Mediterraneo Regione Sicilia Assessorato Turismo Sport e Spettacolo
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Veduta dell’Etna da Taormina
SICILIA
bella da mozzare il ďŹ ato
www.agromonte.it
Retrò
Gusto
Y
Salsa di ciliegino Agromonte. Come si faceva una volta, come fatta da te.
La passione per le cose buone
L’editoriale Vigneti sul mare a Pantelleria
di Luca Carta
S
ul viaggio hanno scritto tanti illustri intellettuali. Questo perché tale tema è decisamente connaturato all’animo umano, teso costantemente alla ricerca di nuove sfide, nuovi mondi da scoprire e nuove culture da svelare. Da sempre, infatti, nella Storia antica e più recente il viaggio rappresenta un momento fondamentale per tanti fattori, alcuni pratici ma altri molto più intimi e personali. Ogni antica civiltà costruiva il potere e la forza proprio sulla capacità di avviare e mantenere rapporti commerciali stabili con civiltà vicine e lontane. Basti pensare a Greci, Fenici ed Egizi: la loro stupefacente grandezza derivava proprio dagli scambi che intrattenevano con altri popoli, tramite i quali varcavano i confini non solo merci pregiate ma anche idee, conoscenze e cultura. E che dire delle infinite scoperte, innovazioni e tecnologie che hanno toccato punti del pianeta immensamente distanti tra loro. Negli ultimi due decenni però il tema del viaggio si è sempre più spesso avvicinato a una tematica in particolare, quella legata alla riscoperta della cultura gastronomica dei luoghi: il “turismo enogastronomico” sta difatti conquistando un numero sempre maggiore di persone. Il cibo assume pertanto un ruolo nuovo, diventando – a volte – determinante nella scelta di una meta. Vettore di cultura e di valori legati al territorio a cui appartiene, si fa anche strumento attraverso il quale entrare in contatto con chi quel territorio lo abita e con le tradizioni radicate che ne emergono. Io, come tanti, sono convinto che un Paese come il nostro potrebbe fare la sua fortuna grazie a un uso strategico e non solo tattico del marketing territoriale, considerando le
tante e straordinarie bellezze storiche e paesaggistiche che ci circondano e le tante e incredibili biodiversità alimentari che ci rendono unici al mondo. Premesso ciò, conosco, leggo e stimo Vie del Gusto da tanti anni e sono davvero orgoglioso dell’opportunità concessami dall’Editore di iniziare insieme a voi questo nuovo e appassionante viaggio che – vi garantisco – cercherò di rendere il più appassionante possibile.
“Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone” John Steinbeck da “Viaggio con Charley”
I ribelli del formaggio Bitto Storico filtrano la pasta di formaggio con un telo di lino. (credit: Consorzio Bitto Storico)
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made in italy
L’oro rosso degli abissi
La prelibata rarità del gambero di Mazara del Vallo
La testa dei gamberi è ricca di Astaxantina, sostanza che stimola l’attività cerebrale e ritarda l’invecchiamento
di Marianna Mastropietro (foto di Piero/Pietro Poma)
Colore rosso porpora, gusto dolce e persistente, note di affumicatura sul finale. Mangiando un gambero rosso di Mazara del Vallo sono queste le sensazioni che si provano in pochi istanti. E una volta assaggiato subito si vuole ripetere l’esperienza.
P
rodotto tipico di Sicilia, il gambero rosso originale è quasi una rarità da trovare sui mercati del pesce tradizionali. Viene pescato a largo delle acque profonde che si estendono tra la Sicilia e la Tunisia, dove i fondali sono sabbiosi e la temperatura dell’acqua e la salinità accentuata gli conferiscono un gusto inimitabile (l’elevata evaporazione del Mar Mediterraneo lo arricchisce di sali minerali donandogli quel sapore inconfondibile). In Italia questa specie, denominata Aristaeomorpha foliacea, si trova a sud della Sicilia e della Sardegna, anche se vive in tante aree marine del mondo: è abbondante ad esempio nell’Oceano Atlantico occidentale e in Mozambico, senza però rag-
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giungere l’elevata qualità di quello nostrano. La flotta di pescherecci di Mazara del Vallo è altamente specializzata nella pesca di questo crostaceo, in particolare la famiglia Giacalone pescatori da tre generazioni, che dal ’29 solca questi mari. “Un tempo la pesca avveniva con piccole imbarcazioni di legno” - spiega Nicola Giacalone, titolare di Rosso di Mazara - si arrivava a largo di Lampedusa per catturare con le reti l’eccezionale gambero.” Molto è cambiato da allora, le imbarcazioni più grandi e dotate di moderna tecnologia danno la possibilità di spingersi a circa 250 chilometri dalla costa, rimanendo in mare per lunghi periodi. Il metodo di pesca
Nell’ambito del programma Life Quality della CE, Rosso di Mazara ha individuato le migliori tecnologie alternative ai solfiti con il composto organico Prawnfresh che non altera le proprietà organolettiche e sensoriali del gambero rosso www.rossodimazara.eu
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made in italy è sempre quello tradizionale, lo si cerca a 700 metri di profondità gettando reti lunghe fino a mille metri. La conservazione però è cambiata: il gambero rosso infatti viene pescato e immediatamente abbattuto a bordo a meno cinquanta gradi. Inoltre, da due anni circa, Rosso di Mazara è diventata l’unica azienda al mondo ad offrire un prodotto senza solfiti. Per mantenere il suo colore intenso e brillante il gambero ha spesso bisogno di trattamenti dannosi per il consumatore (come l’aggiunta di antimicrobici) che la famiglia Giacalone è riuscita ad eliminare usando un composto organico che non altera le proprietà del prodotto.
Inizia così da questi pescherecci il suo viaggio sulle tavole di tutto il mondo, e numerosi sono gli chef dei ristoranti italiani dove lo si può gustare crudo o in preparazioni gourmet: da Ciccio Sultano del Duomo di Ragusa, per rimanere in Sicilia, alla chef Valeria Piccini del ristorante Da Caino di Montemerano (Gr), si può assaporare in tutto il suo profumo in ricette che ne esaltano il sapore e le proprietà. Da non confondere con il suo parente stretto di colore violaceo, il brillante crostaceo ha carni succose e compatte ed è ricco di iodio presentando un colore bianco intenso nel suo interno.
