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MILLE MIGLIA 2019
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LA CORSA PIÙ BELLA DEL MONDO Enzo Ferrari
”
“ The Most Beautiful Race in the World Enzo Ferrari
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INDICE PAG.8 PAG.11 PAG.12 - 13 PAG 18 PAG 20 - 21
NEL FREDDO ACCIAIO ARDE LA BELLEZZA BEAUTY BURNS IN THE COLD STEEL
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IL FUTURISMO THE FUTURIST MANIFESTO
PAG.11
E L’AUTOMOBILE DIEDE VITA AL FUTURISMO HOW THE AUTOMOBILE GAVE BIRTH TO THE FUTURISM
PAG.14 - 15
A REZZATO UN MONUMENTO DEDICATO A ENZO FERRARI A MONUMENT DEDICATED TO ENZO FERRARI IN REZZATO
PAG 18
PROGRAMMA PROGRAMME
PAG 22 - 23
PAG. 33 - 38
PERCORSO MAPS
PAG. 33 - 38
PAG. 43 - 44
COME NACQUE LA 1000 MIGLIA ? HOW WAS 1000 MIGLIA BORN?
PAG. 47
PAG. 51
LA PRIMA MILLE MIGLIA: L’ORGANIZZAZIONE FIRST 1000 MIGLIA: THE ORGANIZATION
PAG. 52
PAG. 57
ODE AI MOTORI ODE TO THE ENGINES
PAG. 57
PAG. 58 - 59
TRADIZIONE SPORTIVA THE SPORTING TRADITION
PAG. 60 - 61
PAG. 79 - 80
GLAMOUR GLAMOUR
PAG. 82 - 83
PAG. 84
OMAGGIO AL PILOTA TAZIO NUVOLARI TRIBUTE TO THE RACECAR DRIVER TAZIO NUVOLARI
PAG. 84
PAG. 87
SCOPRI L’IMPORTANZA DELLA CONCENTRAZIONE LE ABITUDINI NECESSARIE PER LO SVILUPPO DI UNA CONDOTTA TRIONFANTE DISCOVER THE IMPORTANCE OF CONCENTRATION THE NECESSARY HABITS FOR THE DEVELOPMENT OF A TRIUMPHANT BEHAVIOUR
PAG. 94 - 95 PAG. 113 - 127
PAG.88
ALBO D’ORO GOLDEN BOOK
PAG.94 - 95
ORDINE DI PARTENZA STARTING LIST
PAG. 113 - 127
PAG. 148
UN APPUNTAMENTO IRRINUNCIABILE
PAG. 152
LA VIGNETTA DI RICKY MODENA RICKY MODENA’S DRAWING
INDEX
PAG. 152
Nel freddo acciaio arde la bellezza
L
a bellezza, diceva il filosofo Platone, è mescolare in giuste proporzioni il finito e l’infinito. Quando, solo poche settimane fa, il mondo ha assistito con terrore alle fiamme infernali divorare le secolari mura di Notre Dame, lo spirito europeo ha temuto di avere perso per sempre non una basilica, un simbolo della cristianità, quanto un insostituibile frammento di bellezza: un finito, rappresentato dalla chiesa, che racchiudeva al suo interno un ideale infinito. Così non è stato, molte parti importanti della chiesa parigina si sono salvate dalla furia distruttrice, ma quanto accaduto a seguito di tale tragico evento dimostra che l’uomo conserva nel cuore un ideale di bellezza suprema, retaggio delle nostre radici pagane e cristiane. L’automobile, e tutto ciò che rappresenta, è una creazione recente, eppure ha modificato molti aspetti fisici e metafisici della vita umana, dalla pianificazione urbana all’immaginario collettivo. La bellezza dell’automobile è un viaggio senza meta a capote abbassata con la persona più cara seduta al proprio fianco, è un corpo di cromo e metallo che diventa estensione della nostra personalità e dei nostri sogni, è l’oggetto al quale, più di ogni altro, attribuiamo dei tratti umani: di un’auto siamo innamorati e gelosi, nel suo abitacolo costruiamo memorie, sotto le sue ruote maciniamo i chilometri
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che ci separano dalla nostra meta, qualunque essa sia. Anche nell’automobile si coniugano finito e infinito, essa infatti è “l’accompagnamento sonoro e visivo di tanti pensieri, sentimenti, conversazioni e decisioni, che viene ad assumere l’importanza di una delle stanze di casa; e il separarsene, quali che ne siano le deficienze, è come il perdere un elemento del proprio ambiente familiare”, diceva la scrittrice britannica Jan Struther. Il camminare, in questi giorni, per le strade di Brescia in occasione della Mille Miglia, è un dolce naufragare tra automobili ruggenti costruite in un’epoca di sogni immensi e lontani, da mani che plasmavano il freddo acciaio per renderlo vivo, guidate da persone che stringendo il volante coltivavano la bellezza del brivido e della velocità, chiedendosi forse con un poco di ingenuità quanto il futuro avrebbe riservato di bello. Di bellezza, l’uomo, non ne ha mai abbastanza, e la sua fortuna è quella di poterla trovare anche tra le quattro ruote che racchiudono un’automobile
Manuela Prestini
Beauty burns in the cold steel
B
eauty, said the philosopher Plato, is to mix the finite and the infinite in right proportions. When, just a few weeks ago, the world witnessed with terror the infernal flames devouring the centuries-old walls of Notre Dame, the European spirit feared that it had lost forever not a church, a symbol of Christianity, but an irreplaceable fragment of beauty: a finite, represented by the church, which contained within it an infinite ideal. So it was not, many important parts of the Parisian church were saved from the destructive fury, but what happened following this tragic event shows that man keeps in his heart an ideal of supreme beauty, a legacy of our pagan and Christian roots. The car, and all that it represents, is a recent creation, yet it has changed many physical and metaphysical aspects of human life, from urban planning to the collective imagination. The beauty of the car is a journey without a destination, with the top down, together with the person who is dearest to us sitting next to us, it is a body of chrome and metal that becomes an extension of our personality and our dreams, it is the object to which, more than any other, we attribute human traits: of a car we are in love and jealous, in his cabin we build memories, under his wheels we grind the miles that separate us from our destination, whatever it is. Even in
the car, the finite and infinite are combined, because the car is “the sound and visual accompaniment of many thoughts, feelings, conversations and decisions, which assume the importance of one of the rooms in the house; and separating from it, whatever its deficiencies, is like losing an element of one's own family environment, "said British writer Jan Struther. Walking, these days, through the streets of Brescia on the occasion of the Mille Miglia, is a sweet wander between roaring cars built in an age of immense and distant dreams, by hands that molded the cold steel to make it live, driven by people who, holding the steering wheel, cultivated the beauty of thrill and speed, wondering perhaps with a little ingenuity what the future would have reserved for beauty. Man never has enough of beauty, and his fortune is to be able to find it even among the four wheels that enclose a car.
Manuela Prestini
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Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità. Un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall’alito esplosivo… un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia. We declare that the splendor of the world has been enriched by a new beauty: the beauty of speed. A racing automobile with its bonnet adorned with great tubes like serpents with explosive breath ... a roaring motor car which seems to run on machine-gun fire, is more beautiful than the Victory of Samothrace. Filippo Tommaso Marinetti ( Manifesto del Futurismo, pubblicato su Le Figaro, 20 Febbraio 1909 ) ( Le Figaro, Manifesto of Futurism, 20th February 1909 )
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E L’AUTOMOBILE DIEDE VITA AL FUTURISMO
“N
oi vogliamo cantar l’amor del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerità”. Centodieci anni sono trascorsi da quel lontano 20 febbraio 1909 in cui, sulle colonne del quotidiano francese Le Figaro, è apparso il Manifesto Iniziale del Futurismo a firma del poeta Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944). In realtà, questa dichiarazione di guerra al decadentismo borghese dell’Italia di inizio ventesimo secolo era comparsa per la prima volta quindici giorni prima sul quotidiano bolognese “La Gazzetta dell’Emilia”, ma solo una volta pubblicata in prima pagina sul celebre giornale francese – pare che Marinetti ci sia riuscito grazie a un amico del padre, azionista di Le Figaro – le tesi in essa contenute hanno assunto una risonanza a livello europeo. Non è difficile immaginare quale shock abbia provocato, presso la cultura dell’epoca, una tale pubblicazione: sprezzo del pericolo, amore per la guerra, lotta “al moralismo, al femminismo e ogni viltà opportunistica ed elitaria” e, in ben due punti, una disperata dichiarazione d’amore per l’automobile, vista sia come una nuova forma di bellezza, sia come un elogio alla mascolinità rude ed eroica. Chi, in questi caldi e rombanti giorni che caratterizzano la Mille Miglia, cammini tra le strade di Brescia, non faticherà a capire lo spirito che animava Filippo Tommaso Marinetti quando, nei punti 4 e 5 del Manifesto, scriveva che “un automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall’alito esplosivo... un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bello della Vittoria di Samotracia”, e ancora che “noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta ideale attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita”. In quella nuova invenzione che era l’automobile, infatti, i futuristi identificavano un nuovo ideale di uomo d’azione da contrapporsi a quello immobile e riflessivo della cultura borghese e liberale. Ma chi era Filippo Tommaso Marinetti, colui che innescò la miccia di una bomba tanto potente? Nato ad Alessandria d’Egitto nel 1876, Marinetti espresse la sua passione per la letteratura già a 17 anni, quando fondò in collegio la sua prima rivista letteraria, suscitando scandalo tra i suoi professori gesuiti per avere introdotto a scuola i romanzi di Émile Zola. Laureatosi alla facoltà di legge, decise di dedicarsi alla propria vocazione letteraria dopo la morte
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prematura del fratello maggiore Leone, fondando nel 1905 a Milano la rivista “Poesia”, la quale diventerà poi il primo organo ufficiale del movimento futurista. A Milano, sulla targa posta sulle mura di Casa Marinetti, si legge: “Da qui il movimento futurista lanciò la sua sfida al chiaro di luna specchiato nel Naviglio”. Anche se oggi, la casa, sul Naviglio non si affaccia più a causa dei mutamenti urbani che hanno investito Milano nel corso del secolo. Ma tornando al Futurismo, pochi sanno tuttavia – e qui, di nuovo, ritorniamo a parlare dell’automobile – che la folgorazione di Marinetti per la velocità, un tema che verrà esaltato in moltissime opere futuriste, e la nascita del movimento futurista, scaturiscono da due episodi della vita del poeta. Nel 1907, lo stesso anno in cui il padre muore lasciandogli una grossa fortuna, Marinetti è a Brescia, e assiste alla prima Coppa della Velocità, che viene vinta dal pilota torinese Alessandro “Sandrin” Cagno a bordo di un’Itala 45HP. “Spettri sembravano gli automobilisti investiti dalla violenza della corsa e fuggenti e fulminei tra l’applauso degli spettatori” scriverà Umberto Boccioni, altro grande esponente del Futurismo, presente alla corsa. L’anno successivo, proprio grazie all’eredità paterna,
Marinetti decide di spendere quel denaro acquistando a Milano una sfavillante Isotta-Fraschini. Pilota decisamente inesperto, schianterà l’auto in un fosso dopo soli due chilometri di strada, nel tentativo di schivare due ciclisti. È il poeta a raccontare l’episodio: “Velocità crescente e impeto del motore che vuole strapparmi il volante dalle mani mie fragili di poeta. Rasentare un canale di fangosa acqua d’officina e scorgere a cento metri due incauti ciclisti già promessi all’ingordigia delle mie ruote. Istintivamente per questo scarto il mio ventre dal volante quando sento planetariamente capovolgersi lenta, meno lenta, prestissimo, la mia cento cavalli su di me. Faticosamente, a rantoli, mentre operai accorrono, mi estraggono, straccio fangoso elettrizzato da una gioia acutissima che collauda con spasimosi rigurgiti di orgoglio volitivo il Futurismo”. L’incidente, dal quale uscirà miracolosamente illeso, avrà profonde conseguenze sulla sua vita: in primo luogo, non guiderà mai più un’altra autovettura. Secondo, Marinetti, dopo quell’incidente che poteva essergli fatale, percepirà un forte mutamento interiore, un nuovo turbinio di emozioni, uno sguardo nuovo sul mondo: la necessità di imporre una svolta alla sua esistenza e fondare un nuovo movimento artistico, letterario e politico che fosse in grado di penetrare tutti gli ambiti dell’espressione umana, trasformarsi in prassi di vita. Torniamo ai punti che caratterizzano, appunto, il Manifesto apparso su Le Figaro in quel lontano febbraio del 1909. “Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno”, perché “la poesia deve essere concepita come un violento assalto contro le forze ignote, per ridurle a prostrarsi davanti all’uomo”, e ancora: “Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri, incendiati da violente lune elettriche”. La filosofia del Futurismo è chiara: pensiero e azione diventano due cose che vanno di pari passo, l’immobilismo e la timidezza borghese – ben espressa dalla sonnecchiosa letteratura e poesia dell’epoca – sono oggetto di profondo disprezzo. Nell’ideologia futurista compare un forte impulso distruttivo nei confronti di tutto ciò che non è dinamico, propulsivo, vitale: l’uomo nuovo deve tornare a coltivare le sue velleità eroiche lasciando da parte i sentimentalismi, desiderando una violenza in grado di provocare i mutamenti storici. E Marinetti, da questo punto di vista, fu anche un visionario rispetto a quanto sarebbe accaduto nel corso del Secolo Breve: delle jungheriane “tempeste d’acciaio” figlie della tecnologia aggressiva, ipotizzate dai futuristi in tempi non sospetti e della massificazione della società che spianerà la strada ai totalitarismi. E proprio la dottrina futurista, con la sua pervasività, fino al secondo dopoguerra avrà un forte impatto su tutte le forme artistiche: la pittura e la scultura, con Umberto Boccioni e Giacomo Balla (una sua
celeberrima opera, “Forme uniche nella continuità dello spazio”, è presente sul retro delle monete da venti centesimi di Euro italiane); l’architettura, di cui il Lingotto di Torino e la stazione di servizio FIAT Tagliero ad Asmara – di nuovo torna con prepotenza il mondo dell’automobile – sono due dei maggiori esempi. La letteratura e la poesia furono i due principali “campi di battaglia” del Futurismo, con l’opera “Zang Tumb Tumb” dello stesso Marinetti e le poesie di Aldo Palazzeschi; di quest’ultimo, è un ottimo esempio la composizione “La fontana malata”, caratterizzata dalla presenza di suoni onomatopeici. L’aspetto ultimo e probabilmente più curioso in cui il Futurismo si impose fu la gastronomia, caratterizzata dall’eliminazione dell’uso delle posate e dall’unione di sapori all’apparenza inconciliabili, che avrebbero dovuto “avere la funzione analogica immensificante che le immagini hanno nella letteratura”. Se pensiamo che tra i punti della gastronomia futurista c’era anche quello dell’eliminazione totale della pastasciutta, possiamo facilmente capire come questa non abbia goduto di grande successo. Cosa resta, oggi, a centodieci anni di distanza? Il movimento futurista seppe catalizzare al suo interno quel turbinio di aggressività che si sviluppava nella società dell’epoca, fu una reazione alla cultura borghese europea del tempo, una nuova cultura nazional-popolare che ebbe il merito di inaugurare una nuova era, chiamando a sé poeti, scrittori e artisti che attraverso la sua dottrina trovarono una nuova chiave di lettura per la propria ricerca espressiva. Sintetizzando, Antonio Gramsci diceva giustamente che “hanno distrutto la cultura borghese, avevano una concezione rivoluzionaria assolutamente marxista”. Oggi, camminando tra le vetture presenti in gara alla Mille Miglia, è quasi impossibile non comprendere lo stupore, la magnificenza e lo spirito aggressivo che animò Marinetti e i suoi seguaci, per i quali l’automobile, un oggetto che superava i concetti di tempo e spazio, divenne il simbolo di un secolo che essi sentirono immediatamente appartenere a loro. “Noi siamo sul promontorio estremo dei secoli!... Perché dovremmo guardarci alle spalle, se vogliamo sfondare le misteriose porte dell’impossibile? Il Tempo e lo Spazio morirono ieri. Noi viviamo già nell’assoluto, poiché abbiamo già creata l’eterna velocità onnipresente”. E l’uomo contemporaneo, oggi, si sente ancora un protagonista della Storia, o un suo passivo spettatore?
Emanuele Zarcone
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HOW THE AUTOMOBILE GAVE BIRTH TO THE FUTURISM that animated Filippo Tommaso Marinetti when, in points 4 and 5 of the Manifesto, he wrote that “a racing automobile with its bonnet adorned with great tubes like serpents with explosive breath ... a roaring motor car which seems to run on machine-gun fire, is more beautiful than the Victory of Samothrace”, or that “we want to sing the man at the wheel, the ideal axis of which crosses the earth, itself hurled along its orbit”. In that new invention that was the automobile, in fact, the futurists identified a new ideal of an action man to be contrasted with the immobile and reflective ideal of bourgeois and liberal culture. But who was Filippo Tommaso Marinetti, the one who triggered the fuse of such a powerful bomb? Born in Alexandria, Egypt, in 1876, Marinetti expressed his passion for literature at the age of 17, when he founded his first literary magazine in college, causing scandal among his Jesuit professors for having introduced Émile Zola’s novels to school. After graduating from law school, he decided to devote himself to his literary vocation following the premature death of his older brother Leone, founding the magazine “Poesia” in Milan in 1905, which would later become the first official organ of the futurist movement. In Milan, on the plaque on the walls of Casa Marinetti, we read: “From here the Futurist movement launched its challenge to the moonlight mirrored in the Naviglio river”. Although, today, the house no longer overlooks the Naviglio because of the urban changes that have invested Milan over the course of the century.
