A Modern Way To Eat (Anna Jones)

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"Bello come una foto, e invitante... Anche se siete un carnivoro tradizionalista, le sue ricette bellissime, delicate e deliziose potrebbero persuadervi" GUARDIAN "Ricco di ricette intelligenti e originali" INDEPENDENT, BOOKS OF THE YEAR

Anna Jones è cuoca, stilista e scrittrice. Un bel giorno, in cui era in ritardo sul lavoro, ispirata dalla lettura di un articolo sul realizzare le proprie passioni, decise di cambiare vita. Si è guadagnata gli onori nelle cucine del ristorante “Fifteen” di Londra, sotto l’occhio vigile del giovane Jamie Oliver. È rimasta al servizio della famiglia di Jamie Oliver per sette anni, lavorando come food stylist, scrittrice e food creative per libri, show televisivi e campagne pubblicitarie sul cibo. Ha insegnato nelle cucine delle scuole dell’East End, sulle spiagge di Sydney e nelle riserve indiane degli Stati Uniti, è riuscita a far dimagrire la più grassa delle città americane, ha cucinato per i Reali e in occasione del G20 a Downing Street, e ha tenuto corsi di cucina presso il TED. Anna ora lavora come stilista e food writer per quotidiani, riviste, cuochi, Food Heroes e per numerose industrie alimentari. Ha collaborato con alcuni dei più amati cuochi e chef del nostro tempo, da Antonio Carluccio, Mary Berry e Stevie Parle a Yotam Ottolenghi, Sophie Dahl e i favolosi Baker Brothers. Ha lavorato anche per alcuni dei maggiori marchi del settore alimentare tra cui Daylesford e Innocent drinks, per la quale ha scritto Hungry? The innocent recipe book for filling your family with good stuff. Le ricette e lo styling di Anna sono apparsi su Telegraph, Observer Food Monthly, Guardian e sulla rivista Jamie. A modern way to eat è il suo primo libro da “solista”. Vive, scrive e cucina a Hackney, nella zona Est di Londra. FOTOGRAFIE DI: ANDY FORD

€ 28.50

"Un bellissimo libro, ricco di ricette vegetariane" EMERALD STREET "La splendida rivelazione di un libro... Cibo Vegetariano che fa sentire vibranti ed emozionanti" SOPHIE DAHL "Ricette Vegetariane deliziose ed emozionanti che si adattano al bisogno moderno dell'alimentazione. Ben fatto, Anna" ANTONIO CARLUCCIO

www.eifis.it ISBN 978-8875171254

9 788875 171254

a modern way to eat

"Pensate a un tocco Californiano per Yotam Ottolenghi" OBSERVER

aletta 140 mm

Finalmente in Italia il libro di ricette vegetariane più cool del momento, ne hanno parlato: Vogue, Washington Post, The Guardian, New York Times, Good Housekeeping, ... A Modern Way To Eat è la versione iper moderna della cucina vegetariana, più di 200 ricette semplici da preparare, nutrienti e veramente gustose, per ogni occasione: colazioni veloci, brunch con gli amici, cene importanti e cucina per tutti i giorni.

ANNA JONES

"Ricco di grandiosità" OBSERVER FOD MONTHLY, BOOKS OF THE YEAR

piega

costa 29 mm

piega

aletta 140 mm

“Semplicemente brillante: moderno, intelligente, bello e pieno di ricette deliziose. Forza Anna!” JAMIE OLIVER

ANNA JONES

a modern way to eat oltre 200 gustose ricette vegetariane (per sentirvi incantevoli) EIFIS Editore



collana

CUCINA VEGETARIANA E VEGAN



ANNA JONES

a modern way to eat Oltre 200 ottime ricette vegetariane ideali per tutti i giorni (che vi faranno sentire meravigliosamente bene).


A John Non bastano le parole per dire quanto sono fortunata

Original publication: A Modern Way to Eat by Anna Jones ISBN 978-0-00-751670-4 Copyright © Anna Jones, 2014 First published by Fourth Estate, an imprint of HarperCollins Publishers www.4thestate.co.uk First published in Great Britain by Fourth Estate in 2014 All rights reserved. No part of this publication may be reproduced, transmitted, or stored in a retrieval system, in any form or by any means, without permission in writing from Fourth Estate.

© Copyright 2016 EIFIS EDITORE srl A Modern Way to Eat - Anna Jones I Edizione Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta in nessuna forma senza il permesso scritto dell’Editore. Testi: Anna Jones Prefazione: Jamie Oliver Prefazione all’edizione Italiana: Manuel Marcuccio Fotografie: Brian Ferry Immagine a pag. 187: Sandra Zellmer Traduzione: Marina Anselmi Editing: Paola Lorenzi Art Director: Davide Cortesi Impaginazione: Golden.Brand Communication Stampa: Gegraf (FC) ISBN 978 88 7517 125 4 © 2016 Settembre – EIFIS EDITORE srl Viale Malva Nord, 28 48015 Cervia (RA) – Italia www.eifis.it info@eifis.it FSC® è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro creata per la promozione di una gestione responsabile delle foreste del mondo. I prodotti con il marchio FSC® sono certificati in modo indipendente per garantire ai consumatori che essi provengono da foreste gestite in modo tale da soddisfare le esigenze sociali, economiche ed ambientali delle generazioni presenti e future, e da altre fonti controllate - www.fsc.org L’Editore non si assume alcuna responsabilità per l’utilizzo improprio delle informazioni contenute in questo libro.


a modern way to eat  6 cosa mi tira giù dal letto alla mattina  16 per riempire un buco allo stomaco  50 una ciotola di brodo, zuppa o stufato  72 deliziose insalate  96 pranzi semplici e cenette spensierate  126 cene luculliane e piatti che sazierebbero un intero esercito 180 verdure come contorno  236 per chiudere in dolcezza  258 torte, pane e altro  282 da bere  320 marmellate, chutney, basi e altre cosucce utili  332 indice 346 ricette vegan e senza glutine  347 - 348 ringraziamenti 349


Prefazione all’edizione italiana di Manuel Marcuccio

È moderno tutto ciò che è proprio del momento attuale e corrisponde al gusto e alla mentalità del tempo presente. La definizione è semplice, come il titolo di questo ricettario che racconta, fin dalla copertina, una cucina di casa di tutti i giorni, che corrisponde esattamente a come e a cosa vogliamo mangiare oggi. Noi italiani siamo un popolo gourmet che non rinuncia al piacere della buona cucina e della condivisione a tavola; oggi, i dati di scouting sociale Eurispes individuano una percentuale in costante crescita di vegetariani e vegani perché rinunciare agli ingredienti di origine animale - ormai lo abbiamo capito, no?! - non significa rinunciare al gusto. Chi assiste a questo cambiamento con diffidenza, considerandolo solo come una moda, nell’accezione di usanza capricciosa e passeggera, si trincera dietro un’etica della tradizione decretandone l’impoverimento. La nostra cucina regionale si basa già su molti piatti poveri a base di soli vegetali e la tradizione è un’anima viva, irrequieta, in continuo movimento, in costante sintonia col presente che la ritrasmette nel tempo; non è la fotografia immobile di un passato, tutto sommato, circoscritto. Quindi, come vogliamo mangiare oggi? La cucina moderna di casa che preferiamo è quella che ci fa sentire più leggeri e sani, che ha il minimo impatto sull’ambiente e che rispetta la vita degli altri, tutti. La desideriamo bella, seducente, gustosa ma sopratutto veloce e facile da preparare. Anna ha intercettato tutto questo come un’antenna delle più efficienti e lo ha coniugato con la sua esperienza di chef e autrice di programmi tv di successo. In oltre 200 ricette propone una cucina a base di ingredienti semplici di facile reperibilità, varia e completa, spesso integrale. Alcune ricette vegetariane, tantissime vegan e senza glutine. Dove prevede tra gli ingredienti la presenza di latticini o uova è lei stessa a consigliarci come sostituirli con ingredienti del tutto vegetali. Da quando ho acquistato la copia in inglese, A modern way to eat resta nella piccola libreria che ho in cucina, dove tengo quei cinque o sei libri un po’ sporcati da uno schizzo d’olio o una ditata, che sono i miei preferiti.


Prefazione di Jamie Oliver

È con grande piacere e orgoglio che mi accingo a scrivere questa prefazione per la cara Anna, una delle mie prime studentesse al “Fifteen” di Londra. Eccola, undici anni dopo, con il proprio libro di cucina, davvero bello ed elaborato con cura. Questo libro merita un posto in tutte le collezioni di cucina perché svela come celebrare le verdure, qualcosa che tutti noi dovremmo fare. La chiara sensibilità che traspare nei confronti di un’alimentazione sana, equilibrata e che rispetta i cicli delle stagioni dà al lettore un vero e proprio senso dello stile culinario di Anna che unisce prelibatezza e semplicità nelle sue ricette gustose e alla portata di tutti. Potrete sperimentare infinite opportunità nel vedere come la stessa storia di umili origini possa originare così tanti tipi di finali totalmente diversi tra loro, e nel rendervi conto che proprio questa è l’essenza del cucinare, ovvero ascoltare ciò che vi circonda, tenere conto dei cicli delle stagioni, di come vi sentite e delle persone per cui state cucinando. Facile e bello a dirsi, ma occorre avere vicino qualcuno in grado di spiegarlo e che sappia insegnarvi a visualizzare come mettere a punto, evolvere e perfezionare qualsiasi ricetta, ed è proprio quello che Anna fa così mirabilmente in queste pagine. Ben fatto, Anna, questo è un grande libro di cucina e io ne sono straordinariamente orgoglioso.


a modern way to eat

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Il nostro modo di mangiare sta cambiando

Mi piacerebbe fare un paio di promesse riguardo al cibo di cui tratta questo libro: è buono e squisito vi farà sentire bene e apparire belli vi lascerà leggeri ma al tempo stesso sazi vi aiuterà ad alleggerire la vostra impronta sul pianeta è semplice e veloce da preparare e non costerà un mondo e stupirà la vostra famiglia e i vostri amici

Esigiamo così tanto dal nostro cibo al giorno d’oggi che l’idea di due uova in padella ogni sera per cena sembra preistorico. Vogliamo che il cibo sia delizioso, sano, a km 0, veloce, economico e che salvaguardi il pianeta. Questo libro vi mostra come cucinare piatti semplici che lasceranno a bocca aperta chiunque e, cosa ancora più importante, vi insegna come nutrire i vostri amici e la famiglia, in modo rapido e facile.. Oggi, quasi tutti quelli che incontrate, di qualsiasi età, stanno diventando profondamente consapevoli di ciò che mangiano e dell’effetto che questo ha sulla loro salute. Capiscono anche l’importanza che un pasto venga cucinato in casa non solo un paio di volte a settimana per rimanere in buona salute e rientrare nel budget familiare. Oltre a ciò, la nostra consapevolezza dell’origine, della qualità del cibo e la sua sostenibilità è andata così lontano che se guardiamo indietro a ciò che i supermercati vendevano dieci anni fa e quello che possiamo comprare ora, ci accorgeremo che il cambiamento è sorprendente. Attraenti varietà di verdure sono la norma, e le erbe aromatiche più insolite, interessanti e diversificati tipi di cereali, spezie e ingredienti che arrivano da lontano oggi affollano le corsie. E ora, che abbiamo tutta questa scelta a nostra disposizione, cosa ce ne facciamo? Tutti i miei amici, anche se non sono vegetariani, vogliono mangiare un cibo più semplice, che rispetti il ciclo delle stagioni e che sia basato sul consumo di verdure. Poiché il numero di vegetariani nel Regno Unito è in lento ma costante aumento, il numero di persone che riducono la quantità di carne nella loro dieta sta schizzando alle stelle. Sappiamo tutti che mangiare un sacco di carne può non essere la scelta migliore per il nostro corpo e per il pianeta. Per me essere vegetariani è facile perché è il mio modo di vivere; per voi potrebbe essere diverso, potreste considerare la possibilità di cenare 6   A MODERN WAY TO EAT


senza carne un paio di sere a settimana, forse. Qualunque sia la vostra opinione, penso che ognuno di noi abbia bisogno di nuove idee. Stiamo arrivando ad un punto di svolta, che ci permetterà di colmare la lacuna fra l’offerta dei ristoranti vegetariani costituita da piatti difficili da digerire e pieni di latticini e le diete a base di succhi verdi studiate secondo i migliori principi nutrizionali. Desideriamo il meglio di entrambi, un mix di sapori che mandi in tilt il nostro cervello ma che allo stesso tempo ci faccia bene: un pompatissimo hamburger superdelizioso ma salutare; un brownie maledettamente cioccolatoso che però nutra la nostra energia; un pancake per la colazione che assomigli al pudding ma strafogante di nutrienti. Personalmente, credo che ogni pasto debba essere una festa piena di gioia e che finché assoceremo il mangiare a regole, pressioni di vario tipo e diete 7   A MODERN WAY TO EAT


perderemo l’esperienza di quella gioia. Se il mangiare in modo sano invece diventa la regola, comincio a rendermi conto che il cibarsi non è altro che uno dei nostri meravigliosi limiti dell’essere umano. E a questo punto, ogni cosa ha il suo posto, sia il gommoso brownie salato e caramellato, così goloso che sarebbe un peccato lasciarselo scappare, che la ciotola di sani cereali con verdure. Desidero nutrirmi in modo da sentirmi soddisfatta ma al tempo stesso leggera e felice. Troppo cibo sano mi lascia così miseramente affamata, ma pure non mi piace ridurmi a mangiare quintali di pesanti carboidrati e latticini per riempire i buchi dello stomaco. Utilizzo spezie, consistenza, aromi e cereali per saziarmi appieno senza appesantirmi. Per questo motivo in questo libro ho cercato di mettere a punto piatti dove l’igienismo e il salutismo sposano la delizia, dove la sostenibilità sposa il 8   A MODERN WAY TO EAT


budget familiare, dove l’esigenza di pasti veloci e semplici sposa le richieste del cuore. Queste ricette renderanno più sani voi e il pianeta, vi arricchiranno e non vi faranno perdere le giornate in cucina. Questo è un modo nuovo di nutrirsi, è il mio modo di nutrirmi, con cui i miei amici si nutrono, e credo il modo verso cui tutti noi tendiamo.