Inoltre nella stagione di abbondanza, cioè da giugno ad ottobre, la sua testa diventa dimora delle uova che lo rendono ancor più succulento: un intrigante “caviale” dal gusto ricco ed intenso che vanta da secoli proprietà afrodisiache.
soste di gusto ROSSO DI MAZARA www.rossodimazara.eu Via Mario Fani, 35 Mazara del Vallo - Trapani Tel: 0923 654 110 Email: info@rossodimazara.com
Mazara del Vallo
Rosso di Mazara é l’unico gambero rosso al mondo certificato Friend of the Sea per il rispetto del mare e delle specie marine. Viene infatti pescato con metodi selettivi che non danneggiano l’habitat marino, gestendo in modo sostenibile rifiuti e scarti
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IL SATIRO DANZANTE DI MAZARA DEL VALLO Il Satiro Danzante è l’emblema della bellezza mediterranea, esempio del patrimonio sommerso recuperato nel canale di Sicilia. La preziosa statua bronzea, databile sul finire del IV secolo a.C. ed attribuibile alla scuola del grande artista Prassitele, è esposta nel Museo di Sant’Egidio di Mazara del Vallo, edificio di rilevante interesse architettonico: una chiesa sconsacrata che fu costruita nel XVI secolo. www.comune.mazaradelvallo.tp.it
Mediterraneo Regione Sicilia Assessorato Turismo Sport e Spettacolo
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116 ANFITEATRO SICILIA 120 PROMOZIONE DEL TERRITORIO E
Sommario
VALORIZZAZIONE DELLE ECCELLENZE SICILIANE NEL CAMPO DELL’AUDIOVISIVO
123 ALLA SCOPERTA DELLA SICILIA A BORDO DI TRENI STORICI 129 LA VIA DEI CASTELLI DELL’ETNA VIAGGIO NELLA STORIA
Mediterraneo (Autorizzazione richiesta. In attesa di registrazione al Tribunale) Responsabile Mediterraneo - ADV MAIORA s.r.l. via Pignatelli, 13 90141 Palermo tel +39 0916115260 - Daniele Cipollina e-mail: d.cipollina@advmaiora.it
Mediterraneo AnFiteAtro Sicilia
Un coraggioso progetto turistico e culturale promosso dall’Assessorato Regionale Turismo, Sport e Spettacolo in collaborazione con l’Assessorato Regionale Beni Culturali e i Sovrintendenti di enti teatrali e fondazioni liriche siciliane. Quando si dice che l’arte e la conoscenza non hanno tempo, seppure concepite e coltivate nel tempo degli uomini.
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Taormina, Teatro Greco
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Mediterraneo
M
ettere insieme, incastonate come pietre preziose, le bellezze superbe del passato più remoto con le altrettanto meravigliose ricchezze di un passato più recente e del presente è stata una sfida affascinante che si è rivelata – e come non poteva esserlo – assolutamente vincente. Mai era accaduto che il prestigio dei grandi teatri della nostra Isola, il Massimo di Palermo, il Bellini di Catania, il Biondo, l’Orchestra Sinfonica Siciliana e il Vittorio Emanuele di Messina, trovassero cornice e naturale collocazione espressiva, come di un filo che non si interrompe mai nei secoli, negli antichi anfiteatri di Taormina, Segesta e Morgantina. Con la prosa e la lirica dei migliori compositori della storia, attraverso famosi interpreti da anni sulle scene,
Il tempio di Segesta sito nell’area archeologica di Calatafimi Segesta, in provincia di Trapani riusciamo a far rivivere le nobili pietre di un tempo, i nostri anfiteatri, lì dove sono nate canto, recitazione, poesia, commedia e tragedia. Ecco, il racconto dell’anima non finisce mai e lo proponiamo, in tale
Il Teatro di Segesta
Il Teatro di Morgantina nel comune di Aidone in provincia di Enna
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inedita e accattivante versione, a turisti, viaggiatori e amanti delle sfide culturali della nostra difficile epoca. Una risposta di speranza a guerre, odio e sofferenze in ogni parte del mondo.
Mediterraneo
promozione del territorio
L
e valorizzazione delle eccellenze siciliane nel campo dell’audiovisivo
a promozione del territorio e la valorizzazione delle eccellenze siciliane nel campo dell’audiovisivo è tra le priorità dell’Assessore al Turismo Sport e Spettacolo della Regione Sicilia, On. Avv. Anthony Emanuele Barbagallo, che punta sul rilancio dell’industria cinematografica, per raccontare un territorio ricco di realtà produttive ma anche di scenari incantevoli carpiti e immortalati nel tempo da scrittori e poeti. Il settore cinematografico e dell’audiovisivo oggi più che mai, rappreTaormina
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Individuare misure volte a sostenere le produzioni cinematografiche e audiovisive in Sicilia: è questa la mission del protocollo d’intesa firmato a Villa Niscemi, dall’assessore regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Anthony Emanuele Barbagallo, dal presidente di AnciSicilia, Leoluca Orlando, e dal direttore di Sicilia Film Commission, Alessandro Rais
senta un comparto strategico su cui devono concentrarsi le politiche regionali, perché l’impatto visivo coglie sfumature, suoni e colori, che un’immagine statica non sempre riesce ad esprimere. Ecco allora step by step le iniziative che l’assessore Barbagallo sta
portando avanti: da un incontro trilaterale, svoltosi a Taormina nel mese di giugno alla presenza del direttore di Sicilia Film Commission, Alessandro Rais, l’associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali (ANICA), l’agenzia per la promozione
all’estero e l’internalizzazione delle imprese italiane (ICE), si è deciso di avviare una collaborazione sul fronte della produzione internazionale coinvolgendo istituzioni cinematografiche argentine e messicane a partire proprio dalla Sicilia. Spazio anche alla promozione,
Una veduta di Caltabellotta ad Agrigento. In basso, il comune di Modica
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Mediterraneo attraverso le produzioni cinematografiche, dell’identità regionale in rapporto al proprio patrimonio storico, culturale, paesaggistico, socio-economico, linguistico, letterario e antropologico: obiettivi tutti concentrati nel “Bando a chia-
mata progetti e disciplina 2016” che punta alla valorizzazione delle eccellenze siciliane operanti nel settore, per favorire una ricaduta economica nell’isola in termini occupazionali. Iniziative tutte volte a mettere in
sinergia le diverse realtà esistenti nell’Isola, a fare rete tra i diversi settori che possano fare da volano allo sviluppo della nostra Amata terra e renderla ancora una volta protagonista indiscussa di straordinarie bellezze.
