIAT

AR 51 CAMPAGNOLA

1952

1,3

218

Ugo Zanrosso

I

Pierangelo Camarmò

I

FIAT

500 C "TOPOLINO"

1952

1,2

219

Giovanni Piepoli

I

Giovanni Battista Collareta

I

FIAT

AR 51 CAMPAGNOLA

1952

1,3

220

Gordon Ketelbey

AUS

George Robert Edward Bottomley

GB

FIAT

8V BERLINETTA

1952

1,45

221

Henk Jacobs

NL

Maik Jacobs

NL

FERRARI

340 AMERICA SPIDER VIGNALE

1952

1,7

222

Isabelle Van Hoe

B

Barbara Brussels

B

FERRARI

225 S BERLINETTA VIGNALE

1952

1,65

1952

1,45

1952

1,35

223

Paolo Carlini

CH

Alessandro Martignoni

224

Leo Schigiel

USA

225

Lucas Hecker

226

DAINA GRAN SPORT STABILIMENTI FARINA 202 SC CABRIOLET PININFARINA

1952

VETTURE MILITARI VETTURE MILITARI VETTURE MILITARI VETTURE MILITARI

1952

I

S.I.A.T.A.

Lisa Schigiel

USA

CISITALIA

NL

Wilhelmus Schiepers

NL

CHRYSLER

SARATOGA 5300

1952

1,35

1953

Nicolas Bert

B

Bart Declercq

B

JAGUAR

C-TYPE

1952

1,7

1953

227

Ton Van Gennip

NL

Max Jonkers

NL

MERCEDES-BENZ

170 S CABRIOLET A

1950

1

228

Berry Peereboom

NL

Rieneke Peereboom

Special List

NL

JAGUAR

XK 120 OTS ROADSTER

1952

1,4

229

Johan Muelman

B

Sietse Koopmans

B

PEUGEOT

203

1955

230

Christian Geistdoerfer

D

Claudia Kunkel

D

PORSCHE

356 A 1500 GS CARRERA

1956

231

X

-

X

-

-

-

232 233 234

Paul Lee Quirina Lowuman John Houghtaling

USA D USA

-

PASQUALIN 750 SPORT

1952

1,5

1952

James Wood

NL

ASTON MARTIN

DB3 S

1952

1,65

1953

JAGUAR

XK 120 M COMPETITION

1952

1,4

I

-

X

-

236

Marco Astorri

I

Simona Zucchini

I

ALFA ROMEO

237

Prisca Taruffi

I

Savina Confaloni

I

ALFA ROMEO

238

Giuseppe Casali

I

June Morosini

I

ALFA ROMEO

I

Piero Giovanni Pissavini

I

FERRARI

1000 MIGLIA S.r.l. Società soggetta a direzione e coordinamento da parte dell‘ Automobile Club di Brescia ai sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.

19561957

PARISOTTO

X

Miki Biasion

1,5

GB

Franco Valobra

6C 2500 SS 1900 C SUPER SPRINT TOURING 1900 SPRINT CABRIOLET PININFARINA 250 MM SPIDER VIGNALE

Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it

VILLA TRASQUA VILLA TRASQUA

Daniel Woodrow Gruebel Lee

235

239

120

D

1949

1,55

FCA

1956

1,35

FCA

1953

1

FCA

1953

1,7

Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it

1954

FCA


Starting list

Andrew Stevens

GB

Henry Stevens

GB

JAGUAR

XK 120 OTS ROADSTER

1951

Balaji Ramamoorthy

USA

Ashley Ramamoorthy

USA

MERCEDES-BENZ

190 SL

1955

Henry Nassau

USA

Catharine Nassau

USA

A.C.

ACE

1954

James Helfrich

USA

Edward Helfrich

USA

JAGUAR

XK 140 OTS ROADSTER

1956

Jeff Lotman

USA

Adam Venit

USA

LINCOLN

CAPRI

1954

John Newton

AUS

Adam Newton

AUS

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1957

Michael Quaife

GB

Phil Quaife

GB

JAGUAR

XK 120 OTS ROADSTER

1951

Lawrence Macks

USA

Ellen Macks

USA

JAGUAR

XK 140 OTS ROADSTER

1955

Ramiro Garza

MEX

Gabriela Garza

MEX

JAGUAR

XK 120 OTS ROADSTER

1950

249

Warren Kennedy

GB

Mark Aldridge

GB

HEALEY

2400 ELLIOTT

1947

1,45

250

Darryl Martin Kennedy

GB

Ifor Huw Connell

GB

HEALEY

DUNCAN DRONE

1948

1,55

HEALEY COLLECTION

251

Doug Muirhead

GB

David Albertella

GB

AUSTIN HEALEY

100 M

1955

1,35

HEALEY COLLECTION

252

Kevin Shilling

GB

Duncan Brown

GB

A.C.