Un cambiamento nel mio modo di cucinare

La mia cucina è cambiata quando sono diventata vegetariana; tutto ad un tratto ho dovuto cominciare a guardare alla cottura dei cibi in modo completamente diverso. Le fondamenta su cui ero cresciuta e le regole che avevo imparato come chef non funzionavano più. Così la sfida di trovare nuove vie per aggiungere consistenza, interesse e sapore ai miei piatti mi hanno spinta ad utilizzare una nuova gamma di ingredienti e alcune nuove tecniche di cucina. Quello che mi colpisce del cibo, prima di qualsiasi altra cosa, è la prima sensazione che mi pervade al primo impatto. Il vapore degli oli essenziali degli agrumi che spruzza dalla scorza di un’arancia fresca mentre viene sbucciata. L’immensa brillantezza del colore viola di una rapa rossa un po’ sporca di terra quando viene affettata. Il caldo profumo di zenzero e di zucchero di canna che si spande da un crumble durante la cottura; la magia di Willy Wonka che pervade il cioccolato fondente scaldato a bagnomaria, e così tutti quei momenti in cui le mie papille gustative cominciano a danzare e il mio cuore inizia a palpitare. Quando scrivo una ricetta o improvviso qualcosa per la cena, nella mia mente si accendono sempre tre pensieri che mi aiutano a dare forma alla mia cucina: che sapore avrà questo cibo? Come posso renderlo più gustoso utilizzando consistenze multistrato? E come posso farlo apparire più gustoso sul piatto? Dare gusto per me significa tirare fuori il meglio dall’ingrediente che sto cucinando. A volte questo vuol dire cospargere un po’ di sale di Anglesey e nient’altro. Altre volte occorre bilanciare le erbe con le spezie, l’agro con il dolce, facendo risaltare il carattere naturale di un pezzo di zucca arrostita ben caramellata con spezie calde oppure inasprire una salsa di pomodoro con un goccio di aceto. La consistenza del cibo viene spesso trascurata in cucina ma personalmente la considero una chiave fondamentale per creare un buon piatto alla pari del sapore, in particolare nella cucina vegetariana. Penso a come i bambini rispondono al cibo; noi, come loro, siamo attratti dalla consistenza di un cibo così come dal suo sapore. Una manciata di semi tostati aggiunti ad una insalata, fette di pane abbrustolito cosparso con olio accanto a una ciotola di zuppa, lo scricchiolio di alcuni ravanelli pungenti all’interno di un morbido taco. La consistenza, così come il sapore, colpisce le papille gustative e comunica al cervello se un piatto è delizioso e se aiuta a sentirsi soddisfatti. L’aspetto della bellezza è alla base del mio lavoro quotidiano come stilista. Ho passato gli ultimi dieci anni a creare immagini di piatti che fossero capaci di uscire dalla carta e di far desiderare al lettore ciò che si trovava sulla pagina in quel momento esatto: la chiazza di cioccolato appena colata fuori da una fonduta, le gocce di acqua su una foglia appena lavata di un’insalata freschissima e croccantissima, la morbidezza del formaggio e la friabilità di una perfetta pasta sfoglia del bordo di una torta. So che quando cucino per 9   A MODERN WAY TO EAT


gli amici l’insalata più semplice adagiata su un piatto con un po’ di fantasia, o una semplice ciotola di pasta condita con alcune erbette allegre e un pizzico di peperoncino rosso, significa cominciare a mangiare prima ancora di aver impugnato la forchetta. Anche quando sto solo facendo una rapida colazione o un pranzo frettoloso, mi prendo qualche secondo in più perché il cibo che sto per cucinare possa dare il meglio di sé. Le mie opere si chiudono con un tocco finale. Di solito, termino un piatto con un’aggiunta finale di qualcosa: una cucchiaiata di yogurt in cima ad un pungente Dahl al peperoncino, un filo d’olio aromatizzato alle erbe (preparato qualche ora prima) su una ciotola di chilly, alcune nocciole tostate sparse su un piatto di minestra. Personalmente, penso che sia il tocco finale che garantisce un buon pasto oltre a un grande piatto di cibo. Solitamente, questi ritocchi sono la cosa più veloce da fare, per aggiungere colore e creare un contrasto caldo-freddo. Queste note conferiscono al cibo un aspetto di maggiore cura, danno una spinta ulteriore al gusto e ci fanno apparire cuochi straordinari senza avere realmente combinato granché.

Una nuova serie di ingredienti

Nel momento in cui ho iniziato a cucinare in questo modo più leggero e più sano ho cominciato anche a capire sempre di più l’importanza della varietà. Uso burro tostato di noci al posto del burro di mucca nei biscotti, olio di cocco per imburrare i toast, quinoa o miglio nel mio porridge la mattina. L’utilizzo di un ingrediente laddove si sposa bene e ha un sapore incredibile, non solo per i suoi nutrienti, mi spinge ad uscire fuori dai parametri delle vecchie affidabili ricette. Nella mia cucina dò spazio agli ingredienti più insoliti, interessanti e gustosi per aggiungere profondità e interesse ai miei piatti. La farina di farro nella mia torta allo zenzero e melassa aggiunge struttura e un sapore di malto tostato profondo naturalmente più digeribile per noi. Il latte di mandorla nel mio caffè del mattino ha un sapore incredibile e aumenta la mia dose di proteine giornaliera e fornisce i grassi sani di cui il mio corpo ha bisogno. Il burro di cocco, che io uso per miscelare le spezie del curry, sopporta un calore maggiore rispetto all’olio di oliva, rendendolo perfetto per rilasciare il sapore delle spezie, con il valore aggiunto del sottile sapore di cocco che sta benissimo in un dhal del sud dell’India o in un tortino di patate dosa. Detto questo, il sapore, sopra ogni altra cosa, detta legge nella mia cucina, così se mi sembra che il burro sia più indicato dico sì al burro; se una torta ha bisogno di un po’ di zucchero, non mi faccio problemi e ne metto un po’. Ma in generale le mie ricette sono focalizzate su ingredienti integrali. Per quanto mi è possibile, utilizzo diverse e interessanti varietà di cereali, poiché credo che tutti meritino un posto nella nostra dieta e sono spesso più adatti alla nostra fisiologia. Proprio come per la frutta e la verdura, è importante variare i cereali nella dieta. Ogni tipo di cerale ha un sapore e una consistenza diversa e fornisce al nostro corpo una vasta gamma di vitamine e sostanze nutritive. Insieme all’arcobaleno di prodotti freschi e frutta nel mio frigo, lo scaffale più basso della mia cucina, quello che sta sotto i piatti e i vassoi, è uno spettro di colori di vasi contenenti quinoa rossa, riso nero, miglio giallo, amaranto oro e orzo perlato bruno. Accanto, ci sono inoltre barattoli di buona pasta e farina di farro per il pane, ma coloro che cercano di ridurre il glutine, se preferiscono, troveranno nelle mie ricette deliziosi suggerimenti e idee per bypassare questi alimenti e il glutine che contengono. 10   A MODERN WAY TO EAT


Un paio di cosette extra

Sebbene cucinare sia il mio lavoro, ho poca pazienza e desidero che la mia cena sia pronta in meno di mezz’ora la maggior parte delle sere. Soprattutto dopo aver già passato tutto il giorno dietro ai fornelli. Per questo la mia cucina è sottoposta alle medesime regole che esige la maggior parte delle persone che conosco. Non voglio sbattermi troppo né nella preparazione dei pasti né nella pulizia finale, un’abilità questa che ho sviluppato lavorando con Jamie Oliver. Quindi, non temete, a parte un paio di eccezioni, le mie ricette in questo libro sono rapide e non vi faranno imbrattare tutte le padelle della vostra cucina. Un altro punto a favore di queste ricette è che sono economiche. I prezzi delle verdure sono accettabili, per cui cerco di procurarmi il meglio comprando prodotti locali e biologici quando mi è possibile. 11   A MODERN WAY TO EAT


Compro varietà antiche di carote quando sono di stagione poiché adoro il loro colore rossastro, giallo e rosso porpora e il loro arcobaleno di colori è immagine della ampiezza dello spettro di nutrienti. Uso il cavolo rosso riccio, il cavolo nero o il cavolfiore quando è di stagione e anche quando sarebbe meglio utilizzare comuni spinaci o cavolfiori. Mi piace anche cucinare le varietà rare di verdure che raramente fanno da protagoniste: come la mitica rutabaga (navone) ; ma pure un sacchetto di semplici piselli surgelati, lessati e ridotti in purea con un pizzico di menta è fantastico come condimento per la pasta o per farcire un toast. Quando cerco una definizione del mio rapporto con l’arte culinaria mi viene sempre in mente la semplicissima citazione di Michael Pollan “mangia, ma non troppo, e principalmente verdure”. Questo libro è il mio diario di viaggio della scoperta di un nuovo e moderno modo di nutrirsi e di cucinare, che considera le necessità salutistiche del corpo fisico e di piacere del palato ugualmente importanti. Un viaggio attraverso il cibo tremendamente delizioso e traboccante di piacere, durante il quale ho sperimentato nuove possibilità e sapori che hanno acceso la mia passione nei confronti della cucina e della nutrizione per un sacco di valide ragioni.

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Diete gluten-free e vegan

Le diete prive di glutine sono diventate sempre più popolari come via per raggiungere il benessere generale. Molte delle ricette di questo libro sono naturalmente senza glutine, o possono essere facilmente adattate. Nonostante personalmente mangi pane e pasta di tanto in tanto, mi piace anche seguire questo tipo di regime in quanto mi lascia una sensazione di maggiore leggerezza e felicità. Amo usare pasta senza glutine, come pasta di riso integrale e quinoa. Inoltre, ho amici che sono celiaci, per i quali evitare di mangiare glutine è molto più di una scelta dietetica. Tengo a precisare che non si ottengono esattamente gli stessi risultati sostituendo una farina priva di glutine a quella di grano. Utilizzare farine senza glutine per ricette al forno a volte può rendere la consistenza del prodotto leggermente friabile, ma il sapore risulterà più profondo rispetto alla farina normale. Quando preparo torte al forno adoro aggiungere farina di nocciole, in quanto contribuisce ad arricchire il sapore e la struttura. È possibile utilizzare l’avena senza glutine al posto dell’avena normale (questa non viene in contatto con nessun tipo di grano). Alcune persone con intolleranze al glutine potrebbero preferire non mangiare l’avena, anche se priva di glutine, in questo caso i fiocchi di quinoa possono essere utilizzati come sostituto. Alcuni degli ingredienti base che uso possono contenere glutine e se siete sensibili a questa proteina potete optare per la salsa di soia o il tamari (si possono trovare versioni senza glutine nei negozi di salutistica), miso (utilizzate miso bianco naturalmente privo di glutine), il tofu e il tempeh (utilizzate quelli normali, piuttosto che affumicati o aromatizzati e controllate attentamente l’etichetta), e l’agente lievitante (potete reperire la versione priva di glutine nei supermercati). Non ho specificato di utilizzare un brodo granulare senza glutine, ma è comunque possibile acquistarlo facilmente nei supermercati. L’azienda Cool Chile Company produce autentiche tortillas integrali, che io uso al posto delle focacce. Molte delle mie ricette sono naturalmente vegan, poiché spesso cucino per mio fratello e mia sorella che sono vegan. Nelle mie ricette, ho incluso un sacco di alternative a uova e latticini poiché il regime vegano sta diventando sempre più uno stile di vita per le persone che vogliono alleggerire la loro impronta sui loro corpi e sul pianeta. Dove io uso formaggio, uova o burro, ho inserito alternative laddove ho potuto. Lo yogurt di cocco è uno di quelli che riscuote maggior successo al posto di quello di latte di mucca o dello yogurt greco; il latte di mandorla è il mio latte preferito e la maggior parte dei piatti in questo libro può essere cucinata molto facilmente senza il formaggio (vi consiglio però di aggiungere un po’ di sale). A pagina 350 è riportato un elenco di ricette che sono o del tutto senza glutine e vegan, o hanno bisogno di un semplice adattamento. 13   DIETE GLUTEN-FREE E VEGAN


cosa mi tira giù dal letto alla mattina

Non mi è mai piaciuto alzarmi presto la mattina, e per tanto tempo la colazione non ha fatto parte della mia routine. Qualche anno fa, però, ho detto a me stessa che meritavo di fare una buona colazione tutte le mattine. Quindi, che si tratti di sedermi sulla soglia di casa e godermi una tazza di caffè mentre ammiro il sorgere del sole dietro la mimosa, oppure mangiarmi in fretta e furia una ciotola di deliziosa granola prima di correre al lavoro, in qualche modo fare colazione afferma la mia intenzione nei confronti della giornata che sto per incominciare. Proprio perché ogni giorno è diverso, abbiamo bisogno di colazioni diverse, e di conseguenza ho diviso questo capitolo in due sezioni, Colazione Veloce e Colazione Lenta. Avena tostata · Uova cotte a puntino · Pomodori arrostiti lentamente · Fette di avocado maturo al punto giusto · Toast a lievitazione naturale abbrustolito · Una buona tazza di caffè · Ciotola di cremoso porridge fumante · Pancake soffice come una nuvola · Waffle goffrati · Barrette di granola · Dessert per la colazione.



Porridge ai mirtilli

Questo è un piatto generoso, ideale per iniziare la giornata, dato che i mirtilli conditi semplicemente con sciroppo d’acero trasformeranno questo porridge in una delizia da gridare ai quattro venti. Io uso una miscela di amaranto e avena (potete utilizzare quelli senza glutine), poiché vado pazza per il forte aroma di nocciola dell’amaranto. Mantiene la consistenza e poi esplode in bocca dando una marcia in più al solito porridge. Potete sostituire l’amaranto con più avena, miglio o alcuni fiocchi di quinoa, basta ricordare, però, che questi al contrario dell’amaranto cuociono molto più velocemente, perciò dovete fare più attenzione. Vario la frutta a seconda della stagione, mele in inverno, fragole e ciliegie in primavera e in estate, e prugne in autunno.

Per prima cosa bisogna cucinare il porridge. Mettete l’amaranto e l’avena in un tegame con metà del latte e scaldate a fuoco lento. Lasciate bollire per 20 minuti, se il porridge comincia a sembrare un po’ troppo asciutto, aggiungete altro latte o acqua calda.

I N GRE D IENT I P E R 2 P ERSONE 2 manciate di amaranto (vedi sopra le alternative) 2 manciate di avena 500 ml di latte a vostra scelta (se vi piace usare il latte di cocco, andate a pagina 39) 200 g di mirtilli 1 cucchiaio di sciroppo d’acero il succo di ½ limone spremuto con 1 cucchiaino di cannella in polvere

Mentre il porridge cuoce, mettete i mirtilli in un’altra padella con lo sciroppo d’acero, il succo di limone e cannella e fate cuocere a fuoco medio. Utilizzate un cucchiaio di legno per schiacciare alcuni dei mirtilli in modo che rilascino il loro intenso succo viola, lasciandone alcuni interi. Sono pronti quando la maggior parte del liquido sembra marmellata, quando assomiglia alla farcitura di una crostata. Il porridge è pronto quando i grani di amaranto si sono ammorbiditi e si sono amalgamati con la crema di avena ma sono ancora al dente. Servite, disponendo il porridge nelle ciotole e guarnite con i mirtilli e, se volete, altro sciroppo d’acero. Ideale per la prima colazione. 18   COSA MI TIRA G IÙ DAL LETTO ALL A MATTINA • VELOCE



Uova alla Benedict nuova ricetta

Non sono sicura di conoscere qualcuno che non ami le uova alla Benedict, in tutto il loro ricco splendore olandese. Queste sono come le faccio io. Fette arrostite di patate dolci al posto del panino, e avocado e anacardi frullati con un po’ di dragoncello come fantasmagorica salsa olandese superleggera, cremosa ma non troppo ricca. Le cipolle appiccicose e gli spinaci tengono il tutto insieme. A me piace preparare la salsa nel seguente modo, poiché trovo quella col burro troppo pesante per iniziare la giornata (sebbene sia deliziosa).