Una scena tratta dal film Nuovo Cinema Paradiso scritto e diretto da Giuseppe Tornatore. Vinse il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes del 1989 e l’Oscar per il miglior film straniero
Claudia Cardinale e Alain Delon diretti dal regista Luchino Visconti, sul set del film Il Gattopardo del 1963 tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, vincitore della Palma d’Oro come miglior film al 16º Festival di Cannes. A destra, la celebre scena del ballo tra Burt Lancaster e Claudia Cardinale girata a Palazzo Ganci a Palermo
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Mediterraneo
ALLA SCOPERTA DELLA SICILIA
a bordo di treni storici L’art. 26 del contratto di servizio stipulato lo scorso 30 dicembre 2015 tra la Regione Siciliana e la società Trenitalia S.p.A. prevede “la possibilità di sviluppare servizi aggiuntivi, nell’ambito di iniziative e manifestazioni, a supporto della ferrovia e del suo utilizzo, con particolare riferimento allo sviluppo delle aree di notevole rilevanza storico paesaggistica” definendo, al contempo, le modalità, la disponibilità massima finanziaria e le relazioni di notevole rilevanza storico paesaggistica.
L’
Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, in applicazione di quanto previsto nel citato art. 26 ed al fine di promuovere e valorizzare un prodotto turistico sostenibile ed innovativo, ha intrapreso una interlocuzione con i vertici di Trenitalia S.p.A., della Fondazione Ferrovie dello Stato Italiane e di Rete Ferroviaria
Italiana S.p.A. allo scopo di verificare la possibilità di sviluppare azioni congiunte finalizzate alla predisposizione di un programma di iniziative da attuarsi nel corso dell’anno. Il risultato di tale attività si concretizza nella definizione di un calendario da realizzarsi nel periodo compreso tra il mese di luglio e settembre 2016 denominato: “I Binari della Cultura – Sicilia Estate 2016 – itinerari turistici in treno storico”.
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Mediterraneo Il calendario delle attività include tre diversi itinerari: Treno del Mito da Catania a Taormina Tre partenze da Catania in concomitanza a tre grandi eventi culturali in programma al Teatro Antico di Taormina: 16 luglio - Teatro Antico Taormina La Traviata di Giuseppe Verdi Teatro Massimo di Palermo e Teatro Massimo Bellini di Catania 18 agosto - Teatro Antico Taormina Neri Marcoré canta Fabrizio D’André con l’Orchestra Sinfonica Siciliana 10 settembre - Taormina TAOBUK - Festival Internazionale del Libro di Taormina - VI Edizione Treno dei Templi da Agrigento a Porto Empedocle Nove partenze dalla stazione Centrale di Agrigento attraverso la Valle dei Templi, il Tempio di Vulcano e Porto Empedocle Treno del Barocco da Siracusa verso Donnafugata e Comiso, Scicli e Ragusa, Noto e Modica Tre diversi itinerari alla scoperta del Barocco Siciliano e dei luoghi del Commissario Montalbano Tutti i trasferimenti avverranno sui mezzi storici utilizzando i materiale d’epoca della Fondazione Ferrovie dello Stato Italiano
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ALLA SCOPERTA DELLA SICILIA A BORDO DI TRENI STORICI Viaggiare, da luglio a settembre, lungo gli itinerari più suggestivi della Sicilia a bordo di treni d’epoca appositamente ristrutturati. è stata presentata questa mattina ‘I binari della cultura in Sicilia. Gli itinerari turistici in treno storico’, l’iniziativa promossa dall’assessorato regionale al Turismo, in collaborazione con la Fondazione Ferrovie dello Stato e Trenitalia. L’obiettivo è quello di consentire, a turisti e siciliani, di percorrere i binari della cultura, visitando luoghi ricchi di bellezze storiche, artistiche e paesaggistiche. Diciotto i treni storici che si muoveranno su tre itinerari: il treno del Barocco, il treno dei Templi e il treno del Mito. Il primo percorso condurrà, a bordo delle mitiche ‘Centoporte’, carrozze degli anni ’30 trainate dalla locomotiva diesel d’epoca D445, alla scopera della Val di Noto, tra i paesaggi e le affascinanti architetture patrimonio dell’Unesco. Si parte da Siracusa, passando per Donnafugata, Comiso, Scicli, Ragusa, Noto e Modica. Alla scoperta del parco archeologico porterà invece il treno dei Templi che con le sue automotrici d’epoca ALn 668.1600 viaggerà tra i maestosi templi greci e il lussureggiante giardino greco della Kolymbethra. Lungo la costa ionica, tra il mare e l’Etna, da Catania a Taormina, si muoveranno invece le carrozze tipo 1959 del Treno del Mito attivo fino all’una di notte per tre appuntamenti serali al Teatro Antico di Taormina. (Man/AdnKronos) viaggio in Sicilia tra mito e barocco sui treni d’epoca Signori, si parte. è stato presentato a Palermo, nella sede dell’assessorato Regionale al Turismo, il programma estivo dei treni storici in Sicilia. L’iniziativa, denominata “I Binari della cultura”, nasce dalla collaborazione tra Regione siciliana, Fondazione Fs e Trenitalia per consentire di visitare luoghi origine della cultura mediterranea – ricchi di bellezze storiche, artistiche e paesaggistiche – a bordo di treni d’epoca. Un programma articolato su tre suggestivi itinerari consentirà di viaggiare, a bordo di diciotto treni storici, percorrendo i binari della cultura e visitando in un modo nuovo e originale la Trinacria. Il Treno del Barocco, sulle mitiche “Centoporte”, carrozze degli anni ’30, trainate dalla locomotiva diesel d’epoca D445 alla scoperta del Val di Noto, tra i paesaggi e le affascinanti architetture Patrimonio dell’Unesco; Il Treno dei Templi: con le automotrici d’epoca ALn 668.1600 verso il cuore del Parco archeologico con i maestosi templi greci e il lussureggiante Giardino greco della Kolymbethra, tra archeologia e paesaggio; “Il Treno del Mito”, a bordo della carrozze d’epoca tipo “1959”, trainate dalla locomotiva storica E646, lungo la ferrovia che corre sulla costa jonica, tra il mare e l’Etna, per tre appuntamenti serali al Teatro Antico di Taormina. (AGI)
