Giuliana Ghiandelli
I 72 NOMI DI
DIO
MANUALE DI MEDITAZIONE CABALISTICA
Prefazione di
Giuseppe Sabato
© Copyright 2005 EIFIS EDITORE Giuliana Ghiandelli Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta in nessuna forma senza il permesso scritto dell’editore. Tutte le immagini sono di proprietà dell’autore. Progetto Grafico Impaginazione Stampa
Davide Cortesi Davide Cortesi Fotolito - Graphicolor Snc, Città di Castello
ISBN 88-7517-029-0 I edizione - dicembre 2005 © 2005 dicembre - EIFIS EDITORE Via A. Gramsci, 83 47100 Forlì (FC) Website: www.eifis.it E-mail: info@eifis.it L’editore non assume responsabilità per un uso improprio delle informazioni contenute in questo libro.
dedica Questo libro è dedicato a Marco Veronesi, per avermi sostenuta, aiutata, sollecitata, nei progetti di elaborazione dei miei testi; e per le sue critiche costruttive che, si sono rivelate preziose, nella realizzazione editoriale, redazione, rilettura del testo, delle mie pubblicazioni.
Ringraziamenti Un grazie al Dott. Prof. Giuseppe Sabato, per la Sua Prefazione a questo mio testo. Un grazie al Dott. Massimo Mantovani, per i Suoi preziosi Insegnamenti. Un grazie a Vittoria Fornari, per i Suoi preziosi Insegnamenti. Un grazie a Giuliana Marcantoni, ad Alida Chierici, alla Prof.ssa Carmela Sutera Sardo, ad Enzo Biagianti, a Gabriella Martinelli, ad Elen Ricci, a Fabio Fabrizio, a Tiziana Grottini, a Lorenzo Carlini, a Tania Bruni, a Carla Campriani, alla Dott.ssa Manuela Miserocchi. Un grazie a tutti Coloro che mi sono vicini ed ai miei Allievi, da cui traggo anche preziosi Insegnamenti. Desidero anche ringraziare Coloro che ho amato, stimato, apprezzato e che ora non sono piĂš vicino a me ďŹ sicamente, ma spiritualmente: sento sempre e costantemente la Loro vicinanza.
Prefazione Leggendo il dattiloscritto di Giuliana Ghiandelli: I 72 Nomi di Dio, la mia mente mi ha riportato indietro nel tempo quando aspirante al discepolato imposi un ritmo alla mia vita, la chiamai disciplina, fu dura, ma fui contento, perché mediante questa forma mi imposi un ritmo regolare mediante il rito e mi resi conto che il ritmo è ciò che realmente designa un rituale. La Divinità opera con il rituale e si sottopone ai cerimoniali dell’Universo. In tal modo il cerimoniale mi fece erigere il Tempio del Signore. Non ero soddisfatto, mancava qualcosa, ero giunto alla soglia, e non riuscivo a varcarla, mancava qualcosa. Nella mente e nel cuore avevo sempre le parole del Cristo “…cercate e troverete” bussate e vi sarà aperto “chiedete e vi sarà dato”, e chiesi: <<Signore, dai forza al mio cuore e potenza alla mia mente, fa ch’io sia colui che osserva e ascolta>>. HAKAMIAH – mi fu sussurrato e la mia forza interiore si manifestò, specialmente nei momenti di grande difficoltà. Conobbi così, per la prima volta uno dei 72 meravigliosi Nomi del mio Signore. Ora l’illuminata Giuliana, nella sua saggezza, mette a portata di mano tanta comunione. Teniamo ben presente che tale comunione può far scaturire la fondazione della nuova chiesa, che non sarà più secondo linee devozionali ed idealistiche, ma avrà la possibilità di avvicinarsi al mondo dell’invisibile tracciando un sentiero che porta al contatto diretto tra il Creato e il Creatore. Dott. Prof. Giuseppe Sabato
INTRODUZIONE Nell’apprestarmi a scrivere questo libro, mi sono chiesta quale avrebbe potuto essere il contributo “nuovo” che avrei potuto fornire alla letteratura sulla Cabala, sia dal punto di vista generale che dal punto di vista particolare, dello specifico argomento che è oggetto del volume, ovvero I 72 Nomi di D-o che si ricavano dall’analisi Cabalistica di Tre Versetti dell’Antico Testamento. Su questi Nomi si è infatti scritto molto, soprattutto in base alla teoria che li concepisce alla stregua di 72 Angeli, che reggerebbero le sorti di specifiche parti del pianeta Terra, di specifici Popoli, di specifici periodi dell’Anno solare e di specifici Individui. Si tratta spesso, invero, di trattazioni che appartengono o al filone della cosiddetta “Cabala Cristiana” o “Cabala Ermetica” e quindi decisamente orientati ad un approccio “Magico” o “Rituale”, o al filone del crescente interesse contemporaneo per l’Angelologia, e quindi orientate ad un approccio fideistico nei confronti dei 72 Nomi, visti alla stregua di vere e proprie Entità Angeliche da invocare nei momenti di bisogno al fine di riceverne l’aiuto ed i favori. Pur non ritenendo che questi due approcci siano necessariamente errati, ho tuttavia constatato che, almeno nei limiti della mia conoscenza, non era presente sul mercato editoriale italiano un