I N GRE D IENT I P E R 4 P ERSONE 2 patate dolci grandi, lavate e tagliate a rondelle di 1 cm di spessore sale marino e pepe nero macinato fresco

Per riuscire ad ottenere una salsa cremosa lascio in ammollo gli anacardi tutta la notte, ma, nel caso doveste scordarvi, può bastare metterli in acqua anche solo per un’ora. Andate a pagina 340 per ulteriori informazioni sulle modalità di ammollo della frutta secca. Per questa ricetta, è necessario che vi procuriate delle patate dolci molto grandi in modo che siano sufficientemente ampie per sostenere l’uovo in camicia.

olio di oliva o di colza 2 cipolle rosse medie, sbucciate e affettate finemente 6 manciate di spinaci, lavati e ripuliti dai gambi più duri 4 uova bio o da allevamento a terra SALS A H OL L AN DAISE VE LO CE una piccola manciata di anacardi, lasciati in ammollo in acqua (vedi sopra) ½ avocado un mazzetto di dragoncello fresco o aneto, foglie raccolte fresche succo di ½ lime

Preriscaldate il forno a 220°C / ventilato 200°C. Disponete le fette di patate dolci su un paio di teglie da forno, insaporite con sale e pepe, condite leggermente con olio e cuocete per 20 minuti, fino a che non diventano tenere dentro e croccanti fuori. Ora dedichiamoci alle cipolle. Mettete una padella a riscaldate a fuoco medio, aggiungete un po’ di olio, poi aggiungete le cipolle e un pizzico di sale. Fate friggere per 10 minuti, mescolando di tanto in tanto, fino a quando le cipolle sono tenere e dolci e cominciano a imbiondire. Riponete le cipolle in una ciotola e mettete da parte; tenete la padella a portata di mano da utilizzare in seguito. 32   COSA MI TIRA GIÙ DAL LETTO ALL A MATTINA • LENTA



per riempire un buco allo stomaco

Se avete intenzione di fare uno spuntino, fate in modo che sia uno spuntino coi fiocchi, in tutti i sensi. Fare una pausa con qualcosa di delizioso, ben curato e sano mi previene dal mangiare il solito biscotto al cioccolato. Può trattarsi di un po’ di burro di mandorle spalmato su una galletta di riso, oppure di una manciata di kale chips o ancora di alcuni pop-corn speziati e caramellati. Uno spuntino come si deve mi riempie di gioia, mi sazia e mi ridà la carica. Le seguenti ricette sono ideali anche per un esercito, basta aumentare le dosi in base al numero di persone presenti alla festa. Quesadilla abbrustolite di patate dolci · Kale chips croccanti, dolci e salate · Sandwich all’uovo più buono del mondo · Salsa davvero affumicata ·  Miso - Hummus pungente · Gioiello intingolo colorato del Middle East · Sandwich da passeggio ·  Pop-corn speziati caramellati · Rotoli alle arachidi della California con sciroppo d’acero



Quesadilla di patate dolci pronte al volo

La Quesadilla è un pasto perfetto in qualsiasi momento. Occorrono solo 5 minuti per prepararla, e tutti ne vanno pazzi. È uno spuntino ideale per una festa, ma funzionano pure come cena al ritorno dal lavoro quando si fa tardi, e persino come colazione farcite con un uovo. Le seguenti quesadillas sono un po’ diverse dato che la versione tradizionale di farina bianca al formaggio non fa per me. Queste invece sono farcite con una superveloce purea di patata dolce e di fagioli bianchi che non vi farà rimpiangere il ripieno tradizionale.

I N GRE D IENT I P E R 2 P ERSONE COME CE NA, O P E R 4 COME SPUNT I NO olio di oliva 1 patata dolce, pelata e grattugiata 1 cucchiaio di sciroppo d’acero sale marino e pepe nero appena macinato 1 cucchiaino di salsa Chipotle 1 peperoncino rosso, tritato finemente 1 lattina da 400 g di fagioli bianchi, sgocciolati (io uso la varietà haricot, detta anche navy)

Due tipi di peperoncino accompagnano il tutto, ma non preoccupatevi, non sono superpiccanti. Non mi piacciono i chili intensi che lasciano una sensazione di bruciore. Secondo me, qualsiasi cibo che manda il nostro corpo nel panico o lo squilibra non può fare bene. Ma, adoro il peperoncino, e questa miscela di salsa chipotle, dal forte aroma di fumo, e di peperoncino fresco, dal sapore piccante ma dolce, eroga una potenza a tutto tondo. La maggior parte dei supermercati ha iniziato a tenere scorte di salsa Chipotle oggigiorno, cosa che l’ha resa più facile da reperire. Se non riuscite a trovarla, ½ cucchiaino di paprika affumicata a caldo andrà comunque bene. La ditta Cool Chile Co (www.coolchile.co.uk) vende una gamma di peperoncini favolosi, tra cui la salsa chipotle. Vale la pena menzione ciò che i peperoncini nascondono nelle loro piccole confezioni colorate. Sono super-ricchi di antiossidanti e vitamine, stimolano il sistema immunitario e aiutano a risvegliare il metabolismo. Queste sono le magie del Chilli.

1 avocado ½ lime qualche rametto di menta fresca o di coriandolo, foglie fresche raccolte e tritate 4 tortillas di mais (vedi nota a pagina 13)

Scaldate un po’ di olio di oliva in una padella, aggiungete la patata dolce e lo sciroppo d’acero e insaporite con sale e pepe. Aggiungete la salsa chipotle e il peperoncino tritato e fate cuocere per pochi minuti, fino a quando la patata si è ammorbidita e ha perso il suo sapore crudo. 52   PER RIEMPIRE UN BUCO ALLO STOMACO



Pop-corn salati, speziati e caramellati

Servite i popcorn ricoperti di caramello dolce /salato in grandi ciotole o in contenitori di carta in stile cinema per una indimenticabile serata di grandi film. E cucinatene in quantità industriale perché vanno rapidamente. Adoro la cannella. È una spezia dal carattere così confortante. Mezzo cucchiaino di cannella in polvere al giorno mescolato nel the o acqua calda può aiutare a risolvere i problemi della digestione. Fate attenzione ad acquistare vera cannella di Ceylon e non la varietà Cassia. La Cassia deriva dalla corteccia esterna dell’albero della cannella. È più scura ed è disponibile in stecche a forma di corteccia arrotolata. Ha un’aroma intenso di medicinale e viene ampiamente utilizzata in America. La vera cannella è più dolce e produce un effetto più calmante; i bastoncini sono di colore più chiaro e si sbriciolano facilmente. Se la acquistate presso un buon negozio di alimenti naturali o di spezie dovreste avere una certa garanzia. Innanzitutto preparate il vostro popcorn. Scaldate una padella molto grande (assicuratevi che abbia il coperchio) a fuoco medio e aggiungete una spruzzata di olio. Se non disponete di una padella bella grande, usatene due piccole. Una volta che è calda, aggiungete i semi di mais, coprite con il coperchio e abbassate la fiamma al minimo. Scuotete la padella circa ogni 30 secondi per smuovere i chicchi in giro ed evitare che brucino. Ci vorrà un pò di tempo prima che inizino a scoppiettare, ma poi il ritmo diventerà a mano a mano più intenso e rapido, quindi non lasciatevi tentare dall’alzare il coperchio.

I N GRE D IENT I P E R 1 0 PERSONE un filo di olio vegetale 400 g di mais per popcorn 200 g di zucchero di canna non raffinato chiaro 1 cucchiaio di cannella macinata un pizzico di sale marino ½ noce moscata, grattugiata scorza grattugiata di 1 arancia non trattata

Mentre il popcorn sta scoppiettando potete andare avanti a preparare il caramello. Mettete lo zucchero in un tegame con 100 ml di acqua, portate a fuoco medio e lentamente a ebollizione, facendo attenzione a non toccarlo. Mantenetelo in ebollizione fino a quando l’acqua si è ridotta e avete ottenuto un caramello denso. Non fatevi tentare dal muoverlo o otterrete un caramello cristallizzato. Una volta che il popcorn è pronto, toglietelo dal fuoco e versatelo in una teglia profonda. Con molta attenzione versatevi sopra il vostro caramello, utilizzando un cucchiaio di metallo per mescolare e rivestire il pop-corn; non toccate il popcorn con le mani, dato che il caramello sarà molto caldo. Spolverate con la cannella e il sale, cospargete con una bella grattugiata di noce moscata e scorza d’arancia, e mescolate ancora con un cucchiaio. Lasciate che il caramello sia completamente raffreddato prima di cominciare a mangiare. 66   PER RIEMPIRE UN BUCO ALLO STOMACO



una ciotola di brodo, zuppa o stufato

Una pentola che bolle emana un profumo che nutre. Tutta la bontà di ogni ingrediente viene rilasciata nel liquido della zuppa. La maggior parte delle zuppe e degli stufati che vi riporto di seguito sono pronte in 30 minuti e richiedono solo che le verdure vengano sminuzzate in anticipo. Durante i mesi invernali, di solito, cucino la zuppa il lunedì sera nella mia pentola di ghisa, raddoppiando le dosi. E così ce la gustiamo durante tutta la settimana, a pranzo o a cena, variando il condimento in modo che non finisca per diventare “la solita minestra”. Partiamo con un minestrone e poi dopo un paio di ciotole, lo frullo trasformandolo in un passato completamente rinnovato. Radici invernali che scaldano · Zuppa di pomodoro speziata · Miso disintossicante ·  Cordialità Toscana ·  Udon noodles al dente ·  Cocco disintossicante · Citronella profumata ·  Chilli affumicato · Frutta secca tostata ·  Croccante salvia fritta · Croccanti crostini di tortilla



Zuppa di sedano rapa con nocciole e salvia croccante

Il sedano rapa è un alimento sottovalutato. Mi piace moltissimo ed è un campione nella mia cucina. A volte semplicemente arrostito con sale e pepe, altre volte schiacciato con limone e timo o semplicemente consumato crudo, finemente affettato in una remoulade. Qui, il sedano rapa è il protagonista di una zuppa davvero confortante. Le mele sono l’ingrediente ideale per aggiungere dolcezza, mentre i fagioli danno la cremosità, per cui non c’è nessuna necessità di crema o crème fraîche. La zuppa può essere mangiata semplicemente così com’è, ma se avete del burro nocciola vi consiglio di usarlo, perché amplifica il sapore e rende questa zuppa una vera delizia. Se non avete mai preparato il burro nocciola prima d’ora, è l’intenso sapore della nocciola, che si fonde con quello della salvia croccante e delle nocciole tostate che eleva questa zuppa ad una dimensione diversa. I N GRE D IENT I P E R 6 P ERSONE olio di oliva 1 porro, lavato, tagliato e finemente affettato 1 sedano rapa, lavato, sbucciato e tritato grossolanamente 4 mele (le Cox sono le mie preferite), senza torsolo e tritate grossolanamente qualche rametto di timo fresco, foglie raccolte 1,5 litri di brodo vegetale 1 scatola da 400 g di fagioli di lima, sgocciolati sale marino e pepe nero appena macinato P E R S E RVIRE una manciata di nocciole 100 g di burro qualche rametto di salvia fresca, foglie raccolte

Il sedano rapa a guardarlo sembra un po’ una bestia. Ma l’aspetto non è tutto; sotto la pelle esterna tutta bitorzoli si trova una polpa bianca cremosa che ha un sapore di nocciola dolce super-saporito. Inoltre, racchiude alcuni notevoli benefici per la salute. È ad alto contenuto di fibra, potassio, magnesio e vitamina B6. Pelate accuratamente il vostro sedano rapa per sbarazzarvi di eventuali sfumature verdi intorno al bordo ed eventuali residui di fango. Scaldate una spruzzata di olio in una grande padella, quindi aggiungete il porro e fate cuocere a fuoco medio per 10 minuti, fino a quando diventa bello morbido e dolce. Unite il sedano, le mele e il timo e fate cuocere per 2-3 minuti, quindi aggiungete i fagioli di lima e insaporite bene. Fate bollire a fuoco lento per 20-30 minuti, fino a quando il sedano rapa è tenero, poi togliete dal fuoco e frullate il tutto con un frullatore a immersione fino ad ottenere un composto liscio. Tostate le nocciole in una padella fino a farle dorare quindi rimuovetele dalla padella e mettetele un attimo da parte. Aggiungete il burro nella padella e una volta che è caldo unite la salvia e fate friggere fino a quando è croccante e il burro è marrone chiaro. Mantenete il fuoco basso per questa ultima operazione e togliete la padella non appena vedete che il burro comincia a diventare marrone, in quanto si può bruciare molto velocemente. Servite nelle ciotole e condite con la salvia e il burro nocciola. 88   UNA CIOTOL A DI BRODO, ZUPPA O STUFATO




Zuppa di lenticchie al limone e cavolo croccante

Amo questa semplice zuppa, che è una via di mezzo tra una zuppa e un dhal, mi ricorda il curry che viene servito nel sud dell’India con le dosas. Questa zuppa è disintossicante e fresca, grazie alla curcuma e ad abbondante succo di limone. È quello che il mio corpo fisico implora quando esagero col cibo o mi dedico alla cucina troppo a lungo (il rischio insito nella mia professione seppur molto bella). Servo questa zuppa con il kitchari (pagina 163). La curcuma è tra le mie spezie preferite. Se mi sento molto giù mescolo un cucchiaino di questa spezia in acqua calda e la sorseggio perché è come un tonico che ti tira su. Amo il vibrante, intenso color oro zafferano, la nota pulita, acre, e il sapore acidulo così difficile da riconoscere. Si tratta di una vera e propria star sul fronte della salute, in quanto è un anti-infiammatorio e ha proprietà anti-cancerogene. Che spezia!

I N G RE D I ENT I P E R 4- 6 PERSONE una spruzzata di olio di oliva o di colza 1 porro, lavato, tagliato e affettato finemente 1 cucchiaino di curcuma macinata 2 cucchiaini di cumino macinato 2 cucchiaini di semi di senape nera il succo di 2-3 limoni 250 g di lenticchie rosse spezzate 1 dado veg, o 1 cucchiaio di brodo veg granulare 4 manciate di cavolo a foglia (o altre verdure), lavate, tagliate e triturate PE R S E RVIRE ( FACOLTATIVO ) yogurt, mescolato con un po’ di sale

Mettete una padella grande sul fuoco. Versate un po’ di olio e regolate la fiamma a fuoco medio. Aggiungete il porro e fate friggere per pochi minuti, fino a quando non si è ammorbidito e rilascia un odore dolce, quindi unite le spezie e fate friggere per un altro paio di minuti. Spremete il succo di un limone e mescolate molto bene per amalgamare tutte le spezie. Quindi, versate le lenticchie, 1,5 litri di acqua e il dado o brodo granulare e lasciate bollire per 20-35 minuti, fino a quando le lenticchie sono cotte e la zuppa si è addensata. Spegnete il fuoco e, se volete, potete frullare il tutto fino ad ottenere la consistenza fine del dhal, poi spremete il succo dei restanti 2 limoni e aggiungetelo, assaggiando di mano in mano per essere sicuri che non diventi troppo acidulo. Potrebbe sembrarvi eccessiva la quantità di limone, ma l’effetto che deve risultare è proprio quello del profumo del limone che domina il piatto. Poco prima di servire, fate soffriggere il cavolo in un po’ di olio di oliva fino a quando diventa morbido dentro e croccante ai bordi. Servite la zuppa nelle ciotole completando con lo yogurt salato e il cavolo croccante. 91   UNA CIOTOL A DI BRODO, ZUPPA O STUFATO


deliziose insalate

Le insalate sono molto di più di semplici foglie di lattuga. Per me, l’insalata rappresenta il nuovo modo di nutrirsi. Mucchi di foglie dai colori vivaci e ben disposti e di verdure delicatamente arrostite o crude a fettine sottili, del buon pane, del buon olio e semi tostati o frutta secca costituisce un pranzo da re e regine. Da aggiungere a invitanti cereali o radici arrostite per un pasto più familiare o da assaporare semplicemente e gioiosamente così insieme ad un condimento adatto. Che sia semplice o elaborata, leggera e soffice come l’aria o familiare e saziante, mi raccomando godetevi appieno i vostri giorni “insalata”. Scorza di limone · Vivaci verdure verdi · Olio di oliva color oro · Pane tostato · Inebrianti spezie ·  Chicchi di melograno rossi come rubini ·  Condimento tahin-miso · Fresco lime messicano · Cocco abbrustolito · Croccante cavolo a foglia · Pomodori arrostiti lentamente · Zucca violina al forno con sciroppo d’acero



Insalata di fichi con salsa capricciosa ai datteri

Questa ricetta è ideale quando gli alberi di fico si riempiono di frutti, dal colore bianco satinato e viola acceso. I piccoli vassoi di fichi fanno capolino un paio di volte all’anno presso il fruttivendolo vicino a me, e quando ciò succede io preparo questa insalata. La salsa è straordinaria per qualsiasi insalata corposa. Se i fichi non sono di stagione, pesche, mele e clementine a fette sottili vanno comunque bene.