I BINARI DELLA CULTURA
SICILIA
Regione Siciliana Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo
E S TAT E 2 016
vers. 1 del 23.06.2016 | Creatività Fondazione FS
Foto Giuseppe Santangelo | Archivio Fondazione FS
ITINERARI TURISTICI IN TRENO STORICO
Foto Heinz Semmelweis
IL TRENO DEL BAROCCO da Siracusa a Donnafugata e Comiso 24 luglio | 4 settembre da Siracusa a Scicli e Ragusa 31 luglio | 11 settembre da Siracusa a Noto e Modica 7 agosto | 18 settembre
Foto Sandro Scalia
IL TRENO DEI TEMPLI da Agrigento a Porto Empedocle 3 | 9 | 16 | 23 | 30 luglio 7 | 20 | 27 agosto 4 settembre
IL TRENO DEL MITO da Catania a Taormina 16 luglio 18 agosto 10 settembre
per informazioni
313.8719696
ferroviadeitempli@fondazionefs.it
www.fondazionefs.it
FondazioneFsItaliane
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Mediterraneo I BINARI DELLA CULTURA
SICILIA
Regione Siciliana Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo
E S TAT E 2 016
vers. 3 del 04.07.2016 | Creatività Fondazione FS
Foto Giuseppe Pastorello | Archivio Fondazione FS
ITINERARI TURISTICI IN TRENO STORICO
Foto Sandro Scalia
IL TRENO DEI TEMPLI Con le automotrici d'epoca ALn 668.1600 verso il cuore del Parco Archeologico Patrimonio Unesco, con i maestosi templi greci e il lussureggiante Giardino della Kolymbethra, tra archeologia e paesaggio.
Biglietto ferroviario per il viaggio in treno storico 8 € adulto, andata e ritorno 4 € ragazzo, andata e ritorno, 4-12 anni non compiuti gratuità 0-4 anni, senza garanzia di posto a sedere
da Agrigento a Porto Empedocle date: 3 luglio | 7 agosto | 4 settembre 2016 andata treno 29372
ritorno treno 29374
11.30 part.
19.35 arr.
AGRIGENTO CENTRALE
11.52
19.21
AGRIGENTO BASSA
12.10
18.55
TEMPIO DI VULCANO
12.27
18.36
PORTO EMPEDOCLE CENTRALE
12.32 arr.
18.31 part.
PORTO EMPEDOCLE SUCCURSALE
Visite facoltative con offerte dedicate Possibilità culturali e turistiche nelle località di arrivo del treno storico 10 € 5 €
L'ingresso è gratuito per gli eventi del 3 luglio, 7 agosto e 4 settembre. Biglietto acquistabile all’ingresso del Parco Archeologico.
da Agrigento a Porto Empedocle date: 9, 16, 23 e 30 luglio | 20 e 27 agosto 2016
16.00 part.
20.07 arr.
AGRIGENTO CENTRALE
Giardino della Kolymbethra intero ridotto 4-12 anni gratuità 0-4 anni
16.22
19.56
AGRIGENTO BASSA
Biglietto acquistabile all’ingresso del Giardino.
16.40
19.22
TEMPIO DI VULCANO
16.54
19.06
PORTO EMPEDOCLE CENTRALE
16.59 arr.
19.01 part.
PORTO EMPEDOCLE SUCCURSALE
andata treno 29376
3 € 2 €
ritorno treno 29378
Biglietti ferroviari in vendita su tutti i canali Trenitalia:
per informazioni
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Parco Archeologico della Valle dei Templi intero ridotto 18-25 anni residenti nell’Unione Europea gratuità 0-18 anni
313.8719696
5€
Scala dei Turchi Trasferimento in bus dedicato dalla stazione di Porto Empedocle Succursale alla località della Scala dei Turchi. Servizio organizzato in coincidenza dell’arrivo e della partenza del treno il 3 luglio, 7 agosto, 4 settembre, su prenotazione le altre date. Tariffa unica a persona.
www.trenitalia.com • app Trenitalia • biglietterie e self service di stazione • agenzie di viaggio abilitate
ferroviadeitempli@fondazionefs.it
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I BINARI DELLA CULTURA
SICILIA
Regione Siciliana Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo
E S TAT E 2 016
vers. 1 del 27.06.2016 | Creatività Fondazione FS
Foto Giuseppe Pastorello | Archivio Fondazione FS
ITINERARI TURISTICI IN TRENO STORICO
IL TRENO DEL MITO A bordo della carrozze d’epoca tipo 1959 trainate dalla locomotiva storica E646 lungo la ferrovia che corre sulla costa jonica, tra il mare e l’Etna, per tre appuntamenti serali al Teatro Antico di Taormina.
da Catania a Taormina date: 16 luglio | 18 agosto | 10 settembre 2016 andata treno 29364
ritorno treno 29363
17.55 part.
01.40 arr.
CATANIA CENTRALE
18.12
01.27
ACIREALE
18.27
01.15
GIARRE - RIPOSTO
18.45 arr.
01.00 part.
TAORMINA - GIARDINI
Biglietto ferroviario per il viaggio in treno storico 14 € adulto, andata e ritorno 7 € ragazzo, andata e ritorno, 4-12 anni non compiuti gratuità 0-4 anni, senza garanzia di posto a sedere Servizio gratuito di trasferimento in bus dedicato dalla stazione di Taormina - Giardini alle porte del centro storico di Taormina. Servizio organizzato in coincidenza dell’arrivo e della partenza del treno storico.