“W
e want to sing the love of danger, the habit of energy and rashness”. One hundred and ten years have passed since that distant 20 February 1909 when, on the columns of the French newspaper Le Figaro, the Manifesto of Futurism appeared, signed by the poet Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944).In fact, this declaration of war against the bourgeois decadence of Italy in the early twentieth century appeared for the first time fifteen days earlier in the Bologna newspaper “La Gazzetta dell’Emilia”, but only once published on the front page of the famous French newspaper - it seems that Marinetti succeeded thanks to a friend of his father, shareholder of Le Figaro - the theses contained in it took on a resonance at European level. It is not difficult to imagine what a shock such a publication has caused to the culture of the time: disregard for danger, love for war, fight against “moralism, feminism and every opportunistic and elitist cowardice” and a desperate declaration of love for the automobile, seen both as a new form of beauty and as a tribute to rude and heroic masculinity . Anyone walking in the streets of Brescia in these hot and roaring days that characterize the Mille Miglia will not struggle to understand the spirit
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But back to Futurism, few know however - and here, again, we return to talking about the car - that Marinetti’s love for speed, a theme that will be exalted in many futurist works, and the birth of the futurist movement spring from two episodes of the poet’s life. In 1907, the same year in which his father died leaving him a great fortune, Marinetti was in Brescia, and attended the first “Coppa della Velocità”, which was won by the Turin driver Alessandro “Sandrin” Cagno aboard an Itala 45HP. “The racers looked like ghosts who ran between the applause of the spectators”, will write Umberto Boccioni, another great exponent of Futurism, present at the race. The following year, thanks to his paternal inheritance, Marinetti decides to spend that money buying a brand new Isotta-Fraschini in Milan. A decidedly inexperienced driver, he will crash the car into a ditch after only two kilometers, in an attempt to dodge two cyclists. The poet tells the episode: “The increasing speed and impetus of the engine that wants to tear the steering wheel from my fragile poet’s hands. Graze a channel of muddy workshop water and see at two hundred meters two unwary cyclists very close to my wheels. I instantly move the steering wheel, when I feel my 100 HP turn upside down, slowly, very slowly. Laboriously, in rattles, while laborers rush, extract me, muddy rag
thrilled by a very acute joy that tests Futurism with spasm of spiteful wills”. The accident, from which he will miraculously emerge unscathed, will have profound consequences for his life: first, he will never drive again another car. Second, Marinetti, after that incident that could have been fatal to him, will perceive a strong inner change, a new flurry of emotions, a new look at the world: the need to impose a change on his life and to found a new artistic, literary and political movement capable of penetrating all areas of human expression and transforming itself into life practices. Let’s go back to the points that characterize the Manifesto appeared in Le Figaro in that distant February of 1909. “We want to exalt movements of aggression, feverish sleeplessness, the double march, the perilous leap, the slap and the blow with the fist”, because “the poet must spend himself with warmth, glamour and prodigality to increase the enthusiastic fervor of the primordial elements”, and again: “We will sing of the great crowds agitated by work, pleasure and revolt; the multi-colored and polyphonic surf of revolutions in modern capitals: the nocturnal vibration of the arsenals and the workshops beneath their violent electric moons”. The philosophy of Futurism is clear: thought and action become two things that go hand in hand, immobilism and bourgeois timidity - well expressed by the sleepy literature and poetry of the time - are objects of profound contempt. In the Futurist ideology there appears a strong destructive impulse towards all that is not dynamic, propulsive, vital: the new man must return to cultivate his heroic ambitions leaving aside the sentimentality, desiring a violence capable of causing changes of history. And Marinetti, from this point of view, was also a visionary with respect to what would have happened during the Twentieth Century, of the Jungian “steel storms” resulting from aggressive technology, hypothesized by the futurists in unsuspected times, and the massification of society which will pave the way for totalitarianisms. And it is precisely the futurist doctrine, with its pervasiveness, until the second post-war period that will have a strong impact on all artistic forms: painting and sculpture, with Umberto Boccioni and Giacomo Balla (one of his famous work, “Unique forms in the continuity of space “, is present on the back of the twenty euro cents Italian coins); architecture, of which the Lingotto of Turin and the service station FIAT Tagliero in Asmara - again the car world is back with arrogance - are two of the greatest examples. Literature and poetry were the two main “battlefields” of Futurism, with the work “Zang Tumb Tumb” by Marinetti himself and the poems of Aldo Palazzeschi; of the latter, the composition “The sick fountain” is an excellent example, characterized by the presence of onomatopoeic sounds. The last and probably most curious aspect in which Futurism imposed itself was gastronomy, characterized by the elimination of the use of cutlery and by the union of seemingly irreconcilable flavors, which should have “the immensifying analogical function that images have in literature ”. If we think that among the points of futurist gastronomy there was also that of the total elimination
of pasta, we can easily understand how this did not enjoy great success. What remains today, one hundred and ten years later? The Futurist movement was able to catalyze within it the whirlwind of aggressiveness that developed in the society of the time, it was a reaction to the European bourgeois culture of the time, a new national-popular culture that had the merit of inaugurating a new era, calling to itself poets, writers and artists who through his doctrine found a new interpretation for their expressive research. In short, Antonio Gramsci rightly said that “they destroyed bourgeois culture, they had an absolutely Marxist revolutionary conception”. Today, walking among the cars competing at the Mille Miglia, it is almost impossible not to understand the amazement, magnificence and aggressive spirit that animated Marinetti and his followers, for whom the car, an object that exceeded the concepts of time and space, became the symbol of a century that they felt belong to them. “We are on the extreme promontory of the centuries! What is the use of looking behind at the moment when we must open the mysterious shutters of the impossible? Time and Space died yesterday. We are already living in the absolute, since we have already created eternal, omnipresent speed.” And the contemporary man, today, still feels himself a protagonist of history, or his passive spectator?
Emanuele Zarcone
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A Rezzato un monumento dedicato a Enzo Ferrari
A monument dedicated to Enzo Ferrari in Rezzato
A
A Rezzato, uno dei comuni più popolosi dell’hinterland bresciano, sanno cos’è la passione per i motori: proprio qui, infatti, nacque il primo Club Ferraristi d’Italia. E nel 2006, alla presenza del campione del mondo di Formula Uno Felipe Massa, il parco centrale del paese è stato dedicato alla memoria del fondatore della casa automobilistica di Maranello. All’interno del parco è stata collocata una statua di Enzo Ferrari, rappresentato accanto ad un tavolino dove si trova appoggiato il prototipo in bronzo di uno dei suoi motori. Un ottimo modo per celebrare le gesta del grande imprenditore e ingegnere modenese, di cui quest’anno, il 14 agosto, ricorrerà il trentunesimo anno della scomparsa. Il progetto è stato realizzato grazie al contributo dell’imprenditore Francesco Franzoni e del Comune di Rezzato.
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In Rezzato, one of the most populous towns in the Brescia hinterland, they know what the passion for engines is: in fact, it was here that the first Club Ferraristi d’Italia was born. And in 2006, in the presence of the Formula One world champion Felipe Massa, the central park of the town was dedicated to the memory of the founder of the Maranello car manufacturer. A statue of Enzo Ferrari was placed inside the park, represented next to a small table where the bronze prototype of one of its engines is placed. A great way to celebrate the memory of the great Modenese entrepreneur and engineer, which this year, on August 14th, will be the thirty-first year of his death. The project was carried out thanks to the contribution of the entrepreneur Francesco Franzoni and the Municipality of Rezzato.
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CAGLIARI
PROGRAMMA 13 > 18 MAGGIO
ORARIO 09 : 00 - 19 : 30
Verifiche sportive e tecniche, consegne dei numeri di gara e dei roadbook presso Brixia Forum
11 : 00
Conferenza Stampa di Brescia presso Palazzo della Loggia Salone Vanvitelliano
18 : 00
Santa messa in Duomo Vecchio, Benedizione della vettura d’epoca
19 : 45 - 21 : 00
ORARIO 09:00 - 19:30 14: 00 15: 00 - 20:00
ORARIO 07: 30 - 8 : 30 09 : 00 - 10 : 00
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LUNEDÌ 13 MAGGIO
Gara di regolarità 4° Trofeo Roberta Gaburri
MARTEDÌ 14 MAGGIO Verifiche sportive e tecniche, consegna di gara e road - book presso Brixia Forum Apertura del “Villaggio”in Piazza della Vittoria Punzonatura delle vetture in Piazza della Vittoria
MERCOLEDÌ 15 MAGGIO Ultime verifiche sportive e tecniche, consegna dei numeri di gara e dei road-book presso Brixia Forum Verifiche sportivo e tecniche per vetture in lista di attesa, consegna dei numeri di gara e road-book presso Brixia Forum
8 : 00 - 12: 00
Apertura del “Villaggio”in Piazza della Vittoria
08 : 30 - 11 : 30
Punzonatura delle vetture in Piazza della Vittoria
dalle 12 : 30
Pranzo di partenza presso il “Museo Mille Miglia”
14 : 30
Inizio 1^ tappa: BRESCIA, CERVIA - MILANO MARITTIMA
17 : 00
Partenza ultima vettura da Viale Venezia
21 : 55
Cervia - MilanoMarittima, fine tappa: arrivo della prima vettura per controllo orario e passerella
dalle 21 : 55
Cervia - Milano Marittima, cena e pernottamento in hotel
ORARIO 6:30 dalle 12:30 20:30
GIOVEDÌ 16 MAGGIO Inizio 2^ tappa: CERVIA - MILANO MARITTIMA, ROMA Partenza della prima vettura Pausa pranzo a Fabriano presso il Loggia di San Francesco Roma, fine tappa: arrivo della prima vettura per Controllo Orario e passerella
dalle 21:15
Roma, cena pernottamento in hotel
ORARIO
VENERDÌ 17 MAGGIO
6:30 dalle 12:30 20:30
Inizio 3^ tappa: ROMA - BOLOGNA Partenza della prima vettura Pausa pranzo a Siena presso Palazzo Pubblico Bologna, arrivo della prima vettura per la cena in centro città
dalle 21:15
Bologna, fine tappa Controllo orario in centro città, passerella e pernottamento in hotel
ORARIO
SABATO 18 MAGGIO
7:00
Inizio 4 ^ tappa: BOLOGNA - BRESCIA Partenza della prima vettura
dalle 11:00
Pausa pranzo a Parma presso Palazzo Ducale
dalle 16:00
Brescia, arrivo al Controllo Orario di fine tappa, a seguire sfilata delle vetture in Viale Venezia
dalle 19:00
Cerimonia di Premiazione
dalle 22:00
Inizio “ 1000 Miglia - The Night “ a Brescia.
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PROGRAM 13th > 18th MAY MONDAY 13TH MAY
TIME 9 : 00 am - 7 : 30 pm
Sport & technical checks at the Brixia Forum; distribution of race numbers & road-books
11: 00 am
Brescia Press Conference in Palazzo della Loggia - Salane Vanvitelliana
6 : 00 pm
Holy Mass in the Duomo Vecchio. Blessing of the classic cars
7:45 pm - 9 : 00 pm
TIME
TUESDAY 14TH MAY
9 : 00 am - 7 : 30 pm
Sport & technical checks at the Brixia Forum; distribution of race numbers & road-books
2: 00 pm
Opening of the “Village” in Piazza della Vittoria
2 : 00 pm
Sealing of the cars in Piazza della Vittoria
TIME
WEDNESDAY 15TH MAY
7 : 30 Am - 8 : 30 am 9 : 00 am - 10 : 00
am
Last sport & technical checks at the Brixia Forum; distribution of race numbers & road-books Sport & technical checks for cars in the waiting list at the Brixia Forum; distribution of race numbers & road-books
8 : 00 am - 12 : 00 pm
Opening of the “Village” in Piazza della Vittoria
08 : 30 am - 11 : 30 am
Sealing of the cars in Piazza della Vittoria
from 12 : 00 pm
Lunch before the start of the Race at the “Museo Mille Miglia”
2 : 30 pm
Start of the Race (Day 1): Brescia, Cervia - Milano Marittima. Departure of the first car from Viale Venezia
5 : 00 pm
Departure of the last car from Viale Venezia
9:55 pm
Cervia - Milano Marittima, end of Day 1: arrivai of the first car at the Time-check and parade
from 9:55 pm
Cervia - Milano Marittima, dinner and overnight stay in the hotels
TIME
THURSDAY 16TH MAY
6:30 am
Start of Day 2: Cervia - Milano Marittima, Rome. Departure of the first car
from 1: 00 pm
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Regularity race in Brescia: 4 th Trophy Roberto Gaburri
Lunch break in Fabriano at Loggiato di San Francesco
8 : 30 pm from 9:15 pm
Rome, end of Day 2: arrival of the first car at the Time-check and parade Rome, dinner and overnight stay in the hotels
TIME
FRIDAY 17TH MAY
6:30 am
Start of Day 3: Rome, Bologna. Departure of the first car
from 12:30 pm 8:30 pm form 9 : 15 pm
Lunch break in Siena at Palazzo Pubblico Bologna, arrival of the first car in the city center for the dinner Bologna, end of Day 3: Time-check in the city center, parade and overnight stay in the hotels
TIME
SATURDAY 18TH MAY
7:00 Am
Start of Day 4: Bologna, Brescia. Departure of the first car
from 11:00 am
Lunch break in Parma at Palazzo Ducale
fom 4:00 pm
Brescia, arrivai at the final Time-Check, and parade in Viale Venezia
from 7:00 pm
Award Ceremony
from 10 pm
Start of�1000 Miglia - The Night� in Brescia
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Attilio
Tantini Attilio Attilio Tantini Tantini
Luana
Vollero Luana Luana Vollero Vollero
Bruno
Sandrini Bruno Bruno Sandrini Sandrini
LA LUNGA DIRETTA DEL RALLY SU LA LUNGA DIRETTA DEL RALLY SU LA LUNGA DIRETTA DEL RALLY SU VENERDÌ 27 APRILE dalle 18.00 alle 22.00 VENERDÌ 27 APRILE VENERDÌ dalle 18.0027 alleAPRILE 22.00 SABATO 28 APRILE dalle 18.00 alle 22.00 dalle 14.30 alle 16.30 SABATO 28 APRILE prova in diretta dalla P.S. San Michele SABATO APRILE dalle 14.3028 alle 16.30 14.30 prova indalle diretta dallaalle P.S.16.30 San Michele 28P.S. APRILE prova in SABATO diretta dalla San Michele dalle 21.00 24.00 SABATO 28alle APRILE SABATO APRILE dalle 21.0028 alle 24.00 dalle 21.00 alle 24.00
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L’ISCRIZIONE GRATUITA È ONLINE: brunoboni.it
• Registrazione pagina personale di adesione su: www.brunoboni.it dal 1 al 28 maggio 2019 • Caricamento di massimo 3 fotografie digitali nella pagina personale: dal 15 al 28 maggio 2019 • Premiazione: Salone Vanvitelliano a Palazzo Loggia ore 11.00 del 15 giugno 2019
PREMI IN PALIO 1° Premio Trofeo Vittoria Alata Automobile Club Brescia Fotocamera Reflex Digitale NIKON D7500 Obiettivo 18/140 - Free Photo 1° Premio Speciale alla brescianità Coppa Argento Famiglia Boni Targa Comune di Brescia 2° Premio Coppa VCB Securitas Orologio ufficiale Club Mille Miglia Franco Mazzotti 3° Premio Coppa Automobile Club Brescia Abbigliamento Ufficiale 1000 Miglia Srl 4° Premio Coppa Castrol Abbigliamento ufficiale Club Mille Miglia Franco Mazzotti 5° Premio Coppa Confesercenti Brescia Premio Museo Mille Miglia 6° al 15° Premio Coppe VCB Securitas A tutti i premiati diploma su carta pergamena
1° PREMIO NIKON D7500 18/140
PREMIO MIGLIOR FOTO CREATIVA NIKON W100 (vedi Regolamento)
PREMIO CATEGORIA SMARTPHONE NIKON COOLPIX A1000 (vedi Regolamento)
Vedi Regolamento - Associazione Bruno Boni - brunoboni.it - info@brunoboni.it
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Come nacque la 1000 MIGLIA ?
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Dalla finestra di casa affacciata su Viale Venezia, striscia rettilinea di asfalto che conduce verso l’antica porta della città ai piedi della statua di Arnaldo, entrano i suoni e i profumi del maggio bresciano, trasportati da una brezza primaverile che senza preavviso può trasformare il cielo azzurro in un turbolento nubifragio. È l’odore degli alberi in fiore che inverdiscono le colline, è il cinguettio delle rondini che si rincorrono in una danza apparentemente spensierata; ma c’è anche il rombo vulcanico di motori antichi, quell’odore acre di benzina incombusta espulsa da rochi, selvaggi scarichi di metallo. Per le strade corrono veicoli carichi di glorioso passato, si mettono in fila pronti a sfilare per la città sotto gli occhi meravigliati dei bresciani, attendono trepidanti la partenza lungo milleseicento chilometri di tortuosa Italia. Si, mi basta aprire la finestra, porgere l’orecchio ai suoni, aspirare il profumo nell’aria per capire che, come ogni anno, è ricominciata la Mille Miglia.