I N GRE D IENT I P E R 4 P ERSONE P E R L A S ALSA 1 scalogno, sbucciato e tritato molto finemente ½ cucchiaino di senape di Dijon 2 cucchiai di sciroppo di datteri o 2 datteri frullati con un po’ di olio

Qui io uso lo sciroppo di datteri, ne tengo sempre una bottiglia nella credenza per dolcificare porridge, condimenti, marinate, frullati e da cospargere sui pancake. Lo trovo un favoloso zucchero del tutto naturale con un fantastico e intenso retrogusto di malto. Se non riuscite a reperire lo sciroppo di datteri, potete sostituirlo con un paio di datteri frullati con un po’ di olio, otterrete così un composto buono, balsamico e denso. Il formaggio di capra si sposa brillantemente con la frutta e in realtà è molto più facile da digerire per noi rispetto ai derivati da latte vaccino, grazie alle sue molecole proteiche più piccole. Contiene più calcio e sali minerali rispetto al latte di mucca ed è un alcalinizzante del sistema. Lo adoro.

1 limone sale marino e pepe nero appena macinato 2 cucchiai di buon olio extra vergine di oliva un mazzetto di menta fresca P E R L’ I NSAL ATA 8 grandi manciate di foglie d’insalata mista (io uso rucola, radicchio, bietoline e senape indiana) 6 fichi freschi, tagliati in quarti

Mettete lo scalogno tritato, la senape, lo sciroppo di datteri e il succo di limone in un vaso, condite con sale, pepe e olio, chiudete e shekerate il tutto. Tritate la menta, aggiungete alla salsa e mettete da parte. Mettete le foglie di insalata in una ciotola con i fichi. Shekerate la salsa e poi usatela per cospargere l’insalata. Staccate le foglie di basilico dai gambi e sparpagliatele sull’insalata, poi mescolate tutto insieme. Completate con ciuffetti di formaggio di capra e servite.

un mazzetto di basilico fresco 100 g di formaggio di capra morbido o di ricotta di capra 114  DELIZIOSE INS AL ATE



Insalata thai croccante e cruda, agli agrumi

I N GRE D IENT I P E R 4 P ERSONE P E R L’ I NSAL ATA 1 zucchina 3 carote medie, pelate ½ cavolo cappuccio a cuore, detto anche conico (cape horn F1) o cavolo cappuccio bianco 1 peperone rosso, privato dei semi 2 cipollotti 1 pompelmo rosa

Questa insalata prende in prestito i suoi sapori da uno dei miei piatti preferiti in assoluto tra quelli che ritengo confortanti, il Pad Thai. A differenza di un Pad Thai, però, noterete che qui non ci sono i noodle bensì le fettuccine di zucchina e carota. Preparo questa insalata tutto l’anno: in autunno e in inverno sostituisco il basilico con più coriandolo e la zucchina con il sedano rapa e la pastinaca. Tutti gli ingredienti utilizzati in questa insalata sono completamente crudi. Un po’ di alimenti crudi nella nostra dieta fanno bene perché ci aiutano ad apprezzare il cibo nella sua forma più pura e più sana. Questa insalata può essere un buon trampolino di lancio per le persone che pensano che la dieta crudista consista solo di fagioli e semi di canapa.

1 lime un mazzetto di basilico fresco un grosso mazzo di coriandolo fresco 2 buone manciate di germogli di soia P E R I L CON D IMEN TO 2 datteri Medjool una manciata (circa 100 g) di anacardi, messi in ammollo durante la notte in acqua, se avete tempo un pezzo da 2 centimetri di zenzero fresco, pelato e tritato grossolanamente ½ spicchio d’aglio, pelato, germoglio interno rimosso, tritato grossolanamente 1 peperoncino rosso, privato dei semi e tritato succo di 2 lime 2 cucchiai di salsa di soia o tamari P E R S E RVIRE una manciata di anacardi, leggermente pestati

Utilizzate un pelapatate per affettare le zucchine e le carote in fettuccine e mettetele in una ciotola grande. Se vi rimane il pezzettino finale delle verdure, va benissimo, sono molto più importanti le vostre dita! Tagliate il cavolo finemente, affettate il peperone rosso e i cipollotti il più finemente possibile e aggiungete il tutto alla ciotola. Ora, usate un coltello per sbucciare il pompelmo e il lime. Poi, con il coltello, grossolanamente, separate tutti i segmenti di entrambi, togliendo il midollo bianco e la membrana. Mettete gli spicchi in una ciotola, poi pestateli in modo da ottenere piccole fibre succose di lime e pompelmo. Aggiungete anche queste alla ciotola grande. Tritate grossolanamente il basilico e il coriandolo, quindi aggiungete tutto il basilico, la metà del coriandolo e tutti i germogli di soia nella ciotola. Conservate tutto in frigo fino al momento di mangiare. Appena prima di servire, preparate il vostro condimento mettendo tutti gli ingredienti in un frullatore con 150 ml di acqua e frullando fino ad ottenere un composto fluido ma abbastanza denso da ricoprire e rivestire le verdure. Allungate con un po’ di acqua, se necessario. Se non disponete di un frullatore, schiacciate i datteri in una ciotola fino ad ottenere una crema, poi tritate finemente la frutta secca, lo zenzero, l’aglio e il peperoncino e mantecate con il succo di lime e la salsa di soia. Versate il condimento sopra l’insalata, mescolate bene, completando con gli anacardi pestati e il resto del coriandolo. 122  DELIZIOSE INSAL ATE



pranzi semplici e cenette spensierate

Piatti per giornate e serate libere da pensieri: adoro poter mangiare senza sporcare in giro, per essere comoda nel caso in cui esca a fare una passeggiata o per potermi guardare un film in santa pace. Queste ricette sono ideali per un fine settimana sia a cena che a pranzo e sono pronti in meno di 30 minuti, e vi lasceranno una sensazione di appagamento senza appesantirvi. Tacos farciti con pop-corn · Fragrante dahl al cocco · Pesto di noci · Bietole color cremisi arrostite ·  Energica salsa verde · Pizzette alla nocciola ·  Cipolle caramellate · Sugo d’acero vischioso ·  Primizie d’asparagi · Spaghetti all’avocado ·  Salsa romesco al sapore dolce e affumicato



Pesto di noci e maggiorana con radicchio

Probabilmente i puristi della pasta non saranno d’accordo con me, ma i sapori della varietà di pasta che uso in questa ricetta sono dal mio punto di vista all’altezza delle sue rivali. Gli strozzapreti sono la mia pasta preferita, amo la loro rotondità e gommosità. Li potete trovare presso le gastronomie italiane e alcuni buoni supermercati, altrimenti anche i fusilli vanno bene. Questo piatto è ideale per un grande cena nei fine settimana, poiché la preparazione della salsa richiede lo stesso tempo di cottura della pasta.

I N GRE D IENT I P E R 4 P ERSONE 400 g di strozzapreti o fusilli 1 cespo di radicchio (circa 200 g), sminuzzato P E R I L PESTO 50 g di noci sgusciate 1 piccolo spicchio d’aglio, sbucciato sale marino e pepe nero appena macinato un mazzetto di maggiorana fresca o origano, foglie raccolte un mazzetto di foglie fresche di prezzemolo comune (italiano), foglie raccolte 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva 50 g di formaggio pecorino, grattugiato fresco, (vedi nota a pagina 136) succo di un limone

Il radicchio è una vibrante lattuga color magenta dal gusto amarognolo. È un membro della famiglia della cicoria, quindi anche la cicoria rossa va comunque bene. Le foglie amare devono essere trattate con qualche accortezza. Qui il radicchio viene finemente tritato in modo che ad ogni morso l’amarezza venga bilanciata dalla dolcezza delle noci tostate. Questa verdura stimola la digestione, proprio come fanno i digestivi amari dopo-pasto usati in Francia e in Italia. Tostate le noci in una padella per pochi minuti fino a quando sono dorate, poi pestatele con pestello e mortaio insieme all’aglio e un po’ di sale marino fino ad ottenere un composto denso. È possibile usare un robot da cucina per questa operazione, se volete, basta fare attenzione a non frullare eccessivamente, dato che la consistenza è importante. Aggiungete le erbe aromatiche, pestate di nuovo, quindi unite l’olio e mescolate il tutto fino ad ottenere una salsa verde grassa e liscia. Aggiungete il pecorino e un po’ di succo di limone a piacere, condite con un po’ più di sale e pepe, se necessario. Mettete da parte. Quindi, portate una pentola di acqua salata a ebollizione e versate la pasta. Fate bollire per tutto il tempo indicato sul pacchetto, che di solito è circa 8 minuti. Poco prima di scolare la pasta, mettetevi da parte una tazza di acqua di cottura per più tardi. Mettete la pasta di nuovo nella pentola, versate un po’ di pesto e mescolate bene, aggiungendo abbastanza acqua di cottura per allentare e rendere la salsa cremosa. Infine, cospargete il radicchio sminuzzato e servite con altro pecorino. 134   PRANZI SEMPLICI E CENETTE SPENSIERATE



Frittatine ricche vegetariane

Queste, le ho assaggiate in un viaggio in Piemonte. Ci servirono un piatto pieno di frittatine dopo una colazione a base di formaggio, pane e miele scuro, e nonostante ciò non ne rimase neanche una. Si preparano in 10 minuti, quindi sono spesso una cena dell’ultimo momento accompagnata da insalata verde condita con senape. Sono ideali anche come antipasto per un pranzo luculliano; possono essere tenute da parte in forno a bassa temperatura, per cui potete prepararvele prima.

I N GRE D IENT I P E R 4 P ERSONE ( P E R 1 2 FRI T TAT I NE) 250 g di zucchine, grattugiate, o broccoli viola (varietà purple sprouting), finemente tritati 2 manciate (circa 100 g) di spinaci o di cavolo a foglia (spring greens), tritati 4 cucchiai di formaggio morbido friabile (feta, robiola, formaggio di capra) 25 g di parmigiano grattugiato fresco o pecorino (vedi nota a pagina 136) ½ spicchio d’aglio pelato e tritato qualche rametto di aneto fresco o basilico, tritato grossolanamente la scorza grattugiata di 1 limone non trattato sale marino e pepe nero appena macinato 5 uova biologiche o da allevamento a terra olio di oliva

Vario le verdure a seconda della stagione, ma le mie due combinazioni preferite sono zucchine, spinaci e basilico, oppure broccoli (varietà sprouting), cavolo a foglia e aneto. Qualsiasi verdura che cuoce rapidamente andrà comunque bene. Io uso qualunque formaggio a pasta molle che riesco facilmente a recuperare qui dalle mie parti; il più delle volte è feta, ma se riuscite a trovare la Robiola, il formaggio di pecora piemontese, le vostre frittatine avranno una marcia in più. Mettete tutte le verdure grattugiate, tritate e sminuzzate in una ciotola. Aggiungete tutti i formaggi sbriciolati e grattugiati, l’aglio, le erbe aromatiche, la scorza di limone e un buon pizzico di sale e pepe, e mescolate. Ora, rompete le uova e mescolate bene. Riscaldate una padella grande a fuoco medio e aggiungete un generoso filo di olio di oliva, dobbiamo essere generosi con l’olio. Una volta che l’olio è caldo, con cura, adagiate a cucchiaiate la miscela, appiattendola per formare piccole polpette. Fate soffriggere per 2-3 minuti, poi accuratamente girate e fate friggere dall’altra parte ancora per 2 minuti, fino a quando l’uovo è completamente cotto. Disponetele su un piatto e mettetele in forno a bassa temperatura per tenerle in caldo fino al momento di servirle. Accompagnate le frittatine con una bella insalata condita con limone, olio e un po’ di senape. 152   PRANZI SEMPLICI E CENETTE SPENSIERATE



cene luculliane e piatti che sazierebbero un intero esercito Piatti che soddisfano il palato. Il cibo vegetariano è spesso beffeggiato per la sua predilezione per l’insalata e i fagioli mung. Quando smisi di mangiare carne, incontrai difficoltà nel trovare piatti che saziassero la mia fame (e quella, da lupi, del mio ragazzo e di suo fratello); inoltre, la mia professione mi spingeva ad essere esigente in fatto di sapori. Queste sono le ricette che preparo la domenica quando ho schiere di ospiti, oppure in occasione di feste con gli amici, e pure per le festività natalizie, o ancora quando fuori piove e solo un buon film o un piatto delizioso riesce a tirarmi su. Ricette assolutamente non complicate, in grado di rallegrare la vostra pancia così come le vostre papille gustative. Una pentola fumante di chilli · Croccanti crostate ·  Colorati burger doppio e triplo strato ·  Cassoulet di pomodori · Ricca bourguignon di barbabietole · Polpette di zucchine croccanti e dorate · Cene con contorni vari arrosto ·  Risotti paradisiaci · Galette farcite con zucca ·  Deliziosa torta arcobaleno



Cassoulet di pomodoro e cocco

Questa deliziosa ricetta riunisce tanti dei miei alimenti preferiti: pomodori arrostiti, latte di cocco con la sua rilassante cremosità e fagioli bianchi dolci, accompagnati da croccanti fette di pane a lievitazione naturale. Non lasciatevi smontare dal latte di cocco, aggiunge una nota cremosa dolce e amalgama il tutto insieme (quello che avanzate può essere congelato e utilizzato in un curry un altro giorno). Se i pomodori freschi non sono di stagione, un secondo barattolo di polpa di pomodoro andrà bene. In inverno inoltre, sostituisco il basilico con un po’ di timo. Mi piace cucinare i miei fagioli, ma a volte uso fagioli di Spagna in vaso. Anche quelli in scatola vanno bene, ma trovo che quelli in vaso di vetro siano cucinati con più cura. I N GRE D IENT I P E R 4 - 6 PERSONE olio di oliva 1 porro, lavato, tagliato e affettato grossolanamente 1 spicchio d’aglio, pelato e tritato 1 peperoncino rosso, privato dei semi e tritato un pezzo di zenzero fresco, dello spessore di 1 cm, del diametro di una moneta da 2 euro, pelato e tritato grossolanamente sale marino e pepe nero appena macinato 1 barattolo da 400 g di polpa di pomodoro 4 cucchiai di latte di cocco 1 vaso da 400 g di fagioli haricot, sgocciolati, o 1 barattolo da 400 g, sgocciolati 100 g di pomodori a grappolo o pomodori ciliegino, tagliati a metà un mazzo di basilico fresco 4 fette di pane a lievitazione naturale

Amo il pane a lievitazione naturale. Se non lo avete mai provato prima, procuratevelo. È fatto con pasta madre naturale fermentata. Quando ho lavorato come panettiere, mi piaceva osservare come la pasta madre veniva tenuta viva. Grazie alla fermentazione è veramente più facile da digerire per noi. In questo modo possiamo gustarci il pane e sentirci bene. Preriscaldate il forno a 200°C / ventilato 180°C. Innanzitutto, riscaldate una casseruola da forno a fuoco medio e versate un goccio di olio di oliva. Mettete i porri, l’aglio, il peperoncino e lo zenzero, un pizzico di sale e un po’ di pepe, poi abbassate la fiamma e fate cuocere per 10 minuti, fino a quando i porri sono teneri e dolci. Quindi, aggiungete i pomodori in scatola, il latte di cocco e i fagioli e cuocete un paio di minuti, poi togliete dal fuoco. Controllate il condimento, e aggiustate di sale e pepe, se necessario. Versate sopra i pomodori freschi, seguiti dal basilico, poi strappate le fette di pane a pezzetti e inseriteli nelle fessure tra i pomodori. L’intento è quello di ricoprire il tutto con i pomodori e i pezzi di pane. Irrorate con olio di oliva e mettete in forno per 30 minuti, fino a quando i pomodori si sono avvizziti e raddolciti e il pane è croccante e dorato. Lasciate riposare qualche minuto prima di servire accompagnando con insalata verde condita con limone. 194  CENE LUCULLIANE E PIATTI CHE SAZIEREBBERO UN INTERO ESERCITO



Pomodori e cipolle dolci appiccicose al forno

Questo è un piatto che vale di più della somma del valore di ogni suo singolo ingrediente. Qualcosa di sorprendente accade a cipolle e pomodori quando vengono arrostiti: i pomodori diventano succosi, sferette rosse abbrustolite dolci e acidule, mentre le dure cipolline, si sciolgono in una dolcezza lattea. La vera star di questo piatto è il sughetto dolce delle cipolle e dei pomodori che inumidisce le patate arrostite e i fagioli, facendo sì che neanche una goccia vada perduta. Fidatevi di me, si tratta di un piatto che fa da piatto unico, da accompagnare solo con una pimpante insalata verde, condita con limone. Questo è un ottimo modo per utilizzare la maggior parte dei pomodori di fine stagione, poiché la cottura arrosto mette in evidenza la loro personalità migliore. In inverno, lo preparo con un paio di barattoli di pomodori ciliegino sgocciolati; lo trovo delizioso. Preriscaldate il forno a 210°C / ventilato 190°C. Mettete le cipolle in una ciotola e coprite con acqua bollente. Usate una schiumarola per pescarle e togliere le bucce che l’acqua calda avrà nel frattempo allentato. Tagliate le più grandi a metà.