Eventi serali facoltativi Possibilità culturali al Teatro Antico di Taormina 16 luglio La Traviata di Giuseppe Verdi a cura del Teatro Massimo di Palermo e del Teatro Massimo Bellini di Catania
18 agosto Neri Marcorè canta Fabrizio D'Andrè con l’accompagnamento musicale eseguito dall’Orchestra Sinfonica Siciliana.
10 settembre Taobuk Festival Internazionale del Libro di Taormina Cerimonia di apertura e consegna dei Taobuk Awards, riconoscimenti al genio letterario, artistico e all’impegno civile.
info e modalità di partecipazione: • www.taormina-arte.com • info@taormina-arte.com
info e modalità di partecipazione: • www.taormina-arte.com • info@taormina-arte.com
info e modalità di partecipazione: • www.taobuk.it • info@taobuk.it
Biglietti ferroviari in vendita su tutti i canali Trenitalia:
per informazioni
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www.trenitalia.com • app Trenitalia • biglietterie e self service di stazione • agenzie di viaggio abilitate
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Mediterraneo I BINARI DELLA CULTURA
SICILIA
Regione Siciliana Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo
E S TAT E 2 016
Foto Ellis Barazzuol | Archivio Fondazione FS
vers. 1 del 27.06.2016 | Creatività Fondazione FS
ITINERARI TURISTICI IN TRENO STORICO
Foto Sandro Scalia
IL TRENO DEL BAROCCO Sulle mitiche “Centoporte”, carrozze degli anni ‘30, trainate dalla locomotiva diesel d’epoca D445 alla scoperta del Val di Noto, tra i paesaggi e le affascinanti architetture Patrimonio Unesco.
da Siracusa a Donnafugata e Comiso date: 24 luglio | 4 settembre 2016
da Siracusa a Scicli e Ragusa date: 31 luglio | 11 settembre 2016
da Siracusa a Noto e Modica date: 7 agosto | 18 settembre 2016
andata treno 29366
ritorno treno 29365
andata treno 29368
ritorno treno 29367
9.00 part.
20.30 arr.
SIRACUSA
9.00 part.
19.35 arr.
SIRACUSA
9.00 part.
andata treno 29370
ritorno treno 29369
19.10 arr.
SIRACUSA
9.15
20.16
FONTANE BIANCHE
9.15
19.21
FONTANE BIANCHE
9.15
18.57
FONTANE BIANCHE
9.33
19.56
NOTO
9.33
19.01
NOTO
9.32 arr.
18.38
NOTO
10.04
19.23
POZZALLO
10.04
18.28
POZZALLO
12.02 part.
10.28
19.02
SCICLI
10.27 arr.
18.06
SCICLI
12.34
18.05
POZZALLO
10.52
18.50
MODICA
12.27 part.
13.00
17.43
SCICLI
11.26
18.26
RAGUSA
12.50
17.54
MODICA
13.20 arr.
17.30 part.
MODICA
11.52 arr.
17.52
DONNAFUGATA
13.25 arr.
17.30 part.
RAGUSA
17.30 part.
COMISO
14.22 part. 14.40 arr.
Biglietto ferroviario per il viaggio in treno storico 20 € adulto, andata e ritorno 10 € ragazzo, andata e ritorno, 4-12 anni non compiuti gratuità 0-4 anni, senza garanzia di posto a sedere Servizio gratuito di trasferimento in bus dedicato dalle stazioni ai centri storici in relazione alle visite previste. Servizio organizzato in coincidenza dell’arrivo e della partenza del treno storico.
Biglietti ferroviari in vendita su tutti i canali Trenitalia:
per informazioni
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313.8719696
Visite facoltative Tour gratuiti1 con guide turistiche nelle località di arrivo del treno storico Castello di Donnafugata2 e Comiso date: 24 luglio | 4 settembre 2016 Scicli e Ragusa date: 31 luglio | 11 settembre 2016 Noto e Modica date: 7 agosto | 18 settembre 2016 1 2
Sono esclusi eventuali monumenti con ingresso a pagamento. Ingresso a pagamento, biglietto acquistabile all’ingresso del Castello.
www.trenitalia.com • app Trenitalia • biglietterie e self service di stazione • agenzie di viaggio abilitate
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Mediterraneo
L’abbazia di Santa Maria di Maniace, meglio conosciuta come Castello di Nelson, sorge al confine fra i territori di Bronte e Maniace, in provincia di Catania
La Via dei Castelli dell’Etna
Il castello Normanno di Paternò
viaggio nella storia
Un affascinante viaggio fra l’austerità delle roccaforti difensive erette dai Normanni in Sicilia e la lussureggiante vita che traspare dalle testimonianze lasciate dagli eredi di Horatio Nelson a Bronte. Un viaggio che fa volgere lo sguardo verso un patrimonio ambientale di stupefacente bellezza e che ci introduce a prelibatezze enogastronomiche di un territorio ricco e generoso.
