Commentari Psicologici
L’insegnamento esoterico non è nuovo. È molto più antico dell’umanità, parlando con precisione, ma, in ogni epoca e a ogni nazione, viene trasmesso sotto nuove forme. Il problema è che le persone non lavorano su loro stesse perché non lo vogliono fare. Si aspettano che tutto sarà migliore di quanto lo è ora e non vedono che sono loro a dover cambiare se vogliono che le cose migliorino. Solamente poche persone possono lavorare e iniziare a cambiare le cose in loro stesse internamente; poche persone possono connettersi a una Terza Forza che non appartenga alla vita stessa. Questo è ciò che cerchiamo di fare. Come ho detto, potete vedere anche da soli che questa Terza Forza, con la quale cerchiamo di entrare in contatto e di trasmettere, non cerca di disperdere le persone, di dividerle, ma le unisce. In una occasione il Sig. Ouspensky disse: “Perché le persone possano unirsi, e farlo nel modo giusto, devono prima imparare un linguaggio comune.” Tutti sapete che cerchiamo, in questo Lavoro, di imparare un linguaggio comune, cerchiamo di studiare le stesse idee e di comprenderle, perché il Lavoro è pieno di nuove idee e di istruzioni pratiche sul come lavorare su noi stessi.
MAURICE NICOLL
Dott. Maurice Nicoll (1884-1953) Studiò medicina a Cambridge, dove si laureò in scienze all’ospedale San Bartolomeo. Studiò psicologia a Parigi, Berlino, Vienna e a Zurigo condusse gli studi con il Dott. C. G. Jung, quando era suo allievo scrisse diversi saggi di psicologia medica e un libro sulla Psicologia dei sogni. Come pioniere della medicina psicologica esercitò la professione all’ospedale di Harley Street. Durante la prima guerra mondiale servì a Gallipoli e in Mesopotamia. Nel 1917 si unì a George Riddoch, fu designato come specialista delle infermità cerebrali e midollo spinale all’Hempire Hospital di Londra, acquisendo notorietà come esponente di nuovi trattamenti. Come membro della commissione, sostenne sempre il fattore psicologico quale componente essenziale nei soldati colpiti dalle granate. Furono suoi collaboratori Henry Head, Farquhar Buzzard, Wilfred Trotter. Con George Riddoch fondò il “Giornale di Neurologia e Psicologia”. Nel 1921 l’incontro con Ouspensky cambiò il corso della sua vita e, dopo aver studiato per un anno in Francia, nell’istituto di Fontainbleau, sotto la direzione di Gurdjieff, riallacciò la sua pratica professionale a Londra rimanendo sempre a stretto contatto con Ouspensky, il quale nel 1931 lo autorizzò a diffondere la dottrina della Quarta Via. Diviene uno dei più importanti espositori del sistema della Quarta Via, che prevede lo sviluppo armonico dell’uomo, agendo simultaneamente sull’aspetto fisico, emozionale e mentale, attraverso metodi psicologici a volte rudi, che incontrano una più chiara esposizione nelle pagine di questo libro.
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Commentari Psicologici dagli insegnamenti di Gurdjieff e Ouspensky secondo volume LA DOTTRINA DELLA QUARTA VIA
MAURICE NICOLL ART DIRECTOR: DAVIDE CORTESI PROGETTO GRAFICO: GOLDEN.BRAND COMMUNICATION
www.eifis.it ISBN 978-8875171919
€ 22.00
9 788875 171919
PIONIERE DELLA MEDICINA PSICOLOGICA ALLIEVO DIRETTO DI GURDJIEFF E OUSPENSKY
EIFIS Editore
Uno dei grandi obiettivi di questo Lavoro è quello di farci pensare in modo nuovo su tutte le cose, incluso noi stessi. Ouspensky usava dire continuamente che, a un certo punto, l’obiettivo del Lavoro è farci pensare in modo nuovo. Questo vuol dire avere una mente differente. Ebbene, pensare in modo nuovo significa avere una nuova mente e questo implica che se pensiamo in modo nuovo non daremo importanza alle stesse cose di prima. Un cambiamento di mente costituisce la base di tutto l’insegnamento esoterico appartenente al periodo dopo Cristo.
COLLANA
PSICO
MAURICE NICOLL PIONIERE DELLA MEDICINA PSICOLOGICA ALLIEVO DIRETTO DI GURDJIEFF E OUSPENSKY
Commentari Psicologici dagli insegnamenti di Gurdjieff e Ouspensky secondo volume LA DOTTRINA DELLA QUARTA VIA
Original publication: Comentarios Psicologicos sobre las ensenanzas de Gurdjieff y Ouspensky by Maurice Nicoll
© Copyright 2018 EIFIS EDITORE srl Commentari Psicologici, volume 2 - Maurice Nicoll I Edizione Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta in nessuna forma senza il permesso scritto dell’Editore. Testi: Maurice Nicoll Traduzione: Maurizio Toshen Graziani Editing: Paola Lorenzi Art Director: Davide Cortesi Impaginazione: Golden.Brand Communication Stampa: Printì ISBN 978 88 7517 191 9 © 2018 Settembre - EIFIS EDITORE srl Viale Malva Nord, 28 48015 Cervia (RA) - Italia www.eifis.it segreteria@eifis.it L’Editore non si assume alcuna responsabilità per l’utilizzo delle informazioni contenute in questo libro. Prima di intraprendere un qualsiasi regime alimentare o di esercizio fisico è opportuno rivolgervi al vostro medico curante e sottoporvi ad un check-up completo. L’editore in congiunzione con il curatore hanno prodotto ogni sforzo ragionevole per il reperimento dei titolari del diritto d’autore invano e rimangono disponibili a valutare le richieste degli aventi titolo. FSC® è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro creata per la promozione di una gestione responsabile delle foreste del mondo. I prodotti con il marchio FSC® sono certificati in modo indipendente per garantire ai consumatori che essi provengono da foreste gestite in modo tale da soddisfare le esigenze sociali, economiche ed ambientali delle generazioni presenti e future, e da altre fonti controllate. www.fsc.org
Indice Sinossi......................................................................................................................... 9
Birdlip, 1944 Nota sullo studio della perdita di Forza..................................................................... 11 Nuova nota sullo studio della perdita di Forza........................................................... 14 L’Enneagramma I...................................................................................................... 17 L’Enneagramma II..................................................................................................... 21 L’Enneagramma III - SHOCK................................................................................. 24 L’Intelligenza dei centri............................................................................................. 29 A cosa si riferisce questo Lavoro................................................................................ 36 L’Enneagramma IV................................................................................................... 40 L’Enneagramma V..................................................................................................... 47 L’Enneagramma VI................................................................................................... 51 L’Enneagramma VII.................................................................................................. 54 L’Enneagramma VIII................................................................................................ 58 L’Enneagramma IX - Nuove Annotazioni sull’Idea della Ricorrenza........................ 60 L’Enneagramma X - L’Inizio dello Shock nel punto 6............................................... 63 L’Enneagramma XI - Lo Studio dello Shock nel punto 6......................................... 66 L’Enneagramma XII - Gli Idrogeni nell’Enneagramma............................................ 70 L’Enneagramma XIII - La Circolazione Interna dell’Enneagramma......................... 73 L’Enneagramma XIV - Nuova Nota sugli Idrogeni................................................... 78 L’Osservazione di Sé.................................................................................................. 83 Il Significato di Evoluzione nel Lavoro..................................................................... 89 Una Osservazione di Sé più Profonda........................................................................ 93 La non Identificazione............................................................................................... 97 Fasi di Risveglio nel Lavoro..................................................................................... 101 Immagini e Immaginazione..................................................................................... 105 La parabola del Cavallo, la Carrozza e il Cocchiere................................................. 113 Nuove Note sul Significato...................................................................................... 118 Commentari sull’Amore di Sé (I)............................................................................ 121 Commentari sull’Amore di Sé (II)........................................................................... 124 Nota Introduttiva al Discorso sulla Volontà............................................................. 130 Commentario sulla Volontà (I)................................................................................ 132
Commentario sulla Volontà (II)............................................................................... 137 Nota Introduttiva al Commentario sulla Volontà (III)............................................. 146 Commentario sulla Volontà (III)............................................................................. 147 Livelli di Coscienza................................................................................................. 151 La Vanità................................................................................................................. 156 Commentario sulla Caratteristica Principale........................................................... 163 Nota sul Lavoro Personale....................................................................................... 169 Nuova Nota sul Lavoro Personale – Vedere la Seconda Forza in Se stessi............... 174 Quello che il Lavoro insegna sulla Guerra............................................................... 178 La Valorizzazione del Lavoro.................................................................................. 183 Osservazione di Sé e Ricordo di Sé (I).................................................................... 187 Osservazione di Sé e Ricordo di Sé (II)................................................................... 195 L’Uomo come Esperimento..................................................................................... 200 Commentario sulla Seconda Forza in Se stessi........................................................ 203 Nota Introduttiva al Commentario sulla Mente...................................................... 208 Vedere la Vita in modo Nuovo - Come un Mezzo e non come un Fine.................. 217 Nuove note su una Osservazione di Sé più Profonda............................................... 222 Nota introduttiva all’Esoterismo.............................................................................. 227 La Legge del Destino e la Legge dell’Accidente (1)................................................ 230 La Legge del Destino e la Legge dell’Accidente (2)................................................ 231 Commentario sulla Considerazione Interiore.......................................................... 238 Ricevere le Impressioni in modo Nuovo.................................................................. 242 Il Potere Cognitivo delle Emozioni......................................................................... 244
Birdlip, 1945 Commentario sulla Memoria................................................................................... 251 La Dottrina degli ‘Io’ (1)......................................................................................... 266 Nuove Note sugli ‘Io’............................................................................................... 269 Il Ricordo di Sé....................................................................................................... 275 La Dottrina degli ‘Io’ (2)......................................................................................... 280 Commentario sull’Amore Cosciente........................................................................ 286 La Dottrina degli ‘Io’ (3)......................................................................................... 289 Commentari sulla Coscienza Acquisita................................................................... 294 6
Commentari sul Significato del Proposito nel Lavoro............................................. 303 Commentari sulla Libertà Interiore......................................................................... 314 Commentario sulla differenza tra l’Oggetto e il Pensiero dell’Oggetto.................... 322 Commentario sulle Emozioni Negative................................................................... 328 Commentario sull'Alimento delle Impressioni........................................................ 335 La Ragione per cui dobbiamo Osservare Noi Stessi................................................ 342 Messaggio di Pasqua................................................................................................ 347 Il Concetto di Entropia nella Scienza e il Concetto di Sforzo nel Lavoro............... 350 L’Idea del Lavoro sul Si e sul No............................................................................. 357