I N GRE D IENT I P E R 4 P ERSONE 500 g di cipolline 750 g di pomodori ciliegino grandi 750 g di patate, lavate e tagliate a metà sale marino e pepe nero appena macinato olio di oliva 1 scatola da 400 g di fagioli cannellini, sgocciolati un mazzetto di basilico fresco

Trasferite le cipolle pelate nella vostra teglia più grande e aggiungete i pomodori e le patate tagliate a metà. Potrebbero stare un po’ stretti, ma tutto si ridurrà durante la cottura, quindi non preoccupatevi. Dovete fare stare tutto in una teglia, in modo che i pomodori insaporiscano le patate con il loro succo. Insaporite generosamente con sale e pepe e irrorate un po’ di olio di oliva. Mescolate per rivestire, poi arrostite in forno per 1 ora, rigirando il tutto ogni 15 minuti circa. Dopo un’ora di cottura dovrebbe sentirsi un odore delizioso, le cipolle dovrebbero essere morbide e leggermente rosolate e i pomodori avvizziti e imbruniti. Rimuovete la teglia dal forno e aggiungete i fagioli scolati e il basilico, poi rinfornate e arrostite per altri 15 minuti. Servite su piatti caldi e fate in modo di non sciupare nemmeno una goccia del delizioso succo dei pomodori e delle cipolle. 210  CENE LUCULLIANE E PIATTI CHE SAZIEREBBERO UN INTERO ESERCITO



verdure come contorno

Rosse, gialle, viola, arancioni e verdi, le verdure brillano in tutta la loro magnificenza. Ogni ricetta in questo libro è stipata di verdure, ma in questa parte ho voluto ridurre all’essenziale le mie preferite da servire come contorno di altri piatti. Sia che si tratti di una pizza o di una torta o semplicemente di una serie di ciotole colorate di verdure, quelli che seguono sono alcuni dei modi preferiti e facili per far risplendere le verdure. Dalle verdure meno utilizzate alle mie preferite, nessuna viene messa da parte. Cicoria grigliata balsamica · Broccoli rivestiti di sciroppo d’acero · Fritto di patate dolci, croccante al punto giusto · Cavolfiore arrostito color oro zafferano · Finocchio dolcissimo cotto lentamente · Ravanelli arrostiti color rosa brillante · Purè chiaro · Radici arrostite color arcobaleno



Cavolfiore arrostito con zafferano e alloro

Qualcosa di magico accade ad un cavolfiore quando lo si arrostisce. Io, di solito, mi rivolgo alle spezie indiane quando penso al cavolfiore, ma una luminosa giornata di maggio fui attratta dal colore del sole dello zafferano. Il mio albero di alloro era in piena fioritura e fu così che, questo ortaggio dolce, ma allegramente aromatico, si fece strada nel mio forno. Aggiungo una manciata di uva passa dorata per addolcirlo e qualche mandorla per dare consistenza. Gli avanzi sono deliziosi per condire la pasta, con un piccolo extra di olio di oliva; la pasta formato conchiglie è ideale.

I N GRE D IENT I P E R 4 P ERSONE 2 pizzichi di stimmi di zafferano 1 cavolfiore grande o 2 piccoli (circa 1 Kg), foglie rimosse, testa ridotta in cimette di medie dimensioni, gambi tritati grossolanamente 2 cipolle medie, pelate e finemente affettate 1 cucchiaio di fiocchi di peperoncino turco (vedi pagina 22) o un buon pizzico di peperoncino secco in fiocchi 3 foglie di alloro sale marino e pepe nero appena macinato una manciata di uva passa (io uso la golden, sultana) una manciata di mandorle, tritate grossolanamente un mazzo di prezzemolo fresco, tritato grossolanamente

La vista di un cavolfiore mi incanta, secondo me è esteticamente bello, con le sue cimette avvolte in foglie pallide con le minuscole foglie verdi che si aggrappano ai lati in un atto di protezione completa. Lasciate attaccate quelle piccole foglie, sono luminose e gustose e lo rendono così bello. Se riuscite a procurarvi un cavolfiore colorato (viola brillante e arancione sono i miei preferiti), aggiungerete anche antiossidanti e la vostra cena sarà radiosa. Per questa ricetta utilizzo anche il cavolfiore romano, quando è di stagione. Il suo verde pallido è straordinario come contrasto allo zafferano.

Preriscaldate il forno a 200°C / ventilato 180°C. Mettete lo zafferano in una piccola ciotola, coprite con un paio di cucchiaini di acqua bollente e lasciate in infusione. Procuratevi una grande teglia profonda, disponetevi i cavolfiori, le cipolle, i fiocchi di peperoncino e le foglie di alloro, e condite con sale e pepe. Una volta che lo zafferano si è macerato, versate gli stimmi di zafferano e il loro liquido, aggiungete l’uvetta e le mandorle, mescolate tutto insieme, quindi coprite con un foglio di stagnola e cuocete in forno per 20 minuti. Togliete la stagnola e cuocete per altri 10-15 minuti, fino a quando le punte si sono imbrunite e il cavolfiore è tenero al morso. Mescolate aggiungendo il prezzemolo tritato e servite. 240  VERDURE COME CONTORNO



Zucca arrostita con peperoncino, dukkah e lime

Giù le mani dal mio modo preferito di mangiare la zucca (squash). La ricetta per la dukkah ne fa preparare una quantità maggiore rispetto a quella necessaria per condire la zucca, quindi conservatela in un vaso e utilizzatela da spalmare sopra focacce abbrustolite con olio di oliva, oppure da cospargere su praticamente qualsiasi verdura arrosto. Preriscaldate il forno a 220°C / ventilato 200°C. Mettete la zucca su una teglia con un buon pizzico di sale e pepe e un filo di olio di oliva, mescolate per rivestire, e infornate per 25-30 minuti. Nel frattempo, preparate la vostra dukkah. Mettete le nocciole, i semi di coriandolo, i semi di sesamo, i semi di cumino, i semi di finocchio e pepe su una teglia e arrostite in forno a fianco della zucca per 10 minuti. Una volta che le nocciole sono imbrunite e il profumo che fuoriesce dal forno è inebriante, togliete dal forno e lasciate raffreddare.

I N GRE D IENT I P E R 4 P ERSONE 1 zucca violina o 2 zucche più piccole come l’acorn, tagliata a metà, privata dei semi, e tagliata a pezzi spessi 1 cm

Quando le nocciole e i semi si sono raffreddati, mescolate con la menta essiccata e sale, poi frullate il tutto in un robot da cucina o pestate in un mortaio fino ad ottenere un composto spesso.

sale marino e pepe nero appena macinato olio di oliva 1 peperoncino rosso, tritato

Una volta che la zucca è arrostita, adagiatela su un piatto da portata e cospargete con la dukkah e il peperoncino tritato. Grattugiate sopra la scorza di 1 lime e spremete il succo di entrambi.

scorza grattugiata e succo di 2 lime non trattati P E R L A DU K KAH una manciata di nocciole 4 cucchiai di semi di coriandolo 3 cucchiai di semi di sesamo 2 cucchiai di semi di cumino 1 cucchiaino di semi di finocchio 1 cucchiaio di pepe nero in grani

· · · · · ·

Come utilizzare la dukkah: In una zuppa insieme ad un cucchiaio di yogurt. Spalmata su focacce calde con olio di oliva. Arrostita insieme a verdure a radice. Per marinare verdure o tofu prima della cottura alla griglia. Cosparsa sopra un’abbondante insalata. Cosparsa sull’hummus.

1 cucchiaino di menta essiccata 1 cucchiaino di sale marino 256  VERDURE COME CONTORNO



per chiudere in dolcezza

Quando cucino il pudding significa che sono molto eccitata. Dal gelato alla menta con scaglie di cioccolato alla crostata con crema alla banana, sono sempre stata una dessert girl. Così come il mio debole per i dolci è cresciuto insieme a me, così è maturato dentro di me il desiderio di preparare dolci stupefacenti, deliziosi e tranquillamente nutrienti. Questi dessert utilizzano zucchero non raffinato, miele, sciroppo d’acero, cereali e frutta, che li rendono più leggeri e migliorano il sapore. Crostata di zucchero integrale dolce ·  Stracciatella al cioccolato con menta fresca ·  Crisp alle fragole arrostite · Meringhe-cuore tenero con zucchero integrale · Sorbetto alle arance rosse · Scaglie di cioccolato fondente ·  Pere cotte · Crostata con banana toffee, crema di cocco · Crostata con macaroon · Gelato alla banana e cocco · Crostata con latte e granola



Pudding con cioccolato fuso e sciroppo d’acero

Il cioccolato fuso riceve un sacco di applausi. Se c’è uno di questi vecchi pudding “melmosi” al cioccolato sul menu in un ristorante, fatico a ordinare qualsiasi altra cosa. Ho vissuto i miei primi anni nei pressi della fabbrica di cioccolato Cadbury a Bournville. Eravamo una famiglia di Cadbury. Degli undici fratelli e sorelle di mio padre, almeno sei lavoravano da Cadbury. I miei zii e zie tornavano a casa con grandi sacchi di cioccolato dal negozio delle fabbrica, erano le barrette di cioccolato leggermente deformi che non potevano essere vendute. Mi piacevano ancora di più perché mi ricordavano Willy Wonka. Le cene da mia nonna consistevano semplicemente nel cercare di far passare il tempo fino al momento in cui ci permettevano di mettere le mani nella vecchia credenza in teak per sbafarci le scorte di cioccolato. Sono un’orgogliosa e sincera amante del cioccolato e i pudding che vi consiglio sono fenomenali. Preriscaldate il forno a 200°C / ventilato 180°C. Mettete il burro o l’olio di cocco in una padella a fuoco medio e fatelo sciogliere. Togliete la padella dal fuoco e aggiungete lo sciroppo di cacao, il sale, la vaniglia e lo sciroppo d’acero, poi mescolate bene e lasciate raffreddare. Una volta raffreddato, trasferite in una terrina. Separate le uova, mettendo da parte il bianco. Unite i tuorli al composto di cioccolato raffreddato, si raddenserà un po’. I N GRE D IENT I P E R 4 P UDDI NG 75 g di burro o olio di cocco 4 cucchiai di cacao in polvere (mi piace usare polvere di cacao grezzo)

In una ciotola pulita, montate gli albumi a neve, quindi incorporateli delicatamente al composto di cioccolato (una spatola è l’ideale per questa operazione). Non mescolate eccessivamente, poiché deve mantenere la spumosità data dal bianco d’uovo.

3 cucchiai di sciroppo d’acero

Imburrate quattro pirottine da forno o stampini e versatevi la miscela suddividendola in parti uguali. Metteteli su una teglia e infornate per 12 minuti esatti.

3 uova biologiche o da allevamento a terra, a temperatura ambiente

Servite, accompagnando con un cucchiaio di yogurt (a me piace lo yogurt di cocco) e una manciata di frutta di stagione.

un pizzico di sale marino semi di un baccello di vaniglia

260   PER CHIUDERE IN DOLCEZZA




Yogurt-gelato gusto stracciatella alla menta

Chi mi conosce bene, conosce anche la mia infatuazione per le gocce di cioccolato alla menta e per la crema stracciatella, che per fortuna John condivide con me. Forse sono partita un po’ troppo da lontano. Al secondo posto, dopo le gocce di cioccolato alla menta c’è lo yogurt-gelato, una passione nata durante il periodo d’infanzia trascorso in California, dove una vaschettina di yogurt-gelato al cioccolato preannunciava una giornata di sole. Ecco dunque, in questa ricetta le mie passioni si fondono insieme. Vi esorto a sperimentarlo, è davvero facile, veramente sano (pur essendo un gelato) e molto, molto buono. Uso solo menta fresca perché mi piace la sua dolcezza gentile. Per ottenere un sapore di menta più classico, aggiungete ½ cucchiaino di estratto di menta naturale. Questa ricetta viene bene anche con lo yogurt al cocco (anche se è un po’ più costoso). Se non disponete di una gelatiera, seguite le indicazioni a pagina 276. Innanzitutto, versate il latte in una pentola e aggiungete la maggior parte delle foglie di menta, tenendo da parte un paio di rametti. Portate ad ebollizione, quindi spegnete immediatamente il fuoco. Mescolate bene, aggiungete lo sciroppo d’agave e lasciate macerare per almeno 30 minuti. Dopo 30 minuti circa il latte dovrebbe essersi raffreddato e aver assunto il sapore della menta. Passatelo al setaccio in una brocca e buttate via le foglie di menta. Hanno fatto il loro lavoro. I N G RE D I ENT I P E R U N A B ELLA VASCH E TTA

Ora, mettete il latte in una grande ciotola, insieme allo yogurt e mescolate, poi coprite la ciotola e lasciate riposare per 30 minuti in frigo in modo da permettere a tutti i sapori di fondersi.