Q
uesta è la Via dei Castelli dell’Etna, promossa dall’assessore al Turismo della Regione siciliana, Anthony Barbagallo, con la collaborazione di partner fondamentali come i Comuni, la Soprintendenza ai Beni Culturali, le Pro Loco, l’Associazione provinciale delle Guide turistiche e la Ferrovia Circumetnea, quest’ultimo vettore privileggiato di un percorso turistico che profuma di storia e tradizione e che accompagna il turista verso mete inusuali, ma dal grande fascino. Si tratta di un tour che parte dal Castello Ursino di Ca-
tania e conduce il turista a visitare i castelli di Acicastello, Adrano, Bronte, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Motta Sant’Anastasia, Maletto, Paternò e Randazzo. Un percorso turistico ben organizzato che l’Assessorato regionale promuoverà all’interno di tutte le borse e fiere turistiche, workshop, educational tour possibili, affinché i turisti europei possano conoscerlo. Turisti che avranno a disposizione una brochure plurilingue e, per chi non vuole viaggiare in treno ed ama muoversi in auto, potranno contare su una nuova segnaletica stradale e monumentale bilingue. Ma non solo. Verrà creata una piattaforma internet
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Mediterraneo anch’essa bilingue contenente testi, video, immagini dei siti, costantemente aggiornata, dalla quale scaricare tutte le informazioni con apposite applicazioni. Un portale informativo vero e proprio insomma, che punta, attraverso l’innovazione tecnologica allo sviluppo del territorio, a fornire tutte le informazioni necessarie per far fruire, non solo i punti di interesse (in questo caso il castello), ma anche il territorio circostante. Il portale, infatti, contiene informa-
zioni sul paese, la storia, la cultura, gli orari dei musei, gli eventi e gli appuntamenti fissi, i prodotti tipici, l’elenco dei monumenti con la descrizione, la mappa interattiva, una galleria fotografica e video, gli orari, la mobilità, l’audio guida, l’interno dei monumenti visitabili con foto panoramiche a 360°, le strutture ricettive e le attività commerciali. Tutto a portata di un clik. E se la Soprintendenza dovrà garantire la fruizione e la valorizzazione dei siti direttamente gestiti, impe-
gnandosi ad introdurre, insieme con i Comuni, un biglietto d’ingresso unico ridotto, i Comuni dovranno garantire, collaborare e concorrere alla promozione del tour, che verrà realizzato dalla Circumetnea in giorni prestabiliti. Un ruolo importante lo ricoprono le Pro Loco che dovranno accogliere i turisti nei siti individuati dal progetto e sul treno delle Fce, dove dovranno operare anche le guide dell’Associazione Guide turistiche di Catania.
Il comune di Motta Sant’Anastasia con il suo castello normanno
Il castello Arabo Normanno di Calatabiano
Info Utili
Regione sicilia www.pti.regione.sicilia.it ASSESSORATO TURISMO SPORT SPETTACOLO – SICILIA www.regione.sicilia.it/turismo www.visitsicily.info www.facebook.com/visitsicily.info
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Regione Sicilia Assessorato Turismo Sport e Spettacolo
wine passion
Tenute Rubino custodisce i vigneti di Susumaniello nella Tenuta di Jaddico, lungo la dorsale adriatica, a 8 chilometri a nord di Brindisi. Nella prima decade di settembre, con un piccolo anticipo sulla maturazione degli acini, vengono raccolti i primi i grappoli che andranno destinati al Sumaré (www.tenuterubino.com)
Bere in rosa
I vini dell’estate di Francesca Maisano
Vini bianchi e bollecine sono i protagonisti dell’estate. Spesso sono serviti troppo freddi, con il rischio di “perderne” i profumi. Ecco perché la temperatura di servizio giusta è fondamentale. I vini rossi spesso vengono “dimenticati”, insieme ad un’altra tipologia che invece è certamente adatta alla stagione calda: i rosé.
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onostante la diffidenza di molti appassionati, i rosati sono vini versatili, che accompagnano con gusto coquillage en gratin (molluschi con guscio), zuppe di pesce o crostacei in pasta kataifi. Le possibilità di scelta sono infinite. Infatti, da nord a sud, sono tantissime le cantine che ormai si dedicano a
produzioni “in rosa”. Si può scegliere, per esempio, uno spumante Trento DOC millesimato da Pinot Nero e Chardonnay famoso in tutto il mondo come il Perlé Rosé delle Cantine Ferrari (Trento), perfetto per un aperitivo gourmet in riva al mare, con focaccia e lardo di Colonnata. Anche intorno al Lago di Garda si
Perlé Rosé
Rosa dei Frati
possono trovare interpretazioni interessanti come il Rosa dei Frati dell’antica azienda vitivinicola Ca’ dei Frati Riviera del Garda Bresciano DOC (Lombardia), un chiaretto delicato ma deciso, perfetto per accompagnare un grande classico come l’insalata di pomodoro e mozzarella, ma anche salumi non eccessivamen-
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wine passion
Scalabrone
Torre Testa
Cirò
Terre Lontane
Uno dei pionieri del recupero di vitigni autoctoni è Librandi, celebre per il suo vigneto a spirale (nella foto) con circa 200 varietà recuperate da tutto il territorio calabrese te grassi e tempura di verdure. Celebre per i prestigiosi rossi, la Tenuta Guado al Tasso dei Marchesi Antinori (Toscana) propone anche il Bolgheri Rosato DOC Scalabrone da uve Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah. Equilibrato e persistente, sa come rendere ancora più appetitoso un caciucco alla livornese. Cosa abbinare invece a seppie ripiene, linguine agli scampi con pomodorini o triglie al cartoccio? Una novità assoluta delle Tenute Rubino (Puglia) da uve Susumaniello: un vitigno reliquia dell’Agro di Brindisi. Si tratta del Torre Testa Rosé IGT Salento, che ha debuttato lo
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scorso anno al Vinitaly, sulla scia del successo del Sumaré, un metodo classico rosato in due versioni (24 e 36 mesi sui lieviti). Il progetto di salvaguardia di vitigni a rischio di estinzione continua ora con l’Ottavianello, il Bianco d’Alessano e il Minutolo (da non confondere con il Fiano che è ben altra cosa). Uno dei pionieri del recupero di vitigni autoctoni è Librandi, celebre per il suo vigneto a spirale con circa 200 varietà recuperate da tutto il territorio calabrese. Per le vinificazioni “in rosa” punta sul Gaglioppo, sia in purezza (Cirò Rosato DOC) che in blend con il Cabernet Franc (Ter-
temperature di servizio
Vini spumanti 6 °C Vini bianchi secchi 8 °C Vini bianchi strutturari 10 °C Vini bianchi aromatici 10 °C Vini passiti con residuo zuccherino alto 10 °C Vini liquorosi 10 °C Vini rosati 12 °C Vini passiti con residuo zuccherino basso 12 °C Vini novelli 14 °C Vini rossi giovani tannici 16° C Vini rossi invecchiati e di grande struttura 18° C È preferibile non discostarsi da queste temperature oltre 1 °C +/-
re Lontane Val di Neto Rosato IGT), entrambi perfetti per esaltare un secondo importante come il tipico pesce spada alla pizzaiola. Dulcis in fundo, non mancano rosati in versione passito per chiudere in bellezza il viaggio monocromatico nel mondo di Bacco.
villasandi.it
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WINE PASSION di Francesca Maisano
IL MIGLIOR VINO DEL MONDO
SUPERFICI VITATE PER REGIONE IN ETTARI Totale 646.485 LOMBARDIA 22.900
TRENTINO ALTO ADIGE 15.416
VENETO 78.197 FRIULI VENEZIA GIULIA 23.062
VALLE D’AOSTA 286
EMILIA ROMAGNA 51.791
PIEMONTE 48.100
LIGURIA 1.535
Secondo la Top 100 della rivista specializzata Usa Wine Enthusiast, il Chianti Classico Gran Selezione Il Grigio 2011 è il miglior vino al mondo. La classifica, realizzata dopo l’assaggio di oltre 19.800 vini da tutto il pianeta, conta 17 vini italiani.