Quaremaid, Ugley, 1945 Promemoria riguardo a quello di cui tratta il Lavoro............................................... 367 Note aggiuntive sull’Idea del Lavoro del Si e No..................................................... 370 Unire gli Opposti..................................................................................................... 373 La Situazione di Oggi.............................................................................................. 379 Commentari sul Centro Emozionale....................................................................... 383 Ricezione delle Impressioni..................................................................................... 388 Alcune Note sul Pendolo e la Terza Forza............................................................... 390 Il Lavoro sull’Essere................................................................................................. 394 Il Lavoro sulle Emozioni Negative.......................................................................... 400 Il Significato della Forza nel Lavoro........................................................................ 405 Commentario sull’‘Io’ Osservante............................................................................ 415 Cambiare il Nostro Livello di Essere....................................................................... 420 Iniziare a Vivere più Coscientemente...................................................................... 426 Sul Ricordo di Sé..................................................................................................... 433 Note aggiuntive sul Cambiamento di Livello dell’Essere......................................... 438 Una Nota sulla Considerazione Interiore................................................................. 445 Nota sulla Ricorrenza.............................................................................................. 450 Nota sugli Ammortizzatori...................................................................................... 453 La Situazione dell’Uomo sulla Terra........................................................................ 461 Conoscenza e Riconoscimento del Lavoro............................................................... 465 Commentari aggiuntivi sullo Sforzo del Lavoro...................................................... 467 Commentario sulla Libertà Interiore....................................................................... 471 Commentario sul Chiacchierio Interiore................................................................. 474 COMMENTARI PSICOLOGICI - 7
SINOSSI Uno dei grandi obiettivi di questo Lavoro è quello di farci pensare in modo nuovo su tutte le cose, incluso noi stessi. Il Sig. Ouspensky usava dirci continuamente che, a un certo punto, l’obiettivo del Lavoro è farci pensare in modo nuovo. Questo vuol dire avere una mente differente. Ebbene, pensare in modo nuovo significa avere una nuova mente e questo implica che se pensiamo in modo nuovo non daremo importanza alle stesse cose di prima. Un cambiamento di mente costituisce la base di tutto l’insegnamento esoterico appartenente al periodo dopo Cristo. Parlando più profondamente, questo è dovuto al fatto che ora l’Uomo è così chiuso, così addormentato, quasi morto, che l’unica cosa lasciata aperta all’esoterismo per porsi in contatto con lui è il percorso che conduce alla mente. Per questo motivo Cristo insegnò la μετάνοια, o il cambio di mente, come punto di partenza del suo insegnamento esoterico e possiamo dire in generale che nei nostri giorni, nessuno ha alcuna possibilità di risvegliarsi, di subire una trasformazione interiore, o di percepire nuove influenze, se non attraverso il sentiero della mente. La mente deve cambiare...vale a dire, il modo di dare importanza alle cose deve cambiare. Pertanto conviene osservare in che modo si dà importanza alle cose, perché l’importanza che si dà alle cose dipende dalla forma in cui la mente ha imparato ad assimilarle; sia attraverso l’esempio, per ciò che ci hanno insegnato, sia per i pregiudizi acquisiti, le attitudini imitative, e così via. Nonostante ciò, prendiamo tutto quanto è stato depositato nella nostra mente come qualcosa di reale e veritiero, infatti, come unica mente possibile. Ma, fino a che continuiamo a farlo, la nostra mente non cambierà e né potrà farlo. Ogni persona ha certi punti di vista, certi pregiudizi mentali, certe idee inculcate riguardo a ciò che è giusto o sbagliato, e fino a che queste idee rimarranno incontestate dalla persona stessa, mediante una attenta osservazione di sé...finché non verranno osservate... quella persona continuerà a dare importanza alle cose sempre allo stesso modo e non si renderà conto che le idee del Lavoro cercano di cambiare la sua mente pietrificata rendendola capace di pensare in modo completamente nuovo. Perché se la mente è fissa, immobile, nessuno può pensare in modo nuovo. Pensiamo secondo la nostra forma mentale. COMMENTARI PSICOLOGICI - 9
Birdlip, 8 gennaio, 1944
NOTA SULLO STUDIO DELLA PERDITA DI FORZA Il concetto di forza è un’idea essenziale nel Lavoro. Al fine di risvegliarsi l’uomo deve avere forza; senza forza non può risvegliarsi. Si comprende meglio il concetto di forza se lo si studia da due angolature diverse. Il Lavoro dice che un uomo perde forza in molti modi specifici; che ottiene forza lavorando su di essi e che crea forza nell’atto di Ricordo di Sé. Studiamo la perdita di forza: Ci viene detto che iniziamo a risvegliarci solamente dopo molti sforzi e una lotta prolungata, ciò è dovuto al fatto che la vita vuole che rimaniamo addormentati per ragioni che la riguardano. Questo significa che la vita ci impedisce di conservare la nostra forza, o per dirlo in altro modo, la vita prende la nostra forza. Visto che non siamo nient’altro che un insieme di abitudini, la vita forma molto presto in noi diverse abitudini per perdere forza, a volte si tratta di abitudini molto complesse. Allo stesso modo in cui facciamo tutto meccanicamente, perdiamo anche forza meccanicamente. È importante che visualizziamo noi stessi alla luce di una nuova conoscenza... cambiando le nostre vecchie idee con le nuove... al fine di comprendere cosa sta succedendo continuamente. Una persona può perdere energia con la velocità di un lampo solo per aver sfiorato un’emozione negativa. Nel Lavoro, che dura tanto tempo, iniziamo a renderci conto che dobbiamo affrontare un insieme di abitudini che non sono noi stessi. Questa è un’esperienza penosa e non siamo obbligati a soffrirla, a meno che non si abbia la convinzione che ci porterà dei benefici. Ebbene, per risvegliarci, tutto ciò che è anti meccanico ci aiuta. L’Osservazione di Sé è antimeccanica e deve venire prima di qualsiasi altra cosa. Tuttavia, è nella non identificazione che sta la chiave che impedisce la perdita di forza. Tutte le attività di non identificazione risparmiano forza. Naturalmente qui ci riferiamo alla forza per risvegliarci. Se ci identifichiamo con tutto, sia interiormente che esteriormente, non ci rimarrà forza sufficiente per comprendere il Lavoro e quest’ultimo rimarrà distante... in lontananza come una vaga nube. A un certo punto ci si rende conto di essere addormentati, cioè ci accorgiamo di aver perso forza. Allo stesso tempo ci si rende conto che il Lavoro e le sue idee sembrano essersi allontanate molto. Quando si possiede uno strumento ‘barometrico’ di questo tipo è possibile studiare più dettagliatamente cosa provoca la perdita di forza. Nonostante le cause che provocano la perdita di forza possono disporsi in categorie generali, in ogni persona opera una particolare causa che può essere osservata individualmente e nei dettagli. Su questa particolare causa bisogna riflettere attentamente alla luce di una nuova comprensione ottenuta con il Lavoro. Dobbiamo COMMENTARI PSICOLOGICI - 11
essere sinceri con noi stessi, perché solamente con la sincerità è possibile costruire qualcosa in noi stessi. Se non siamo sinceri con noi stessi l’influenza del Lavoro non potrà stabilire un centro di gravità e nulla che appartiene all’‘Io’ Reale potrà raggiungerci. Tutto ciò fa parte della necessità di valorizzazione di cui tanto frequentemente abbiamo parlato. Se manchiamo di sincerità verso il Lavoro, non riusciremo ad avere una percezione definita della perdita di forza. Vale a dire, una persona non avvertirà distintamente che è addormentata, sebbene si renda conto che il Lavoro gli è molto lontano. È molto interessante osservare l’origine della perdita di forza e le condizioni che si relazionano a questa perdita. Vi sono certe forme di pensiero, per esempio, che provocano una perdita di forza, tuttavia, possono passare diversi anni prima di renderci conto della causa che produce tale perdita. Molto spesso accade che certe cose, considerate inoffensive e perfino ammirevoli, provocano una perdita di forza. Ricordiamo brevemente anche l’altra parte, quella che crea forza. È l’atto del Ricordo di Sé che crea forza. In realtà ciò che crea forza è l’apertura della mente al Ricordo di Sé; il sentimento e il significato del Ricordo di Sé è ciò che crea la forza. In questo modo si ottiene forza a ogni atto di non identificazione e si crea forza attraverso il Ricordo di Sé. Comprenderete che è necessario isolarsi dall’azione della vita. Tuttavia comprendere ciò che questo significa in senso generale e ciò che significa per ciascuno di voi in senso specifico, è qualcosa di particolarmente complesso. Lo si può intendere solo gradualmente. Ma la gente è impaziente per ciò che riguarda il Lavoro. A volte mi sorprende vedere come spera di raggiungere in poco tempo, stati che necessitano tutta una vita prima di essere raggiunti. In una persona c’è sempre qualcosa di esteriore e qualcosa di interiore da cui cercare di isolarsi. Ma può anche “isolarsi” perché questo gli causa piacere. Se la vita estrae tutta la nostra forza e ci mantiene addormentati è importante per lo meno isolarci dai diversi poteri che ci dominano. Alcune persone si agitano per vari motivi. Diciamo che si agitano per la politica o per la morale, per la religione, per l’igiene, o semplicemente perché sempre si agitano per qualcosa. Perdono forza. In questo modo la vita gli ruba tutta la forza che necessitano per risvegliarsi. Credono indubbiamente di essere nel giusto. Non è affatto conveniente pensare meccanicamente. Specialmente quando sentiamo di agire bene, possiamo avere la certezza di essere addormentati. Ma la vita ci ruba forza in molti altri modi. Manchiamo di importanza nel Raggio di Creazione. Viviamo in un mero punto della Via Lattea, una Galassia composta da migliaia di milioni di Soli, ed esistono migliaia di milioni di Vie Lattee. In effetti siamo veramente piccoli. Tuttavia esiste una possibilità. Possedere questo doppio sentimento è una forma di Ricordo di Sé. Ebbene, per quello che concerne il Ricordo di Sé, mezzo che in realtà ci permette di creare forza... ricordate il primo shock cosciente e l’energia che ne risulta?... ci sono molti tipi di 12
Ricordo di Sé; ma tutti dipendono dalla percezione che esiste un’altra cosa oltre alla vita in questo pianeta estremamente spiacevole e non spiegabile in termini di se stesso. Meditiamo sull’Ottava del Sole, fino al punto in cui si converta in qualcosa di vivo nella nostra mente e ci parli. A quel punto, forse, ci renderemo conto di cosa significa “l’isolamento”. Ciononostante vi sono momenti nei quali sentiamo che il futuro sarà sicuramente migliore. Ma ci sono due futuri; uno nel tempo e l’altro nella scala. Uno orizzontale e l’altro verticale, sempre presente, giusto al di sopra del nostro stato attuale. Ci sono molte forme di Ricordo di Sé. Nessuno deve essere d’intralcio al suo proprio cammino e neppure oscurare la propria luce. Visto che tutti siamo diversi in diversi momenti, il Ricordo di Sé è differente in tempi diversi. L’“Uomo Astuto” (sagace, astuto, versatile, N.d.T.) lo sa. Non pratica sempre lo stesso metodo, altrimenti sarebbe come convertirlo in qualcosa di meccanico. Ciò che è meccanico è inutile per il Lavoro. Si muove, per così dire, in avanti, poi indietro e di nuovo in avanti, e così via. In modo da poter sperimentare. Si accorge di ciò che era utile ma ora non lo è più, e inventa qualcosa di diverso. In un’altra occasione parleremo dell’Uomo Astuto. Innanzitutto è necessario che ciascuno pensi, studi e cerchi di ricordare se stesso tutti i giorni. Deve cercare di non essere d’ostacolo al suo proprio cammino, deve permettere che qualcosa entri. Potete trattenere il frastuono di voi stessi almeno per un istante? Potete uscire dall’ordinario sentimento di voi stessi? Potete giungere, per un istante, a essere nulla in voi stessi? O, al contrario, potete sentire l’intensa realtà di voi stessi? Potete sentire l’Io, per un momento, in tutto ciò che dovete fare? Tutti questi sono modi differenti di ricordare se stessi. Ci sono molti altri modi, ma cercate inizialmente di scoprirne uno, cercate di conoscerne il sapore. A quel punto vi renderete conto di quanto state dormendo. Stiamo cercando di risvegliarci a un altro livello di vita. Crediamo che questo sia il vero significato dell’esistenza. Ma per risvegliarsi è necessario avere forza, energia. Quello che facciamo coscientemente rimane, quello che facciamo meccanicamente è perduto. È importante imparare a vivere nella vita e non a farsi divorare dalla vita. È sufficiente identificarsi con la vita o con se stessi, dedicando loro tutta la nostra forza, per compromettere l’intero processo di risveglio. Quanto ricco si sentiva il giovane, identificato con tutte le sue virtù e talenti. Gli dissero di andare e vendere tutto prima che potesse risvegliarsi. Egli provò un grande rincrescimento. Questo è ciò che significa smettere di attribuirci tutto ciò che facciamo e crediamo di essere, vale a dire vendere tutti i possedimenti. Chi di voi è capace di immaginare cosa significa realmente? Avete alcuna idea del suo valore in relazione a voi stessi? Se è così allora avete compreso che la vostra forza viene dissipata in ogni momento, in che modo viene impiegata e perché la gente dorme senza rendersene conto.