250 ml di latte di mucca o di cocco

Assaggiate per aggiustare la dolcezza, aggiungendo altro sciroppo di agave, se necessario. Ricordate che una volta congelato risulterà meno dolce.

un grosso mazzo di menta fresca 250 ml di sciroppo di agave 2 vaschette da 500 ml di buon yogurt greco o yogurt al cocco 50 g di cioccolato fondente di buona qualità, tritato in pezzi piccoli

Versate nella vostra gelatiera e zangolate per 30 minuti, o fino a quando è ben ghiacciato. Poi, tritate le foglie di menta rimanenti molto finemente e unitele, mescolando, al composto con il cioccolato tritato. Trasferite in una vaschetta per freezer, coprite e congelate per un’ora prima di consumarlo. Se il gelato è troppo duro, toglietelo dal freezer per 10-15 minuti prima di mangiarlo. 279   PER CHIUDERE IN DOLCEZZA


torte, pane e altro

Niente mi rende più felice di un prodotto da forno ben cotto. Una torta glassata gigante, una calda pagnotta ai semi con una bella crosta croccante, una catasta di appiccicosi brownie caramellati. Uno di questi appena sfornati al centro del mio tavolo, con una grande teiera e le mani dei miei ospiti che si accalcano da ogni angolo e i complimenti che risuonano nella stanza, è quello che più mi motiva a cucinarli. Una torta fatta in casa o una pagnotta è un modo per conoscere nuovi amici, per mostrare ai vecchi amici il proprio amore e può rappresentare il “clou” di una grande celebrazione. Le ricette che troverete di seguito non vi costringeranno a usare chili di zucchero, poiché prevedono come dolcificanti il miele, lo sciroppo d’acero e zuccheri naturali, insieme a diversi tipi di interessanti farine e cereali, facili da digerire. Fette spesse di pandolce appiccicoso alla banana ·  Torta paradiso al doppio cioccolato · Cupcake farciti con sciroppo d’acero · Pane scuro dal sapore intenso con melassa di mela · Dolce glassa al miele ·  Sandwich con gelato · Brownie caramellati salati ·  Torta ai fiori di sambuco e pistacchio ·  Quadrotti caramellati ai datteri · Pandolce al latte di cocco · Pagnotte fresche di forno



Cakes di carote al cardamomo con glassa di sciroppo d’acero

I N GRE D IENT I P E R 1 2 CAKES P E R I C A K ES 80 g di burro o olio di cocco 4 cucchiai di sciroppo d’acero semi di 4 baccelli di cardamomo, finemente pestati in un mortaio 1 cucchiaino di cannella macinata ½ cucchiaino di zenzero macinato 150 g di farina di mandorle 100 g di farina di farro bianca o di farina di ceci 50 g di semi di zucca 2 cucchiaini di lievito in polvere 2 carote medie, grattugiate 1 banana, pelata e ridotta a purè 3 uova biologiche o da allevamento a terra, sbattute (oppure seguite nota su semi di Chia, pagina 42) P E R L A G L ASSA 200 g di crema di formaggio 4 cucchiai di sciroppo d’acero un pizzico di cannella macinata un pizzico di zenzero macinata P E R D E CORARE scorza grattugiata di 1 lime non trattato

Non ho ancora conosciuto nessuno a cui non piacciano questi cakes. Sono vere e proprie star, amate dagli anziani, così come dai giovani, dai ragazzi, ma pure dalle ragazze, e perfino dai cultori del cibo-spazzatura e dai salutisti più eccentrici. Questi cakes hanno la parvenza di un cupcake super-burroso ma hanno un’anima come piace a me, dotata di carattere e profondità. Di solito, li cucino da portare a una festa o quando un amico mi invita a prendere il the. Vanno bene a qualsiasi ora del giorno, rimangono belli morbidi, insomma sono deliziosi. Non contengono zuccheri raffinati, ma sono dolcificati con sciroppo d’acero e banana (anche se non è possibile assaggiarlo). Si possono facilmente sostituire i latticini e usare una farina priva di glutine senza compromettere il sapore. La mia versione preferita utilizza olio di cocco, al posto del burro, e farina di ceci, ma potete scegliere anche di utilizzare il burro e farina multiuso o farina di farro, se preferite. La panna di soia o lo yogurt molto denso possono andare bene per la preparazione della glassa. Solitamente, sostituisco la carota con zucca violina o anche pastinaca; così facendo, questi cakes diventano un modo meraviglioso per utilizzare eventuali verdure a radice che sono lì da un po’ di tempo. Preriscaldate il forno a 200°C / ventilato 180°C. Foderate uno stampo per muffin da dodici con i pirottini di carta e mettete da parte. Versate l’olio o il burro di cocco e lo sciroppo d’acero in una padella con le spezie e fatelo sciogliere a fuoco lento. Mettete da parte a raffreddare. Ora, mettete la farina di mandorle, la farina, i semi di zucca e il lievito in una ciotola. Aggiungete la carota grattugiata, il purè di banana e le uova, poi versate il composto raffreddato di sciroppo d’acero e mescolate bene. Suddividetelo uniformemente fra i dodici pirottini di carta. Cuocete in forno per 25 minuti, fino alla doratura della parte superiore e finché uno stecchino per spiedini infilato nei cakes esce pulito. Mentre i cakes cuociono, preparate la glassa. Mettete la crema di formaggio in una ciotola con lo sciroppo d’acero e le spezie e sbattete fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. A me piace eseguire questa operazione con una frusta elettrica, ma un cucchiaio di legno funziona comunque alla grande. Una volta che i dolci sono pronti e si sono raffreddati, distribuite generosamente su ognuno la glassa e completate con una grattugiata di scorza di lime. 292   TORTE, PANE E ALTRO



Biscotti al cioccolato mascobado (e panini farciti con gelato)

Da bambina avevo in mente l’idea persistente che da grande avrei avuto una stanza della mia casa piena solo di marshmallow: e quell’idea non mi ha ancora abbandonato. Credo che una delle gioie dell’infanzia post-hippy a San Francisco fosse provare ammirazione per i dolci americani overthe-top, come ad esempio la torta gelato arcobaleno con barrette Mars che festeggiò il mio quarto compleanno, oppure le cialde ripiene su cui finiva la mia attenzione ogni volta che facevamo il giro dei negozi, o, naturalmente, il mitico panino-gelato. Questi biscotti sono un po’ più sani di quelli che ho mangiato durante la mia infanzia: zucchero di canna e farina integrale, burro di arachidi al posto della maggior parte del burro (preparo anche una versione con 200 g di burro di arachidi e zero burro di mucca). Li farcisco poi, a mo’ di panino, con del buon gelato variegato alla vaniglia, yogurt-gelato o, meglio ancora, il mio preferito Booja-Booja (boojabooja.com), un gelato senza latticini, a base di anacardi. Utilizzate il cioccolato fondente o al latte in base ai vostri gusti (io uso un buon cioccolato fondente con 70% di cacao). I N GRE D IENT I P E R C I RC A 24 B I SCOT T I 100 g di avena 100 g di farina integrale o di farro ½ cucchiaino di lievito in polvere

In questa ricetta utilizzo una miscela 50-50 di zucchero mascobado chiaro e scuro, ma ogni altra scelta va comunque bene. Usando solo zucchero di canna chiaro si ottengono biscotti che sanno esclusivamente di cioccolato, mentre usando solo quello scuro i biscotti avranno un sapore più intenso e un retrogusto di malto.

100 g di cioccolato, tagliato grossolanamente a pezzi 100 g di burro, a temperatura ambiente 100 g di burro di arachidi liscio o burro di mandorle (pagina 340 mostra come produrlo in casa) 150 g di zucchero mascobado chiaro 150 g di zucchero mascobado scuro 1 cucchiaino di estratto di vaniglia 2 uova biologiche o allevamento a terra, sbattute

Preriscaldate il forno a 200°C / ventilato 180°C e foderate due teglie con carta da forno. In primo luogo, macinate l’avena in un robot da cucina fino ad ottenere una polvere fine. Versatela in una ciotola, unite la farina, il lievito e il cioccolato tritato. Mettete il burro, il burro di arachidi o di mandorle, lo zucchero e la vanillina 294   TORTE, PANE E ALTRO



Torta ai pistacchi e cordiale di sambuco

Io vivo ad Hackney, un quartiere con una periferia un po’ selvaggia, ma mi piace per questo motivo. Una volta all’anno i fiori di sambuco fioriscono dappertutto ad Hackney, nei parchi e nelle zone acquitrinose, e nessuno sembra nemmeno accorgersi che ci sono. Quindi, mi sposto di qua e di là con la mia scaletta blu per raccogliere il maggior numero di fiori che posso.

I N GRE D IENT I P E R 1 TORTA ALTA 20 CM P E R L A TORTA 125 g di burro, a temperatura ambiente 125 g di yogurt greco 250 g di zucchero di canna chiaro non raffinato o zucchero di cocco (vedere pagina 275) 250 g di pistacchi 200 g di polenta 1 cucchiaino di lievito in polvere scorza grattugiata e succo di 1 limone non trattato 3 uova bio o da allevamento a terra 150 ml di cordiale di fiori di sambuco P E R L A G L ASSA D I F I O R I D I SAMB U CO 100 g di yogurt greco o crema di formaggio 4 cucchiai di zucchero a velo di canna o di miele cristallizzato 1 cucchiaio di cordiale di fiori di sambuco una manciata di pistacchi, pestati

Con i fiori preparo il cordiale, a litri (vedere a pagina 325 per la mia ricetta), e poi lo utilizzo sempre, anche per cucinare questa torta. Invece della farina uso pistacchi e polenta, che danno alla torta un forte sapore di baklava. Per macinare i pistacchi è davvero necessario un robot da cucina, quindi, se non ne avete uno, utilizzate le mandorle tritate. Un’amica mi ha detto che stava per chiamare il suo primogenito con il nome di questa torta. Io credo che non esista lode più alta per una torta. Preriscaldate il forno a 200°C / ventilato 180°C. Ungete e foderate la base di uno stampo per torte a cerniera di 20 cm di diametro. Mettete il burro, lo yogurt e lo zucchero in una ciotola e montate il tutto fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Ora, macinate i pistacchi fino a ridurli in farina in un robot da cucina, non macinateli troppo, però, o si trasformeranno in burro. Aggiungete i pistacchi macinati, la polenta, il lievito e la scorza di limone e il succo al composto di burro e mescolate bene. Poi, rompete le uova, una alla volta, e incorporatele. Versate nella tortiera e cuocete per 45-50 minuti, fino a quando uno stecchino per spiedini esce pulito. Togliete dal forno e lasciate raffreddare nella teglia. Fate un paio di buchi nella torta calda con uno stecchino, poi versate delicatamente il sambuco cordiale lentamente sopra la torta, permettendo al liquore di penetrare. Lasciate la torta nella teglia fino a quando è abbastanza fresca da poterla trasferire su una griglia a raffreddare. Per la glassa, mescolate lo yogurt, lo zucchero a velo o miele, il cordiale di fiori di sambuco fino ad ottenere una crema liscia. Versatela sopra la torta raffreddata e guarnite con i pistacchi. 304   TORTE, PANE E ALTRO



da bere

Queste sono bibite degne di un brindisi. Troppo spesso i drink vengono tralasciati, comprati a malapena in bottiglia e spesso preparati con zucchero e scarsa immaginazione. Per me, un drink offre una serie infinita di opportunità e aggiunge una nota di colore, aroma ed energia. Anche se si tratta semplicemente di poche fette di limone, lime e cetriolo in un bicchiere di acqua del rubinetto, oppure di un frullato ghiacciato di anguria con un filo di miele e lime completato con acqua gassata. O magari, di un caffè pomeridiano gentilmente speziato con cardamomo, o di una cioccolata calda che spalanca il sorriso nei cuori di chiunque; insomma, penso che le bevande meritino maggiore attenzione e amore. Di seguito, il mio contributo per un’estate calda, fresca, sana, beona e infinita, al gusto di limone. Limonata al miele e lavanda · Reidratante sorbettoso alla fragola · Limonata alla mora · Cordiale di sambuco, passo dopo passo · Champagne supernova fatto in casa · Fizz rosè dell’estate · Bellini · Margarita all’arancia rossa



Rosado de verano Ho passato molte estati a sorseggiare questa bevanda super-estiva sulle banchine erbose a Barcellona. Gli spagnoli la chiamano “botéllon”, bibita super-rilassante da gustare per strada, ognuno porta una bottiglia, dei bicchieri e un po’ di ghiaccio... è così semplice. I N GRE D IENT I P E R 1 , 5 LI T RI 1 bottiglia di vino rosè di buona qualità (niente di troppo elegante), freddo

È spesso fatta con vino rosso, che funziona altrettanto bene, e anche con limonata comprata, ma l’ho anche vista mescolata alla coca-cola. Questa versione rosa ambrato è il mio contributo per una perfetta estate all’insegna dei drink. Vedere immagine a pagina 321.

750 ml di acqua frizzante 150 ml di sciroppo di agave 1 limone non trattato, affettato 1 lime non trattato, affettato

Mettete il tutto in una caraffa con un sacco di ghiaccio e mescolate bene. Poi, gustatevelo fuori, sotto il sole o in una calda serata d’estate.

Margarita all’arancia rossa e sciroppo d’agave Questo potrebbe essere il mio drink preferito di ogni stagione. Dal colore rosa brillante, con l’energia del lime e una nota finale dolce dell’agave. Mi piace adagiato sul ghiaccio, ma se preferite una versione fredda gelata, frullate il tutto con un paio di manciate di ghiaccio nel frullatore.

I N GRE D IENT I P E R U N A BELLA CARAFFA, P E R 4 P ERSONE 500 ml di succo di arance rosse (circa 5 arance rosse) succo di 2 lime 2 cucchiai di sciroppo di agave 100 ml di triple sec o cointreau 150 ml di tequila di buona qualità 1 lime non trattato, affettato

Le arance bionde vanno bene se le arance rosse non sono di stagione. Questo drink è ideale per le feste, dato che tutto può essere mixato in anticipo e versato sopra il ghiaccio; se necessario, raddoppiate o triplicate la ricetta a seconda dell’occasione. Gli ombrellini per cocktail dai colori sgargianti fanno sicuramente scena. Mettete il succo di arancia rossa e di lime in una caraffa, quindi, aggiungete lo sciroppo di agave e l’alcool, e mescolate. Riempite quattro bicchieri con molto ghiaccio e versateci sopra il margarita. Completate con una fetta di lime. 328  DA BERE



Cioccolata calda delle quattro Questo è ciò che mi faceva andare avanti durante uno degli inverni più freddi che io riesca a ricordare. Si tratta di una cioccolata calda che calma, anima ed eleva, tutto in uno tazza. È una prelibatezza, piena di bontà che senza ombra di dubbio vi farà tornare il sorriso quando scoccano le quattro del pomeriggio. I N GRE D IENT I P E R 2 P ERSONE 500 ml di latte a vostra scelta (io uso il latte di mandorla) 1 cucchiaio di fiori di camomilla o una bustina di camomilla 2 cucchiai di cacao (preferibilmente crudo) facoltativo: un cucchiaio di polvere di maca (vedere pagina 25) sale marino

Versate il latte in una pentola con i fiori di camomilla o la bustina di camomilla e scaldate a fuoco basso (se state usando latte di frutta secca, fate attenzione a non riscaldarlo eccessivamente, ma intiepiditelo semplicemente). Una volta tiepido, spegnete il fuoco e lasciate riposare l’infuso per qualche minuto. Togliete i fiori o la bustina e aggiungete, mescolando, il cacao, la maca (se la usate), il sale e la cannella.

un buon pizzico di cannella 2 cucchiai di miele

Dolcificate con il miele, poi versate nelle tazze e gustatevela.