MARCHE 17.563 TOSCANA 57.861
ABRUZZO 31.958 MOLISE 5.540
UMBRIA 13.015 LAZIO 23.535
PUGLIA 86.711 CAMPANIA 24.140
SARDEGNA 26.244
BASILICATA 4.081
CALABRIA 11.500 SICILIA 103.063
(fonte Corriere Vinicolo 2012)
I VINI ITALIANI DA TENERE IN CASSAFORTE SECONDO IL SITO USA wine-searcher.com Il Barolo Collina Rionda di Bruno Giacosa. A destra, il Monfortino di Giacomo Conterno
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Al primo posto un’etichettasimbolo di Langa, il Barolo Collina Rionda di Bruno Giacosa, valutato 929 euro a bottiglia. Al secondo posto c’è un Supertuscan di Bolgheri, l’Ornellaia Vendemmia d’Artista Special Edition quotato 682 euro, mentre al terzo posto c’è un altro Barolo: il Monfortino di Giacomo Conterno, venduto in media a 618 euro.
I VINI IITALIANI PIÙ APPREZZATI NEL MONDO
STATI UNITI Chianti, Brunello di Montalcino, Pinot Grigio, Barolo, Prosecco GERMANIA Prosecco, Amarone della Valpolicella, Collio RUSSIA Chianti, Barolo, Asti, Moscato d’Asti GRAN BRETAGNA Prosecco, Barolo, Chianti (fonte Coldiretti 2014)
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Il pomodoro di Sorrento
Oro rosso d’Italia
IL POMODORO e le sue varietà meno conosciute di Marianna Mastropietro
Riuscireste ad immaginare un mondo senza pomodoro? In realtà anche se lo consideriamo un ingrediente portante della cucina mediterranea il pomodoro arriva da lontano, dal Centro America (Perù, Cile ed Ecuador) precisamente nel 1540 quando l’esploratore spagnolo Hernán Cortés rientrò in patria e ne portò gli esemplari.
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tilizzato dapprima come pianta ornamentale, fu solo nella seconda metà del XVII secolo che si diffuse come alimento prelibato, mentre la sua coltivazione trovò terreno fertile in particolare nel sud dell’Italia, dove ancora oggi è l’ingrediente principale di numerosi piatti tipici. Oggi, secondo una stima di Slow Food, esisterebbero oltre 500 varietà di pomodoro sul nostro territorio frutto di anni di incroci e adattamenti al terreno e al clima.
Il bianco narciso della mozzarella di bufala si sposa con il colore rosso-rosa dei famosi pomodori di Sorrento
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In CAmPAnIA Il pomodoro di Sorrento è una coltivazione tradizionale di tutti i comuni della costiera in particolare di Sant’Agnello e Piano. Di colore rosso chiaro tendente al rosa, ricorda il più diffuso Cuore di bue, ma ne differisce per il sapore dolce e delicato. In cucina si utilizza soprattutto a crudo, come ingrediente di gustose insalate estive, tra cui la famosa caprese, nella quale è accompagnato da olio, basilico, fior di latte o mozzarella di bufala. Dove acquistarlo: Fattoria nonno luigino www.nonnoluigino.com
Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP
Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP è uno dei prodotti più antichi dell’agricoltura campana che raggruppa vecchie cultivar e biotipi locali: Fiaschella, Lampadina, Patanara, Principe Borghese e Re Umberto. I frutti hanno forma ovale con apice appuntito, buccia spessa di colore rosso vermiglio e sapore intenso acidulo. Il processo di conservazione avviene attraverso la preparazione del “piennolo”, pratica che consente il consumo dei pomodorini integri per tutto l’inverno. In cucina è utilizzato appena scottato per condire gli spaghetti, per macchiare i vermicelli alle vongole oppure come veloce spuntino di mezza mattina dei napoletani: un pomodoro “schiattato” sul pane, un filo d’olio, sale e basilico. Dove acquistarlo: Azienda Casa Barone www.casabarone.it
Raccolta dei pomodorini del piennolo. A destra. Spaghetti con colatura d’alici e pomodorini del piennolo
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In Campania Il San Marzano DOP è una varietà di pomodoro coltivata nella Valle del Sarno, particolarmente adatto per preparare salse, ha una forma allungata un po’ schiacciata ai lati. Trovarlo originale fresco è quasi impossibile, viene infatti in gran parte impiegato per la preparazione di conserve e pelati. Dove acquistarlo: www.agrigenus.com La Riserva Naturale di Torre Guaceto, un paradiso incontaminato, dove si alternano uliveti secolari e coltivazioni di ortaggi e cereali. In basso, i pomodori Fiaschetto di Torre Guaceto
In Puglia Il Pomodoro Fiaschetto di Torre Guaceto cresce nell’omonima riserva in provincia di Brindisi. Varietà quasi in estinzione e Presidio Slow Food, è oggi coltivato solo con metodo biologico nel comprensorio del comune di Carovigno. Il pomodoro Fiaschetto si presenta in forma ovale col pizzo, colore rosso, buccia sottile e ricco di semi. È un prodotto fortemente legato ad alcuni aspetti della tradizione popolare, infatti il suo trapianto avveniva nel giorno di San Giuseppe, mentre il 13 giugno, giorno di Sant’Antonio iniziava la raccolta. In cucina è ottimo per essere consumato fresco, questo tipo di pomodoro si presta molto bene per la produzione di salsa. Dove acquistarlo: Azienda Agricola Univerde www.calemone.it