“Mille Miglia; qualcosa di non definito, di fuori dal naturale, che ricorda le vecchie fiabe che da ragazzi ascoltavamo avidamente, storie di fate, di maghi dagli stivali, di orizzonti sconfinati”, così scriveva Giuseppe Tonelli sul quotidiano La Stampa il 27 marzo 1927, giorno della prima corsa, evidentemente rapito anch’egli dall’atmosfera magica che questo evento rappresenta per i bresciani. Ma da dove nasce quella che Enzo Ferrari descrisse senza mezzi termini come “la corsa più bella del mondo”? Proprio come in una fiaba, partiamo con “c’era una volta” e torniamo indietro di quasi cento anni, nella prima metà degli anni venti del novecento. Anzitutto, il nome “Mille Miglia” nasce, appunto, dalla lunghezza del percorso che parte da Brescia, termina a Roma e poi risale la penisola fino al capoluogo bresciano: mille miglia imperiali, all’incirca milleseicento chilometri. Partendo da questo fatto, l’origine della gara è avvolta dalle nebbie del tempo, nonostante le numerose ricostruzioni storiche.
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Il 2 dicembre 1926, a Milano, il giornalista sportivo Giovanni Canestrini incontrò il conte Aymo Maggi, il conte Franco Mazzotti e il pilota Renzo Castagneto. Insieme, decisero di istituire una corsa con partenza a Brescia dopo che nel 1922 il Gran Premio d’Italia fu spostato dalla città della leonessa al Circuito di Monza. Alla prima corsa, che prese il via il 27 marzo 1927, presero parte 77 piloti – tutti italiani – con l’unica restrizione di guidare automobili strettamente di serie e di pagare la cifra di iscrizione simbolica di 1 Lira. La leggenda della Freccia Rossa inizia con la partenza di Aymo Maggi e Bindo Maserati a bordo di una Isotta Fraschini. Superati i 1618 chilometri del tracciato, ben cinquantuno piloti riuscirono a tagliare il traguardo fino a Brescia. La casa automobilistica bresciana OM (Officine Meccaniche) riuscì a conquistare il primo, il secondo e il terzo posto, con i piloti Giuseppe Morandi e Nando Minora sul podio più alto: a una media di 77,2 chilometri orari, hanno completato il percorso in 21 ore, 4 minuti e 48 secondi. «Poco più di venti ore, nemmeno un giorno e una notte per compiere quasi 1700 km: una media che supera i 77 orari. L’automobile è passata per le strade di mezza Italia come un dominatore di tempo e di spazio. Il successo del mezzo meccanico appare dunque grandioso», così scrisse il Corriere della Sera all’indomani della prima Mille Miglia, confermando l’enorme successo di pubblico della manifestazione motoristica bresciana.
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Una curiosità riguardo la primissima edizione della corsa riguarda il luogo della punzonatura delle autovetture. Essa, tradizionalmente, avviene in Piazza Vittoria, ma la piazza, all’epoca, ancora non esisteva: in precedenza, lo spazio era occupato da un quartiere medievale, che fu raso al suolo soltanto nel 1929. Il luogo preciso in cui avveniva la punzonatura delle auto da corsa prima del 1930 è, tutt’oggi, un mistero: si ritiene che essa avvenisse nel recinto della birreria Wuhrer, oggi diventata il Borgo Wuhrer, alla fine di Viale Venezia, e che dal 1930 o 1931 fosse invece effettuata al Foro Boario, nella via che oggi porta lo stesso nome. L’apertura di Piazza Vittoria, nel 1932, risolse definitivamente il problema dello spazio dove alloggiare le decine di vetture in gara. Molte cose sono cambiate da quel lontano 1927: le nostre automobili sono diventate più moderne, tecnologiche e forse un po’ più impersonali di un tempo, come se il progresso le avesse in un certo senso private dell’anima, ma lo spirito della Mille Miglia è rimasto a testimonianza, per tutto il mondo, di un’epoca di piloti gentiluomini e di mezzi che “trasformano la noia in vertigine”, come diceva lo scrittore Jules Renard. Intanto, nel parchetto che costeggia Viale Venezia, il busto di Renzo Castagneto osserva, imperituro, l’ennesima partenza della sua corsa.
Federico Bezzi
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How was1000 MIGLIA born?
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rom the window of my house overlooking Viale Venezia, a straight strip of asphalt that leads to the ancient city gate under the statue of Arnaldo, the sounds and smells of the city of Brescia enter in, carried by a spring breeze that without warning can transform the blue sky into a turbulent storm. It is the smell of flowering trees that cover the hills, it is the chirping of swallows chasing each other in an apparently light-hearted dance; but there is also the volcanic roar of old engines, that acrid smell of unburned gasoline expelled by rough, wild metal exhausts. On the streets run vehicles laden with glorious past, they line up ready to parade through the city under the astonished eyes of the Bresciani, anxiously awaiting their departure along the sixteen hundred kilometers of tortuous Italy. Yes, all I need to do is open the window, turn the ear to the sounds, inhale the scent in the air to understand that, like every year, the Mille Miglia has started again. “Mille Miglia; something undefined, outside the natural, reminiscent of old fairy tales that we listened eagerly to as children, stories of fairies, of wizards with boots, of boundless horizons “, wrote Giuseppe Tonelli in the newspaper La Stampa on 27 March 1927, the day of first race, amazed by the magical atmosphere that this event represents for the Bresciani. But when was born, what Enzo Ferrari described in no uncertain terms as “the most beautiful race in the world”? Just like in a fairy tale, we start with “once upon a time” and go back almost a hundred years, in the first twenty years of the twentieth century. First of all, the name “Mille Miglia” derives, in fact, from the length of the route that starts from Brescia, ends in Rome and then climbs up the peninsula to the Brescia capital: a thousand imperial miles, about one thousand six hundred kilometers. Starting from this fact, the origin of the race is shrouded in the mists of time, despite the numerous historical reconstructions. On December 2, 1926, in Milan, sports journalist Giovanni Canestrini met Count Aymo Maggi, Count Franco Mazzotti and pilot Renzo Castagneto. Together, they decided to set up a race starting in Brescia after the Gran Premio d’Italia was moved from the city of the lioness to the Monza Circuit in 1922. At the first race, which started on March 27, 1927, 77 pilots took part - all Italians - with the only restriction of driving strictly standard cars and paying the symbolic registration fee of 1 Lira. The legend of the Freccia Rossa begins with the departure of Aymo Maggi and Bindo Maserati aboard an Isotta Fraschini. After passing the 1618 kilometers of the track, fifty-one pilots managed to cross the finish line up to Brescia. The Brescia automaker OM (Officine Meccaniche) managed to conquer the first, second and third place, with the drivers Giuseppe Morandi and Nando Minora on the highest podium: at an average speed of 77.2 kilometers per hour, they completed the course in 21
hours, 4 minutes and 48 seconds. “Just over twenty hours, not even a day and a night to make almost 1700 km: an average speed that exceeds 77 kilometers per hour. The car passed through the streets of half of Italy as a dominator of time and space. The success of the mechanical vehicle thus appears grandiose”, wrote the Corriere della Sera in the aftermath of the first Mille Miglia, confirming the enormous success of the race. A curiosity about the very first edition of the race concerns the place where cars are punched. It traditionally takes place in Piazza Vittoria, but the square did not yet exist at the time: previously, the space was occupied by a medieval quarter, which was demolished only in 1929. The precise place where the punching of racing cars took place before 1930 is still a mystery: it is believed that it took place in the Wuhrer brewery enclosure, now the Borgo Wuhrer, at the end of Viale Venezia, and that from 1930 or 1931 was instead carried out at the Foro Boario, in the street that today bears the same name. The opening of Piazza Vittoria, in 1932, definitively solved the problem of the space where the dozens of race cars could be housed. Many things have changed since that distant 1927: our cars have become more modern, technological and perhaps a little more impersonal than before, as if progress had deprived them of the soul, but the spirit of the Mille Miglia remained as a testimony , for the whole world, of an age of gentlemen pilots and vehicles that “transform boredom into vertigo”, as the writer Jules Renard said. Meanwhile, in the little park that runs along Viale Venezia, the bust of Renzo Castagneto observes, imperishable, the next start of his race.
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La prima 1000 Miglia l’organizzazione
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Brescia non si scoraggiarono per nulla; le recenti vittorie in importanti competizioni, ottenute rispettivamente da Aymo Maggi e dalle vetture O.M., la fabbrica di casa, tenevano alti gli animi. La speranza era di poter schierare al via almeno una trentina di concorrenti, in quella che si riteneva sarebbe stata un’esperienza irripetibile: la prima, e unica, “Coppa delle Mille Miglia”. A questo punto della storia, i nostri eroi coinvolsero nell’organizzazione altri personaggi che, seppur oggi poco ricordati, sostennero ruoli indispensabili alla nascita della Mille Miglia: Armando Cougnet, Alfredo Giarratana e Augusto Turati. La “Gazzetta”, attraverso il direttore Emilio Colombo aveva offerto non solo la collaborazione del giornale, ma anche organizzativa, attraverso Cougnet, il “papà” del Giro d’Italia ciclistico. Fu deciso che Castagneto e Cougnet eseguissero
rapidamente un giro di ricognizione del percorso, che fu frazionato in venti zone, assegnate ad altrettanti fiduciari scelti tra i corrispondenti della Gazzetta dello Sport. A costoro, sotto la direzione di Cougnet come al Giro d’Italia, fu affidato l’inquadramento dei controlli e dei passaggi nei diversi centri. Il 18 Gennaio 1927, l’A.C. Brescia inaugurava la sua nuova sede, dove cominciarono a giungere le prime iscrizioni: la prima fu quella di Zampieri, con una Amilcar CG SS. Franco Mazzotti assunse l’incarico di Commissario della Manifestazione; Renzo Castagneto fu nominato Direttore di corsa e Segretario della manifestazione (incarichi che manterrà fino al 1957); Maggi, Giarratana e Oreste Bertoli furono nominati invece Commissari Sportivi. Canestrini e l’ing. Ottavio Fuscaldo, progettista delle vetture O.M., Commissari Tecnici.
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First1000 Miglia the organization
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n Brescia they were not discouraged at all; the recent victories in important competitions, obtained respectively from Aymo Maggi and from the cars O.M., the home factory, kept the spirits high.
The hope was to be able to deploy at least thirty competitors at the start, in what was thought to be an unrepeatable experience: the first, and only, “Coppa delle Mille Miglia”. At this point in history, our heroes involved in the organization other characters who, although little remembered today, had essential roles in the birth of the Mille Miglia: Armando Cougnet, Alfredo Giarratana and Augusto Turati. The “Gazzetta”, through its director Emilio Colombo, offered not only the collaboration of the newspaper, but also an organizational role, through Cougnet, the “father” of the Giro d’Italia.
It was decided that Castagneto and Cougnet should have carried out a reconnaissance tour of the route, which was divided into twenty zones, assigned to as many trustees chosen from the correspondents of the Gazzetta dello Sport. These people, under the direction of Cougnet as in the Giro d’Italia, were entrusted with the provision of controls and passages in the various centers. January 18, 1927, the AC. Brescia inaugurated its new headquarters, where the first inscriptions began to arrive: the first was that of Zampieri, with an Amilcar CG SS. Franco Mazzotti assumed the post of Commissioner of the Event; Renzo Castagneto was appointed Race Director and Secretary of the event (assignments that he will maintain until 1957); Maggi, Giarratana and Oreste Bertoli were appointed instead Sports Commissioners. Canestrini and Ing. Ottavio Fuscaldo, designer of the O.M. cars, Technical Commissioners.
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Ode ... ai motori
Ode to the engines
Tatatatatratatatatratatatatratam... tatatratarn... tamtamtam. Sveglia, motore, sveglia il tuo cuore che indomito pulsa, appena una scintilla ti invade, ti accende, ti inietta nell’atrio segreto nuova linfa di trepido ardore...
Tatatatatratatatatratatatatratam... Tatatratarn... Tamtamtam. Wake up, engine, wake up your untamed throbbing heart, as soon as a spark invades you, lights you, injects in your secret lobby new lymph of restless ardor…
Tatata...tatatatatratatatatratatatatratam... tatatratam... tamtamtam... lo so, tieni in serbo una forza forse divina che ad ogni sorso di aspra benzina si infiamma e, potente come potente è una volontà che fortissimamente vuole, rinnovi il tuo atteso prodigio, anche nel giorno più grigio...
Tatata...tatatatatratatatatratatatatratam... tatatratam... tamtamtam... I know, you hold a strength, perhaps divine, that with every sip of harsh gasoline ignites and, as powerful as it is a will that very strongly wants, you renew your expected prodigy, even in the grayest day …
tamtamtambumbumbum... bumburn buum ...buum... io amo il tuo rombo, motore,ogni volta che monti e scintilli e dai canto anche al piombo e urlo di gloria all’acciaio sudante di olio combusto...bumbumbum... amo anche il il tuo acre sapore di nero e d’argento confuso ...buuum... buuuuuuuum...buuuuuuuuuuuurnmmmmmm... Di nuovo io ti i voglio domare ..via ...via ... dai ala al mio sogno ancora una volta, prima dell’ultima svolta... buuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuumillemigliaaaa. Poesia del Professor
tamtamtambumbumbum... bumburn buum ...buum… I love your roar, engine, every time you mount and spark and give chant to the lead, and I scream of joy at the steel sweating unburned oil…bumbumbum… I also love your acrid taste of confused black and silver ...buuum... buuuuuuuum...buuuuuuuuuuuurnmmmmmm… Again I want to tame you... away... away... let my dream fly once again, before the last turn… buuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuumillemigliaaaa. Poem by
Alberto Bonera.
Alberto Bonera. 57
Tradizione sportiva
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nche quest’anno torna la Mille Miglia. Un antico detto sostiene che nelle vene dei bresciani scorra benzina al posto del sangue. L’innata passione per le corse prese vita in città già sul finire del diciannovesimo secolo: infatti, dal 1895 al 1898, in Italia, furono disputate solo tre competizioni motoristiche, ma già nel 1899 le gare diventarono ben venti. La prima apparizione di un veicolo da corsa sul territorio bresciano avvenne il 14 Marzo 1899, nel corso della gara Verona-Brescia-Mantova-Verona: a vincere, a bordo di un triciclo Prinetti e Stucchi, fu l’allora diciottenne Ettore Bugatti. I bresciani, pur se coinvolti nell’organizzazione veronese, vollero una gara tutta per loro. Decisero, quindi, di organizzarne immediatamente due: la prima si svolse il 10 Settembre dello stesso anno, e la seconda il giorno successivo. La domenica fu disputata sulla circonvallazione cittadina di 6 km - oltre ad una gara motociclistica, la Corsa Automobilistica di Velocità; mentre il lunedì prese il via la Brescia- MantovaVerona-Brescia, con percorso di 223 km. La vocazione motoristica è testimoniata anche dalle sei aziende costruttrici di automobili che sorsero a Brescia nei primi anni del Ventesimo secolo. Nel 1904 fu approntato il Circuito di Brescia, sulle strade che collegano il percorso Brescia - Cremona Mantova-Brescia, per un totale di 185 Km da ripetere due volte. La prima gara fu disputata il 5 settembre 1904 in occasione della Settimana di Brescia.
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L’anno successivo, la “settimana” fu replicata, ed il 9 Settembre 1905 sul Circuito di Brescia fu disputata la prima Coppa Florio. Fin dopo la Prima Guerra Mondiale non furono indette a Brescia altre competizioni, ma la ripresa avvenne alla grande. Nel 1921, grazie al bresciano d’adozione Arturo Mercanti, la città riuscì ad organizzare il Gran Premio d’Italia, che fu inserito in un’ampia serie di manifestazioni indette sotto il nome di “Circuito Internazionale Automobilistico - Aereo”. Oltre al “Chilometro Lanciato” e ad altre gare per le categorie minori, l’attenzione era ovviamente centrata sul nuovo Circuito di Brescia, detto anche Circuito della Fascia d’Oro, dal nome della località dove venne dato il via, il 4 Settembre, al primo Gran Premio d’Italia. Nel 1922, con grande disappunto dei bresciani, Mercanti aprì l’Autodromo di Monza, dove il Gran Premio d’Italia è ancor oggi disputato. La grande passione per i motori aveva indotto i bresciani a costituire un loro Automobile Club già nel 1906, che fino al 1926 rimase una sezione dell’A.C. Milano. Sulla base del nuovo ordinamento del Regio Automobile Club d’Italia, attuato con regio decreto del 14 novembre 1926 (che introduceva pure il PRA, Pubblico Registro Automobilistico), l’Automobile Club di Brescia fu ufficialmente costituito. Il 18 gennaio 1927 aprì la sede di Corso Magenta, dove ebbe subito inizio l’attività organizzativa della prima Coppa delle Mille Miglia. Il nome Mille Miglia e il marchio con la Freccia Rossa, da quel giorno, restano inalienabile proprietà dell’Automobile Club Brescia.
Sin dalla fondazione, è stata mantenuta viva una tradizione che identifica l’ACI Brescia tra i maggiori sodalizi sportivi, non solo a livello nazionale. Circuito di Brescia, Circuito del Garda, Brescia- Edolo Pontedilegno, Scalata al Colle Sant’Eusebio, Trofeo Lumezzane, Cronoscalata del Monte Maddalena, sono solo alcune delle competizioni organizzate dal Club bresciano che danno proseguimento all’opera e alla passione del grande Renzo Castagneto. Per questi motivi, l’Automobile Club di Brescia non potrà mai prescindere dalla sua corsa, e produrrà sempre il massimo sforzo possibile per mantenere inalterato questa immensa eredità di ardimento e ingegno che ha scritto indimenticabili pagine di storia. Tra i ruoli dell’ACI Brescia, c’è anche quello di preservare la tradizione motoristica bresciana e quell’immenso patrimonio sportivo, umano e culturale costituito dalle competizioni che sono state disputate sul territorio bresciano dal 1899 ad oggi. Anche quest’anno, l’A.C. Brescia ha mantenuto in calendario tre corse: Il Rally Internazionale 1000 Miglia, la cronoscalata Trofeo Vallecamonica -Malegno-Ossimo-Borno e il Rally Ronde ACI Brescia.