ACECA

1954

1,35

HEALEY COLLECTION

253

Mark Esom

GB

Terry Esom

GB

A.C.

ACECA

1955

1,35

HEALEY COLLECTION

254

Mikael Wiren

CH

Alexandra Klim-Wiren

CH

NASH HEALEY

SPORTS 3.8

1951

1,45

HEALEY COLLECTION

255

Jonathan Curtis

GB

Belinda Hemsely

GB

TRIUMPH

TR 3 SPORTS WORKS

1956

1,4

256

X

-

X

-

-

-

257

Alessandro Cappellini

I

Andrea Montecotto

I

ALFA ROMEO

1900 AR 51 "MATTA"

1953

1,35

258

Bruno Roma

I

Primo Ider

I

NASH HEALEY

SPORTS 4.1 PININFARINA

1953

1,45

259

Cornelis De Boer

B

Marijke Lambrigts

B

ASTON MARTIN

DB 2/4

1953

1,4

1955

260

Daniel Schlatter

D

Liza Ann Schlatter

D

AUSTIN HEALEY

100 S

1953

1,55

1954

261

Eric Stubbe

I

Casper Barendsee

NL

ASTON MARTIN

DB 2/4

1953

1,35

262

Julia Nazarenko

B

Simon Hutton

GB

FIAT

1100/103 BERLINA

1953

1,3

19561957

263

Frans Heijstee

NL

Carsten Hesz

NL

ALFA ROMEO

1900 C SPRINT TOURING

1953

1,45

1953

264

Geert Van Cauwenberge

B

Katia Van Ranst

B

OSCA

MT4 1500 2AD FRUA

1953

1,65

265

Vittorio Bresciani

I

Roberto Ferrari

I

JAGUAR

XK120 OTS ROADSTER

1953

1,4

266

Lodovico Camozzi

I

X

-

FIAT

1100/103 BERLINA

1953

1,25

267

Maurizio Zanni

MC

Luca Stefanini

I

FERRARI

1953

1,4

268

Maximilian Behrens

212 INTER EUROPA COUPÉ PININ FARINA

USA

Donald Behrens

USA

FERRARI

212 INTER COUPÉ VIGNALE

1953

1,4

000 MIGLIA S.r.l. ocietà soggetta a direzione coordinamento da parte ell‘ Automobile Club di Brescia i sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.