Caffè turco con cardamomo e miele Amo il cardamomo e amo il caffè, quindi questo per me è il paradiso. Si tratta di un caffè ideale per il pomeriggio, che merita di essere accompagnato da una fetta di torta, come ad esempio la torta ai pistacchi e cordiale di sambuco a pagina 304. Questa è la mia versione truccata. Il vero caffè turco viene bollito in un piccolo congegno chiamato ibrik, e il caffè è macinato così sottile che si deposita sul fondo della tazza. Preparo questa versione utilizzando una caffettiera. I N GRE D IENT I P E R 2 P ERSONE 2 cucchiai colmi di caffè macinato di buona qualità 6 baccelli di cardamomo, pestati miele o zucchero di canna non raffinato, per dolcificare

Mettete il caffè e i baccelli di cardamomo in una caffettiera e coprite con 400 ml di acqua bollente. Lasciate riposare per 3 minuti, mescolando un paio di volte, poi versate nelle tazze, dolcificate con miele o zucchero di canna, in base ai gusti. Servite in tazze piccole, con una fetta di torta ai pistacchi e cordiale di fiori di sambuco. 330  DA BERE



marmellate, chutney, basi e altre cosucce utili

Nelle bottiglie e nei vasi si nasconde la bontà. Specialmente in quelli con le etichette scritte a mano. A dire il vero, la maggior parte delle volte, compro queste cose presso i miei negozi di fiducia, e ne sono felice, ma qualche volta, quando ho un po’ di tempo libero o fuori piove e non mi va di uscire, allora mi lancio nella preparazione di confetture. Mettere a conservare le albicocche estive boccadirosa da spalmare poi su un toast imburrato in un grigio giorno di gennaio mi dà così tanta soddisfazione. Queste ricette richiedono attenzione al dettaglio e un po’ di pazienza, ma una bella fila di vasi in cui brilla il rosso vivo della marmellata di fragole dell’estate precedente vi ripagherà, abbondantemente. Marmellata di fragole e rabarbaro color cremisi ·  Petali di rosa estivi · Gelatina di albicocche color rosa-vaniglia · Salsa di peperoncino affumicato · Burro di mandorle fatto in casa · Chutney di nettarine speziato · Intingolo di radici arrostite caramellate · Brodo vegetale semplice semplice



Marmellata di albicocche boccadirosa

È la miglior marmellata che io abbia mai preparato. È come avere l’estate in barattolo. Offritela ai vostri ospiti in un giorno grigio di gennaio e farete rivivere loro l’estate. È una marmellata dallo stile francese, più che inglese, una via di mezzo tra una marmellata e una composta, leggermente più tenera e con meno zucchero, in modo tale da mantenere inalterata la freschezza della frutta. In questa marmellata uso i noccioli di albicocca, i piccoli semi di mandorla che si nascondono all’interno dei noccioli di albicocca. Li aggiungo alla frutta prima di bollirla; ciò conferisce un aroma di mandorle, che personalmente adoro. Mettete le albicocche e lo zucchero nella vostra pentola più grande e aggiungete il succo spremuto del limone. Sgranate il baccello di vaniglia, e unite entrambi, semi e baccello, agli ingredienti della pentola. Mescolate bene e lasciate macerare per 2 ore. Se desiderate aggiungere i semi di albicocca, di seguito sono riportate le istruzioni. Avvolgete i noccioli in un canovaccio e colpiteli con un mattarello per aprirli. Quindi, estraete la mandorla contenuta all’interno. Gettate i gusci e mettete le mandorle in una ciotola. Copritele con acqua bollente e lasciatele riposare per un minuto, poi sgocciolatele. Togliete la pelle e aggiungetele alla frutta.

I N GRE D IENT I P E R 4 - 5 VASI 1,5 kg di albicocche mature, lavate e private del nocciolo, (tenete da parte una manciata di noccioli) 500 g di zucchero Golden Caster non raffinato 1 baccello di vaniglia

Una volta che le albicocche sono state 2 ore a macerare, lo zucchero si è sciolto e la frutta si è ammorbidita, mettete la pentola a fuoco basso e portate lentamente a ebollizione. Fate sobbollire per 25 minuti, mescolando continuamente per impedire che la marmellata attacchi. Potete togliere l’eventuale schiuma che di mano in mano sale verso l’alto. Dopo 25 minuti la marmellata dovrebbe risultare più spessa, e si raddenserà ulteriormente mentre si raffredda. Per controllare la densità allo stadio finale, potete utilizzare il test del piattino di pagina 334-5, se vi piace. Quando la marmellata si è raffreddata, ma è ancora calda, trasferitela nei vasi sterilizzati e chiudete immediatamente. In un luogo fresco si conservano un anno 336   MARMELL ATE, CHUTNEY, BASI E ALTRE COSUCCE UTILI




Chutney speziato di nettarine e alloro

Questo è il mio chutney di mango. Lo preparo a fine estate, quando le rosse nettarine affollano i mercati, ma anche le pesche normali funzionano comunque bene. Mi piace spalmata sopra a del Cheddar stagionato (il Lancashire Bomber va particolarmente bene), o come abbondante contorno di un piatto di riso e dhal.

Tritate le nettarine in piccoli pezzi, delle dimensioni di un fagiolo grande. In un mortaio, pestate i semi di finocchio e i semi di coriandolo fino a quando non sono sbriciolati. Scaldate un po’ di olio di oliva in una pentola grande. Aggiungete i peperoncini tritati e le spezie e mescolate per un minuto fino a quando si sono scaldati. A questo punto, aggiungete le nettarine tritate, lo zucchero, le foglie di alloro e l’aceto e portate lentamente a ebollizione, fate sobbollire a fuoco lento. I N G RE D I ENT I P E R 1, 5 LI T RI ( C I RC A 4 VASI DA 400 G) 2 kg di nettarine, lavate e private del nocciolo 1 cucchiaio di semi di finocchio

Cuocete per 20-30 minuti, fino ad ottenere un chutney denso, sciropposo, rosso e arancione. Ricordate che raddenserà ulteriormente raffreddandosi. Trasferite in vasi sterilizzati (vedere pagina 334) e tenete in frigo o in luogo fresco per un paio di settimane fino a quando si ha bisogno di un po’ di sole e di spezie.

1 cucchiaio di semi di coriandolo olio di oliva 2 peperoncini rossi, privati dei semi e tagliati a fettine 600 g di zucchero Golden Caster non raffinato 4 foglie di alloro 150 ml di aceto di vino bianco 339   MARMELL ATE, CHUTNEY, BASI E ALTRE COSUCCE UTILI


Indice

cavolo a foglia  82 - 137 - 140 148 - 152 - 203

g

cavolo bianco  122

gelato  277 - 294

nocciole  88 - 145 - 149 - 256 272 - 340 - 341 noodles  80 - 157

cavolo rosso  157

grano saraceno  105 - 157 185 - 290

p

castagne  198 - 201 - 290

granola  26 - 272

cavolo nero  82 -92 - 102

a acqua di rose  31 - 270 - 334 albicocche  30 - 218 - 255 - 336 amaranto  18 - 184 anacardi  34 - 118 - 122 - 160 148 - 198 - 201 - 341 arachidi  110 - 173 arance  105 - 280 - 328 asparagi  116 - 148 - 222 - 230 - 246 - 255 avena  18 -20 - 26 - 39 - 42 - 221 - 226 - 230 - 262 - 269 - 272 290 - 294 - 303 - 308 - 314 avocado  25 - 28 - 32 - 35 - 45 52 - 85 - 101 - 124 - 131 - 138 - 170 - 198

ceci 74

b

d

babaganoush 166 banane  39 - 266 - 277 - 297 barbabietola  111 - 143 - 154 169 - 196 - 232 - 248 - 250 bietola  203 - 244 biscotti cotti  294 - 303 - 308 broccoli  98 - 101 - 152 - 157 173 - 221 - 246 - 254 brodo  344 - 345 brownies  244 - 246 - 299 - 300 - 306 bulgur di grano 182

burro di arachidi  60 - 294 - 340 burro di frutta secca e latte  340 - 341

c caffè 330 carciofi  25 - 218 carote  111 - 118 - 122 - 206 - 208 - 248 -249 - 250 - 255 292 - 312 - 343 cavolfiore  226 -240 - 244 cavolo  55 - 91 - 102 - 122 - 124 - 140 - 157 - 189 - 203 - 246 - 254

cetrioli  45 -110 - 118 - 186 - 322 chutneys e sottaceti  45 - 128 - 186 - 339 cicoria 249 ciliegie  30 - 42 - 270 cioccolato  260 - 279 - 280 - 284 - 294 -299 - 300 - 306 - 330

gado gado  173

h halloumi 87 hamburger 186 hummus  62 - 63

k

clementine 31

kitchari 163

cocco  25 - 82 -102 - 118 - 128 - 154 - 163 - 194 - 266 - 270 272 - 277 - 290 - 308 - 313

l

crostate e torte  189 - 203 - 206 - 208 - 230 - 232 - 266 - 269 270 - 272

lenticchie  91 - 128 - 143 - 163 -182 - 208 - 216 - 224 -

datteri  25 - 26 - 31 - 62 - 114 122 - 125 - 186 - 266 - 299

lamponi 30

limonata  322 - 323 - 324 limoni  26 - 38 - 74 - 91 - 119 - 138 - 162 - 222 - 297 - 326 - 327

m maca  25 - 330

f fagioli  63 - 88 - 101 - 192 fagioli bianchi  52 - 62 - 92 182 - 186 - 194 - 210 fagioli cannellini  62 - 186 - 210 fagioli haricot  52 -182 - 186 - 194 fagioli neri  62 - 85 - 170 - 182 fagioli secchi kidney  216 fagiolini verdi  148 - 173 - 246 farro  48 - 149 feta  98 - 119 - 131 - 136 - 152 - 203 fichi  114 - 303 finocchio  226 - 252 fiore di sambuco  276 - 304 325 - 327

mandorle  49 - 63 - 108 - 149 - 166 - 178 - 221 - 240 - 266 299 - 340 - 341 margarita 328 marmellata  108 - 245 - 334 - 336 melanzane  166 -213 - 255 mele  30 - 31 - 88 - 264 - 287 melograno  58 - 125 - 140 -166 meringa 264 miglio 185 mirtilli  18 - 39 - 324 miso  55 - 80 - 101

paella 218 pancakes  38 - 39 pane  312 - 314 pannocchie  124 - 131 pasta  138 - 134 - 136 - 137 192 - 221 pastinaca  196 - 169 - 206 - 232 - 248 - 249 - 250 patate  45 -104 - 116 -162 - 173 - 210 - 228 - 250 - 253 patate dolci  32 - 52 - 95 - 124 - 128 - 166 -178 - 192 - 208 232 - 242 - 249 - 250 patatine fritte  55- 64 - 242 - 243 pecorino  152 - 134 - 192 - 222 - 224 peperoni  58 - 87 - 122 - 149 213 - 218 pera  30- 31 - 264 pesche  20 - 31 pesto  49 - 134 - 176 - 177 - 221 - 224 piselli  63 - 98 - 222- 230 - 254 piselli dolci  148 - 173 pistacchi  198 - 224 - 246 - 270 - 304 - 340 - 341 polpette 224 pomodori  35 - 48 - 77 - 85 - 87 - 102 - 118 - 119 - 137 - 194 210 - 213 - 221 - 226 pompelmo 122 popcorn  66 - 131 porri  104 - 149 - 169 - 230 232 - 343 porridge 18 prugne 31

more  31 - 324 muhammara 58

q quinoa  26 - 42 - 48 - 98 - 169 182 -184

formaggio di capra  114 - 145 - 152

n

fragole  30 - 262 - 276 - 326 - 334

noci  58 - 80 -134 - 340 - 341

r

funghi  48 - 82 - 186 - 196 - 206 - 212

noci pecan  3 - 266 - 269 - 272 - 299 - 340

rabarbaro  30 - 334 radicchio  134 - 249

346  INDICE

nettarine 339


rapa svedese  206 - 243 - 245

y

crema al cocco  266

Superdelizioso sandwich con tofu affumicato  69

ravanelli  238 - 245

yogurt  22 - 68 - 131 - 166 - 264 - 279 - 304 - 306 - 309 - 312

Cavolfiore arrostito con zafferano e alloro  240

ricotta  38 - 145 - 192 -224 - 230

yorkshire puddings  317

Bourguignon di barbabietole e alloro  196

u

Black dhal  216

Quinoa alle erbe verdi di Laura 98

Sorbetto di arance rosse e gocce di cioccolato  280

Granola al limone e sciroppo d’acero 26

rape  244 - 249

riso  140 - 160 - 163 - 186 - 212 - 218 - 222 risotto 222 romanesco 244

uova  22 - 29 - 32 - 35 - 68 - 85 116 - 178 - 189 - 203 - 264

romesco  149 - 151

s

v verdure invernali  232 - 246

salsa verde  143 salsicce 201 saltato in padella  148 sandwiches  68 - 69 - 70 - 71 saté  110 - 173 sciroppo d’acero  26 - 60 - 260 - 246 - 272 - 275 - 292 sedano  104 - 208 - 343 sedano rapa  88 - 245 semi di chia  20 - 42

z za’tar 125 zucca  48 - 95 - 105 - 111 - 125 - 149 - 169 - 189 - 198 - 221 248 - 250 - 253 - 256 zucchine  122 - 136 - 152 - 213 - 224 - 254 zuppe  77 -78 - 79 - 80 - 82 - 88 - 91 - 92 - 95

sorbetto  276 - 280 sottaceti e chutneys  45 - 128 - 186 - 339 spinaci  32 - 95 - 110 - 145 148 - 152 - 154 - 192 - 198 - 203 - 218 - 226 stufato  74 - 85 - 87 - 194 - 196 sugo 343

t

The following recipes are vegan or gluten free, or require only simple tweaking to adapt them. See note on page 13 for information on some specific vegan or glutenfree ingredients.

tacos  131 - 170 tè  303 - 324 tempeh 60 tofu  69 - 157 - 173 - 201 torte e crostate  189 - 203 - 206 - 208 - 230 - 232 - 266 - 269 270 - 272 tortilla 178 tortillas  35 - 52 - 60 - 64 - 85 131 - 170

w waffle 42

vegan Insalata tiepida cavolo riccio (kale) arrostito, cocco e pomodori 102 Paella di carciofi e semi di finocchio 218 Asparagi e anacardi tostati saltati in padella  148 Panzanella di radici autunnali arrostite 111 Spaghetti con avocado e scorza di limone  138 Pancakes di banana, mirtilli e noci pecan  39 Crostata con banana toffee e 347  INDICE

Rotolini ai fichi Lady Grey  303

Porridge ai mirtilli  18

Zuppa di lenticchie al limone e cavolo croccante  91 Blondie con gocce di cioccolato al caramello  306 Lenticchie e barbabietola in salsa verde  143 Insalata california di fagioli di lima, avocado e miso  101 Mac alle verdure  221 Zuppa di cardamomo e anice stellato con zucca invernale 95

Rotolo alle arachidi della californiacon sciroppo d’acero 60

Pandolce alle carote e pepe nero, lievitato con bicarbonato di sodio  312

Yogurt-gelato gusto stracciatella alla menta  279

Stufato di ceci e limoni sottosale (citron confit)  74 Grano saraceno al profumo di coriandolo e arancio  105 Croccanti patate dolci, fritte con intingolo di salsa chipotle 242

smoothies  24 - 25

Kitchari 163

Torta salata di porri e verdure verdi a crosta alta  230 Dhal di patate dolci croccanti e chutney di cocco, pronto al volo  128 Tortino speziato di patate dosa con cetriolo sottaceto preparato in casa  45 Melanzane abbrustolite di ezechiele con babaganoush 166 Farro con porro arrostito e romesco dolce affumicata 149 Biscotti Anzac Flapjack  308 Gado gado  173 Radici arrosto dorate con porri, dragoncello e quinoa 169 Tortilla chips fatte in casa con salsa di chilli abbrustolito 64 Ravanelli arrostiti al miele 238 Ciotola di sushi di cavolo riccio e sesamo  140