Federico Bezzi
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The sporting tradition
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he Mille Miglia is back again this year. An ancient saying holds that in the veins of the Bresciani runs gasoline instead of blood. The innate passion for racing came to life in the city at the end of the nineteenth century: in fact, from 1895 to 1898, only three motor racing competitions were held in Italy, but by 1899 the races had become twenty. The first appearance of a racing vehicle in the Brescia area took place on March 14, 1899, during the Verona-BresciaMantua-Verona race: the 18-year-old Ettore Bugatti won on board a tricycle from Prinetti and Stucchi. The inhabitants of Brescia, although involved in the Verona organization, wanted a race of their own.
repeated, and on 9 September 1905 the first Florio Cup was raced at the Brescia Circuit. Until the end of the First World War, no other competitions were announced in Brescia, but later things started again. In 1921, thanks to Arturo Mercanti, the city managed to organize the Italian Grand Prix, which was included in a wide series of events held under the name “Circuito Internazionale Automobilistico – Aereo”. In addition to the “Chilometro Lanciato” and other races for the minor categories, the attention was obviously centered on the new Circuit of Brescia, also known as the Circuit of the Golden Band, from the name of the place where the first Italian Grand Prix began, on september 4th.
They decided, therefore, to immediately organize two: the first took place on September 10th of the same year, and the second the next day. On Sunday, the Corsa Automobilista di Velocità was held on the city ring road of 6 kilometers long - in addition to a motorcycle race; while on Monday the Brescia-Mantua-Verona-Brescia route started, with a route of 223 km. The city’s automotive vocation is also witnessed by the six car manufacturing companies that emerged in Brescia in the early years of the twentieth century.
In 1922, to the great disappointment of the Bresciani, Mercanti opened the Monza circuit, where the Italian Grand Prix is still disputed today. The great passion for engines led the Brescians to set up their own Automobile Club as early as 1906, which until 1926 remained a section of the Automobile Club of Milan.
In 1904 the Brescia Circuit was set up on the roads that connect the Brescia-Cremona-Mantua-Brescia route, for a total of 185 km to be covered twice. The first race was held on 5 September 1904 on the occasion of Brescia Week. The following year, the “week” was
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Based on the new system of the Royal Automobile Club of Italy, implemented by royal decree of November 14, 1926 (which also introduced the PRA, the Public Automobile Registry), the Brescia Automobile Club was officially established. On 18 January 1927 the headquarters of Corso Magenta were opened, and the organizational activity of the first Mille Miglia Cup began immediately. The name Mille Miglia and the brand with the Freccia Rossa, from that day on, remain the
inalienable property of the Automobile Club Brescia. Since the foundation, a tradition has been kept alive that identifies ACI Brescia as one of the major sports associations, not only nationally. Circuito di Brescia, Circuito del Garda, Brescia- Edolo Pontedilegno, Scalata al Colle Sant’Eusebio, Trofeo Lumezzane, Cronoscalata del Monte Maddalena are just some of the competitions organized by the Club of Brescia that continue the work and passion of the great Renzo Castagneto. For these reasons, the Brescia Automobile Club will always produce the maximum effort possible to maintain this immense legacy of boldness and ingenuity that has written unforgettable pages of history. Among the ACI Brescia’s roles, there is also that of preserving the automotive tradition of Brescia and that immense sporting, human and cultural patrimony constituted by the competitions that have been held in the Brescia area from 1899 to today. This year the AC. Brescia has again organized three races: the Rally Internazionale 1000 Miglia, the Cronoscalata Trofeo Vallecamonica -Malegno-Ossimo-Borno and the Rally Ronde ACI Brescia.
Federico Bezzi
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Durante la corsa, in ogni attimo, cambia la situazione, sei nel caldo, nel freddo, in montagna, al mare c’è un po’ di tutto.
During the race, in every moment, the situation changes, you are in the heat, in the cold, in the mountains, at the sea there is a bit of everything
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GLAMOUR
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n abito di colore marrone può trasformarsi in blu, diventando quindi un “giallo”? Impossibile? No, se questo abito risalente al 1950 è anche il più famoso della storia dell’automobilismo: si tratta del celebre doppiopetto indossato dal Conte Giannino Marzotto durante la sua vittoriosa Mille Miglia. Le cronache del tempo scritte da Manuel Vigliani, il “menestrello della Mille Miglia”, narrano dello stupore e dello scetticismo con i quali fu accolto, in Viale Venezia, il rampollo della dinastia di Valdagno, i Marzotto fondatori di quel- lo che è stato il più grande gruppo tessile italiano. Alle punzonature di Piazza della Vittoria, e poi alla partenza da Viale Venezia, Giannino, al volante della sua Ferrari 195 S berlinetta, sfoggiava un impeccabile abito con cravatta, subendo l’ironia dei professionisti e degli affermati campioni, i quali indossavano invece la consueta tuta d’ordinanza. I favoriti della vigilia risero un po’ meno quando il giovane nobile vicentino, in maniera del tutto inaspettata, concluse la gara con uno strepitoso primo posto, consegnando il doppiopetto alla leggenda. Per la cronaca, Giannino Marzotto confermò le sue doti di fuoriclasse ripetendo il successo nel 1953, questa volta indossando un più comodo maglione di cachemire, ma senza rinunciare alla cravatta. In entrambe le occasioni, al suo fianco c’era Marco Crosara, amico fin dall’infanzia. Ciò che Vigliani non riportò nei suoi articoli è il colore dell’abito; le foto dell’epoca, ovviamente in bianco e nero, non sono di alcun aiuto, salvo per stabilire che il tessuto non è in tinta unita, ma con una trama detta “occhio di pernice”. La Ferrari 195 S era di colore azzurro metallizzato, e qualcuno scrisse che la cravatta indossata da Marzotto era in tinta con la vettura. In un’intervista rilasciata alla Rai negli anni Settanta, Giannino Marzotto affermò che la giacca era di colore blu. Tale
intervista è stata scovata negli archivi Rai da Ezio Zermiani, il quale, in qualità di curatore del materiale audiovisivo del Museo della Mille Miglia, la inserì nell’audio-guida del Museo stesso, dove l’abito fu esposto per due anni. Logico, quindi, lo stupore dei visitatori del Museo quando, mentre ascoltavano il testo, si trovavano a osservare un abito che pareva amaranto (effetto ottico dato dalla trama dell’abito, costituita da ordito e trama del tessuto con filati neri, beige e rossi). Ma come era arrivato, a Brescia, il celebre completo? Nei primi anni Novanta, Giannino aveva estratto l’abito dalla naftalina, e ne aveva fatto dono al Museo dell’Automobile Bonfanti di Romano d’Ezzellino, nei pressi di Bassano, del quale era presidente onorario. All’atto dell’apertura del Museo della Mille Miglia, su richiesta del Club della Mille Miglia Franco Mazzotti, gli amici di Bassano lo concessero in comodato al museo bresciano per un periodo di due anni, insieme alle coppe vinte da Marzotto alla Mille Miglia. L’abito arrivò a Brescia completo di una camicia di seta color burro, e di una cravatta con disegno spigato di tonalità beige, al centro della quale una tarma aveva scavato un bel buco. Il curatore della sezione moda e costume del Museo della Mille Miglia, il noto costumista teatrale Simone Valsecchi, decise quindi di coprire il buco con una spilla. All’inaugurazione del Museo, il 5 Novembre 2004, con lo spirito che lo contraddistingue, Giannino Marzotto aveva pubblicamente affermato, tra un brindisi di buon augurio e l’altro, che non si riconosceva nell’immagine fornita al pubblico dal suo abito, in quanto la spilla sulla cravatta lo rendeva, a detta sua, un po’ “effemminato” (l’espressione originale fu molto più colorita e politicamente scorretta). Marzotto aggiunse che la camicia e la cravatta non erano quelle originali e che avrebbe provveduto a portare a Brescia quelle giuste.
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Un mese più tardi, sabato 11 dicembre, all’Hotel Vittoria, fu tenuta la riunione pre-natalizia del Club della Mille Miglia Franco Mazzotti, del quale Giannino Marzotto era presidente. Prima del pranzo, il Conte aveva scherzosamente rinnovato il suo disappunto per la scarsa virilità dell’abito esposto con la spilla. Giunta l’ora dei discorsi ufficiali, brandendo un panino al posto del microfono che non funzionava, Marzotto esclama- va: «…quell’abito non è il mio, ma quello di un effeminato (eufemismo, N.d.A.); non lo riconosco, anche perché è l’unico doppiopetto che ho posseduto! Questo l’avranno comprato da Benetton. Per mettere le cose a posto, ho portato la camicia che indossavo quel giorno, fatta con la seta di un paracadute americano, e una cravatta appropriata. La spilla la regalo al presidente Bontempi (allora presidente di ACI Brescia)». Mentre Giannino strizzava l’occhio al direttore del Museo, ci furono grandi risate tra chi ben conosceva la verve del Conte Marzotto che, notoriamente, indossava solo abiti a doppiopetto e che, appartenendo alla famiglia proprietaria di un immenso impero economico basato sull’industria tessile, oggi in concorrenza con i vicini Benetton, possedeva un ricco guardaroba. Sconcerto, al contrario, tra i molti presenti privi di familiarità con lo spumeggiante campione dell’automobilismo; inevitabile che molti si chiedessero se l’abito esposto al Museo Mille Miglia fosse realmente quello originale, compresi gli inviati della stampa che, il giorno dopo, titolarono che l’abito non era quello di Marzotto. Possiamo tranquillizzare gli appassionati: abito e camicia - allora esposti al Museo Mille Miglia e oggi al Museo dell’Automobile Bonfanti - sono quelli indossati da Giannino nel 1950 durante la corsa vittoriosa, mentre la cravatta non è quella originale, pur appartenendo allo stesso Marzotto. Resta però il dubbio sul colore dell’abito. Aldilà di quanto, questa volta seriamente, affermato
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dallo stesso Marzotto all’inaugurazione del Museo (prima di vedere l’odiata e ambigua spilla) sull’autenticità dell’abito, il “giallo” è svelato in un capitolo del libro “La saga dei Marzotto”, pubblicato da Giorgio Nada Editore a firma di Cesare De Agostini, uno dei più noti storici dell’automobile. Sotto una foto di Giannino Marzotto, ritratto al Museo Bonfanti a fianco dell’abito, si legge: «Cominciò a far capolino una leggenda che, come sempre, era più bella della realtà: quel doppiopetto, di un colore vagamente rossiccio-marrone, divenne blu. Il Conte che vince la Mille Miglia in doppiopetto blu era qualcosa di irresistibile per i giornalisti, già incuriositi dall’età del vincitore: ventidue anni, un record mai più battuto». Nel corso di un colloquio informale con i soci del Club della Mille Miglia, Marzotto precisò: «In verità, nel 1950, partecipai a quella mia prima Mille Miglia convinto di ritirarmi per qualche problema all’auto. Temendo di dover affrontare un lungo viaggio di ritorno, magari con il treno, ritenni opportuno prendere il via vestito bene, in abito formale e cravatta». “Noblesse oblige”, caro Conte. Sessantadue anni dopo quella vittoria, il 14 luglio 2012, il Conte Giannino Marzotto ci ha lasciati, all’età di ottanta- quattro anni, mantenendo fino a pochi mesi dalla sua scomparsa un’acutezza intellettuale notevolissima, condita da un pizzico di spirito goliardico. Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo ha scoperto una carica vitale inarrestabile, tale da sorprendere chi si attende un atteggiamento di ben altra natura da un personaggio di tale fama e lignaggio. Un episodio emblematico ha ancor più commosso chi lo ha ammirato: Marco Crosara, coetaneo e compagno di vita e di avventure di Giannino, nonché suo coéquipier nelle due Mille Miglia vittoriose, si è spento il 19 luglio, cinque giorni dopo il suo grande amico. Forse per ricomporre l’equipaggio vincente.
Federico Bezzi
GLAMOUR
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an a brown suit turn into blue, and then into yellow? Impossible? No, if this dress dating back to 1950 is also the most famous in the history of motor racing: we’re talking about the famous double-breasted worn by Count Giannino Marzotto during his victorious Mille Miglia. The chronicles of the time written by Manuel Vigliani, the “minstrel of the Mille Miglia”, tell of the amazement and skepticism with which was welcomed, in Viale Venezia, the scion of the Valdagno dynasty, the Marzotto, founders of what was the largest Italian textile group. At the punching in Piazza della Vittoria, and then at the start from Viale Venezia, Giannino, driving his Ferrari 195 S berlinetta, sported an impeccable suit with tie, undergoing the irony of the other professionals and the well-known champions, who wore the usual ordinance suit. But the other pilots stopped laughing when the young noble from Vicenza, in a completely unexpected way, ended the race with an amazing first place, raising his double-breasted to legend. For the record, Giannino Marzotto confirmed his skills by repeating his success in 1953, this time wearing a more comfortable cashmere sweater, but without giving up the tie. On both occasions, Marco Crosara, a friend from childhood, was at his side. What Vigliani did not report in his articles was the color of the dress; the photos of the time, obviously in black and white, do not help us, except to establish that the fabric is not plain, but with a texture called “partridge’s eye”. The Ferrari 195 S was metallic blue, and someone wrote that the tie worn by Marzotto was the same color as the car. In an interview with Rai in the 1970s, Giannino Marzotto stated that the jacket was blue. This interview was found in the Rai archives by Ezio Zermiani, who, as curator of the audiovisual material of the Museo della Mille Miglia, included it in the audio-guide of the Museum itself, where the suit was displayed for two years. Therefore, the visitors of the Museum were astonished when, while they were listening to the text, they found themselves looking at a dress that looked like amaranth (optical effect given by the texture of the dress, consisting of a warp and weft of the fabric with black, beige and red yarn). But how did the famous suit get in Brescia? In the early nineties, Giannino donated it to the Bonfanti Automobile Museum in Romano d’Ezzellino, near Bassano, of which he was honorary president. At the opening of the Mille Miglia Museum, at the request of the Mille Miglia Club Franco Mazzotti, the Bonfanti Automobile Museum burrowed the dress to the museum of Brescia for a period of two years, together with the cups won by Marzotto at the Mille Miglia. The dress arrived in Brescia along with a butter-colored silk shirt, and a tie with a herringbone pattern in beige hue, in the center of which a moth had dug a nice hole. The curator of the fashion and costume section of the Mille Miglia Museum, the well-known theatrical costume designer Simone Valsecchi, then
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decided to cover the hole with a pin. At the inauguration of the Museum, on 5 November 2004, with the spirit that distinguished him, Giannino Marzotto publicly stated that he did not recognize himself in the image provided to the public by that suit, and because the pin on the tie made it, according to him, look “effeminate” (the original expression was more politically incorrect). Marzotto also said that the shirt and the tie were not the original ones, and that he would have brought the right ones. A month later, Saturday 11 December, at the Hotel Vittoria, the pre-Christmas meeting of the Mille Miglia Club Franco Mazzotti, of which Giannino Marzotto was president, was held. Before lunch, the Count had jokingly renewed his disappointment about the scarce virility of the suit with the pin on the tie. When the time came for the official speeches, holding a sandwich instead of the microphone that didn’t work, Marzotto exclaimed: «...that dress is not mine, but that of an effeminate (euphemism, N.d.A.); I don’t recognize him, also because that is the only double-breasted I have owned! This one was probably bought by Benetton. To put things right, I brought the shirt I was wearing that day, made with the silk of an American parachute, and an appropriate tie. The pin is a gift from the president Bontempi (then president of ACI Brescia)». While Giannino winked at the director of the Museum, there were great laughs among those who knew the verve of Count Marzotto who, notoriously, wore only double-breasted clothes and who, belonging to the family owning a huge economic empire based on the textile industry , today in competition with the Benetton neighbors, owned a rich wardrobe. On the contrary, there was some disconcertment among the many present who were not familiar with the bizarre character of the champion; inevitably, many wondered if the dress exhibited at the Mille Miglia Museum was actually the original one, including the press correspondents who, the following day, titled that the dress was not that of Marzotto. We can reassure the fans: dress and shirt - then displayed at the Mille Miglia Museum and today at the Bonfanti Automobile Museum - are those worn by
Giannino in 1950 during the victorious race, while the tie is not the original one, although belonging to the same Marzotto. However, the doubt remains about the color of the dress. Beyond what Marzotto said at the inauguration of the Museum (before seeing the hated and ambiguous brooch) about the authenticity of the dress, the “yellow” is revealed in a chapter of the book “The saga of the Marzottos”, published by Giorgio Nada Editore and signed by Cesare De Agostini, one of the most famous automobile historians. Below a picture of Giannino Marzotto, portrayed at the Bonfanti Museum next to the dress, we can read: “A legend began to peep out and, as always, it was more beautiful than reality: that double-breasted, of a vaguely reddish-brown color, became blue. The Count who wins the Mille Miglia in blue double-breasted was something irresistible for journalists, already intrigued by the age of the winner: only twenty-two years old, an unbeaten record”. During an informal interview with the members of the Mille Miglia Club, Marzotto specified: “In truth, in 1950, I participated in my first Mille Miglia believing that I would have to retire due to a car problem. Fearing having to face a long journey back, perhaps by train, I thought it was appropriate to go home well dressed, in a formal suit and tie ». “Noblesse oblige”, dear Count. Sixty-two years after that victory, on July 14, 2012, Count Giannino Marzotto passed away at the age of eighty-four, maintaining his very remarkable intellectual acuity until a few months before his death. Those who had the good fortune to meet him discovered an unstoppable vital charge, to the point that those who expected an attitude of quite another nature from a character of such fame and lineage remained very surprised. An emblematic episode has even more moved those who admired him: Marco Crosara, the same age and companion of life and adventures of Giannino, and his coéquipier in the two victorious Mille Miglias, died on July 19, five days after his great friend. Perhaps to recompose the winning crew.