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In Sicilia Il pomodoro Siccagno di Valledolmo è una varietà di pomodoro capace di crescere nelle zone particolarmente aride del piccolo paese della provincia di Palermo. Fino a poco tempo fa si credevano persi del tutto i pomodori tradizionali siccagni, ma dopo lunghissime ricerche si è rintracciato un produttore di Villalba che conserva ancora una semente antica. La sua forma è allungata con l’apice a punta, si chiama anche pizzutello. In passato si usava per fare il concentrato (astrattu) lasciando essiccare al sole la passata su tavole in legno (maìdde) per poi lasciare ai bambini il compito di arriminare (rigirare), per poi procedere con l’arricugghiuta, si appallottolava cioè Una veduta panoramica di Valledolmo e alcune immagini della raccolta del pomodo- con le mani unte d’olio e si conservava in ro Siccagno. Tra le principali coltivazioni oltre quella del pomodoro ci sono cereali, grandi orci. Dove acquistarlo: Fattoria foraggi e viti da vino. Il grano duro, in particolare, costitisce la base dell’economia di Gesù www.fattoriadigesu.it valledolmese. Molto rilevante è anche la produzione vitivinicola In Basilicata Il Pomodoro secco Ciettàicale di Tolve (PZ) prende il nome dall’agricoltrice Lucia Aicale che fin dagli anni ’30 selezionò e moltiplicò in purezza il pomodoro, diventando l’unica custode di biodiversità. La famiglia della signora Lucia ha continuato quest’opera di selezione e coltivazione fino a quando Coldiretti Basilicata e l’Università della Basilicata non sono intervenute per tutelare e sviluppare l’attività. Il pomodoro secco Ciettàicale si caratterizza per la spiccata dolcezza, con la polpa soda non acquosa e dal sapore intenso e aromatico. Resistentissimo alla siccità e al trasporto, è adatto per l’essiccazione e la conservazione sott’olio. Dove acquistarlo: Azienda Agricola De Angelis Antonia Via Fratelli Bandiera 7 Tove (Pz)
Un’immagine di Tolve in Basilicata. Il territorio è caratterizzato da estese colture cerealicole interrotte a tratti da oliveti e da antichi lembi residui dei boschi che coprivano gran parte del suo territorio
Baccalà ai pomodori “Ciettaicale” (www.scattigolosi.com) A destra, il pomodoro Ciettaicale
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salute e alimentazione
Frutta e ortaggi da comprare in estate per mangiare meglio e spendere meno
La spesa di stagione
Le crisommole sono il frutto che cresce abbondante alle falde del Vesuvio, un tipo di albicocca precoce piccola ma ricchissima di sapore dato dalla fertilità del terreno vulcanico
di Marianna Mastropietro
Avete mai pensato che il primo motivo per mangiare prodotti di stagione possa essere la ricerca di sapori autentici? È ormai fuori di dubbio che scegliendo verdure fresche, cresciute e raccolte secondo la loro naturale maturazione si può godere di prodotti infinitamente più buoni.
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nfatti se già normalmente c’è bisogno di trucchi per coltivare frutta e ortaggi sani e belli (almeno apparentemente), questo vale a maggior ragione quando non è la natura a lavorare per la loro produzione, indebolendo le piante e dunque rendendole più soggette ad attacchi di parassiti che poi richiedono maggiore intervento in campo. Il risultato? Frutta e verdura sono care, sanno di poco e probabilmente contengono molti più pesticidi.
Cosa mangiare dunque con il caldo estivo? Questi mesi ci mettono a disposizione tutto ciò di cui abbiamo bisogno per nutrirci, idratarci e perché no, abbronzarci! Iniziamo dalla frutta: pesche, albicocche, angurie, sono tante le varietà reperibili in tutte le regioni italiane. Le crisommole ad esempio sono il frutto che cresce abbondante alle falde del Vesuvio, un tipo di albicocca precoce piccola ma ricchissima di sapore dato dalla fertilità del terreno
vulcanico. In generale l’albicocca è un frutto alleato della pelle e ricco di vitamine. A Volpedo, in provincia di Alessandria, crescono delle pesche grandi e succose bianche e gialle, con grande equilibrio tra zucchero e acidità. Per vicinanza sono le preferite nei mercati di Milano, Torino e Genova e in giro per la Val Curone (Al) se ne trovano in abbondanza. In generale la pesca è un frutto molto idratante, gustoso e ricco di vitamine del
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salute e alimentazione
gruppo B. Fresca e dissetante la vera regina dell’estate è l’anguria: 90% di acqua, adatta alle diete e anche estremamente gustosa. La si trova praticamente ovunque, anche se la maggior parte di angurie e meloni trovano il loro habitat nel sud, in particolare in Sicilia. Degno di nota per chi fosse sull’isola il melone di Paceco presidio Slow Food della provincia di Trapani. Seguono fichi, susine e prugne, da controllare sempre che l’origine sia nostrana non per fare un torto alla qualità estera, ma perché crescendo in abbondanza sul territorio italiano la freschezza è garantita. Il mondo degli ortaggi d’estate si colora in primis con le zucchine e i loro fiori, le melanzane, i peperoni, i fagioli freschi, i fagiolini verdi (cornetti) e infine, principe dell’estate, il pomodoro (solo in Italia sono registrate ufficialmente oltre 300 varietà). Una menzione speciale meritano i peperoni di Carmagnola in Piemonte a cui ogni anno è dedicata un’importante sagra, mentre le melanzane di tutte le forme (da quelle allungate napoletane alle tonde siciliane) si adattano a succulente preparazioni più o meno caloriche (arrostite ad esempio o fritte alla parmigiana). Quadrato, corno di bue, trottola e tumaticot sono tutte le declinazioni di forma del peperone di Carmagnola caratterizzate da una peculiare dolcezza e da intensi colori che lo rendono un ingrediente versatile adatto alla preparazione di una molteplicità di piatti
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Melone di Paceco Presidio Slow Food della provincia di Trapani. Un territorio tra le antiche città di Erice e Segesta, le Terme di Caltafimi e le Saline di Trapani
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