COMMENTARI PSICOLOGICI - 13
facendo sì che tutte le possibilità possano essere realizzate. Nella fase in cui siamo possiamo tuttavia accedere solamente a una semplice lettura dell’Enneagramma. È costruito nel seguente modo: si divide un cerchio in nove parti uguali. Il numero 7 si divide in 1, che da come risultato 142857 periodico. Vengono tracciate delle linee che pongono in connessione questi numeri, cioè, 1 si collega al 4, poi al 2, ecc. Osserverete varie cose. Primo, il diagramma è simmetrico. Secondo, tre numeri non appaiono, il 3, il 6 e il 9, che sono tutti multipli di 3. Terzo, le linee si incrociano. Uno di questi punti di incrocio è esattamente lungo la metà della linea, gli altri due sono laterali ed equidistanti. Segnaleremo, per mezzo di frecce, le direzioni raffigurate dalle linee. Il punto di partenza dell’Enneagramma è rappresentato dal numero 1. L’Enneagramma è un diagramma in movimento e caratterizza, in due modalità, i moti delle cose. Segnalerò per ora solamente queste due. Partendo da 1 si ha uno spostamento verso il 4, lungo la linea 1- 4. Da 4 si passa a 2, attraversando l’area dove doveva esserci il 3 che per ora manca. Dal 2 parte un movimento in linea retta che attraverso l’8 raggiunge il 5, attraversa l’area dove dovrebbe esserci il 6 e arriva al 7 dove il movimento, in linea retta, attraversa la figura e ritorna all’1, incrociando la linea 2 - 8. Questo è il primo movimento. Il secondo è esterno alla circonferenza; 2 - 4 - 5 - 7 - 8. Uniamo al numero 1 la nota Re, al numero 2 la nota Mi e al numero 4 la nota Fa. Per il momento questo sarà sufficiente per vedere i due movimenti che ho segnalato. Vedrete che dentro all’Enneagramma c’è un movimento da 1 a 4, poi a 2… vale a dire 1, 4, 2. E c’è un altro movimento passando dalla circonferenza; 1, 2, 4. Collochiamo il resto delle note dell’ottava attorno alla circonferenza, terminando con Do nel punto più alto. Il primo diagramma sarà questo: 1
8
2
7
5
4
Segnaliamo il movimento sulla circonferenza dal punto Re al punto Mi, Fa, Sol, ecc. per mezzo 18
di frecce curve, che indicano un movimento simile a quelle dell’orologio. Gli altri movimenti incrociati che hanno luogo dentro l’Enneagramma sono state segnalate da sei frecce, una per ognuna delle sei linee che uniscono i numeri nella circonferenza nell’ordine di; 142857, che è tra l’altro lo stesso numero che si ottiene dividendo 1 per 7. Riflettiamo ora su questo straordinario diagramma, poiché, a meno che non apprendiamo il suo mistero, lo prenderemo superficialmente come facciamo con tutte le cose. Questo diagramma deve essere recepito dalla parte superiore dei centri. Tutto il Lavoro deve essere ricevuto in quella sede. Consideriamo per esempio uno dei grandi insegnamenti del Lavoro. Quest’ultimo non ci insegna che viviamo in un Universo moribondo, ma al contrario, che viviamo in un Universo in evoluzione. Tutto sta continuamente crescendo secondo il proprio tempo e scala. DO
1 Re
Si 8
2 Mi
La 7
Sol 5
4 Fa
La Luna, la Terra, il Sole, tutti stanno crescendo in periodi di tempo colossali, se li compariamo al nostro ridotto tempo e scala. Tutto ciò che fu creato sta cercando di tornare al suo creatore. Facciamo una comparazione apparentemente triviale ma che, a mio parere, risulta legittima. L’Universo, che inizia nell’unità, si estende come un elastico. Cerca di ritornare alla sua fonte, per eliminare la tensione (qui potrei menzionare molte cose sulla tavola degli elementi e la loro tendenza a combinarsi l’un l’altro al fine di raggiungere un equilibrio). Ebbene, il Raggio di Creazione rappresenta l’Assoluto come 1 e tutti i livelli di creazione derivano da esso come numeri... vale a dire, 3, 6, 12 e così via. Nella scuola esoterica di Pitagora si diceva che tutte le cose sono numeri. Avete pensato qualche volta alla relazione dei numeri? Potete moltiplicarli o dividerli. Cosa significa la divisione? Supponiamo che il numero 3 desideri ritornare a 1. COMMENTARI PSICOLOGICI - 19
Immaginiamo che lotti per passare a 1, cioè all’Unità Assoluta. Matematicamente questo è rappresentato da 1 diviso 3. Se 3 cerca di passare a 1, in modo che questo lo assorba... e tutta la creazione cerca di ritornare alla sua fonte per essere assorbita... cosa succederà? Dividiamo 1 per 3. Il 3 nell’1 è contenuto 03 volte (vale a dire, nel 10) e lascia come resto 1. Ancora una volta è contenuto 3 volte e lascia come resto 1. In questo modo il 3 nell’1 = 0,3 in eterna ricorrenza. Tutto il Raggio, preso come 7 note, nel suo intento di trovare soluzione e pace, passa all’unità assoluta come 7 in 1 (vale a dire, il 7 nel 10 è contenuto 1 volta e lascia come resto 3, nel 30 è contenuto 4 volte e lascia come resto 2, nel 20 è contenuto 2 volte e lascia come resto 6, nel 60 è contenuto 8 volte, ecc.). Il 3 e il 7 non possono ritornare a 1, mentre l’1 è in tutti i numeri. L’uno è nel tre ma il 3 non può ritornare a 1. L’Universo è costruito con numeri simili all’insegnamento di Pitagora... tuttavia è necessario aggiungere un’altra cosa. Tutta la creazione, tutto l’Universo creato, qualsiasi sia il suo livello o numero, cerca di ritornare alla sua fonte...vale a dire, cerca di tornare a 1 o all’“Unità”. La Trinità o 3, cercando l’unità diviene eterna perché sempre riproduce se stessa e così ricorda se stessa. Il numero 7 è anch’esso eterno però nel tempo e in questo modo non nello stesso senso. Perde se stesso e incontra il suo essere in una ripetizione che non è se stesso, cioè nella costante ripetizione 1 4 2 8 5 7. Visto che questo diagramma è riferito all’Uomo e alle sue possibilità, inizia con 7, compreso le sue proprietà in relazione all’Unità. Studiando le proprietà del 7 in relazione all’Unità troviamo che quest’ultime sono date dal numero 1 4 2 8 5 7. Questo di per se stesso non ha alcun significato. Tuttavia, posto nel contesto dell’Enneagramma, troviamo che da origine a una straordinaria relazione, straordinaria per via della simmetria del diagramma. Il numero 1 4 2 8 5 7 non ha in se nulla di simmetrico. L’unica cosa che possiamo dire riguardo a questo numero è che si ripete infinitamente in termini di sistema decimale e che non contiene né 3 né multipli di 3. Questo dato è da tenere in considerazione. Il numero possiede anche altre proprietà. Quello che è necessario apprendere è che l’Universo creato cerca, per evolversi, di ritornare alla sua fonte e tutte le cose anelano a questa soddisfazione o realizzazione. Tutto è in stato di privazione, è incompleto, come una creazione disgregata, e quindi tutto cerca il completamento... l’atomo, l’uomo, il pianeta, il sole, la galassia. Per ciò che riguarda l’Unità Assoluta, non è solamente divisa in due o quattro, ma sottostà a 48 forze divisorie. Naturalmente questa riflessione è diretta a coloro che già hanno meditato sul Raggio. La prossima volta parleremo dello Spirito Santo dentro l’Enneagramma, dal quale è reso vivente. Fino a ora ci siamo riferiti brevemente alla serie Re, Mi, ecc. Vale a dire, alla Legge del 7 e alla relazione interiore delle note. 20
Birdlip, 29 gennaio, 1944
L’ENNEAGRAMMA II I punti che sono in relazione con il tracciato delle linee interne e i numeri ottenuti dalla divisione di 1 con 7… cioè 1, 4, 2, 8, 5, 7… danno una figura simmetrica di grande bellezza. In questa figura non sono tuttavia incluse tre posizioni. Uniamo questi tre punti. Appare un triangolo, che si inserisce, in relazione simmetrica, alla figura antecedente, negli angoli dove dovevano apparire i numeri 3, 6, 9. Aggiungiamo questi numeri. 9
Fig. 3 1
8
2
7
6
3
5
4
Osservate che questa seconda figura, il triangolo, che connette i punti 3, 6, 9, non si ottiene dalla relazione di 7 a 1, dato solamente dalla prima figura e senza il
Fig. 4
3, 6, 9. Qui accade qualcosa di strano. Due sistemi distinti (o figure) sono ottenute da ciò che evidentemente è indipendente dall’altro
Si
e, senza dubbio, il diagramma nel suo insieme sembra avere una
La
relazione simmetrica. Esaminiamo il vertice del triangolo dove è
Sol
situato il numero 3. Si trova tra i punti 2 e 4, appartenenti alla figura
Fa
di sette (chiamerò la figura simmetrica ubicata tra i punti 1 4 2 8 5 7, la figura di sette e il triangolo, ottenuto unendo i punti non toccati Shock
Mi Re
dalla figura di sette, lo chiamerò figura di tre). Questi due punti, 2 e 4 sono anche segnalati dalla nota Mi e Fa. La Legge del Sette è chiamata a volte la Legge dello Shock. Se le cose procedessero in modo regolare e si sviluppassero armoniosamente senza interruzioni, vivremmo in un altro mondo. COMMENTARI PSICOLOGICI - 21
dall’esterno l’Aria penetra attraverso il lato destro dell’Enneagramma come Do con il valore numerico dell’Idrogeno 192 e subisce certe trasformazioni fino al punto Mi. Questi passaggi sono indicati nel diagramma di pagina 18. Come potete osservare lo sviluppo della trasformazione dell’Aria procede fino al punto Mi, situato lungo l’angolo sinistro della figura del 3 o triangolo. A quel punto si arresta perché necessita di uno shock per poter proseguire. Normalmente questo shock non avviene. Qualcosa deve entrare in questo punto e produrre lo shock, esattamente come è successo per l’Aria nell’esempio antecedente. Ciò che entra in questo punto sono le Impressioni. Tuttavia le Impressioni non producono lo shock allo stesso modo come ha fatto l’Aria, a meno che non vengano recepite coscientemente. Di conseguenza la natura di questi shock è diversa. Nel numero 3 lo shock è passivo o meccanico, mentre nel numero 6 lo shock deve essere attivo e cosciente. Quest’ultimo indica il luogo dell’evoluzione cosciente. Questo è il punto dove dovremmo prendere la vita, che sono le Impressioni entranti, in modo nuovo... luogo nel quale dobbiamo trasformare tutti gli incidenti giornalieri e tutte le nostre relazioni con gli altri. Questo è il luogo dove dobbiamo trascendere i nostri sensi e digerire tutto quanto ci succede, dove dobbiamo formare quel potere psicologico che sceglie ed elimina, allo stesso modo in cui i Polmoni scelgono dall’Aria ciò che è utile ed eliminano l’inutile. Parleremo più dettagliatamente di questo tema più avanti. Vedrete comunque che l’Enneagramma, con tutte le sue possibilità, non opera nell’uomo a meno che si compiano tutte le condizioni a esso inerenti. Quando vi renderete conto che la Legge del Sette o Legge dello Shock si applica alla vita psicologica, vi accorgerete perché è così importante fare continui sforzi nella sfera psicologica. Se non vengono dati gli shock necessari alla ottava psicologica si produrrà necessariamente la morte o la degenerazione della mente e del sentimento, allo stesso modo in cui, non producendo lo shock meccanico dell’Aria, avviene la morte del corpo. Ebbene, gli sforzi psicologici, gli shock psicologici, appartengono a classi diverse. Recepire le Impressioni in modo nuovo, non prendere le cose sempre allo stesso modo, ricevere le nuove Impressioni attraverso un’attenzione diretta, sono alcuni degli aspetti del Primo Shock Cosciente, che possiamo riassumere come il lavoro sull’Essere e il lavoro sulla Conoscenza. Quando il Lavoro inizia a operare su di noi, smettendo di essere una mera idea teorica, quando iniziamo a vedere come si applica su noi stessi, quando uno vede di per se stesso qualcuno dei molti significati implicati nel Primo Shock Cosciente, chiamato in generale Ricordo di Sé, quando si è coscienti del luogo di entrata delle Impressioni provenienti dal mondo esterno... a quel punto si comprende quanto siano numerosi e vari gli aspetti appartenenti a questo shock. Allo stesso tempo si comprende anche cosa significa vivere più coscientemente. Quando si inizia 28
a comprendere il significato di tutto questo e, contemplando la vita coma la si viveva prima... quando si reagiva a tutto meccanicamente, non si può far altro che raccapricciarsi dal disgusto. Si realizza, a quel punto, che nel passato sarebbe stato meglio vivere più coscientemente. Si ha un barlume di come si è vissuto e di come si sarebbe potuto vivere. Quello che più sorprende è la bellezza con cui tutto questo viene formulato nel diagramma, la semplicità con la quale tutto è esposto nel momento in cui gli si attribuisce un significato; con il proprio pensiero e la propria comprensione, quando smette di essere un dato puramente contemplabile alla lavagna. Nel diagramma tutto è vivo, tutto è colmo di significato, parole, lettere, cifre e linee, una volta apprese, sono in realtà fonti di significato. Assomiglia a una mappa con paesi viventi, non mere rappresentazioni.