manuale, che permettesse un uso pratico dei 72 Nomi svincolato da qualsiasi tipo di approccio fideistico o magico, approccio che non può quindi non essere che di tipo “psicologico ed emozionale”. Non si tratta di una idea nuova: anche Rabbi Yehuda Berg, recentemente salito agli onori delle cronache, per essere il Maestro di Cabala di personalità del calibro di Madonna, ha chiaramente affermato e scritto che l’utilizzo dei 72 Nomi può, e in un certo senso deve, essere aperto anche a coloro che, pur non di Religione Ebraica, desiderino utilizzare il potere intrinseco nei 72 Nomi, per ottenere consistenti e costanti miglioramenti nella propria esistenza quotidiana e nella propria funzionalità di esseri umani, inseriti in una vita di relazione. Da umile studiosa della Cabala Ebraica Tradizionale, ho cercato di mantenere questo tipo di approccio, e le meditazioni presentate in questo volume, sono basate su una serie di corrispondenze e di interpretazioni strettamente tradizionali: nonostante io abbia cercato di tenere la trattazione, ad un livello di immediata ed elementare comprensibilità per tutti (per esempio, limitando al massimo l’esposizione della Cabala nel suo complesso, per la quale rimando
ai volumi citati nella bibliografia, d’altronde questo vuole essere un manuale pratico, volto al raggiungimento di risultati, e quindi la parte teorica, è stata contenuta nei limiti dell’indispensabile) il testo fondamentale di riferimento è, e non poteva non essere, il Sepher Yetzirah (Il Libro della Formazione), con la sua appendice denominata: “Testo Yetziratico” o “Le 32 Vie della Saggezza”. Un’ultima precisazione: per rispetto nei confronti della Cultura Ebraica, il nome della Divinità è stato riportato, in tutto il testo (con due eccezioni, una riguardante il titolo del libro: I 72 Nomi di Dio; e la seconda riguardante il titolo delle Radici: Le Radici dei 72 Nomi di Dio), in forma “incompleta” (D-o), in accordo con il precetto Biblico di “non nominare il Nome di D-o invano”. Giuliana Ghiandelli
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indice prefazione............................................................................... 7 introduzione...................................................................... 9
1 - LA CABALA E I SETTANTADUE NOMI DI D-O.... 15 2 - Lâ&#x20AC;&#x2122;ALFABETO EBRAICO.................................................... 17 3 - I SETTANTADUE NOMI DI D-O................................35 4 - LE MEDITAZIONI.............................................................53
LE RADICI DEI NOMI DI DIO........................................199
BIBLIOGRAFIA...................................................................... 345 BIOGRAFIA............................................................................. 353
1 LA CABALA E I SETTANTADUE NOMI DI D-O Secondo il Sepher Yetzirah, considerato il più antico testo cabalistico mai redatto e comparso per la prima volta nella Spagna meridionale del II o III secolo d.C., D-o creò il Mondo con il Potere delle 22 Lettere dell’Alfabeto Ebraico e dei loro Suoni. Questo concetto, oltre a risultare estremamente famigliare ai cultori della moderna Scienza, che vuole che anche la Materia apparentemente solida, altro non sia che Energia in Vibrazione, spiega il motivo per il quale la Cabala e l’Antico Testamento, siano sempre stati uniti in un rapporto che si può definire solamente Simbiotico: se infatti le Lettere dell’Alfabeto Ebraico, e i Suoni che a loro corrispondono, sono stati e tuttora sono dei veri e propri “Mattoncini della Creazione Divina”, allora il Testo Sacro per eccellenza, l’Antico Testamento, non può non nascondere, al di là del superficiale significato letterale, i segreti e i misteri dell’Universo. Da secoli dunque, l’analisi Cabalistica Tradizionale, si è concentrata sulle lunghe sequenze di Lettere Ebraiche, che compongono i versetti dei Libri dell’Antico Testamento, alla ricerca di significati esoterici e nascosti. Questa analisi portò, in un momento imprecisato, alla constatazione che in tutto l’Antico Testamento, esistono solo TRE versetti consecutivi che siano costituiti dallo stesso Numero di Lettere, nello specifico Settantadue. La circostanza non sfuggì agli studiosi di Cabala, dal momento che il Numero 72 era considerato un Numero importantissimo, addirittura rappresentante il processo di evoluzione dell’Energia di D-o al momento della Creazione; i quali ritennero che le Lettere componenti i Tre versetti, nell’ordine in cui si susseguivano, dovessero celare formule vibratorie ed energetiche di grande importanza.