Federico Bezzi
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Omaggio al Pilota Tazio Nuvolari Nuvolari è bruno di colore. Nuvolari ha la maschera tagliente. Nuvolari ha la bocca sempre chiusa, di morire non gli importa niente. Corre se piove, corre dentro al sole. Tre più tre per lui fa sempre sette. Con l’Alfa Rossa fa quello che vuole dentro al fuoco di cento saette
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Tribute to the racecar driver Tazio Nuvolari Nuvolari is brown in color. Nuvolari has a sharp mask. Nuvolari’s mouth is always closed, he doesn’t care about dying. He runs if it rains, he runs into the sun. Three plus three is always seven for him. With the Alfa Rossa he does what he wants in the fire of a hundred arrows.
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Scopri l’importanza della concentrazione Le abitudini necessarie per lo sviluppo di una condotta trionfante
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uoi trionfare, se ci credi! Quest’articolo parla di qualcosa che occupa una posizione chiave nella vita di ognuno di noi, e la ragione psicologica su cui si basa è indispensabile per la vita di tutti giorni. Iniziamo col definire che cosa intendiamo con la parola concentrazione. La concentrazione è l’atto di fermare la mente su un dato desiderio finché il modo e i mezzi per la sua realizzazione non vengono elaborati e messi in funzione con successo. Sono due le leggi importanti che entrano in azione quando ti concentri su un dato desiderio: la legge dell’auto-suggestione e quella dell’abitudine. L’abitudine si sviluppa spesso dall’ambiente, dal fare la stessa cosa nello stesso modo più volte. Dalla ripetizione, dal pensare gli stessi pensieri più e più volte. Una volta formata, assomiglia a un blocco di cemento difficile da rompere. L’abitudine è alla base della formazione di tutta la nostra memoria. La mente umana trae il materiale di cui è formato il pensiero dall’ambiente circostante. E l’abitudine cristallizza questo pensiero in un ambiente permanente. Lo memorizza nella mente subconscia. Diventa una parte vitale della nostra personalità, in grado di influenzare silenziosamente le nostre azioni, formare i nostri pregiudizi e le nostre inclinazioni, e controllare le nostre opinioni. Quando un’abitudine è ben formata, non importa quale sia la sua natura. Cominciamo a vedere quindi l’importanza di selezionare il nostro ambiente con la massima cura. Perché l’ambiente è il terreno di alimentazione da cui il cibo che entra nelle nostre menti viene estratto. L’ambiente fornisce gran parte del cibo e i materiali
dai quali creiamo il pensiero, e l’abitudine li cristallizza rendendoli permanenti. Capisci naturalmente che, con ambiente, intendo la somma totale dalle fonti dalle quali sei influenzato sensorialmente. Un’abitudine è un percorso mentale lungo il quale le nostre azioni hanno viaggiato per un po’ di tempo, rendendo il percorso più profondo e più largo ogni volta. Quando cammini per campi o boschi, guarda come ti viene naturale scegliere il percorso più battuto, rispetto a crearne uno nuovo. La linea di azione mentale è esattamente la stessa: è il movimento lungo le linee di minore resistenza, il passaggio lungo i sentieri più battuti. Le abitudini sono create dalla ripetizione, si formano in base ad una legge naturale osservabile in tutte le cose animate. E qualcuno direbbe, anche nelle cose inanimate. Pensa ad un foglio di carta che, una volta piegato in un certo modo, tenderà sempre a ripiegarsi lungo le stesse linee. Ma anche a guanti e pantaloni, che prendono la forma di chi li indossa. La legge è in funzione dappertutto. Ricorda sempre qual è il migliore, e si potrebbe dire unico, modo con cui possono essere rimosse le vecchie abitudini: formarne di nuove, per contrastare e sostituire quelle indesiderate. Forma nuovi percorsi mentali lungo cui viaggiare, e quelli vecchi, nel tempo, spariranno praticamente per il disuso. Ogni volta che viaggi lungo il percorso di un’abitudine mentale più desiderabile, rendi più profondo e ampio il percorso, e così il viaggio sarà più facile.
Sidoine Assignon
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Discover the importance of concentration The necessary habits for the development of a triumphant behaviour You can be triumphant, if you believe it! This article will talk about something very important in our lives, and the psychological reason on which it is based is essential for our everyday life. Let’s start defining what we mean with the word concentration. Concentration is the act of focusing your mind on a certain desire until you can successfully work out the ways and the means for its achievement. Two are the laws which come into operation when you concentrate on a certain deside: the law of self-suggetion and the law of habit. Habit is usually developed by the environment, by repeatedly doing the same thing in the same way, i.e. making the same thoughts over and over. Once it has formed, the habit looks like a concrete block, it’s very hard to break it. The habit forms our memory. The human mind draws the material of which thought is formed from the surrounding environment, and the habit crystallizes this thought in a permanent environment memorizing it in the subconscious mind, making it an essential part of our personality; this way, it can influence our actions, shape our prejudices and our inclinations, control our opinions. When a habit is well formed, its nature has no importance. We understand, then, the importance to choose our environment with extreme care, because it is the soil from which our mind draws nourishment. The enviroment in which we live provides much of the materials for the formation of thought, and the habit crystallizes
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and makes them permanent. As you can guess, with “environment” we mean all the sources from which you are sensorially influenced. A habit is a mental path along which our actions have traveled for some time, making the path every time deeper and larger. When you walk through a wood, you naturally prefer to walk the old path than to make a new one. The mind works the same way: walks through the path of least resistance. Habits are created by repetition, they are formed according to a natural law observable in all animated things. And, as someone would say, in inanimate things too. Let’s just think about a paper sheet: once folded in a certain way, it will always tend to fold back along the same lines. The same for gloves and trousers, which take the shape of the wearer. The law works everywhere. Remember what is the best, and probably the only, way to remove the old habits: to form new ones which can counteract and replace the ones you don’t want any longer. Form new mental paths along which to travel, and the old ones will soon disappear. Every time you travel along the path of a new and more desirable habit, you make the path deeper and larger to make the journey easier. Have a nice Mille Miglia everyone!
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1,8
6
Karl-Heinz Kuck
D
Arndt Frese
D
O.M.
665 S SUPERBA 2000
1927
1,8
7
Albert Wetz
L
Romain Colle
L
O.M.
665 S MM SUPERBA 2000
1927
1,8
8
Corinna Fendt
D
Johann Georg Fendt
D
O.M.
665 S MM SUPERBA 2000
1927
1,8
9
Fabrizio Rossi
I
Dino Bonatti
I
O.M.
665 SS MM SUPERBA 2200
1929
1,8
10
Lorenzo Turelli
I
Mario Turelli
I
O.M.
665 S MM SUPERBA 2000
1929
1,8
11
Roberto Miatto
I
Francesca Miatto
I
O.M.
665 S MM SUPERBA 2000
1929
1,8
12
Giuseppe Nobis
I
Paola Mambrini
I
O.M.
665 S MM SUPERBA 2200
1930
1,8
13
X
-
X
-
-
-
14
Hans Albrecht
D
Christian Plangger
D
O.M.
665 SS MM SUPERBA 2200
1931
1,8
I
Pietro Benvenuti
I
BUGATTI
TYPE 23 BRESCIA
1923
1,7
NL
BENTLEY
3 LITRE
1923
1
-
-
15 16
Redaelli Giuseppe Joost Peereboom
17
X
18
Susanna Goemaat-Branderhorst
19
Giacomo Foglia
20 Giulio Felloni
NL -
Sjoerd Peereboom X
-
1,7
BUGATTI
TYPE 35 GRAND PRIX
1925
1,75
BUGATTI
TYPE 35 A
I
BUGATTI
Type 23
1925
1,7
GB
BUGATTI
TYPE 35 A
1925
1,75
I
Carla Enrica Foglia
I
OM
Alfonso Rizzo
22
Luigi Carlini
CH
Raymond Jennings
23
Alessandro Molgora
24
-
1923
NL
Hani Al Zubair
21
-
RL SS TORPEDO
Gus Van Genugsten
Riccardo Felloni
-
ALFA ROMEO
NL
I
-
I
1925
Sergio Parzani
I
LANCIA
LAMBDA V SERIE
1925
1,75
Simon Kidston
CH
Emanuele Collo
I
BUGATTI
TYPE 35 GRAND PRIX
1925
1,75
25
Vasiliy Lantsov
B
Eleonora Laqueur
B
BUGATTI
TYPE 23 BRESCIA
1925
1,7
26
Domenico Battagliola
I
Emanuel Piona
I
BUGATTI
TYPE 37
1926
1,7
27
Filippo Tanfoglio
I
Mattia Colpani
I
BUGATTI
TYPE 37
1926
1,7
28
Marco Gatta
I
Eugenio Piccinelli
I
AMILCAR
CGSS SILURO
1926
1,7
29
Bruno Ferrari
I
Carlo Ferrari
I
BUGATTI
TYPE 37
1927
1,7
30
Ezio Ronzoni
I
Andrea Ronzoni
I
BUGATTI
TYPE 40 GS
1927
1,75
31
Tiberio Cavalleri
I
Cristina Meini
I
LANCIA
LAMBDA VII SERIE
1927
1,75
Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it
DEUTSCHE BANK
Special List
1,75
I
000 MIGLIA S.r.l. ocietà soggetta a direzione coordinamento da parte ell‘ Automobile Club di Brescia i sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.
SPONSOR/NOTE
Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it
113
ORDINE DI PARTENZA
32 33
Gianmario Fontanella Giovanni Luca Murru
I
Anna Maria Covelli
I
LANCIA
LAMBDA VII SERIE CASARO
1927
1,8
I
Massimo Destro Castaniti
I
B.N.C.
527 MONZA
1927
1,7
Barbara Ruffini
RA
BUGATTI
TYPE 40
1927
1,75
34
Juan Tonconogy
RA
35
Massimiliano Paglione
I
36
Oskar Meier
37
Alessio De Angelis
I
RALLY
ABC GRAN SPORT
1927
1,7
CH
Katerina Batouskova
I
BUGATTI
TYPE 37A
1927
1,7
Augustinus Verharen
NL
Fons Verharen
NL
LANCIA
LAMBDA VII SERIE
1927
1,75
38
Vanni Curridor
L
Goy Feltes
L
BUGATTI
TYPE 38 Gran Sport
1927
1,7
39
X
-
X
-
-
-
-
40
Mario Ronzoni
I
Ermanno Acerbis
I
LANCIA
LAMBDA VIII SERIE
1928
1,75
41
Paolo Basilico
I
Alessandro Cappella
I
ALFA ROMEO
6C 1500 SUPER SPORT
1928
1,8
42
Paolo Nolli
I
Alberto Orioli
I
FIAT
520 TORPEDO
1928
1,65
43
Sergio Carrara
I
Sebastiano Carrara
I
FIAT
521 TORPEDO
1928
1,65
44
Alex Von Mozer
NL
NL
LANCIA
LAMBDA VIII SERIE
1928
1,75
45
Kyoto Takemoto
J
J
BUGATTI
TYPE 40
1928
1,75
46
David Atcherley
USA
Richard Poole
USA
ALFA ROMEO
6C 1500 SUPER SPORT
1928
1,8
47
Frederica Kirkpatrick
GB
Simon Kirkpatrick
GB
BUGATTI
TYPE 37A
1928
1,7
48
Gianni Acciai
I
Susanna Peruzzi
I
CHRYSLER
72 DE LUXE ROADSTER
1928
1,7
49
Herbert Diess
D
Jon Drechsler
D
BUGATTI
TYPE 35 B
1928
1,75
50
James Darren Morcombe
AUS
Chiara Montalbetti
I
RALLY
ABC GRAN SPORT
1928
1,7
51
52 53
John Houtkamp Alessandro Marzotto Robert Anthony Maclean
54
Joop Jansen
55
Shawn Till
Marco Geeratz Junko Takemoto
-
NL
Rutger Houtkamp
NL
LANCIA
LAMBDA TIPO 223 VIII SERIE
1928
1,8
I
Sebastiano Marzotto
I
LANCIA
LAMBDA TIPO 221 SPIDER CASARO
1929
1,8
GB
Anna Maclean
GB
LANCIA
LAMBDA VIII SERIE
1928
1,8
NL
Evelien Jansen
NL
BUICK
MASTER SIX COUPE
1928
1,7
USA
Oriol Vilanova
ES
BUGATTI
TYPE 40
1928
1,75
Christina Marie Centeno Natoli
USA
SALSMON
1100 GRAND SPORT
1928
1,65
1930193119321934
1928
56
Stefano Natoli
USA
57
Ward Vleugels
B
Jos Stevens
B
INVICTA
4,5 LITRE HIGH CHASSIS LE MANS
1928
1
58
Massimo Amenduni Gresele
Special List
I
Fabrizio Vicari
I
ALFA ROMEO
6C 1500 SUPER SPORT MM
1928
1,8
1929
59
Giovanni Moceri
I
Daniele Bonetti
I
ALFA ROMEO
6C 1500 SUPER SPORT
1928
1,8
FCA
60
Stefano Valente
CH
Arturo Merzario
I
ALFA ROMEO
6C 1750 SS ZAGATO
1929
1,8
FCA
61
Arturo Cavalli
Petronilla Pezzotti
I
ALFA ROMEO
6C 1750 SS YOUNG
1929
1,8
FCA
0 MIGLIA S.r.l. età soggetta a direzione ordinamento da parte ‘ Automobile Club di Brescia ensi dell‘art. 2497 Bis C.C.
114
I
Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it
FCA
Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it
Starting list
62
Ambrosi Giuseppe
63
Axel Marx
64
Luigi Ambrosi
I
ALFA ROMEO
6C 1750 GS ZAGATO
1931
1,8
CH
Fabrizio Buonamassa
I
ALFA ROMEO
6C 1750 GS BRIANZA
1932
1,75
Sergio Sisti
I
Anna Gualandi
I
LANCIA
LAMBDA VIII SERIE CASARO
1929
1,8
65
Bruno Marini
I
Riccardo Marini
I
BUGATTI
TYPE 40
1929
1,75
66
Andrea Luigi Belometti
I
Doriano Vavassori
I
LANCIA
LAMBDA VIII SERIE CASARO
1929
1,8
67
Emilio Bordoli
I
Matteo Pozzetti
I
SALMSON
GS 8 GD SPORT
1929
1,65
68
Alejandro Lopez
ALFA ROMEO
6C 1750 SS ZAGATO
1929
1,8
69
Olindo Deserti
I
Marco Torlasco
I
LANCIA
LAMBDA 223 VIII SERIE
1929
1,75
70
Mauro Ferrari
I
Andrea Ferrari
I
BUGATTI
TYPE 40
1929
1,75
71
Cosimo Luisi
I
Massimo Capozio
I
ALFA ROMEO
6C 1750 GS ZAGATO
1929
1,75
72
Helmut Rothenberger
D
Johann Klimmer
A
MERCEDES-BENZ
710 SSK
1929
1,75
73
Marc Rollinger
L
Raymond Niesen
L
ALFA ROMEO
6C 1750 SS ZAGATO
1929
1,8
BENTLEY
4,5 LITRE SC
1930
1,7
ALFA ROMEO
6C 1750 GS CARROZZERIA SPORT
1930
1,75
I
RA
GB
Gabriel Gourovich
Karoline Friederike Seyerle
RA
1931
FCA FCA
1929
1929 KIENLE
74
Juergen Ernst
75
Riccardo Perletti
76
Brian Dennis Gush
GB
Edward Gushue
USA
BENTLEY
4,5 LITRE SC
1930
1,7
77
Keith Roberts
GB
Roger Smith
GB
ALFA ROMEO
6C 1500 SUPER SPORT ZAGATO
1930
1,8
78
Robin Peel
GB
Timothy Stevens
GB
BENTLEY
4,5 LITRE SC
1930
1,7
79
X
-
X
-
-
-
80
Federico Bocelli
I
Arnaldo Pasotti
I
RALLY
NC SPORT
1931
1
81
Andrea Vesco
I
Andrea Guerini
I
ALFA ROMEO
6C 1750 SS ZAGATO
1929
1,8
VILLA TRASQUA
1929
1,75
VILLA TRASQUA
I
Ezio Perletti
GB I
-
-
82
Remon Vos
CZ
Alexander Verbeek
NL
LANCIA
83
Henk Van Der Kwast
LAMBDA Weymann COUPÉ VIII SERIE
NL
Erik Van Der Kwast
NL
ALVIS
SPEED 20 SB
1934
1
84
Giorgio Ciresola
I
Stefano Franchini
I
FIAT
514 S
1931
1,65
I
Aldo Olli
I
FIAT
514 MM
1931
1,7
Gian Paolo Cavagna Andrey Pankovsky Johannes Branderhorst
RUS
Pavel Pankovsky
RUS
ASTON MARTIN
LE MANS
1932
1,65
NL
Johanna Evelina Branderhorst
NL
GRAHAM-PAIGE LUCENTI
INDIANAPOLIS SPECIAL
1932
1
88
David Martyr
GB
Marion Martyr
CH
ASTON MARTIN
LE MANS
1933
1,65
89
Alberto Gnutti
I
Giuliano Gnutti
I
ASTON MARTIN
LE MANS
1933
1,65
90
Andrea Giacoppo
I
Daniela Grillone Tecioiu
I
FIAT
508 S "BALILLA" SPORT COPPA D'ORO
1933
1,6
85 86 87
91
Clinton Smith
GB
Dawn Smith
GB
MG
K3 MAGNETTE
1933
1,7
92
Dieter Roschmann
D
Jutta Roschmann
D
ALFA ROMEO
8C 2300 SPIDER TOURING
1933
1,75
000 MIGLIA S.r.l. ocietà soggetta a direzione coordinamento da parte ell‘ Automobile Club di Brescia i sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.
Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it
1937
Special List
Special List
Special List
VILLA TRASQUA
WOODHAM MORTIME
Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it
115
ORDINE DI PARTENZA
93
Francis Heyse
B
Yves De Vynck
B
TALBOT
AV 105S
1933
1,65
94
Karel Ten Cate
NL
Paul Ten Cate
NL
ASTON MARTIN
LE MANS
1933
1,7
95
Maurizio Ceretti
S.I.A.T.A.
FIAT 508 SPORT
1933
1,6
96 97
I
Giovanni Benassuti
I
David Hall
GB
Michael Macgregor
GB
ASTON MARTIN
LE MANS SPECIAL
1933
1,65
Roderick Jack
GB
Elizabeth Jack
GB
ALFA ROMEO
8C 2300 MONZA
1933
1,75
I
Raffaele Vinci
I
ROVELLI-FIAT
1100 TESTADORO SPORT
1934
1,7
1934
1,6
1934
1,6
98
Aurelio Valentini
99
Massimo Bettinsoli
I
Emiliano Monella
I
FIAT
100
Arturo Mola
I
Nicola Donà
I
FIAT
101
Christof Stocker
A
Dieter Stocker
A
ASTON MARTIN
INTERNATIONAL
1934
1
I
Massimo Di Amato
I
FIAT
508 S "BALILLA" SPORT COPPA D'ORO
1934
1,6
LANCIA
AUGUSTA
1934
1,55
FIAT
508 CS BALILLA SPORT SPECIALE
1934
1,65
102 103
Fabrizio Di Amato James William De Penning
Abhishek Basu
IND
Stephan Lenert
L
1947
Special List
1935
104
Marc Lenert
L
105
Matthias Laqueur
NL
Joachim Laqueur
NL
LAGONDA
M45 RAPIDE
1934
1,65
106
Norbert Roos
D
Andreas Schmid
D
BENTLEY
3.5 LITRE TOURER
1934
1,65
B
Catharina Goedmakers-Cerfonteijn
B
LAGONDA
M45 RAPIDE
1934
1,7
1935
I
Nicoletta Moroni
I
SINGER
SPECIAL SPEED
1935
1
I
Luigi Pugliese
I
FIAT
508 S "BALILLA" SPORT COPPA D'ORO
Special List
1935
1,6
I
Luigino Tommasini
I
ALFA ROMEO
6C 2300 PESCARA SPIDER
1935
1,55
1936
FIAT
508 CS "BALILLA" MM BERLINETTA
1935
1,6
1936
-
-
1936
1,65
107 108 109 110
Ronald Goedmakers Ambrogio Ripamonti Francesco Pugliese Giancarlo Fisichella
111
Matteo Belotti
I
Ingrid Plebani
I
112
X
-
X
-
113
Tessa Van Arkel
CH
Paul Van Arkel
CH
BENTLEY
3,5 LITRE
PERLAGE 19511952
ASTON MARTIN
SPEED "SPA SPECIAL"
1936
1,55
B
RILEY
SPRITE
1936
1,6
NL
ALFA ROMEO
8C 2900 A "BOTTICELLA"
1936
1,75
I
RILEY
SPRITE
1936
1,6
Francesca Ruggeri
I
ASTON MARTIN
2 LITRE SPEED MODEL
1937
1,6
Lapo Ermini
I
B.M.W.
328
1937
1,6
CH
LAGONDA
LG 45 RAPIDE
1937
1
Special List
Judith Haentjes
D
VOLPINI LANCIA
LANCIA APRILIA
1937
1,35
1940
B
Mathias Peter A. Vanhauter
B
FIAT
508 C SPIDER SPECIALE
1937
1,65
1938'40-'47'48
J
Atsushi Suganuma
J
FRAZER NASH
328
1937
1,65
114
David Freeman
GB
115
Didier Vynckier
B
Peter De Smet
116
Frans Van Haren
NL
Leony Hendriks
117
Lorenzo Toninelli
I
Lorena Cozzolino
118
Silvia Marini
I
119
Ermini Massimo
I
120
Alan Hulsbergen
CH
Daniel Schindler
121
Michael Haentjes
D
122
Bernard Vanhauter
123
Toshiharu Sekiguchi
1000 MIGLIA S.r.l. Società soggetta a direzione e coordinamento da parte dell‘ Automobile Club di Brescia ai sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.
116
GB
508 S "BALILLA" SPORT COPPA ORO 508 S "BALILLA" SPORT COPPA ORO
1934
Russell Busst
GB
Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it
Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it
1936
Starting list
124
Andrea Rossi
I
Edoardo F. Bonanomi
I
S.I.A.T.A.
FIAT 500 SPORT
1938
1,5
125
Stephane Sertang
B
Annick Ginion
B
B.M.W.
328
1938
1,6
GINION WAVRE
126
Johan Beerlandt
B
Michele Buchter
B
B.M.W.
328
1938
1,6
GINION WAVRE
127
Adam Draizin
Eyal Elkon
IL
MG
SA
1938
1,55
128
X
-
X
-
-
-
-
129
Riccardo Pozzoli
I
Maurizio Aiolfi
I
FIAT
508 C "BALILLA" 1100 BERLINA
1938
1,5
130
Simone Bonomi
I
Tarcisio Bonomi
I
B.M.W.
328
1939
1,6
131
Paolo Bucchi
I
Maria Angela Snelli
I
MG
TB
1939
1,6
132
Angelo Zanutel
I
Adriano Bagni
I
FIAT NSU
508 C "BALILLA"
1939
1,55
133
X
-
X
-
-
-
-
-
134
Paolo Merloni
I
Francesco Merloni
I
B.M.W.
328
1939
1,6
135
Antonio Belotti
I
Ugo Gambardella
I
LANCIA
APRILIA 1350 CABRIO
1940
1,55
136
Antonio Rossi
I
Rudy Briani
I
S.I.A.T.A.
1100 MM BERLINETTA VIOTTI
1940
1,6
137
X
-
X
-
-
-
-
138
Adrianus Branderhorst
NL
Nanette Ouwendijk-Branderhorst
NL
ALFA ROMEO
6C 2500 S BERLINETTA TURINGA
1944
1,6
139
Stefaan Bettens
B
Igor Bettens
B
D.B.
CITROEN 2000 SPORT
1945
1,55
I
Nunzia Del Gaudio
I
CISITALIA
202 S SPYDER MM
1947
1,7
I
STANGUELLINI
FIAT 1100 BERLINETTA BERTONE
1947
1,4
D
ALFA ROMEO
6C 2500 SS COMPETIZIONE
1947
1,65
I
CISITALIA
202 S SPYDER MM
1947
1,7
ALFA ROMEO
6C 2500 S CABRIOLET PININ FARINA
1947
1,6
1949
140 141 142 143
Ermanno De Angelis Gerardo Nardiello Stefan Rybczynski Paolo Danieli
USA
I D I USA
Ivano Cono Germano Fazio Sabrina Nebenfuehr Riccardo Bailo
1940
1950
1948
145
Steven Snauwaert
B
Alex Louwaege
B
HEALEY
DUNCAN DRONE
1947
1,6
1949
146
Ton Ottevanger
NL
Tineke OttevangerLittooy
NL
CISITALIA
202 S SPYDER MM
1947
1,75
1947
147
X
-
-
X
USA
-
VETTURE MILITARI
Stephen Bruno
-
Kim Bruno
-
144
-
-
-
148
Maria Gaburri
I
Benedetta Gerosa
I
ERMINI TINARELLI
149
Michele Cibaldi
I
Andrea Costa
I
GILCO MARIANI
FIAT 1100 SILURO
1948
1,7
1949
150
Mario Tomasoni
I
X
-
AMP PRETE
ALFA MASERATI 2500
1948
1,75
1949
151
Livio Colosio
I
Fabio Colosio
I
FIAT
SIATA 750 SPORT "FENOCCHIO"
1948
1,45
1948
152
X
153
Haruo Masuda
J
Yoshiko Masuda
J
CISITALIA
COLOMBO BARCHETTA
1948
1,65
154
Ivan Rosen
A
Bar-Gil Zvi
FRAZER NASH
LE MANS REPLICA
1948
1,55
000 MIGLIA S.r.l. ocietà soggetta a direzione coordinamento da parte ell‘ Automobile Club di Brescia i sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.
1100 SPORT
1948
1,65
X
CH
Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it
1949
Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it
117
ORDINE DI PARTENZA
155
Mark Cooper
James Henery
GB
CISITALIA
202 S SPYDER MM
1948
1,75
1949 195319541955 19501951 19501952
156
Mark Thieme
NL
Louise Thieme Van Vleuten
NL
FIAT
1100 S MM BERLINETTA "GOBBONE"
1948
1,55
157
Rob Nijhof
NL
Max Nijhof
NL
OSFA FACCIOLI
750 SPORT
1948
1,5
158
Tjeerd Van Den Berg
NL
Natalia De Haan
NL
CISITALIA
202 SC PININFARINA
1948
1,55
159
Volkert Doeksen
NL
Philip Van Zuijlen Van Nijevelt
NL
CISITALIA
202 SC PININFARINA
1948
1,55
160
X
-
-
-
-
161
Adolphus Leonardus Jans
NL
Liset Jans
NL
VERITAS
RS
1949
1,6
162
Adrian Berry
GB
Hannah Goodman
GB
BRISTOL
400 FARINA
1949
1,45
163
Ali Ghandour
RL
Nicolas Abdelnour
RL
JAGUAR
XK 120 LIGTHWEIGHT
1949
1,5
IL
OSCA
MT 4 1100
1949
1,7
1949
NL
FIAT
500 B "TOPOLINO"
1949
1,3
MASERATI
A6 1500 BERLINETTA PININ FARINA
19491950
1949
1,55
-
X
-
Ronit Schwartz Shraga Tjitske Veurink Boland
164
Elad Shraga
IL
165
Elisabeth Van Empel - Berkers
NL
166
Eric Van Schaik
NL
Winneke Bruil
NL
167
Franca Boni
I
Monica Barziza
I
LANCIA
APRILIA 1500
1949
1,4
168
Frank Groenewegen
D
Bas Coret
B
MASERATI
A6 1500 BERLINETTA PININ FARINA
1949
1,55
169
Giorgio Becchetti
I
Elisa Becchetti
I
HEALEY
2400 SILVERSTONE D-TYPE
1949
1,55
170
Hiroyuki Takigawa
J
Yu Takigawa
J
OSCA
MT4 1100 2AD
1949
1,7
171
Ioannis Pipilis
GR
172 173
Johann Louis Raymond Felix Lorenzo Lenarduzzi
Nikolaos Pipilis
GR
JAGUAR
XK 120 LIGTHWEIGHT
1949
1,5
F
Janni Marie Felix
D
LANCIA
APRILIA 1500
1949
1,4
NL
Guido Cornelis Van As
NL
FIAT
1100 B "MUSONE"
1949
1,4
Jan De Boer
NL
TALBOT LAGO
T26 GRAND SPORT
1949
1,65
Hotsumi Ichiba
J
STANGUELLINI
FIAT 1100 SPORT
1949
1,7
1949
1951
1949
174
Roland De Boer
NL
175
Takashi Watanabe
J
176
Eric Van Dijk
NL
X
-
TALBOT LAGO
T26 GS BERLINETTA
1950
-
177
Albrecht Vanhoutte
B
Karel Vincke
B
HEALEY
2400 SILVERSTONE E-TYPE
1950
1,5
178
Corrado Minussi
I
Paolo Perego
I
ERMINI
FIAT 1100 SILURO
1950
1,65
1950
179
Gino Perbellini
I
Danilo Verzeletti
I
BIONDETTI
SPECIAL
1950
1,7
1950
180
Ivan Sabbe
B
Frank Jozef Jan Antoon Adins
B
ZAGATO
FIAT 1100 E BERLINETTA
1950
1,45
1954
181
Jaysen Cristofaro
USA
JAGUAR
XK 120 LIGTHWEIGHT
1950
1,5
182
Leendert Van Adrighem
NL
GILCO FONTANA
FIAT 1100 SPORT
1950
1,65
183
Luca Pascolini
I
184
Ludo Sarens
1000 MIGLIA S.r.l. Società soggetta a direzione e coordinamento da parte dell‘ Automobile Club di Brescia ai sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.
118
GB
CDN
NL
Bryant Kreaden Samuel H.J. Klaasse
NL
Joe Bastianich
I
HEALEY
2400 SILVERSTONE E-TYPE
1950
1,5
Linda Cooreman
B
ERMINI
FIAT 1100 BERLINETTA MOTTO
1950
1,65
Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it
Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it
19501951
1950
19501951
Starting list
185
Markus Geessink
Edwin Lammertink
NL
ABARTH
FIAT 1400 BERLINETTA TOURING
1950
1,45
186
Nathalie Pohl
D
Hans Georg Wiessner
D
FERRARI
275 S/340 AMERICA
1950
1,7
187
Paulus De Wilt
NL
Olga De Wilt-Koelewijn
NL
FIAT
500 C "TOPOLINO"
1950
1,25
188
Nigel Lempriere
GB
Robert Lee
GB
JAGUAR
XK120 LIGHTWEIGHT
1950
1,5
189
Pieter Olthof
NL
Lars Olthof
NL
BENEDETTI
GIANNINI 750 SPORT
1950
1,65
1950
1,55
1952 19501951195219531954 19511952 1952
190
Robert Peil
D
Martin Guthy
D
MASERATI
A6 1500 BERLINETTA PININ FARINA
191
Rudolf Hug
CH
Mark Woodhouse
GB
HEALEY
WESTLAND
1950
1,55
192
Sabine Goethals
B
B
STANGUELLINI
1100 SPORT
1950
1,65
193
Theo Quinto
USA
D
FIAT
1100 ES BERLINETTA PININ FARINA
1950
1,35
194
Steven Osborne
GB
GB
JAGUAR
XK120 LIGHTWEIGHT
1950
1,5
195
X
-
X
-
-
-
196
Gianmarco Lanza
I
Luciana Giudici
I
1950
1,6
1950
FAE TECHNOLOGY FAE TECHNOLOGY
Sylvie De Meuleneere Gero Hans Kamphenkel Rob Smith
PATRIARCA
GILCO GIANNINI 750 S
1950
197
Lorenzo Delpani
I
Angelo Facchinetti
I
ERMINI
1100 SPORT
1952
1,65
198
Stefano Brendolan
195219531954
I
Marco Corbetta
I
PORSCHE
356 1500
1951
1,5
1953
199
Stefano Podini
I
I
FERRARI
212/225 S EXPORT BERL. VIGNALE
1951
1,65
200
Arnold Van Der Smeede
Vincenzo Carlo Invernizzi
NL
Amo Bosman
NL
FIAT
500 C "TOPOLINO"
1951
1,25
1953
201
Art Bezemer
NL
Elias Ott
NL
ASTON MARTIN
DB2
1951
1,5
1952
202
Chevallard Philippe
1952
203
L
Marc Niedekorn
L
LANCIA
AURELIA B21
1951
1,4
Daniel Quek
SGP
Seow Kee Quek
SGP
LANCIA
AURELIA B20 GT 2000
1951
1,45
204
Emiel Penne
B
Frans Clarisse Penne
B
STANGUELLINI
1100 SPORT
1951
1,6
205
Jason Timms
GB
James Timms
GB
ALLARD
J2
1951
1,5
206
Michel Decremer
B
Marie Claire Martens
ASTON MARTIN
DB2
1951
1,45
207
Reinhold Plank
I
Michael Rivkin
PORSCHE
356 1100
1951
1,4
208
Stein Binnemans
B
Elisabeth De Geest
B
FIAT
500 C "TOPOLINO BELVEDERE"
1951
1,15
209
X
-
X
-
-
-
-
210
Krzyszrof Weka
PL
B
il nostro Menù
Dorota Weka
USA
PL
-
ASTON MARTIN
DB2 VANTAGE
1952
1,45
DAINA GRAN SPORT STABILIMENTI FARINA
1952
1,45
211
Achille Donati
I
Carlo Ambrosetti
I
S.I.A.T.A.
212
Gino Valentini
I
X
-
JAGUAR
XK120 OTS ROADSTER
1952
1,4
S.I.A.T.A.
DAINA GRAN SPORT STABILIMENTI FARINA
1952
1,45
213
Flavio Gandolfi
000 MIGLIA S.r.l. ocietà soggetta a direzione coordinamento da parte ell‘ Automobile Club di Brescia i sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.
NL
I
Giacinto Savoldi
I
Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it
1952
PERLAGE
Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it
119
ORDINE DI PARTENZA
214 215
Frederik Groenewegen Alexander Ribbink
Geert Kistemaker
NL
CISITALIA
202 D 2800 COUPÉ
1952
1,7
NL
Christiaan Vogelzang
NL
S.I.A.T.A.