Birdlip, 12 febbraio, 1944
L’INTELLIGENZA DEI CENTRI Questa sera vi esporrò alcune note che ho redatto sull’intelligenza dei centri. Alcuni di voi ricorderanno cosa abbiamo detto molto tempo fa sul Lavoro errato dei centri nell’Uomo. Interferiscono l’uno con l’altro, si ipnotizzano l’un l’altro, usano l’energia sbagliata, si occupano di cose errate, ecc. Il primo passo da compiere è osservare i centri. Questa è, di fatto, la prima cosa insegnata nell’osservazione di sé. È molto importante conoscere in che centro siamo o che centro sta interferendo. Questo deve essere svolto eventualmente come un compito obbligatorio. È essenziale studiare, classificare e porre ordine nella vita interiore. Tutti relazioniamo l’intelligenza con la valutazione del significato. L’intelligenza è relazionata al significato. Conduce il significato. Un sentimento ha un significato. Un pensiero ha un significato. Una sensazione ha un significato. Un movimento ha un significato. Tutti questi significati sono differenti. Vorrei che prendeste in considerazione questo: per caso intelligenza e significato non sono relazionati tra loro? E l’intelligenza non implica una relazione con qualcosa per mezzo del significato? Non vedo come si possa essere intelligente in relazione al nulla o con qualcosa che manca di significato. Ogni centro ci pone in relazione in modo differente, attraverso la sua funzione particolare, con i mondi esteriori e interiori. Rispetto a ciò che ci relaziona con il mondo esteriore, la funzione del Centro Intellettuale come pensiero, COMMENTARI PSICOLOGICI - 29
quella del Centro Emozionale come sentimento, quella del Centro Istintivo come sensazione, e quella del Centro Motorio come movimento, sono tutte funzioni completamente differenti. Sono quattro classi di intelligenza o conduttrici di significato. Se vedete un serpente, se sentite un serpente, se pensate a un serpente, se scappate da un serpente... tutto questo è sensazione, emozione pensiero e movimento. Sono quattro significati; quattro intelligenze che lavorano congiuntamente. Diagramma 1
Quattro intelligenze Pensiero
Emozione
Due intelligenze Superiori
Movimento Senzazione
È possibile immaginarci la formazione di un centro carente di intelligenza? Sarebbe una strana nozione. Non sarebbe subordinata ad alcun proposito. Tuttavia in noi vi sono centri pienamente sviluppati, centri che non conosciamo perché il nostro livello di intelligenza è troppo basso per comprendere il loro. Possiamo dire che in questo caso non servono ad alcun proposito. Questa affermazione sarebbe corretta salvo per il fatto che l’Uomo fu creato come un organismo capace di auto sviluppo, la cui crescita dipende dal porsi in contatto con le influenze che discendono dal Raggio di Creazione e dalla separazione da tutte le forme di pensiero e sentimento che lo mantengono nel suo livello attuale. Per giungere a essere coscienti dell’intelligenza, diciamo del Centro Mentale Superiore, dovreste penetrare una forma di discernimento, conoscenza e comprensione assolutamente straordinarie, completamente contraddittorie a ciò che comunemente sperimentate e di conseguenza piuttosto pericolose. Il primo passo è quello di preparare e sviluppare, per molto tempo, i centri inferiori. Per esempio dobbiamo iniziare a pensare in modo nuovo e a separarci da una certa classe di emozioni. Conoscete l’osservazione del Nuovo Testamento sulla “Saggezza di questo mondo che è pazzia agli occhi di Dio.” (I Corinzi III 19) 30
Oppure “l’Uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio perché per egli sono pazzia.” (I Corinzi II 14) Un’intelligenza superiore non è comprensibile per un’intelligenza inferiore. Il superiore può comprendere l’inferiore mentre l’inferiore non può comprendere il superiore. Il Centro Mentale Superiore è al livello della Intelligenza Divina del Sole. Lavora con l’Idrogeno 6. Riflettete un momento sulla Tavola degli Idrogeni. È più “intelligente” un Idrogeno superiore o uno inferiore? O per dirlo diversamente; una funzione come il pensiero, lavora meglio con un Idrogeno inferiore o con un Idrogeno superiore? Lavorerà meglio con un Idrogeno superiore... se potete reggerlo. Allo stesso modo, una patata cruda è più intelligente di una patata cotta? No, il contrario, perché una patata cotta può essere alimento per l’Uomo ed è nella posizione 768 nella scala degli Idrogeni, la quale come ricorderete, deriva dal Raggio di Creazione. La patata cruda sta nel punto più in basso, nel punto 1536. Inoltre, se prendiamo gli Idrogeni psichici, dei quali il più basso è 48, credete che un centro che lavora con questo Idrogeno sarà intelligente come quello che lavora con l’Idrogeno 24, molto più fine, sottile e veloce? Sicuramente no. Sono Idrogeni intermedi. Faremo bene ad attrarre i migliori Idrogeni per mezzo della non identificazione, cercando di non perderci e di non basare la nostra intelligenza unicamente su ciò che ci indicano i sensi. Essere intelligenti, nel senso più ampio, significa cercare le influenze C. Essere intelligente è comprendere la nostra posizione in questa terra. Essere intelligente è cercare in noi stessi la trasformazione del significato della vita quotidiana. Tutto questo ci porta a un significato più elevato, accresce in noi i migliori Idrogeni. E ha a che vedere con i differenti aspetti del Ricordo di Sé. Tutti abbiamo centri dotati di intelligenza, ma quando un uomo possiede il Centro Magnetico è più intelligente di colui che non lo possiede. È in un livello di essere differente. Non lo sorprenderà scoprire l’esistenza delle influenze C, e il fatto che la vita non porta da nessuna parte. Sarà molto più intelligente degli studiosi e dei professori. Questo è ciò che significa l’intelligenza nel Lavoro... il posizionamento di una cosa nella Scala dell’Essere e le influenze alle quali è soggetto nel Raggio. Affrontiamo ora la questione che abbiamo recentemente menzionato. La domanda era: Si dice nel Lavoro che ciascun centro ha la sua propria intelligenza. Cosa significa in pratica? Quando in questo sistema si dice che ciascun centro possiede la sua propria intelligenza, non significa che ogni centro possiede lo stesso tipo di intelligenza. Il Lavoro insegna che i 3 centri sono 3 menti differenti e, rispetto a questo, dice che queste 3 menti differenti devono cooperare e aiutarsi reciprocamente. Devono essere come 3 fratelli che vivono in armonia, COMMENTARI PSICOLOGICI - 31
Birdlip, 25 marzo, 1944
L’ENNEAGRAMMA VIII Sabato scorso abbiamo conversato sul Tempo e sulla Ricorrenza. Siccome questo tema ha a che vedere con il Primo Shock Cosciente, vi farò un riassunto di ciò che è stato detto. Tutte le idee del Lavoro possono agire come shock. Le idee sono molto potenti... molto più potenti di qualsiasi cosa visibile e materiale. Certe idee possono dominare tutte le nazioni. Non possiamo vedere un’idea, ma sentiamo i suoi effetti. Ouspensky comparava le idee a macchine molto potenti che, se maneggiate male, potevano essere molto pericolose. Sentire tutte le idee del Lavoro significa trasformare la propria comprensione. Per esempio, l’idea che non siamo un’unità, ma diversi ‘Io’, può trasformare sia la nostra comprensione che quella degli altri. Allo stesso modo un’idea sul Tempo può cambiare la nostra prospettiva. Prendiamo l’idea di Ricorrenza. È impossibile comprendere questa idea a meno che non si intenda la 4° Dimensione del Tempo. Che cosa è la 4° Dimensione? Noi stiamo nelle tre dimensioni dello Spazio: lunghezza, larghezza e profondità. Consideriamo per un istante queste dimensioni. Il movimento di un punto che non ha dimensioni, genera una linea; la linea è monodimensionale. Se vivessimo lungo questa linea sarebbe impossibile concepire la possibilità di qualsiasi movimento ad angolo retto rispetto alla linea. Il movimento di una linea genera una superficie piana; che è bidimensionale. Il movimento di un piano genera un solido; che è tridimensionale. Ebbene, non ci è possibile concepire che movimento deve avere un solido per generare una figura di se stesso con altre dimensioni. Prendiamo le nostre vite come se fossero linee, nella 4° Dimensione. In accordo con l’idea della Ricorrenza, il momento della morte è il momento della nascita. A questo punto vedrete che è necessario curvare la linea e formare un cerchio in modo che i due punti, nascita e morte, praticamente si incontrano. Generalmente qui si traccia un triangolo per segnalare che qualcosa succede tra la morte e la nascita. Una persona nasce nello stesso punto del tempo svariate volte. È impossibile comprenderlo a meno che non si concepisca la realtà della 4° e 5° Dimensione. Il Tempo è vivo. Viviamo in un tempo vivente e ciascuna delle nostre vite è fissata in qualche parte del Tempo vivente... quella parte è il nostro tempo. Se non cambiamo nulla in noi stessi, tutto rimarrà ancora una volta uguale. Se l’Essenza non subisce nessun cambiamento, nascerà un’altra volta nella stessa porzione di Tempo e ancora una volta attrarrà la stessa vita, con la stessa Personalità. L’Essenza rappresenta in noi la parte indistruttibile. Sappiamo che la crescita interiore è caratterizzata da 58
una nuova crescita dell’Essenza, e sappiamo che quest’ultima non può crescere, a meno che la Personalità non divenga passiva... particolarmente certi tratti della Personalità, certe immagini. L’Esoterismo è in grado di cambiare le relazioni tra Personalità ed Essenza. La vita mantiene la Personalità attiva. L’effetto graduale dell’Esoterismo radica nel rendere la Personalità passiva. È per questo che un uomo deve lavorare su di sé. Se sacrifica alcuni lati della sua Personalità, se estrae forza da essi, è possibile che l’Essenza inizi a crescere. Se l’Essenza cresce, quando si rinasce non si attrae più la stessa vita. Un cambiamento dell’essere implica necessariamente un cambiamento nella vita, perché il nostro Essere attrae la nostra propria vita. Se si produce uno sviluppo dell’Essenza non solo si avrà un cambiamento nella vita, ma si produrrà anche una memoria. Una persona può ricordare cosa deve fare in un momento difficile... può ricordare quando ha commesso un errore. Visto che il nostro Essere è composto da differenti parti, delle quali alcune sono più sveglie e altre più addormentate, ammettiamo la possibilità di poter rappresentare la nostra vita attraverso varie linee parallele, assomiglianti ai fili telegrafici. Quando siamo negativi, siamo in un filo basso. Con il Ricordo di Sé possiamo elevarci a un filo più alto. Prendendo tutto nella maniera più gravosa e pesante, ci trasliamo lungo il filo più basso, per così dire, il peggiore. Nonostante tutti questi fili siano vicini gli uni agli altri, ci sono differenze tra loro. Possiamo trovare in uno di loro qualcosa che non è presente negli altri. Per esempio possiamo trovare il Lavoro in una di queste linee, cosa non possibile in un livello inferiore. Non tutti i nostri ‘Io’ sono nello stesso livello e non troveremo alcuni di loro nel livello inferiore, semplicemente perché lì non vivono. Abbiamo diversi tipi di memoria e ciascun ‘Io’ ha la sua propria memoria. La memoria è ciò che ci pone in relazione con la 4° Dimensione, la quale si estende tanto nel futuro quanto nel passato. Un uomo è capace di ricordare il futuro. Questo non ha nulla di straordinario se capiamo di aver vissuto prima. Il Lavoro pone molta enfasi nell’importanza del ricordare. Dobbiamo ricordare i momenti di comprensione che abbiamo avuto, ricordare che siamo nel Lavoro e tenere presente la nostra meta. E, soprattutto, dobbiamo ricordarci di noi stessi. Dobbiamo ricordarci che è necessario isolarsi internamente dalla vita e non lasciare che gli eventi ci distruggano, vale a dire, ricordare che è importante praticare la non identificazione, quando sentiamo di esserlo. Esiste la possibilità che possa avvenire un cambiamento se non ci identifichiamo troppo né continuamente. Ricordando che occorre osservare l’identificazione in se stessi, praticando la non identificazione, uno si pone sotto nuove influenze; l’obiettivo è raggiungere queste influenze, che possono risanarci dandoci nuova vita. Se non esistessero altre influenze, se la vita visibile sulla Terra fosse tutto ciò che esiste, se non ci fosse il Raggio COMMENTARI PSICOLOGICI - 59