Probabilmente, dopo lunghe meditazioni e sperimentazioni, gli antichi Maestri di Cabala giunsero alla conclusione che scrivendo i Tre versetti uno sotto l’altro e invertendo la sequenza di Lettere del secondo versetto, si potevano ricavare 72 gruppi di tre Lettere (la Prima del Primo versetto, l’Ultima del Secondo e la Prima del Terzo; la Seconda del Primo, la Penultima del Secondo e la Seconda del Terzo e via di seguito) le cui sequenze vibratorie, erano in grado di sprigionare determinate vibrazioni energetiche e/o i cui significati erano in grado di influenzare positivamente la psiche e la mente, sia conscia che inconscia, dell’uomo. Ma prima di esaminare direttamente questi 72 gruppi di Lettere, è necessario analizzare brevemente il significato delle Lettere dell’Alfabeto Ebraico.
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2 L’ALFABETO EBRAICO Recita il Sepher Yetzirah: “Con Trentadue Vie meravigliose di Saggezza, y h w h, Tetragrammaton degli eserciti, Signore Vivente e Re dell’Universo, D-o Onnipotente Misericordioso, Clemente ed Eccelso ed Elevato e che risiede in Alto, e il cui Nome è Sacro, incise e creò il Suo Mondo con Tre SEFARIM: SEFOR, SIPPUR e SAFER. Dieci SEFIROT BELIMÀ, e Ventidue Lettere fondamentali: Tre Madri, Sette Doppie e Dodici Semplici … UNA: lo Spirito del D-o Vivente, Benedetto Lui e Benedetto (sia) il Suo Nome che è Vivente in Eterno. La Voce, il Soffio e la Parola sono lo Spirito Santo. DUE: Soffio, dallo Spirito incise e plasmò con essi 22 Lettere fondamentali. Tre (Lettere) Madri e Sette Doppie e Dodici Semplici e uno Spirito (o Soffio) da essi. Scolpì e forgiò le Quattro Direzioni del Cielo. Uno Spirito in Ognuno. TRE: Acqua dallo Spirito incise e plasmò con essi (Ventidue Lettere) …” Risulta chiaro, da questo passo, e l’idea viene confermata e sottolineata, in tutto il resto di questo importante Testo Cabalistico, che la Creazione Divina avvenne attraverso una Manifestazione dell’Energia, per mezzo del Suono: le Lettere dell’Alfabeto Ebraico, non sono quindi da considerarsi dei semplici Simboli, anche se ricchi di Significati in relazione alla loro natura, non solo Fonetica, ma anche Ideogrammatica e Geroglifica; ma delle vere e proprie Chiavi Energetiche che, ciascuna con le proprie particolarità e caratteristiche, Manifestano uno dei diversi aspetti, nei quali la Volontà Creatrice di D-o, si particolarizza e differenzia, dando Vita al Mondo, sia della Materia che dello Spirito. È facile, a questo punto, comprendere il motivo per cui la Spiritualità e il Misticiscmo del Popolo Ebraico, si siano soffermati tanto sul Significato delle Singole Lettere e sui loro Valori, sia apparenti che nascosti, nonché sulle loro possibilità di combinazione, finalizzate a creare Vibrazioni Energetiche
Scheda bibliografica Giuliana Ghiandelli I 72 Nomi di DIO Manuale di Meditazione Cabalistica ForlĂŹ, EIFIS Editore s.r.l. 2005 p. 368 cm 24 ISBN: 88-7517-029-0 Cabala, Meditazione, Psicologia, Filosofia, Benessere, Medicina Alternativa