-

il nostro Menù

-

Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it

1949

1957

Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it

121


ORDINE DI PARTENZA

269

Michael Stehle

GR

Konstantinos Doukas

GR

FERRARI

375 MM SPIDER PININ FARINA

1953

1,6

270

Rene Schelvis

NL

Roelof Bijlsma

NL

OSCA

MT4 1100 2AD FOGLIETTI VALENTINI

1953

1,7

271

Ronald Lenters

NL

Jacquelien Witteveen

195519561957

NL

KIEFT

TURNER

1953

1,6

1956

272

Stefano Ricci

I

Alessandro Bruni

I

LANCIA

AURELIA B20 GT 2500

1953

1,4

273

Vincenzo Mussetto

I

Nicolò Mussetto

I

JAGUAR

XK 120 OTS ROADSTER

1953

1,4

274

Steffen Goerig

D

Marcus Goerig

D

FERRARI

166 MM SPIDER AUTODROMO

1953

1,65

275

Steve Bennett

GB

David Keith Young

GB

ASTON MARTIN

DB 2/4

1953

1,35

276

Tomer Zehavi

IL

Tal Zehavi

IL

LANCIA

AURELIA B20 GT 2500

1953

1,4

277

John Herlihy

USA

Julie Herlihy

USA

JAGUAR

XK 120 OTS SE ROADSTER

1953

1,4

278

Richard Pineda

USA

Kathryn Pineda

USA

JAGUAR

XK 120 OTS SE ROADSTER

1953

1,4

279

X

-

-

X

-

-

-

I

CISITALIA

202 B PININFARINA

1950

1,45

LANCIA

AURELIA B24 SPIDER

1955

1,35

THE CLASSIC CAR TRUST THE CLASSIC CAR TRUST THE CLASSIC CAR TRUST

280

Duccio Lo Presto

I

Francesca Diletta Sernagiotto

281

Antonio Ghini

I

Cristina Valenza

I

282

Fritz Kaiser

FL

Benedikt Kaiser

FL

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1956

1,4

283

x

284

Stefan Wirtgen

D

Willii Krannich

D

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1955

1,4

PETROLHEAZZZ

285

Stephan Joebstl

CH

Rudolf Hipp

D

JAGUAR

C TYPE

1952

1,65

PETROLHEAZZZ

1953

1,65

PETROLHEAZZZ

x

286

Miroslav Vyboh

SK

Matus Vyboh

SK

FERRARI

166 MM BERLINETTA PININ FARINA

287

Juergen Wirtgen

D

Stephan Heberer

D

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1955

1,4

PETROLHEAZZZ

D

Robert Schimanko

D

JAGUAR

XK 120 OTS ROADSTER

1954

1,4

PETROLHEAZZZ

D

Gaby Von Oppenheim

D

JAGUAR

XK 140 OTS SE ROADSTER

1954

1,4

VREDESTEIN

D

Benedikt Schenkel

D

SAAB

93

1956

1,15

VREDESTEIN

NL

Ton Coppus

NL

TRIUMPH

TR 2 SPORTS

1955

1,45

VREDESTEIN

NL

Marcella De Bie

NL

RENAULT

4 CV

1952

1,2

VREDESTEIN VREDESTEIN

288 289 290 291 292

Thomas Limberger Claudia Huertgen Peter Steinfurth Ronny Groeneveld Shirley Van Der Lof

293

Jochen Mass

D

Martin Utberg

D

MERCEDES-BENZ

190 SL

1955

1,35

294

Bert Lokken

NL

F. Prinsen

NL

VOLKSWAGEN

KAEFER (MAGGIOLINO)

1951

1

295

Daniel Van Der Ley

NL

X

-

PORSCHE

356 A 1500

1953

1,35

WAY2DRIVE

296

Nico Brabers

NL

J. Brabers

NL

PORSCHE

356 A 1600

1957

1,35

WAY2DRIVE

NL

L. Steenbakkers

NL

PORSCHE

356 1500

1955

1,35

WAY2DRIVE

NL

Y. Piels

NL

PORSCHE

356 1500 SPEEDSTER

1955

1,4

WAY2DRIVE

297 298

Erik Steenbakkers Patrick Van Der Heijden

1000 MIGLIA S.r.l. Società soggetta a direzione e coordinamento da parte dell‘ Automobile Club di Brescia ai sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.