È una vasta macchina distillatrice, che estrae il sottile dal grossolano. Questa immagine antica è meravigliosamente descritta nell’insegnamento di Mani. Cos’è l’evoluzione individuale nel senso esoterico? Esaminare e scegliere, attraverso un lungo lavoro interiore, il sottile, cercando in ultima istanza di viverlo. Non ricordate l’antica Tavola di Smeraldo di Hermes, che inizia dicendo “Separare il sottile dal grossolano”. Egli inizia con il lavoro personale. Cosa significa il sottile? Quando avete un momento di piena comprensione, di discernimento o percezione esteriore per mezzo dell’Idrogeno 24, sarà più sottile di tutto quanto si possa raggiungere per mezzo dell’intelligenza dell’Idrogeno 48. Vedrete centinaia di connessioni mai notate prima. La stessa cosa si dice quando si afferma che una patata cotta è più sottile di una patata cruda. È un idrogeno superiore e si converte in alimento per l’Uomo per poter penetrare in esso. Anziché essere mangiata dal bestiame può essere mangiata dall’Uomo. Infatti le bestie non possono cuocere le patate. È necessaria l’intelligenza dell’uomo per accendere il fuoco, per costruire un tegame che contenga l’acqua, ecc. Una patata cruda si classifica nella Tavola degli Idrogeni come appartenente all’ordine designato con il numero 1536. Questo idrogeno è situato, nella Scala dell’Essere, derivato dal Raggio di Creazione, molto in basso. Una patata cotta può avere un altro destino... allo stesso modo anche noi possiamo avere un altro destino se trasliamo il nostro livello di essere, anche se fosse solo per una piccolissima frazione. L’essere di una patata cotta attrae una vita differente dall’essere di una patata cruda. Come ascende nella Scala dell’Essere? Per mezzo di qualcosa che agisce su di lei, qualcosa di superiore. Tutta la questione di cucinare le cose radica nell’azione di qualcosa di superiore su qualcosa di inferiore. Certamente il risultato non raggiungerà mai il livello di ciò che sta attuando su di esso. Quando l’intelligenza dell’Uomo viene applicata alla forma di calore, acqua, e vasellame, alla patata, non significa che il risultato... la patata cotta, sia capace di cuocere altre patate. Una forza superiore che agisce su una forza inferiore, o una materia superiore che agisce su una materia inferiore, eleva l’inferiore a una fase che è oltre il punto dove si trovava prima, ma non al livello della forza attuante. L’idea è rappresentata nel Lavoro in termini di tre forze. Una forza attiva, che attua su una forza passiva, produce una forza intermedia. Quando l’alimento è ingerito dal corpo entra, in accordo con l’insegnamento del Lavoro, come un materiale che conduce una forza passiva. A quel punto attua su una forza attiva presente nel corpo e produce una forza intermedia. Così 768 riceve l’azione di 192 e il risultato è 384 che è una forza intermedia. Tutta la materia che conduce una forza passiva, tenendo conto di una possibilità intermedia, è trasformata in uno stato più elevato per mezzo di una materia che conduce una forza attiva. Tuttavia la materia superiore nella quale è trasformata non è né l’una né l’altra, ma una terza 74
materia intermedia tra le due, la quale conduce una forza neutralizzante, fin tanto che si mantiene dentro la sfera di influenza delle forze che gli diedero origine. Così: 192
Attiva 384
768
Neutralizzante
Passiva
A 192
P
768
384
N
Oppure, se disponiamo queste cifre in ordine ascendente di sottilezza: 192
384
768
Se 192 non è presente, 768 non può raggiungere la prossima tappa evolutiva e passare a 384. Il 192, attuando su 768, non può raggiungere qualcosa che sia uguale a se stesso. Può solo creare qualcosa che sta tra se stesso e la cosa sulla quale sta agendo. L’azione superiore su quella inferiore può solamente trasformare quest’ultima e portarla a una tappa che sia più avanti di dove si trovava, ma non al livello di quella superiore. L’inferiore non può raggiungere la tappa successiva se non per l’influenza di qualcosa di superiore alle due. Questa idea è molto profonda e non solo spiega molte cose che succedono nella vita, ma rappresenta anche molte cose speciali come la chimica del corpo. E spiega anche, in un certo senso, cos’è l’esoterismo. Le idee esoteriche, come il fuoco e la luce, vengono percepite dall’uomo quando gli presta la COMMENTARI PSICOLOGICI - 75
arrivò “come se all’improvviso un circuito si fosse chiuso nella sua mente e avesse prodotto un brillante fulmine”. La sua sorpresa fu tale che con un coltellino incise la formula appena percepita su delle pietre di un ponte poco distante. Questo significa vedere un problema per mezzo di un Idrogeno superiore nel Centro Intellettuale. Rappresenta una chiara prova, nella miriade di esempi, che la mente può lavorare a livelli differenti. Se riuscite a comprenderlo, sarete anche in grado capire il significato dei diversi Idrogeni, ma se non avete mai sperimentato questa cosa... riferita a certi stati, alla qualità dei vostri sentimenti e alla comprensione della vostra mente... significa che non avete ancora attivato il minimo grado di Primo Shock Cosciente, che dà la possibilità all’uomo di raggiungere nuove influenze. Vi siete sicuramente chiesti molte volte perché l’Idrogeno superiore appare nella parte più bassa della fabbrica a tre piani. È molto importante che tutti voi comprendiate che questi piani differenti non hanno, per l’Uomo attuale, il significato di inferiore o superiore. L’Uomo, così com’è utilizza solamente l’Idrogeno 48 nel piano superiore, mentre il Centro Motorio e il Centro Istintivo lavorano con l’Idrogeno 24. Questo significa semplicemente che il lavoro svolto nel primo piano è infinitamente più intelligente del lavoro effettuato nel terzo. Il fatto che l’Idrogeno 12 sia nella nota Si significa che può solamente fare una cosa. Cosa rappresenta questo Idrogeno 12 in quel punto dell’ottava? È l’Idrogeno correlato alla possibilità, che ha una certa cosa di unirsi con il suo opposto corrispondente in modo da iniziare una nuova ottava. Questo Idrogeno, con un livello di vita molto elevato, contiene la possibilità di produrre un nuovo Do... ovvero, iniziare qualcosa di completamente nuovo... una nuova Ottava. Lo shock tra il Si e il Do è particolarmente considerato per le influenze cosmiche che tendono a mantenere la moltiplicazione costante della vita sulla Terra. Per tanto, è necessario chiedersi cosa significa Mi 12 e quale discendenza è capace di produrre. Ricordiamoci che Mi 12 non è prodotto in modo ordinario, cioè meccanicamente o naturalmente. Se una persona dà a se stessa il Primo Shock Cosciente, lo Shock del Ricordo di Sé, lo Shock del Lavoro, se inizia a trasformare il suo contatto quotidiano con la vita e non prende le cose nella maniera abituale, se sente profondamente che, in relazione a qualcosa, agisce sempre diversamente (non meccanicamente) e questa azione diviene sempre più importante... a quel punto può produrre l’Idrogeno 12 nel punto Mi dell’Ottava, cioè Mi 12. Questo Mi 12 creerà qualcosa e, se desiderate rimanere nel Lavoro, dovrete prestargli la massima attenzione... può essere paragonato a un figlio che necessita di costanti cure. Cos’è questo bimbo creato da Mi 12? È qualcosa di completamente nuovo per una persona. È molto importante prestare la massima attenzione a questa cosa appena nata, è infatti quello l’inizio di 80
Diagramma completo del cibo nell'organismo Umano con le tre ottave di Trasmutazione degli Idrogeni assorbiti Intervallo che può essere riempito da uno sforzo cosciente
Impressioni
do 48
Respiro
mi 48
sol 48
fa 6
la 6
Intervallo che può essere riempito da uno sforzo cosciente
Digestione
re 96
mi 12
fa 96
sol 12 do mi 192 192
re 384 do 768
si 12
re 24
fa 24
la 24
una rinascita. Questa nuova creatura, questo bimbo, può morire facilmente se si addormenta. Quando questo bimbo esiste in un uomo o in una donna bisogna dargli l’alimento appropriato e molte cure. Naturalmente questa creatura non può essere vista esternamente, ricordiamo anche che quest’ultima, in relazione al Lavoro, appare nella nota Mi. Non appare nella nota Si, dove viene convertito istantaneamente in un’altra cosa. Questo bambino invisibile, che sta nella nota Mi, il luogo dove manca un semitono, in un certo senso è molto simile al bimbo nato nel Si 12. A questo punto è evidente che bisogna dare uno shock alla creatura nata in Si 12. Tuttavia, che tipo di shock sarà richiesto per fare in modo che il bimbo nato in Mi 12 superi il punto dove manca un semitono? Quante volte la gente origina una creatura e poi la uccide perché non ha né la forza, né la profondità di sentimento e il proposito necessari per portarla oltre il livello ordinario. Quanti semi spermici semina il Lavoro. Quante volte la gente ha avuto un bimbo nel lavoro... mi riferisco a quelle creature invisibili nate dalla propria comprensione... e quante volte questi bimbi, come la loro controparte nella vita, sono affetti da scorbuto, tifo, ecc., la stessa cosa succede quando la gente diviene negativa nel Lavoro. COMMENTARI PSICOLOGICI - 81
Birdlip, 11 luglio, 1944