DAINA GRAN SPORT STABILIMENTI FARINA
1952
1,45
216
Mario Righele
I
Umberto D'aiello
I
ALFA ROMEO
1900 AR 51 "MATTA"
1952
1,35
217
Giovanni Sperotto
I
Giuseppe Scaramozzino
I
FIAT
AR 51 CAMPAGNOLA
1952
1,3
218
Ugo Zanrosso
I
Pierangelo Camarmò
I
FIAT
500 C "TOPOLINO"
1952
1,2
219
Giovanni Piepoli
I
Giovanni Battista Collareta
I
FIAT
AR 51 CAMPAGNOLA
1952
1,3
220
Gordon Ketelbey
AUS
George Robert Edward Bottomley
GB
FIAT
8V BERLINETTA
1952
1,45
221
Henk Jacobs
NL
Maik Jacobs
NL
FERRARI
340 AMERICA SPIDER VIGNALE
1952
1,7
222
Isabelle Van Hoe
B
Barbara Brussels
B
FERRARI
225 S BERLINETTA VIGNALE
1952
1,65
1952
1,45
1952
1,35
223
Paolo Carlini
CH
Alessandro Martignoni
224
Leo Schigiel
USA
225
Lucas Hecker
226
DAINA GRAN SPORT STABILIMENTI FARINA 202 SC CABRIOLET PININFARINA
1952
VETTURE MILITARI VETTURE MILITARI VETTURE MILITARI VETTURE MILITARI
1952
I
S.I.A.T.A.
Lisa Schigiel
USA
CISITALIA
NL
Wilhelmus Schiepers
NL
CHRYSLER
SARATOGA 5300
1952
1,35
1953
Nicolas Bert
B
Bart Declercq
B
JAGUAR
C-TYPE
1952
1,7
1953
227
Ton Van Gennip
NL
Max Jonkers
NL
MERCEDES-BENZ
170 S CABRIOLET A
1950
1
228
Berry Peereboom
NL
Rieneke Peereboom
Special List
NL
JAGUAR
XK 120 OTS ROADSTER
1952
1,4
229
Johan Muelman
B
Sietse Koopmans
B
PEUGEOT
203
1955
230
Christian Geistdoerfer
D
Claudia Kunkel
D
PORSCHE
356 A 1500 GS CARRERA
1956
231
X
-
X
-
-
-
232 233 234
Paul Lee Quirina Lowuman John Houghtaling
USA D USA
-
PASQUALIN 750 SPORT
1952
1,5
1952
James Wood
NL
ASTON MARTIN
DB3 S
1952
1,65
1953
JAGUAR
XK 120 M COMPETITION
1952
1,4
I
-
X
-
236
Marco Astorri
I
Simona Zucchini
I
ALFA ROMEO
237
Prisca Taruffi
I
Savina Confaloni
I
ALFA ROMEO
238
Giuseppe Casali
I
June Morosini
I
ALFA ROMEO
I
Piero Giovanni Pissavini
I
FERRARI
1000 MIGLIA S.r.l. Società soggetta a direzione e coordinamento da parte dell‘ Automobile Club di Brescia ai sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.
19561957
PARISOTTO
X
Miki Biasion
1,5
GB
Franco Valobra
6C 2500 SS 1900 C SUPER SPRINT TOURING 1900 SPRINT CABRIOLET PININFARINA 250 MM SPIDER VIGNALE
Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it
VILLA TRASQUA VILLA TRASQUA
Daniel Woodrow Gruebel Lee
235
239
120
D
1949
1,55
FCA
1956
1,35
FCA
1953
1
FCA
1953
1,7
Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it
1954
FCA
Starting list
Andrew Stevens
GB
Henry Stevens
GB
JAGUAR
XK 120 OTS ROADSTER
1951
Balaji Ramamoorthy
USA
Ashley Ramamoorthy
USA
MERCEDES-BENZ
190 SL
1955
Henry Nassau
USA
Catharine Nassau
USA
A.C.
ACE
1954
James Helfrich
USA
Edward Helfrich
USA
JAGUAR
XK 140 OTS ROADSTER
1956
Jeff Lotman
USA
Adam Venit
USA
LINCOLN
CAPRI
1954
John Newton
AUS
Adam Newton
AUS
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1957
Michael Quaife
GB
Phil Quaife
GB
JAGUAR
XK 120 OTS ROADSTER
1951
Lawrence Macks
USA
Ellen Macks
USA
JAGUAR
XK 140 OTS ROADSTER
1955
Ramiro Garza
MEX
Gabriela Garza
MEX
JAGUAR
XK 120 OTS ROADSTER
1950
249
Warren Kennedy
GB
Mark Aldridge
GB
HEALEY
2400 ELLIOTT
1947
1,45
250
Darryl Martin Kennedy
GB
Ifor Huw Connell
GB
HEALEY
DUNCAN DRONE
1948
1,55
HEALEY COLLECTION
251
Doug Muirhead
GB
David Albertella
GB
AUSTIN HEALEY
100 M
1955
1,35
HEALEY COLLECTION
252
Kevin Shilling
GB
Duncan Brown
GB
A.C.
ACECA
1954
1,35
HEALEY COLLECTION
253
Mark Esom
GB
Terry Esom
GB
A.C.
ACECA
1955
1,35
HEALEY COLLECTION
254
Mikael Wiren
CH
Alexandra Klim-Wiren
CH
NASH HEALEY
SPORTS 3.8
1951
1,45
HEALEY COLLECTION
255
Jonathan Curtis
GB
Belinda Hemsely
GB
TRIUMPH
TR 3 SPORTS WORKS
1956
1,4
256
X
-
X
-
-
-
257
Alessandro Cappellini
I
Andrea Montecotto
I
ALFA ROMEO
1900 AR 51 "MATTA"
1953
1,35
258
Bruno Roma
I
Primo Ider
I
NASH HEALEY
SPORTS 4.1 PININFARINA
1953
1,45
259
Cornelis De Boer
B
Marijke Lambrigts
B
ASTON MARTIN
DB 2/4
1953
1,4
1955
260
Daniel Schlatter
D
Liza Ann Schlatter
D
AUSTIN HEALEY
100 S
1953
1,55
1954
261
Eric Stubbe
I
Casper Barendsee
NL
ASTON MARTIN
DB 2/4
1953
1,35
262
Julia Nazarenko
B
Simon Hutton
GB
FIAT
1100/103 BERLINA
1953
1,3
19561957
263
Frans Heijstee
NL
Carsten Hesz
NL
ALFA ROMEO
1900 C SPRINT TOURING
1953
1,45
1953
264
Geert Van Cauwenberge
B
Katia Van Ranst
B
OSCA
MT4 1500 2AD FRUA
1953
1,65
265
Vittorio Bresciani
I
Roberto Ferrari
I
JAGUAR
XK120 OTS ROADSTER
1953
1,4
266
Lodovico Camozzi
I
X
-
FIAT
1100/103 BERLINA
1953
1,25
267
Maurizio Zanni
MC
Luca Stefanini
I
FERRARI
1953
1,4
268
Maximilian Behrens
212 INTER EUROPA COUPÉ PININ FARINA
USA
Donald Behrens
USA
FERRARI
212 INTER COUPÉ VIGNALE
1953
1,4
000 MIGLIA S.r.l. ocietà soggetta a direzione coordinamento da parte ell‘ Automobile Club di Brescia i sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.
-
il nostro Menù
-
Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it
1949
1957
Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it
121
ORDINE DI PARTENZA
269
Michael Stehle
GR
Konstantinos Doukas
GR
FERRARI
375 MM SPIDER PININ FARINA
1953
1,6
270
Rene Schelvis
NL
Roelof Bijlsma
NL
OSCA
MT4 1100 2AD FOGLIETTI VALENTINI
1953
1,7
271
Ronald Lenters
NL
Jacquelien Witteveen
195519561957
NL
KIEFT
TURNER
1953
1,6
1956
272
Stefano Ricci
I
Alessandro Bruni
I
LANCIA
AURELIA B20 GT 2500
1953
1,4
273
Vincenzo Mussetto
I
Nicolò Mussetto
I
JAGUAR
XK 120 OTS ROADSTER
1953
1,4
274
Steffen Goerig
D
Marcus Goerig
D
FERRARI
166 MM SPIDER AUTODROMO
1953
1,65
275
Steve Bennett
GB
David Keith Young
GB
ASTON MARTIN
DB 2/4
1953
1,35
276
Tomer Zehavi
IL
Tal Zehavi
IL
LANCIA
AURELIA B20 GT 2500
1953
1,4
277
John Herlihy
USA
Julie Herlihy
USA
JAGUAR
XK 120 OTS SE ROADSTER
1953
1,4
278
Richard Pineda
USA
Kathryn Pineda
USA
JAGUAR
XK 120 OTS SE ROADSTER
1953
1,4
279
X
-
-
X
-
-
-
I
CISITALIA
202 B PININFARINA
1950
1,45
LANCIA
AURELIA B24 SPIDER
1955
1,35
THE CLASSIC CAR TRUST THE CLASSIC CAR TRUST THE CLASSIC CAR TRUST
280
Duccio Lo Presto
I
Francesca Diletta Sernagiotto
281
Antonio Ghini
I
Cristina Valenza
I
282
Fritz Kaiser
FL
Benedikt Kaiser
FL
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1956
1,4
283
x
284
Stefan Wirtgen
D
Willii Krannich
D
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1955
1,4
PETROLHEAZZZ
285
Stephan Joebstl
CH
Rudolf Hipp
D
JAGUAR
C TYPE
1952
1,65
PETROLHEAZZZ
1953
1,65
PETROLHEAZZZ
x
286
Miroslav Vyboh
SK
Matus Vyboh
SK
FERRARI
166 MM BERLINETTA PININ FARINA
287
Juergen Wirtgen
D
Stephan Heberer
D
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1955
1,4
PETROLHEAZZZ
D
Robert Schimanko
D
JAGUAR
XK 120 OTS ROADSTER
1954
1,4
PETROLHEAZZZ
D
Gaby Von Oppenheim
D
JAGUAR
XK 140 OTS SE ROADSTER
1954
1,4
VREDESTEIN
D
Benedikt Schenkel
D
SAAB
93
1956
1,15
VREDESTEIN
NL
Ton Coppus
NL
TRIUMPH
TR 2 SPORTS
1955
1,45
VREDESTEIN
NL
Marcella De Bie
NL
RENAULT
4 CV
1952
1,2
VREDESTEIN VREDESTEIN
288 289 290 291 292
Thomas Limberger Claudia Huertgen Peter Steinfurth Ronny Groeneveld Shirley Van Der Lof
293
Jochen Mass
D
Martin Utberg
D
MERCEDES-BENZ
190 SL
1955
1,35
294
Bert Lokken
NL
F. Prinsen
NL
VOLKSWAGEN
KAEFER (MAGGIOLINO)
1951
1
295
Daniel Van Der Ley
NL
X
-
PORSCHE
356 A 1500
1953
1,35
WAY2DRIVE
296
Nico Brabers
NL
J. Brabers
NL
PORSCHE
356 A 1600
1957
1,35
WAY2DRIVE
NL
L. Steenbakkers
NL
PORSCHE
356 1500
1955
1,35
WAY2DRIVE
NL
Y. Piels
NL
PORSCHE
356 1500 SPEEDSTER
1955
1,4
WAY2DRIVE
297 298
Erik Steenbakkers Patrick Van Der Heijden
1000 MIGLIA S.r.l. Società soggetta a direzione e coordinamento da parte dell‘ Automobile Club di Brescia ai sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.
122
-
195319544
Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it
Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it
Special List
WAY2DRIVE
Starting list
299 300
Josef Peter Reichenberger Klaus-Hasso Heller
D
Josef Reichenberger
D
AUSTIN HEALEY
100/6
1957
1,35
AERZEN
D
Yanja Heller
D
ALFA ROMEO
1900 C SPRINT TOURING
1952
1,4
AERZEN
301
Bruce Roch
USA
Harrison Roch
USA
JAGUAR
XK 120 OTS SE ROADSTER
1953
1,4
MANUAL SHIFT
302
Robbie Franklin
USA
Craig Calder
USA
ALFA ROMEO
1900 C SUPER SPRINT TOURING
1956
1,35
MANUAL SHIFT
MEX
AUSTIN HEALEY
100/4
1955
1,35
MUPA
MEX
JAGUAR
XK 140 OTS SE ROADSTER
1954
1,4
MUPA
303 304
Gustavo Isaac Evoli Candiani Humberto Evoli Aguado
MEX MEX
Josè Antonio Maya Castro Paloma Evoli Candiani
305
David Lubbock
GB
Andrew Guess
GB
JAGUAR
XK 140 DHC SE
1956
1,4
306
Oyvind Wathne
NL
Herbert Van Kuik
NL
AUSTIN HEALEY
100/4
1953
1,35
307
Joel Berg
B
Crister Kaiser
B
JAGUAR
C-TYPE
1952
1,7
308
Marc Newson
Mehmet Aricioglu
F
FERRARI
857 S
1955
1,6
309
X
X
-
-
-
310
Ken Marlin
GB USA
John Fatigati
USA
-
-
JAGUAR
XK 120 OTS SE ROADSTER
1954
1,4
1954
1,4
311
Tiziano Ronzoni
I
Giancarlo Ronzoni
I
FIAT
1100/103 TV COUPÉ PININ FARINA
312
Franco Polotti
I
Maurizio Baiguera
I
JAGUAR
XK 120 OTS SE ROADSTER
1954
1,4
I
Stefania Lo Presti
I
FIAT
1100/103 BERLINA
1954
1,25
I
X
-
ZAGATO
FIAT 1100 COUPÉ
1954
1,3
GB
ARNOLT BRISTOL
BOLIDE
1954
1,45
I
LANCIA MARIANI
ARDEA 750 S
1954
1,45
313 314
Alessandro Alderighi Alessandro Villamaina
315
Brian Fitzgerald
GB
316
Bruno Piccinini
I
Massimo Mazzoni
B
Peter Paul Van Cleef
NL
ALFA ROMEO
1900 SUPER TI
1954
1,3
CH
Werner Kummer
CH
MASERATI
A6 GCS FANTUZZI
1954
1,65
I
FIAT
8V BERLINETTA
1954
1,45
I
TRIUMPH
TR2 SPORTS
1954
1,4
ALFA ROMEO
1900 C SPRINT TOURING
1954
1,4
317 318 319
Georges Simons Gian-Pietro Rossetti Giustino De Sanctis
I I
Kevin Quinn
Alessandro De Sanctis Francesco Franceschetti
320
Henry Kasner
321
Jan-Kees Honig
NL
Mirco Lammerts
323
Kevin Wood
NZ
Ken Bakshi
USA
MASERATI
A6 GCS FIANDRI
1954
1,65
324
Loris Gianotti
CH
Beat Sutter
CH
PORSCHE
356 1500
1954
1,35
325
Luca Parenti
I
AUSTIN HEALEY
100/4
1954
1,35
326
Martin Rappallini
RA
Pablo Diego Lara
RA
RENAULT
750 SPORT
1954
1,3
327
Massimo Saggini
I
Domenica Maria Struzzi
I
JAGUAR
XK 120 OTS ROADSTER
1954
1,4
328
Quirino Gnutti
I
Alessandro Rovati
I
PORSCHE
356 1500 SPEEDSTER
1954
1,4
329
Robert Defares
NL
Volkert Struycken
NL
FERRARI
750 MONZA
1954
1,6
330
Roelof Bloem
NL
Mark Bloem
SGP
JAGUAR
XK 120 OTS SE ROADSTER
1954
1,4
322
000 MIGLIA S.r.l. ocietà soggetta a direzione coordinamento da parte ell‘ Automobile Club di Brescia i sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.
NL
il nostro Menù
Valentina Sicca
I
Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it
THE HOUTKAMP COLLECTION THE HOUTKAMP COLLECTION 1953
1955
Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it
123
ORDINE DI PARTENZA
Michiel Govaerts
NA
TRIUMPH
TR 2 SPORTS WORKS
1954
1,5
I
Davide Francesco Alberti
I
TRIUMPH
TR2 SPORTS
1954
1,4
OLDSMOBILE
SUPER 88
1954
1,25
NL
ARNOLT BRISTOL
BOLIDE
1954
1,45
NL
A.C.
ACE
1954
1,4
-
-
AURELIA B20 GT 2000
1951
1,45
PORSCHE
550 A SPYDER 1500 RS
1957
1,65
CHOPARD
-
ABARTH
750 ZAGATO
1957
1,25
CHOPARD
X
-
ALFA ROMEO
1900 TI
1952
1,35
CHOPARD
Jordi Pascual Forcada
E
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1955
1,4
CHOPARD CHOPARD
Rovert Govaerts
332
Silvano Maria Zaglio
333
Stephen Brooks
334
V. Wijnand
NL
Lorenzo Bas
335
Wener Budding
NL
Henriette Reef
336
X
-
X
-
337
Carlo Cracco
I
X
-
LANCIA
338
Karl Friederich Scheufele
CH
X
-
339
Romain Dumas
F
X
340
Timo Bernhard
D E
USA
Jeanne Brooks
USA
-
-
1954
341
Albert Carreras
342
Chenwei Hu
HK
Hulin Han
HK
ALFA ROMEO
1900 C SUPER SPRINT TOURING
1956
1,35
343
Michael Taylor
AUS
Greg Kable
D
VOLKSWAGEN
KAEFER (MAGGIOLINO)
1956
1
344
Mario Boglioli
I
Enrica Pezzia
I
OSCA
MT4 1100
1952
1,7
345
Mario Cordoni
I
Luca Chiabrera
I
JAGUAR
XK 120 OTS ROADSTER
1954
1,4
DEUTSCHE BANK
346
Paolo Bordi
I
Davide Siracusa
I
S.I.A.T.A.