122

-

195319544

Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it

Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it

Special List

WAY2DRIVE


Starting list

299 300

Josef Peter Reichenberger Klaus-Hasso Heller

D

Josef Reichenberger

D

AUSTIN HEALEY

100/6

1957

1,35

AERZEN

D

Yanja Heller

D

ALFA ROMEO

1900 C SPRINT TOURING

1952

1,4

AERZEN

301

Bruce Roch

USA

Harrison Roch

USA

JAGUAR

XK 120 OTS SE ROADSTER

1953

1,4

MANUAL SHIFT

302

Robbie Franklin

USA

Craig Calder

USA

ALFA ROMEO

1900 C SUPER SPRINT TOURING

1956

1,35

MANUAL SHIFT

MEX

AUSTIN HEALEY

100/4

1955

1,35

MUPA

MEX

JAGUAR

XK 140 OTS SE ROADSTER

1954

1,4

MUPA

303 304

Gustavo Isaac Evoli Candiani Humberto Evoli Aguado

MEX MEX

Josè Antonio Maya Castro Paloma Evoli Candiani

305

David Lubbock

GB

Andrew Guess

GB

JAGUAR

XK 140 DHC SE

1956

1,4

306

Oyvind Wathne

NL

Herbert Van Kuik

NL

AUSTIN HEALEY

100/4

1953

1,35

307

Joel Berg

B

Crister Kaiser

B

JAGUAR

C-TYPE

1952

1,7

308

Marc Newson

Mehmet Aricioglu

F

FERRARI

857 S

1955

1,6

309

X

X

-

-

-

310

Ken Marlin

GB USA

John Fatigati

USA

-

-

JAGUAR

XK 120 OTS SE ROADSTER

1954

1,4

1954

1,4

311

Tiziano Ronzoni

I

Giancarlo Ronzoni

I

FIAT

1100/103 TV COUPÉ PININ FARINA

312

Franco Polotti

I

Maurizio Baiguera

I

JAGUAR

XK 120 OTS SE ROADSTER

1954

1,4

I

Stefania Lo Presti

I

FIAT

1100/103 BERLINA

1954

1,25

I

X

-

ZAGATO

FIAT 1100 COUPÉ

1954

1,3

GB

ARNOLT BRISTOL

BOLIDE

1954

1,45

I

LANCIA MARIANI

ARDEA 750 S

1954

1,45

313 314

Alessandro Alderighi Alessandro Villamaina

315

Brian Fitzgerald

GB

316

Bruno Piccinini

I

Massimo Mazzoni

B

Peter Paul Van Cleef

NL

ALFA ROMEO

1900 SUPER TI

1954

1,3

CH

Werner Kummer

CH

MASERATI

A6 GCS FANTUZZI

1954

1,65

I

FIAT

8V BERLINETTA

1954

1,45

I

TRIUMPH

TR2 SPORTS

1954

1,4

ALFA ROMEO

1900 C SPRINT TOURING

1954

1,4

317 318 319

Georges Simons Gian-Pietro Rossetti Giustino De Sanctis

I I

Kevin Quinn

Alessandro De Sanctis Francesco Franceschetti

320

Henry Kasner

321

Jan-Kees Honig

NL

Mirco Lammerts

323

Kevin Wood

NZ

Ken Bakshi

USA

MASERATI

A6 GCS FIANDRI

1954

1,65

324

Loris Gianotti

CH

Beat Sutter

CH

PORSCHE

356 1500

1954

1,35

325

Luca Parenti

I

AUSTIN HEALEY

100/4

1954

1,35

326

Martin Rappallini

RA

Pablo Diego Lara

RA

RENAULT

750 SPORT

1954

1,3

327

Massimo Saggini

I

Domenica Maria Struzzi

I

JAGUAR

XK 120 OTS ROADSTER

1954

1,4

328

Quirino Gnutti

I

Alessandro Rovati

I

PORSCHE

356 1500 SPEEDSTER

1954

1,4

329

Robert Defares

NL

Volkert Struycken

NL

FERRARI

750 MONZA

1954

1,6

330

Roelof Bloem

NL

Mark Bloem

SGP

JAGUAR

XK 120 OTS SE ROADSTER

1954

1,4

322

000 MIGLIA S.r.l. ocietà soggetta a direzione coordinamento da parte ell‘ Automobile Club di Brescia i sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.

NL

il nostro Menù

Valentina Sicca

I

Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it

THE HOUTKAMP COLLECTION THE HOUTKAMP COLLECTION 1953

1955

Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it

123


ORDINE DI PARTENZA

Michiel Govaerts

NA

TRIUMPH

TR 2 SPORTS WORKS

1954

1,5

I

Davide Francesco Alberti

I

TRIUMPH

TR2 SPORTS

1954

1,4

OLDSMOBILE

SUPER 88

1954

1,25

NL

ARNOLT BRISTOL

BOLIDE

1954

1,45

NL

A.C.

ACE

1954

1,4

-

-

AURELIA B20 GT 2000

1951

1,45

PORSCHE

550 A SPYDER 1500 RS

1957

1,65

CHOPARD

-

ABARTH

750 ZAGATO

1957

1,25

CHOPARD

X

-

ALFA ROMEO

1900 TI

1952

1,35

CHOPARD

Jordi Pascual Forcada

E

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1955

1,4

CHOPARD CHOPARD

Rovert Govaerts

332

Silvano Maria Zaglio

333

Stephen Brooks

334

V. Wijnand

NL

Lorenzo Bas

335

Wener Budding

NL

Henriette Reef

336

X

-

X

-

337

Carlo Cracco

I

X

-

LANCIA

338

Karl Friederich Scheufele

CH

X

-

339

Romain Dumas

F

X

340

Timo Bernhard

D E

USA

Jeanne Brooks

USA

-

-

1954

341

Albert Carreras

342

Chenwei Hu

HK

Hulin Han

HK

ALFA ROMEO

1900 C SUPER SPRINT TOURING

1956

1,35

343

Michael Taylor

AUS

Greg Kable

D

VOLKSWAGEN

KAEFER (MAGGIOLINO)

1956

1

344

Mario Boglioli

I

Enrica Pezzia

I

OSCA

MT4 1100

1952

1,7

345

Mario Cordoni

I

Luca Chiabrera

I

JAGUAR

XK 120 OTS ROADSTER

1954

1,4

DEUTSCHE BANK

346

Paolo Bordi

I

Davide Siracusa

I

S.I.A.T.A.