NUOVE NOTE SUL SIGNIFICATO Riflettiamo un momento sul mondo dei significati in cui viviamo, nel quale tutta la gente realmente vive. Cosa rappresenta per voi il significato? Desiderate, diciamo, più cibo, oppure desiderate andare a un appuntamento, o avete un impegno con qualcuno. Tutto questo è significato... significati diversi in un mondo di significati. Ebbene, questo significato è tangibile o visibile? Non vedo come sia possibile toccare il significato con gli organi sensoriali, oppure vederlo con gli occhi, udirlo, annusarlo o assaggiarlo. Per esempio, per tutti il denaro ha un significato. Tuttavia, il significato del denaro si può vedere o toccare? Sicuramente non è un oggetto per nessuno dei nostri sensi. Come oggetto per i sensi può prendere qualsiasi forma: carta, argento, oro, o semplicemente accredito... ma il significato continua a essere lo stesso, lasciando da parte la forma visibile. È importante segnalarlo, perché molte volte la gente crede che un oggetto e il suo significato siano la stessa cosa. Il significato non è la stessa cosa dell’oggetto visto o dell’oggetto percepito dai sensi... in questo peculiare mondo esterno di cose con le quali siamo correlati per mezzo delle nostre attuali macchine-sensoriali, questo singolare teatro di varietà dove il programma viene sempre ripetuto. A volte vi rendete conto di come il significato aumenti e diminuisca. L’oggetto non cambia, ma il suo significato sì. Uno si stanca di una cosa, poi ci ripensa, e considerando quella cosa non male... ci ritorna. Tutto questo accade nel mondo dei significati, non nel mondo esterno dei sensi. Non è una esagerazione quando si dice che viviamo realmente in un mondo psichico, in un mondo invisibile, e che in realtà siamo invisibili gli uni agli altri. Se uno osserva in se stesso i cambiamenti di significato, giungerà alla conclusione che l’oggetto visibile e i suoi significati sono due cose differenti. Ebbene, non appena una persona riesce a separarsi, da se stessa, il che potrebbe essere definito come “il significato” dell’“oggetto”, detta persona inizia a comprendere il Lavoro. Questo Lavoro non si occupa degli oggetti esterni, ma del significato e di ciò a cui date un significato in relazione agli oggetti. Viviamo tutti in un mondo di significati, tutti siamo profondamente sofferenti in questo mondo di significati. Perché siamo tutti profondamente sofferenti in questo particolare mondo di significati? Capite il significato di quello che si è detto? Quante malattie sono dovute a connessioni errate con i significati, che non hanno nulla a che vedere con l’oggetto esterno o con la persona. Potrei scrivere molto su questo tema. Ma, a meno che non si capisca che l’oggetto esterno dipende dal significato che gli si proietta 118
sopra, a meno che non si veda cosa significa... credo che sia un lavoro inutile. L’oggetto e il suo significato sono due cose distinte. Direi che questa è la prima separazione. Il ristabilire un significato primario, o il dare deliberatamente a un evento attuale un altro significato, oltre a quello che secondo noi contiene meccanicamente, costituisce, nel suo aspetto pratico, una delle idee fondamentali del Lavoro. Questo significa sforzarsi per il significato, non per l’evento esterno. Gli sforzi non sono cose esterne, come fare lunghe camminate, smettere di fumare, ecc. Gli sforzi del Lavoro sono sforzi interiori, relazionati a se stessi, a come uno prende la vita nei suoi eventi sempre ricorrenti. Lo sforzo nel Lavoro è riferito alla nostra relazione con gli eventi della vita. Una persona è un evento. Se agite in funzione agli eventi della vita siete meccanici. Sì, ma cosa significa questo? Se le cose vanno bene vi sentite importanti, se vanno male vi sentite depressi, scoraggiati o negativi. In pratica, non potete trasformare nulla. Si dice che il Lavoro sia “Psico-Trasformismo”... questo è il significato che gli viene dato. Cos’è lo Psico-Trasformismo? Significa che uno deve trasformare psicologicamente la maniera di prendere le cose. Tuttavia, la gente crede che il Lavoro debba trasformare la situazione esterna, le cose. No... come potrebbe essere questo possibile? Non si può cambiare la vita. Ma si può, individualmente, trasformare il significato della situazione esterna. Come ho già detto, possiamo essere molto sofferenti nel mondo dei significati. Naturalmente, non lo notiamo. I significati per cui viviamo possono essere molto spiacevoli, inadeguati, miseri e meschini. Il Psico-Trasformismo radica nel cambiare, in noi stessi, il significato delle cose, degli eventi, delle situazioni. È riferito al prendere le cose in modo nuovo... cioè, a cambiare il loro significato. In questo poggiano i primi sforzi del Lavoro. Consideriamo per un momento qual è il significato dello sforzo mentale. Questo Lavoro vede il suo punto di partenza nella mente, non nel corpo. Parla di cambiare la mente. All’inizio non si cerca di cambiare le abitudini corporali, ma la maniera di contemplare tutto quanto, come, per esempio, il modo in cui prendete la vita, come pensare a voi stessi, come prendete le altre persone e cosa pensate di loro. Si inizia, nello stesso modo dell’insegnamento esoterico nei Vangeli, con μετάνοια... vale a dire, cambiare la mente (letteralmente, andare oltre il nòos o la mente). Questo significa un cambiamento di significato delle cose e delle persone. Il suo significato è comunque molto più ampio. Significa, in pratica, un cambiamento dei significati della vita. Ogni persona vive in una stretta serie di significati che si contrae gradualmente. Il Lavoro equivale a nuovi significati. Il significato è una cosa incerta, effimera. Per esempio, una persona che cerca sempre di “far accettare” una sua immagine, un certo significato immaginario di sé, alla lunga risulta seccante. COMMENTARI PSICOLOGICI - 119
stessi. E, in tal caso, il Lavoro non potrà operare su di noi. Non potrà cambiare né togliere qualcosa, per così dire, dalla vostra stanza, perché griderete: “Ehi, questo è mio”, Inoltre, non potrete attingere a certe emozioni provenienti dal luogo che sta oltre la zona dell’amore di sé, se vi prendete come una sola persona. Dei tanti colpi sottili che il Lavoro dà all’amore di sé... uno dei primi è l’idea che non siamo uno ma molti... e, di fatto... che non c’è un ‘Io’ Reale. Questo non è lusinghiero per l’amore di sé. Sicuramente la nuova idea che l’uomo è meccanico è un tal colpo contro l’amore di sé che sono pochi coloro che lo accettano di buon grado. Anche dire che tutti siamo addormentati e non coscienti è un colpo intollerabile per l’amore di sé. Con certezza ciascuno si difenderà dicendo che è una cosa insensata. Vale a dire, vorrà, come il Faraone, continuare a governare e a coartare la libertà. Un’altra cosa dovete vedere in voi, oltre all’amore di sé... la verità di tali idee. Se non ci fossero altre emozioni oltre a quelle appartenenti all’amore di sé, questo non sarebbe possibile e di conseguenza non sarebbe possibile alcuno sviluppo. Dall’apparizione di queste e altre nuove emozioni in graduale rinvigorimento, dipende lo sviluppo... quando questo si produce, l’essere cambia.
Birdlip, 15 di luglio, 1944
COMMENTARI SULL’AMORE DI SÉ II Tracciamo una immagine dell’egoismo o amore di sé. Ha una ampia base e un vertice acuto. Lo si può pensare diagrammaticamente con la forma di un triangolo.
La base di questo triangolo ci dà l’estensione dell’amore di sé. Mano a mano che cresce dalla 124
base verso la vita e gli altri, si restringe fino a diventare un punto. In questi commentari sull’“Amore di Sé” suggerisco che questo triangolo rappresenti gli interessi che si stringono rapidamente, avendo la loro origine e i propri interessi, nell’amore di sé. Il nostro interesse per le questioni che si allontanano da noi è ogni volta sempre minore. Non ci preoccupiamo in assoluto per le cose che stanno molto lontano... per le altre persone, per gli altri paesi. E nemmeno ci preoccupiamo per il mondo in cui stiamo, per il cosmo, per le cose molto lontane. Diciamo: “Cos’ha questo a che vedere con me?” Tracciamo due triangoli simili, ma invertiti e li sovrapponiamo:
Questo simbolo è molto antico. Come qualsiasi altro simbolo contiene molti significati. Gurdjieff una volta disse che “la simbologia dovrebbe agire come uno shock sulla nostra conoscenza” è parlò di quattro classi di simboli: ebraici, egizi, persiani e indù. Il simbolo che studiamo qui appartiene alla simbologia ebraica ed è chiamato il Sigillo di Salomone. Rappresenta l’interpenetrazione di due cose oppure di due mezzi o inizi di livelli. Si osservi che un triangolo termina con un mero punto nell’altro triangolo dove si trova il vertice, c’è una zona intermedia, che forma un rombo, dove i due si uniscono e quattro angoli dove non avviene nessuna unione tra i due. Se prendessimo un triangolo di vetro azzurro e un altro di vetro giallo, ci sarebbero due zone azzurre, due gialle e una zona intermedia verde dove i colori si mischiano. Ebbene, supponiamo che il triangolo, la cui base è sopra e il vertice sotto, rappresenti un principio con direzione contraria al triangolo dell’amore di sé che ha la base in basso e il vertice sopra. È importante comprendere che il simbolo rappresenta una interpretazione universale di un principio superiore in un principio totalmente inferiore (eccetto nel livello cosmico della Luna). Riconoscere che ci sono due ordini, o principi, o forze, o influenze che operano sulla vita è il tratto caratteristico del centro magnetico. Dovete ricordare che il centro magnetico è il potere discernente che distingue le influenze A dalle B. Non è necessario tornare a spiegarlo nuovamente. Le influenza A sono create dalla vita e evidentemente sono relazionate COMMENTARI PSICOLOGICI - 125
esterno. Questo è il segreto. Proviene dal triangolo superiore che è un mero punto nell’inferiore. Livello superiore
Livello inferiore
La Volontà Reale si trova nella parte superiore del Diagramma del Padrone, MaggiordomoDelegato e i molti ‘Io’. Si riferisce al Padrone e al Maggiordomo. Si riferisce a qualcos’altro. Non ha nulla a che vedere con le sigarette, il sogno, l’esercitazione, e neppure con un’altra persona, per quanto la si ami. La Volontà Reale si riferisce al Lavoro e non alle cose di questo mondo, non alle cose o alla gente percepibili attraverso i sensi. Vedrete che quando le idee del Lavoro e i suoi significati penetrano nell’uomo e iniziano a toccare la sua comprensione emozionale, è più probabile che egli senta le vestigia dell’‘Io’ Reale, piuttosto che una persona che prende il Lavoro esternamente, come una cosa alla quale bisogna prestar attenzione, o che cerca di svolgere perché altri hanno detto così. In questo ultimo caso non può esserci Volontà perché la Volontà Reale si trova nelle profondità dell’Essere e non sulla superficie. Quando pensiamo profondamente, ci muoviamo interiormente verso le divisioni dei centri emozionale e intellettuale. Ogni volta che ci muoviamo interiormente il significato accresce. Come abbiamo detto, è ascendere lungo il Raggio. Come sapete la densità delle vibrazioni viene incrementata all’elevarsi lungo il Raggio. Dove ce ne era una, ora ce ne sono un milione. Ebbene, la Volontà reale non può mischiarsi con i rozzi significati che viviamo ordinariamente e non può neppure essere negativa nel senso di non fare semplicemente nulla. Dove prima vedevamo una sola cosa, vediamo per mezzo dell’osservazione di sé, della sincerità interiore e un pensiero più profondo, centinaia di significati. Inoltre, quando crediamo di sapere, vediamo che non sappiamo nulla. Che cos’è l’esperienza? Non è per caso il comprovare che non si conosce, non negativamente, ma perché si vedono molte più cose rispetto a prima? Questo può sembrare una perdita ma non lo è. Internamente uno si sente liberato. Come potrebbe entrare un’altra cosa e, come potrebbe entrare l’‘Io’ Reale, quando si è ermeticamente chiusi nelle proprie strette idee, che per molti rappresentano una vera e propria tomba?
