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ato nel 1976 da una piccola famiglia borghese, terzo di tre fratelli, fin da piccolo si distingueva per il suo carattere irrequieto e pieno di idee. Poco interessato agli studi, Fabrizio viveva un’infanzia angosciata dovuta alle continue liti familiari e alle grosse difficoltà economiche affrontate continuamente dal padre. Terminati gli studi che davano a Fabrizio la qualifica di odontotecnico, si ritrovò subito in una realtà, quella italiana, dove per un giovane è difficile un inserimento nel mondo del lavoro. Lavorò gratuitamente come odontotecnico con molta passione, ma volendo imparare il più possibile, svolse lavori umili per avere un po’ di soldi in tasca. A 21 anni con la sorella maggiore Antonella aprirono una piccolissima azienda in cui commercializzavano borse: era il 1997. Qui lo stilista spinto da una forte motivazione e voglia di riscatto iniziò a pianificare il proprio futuro con una innata passione e senso dello stile. A 23 anni perse il padre malato di cancro, con il quale aveva un pessimo rapporto. Con la scomparsa di quest’ultimo Fabrizio capì alla perfezione il rapporto tra padre e figlio, che successivamente si rivelò alla base della sua maturità. Colpito dall’evento Fabrizio dedicò al padre una poesia che scrisse di suo pugno: l’ultimo pezzo dice: “.....frecciate ardenti, le due menti si uniranno pochi istanti prima della fine quando il seme proverà dolore e il vecchio saggio aprirà il cuore a tutto”. Da quel momento iniziò la carriera professionale di Fabrizio: iniziando ad affrontare i mercati esteri, l’azienda si ingrandiva sempre di più. Per le sue creazioni prendeva spunto da tutto: dal grano mosso dal vento, dalla postura delle persone sedute in un bar, dalle decorazioni di locali notturni e in particolare dalla musica di David Bowie e Pat Metheni… insomma, la sua mente era continuamente bombardata da mille stimoli, che Fabrizio assorbiva e trasformava in borse. Convinto che il creato provenisse da una sola fonte energetica, crede che tale energia vada gestita e personalizzata. Nel 2006 dopo una vita di eccessi, conobbe la sua futura sposa, Federica Stortini, dalla quale ebbe due figlie, Fiona e Frida. Federica diede equilibrio nella vita dello stilista: l’amore per le figlie gioca un ruolo fondamentale per il rapporto di Fabrizio Poker con il mondo che lo circonda. Infatti con il passare del tempo lo stilista si allontana sempre di più dai troppi valori materiali che gettano tristezza nella società odierna, rendendosi conto che un uomo ha bisogno di ideali. Lo scopo dell’intera vita di Fabrizio Poker è di riuscire a regalare un’emozione nel cuore di una donna.