1100 COUPÉ VIGNALE

1954

1,35

DEUTSCHE BANK

347

Ubaldo Bordi

I

Eugenio Bordi

I

FIAT

1100/103 TV COUPÉ PININ FARINA

1954

1,35

DEUTSCHE BANK

348

Guido Hommel

D

Arasch Charifi

D

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1955

1,4

DEUTSCHE BANK

349

Johann Josef Jennissen

D

Klaus Gerold Langenbach

D

TRIUMPH

TR 2 SPORTS

1955

1,45

DEUTSCHE BANK

350

Pierluigi Boglioli

I

Daniela Caraffini

I

FERRARI

750 MONZA

1955

1,6

DEUTSCHE BANK

351

Richard Swallow

GB

Fiona Swallow

GB

MG

A

1955

1,35

DEUTSCHE BANK

352

Matteo Perale

USA

Guido Bagatta

I

ALFA ROMEO

GIULIETTA SPRINT VELOCE

1956

1,4

DEUTSCHE BANK

TRIUMPH

TR 3 SPORTS

1956

1,35

DEUTSCHE BANK

I

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1956

1,4

DEUTSCHE BANK

D

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1956

1,4

DEUTSCHE BANK

353 354

Javier D'alessandro Paolo Di Benedetto

RA I

Maria Laura Samman Giuseppe Biandrino Rainer Patrick Bettscheider

RA

Special List 19541955

CHOPARD DEUTSCHE BANK

355

York Seifert

D

356

Roberto Angelino

I

Edoardo Angelino

I

AUSTIN HEALEY

100/6

1957

1,35

DEUTSCHE BANK

357

Wilfried Porth

d

Sabine PorthScheunert

d

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1954

1,4

MERCEDES-BENZ

358

Wolf-Dieter Kurz

d

Gerd Stegmaier

d

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1955

1,4

MERCEDES-BENZ

359

Magnus Walker

GB

Hannah Elliott

USA

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1955

1,4

MERCEDES-BENZ

360

Michael Diamond

usa

Bernd Mayländer

D

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1955

1,4

MERCEDES-BENZ

361

Sophia Flörsch

d

Ellen Lohr

D

MERCEDES-BENZ

190 SL

1955

1,3

MERCEDES-BENZ

d

Andreas Von Wallfeld

D

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1955

1,4

MERCEDES-BENZ

362

Johann Bögl

1000 MIGLIA S.r.l. Società soggetta a direzione e coordinamento da parte dell‘ Automobile Club di Brescia ai sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.

124

NA

331

Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it

Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it


Starting list

363

Marcus Breitschwerdt

d

X

364

Kyle Fortune

gb

365

Alan Enileev

366

-

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1955

1,4

MERCEDES-BENZ

Nicolas Stecher

USA

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1956

1,4

MERCEDES-BENZ

rus

Michael Spegel

d

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1957

1,4

MERCEDES-BENZ

Tadeusz Koziol

PL

Monika Sikora

PL

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1954

1,4

367

Ralph Geuther

D

Guenter Porth

D

LANCIA

AURELIA B24 SPIDER

1955

1,35

368

X

-

X

-

-

-

369

Sonia Facchini

I

Paola Boglioli

I

LANCIA

AURELIA B24 SPIDER

1955

1,35

370

Alberto Battistella

I

Mario Battistella

I

PORSCHE

356 1500 SPEEDSTER

1955

1,4

371

Alberto Cefis

I

Andrea Camillo Cefis

I

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1955

1,4

372

Gabriele Gnudi

I

Marco Jannuzzi

I

PORSCHE

356 A 1290

1955

1,35

373

Efisio Carutti

I

Harald Berger

D

LANCIA

AURELIA B24 SPIDER

1955

1,35

I

Simonetta Mastellini

I

PORSCHE

356 1500

1955

1,35

S

Jensen Magnus

S

LANCIA

AURELIA B24 SPIDER

1955

1,35

NL

Emma Schoenmakers

NL

A.C.

ACE

1955

1,4

Agape De Giacomi

I

ALFA ROMEO

GIULIETTA SPRINT BERTONE

1955

1,35

374 375 376

Alessandro Girardi Anders Widjemark Andre Schoenmakers

-

-

377

Attilio Bonetti

I

378

Alberto Gutierrez

USA

David Cooper

USA

TALBOT LAGO

T26 GRAND SPORT COMPETIZIONE

1955

1,65

379

Chester Primmer

USA

Jonathan Petropoulos

USA

ZAGATO

FIAT 8V BERLINETTA

1955

1,55

380

Craig Ekberg

USA

Donald Shires

USA

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1955

1,4

381

Daniele Spadini

CH

Innocenzo Di Palma

I

JAGUAR

XK 140 FHC COUPÉ

1955

1,4

382

Dany Rollinger

L

Paul Flesch

L

OSCA

MT4 1100 2AD

1955

1,7

B

Geert De Brabandere

B

MASERATI

150S

1955

1,6

I

Marco Foscari

I

FERRARI

750 MONZA

1955

1,6

I

Maurizio Verini

I

RENAULT

4CV

1955

1,2

383 384 385 386 387

Dominiek De Clerck Emanuele Maria Tabacchi Francesco Sonvico Guido Van Empel Hans-Joerg Holleis