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Birdlip, 12 agosto, 1944
LIVELLI DI COSCIENZA Questa sera studieremo la Legge del Sette o Legge dell’Ottava. Come sapete, l’esempio supremo ce lo offre il Raggio di Creazione, che indica i differenti livelli o note: Do, Si, La, ecc., discendendo fino a Re, che nel nostro caso rappresenta la parte più minuscola e non sviluppata... vale a dire, la Luna. In accordo alla Legge dell’Ottava le note dell’ottava discendente includono ogni volta più leggi, e viceversa. La parte, rispetto al tutto, sottostà a più leggi. La Luna sta sotto 96 leggi o ordini di leggi, la Terra sotto 48 leggi, e il Do della cuspide, l’Assoluto, non sta sotto nessuna legge salvo le leggi della sua propria unità. Da questo si deduce che quanto più bassa è una cosa nell’ottava, tanto più saranno le leggi a cui dovrà sottostare, cioè, la Volontà dell’Assoluto non arriva a noi direttamente, ma in forma di 48 ordini di leggi che producono, con le loro diverse combinazioni, le condizioni della nostra vita. Ebbene, una organizzazione o un organismo qualsiasi è costruito in accordo alla Legge del Tre e alla Legge del Sette, la stessa cosa vale per l’Universo, che è un vasto organismo. Prendiamo la Vita Organica che è un organismo che si estende come una sottile pellicola sulla Terra per ricevere e trasmettere influenze provenienti dal Sole e dalle Galassie. L’Uomo è un organismo dentro la Vita Organica. È una piccola parte, una minuscola cellula, nel corpo della Vita Organica, la si può comparare a una cellula cerebrale del nostro corpo. Costruiamo una ottava tra la Vita Organica e l’Uomo. Il Sig. Ouspensky ci chiese una volta di riflettere su questo particolare e, allo stesso tempo costruì l’ottava nella seguente forma: Do Vita Organica Si Umanità La Razza Bianca Sol Nostra Civilizzazione Fa Europa Mi Una Nazione Re Una Famiglia Do L'uomo Il Sig. Ouspensky disse che dovevamo pensare in funzione alla Legge dell’Ottava riguardo alla attuale situazione dell’Uomo sulla Terra. Questo accadde poco prima dell’inizio della attuale guerra. Ci disse che se studiavamo l’Ottava come l’aveva costruita avremmo visto che nel luogo COMMENTARI PSICOLOGICI - 151
Birdlip, 20 agosto, 1944
LA VANITÀ Permettetemi di dire alcune cose sulla Vanità. Innanzitutto citerò i significati e i derivati di questa parola presenti nel dizionario: Vanità... dal latino Vanitas... vacuità, mancanza di valore... latino Vanus... vuoto. (1) Qualità dell’essere vano, vuoto o mancante di valore; futilità senza sostanza, mancanza di valore, vacuità; “la vanità dei desideri umani”, “della grandezza terrena”. (2) Ciò che è vano, senza valore; una cosa, un atto carente di beneficio, futile, ecc., “Tutto è vanità”, “la fastosità e vanità di questo mondo malvagio”. (3) Qualità di essere personalmente vano; una opinione esageratamente alta, orgoglio della propria apparenza, delle capacità fisiche o mentali; presunzione. “Le ferite della vanità non si dimenticano mai.” Prima di parlare di questo tema, c’è una cosa che tutta la gente che appartiene da tempo al Lavoro deve comprendere... tutto quello che si fa genuinamente rimane in noi e ci aiuta nei momenti difficili, mentre tutto quello che si fa per vanità, è perduto. Come avrete spesso sentito dire, Gurdjieff parlava sempre molto duramente riguardo alla vanità e alla finzione. Recentemente mi sono ricordato di molte conversazioni che ebbi con Ouspensky... conversazioni di cui mi ero dimenticato. Questo è uno degli aspetti interessanti della memoria. La memoria non è una cosa, ma molte cose. Ci sono vari tipi di memoria. Le cose sono depositate nei differenti rulli delle diverse parti dei centri, in accordo alla vostra percezione emozionale. Sotto certe circostanze i rulli girano, ed è qui che le cose dimenticate penetrano la coscienza. I piccoli ‘Io’ solo ricordano le piccole cose. Gli ‘Io’ maggiori ricordano altre cose. La memoria è fatta in scala. La persona non sta tutta nello stesso livello. Innanzitutto, vive in una casa di tre piani e ciascun centro di ogni piano si suddivide a sua volta in una casa di tre piani... e così via. Gurdjieff considerava la superbia e la vanità come il peggiore dei mali rispetto a una corretta relazione dei centri. Qual è la ragione di questo? La ragione è che la Falsa Personalità è composta da vanità, orgoglio, arroganza e disprezzo e, né le sue fantasie irreali, né gli ‘Io’ inventati, possono mettersi in contatto con l’‘Io’ Reale. La Vanità è il contrario della sincerità interiore e solamente quest’ultima può portare alla Volontà Reale e all’‘Io’ Reale. Ciò nonostante, per noi la vanità è difficile da osservare e, ancora più difficile, è separarsi da essa. Recentemente mi sono ricordato di una conversazione avuta con il Sig. Ouspensky. In due o tre riunioni dell’antico gruppo avevo chiesto qual era la cosa più importante sulla quale era 156
necessario lavorare. Alcune persone dissero che erano le emozioni negative, alcune il sonno, altre la considerazione interiore, ecc. Qualcuno disse la Falsa Personalità. Ouspensky continuava a negare con la testa. Infine qualcuno chiamato, diciamo il Sig. Robinson, disse che la cosa più importante che era necessario osservare, sulla quale si doveva lavorare e dalla quale ci si doveva separare era il Sig. Robinson. Ouspensky mosse la testa affermativamente. La risposta mi parve buona, tuttavia mi era impossibile comprenderne il significato. Più tardi parlando da solo con Ouspensky gli dissi: “La gente generalmente può essere divisa tra coloro che vivono la vita della Falsa Personalità, con tutti i suoi intrighi, illusioni, finzioni e ambizioni e coloro che desiderano qualcosa di diverso e sono stanchi di loro stessi.” Aggiunse: “Senza dubbio, questa è una definizione inutile... salvo per coloro che possono avere un barlume di cosa significa. È inutile discuterla, e se viene menzionata, tutti discuteranno.” Dovete ricordare quanto si disse precedentemente riguardo all’inutilità della discussione. O si vede la verità di una cosa o non la si vede. È stato sottolineato molte volte che nel Lavoro la discussione è inutile. Discutere non è comprendere. È necessario evitare quelle persone che sempre cercano di discutere le vostre idee. Non riescono a vederne il significato. Non si convinceranno mai. Non sono pronte. Non desiderano preparare un piatto vero e proprio, ma fare piccoli stuzzichini con tutto ciò che trovano in cucina. Letteralmente, argomentare è trasformare le cose in argentum, che in latino significa argento. L’argento nelle parabole rappresenta la verità. Però, l’argomentare meccanico trasforma l’argento in piombo, in mondezza. Se uno manca di percezione interiore della verità su una qualsiasi idea del Lavoro, se non vede che è così, significa che sta in una parte sbagliata di un centro e che fu seminata male, lungo il cammino. Dall’altra parte, argomentare per chiarire le cose, per aggiungere più argento, più brillantezza, è differente... ma non appartiene al modo ordinario di argomentare. La modalità ordinaria non è positiva ma negativa... è negare ciò che si ascolta, vedere i difetti, utilizzare le parole e non fare di queste ultime delle armi... di fatto, argomentare. Ebbene, se per esperienza uno sa che la Cina esiste, non è necessario argomentare. È così. Molti anni fa ero seduto con Ouspensky in una vecchia locanda nella quale erano raffigurati antichi personaggi, generali e grandi signore, tutti ornati con parrucche e stravaganti pettinature di quell’epoca. Li indicai. Disse: “Sì, si vede molto bene che tutti coloro qui rappresentati soffrivano di una malattia mentale, la vanità”. Si voltò verso di me con un sorriso e disse: “Lei è un medico psicologo, o qualsiasi altro nome gli si voglia dare. Perché non scrive un libro sulle malattie veramente mentali?” Risposi, con molta calma: “Con cosa dovrei iniziare?” Gli brillarono gli occhi e seppi fin da subito che si riferiva a me, disse: “Ebbene con gli uomini COMMENTARI PSICOLOGICI - 157
Birdlip, 2 dicembre, 1944
NUOVE NOTE SU UNA OSSERVAZIONE DI SÉ PIÙ PROFONDA Abbiamo parlato recentemente riguardo al prendere la vita come un fine e circa l’idea differente del Lavoro di prendere la vita come un mezzo per arrivare a un fine diverso. Abbiamo detto come il Lavoro giunge gradualmente a interporsi tra noi e la vita in modo tale che, in un certo momento, riusciamo a vedere le difficoltà che ci presenta la vita attraverso le idee del Lavoro. Questo cambia immediatamente la nostra relazione con gli eventi esterni, con i problemi e le difficoltà esterne. Come abbiamo detto ciò richiede molto tempo perché, così come siamo, siamo completamente identificati con il mondo esterno, con la gente, con le cose, con gli accadimenti, con le situazioni. In questo senso siamo macchine guidate dalla vita. Per molto tempo non riusciremo a vedere come il Lavoro si applica alle nostre situazioni di vita. Non abbiamo nulla da interporre, non abbiamo uno specchio magico o lente magica attraverso la quale vedere. Siamo, per così dire, nudi nella vita, nudi di fronte alla vita. Non abbiamo il giusto paio di scarpe da mettere, i giusti vestiti. Si è detto spesso che il cambiamento che ha luogo in alcune situazioni caratteristiche della vita può essere straordinario se si interpone il Lavoro alle impressioni entranti. Significa che le impressioni anziché cadere direttamente su di noi passano attraverso il tramite del Lavoro. Quando siamo svegli... cioè, quando siamo attorniati dalla forza del Lavoro e siamo coscienti di ciò che insegna... a quel punto le impressioni della vita vengono trasformate. Hanno un altro significato. Non sono più le situazioni esterne che ci fanno pensare e contro le quali reagiamo, ma sono le idee del Lavoro che ci fanno reagire. La vita non cade direttamente su di noi, ma passa attraverso lo strumento del Lavoro, e quindi diviene nostra maestra per mezzo del Lavoro. Quando siamo a stretto contatto con la gente vediamo chiaramente che essa non trasforma nulla... prende la vita come fine a se stessa e pensa che questo la porterà da qualche parte nel futuro di un tempo che passa. Crede veramente che questo la porterà da qualche parte. Queste persone non osservano i loro stati interiori, e neppure si accorgono che la cosa più importante è un cambiamento dello stato interiore. L’obiettivo del Lavoro è cambiare i nostri stati interiori in modo da non reagire meccanicamente agli eventi. Questo richiede una sostituzione nel luogo della coscienza che inizia con l’osservazione di sé. Realizzando ciò, ci rendiamo confusamente conto che non è la vita a essere un problema, ma noi stessi. A quel punto, non ci aspetteremo più che in un futuro distante tutto sarà molto meglio; non ci affideremo più al tempo in modo ansioso... ma, ci renderemo conto che fin 222