Rösti pie ai funghi e pastinaca 206 Il mio allegro purè di radici 249 Pane di semi  314 Biryani ai funghi e alloro  212 Chips di cavolo riccio (kale) al forno 55 Bircher di pesche (da preparare la sera prima)  20 Noodle conditi con cavolfiore e tofu croccanti  157 Torta di lenticchie di puy e patate dolci  208 Insalata thai croccante e cruda, agli agrumi  122 Brodo di cocco ricostituente 82 Gelato alla banana arrostita e cocco 277 Zucca arrostita con peperoncino, dukkah e lime 256 Ratatouille allo zafferano  213 Patate e zucca con salvia al forno 253 Zuppa con pane ai semi e pomodori arrostiti  77 Galette di zucca con semi di pistacchio 198 Insalata di zucca, melograno e spezie za’tar 125 Patate fritte al forno, con


paprika affumicata  243 Salsa muhammara alle noci affumicate e cumino  58 Quesadilla di patate dolci pronte al volo  52 Insalata di carote e anacardi speziati con cocco fresco e coriandolo 118 Pop-corn salati, speziati e caramellati 66 Sorbetto di fragole e sambuco 276 Crisp alle fragole con semi di papavero 262 Insalata di topinambur  108 Finocchio dolcissimo, cotto lentamente 252 Croccanti verdure verdi e tahin in agrodolce  246 Pomodori e cipolle dolci, appiccicose al forno  210 Cicoria grigliata dolce e balsamica 249 Ciotole di pomodori dolci e fagioli neri accompagnate da tortilla  85 Hamburger per veri lupi affamati 186 Cassoulet di pomodoro e cocco 194 Brodo di miso alle noci con noodle udon  80 Fagioli bianchi, verdure, olio di oliva - la mia ribollita  92

scorza di limone  138 Pancakes di banana, mirtilli e noci pecan  39 Crostata con banana toffee e crema al cocco  266

Riso pilaf integrale con frutta secca e semi tostati  160 Uova alla Benedict nuova ricetta 32 Insalata tiepida cavolo riccio (kale) arrostito, cocco e pomodori 102 Pizza tutte le sere!  226 Paella di carciofi e semi di finocchio 218 Asparagi e anacardi tostati saltati in padella  148 Spaghetti con avocado e

Melanzane abbrustolite di ezechiele con babaganoush 166

Cavolfiore arrostito con zafferano e alloro  240

Insalata di fichi con salsa capricciosa ai datteri  114

Curry di barbabietole con fiocchi di latte speziati  154

Biscotti Anzac Flapjack  308

Black dhal  216 Sorbetto di arance rosse e gocce di cioccolato  280 Porridge ai mirtilli  18 Meringhe di zucchero di canna con mele e pere caramellate 264

Frittatine ricche vegetariane 152 Gado gado  173 Radici arrosto dorate con porri, dragoncello e quinoa 169 Ravanelli arrostiti al miele  238 Huevos rancheros  35

Insalata california di fagioli di lima, avocado e miso  101

Ciotola di sushi di cavolo riccio e sesamo  140

Insalata di porri caramellati e patate novelle  104

Kitchari 163

Cakes di carote al cardamomo con glassa di sciroppo d’acero 292

Quinoa alle erbe verdi di Laura 98

Zuppa di cardamomo e anice stellato con zucca invernale 95 Zuppa di sedano rapa con nocciole e salvia croccante 88 Insalata di mais abbrustolito, stuzzichini di cavolo riccio e patate dolci  124 Stufato di peperoni abbrustoliti e halloumi  87 Verdure di primavera abbrustolite con vinaigrette di crescione di acqua  116

gluten free

dosa con cetriolo sottaceto preparato in casa  45

Crostata con macaroon, ciliegie e acqua di rose  270 Waffle alla ciliegia con semi di papavero 42 Pandolce al cocco e vaniglia 313 Croccanti patate dolci, fritte con intingolo di salsa chipotle 242 Insalata croccante di saté di cetrioli 110 Dhal di patate dolci croccanti e chutney di cocco, pronto al volo  128 Tortino speziato di patate 348  INDICE

Rotolini ai fichi Lady Grey  303

Aloo con bietole al limone 162

Tacos con pop-corn  131 Torta di lenticchie di puy e patate dolci  208 Insalata thai croccante e cruda, agli agrumi  122 Brodo di cocco ricostituente 82 Lasagne di ricotta, timo e patate dolci  192 Zucca arrostita con peperoncino, dukkah e lime 256 Ratatouille allo zafferano  213 Patate e zucca con salvia al forno 253 Galette di zucca con semi di pistacchio 198 Insalata di zucca, melograno e spezie za’tar  125 Patate fritte al forno, con paprika affumicata  243 Quesadilla di patate dolci pronte al volo  52

Granola al limone e sciroppo d’acero 26

Insalata di carote e anacardi speziati con cocco fresco e coriandolo 118

Pancakes di ricotta al limone soffici come una nuvola  38

Pop-corn salati, speziati e caramellati 66

Feta arrostito al limone con “semaforo” di pomodori 119

Risotto al limone con aglio selvatico primaverile  222

Zuppa di lenticchie al limone e cavolo croccante  91 Lenticchie e barbabietola in salsa verde  143 Tacos con chipotle di fagioli neri e lime  170

Sorbetto di fragole e sambuco 276 Crisp alle fragole con semi di papavero 262 Insalata di topinambur  108 Superbrownie crudi  299

Mac alle verdure  221

Finocchio dolcissimo, cotto lentamente 252

Pudding con cioccolato fuso e sciroppo d’acero  260

Croccanti verdure verdi e tahin in agrodolce  246

Yogurt-gelato gusto stracciatella alla menta  279

Pomodori e cipolle dolci, appiccicose al forno  210

Rösti pie ai funghi e pastinaca 206

Cicoria grigliata dolce e balsamica 249

Il mio allegro purè di radici 249

Tortilla di patate dolci con salsa di mandorle  178

Biryani ai funghi e alloro  212 Chips di cavolo riccio (kale) al forno 55

Ciotole di pomodori dolci e fagioli neri accompagnate da tortilla  85

Bircher di pesche (da preparare la sera prima)  20

Brunch integrale della domenica 48


Ringraziamenti Scrivere questo libro è stata la gioia della mia vita, come fare un giro su un ottovolante di emozioni. Questo libro appartiene a molte persone. In primo luogo a John, il mio dolce e gentile compagno del Galles. Hai messo in standby la tua vita per aiutarmi a realizzare questo libro. La tua gentilezza, l’altruismo assoluto, la santa pazienza e la fede incrollabile hanno reso grande il mio cuore. Sono così felicemente legata a te. Questo libro è per te. Fin da piccola sono stata consapevole di quanto io fossi fortunata a far parte della mia famiglia, i Jones, Roger e Geraldine, i migliori genitori del mondo. Il vostro sostegno infinito e l’amore mi accompagnano ovunque. Mi sento in debito. Laura, mia sorella, da quando eravamo bambine fino al momento di scrivere questo libro, ho preso spunto da te per qualsiasi cosa, sei il mio costante sostegno, mi hai tenuto per mano durante la stesura di questo libro e durante tutta la mia vita. In tutto ciò che facciamo insieme, sei il mio eroe. Owen, fratello mio, ciò in cui credi sta tracciando un sentiero di coraggio e lealtà, sei veramente te stesso in tutto quello che fai. Mi sforzo di essere coraggiosa, brillante e divertente come sai essere tu. Louise Haines, grazie per la tua umile fede in me e nei miei piatti, e per aver concesso a questo libro e a me stessa la libertà di evolvere; essere pubblicata da te e dalla Fourth Estate è un sogno. Georgia Mason, editore brillante, paziente, gentile e colmo di grazia, sei stata la mia cassa di risonanza e hai fatto sì che questo libro risuonasse della perfezione divina grazie alle tue parole; te ne sono immensamente grata. Morwenna Loughman, grazie anche a te. Michelle Kane, sei dolcissima. Annie Lee, grazie per aver passato al setaccio le mie parole, mi sentivo così al sicuro nelle tue mani. A Brian Ferry, per le belle immagini, e l’incredibile attenzione ai dettagli e il lavoro duro portato avanti con dedizione nei grigi giorni di gennaio. Ho sempre ammirato il tuo lavoro da lontano ed è stato un sogno poterti avere come collaboratore. A Sandra Zellmer, per l’incredibile design, la pazienza e la maniera squisitamente organizzata e calma, sei meravigliosa. Al il mio agente letterario Felicity Blunt per essere stato mio confidente, per avermi supportato, per aver fatto fronte ai vari tentennamenti. Alcuni cari amici sono stati fondamentali nella realizzazione di questo libro. Ceri Tallett, il tuo aiuto insieme alle mie parole hanno reso questo libro migliore oltre ogni immaginazione. Grazie per la vostra gentilezza incessante e tenace convinzione in me. A Liz McMullan, e alla tua brillante ingegnosità, so che mi sei accanto, e io sono accanto a te, amica mia, grazie mille. A Emily Ezekiel, perché il tuo incoraggiamento infinito, il tuo

saporito e divertente modo di cucinare, l’amicizia e l’onestà mi hanno elevato più in alto di quanto avrei mai potuto fare da sola; e abbiamo ancora tanto da imparare insieme, piccola. A Jess Lea Wilson, la più bella di Anglesey, grazie di tutto. Ci sono stati innumerevoli cuochi che mi hanno ispirato lungo il mio percorso: a Jamie Oliver, grazie per avermi iniziato all’arte culinaria, per essere stato sempre così bravo da lasciare tutti a bocca aperta. Ginny Rolfe, per il nutrimento, Georgina Hayden, per avermi spronato con forza, Steve Pooley e Asher Wyborn, per i primi giorni, e tutta la mia famiglia JO. A Tom e Henry Herbert per le avventure culinarie. A Sophie Dahl, per il tuo sostegno incrollabile. A Heidi Swanson, per la costante ispirazione e gentilezza. E a tutti i cuochi, che non ho mai incontrato, il cui blog, i cui libri e immagini riempiono i miei giorni. Alle persone gentili che hanno contribuito a testare queste ricette, sono eternamente grata: Emily Taylor, Pip Spence, Christina Mackenzie, Stella Lahaine, Sian Tallett, Olenka Lawrenson, Hannah Cameron MacKenna, Ken Gavin, Nick e Anna Probert-Boyd. A Jo, del “Brickett Davda”, per i tuoi piatti incredibilmente belli. Un grazie immenso a David Mellor per avermi permesso di utilizzare alcuni dei tuoi bellissimi pezzi scelti con cura. A “Labour and Wait” per i meravigliosi accessori tra cui l’originalissima caffettiera. Il negozio “Conran” per i gentili prestiti. “Holly’s House” per i vostri splendidi mobili. “Nukuku” per la vostra generosità. E “Lacquer Chest”, “Gretchen”, “Agnes”, “Ewan e Merle”, per avermi consentito di entrare nei vostri saloni di bellezza e di perdermi in uno dei posti più speciali che conosca. Ai miei fruttivendoli di Stoke Newington, per avermi aiutato a portare infinite scatole di verdura alla mia macchina; al “Leila’s shop” per gli squisitissimi prodotti e per avermi permesso di scattare qualche foto nel tuo bellissimo negozio. A Matt “Muscles” Russell per essere un animo gentile, a Jules May per avermi prestato la sua macchina fotografica, a Andy Ford per il suo occhio acuto e a Jon P per la sua eleganza nell’indossare il grembiule, ad Alex Grimes per le sue storie e la sua grande abilità in cucina, a Serindë e Rhod per il loro pane con bicarbonato di sodio. A innumerevoli altri parenti e amici che mi hanno silenziosamente sostenuto nel corso degli anni. Per tutti i Jones in lungo e in largo, la nostra infinita e brillante famiglia è una gioia; se non vi nomino tutti uno ad uno è solo perché siamo veramente tanti e non basterebbe questo libro. I miei amici Lizzie Prior, Priya e Bayju Thakar, Mersedeh Safa, Charlotte Coleman e JMC, Lucy White, Zoe Allen, i Dales - Roger, Sian, Phil, Liz e Scott, Holly O., Jon Abbey e The Holdens e, ultima ma assolutamente non meno importante, mia sorella surrogata, Crystal Malachias, tu sei tutto il meglio del meglio.

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"Bello come una foto, e invitante... Anche se siete un carnivoro tradizionalista, le sue ricette bellissime, delicate e deliziose potrebbero persuadervi" GUARDIAN "Ricco di ricette intelligenti e originali" INDEPENDENT, BOOKS OF THE YEAR

Anna Jones è cuoca, stilista e scrittrice. Un bel giorno, in cui era in ritardo sul lavoro, ispirata dalla lettura di un articolo sul realizzare le proprie passioni, decise di cambiare vita. Si è guadagnata gli onori nelle cucine del ristorante “Fifteen” di Londra, sotto l’occhio vigile del giovane Jamie Oliver. È rimasta al servizio della famiglia di Jamie Oliver per sette anni, lavorando come food stylist, scrittrice e food creative per libri, show televisivi e campagne pubblicitarie sul cibo. Ha insegnato nelle cucine delle scuole dell’East End, sulle spiagge di Sydney e nelle riserve indiane degli Stati Uniti, è riuscita a far dimagrire la più grassa delle città americane, ha cucinato per i Reali e in occasione del G20 a Downing Street, e ha tenuto corsi di cucina presso il TED. Anna ora lavora come stilista e food writer per quotidiani, riviste, cuochi, Food Heroes e per numerose industrie alimentari. Ha collaborato con alcuni dei più amati cuochi e chef del nostro tempo, da Antonio Carluccio, Mary Berry e Stevie Parle a Yotam Ottolenghi, Sophie Dahl e i favolosi Baker Brothers. Ha lavorato anche per alcuni dei maggiori marchi del settore alimentare tra cui Daylesford e Innocent drinks, per la quale ha scritto Hungry? The innocent recipe book for filling your family with good stuff. Le ricette e lo styling di Anna sono apparsi su Telegraph, Observer Food Monthly, Guardian e sulla rivista Jamie. A modern way to eat è il suo primo libro da “solista”. Vive, scrive e cucina a Hackney, nella zona Est di Londra. FOTOGRAFIE DI: ANDY FORD

€ 28.50

"Un bellissimo libro, ricco di ricette vegetariane" EMERALD STREET "La splendida rivelazione di un libro... Cibo Vegetariano che fa sentire vibranti ed emozionanti" SOPHIE DAHL "Ricette Vegetariane deliziose ed emozionanti che si adattano al bisogno moderno dell'alimentazione. Ben fatto, Anna" ANTONIO CARLUCCIO

www.eifis.it ISBN 978-8875171254

9 788875 171254

a modern way to eat

"Pensate a un tocco Californiano per Yotam Ottolenghi" OBSERVER

aletta 140 mm

Finalmente in Italia il libro di ricette vegetariane più cool del momento, ne hanno parlato: Vogue, Washington Post, The Guardian, New York Times, Good Housekeeping, ... A Modern Way To Eat è la versione iper moderna della cucina vegetariana, più di 200 ricette semplici da preparare, nutrienti e veramente gustose, per ogni occasione: colazioni veloci, brunch con gli amici, cene importanti e cucina per tutti i giorni.

ANNA JONES

"Ricco di grandiosità" OBSERVER FOD MONTHLY, BOOKS OF THE YEAR

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costa 29 mm

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aletta 140 mm

“Semplicemente brillante: moderno, intelligente, bello e pieno di ricette deliziose. Forza Anna!” JAMIE OLIVER

ANNA JONES

a modern way to eat oltre 200 gustose ricette vegetariane (per sentirvi incantevoli) EIFIS Editore


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