RG ALPHA

1955

195519561957

1955>1 957

NL

Roy Daemen

NL

SWALLOW

DORETTI

1955

1

Special List

A

Guenter Holleis

A

JAGUAR

XK 140 OTS ROADSTER

1955

1,45

1957 1956

il nostro Menù

388

Harold Goddijn

NL

Corinne Vigreu

NL

MASERATI

200 S PROTOTIPO

1955

1,6

389

Jack Gerber

CH

Nick Appell

GB

A.C.

ACE

1955

1,4

390

Jerzy Krzanowki

PL

Maria Lasek

PL

PORSCHE

356 1500 SPEEDSTER

1955

1,4

391

Juan Battista Jorge Segale

I

Renzo Albini

I

OSCA

TN 1500

1955

1,6

392

Juergen Escher

D

Hans Peter Baldinger

D

FIAT

1100/103 TV SPIDER

1955

1,3

393

Karlheinz Koegel

D

Julian Koegel

D

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1955

1,4

000 MIGLIA S.r.l. ocietà soggetta a direzione coordinamento da parte ell‘ Automobile Club di Brescia i sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.

Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it

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125


ORDINE DI PARTENZA

394

Kazumi Araki

J

Nao Mizumoto

J

PORSCHE

356 1500 SPEEDSTER

1955

1,4

395

Marco Frizza

I

Giulia Frizza

I

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1955

1,4

396 397

René Middelweerd Matthias Naumann

Mees Middelweerd

NL

FORD

THUNDERBIRD

1955

1,35

CH

Thomas Trachsler

CH

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1955

1,4

398

Paolo Berton

I

Laura Caccaro

I

MASERATI

150 S

1955

1,65

399

Paolo Streparava

I

Giulio Lanfranchi

I

AUSTIN HEALEY

100/4

1955

1,35

400

Rob Ten Heggeler

NL

Anthony Smits Van Waesberghe

ROVER

75

1955

1,25

401

Rainer Becker

GB

Andrew Hosking

AUS

PORSCHE

550 SPYDER 1500 RS

1955

1,65

402

Rainer Wolf

D

Hans Geist

D

PORSCHE

550 SPYDER 1500 RS

1955

1,7

403

Robert Hoogstra

NL

Pieter Boom

NL

ALFA ROMEO

1900 C SUPER SPRINT TOURING

1955

1,35

NL

Bart Westerman

NL

PORSCHE

550 SPYDER 1500 RS

1955

1,7

NL

Hans Van Der Boor

NL

MERCEDES-BENZ

190 SL

1955

1,35

NL

Randy Simon

ALFA ROMEO

GIULIETTA SPRINT BERTONE

1955

1,35

356 1500 SPEEDSTER

1955

1,4

-

-

404 405

Robert Westerman Ronald Van Der Boor

NL

406

Sharon Swart

407

Silvano Bonazza

I

Andrea Bonazza

I

PORSCHE

408

X

-

X

-

-

409

Augustin Hugo Figueroa Gonzales

MEX

410

Hans Erik Jensen

DK

411

Yutaka Yamagishi

J

412

Antonio Somaini

413 414

-

1955

1957

PORSCHE

356 1500 SPEEDSTER

1955

1,4

RUBINETTERIE BRESCIANE

DK

TRIUMPH

TR3 SPORTS

1956

1,35

Masamitsu Kitagishi

RUBINETTERIE BRESCIANE

J

FERRARI

250 GT COUPÉ BOANO

1956

1,4

KIENLE

I

Francesca Somaini

I

JAGUAR

XK 140 FHC COUPÉ

1956

1,4

Carl Hoehner

NL

Pieter Van Der Valk

NL

ALFA ROMEO

1900 C SUPER SPRINT TOURING

1956

1,35

Christian Bruse

D

Jerry Ahlin

S

PORSCHE

356 A 1600

1956

1,35

USA

FERRARI

250 GT COUPÉ BOANO

1956

1,4

Jesper Holm Mose

415

Christian Gabka

D

416

X

-

X

417

Darren Comber

GB

418

Dino Tabacchi

I

419

Doug Cohen

421

USA

1956

MEX

Lukasz Stanislaw Noras

Katherine De Brienne

420

Giovanni Alborghetti Jeffrey Morgan Gault

USA I

-

John Barbour Domenico Morassutti Jon Cohen Diego Corsini

GB I USA I

USA

Francis Michael Heagerty

USA

-

-

-

ALFA ROMEO

GIULIETTA SPRINT BERTONE

1956

1,35

MERCEDES-BENZ

300 SL (W198)

1956

1,4

ALFA ROMEO

GIULIETTA SPRINT VELOCE

1956

1,45

TRIUMPH

TR 3 SPORTS

1956

1,35

JAGUAR

XK 140 FHC COUPÉ

1956

1,4

190 SL

1956

1,35

-

-

1956

1,4

422

Giovanni Soldo

I

Gabriele Soldo

I

MERCEDES-BENZ

423

X

-

X

-

-

424