tanto che certe reazioni meccaniche, certe diverse manifestazioni della Caratteristica Principale, certe intolleranze, certe rigide e indiscusse attitudini, certe forme di rancore, certe modalità di pareggiare i conti interiormente, certi stati negativi abituali, certe incontestate forme di immaginazione... ci governano, non potremo sperare che il futuro ci conduca a uno stato migliore. Compreso questo, si comincia a vedere cosa significa non prendere la vita come fine a se stessa, ma a prenderla come un mezzo per raggiungere un fine molto diverso, che ha a che vedere con il proprio livello di essere e gli stati che da quest’ultimo derivano. Avete mai pensato qualche volta che in questo Lavoro di Quarta Via potreste trovarvi deliberatamente in situazioni esterne straordinariamente difficili da superare senza ritrovarsi disperatamente identificati? Sicuramente questo non accadrà se riuscite a portare il Lavoro nel punto delle impressioni entranti e affrontare coscientemente la situazione per mezzo di ciò che avete compreso sulle idee del Lavoro. Questa sera vorrei parlarvi ancora una volta dell’osservazione di sé, perché senza una conoscenza pratica e sperimentata di cosa significa l’osservazione di sé, nessuno può intraprendere questo Lavoro. Non possiamo fare nella vita, ma possiamo, fino a un certo punto, fare questo Lavoro se lo sentiamo e lo conosciamo, e facendo questo Lavoro potremmo, indirettamente, essere capaci di fare nella vita, ma, ripeto, solo indirettamente. Ricordate che se cambiamo noi stessi anche solo di poco, lasceremo spazio ad altri per cambiare, anche se cambiamo solo temporaneamente. Se, in qualche momento vi ricordate, fino a un certo punto, di voi stessi e interponete il Lavoro tra voi e la vita, attuerete, a seconda del vostro livello di essere, il Lavoro. Questo produrrà risultati anche alle altre persone. Solamente un fare indiretto è possibile, ma dovete fare il Lavoro perché voi stessi ne vedete la necessità, perché sentite il bisogno di farlo... non dovete mai fare il Lavoro per aiutare gli altri. Arriviamo ora all’importante e inesauribile tema dell’osservazione di sé. L’obiettivo dell’osservazione di sé è andare dietro a se stessi, essere più all’interno di se stessi. La vostra parte esterna, quella meccanica o automatica, è il vostro lato più inferiore nella scala. Quando una persona è troppo identificata con le cose esteriori è nella parte più bassa di se stessa... come se fosse nel seminterrato della casa di se stesso. La parte bassa di se stessi corrisponde alla parte più esterna. Le parti motorie dei centri sono le più basse e più esterne di noi stessi e in quel luogo vive un gran numero di ‘Io’, che comprendono solamente in forma limitata. Quando viviamo in questi ‘Io’ siamo profondamente addormentati per ciò che riguarda il Lavoro. Siamo pieni di preoccupazioni e ansie della vita. Tuttavia, dietro a questi ‘Io’... vale a dire, più internamente rispetto a loro... vi sono ‘Io’ più grandi e, dietro a questi ultimi vi COMMENTARI PSICOLOGICI - 223
cosa esterna con la quale entriamo in contatto attraverso gli occhi, le orecchie, il tatto, ecc. I sensi psicologici sono occhi e orecchi. Sono i veicoli dei sensi. Questi ultimi ci trasferiscono le impressioni dal mondo esterno in cui altre persone esistono come cose visibili e udibili. La vostra vita psicologica è invisibile ai sensi delle altre persone e ai vostri sensi esterni. La nostra vita psicologica è come pensiamo, come sentiamo, ed è a questa vita psicologica, questa vita psicologica interiore, a cui il Lavoro dirige la vostra attenzione. Vi dice: “Osserva te stesso.” Cosa pensate delle altre persone? Indubbiamente pensate che non abbia importanza, e questa è una vostra cosa privata. Ma, ha molta importanza invece, perché se pensate male delle altre persone c’è qualcosa di sbagliato in voi e, tra qualche tempo, vi troverete in una situazione, se cercata di fare questo Lavoro, per la quale inorridisco al solo pensiero. Tutti questi vostri lati devono essere ripuliti e corretti. Qui entra il cancellare i debiti. In pratica il chiacchierio interiore deriva sempre da pensieri e sentimenti sbagliati. Allo stesso modo in cui, avendo un eritema alla pelle, sentite di essere ammalati, quando ritrovate voi stessi pieni di chiacchierio interiore, colmi di frasi sgradevoli che automaticamente si ripetono e pieni di giustificazioni, potete star certi di essere psicologicamente ammalati. Se iniziate a sentire questo Lavoro come una delle cose più importanti della vostra vita, vi accorgerete di quanto siete estremamente a disagio, vi sentirete veramente ammalati e non vedrete l’ora di scoprirne la causa e di come poterla fermare. Vi accorgerete che accade sempre perché mentite, perché non affrontate ciò che sta accadendo realmente. Mentite attraverso alcune fantasie che avete dentro di voi, qualche immagine assurda, che è in se stessa, una menzogna. In questo Lavoro non potrete andare molto lontano se alimentate le vostre immagini gradevoli di nobiltà o valore. Quando iniziate a osservare voi stessi abbastanza profondamente, queste immagini, queste fantasie, cominciano a cambiare. Quando vi rendete conto, e già lo sapete, di essere sbagliati come gli altri o forse anche peggio, sono sicuro, parlando per propria esperienza, che una grande quantità di chiacchierio interiore si fermerà. Non cercherete più di giustificare voi stessi. Cercate di trasformare il chiacchierio interiore, il quale, come ho detto, è sempre un monologo diretto contro le altre persone, in un dialogo con qualcuno, dando a quest’ultimo un’esistenza dicendogli: “Penso di non essere stato trattato bene,” e cercate di fare in modo che l’altra persona risponda. Il dialogo interiore è qualcosa di estremamente utile da coltivare. Potrebbe sorprendervi il fatto che questa altra persona che avete materializzato nella vostra mente, improvvisamente vi dica: “Chi pensi di essere?” sarebbe una esperienza molto sorprendente avere qualcuno in voi che dice queste cose a voi stessi. La persona materializzata in voi potrebbe andare oltre, e dire: “Cos’è che hai detto?” Bene, questo romperà tutti i vostri piccoli e attraenti divertimenti negativi. Sentirete di avere un nemico in voi stessi, o forse, un amico, e di non poter pensare o sentire nella vostra sgradevole intimità come prima. A 478
volte, quando siete in chiacchierio interiore, è conveniente opporre il Lavoro a voi stessi. Fate attenzione a cosa dice il vostro chiacchierio interiore. Poi ripetete tutto quanto a quell’immagine del Lavoro che avete evocato in voi e osservate semplicemente cosa dice il Lavoro. In questo modo verranno invitati gli ‘Io’ del Lavoro più coscienti ad avere un dialogo con i vostri ‘Io’ meccanici e non coscienti. Supponiamo che riceviate una risposta dai vostri ‘Io’ del Lavoro. Immediatamente i vostri ‘Io’ meccanici cercheranno delle scuse. Diranno, per esempio: “Oh, ma questo è molto difficile per noi.” Ebbene, formuliamo questa difficile situazione in termini del Lavoro che vi parla e, con questo, mi riferisco alla vostra psicologia meccanica che spreca continuamente forza in attività psichiche assolutamente inutili. Evocate il Lavoro. Quest’ultimo vi dice: “Perché sei negativo?” Voi dite: “Non sono negativo.” Per un momento c’è silenzio e di nuovo voi (ovvero, il vostro chiacchierio interiore) dice qualcosa come: “Beh, non sono mai riuscito a fare il Lavoro.” Dopo di ché il silenzio. A quel punto vi accorgete che i vostri sforzi di dividervi in due svaniscono rapidamente e voi (ovvero, il vostro lato meccanico) continuate a chiacchierare interiormente, forse con più veemenza. Ed è proprio a questo punto che appare una certa sottigliezza dell’osservazione di sé. Non penso che in seguito, almeno per un breve tempo, il vostro chiacchierio interiore meccanico andrà avanti così felicemente. Terminerò questo breve Commentario dicendo che quando siete nell’attenzione il vostro chiacchierio interiore si ferma. Dipingere è utile. Quello che dovete capire è che il chiacchierio interiore, se non è controllato vi esaurisce, disperde la vostra forza e, probabilmente, vi procura diverse malattie non necessarie. Una persona troppo arrogante avrà sempre in sé molto chiacchierio interiore, perché quando siete troppo presuntuosi e arroganti, l’attività dell’auto giustificazione è costantemente al lavoro. Ricordate che uno dei propositi di questo Lavoro è realizzare la nostra nullità. Questa comprensione fermerà tutto il chiacchierio interiore e tutto lo spreco di forza che ne deriva. Tuttavia, rimane straordinario notare in se stessi e nelle altre persone quante cose ci sono da rompere, quante devono essere le circostanze avverse per distruggere questa fantasia interiore, questa elevazione interiore, che necessita di così tanta forza per mantenersi.
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COMMENTARI PSICOLOGICI - 479
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Commentari Psicologici
L’insegnamento esoterico non è nuovo. È molto più antico dell’umanità, parlando con precisione, ma, in ogni epoca e a ogni nazione, viene trasmesso sotto nuove forme. Il problema è che le persone non lavorano su loro stesse perché non lo vogliono fare. Si aspettano che tutto sarà migliore di quanto lo è ora e non vedono che sono loro a dover cambiare se vogliono che le cose migliorino. Solamente poche persone possono lavorare e iniziare a cambiare le cose in loro stesse internamente; poche persone possono connettersi a una Terza Forza che non appartenga alla vita stessa. Questo è ciò che cerchiamo di fare. Come ho detto, potete vedere anche da soli che questa Terza Forza, con la quale cerchiamo di entrare in contatto e di trasmettere, non cerca di disperdere le persone, di dividerle, ma le unisce. In una occasione il Sig. Ouspensky disse: “Perché le persone possano unirsi, e farlo nel modo giusto, devono prima imparare un linguaggio comune.” Tutti sapete che cerchiamo, in questo Lavoro, di imparare un linguaggio comune, cerchiamo di studiare le stesse idee e di comprenderle, perché il Lavoro è pieno di nuove idee e di istruzioni pratiche sul come lavorare su noi stessi.
MAURICE NICOLL
Dott. Maurice Nicoll (1884-1953) Studiò medicina a Cambridge, dove si laureò in scienze all’ospedale San Bartolomeo. Studiò psicologia a Parigi, Berlino, Vienna e a Zurigo condusse gli studi con il Dott. C. G. Jung, quando era suo allievo scrisse diversi saggi di psicologia medica e un libro sulla Psicologia dei sogni. Come pioniere della medicina psicologica esercitò la professione all’ospedale di Harley Street. Durante la prima guerra mondiale servì a Gallipoli e in Mesopotamia. Nel 1917 si unì a George Riddoch, fu designato come specialista delle infermità cerebrali e midollo spinale all’Hempire Hospital di Londra, acquisendo notorietà come esponente di nuovi trattamenti. Come membro della commissione, sostenne sempre il fattore psicologico quale componente essenziale nei soldati colpiti dalle granate. Furono suoi collaboratori Henry Head, Farquhar Buzzard, Wilfred Trotter. Con George Riddoch fondò il “Giornale di Neurologia e Psicologia”. Nel 1921 l’incontro con Ouspensky cambiò il corso della sua vita e, dopo aver studiato per un anno in Francia, nell’istituto di Fontainbleau, sotto la direzione di Gurdjieff, riallacciò la sua pratica professionale a Londra rimanendo sempre a stretto contatto con Ouspensky, il quale nel 1931 lo autorizzò a diffondere la dottrina della Quarta Via. Diviene uno dei più importanti espositori del sistema della Quarta Via, che prevede lo sviluppo armonico dell’uomo, agendo simultaneamente sull’aspetto fisico, emozionale e mentale, attraverso metodi psicologici a volte rudi, che incontrano una più chiara esposizione nelle pagine di questo libro.
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Commentari Psicologici dagli insegnamenti di Gurdjieff e Ouspensky secondo volume LA DOTTRINA DELLA QUARTA VIA
MAURICE NICOLL ART DIRECTOR: DAVIDE CORTESI PROGETTO GRAFICO: GOLDEN.BRAND COMMUNICATION
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PIONIERE DELLA MEDICINA PSICOLOGICA ALLIEVO DIRETTO DI GURDJIEFF E OUSPENSKY
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Uno dei grandi obiettivi di questo Lavoro è quello di farci pensare in modo nuovo su tutte le cose, incluso noi stessi. Ouspensky usava dire continuamente che, a un certo punto, l’obiettivo del Lavoro è farci pensare in modo nuovo. Questo vuol dire avere una mente differente. Ebbene, pensare in modo nuovo significa avere una nuova mente e questo implica che se pensiamo in modo nuovo non daremo importanza alle stesse cose di prima. Un cambiamento di mente costituisce la base di tutto l’insegnamento esoterico appartenente al periodo dopo Cristo.