1100 COUPÉ VIGNALE
1954
1,35
DEUTSCHE BANK
347
Ubaldo Bordi
I
Eugenio Bordi
I
FIAT
1100/103 TV COUPÉ PININ FARINA
1954
1,35
DEUTSCHE BANK
348
Guido Hommel
D
Arasch Charifi
D
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1955
1,4
DEUTSCHE BANK
349
Johann Josef Jennissen
D
Klaus Gerold Langenbach
D
TRIUMPH
TR 2 SPORTS
1955
1,45
DEUTSCHE BANK
350
Pierluigi Boglioli
I
Daniela Caraffini
I
FERRARI
750 MONZA
1955
1,6
DEUTSCHE BANK
351
Richard Swallow
GB
Fiona Swallow
GB
MG
A
1955
1,35
DEUTSCHE BANK
352
Matteo Perale
USA
Guido Bagatta
I
ALFA ROMEO
GIULIETTA SPRINT VELOCE
1956
1,4
DEUTSCHE BANK
TRIUMPH
TR 3 SPORTS
1956
1,35
DEUTSCHE BANK
I
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1956
1,4
DEUTSCHE BANK
D
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1956
1,4
DEUTSCHE BANK
353 354
Javier D'alessandro Paolo Di Benedetto
RA I
Maria Laura Samman Giuseppe Biandrino Rainer Patrick Bettscheider
RA
Special List 19541955
CHOPARD DEUTSCHE BANK
355
York Seifert
D
356
Roberto Angelino
I
Edoardo Angelino
I
AUSTIN HEALEY
100/6
1957
1,35
DEUTSCHE BANK
357
Wilfried Porth
d
Sabine PorthScheunert
d
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1954
1,4
MERCEDES-BENZ
358
Wolf-Dieter Kurz
d
Gerd Stegmaier
d
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1955
1,4
MERCEDES-BENZ
359
Magnus Walker
GB
Hannah Elliott
USA
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1955
1,4
MERCEDES-BENZ
360
Michael Diamond
usa
Bernd Mayländer
D
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1955
1,4
MERCEDES-BENZ
361
Sophia Flörsch
d
Ellen Lohr
D
MERCEDES-BENZ
190 SL
1955
1,3
MERCEDES-BENZ
d
Andreas Von Wallfeld
D
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1955
1,4
MERCEDES-BENZ
362
Johann Bögl
1000 MIGLIA S.r.l. Società soggetta a direzione e coordinamento da parte dell‘ Automobile Club di Brescia ai sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.
124
NA
331
Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it
Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it
Starting list
363
Marcus Breitschwerdt
d
X
364
Kyle Fortune
gb
365
Alan Enileev
366
-
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1955
1,4
MERCEDES-BENZ
Nicolas Stecher
USA
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1956
1,4
MERCEDES-BENZ
rus
Michael Spegel
d
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1957
1,4
MERCEDES-BENZ
Tadeusz Koziol
PL
Monika Sikora
PL
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1954
1,4
367
Ralph Geuther
D
Guenter Porth
D
LANCIA
AURELIA B24 SPIDER
1955
1,35
368
X
-
X
-
-
-
369
Sonia Facchini
I
Paola Boglioli
I
LANCIA
AURELIA B24 SPIDER
1955
1,35
370
Alberto Battistella
I
Mario Battistella
I
PORSCHE
356 1500 SPEEDSTER
1955
1,4
371
Alberto Cefis
I
Andrea Camillo Cefis
I
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1955
1,4
372
Gabriele Gnudi
I
Marco Jannuzzi
I
PORSCHE
356 A 1290
1955
1,35
373
Efisio Carutti
I
Harald Berger
D
LANCIA
AURELIA B24 SPIDER
1955
1,35
I
Simonetta Mastellini
I
PORSCHE
356 1500
1955
1,35
S
Jensen Magnus
S
LANCIA
AURELIA B24 SPIDER
1955
1,35
NL
Emma Schoenmakers
NL
A.C.
ACE
1955
1,4
Agape De Giacomi
I
ALFA ROMEO
GIULIETTA SPRINT BERTONE
1955
1,35
374 375 376
Alessandro Girardi Anders Widjemark Andre Schoenmakers
-
-
377
Attilio Bonetti
I
378
Alberto Gutierrez
USA
David Cooper
USA
TALBOT LAGO
T26 GRAND SPORT COMPETIZIONE
1955
1,65
379
Chester Primmer
USA
Jonathan Petropoulos
USA
ZAGATO
FIAT 8V BERLINETTA
1955
1,55
380
Craig Ekberg
USA
Donald Shires
USA
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1955
1,4
381
Daniele Spadini
CH
Innocenzo Di Palma
I
JAGUAR
XK 140 FHC COUPÉ
1955
1,4
382
Dany Rollinger
L
Paul Flesch
L
OSCA
MT4 1100 2AD
1955
1,7
B
Geert De Brabandere
B
MASERATI
150S
1955
1,6
I
Marco Foscari
I
FERRARI
750 MONZA
1955
1,6
I
Maurizio Verini
I
RENAULT
4CV
1955
1,2
383 384 385 386 387
Dominiek De Clerck Emanuele Maria Tabacchi Francesco Sonvico Guido Van Empel Hans-Joerg Holleis
RG ALPHA
1955
195519561957
1955>1 957
NL
Roy Daemen
NL
SWALLOW
DORETTI
1955
1
Special List
A
Guenter Holleis
A
JAGUAR
XK 140 OTS ROADSTER
1955
1,45
1957 1956
il nostro Menù
388
Harold Goddijn
NL
Corinne Vigreu
NL
MASERATI
200 S PROTOTIPO
1955
1,6
389
Jack Gerber
CH
Nick Appell
GB
A.C.
ACE
1955
1,4
390
Jerzy Krzanowki
PL
Maria Lasek
PL
PORSCHE
356 1500 SPEEDSTER
1955
1,4
391
Juan Battista Jorge Segale
I
Renzo Albini
I
OSCA
TN 1500
1955
1,6
392
Juergen Escher
D
Hans Peter Baldinger
D
FIAT
1100/103 TV SPIDER
1955
1,3
393
Karlheinz Koegel
D
Julian Koegel
D
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1955
1,4
000 MIGLIA S.r.l. ocietà soggetta a direzione coordinamento da parte ell‘ Automobile Club di Brescia i sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.
Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it
Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it
125
ORDINE DI PARTENZA
394
Kazumi Araki
J
Nao Mizumoto
J
PORSCHE
356 1500 SPEEDSTER
1955
1,4
395
Marco Frizza
I
Giulia Frizza
I
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1955
1,4
396 397
René Middelweerd Matthias Naumann
Mees Middelweerd
NL
FORD
THUNDERBIRD
1955
1,35
CH
Thomas Trachsler
CH
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1955
1,4
398
Paolo Berton
I
Laura Caccaro
I
MASERATI
150 S
1955
1,65
399
Paolo Streparava
I
Giulio Lanfranchi
I
AUSTIN HEALEY
100/4
1955
1,35
400
Rob Ten Heggeler
NL
Anthony Smits Van Waesberghe
ROVER
75
1955
1,25
401
Rainer Becker
GB
Andrew Hosking
AUS
PORSCHE
550 SPYDER 1500 RS
1955
1,65
402
Rainer Wolf
D
Hans Geist
D
PORSCHE
550 SPYDER 1500 RS
1955
1,7
403
Robert Hoogstra
NL
Pieter Boom
NL
ALFA ROMEO
1900 C SUPER SPRINT TOURING
1955
1,35
NL
Bart Westerman
NL
PORSCHE
550 SPYDER 1500 RS
1955
1,7
NL
Hans Van Der Boor
NL
MERCEDES-BENZ
190 SL
1955
1,35
NL
Randy Simon
ALFA ROMEO
GIULIETTA SPRINT BERTONE
1955
1,35
356 1500 SPEEDSTER
1955
1,4
-
-
404 405
Robert Westerman Ronald Van Der Boor
NL
406
Sharon Swart
407
Silvano Bonazza
I
Andrea Bonazza
I
PORSCHE
408
X
-
X
-
-
409
Augustin Hugo Figueroa Gonzales
MEX
410
Hans Erik Jensen
DK
411
Yutaka Yamagishi
J
412
Antonio Somaini
413 414
-
1955
1957
PORSCHE
356 1500 SPEEDSTER
1955
1,4
RUBINETTERIE BRESCIANE
DK
TRIUMPH
TR3 SPORTS
1956
1,35
Masamitsu Kitagishi
RUBINETTERIE BRESCIANE
J
FERRARI
250 GT COUPÉ BOANO
1956
1,4
KIENLE
I
Francesca Somaini
I
JAGUAR
XK 140 FHC COUPÉ
1956
1,4
Carl Hoehner
NL
Pieter Van Der Valk
NL
ALFA ROMEO
1900 C SUPER SPRINT TOURING
1956
1,35
Christian Bruse
D
Jerry Ahlin
S
PORSCHE
356 A 1600
1956
1,35
USA
FERRARI
250 GT COUPÉ BOANO
1956
1,4
Jesper Holm Mose
415
Christian Gabka
D
416
X
-
X
417
Darren Comber
GB
418
Dino Tabacchi
I
419
Doug Cohen
421
USA
1956
MEX
Lukasz Stanislaw Noras
Katherine De Brienne
420
Giovanni Alborghetti Jeffrey Morgan Gault
USA I
-
John Barbour Domenico Morassutti Jon Cohen Diego Corsini
GB I USA I
USA
Francis Michael Heagerty
USA
-
-
-
ALFA ROMEO
GIULIETTA SPRINT BERTONE
1956
1,35
MERCEDES-BENZ
300 SL (W198)
1956
1,4
ALFA ROMEO
GIULIETTA SPRINT VELOCE
1956
1,45
TRIUMPH
TR 3 SPORTS
1956
1,35
JAGUAR
XK 140 FHC COUPÉ
1956
1,4
190 SL
1956
1,35
-
-
1956
1,4
422
Giovanni Soldo
I
Gabriele Soldo
I
MERCEDES-BENZ
423
X
-
X
-
-
424
Patrizio Bertelli
I
Carlo Cassina
I
PORSCHE
1000 MIGLIA S.r.l. Società soggetta a direzione e coordinamento da parte dell‘ Automobile Club di Brescia ai sensi dell‘art. 2497 Bis C.C.
126
NL
356 A SPEEDSTER 1500 GS
Via Enzo Ferrari, 4/6 - 25134 Brescia Codice Fiscale e P. IVA: 0344002084 REA 534270 - PEC: 1000miglia@legalmail.it
Tel: (+39) 030 2318211 Email: info@1000miglia.it www.1000miglia.it
1957
Starting list
425
Renato Gnutti
I
Benedetta Gnutti
I
PORSCHE
356 A 1500 GS CARRERA
1956
1,45
426
Ivan Dominioni
I
Rossella Buzzi
I
ALFA ROMEO
GIULIETTA SPRINT BERTONE
1956
1,35
427
Jamie Constable
GB
GB
STUDEBAKER
GOLDEN HAWK
1956
1,45
428
X
-
-
-
-
429
Josh Simpson
USA
Dave Simpson
USA
Porsche
356 1500 SPEEDSTER
1956
1,35
430
Jutta Krueger
D
Jens Krueger
D
B.M.W.
507
1956
1,35
I
AUSTIN HEALEY
100/4
1956
1,35
-
Susanna Constable X
-
431
Livio Brenna
I
Gabriella Scquizzato
432
Lorenzo Bricchetti
I
Ludovico Baglioni
I
STANGA
750 S
1956
1,5
1957
433
Marcello Danieli
I
Johannes Danieli
D
MERCEDES-BENZ
220
1956
1,3
1956
434
Nicola Pohl
D
Giselher Stauzebach
D
FERRARI
250 GT COUPÉ B0ANO
1956
1,45
1957
435
Patrick De Jonge
MC
Vera Roesems
B
MG
A
1956
1,4
1957
436
Paul Van Kempen
NL
Jan Hein Van Kampen
NL
S.I.A.T.A.
FIAT 1100/103 GT
1956
1,35
437
Peter Regis
GB
Adrian Martin
GB
MASERATI
200 SI
1956
1,65
1957
438
Pieter Van Adrighem
NL
Carola H. Berkel
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OSCA
S 187 750
1956
1,5
19561957
439
Remco Vos
B
Tim Limburg
B
SALSMON
2300 SPORT
1956
1,35
440
Thomas Hauser
CH
Marco Cioci
CH
LANCIA
AURELIA B20 GT 2500
1956
1,4
441
X
-
X
-
-
-
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Francesco Macri'
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Paolo Abati
I
AUSTIN HEALEY
100/6
1957
1,35
443
Giuseppe Santoni
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Gabrio Santoni
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ABARTH
750 ZAGATO
1957
1,25
444
Guy Gervais
CDN
Luca Sabbatini
CDN
CITROEN
DS 19
1957
1,25
445
Joseph Hurwich
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Andrew Hurwich
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FIAT
600
1957
1,2
446
Julian Ellison
GB
Mark Culley
GB
LOTUS
ELEVEN LE MANS
1957
1,55
447
Luciano Linossi
PORSCHE
356 A 1600
1957
1,35
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Marcel Ritzi
STANGUELLINI
1100 BARCHETTA
1957
1,55
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I
Massimiliano Mora
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-
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Heinrich Trudel
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Maurizio Chiarini
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Roberto Vancini
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PORSCHE
356 A 1600
1957
1,35
450
Okuyama Kiyoyuki
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Daisuke Saito
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750 ZAGATO
1957
1,25
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Paolo Rizzardi
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Marco Gambarini
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1,35
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1957
1,3
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Una mille miglia è una vita concentrata nello spazio di 12 ore, è il concentrato di un’avventura intensa, completa come il viaggio di Marco Polo o il periplo di Magellano.
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Un appuntamento irrinunciabile
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n appuntamento irrinunciabile, una festa di piazza che anche quest’anno promette spettacolo e divertimento. La Mille Miglia torna ad abbracciare Brescia e la Freccia Rossa torna protagonista in tutto il Mondo con il suo carico di gloria, di storia e di passione. Anche quest’anno le vetture che vi prendono parte rappresentano, di fatto, il meglio dell’automobilismo sportivo confermando come la definizione di “Più bel museo itinerante del Mondo” sia quanto mai calzante a appropriato. Una lunga storia d’amore quella che dal 1927 unisce una città e la sua gente alla storia dell’automobile che si fa leggenda. La Mille Miglia è parte integrale del DNA bresciano, con le sue gesta eroiche, con i suoi miti, con i trionfi e con gli eventi drammatici che ne scandirono la storia. Ogni volta che la “Freccia Rossa” torna ad essere protagonista sulle strade d’Italia è come se tornasse un vecchio amico. Il ruggito della Mille Miglia è il ruggito della Leonessa d’Italia, è il ruggito che dagli anni pionieristici ci porta dentro la storia del nostro Paese attraversandone le contraddizioni, le ansie, lo sviluppo economico ed i cambiamenti epocali che hanno scosso e mutato la nostra società. Chissà se i “quattro moschettieri” che ebbero quell’idea folgorante di una corsa che attraversasse l’Italia unendo Brescia a Roma e poi ancora Roma a Brescia pensavano in quell’ormai lontano 1927 che avrebbero scritto una pagina indelebile della nostra storia. La Mille Miglia è oggi una manifestazione
famosa in tutto il mondo, una sorta di cartolina viaggiante che tutto il mondo conosce. La Mille Miglia è patrimonio di Brescia e dei bresciani e nelle intenzioni degli organizzatori dovrà restare tale, ma ampliando sempre più i propri orizzonti all’insegna della globalizzazione. Del resto la sua fama ha da sempre varcato i confini nazionali ed internazionali, e Mille Miglia significa da sempre Brescia nel mondo. La storia della Mille Miglia è la storia dell’automobilismo sportivo, con i suoi drammi e le sue immani tragedie, ma anche con gli uomini e le macchine che seppero scrivere pagine indimenticabili di una storia che in fondo non si è mai chiusa. C’erano piloti in passato, che per vincere la Mille Miglia avrebbero venduto tutti i propri trofei. C’erano piloti disposti a tutto pur di primeggiare nella corsa della Freccia Rossa che fu oltretutto fondamentale per lo sviluppo e la diffusione dell’automobile in Italia e nel Mondo. Ma la Mille Miglia è anche una sorta di festa di piazza italiana. In passato tutto il Bel Paese s’affacciava sulle strade dove sfrecciavano Nuvolari e Varzi, Moss e Borzacchini. Era un evento al quale difficilmente si poteva rinunciare. Era un modo per unire il Paese, era la scusa per restare fuori per tutta la notte per i ragazzi più giovani, era l’occasione per vedere dal vivo quelli che ai tempi, erano considerati dei miti in tutto il mondo, era l’ebbrezza della velocità e del rischio, la follia di una storia iniziata quasi per scommessa nel 1927 e non ancora conclusa.
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La gara è un mattoncino in più da aggiungere alla creazione di quella piramide che è la conquista dell’impossibile da parte di un bipede avido di infinito:l’uomo.
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Questa corsa è come un’opera di Giuseppe Verdi, una delle prime, come il trovatore: c’è ardore, c’è passione.
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Ringrazia tutti gli sponsor che hanno reso possibile la pubblicazione di questo volume
Arrivederci alla prossima corsa
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See you next race
editore Duesse adv. www.duesseadv.it AMMINISTRAZIONE Manuela Prestini testi E TRADUZIONI Federico Bezzi Ciro Corradini 1000Miglia.it progetto grafico e impaginazione Mukanoheri Carla Cò PHOTO Archivio di DUESSE ADV Agenzia Fotolive Selene Zarcone marketing Emanuele zarcone Mauro Bonometti COLLABORATORI Paola Metelli SidoineAssignon Cesare Palazzo STAMPA Stage s.r.l Finito di stampare nel mese di Maggio 2019
* È vietata qualsiasi utilizzazione, totale o parziale, delle immagini e dei contenuti presenti in questo speciale “Mille Miglia, l’emozione della grande corsa”, ivi inclusa la memorizzazione, riproduzione, rielaborazione, diffusione o distribuzione dei contenuti stessi mediante qualunque piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica (inclusi social networks – es. facebook, twitter, ecc…) senza un esplicito permesso scritto da parte dell’editore.
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