Patrizio Bertelli

I

Carlo Cassina

I

PORSCHE

1000 MIGLIA S.r.l. Società soggetta a direzione e coordinamento da parte dell‘ Automobile Club di Brescia ai sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.

126

NL

356 A SPEEDSTER 1500 GS

Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it

Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it

1957


Starting list

425

Renato Gnutti

I

Benedetta Gnutti

I

PORSCHE

356 A 1500 GS CARRERA

1956

1,45

426

Ivan Dominioni

I

Rossella Buzzi

I

ALFA ROMEO

GIULIETTA SPRINT BERTONE

1956

1,35

427

Jamie Constable

GB

GB

STUDEBAKER

GOLDEN HAWK

1956

1,45

428

X

-

-

-

-

429

Josh Simpson

USA

Dave Simpson

USA

Porsche

356 1500 SPEEDSTER

1956

1,35

430

Jutta Krueger

D

Jens Krueger

D

B.M.W.

507

1956

1,35

I

AUSTIN HEALEY

100/4

1956

1,35

-

Susanna Constable X

-

431

Livio Brenna

I

Gabriella Scquizzato

432

Lorenzo Bricchetti

I

Ludovico Baglioni

I

STANGA

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1956

1,5

1957

433

Marcello Danieli

I

Johannes Danieli

D

MERCEDES-BENZ

220

1956

1,3

1956

434

Nicola Pohl

D

Giselher Stauzebach

D

FERRARI

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1956

1,45

1957

435

Patrick De Jonge

MC

Vera Roesems

B

MG

A

1956

1,4

1957

436

Paul Van Kempen

NL

Jan Hein Van Kampen

NL

S.I.A.T.A.

FIAT 1100/103 GT

1956

1,35

437

Peter Regis

GB

Adrian Martin

GB

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1956

1,65

1957

438

Pieter Van Adrighem

NL

Carola H. Berkel

NL

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1956

1,5

19561957

439

Remco Vos

B

Tim Limburg

B

SALSMON

2300 SPORT

1956

1,35

440

Thomas Hauser

CH

Marco Cioci

CH

LANCIA

AURELIA B20 GT 2500

1956

1,4

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-

X

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-

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1957

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Giuseppe Santoni

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750 ZAGATO

1957

1,25

444

Guy Gervais

CDN

Luca Sabbatini

CDN

CITROEN

DS 19

1957

1,25

445

Joseph Hurwich

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600

1957

1,2

446

Julian Ellison

GB

Mark Culley

GB

LOTUS

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1957

1,55

447

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PORSCHE

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1957

1,35

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I

Massimiliano Mora

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-

-

CH

Heinrich Trudel

CH

Maurizio Chiarini

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Roberto Vancini

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450

Okuyama Kiyoyuki

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Daisuke Saito

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1957

1,25

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Paolo Rizzardi

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Marco Gambarini

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Una mille miglia è una vita concentrata nello spazio di 12 ore, è il concentrato di un’avventura intensa, completa come il viaggio di Marco Polo o il periplo di Magellano.

A Mille Miglia is a life concentrated in the space of 12 hours, it is the concentrate of an intense adventure, as complete as the journey of Marco Polo or the circumnavigation of Magellan.

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Un appuntamento irrinunciabile

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n appuntamento irrinunciabile, una festa di piazza che anche quest’anno promette spettacolo e divertimento. La Mille Miglia torna ad abbracciare Brescia e la Freccia Rossa torna protagonista in tutto il Mondo con il suo carico di gloria, di storia e di passione. Anche quest’anno le vetture che vi prendono parte rappresentano, di fatto, il meglio dell’automobilismo sportivo confermando come la definizione di “Più bel museo itinerante del Mondo” sia quanto mai calzante a appropriato. Una lunga storia d’amore quella che dal 1927 unisce una città e la sua gente alla storia dell’automobile che si fa leggenda. La Mille Miglia è parte integrale del DNA bresciano, con le sue gesta eroiche, con i suoi miti, con i trionfi e con gli eventi drammatici che ne scandirono la storia. Ogni volta che la “Freccia Rossa” torna ad essere protagonista sulle strade d’Italia è come se tornasse un vecchio amico. Il ruggito della Mille Miglia è il ruggito della Leonessa d’Italia, è il ruggito che dagli anni pionieristici ci porta dentro la storia del nostro Paese attraversandone le contraddizioni, le ansie, lo sviluppo economico ed i cambiamenti epocali che hanno scosso e mutato la nostra società. Chissà se i “quattro moschettieri” che ebbero quell’idea folgorante di una corsa che attraversasse l’Italia unendo Brescia a Roma e poi ancora Roma a Brescia pensavano in quell’ormai lontano 1927 che avrebbero scritto una pagina indelebile della nostra storia. La Mille Miglia è oggi una manifestazione

famosa in tutto il mondo, una sorta di cartolina viaggiante che tutto il mondo conosce. La Mille Miglia è patrimonio di Brescia e dei bresciani e nelle intenzioni degli organizzatori dovrà restare tale, ma ampliando sempre più i propri orizzonti all’insegna della globalizzazione. Del resto la sua fama ha da sempre varcato i confini nazionali ed internazionali, e Mille Miglia significa da sempre Brescia nel mondo. La storia della Mille Miglia è la storia dell’automobilismo sportivo, con i suoi drammi e le sue immani tragedie, ma anche con gli uomini e le macchine che seppero scrivere pagine indimenticabili di una storia che in fondo non si è mai chiusa. C’erano piloti in passato, che per vincere la Mille Miglia avrebbero venduto tutti i propri trofei. C’erano piloti disposti a tutto pur di primeggiare nella corsa della Freccia Rossa che fu oltretutto fondamentale per lo sviluppo e la diffusione dell’automobile in Italia e nel Mondo. Ma la Mille Miglia è anche una sorta di festa di piazza italiana. In passato tutto il Bel Paese s’affacciava sulle strade dove sfrecciavano Nuvolari e Varzi, Moss e Borzacchini. Era un evento al quale difficilmente si poteva rinunciare. Era un modo per unire il Paese, era la scusa per restare fuori per tutta la notte per i ragazzi più giovani, era l’occasione per vedere dal vivo quelli che ai tempi, erano considerati dei miti in tutto il mondo, era l’ebbrezza della velocità e del rischio, la follia di una storia iniziata quasi per scommessa nel 1927 e non ancora conclusa.

Ciro Corradini 148


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La gara è un mattoncino in più da aggiungere alla creazione di quella piramide che è la conquista dell’impossibile da parte di un bipede avido di infinito:l’uomo.

The race is an extra brick to add to the creation of that pyramid which is the conquest of the impossible by a biped greedy for the infinite: man

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Questa corsa è come un’opera di Giuseppe Verdi, una delle prime, come il trovatore: c’è ardore, c’è passione.

This race is like a work by Giuseppe Verdi, one of the first, like the troubadour: there is ardor, there is passion.

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Ringrazia tutti gli sponsor che hanno reso possibile la pubblicazione di questo volume

Arrivederci alla prossima corsa

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See you next race


editore Duesse adv. www.duesseadv.it AMMINISTRAZIONE Manuela Prestini testi E TRADUZIONI Federico Bezzi Ciro Corradini 1000Miglia.it progetto grafico e impaginazione Mukanoheri Carla Cò PHOTO Archivio di DUESSE ADV Agenzia Fotolive Selene Zarcone marketing Emanuele zarcone Mauro Bonometti COLLABORATORI Paola Metelli SidoineAssignon Cesare Palazzo STAMPA Stage s.r.l Finito di stampare nel mese di Maggio 2019

* È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, delle immagini e dei contenuti presenti in questo speciale “Mille Miglia, l’emozione della grande corsa”, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica (inclusi social networks – es. facebook, twitter, ecc…) senza un esplicito permesso scritto da parte dell’editore.


LA VIGNETTA DI RICKY MODENA Ricky Modena’s Drawing

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