Il Manuale di Ayurveda (Giuliana Ghiandelli)

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collana

GIULIANA GHIANDELLI


© Copyright 2021 EIFIS Editore srl Il Manuale di Ayurveda - Giuliana Ghiandelli I Edizione Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta in nessuna forma senza il permesso scritto dell’Editore. Tutte le immagini e i grafici sono di proprietà dell’autore. Testi: Giuliana Ghiandelli Editing: Paola Lorenzi Art Director: Davide Cortesi Impaginazione: Davide Rosati by marmellatacomunica.com Stampa: LRC Printing (MO) ISBN 978 88 7517 209 1 © 2021 Agosto – EIFIS Editore srl Viale Malva Nord, 28 48015 Cervia (RA) – Italia www.eifis.it - segreteria@eifis.it L’Editore non si assume alcuna responsabilità per l’utilizzo delle informazioni contenute in questo libro. FSC® è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro creata per la promozione di una gestione responsabile delle foreste del mondo. I prodotti con il marchio FSC® sono certificati in modo indipendente per garantire ai consumatori che essi provengono da foreste gestite in modo tale da soddisfare le esigenze sociali, economiche ed ambientali delle generazioni presenti e future, e da altre fonti controllate - www.fsc.org.


GIULIANA GHIANDELLI PREFAZIONE DI GUIDO NATHAN ZAZZU

IL MANUALE DI

AY U R V E D A La scienza della vita a tua disposizione



Il primo baluginante momento di vita come un diamante nel mare, scintillante nel sole del mezzogiorno, fiamma dal vivo bagliore ardente, un nome nuovo, una luce splendente, poi un lieve spostamento e la notte più buia giunge per la prima volta, poi rime liete e dolci canzoni, cuori che si vogliono bene fino a quando ci si ritrova soli, all’alba più luminosa, alle tenebre più profonde, dal sole mattutino ai sogni del crepuscolo, progetti fantastici, e vite che a volte prendono una direzione sbagliata, tali luminose speranze, tali svolte improvvise dalla luce all’oscurità, dalla desolazione alla magnificenza, dalla gioia al dolore, sempre in attesa del domani e di un cambiamento della sorte, un raggio di speranza... con il più lieve gioco della destrezza della mano, l’alterazione di tutti i progetti di una vita di tutti gli scopi... tutto con un impercettibile giro della vita.

Giuliana Ghiandelli


Un ringraziamento particolare a: Alla dott.ssa Elena Benvenuti, dott.ssa Laura Cigolini Gulesu, dott. Leonardo Cigolini Gulesu titolari della Casa Editrice EIFIS. Gerarda Buoninconti e Antonio Ieroschi del Sinape Felsa Cisl Sindacato di categoria con cui condividiamo da oltre 25 anni la divulgazione dello stesso. Al Prof. Guido Nathan Zazzu, cui stimo profondamente, per la sua prefazione. Al dott. Mario Ravaglia per la prefazione alla prima edizione, medico con la M maiuscola che non si fermava davanti all’apparenza della malattia ma andava “oltre” come solo lui sapeva fare. Non sei più tra noi ma sono certa che da “lassù” guidi e proteggi. Per me è stato un onore averti conosciuto e mi mancano tantissimo i nostri scambi culturali. Grazie Mario di essere esistito, persone come te si incrociano una sola volta nella vita! Dedico questo libro a mio Marito, i miei Figli con le amate Nuore nonché Cognate e Cognati per avermi sempre sostenuta e incoraggiata nelle mie iniziative. Grazie!


INDICE Presentazione della Dr. Gerarda Buoninconti...............................................13 Prefazione del Prof. Guido Nathan Zazzu.....................................................15 Prefazione del Dott. Mario Ravaglia.............................................................20 Introduzione................................................................................................23 ORIGINI, STORIA E SVILUPPO NELL’AYURVEDA..............................27 L’Ayurveda nella cultura mondiale...........................................................27 Medicina Occidentale in rapporto all’Ayurveda.......................................28 L’epistemologia........................................................................................38 Le quattro tecniche di conoscenza...........................................................39 I fondamenti dell’Ayurveda.....................................................................40 I cinque elementi.....................................................................................42 Similitudini e differenze la sua legge........................................................43 I tre Dosha e il loro pensiero nell’Ayurveda..............................................45 La funzione dei Tridosha.....................................................................47 SUB-DOSHA: PRANA, TEJAS, OJAS.......................................................51 Le funzioni dei sub-dosha........................................................................53 Lo sviluppo dei sub-dosha.......................................................................57 Sub-dosha e malattie................................................................................59 PRINCIPI E VALORI VEDICI...................................................................61 Saguna: le loro qualità.............................................................................62 Modello della creazione: Samkhya...........................................................63 Aviyakta..............................................................................................63 Maha Guna........................................................................................64 Mahat.................................................................................................65 Manas.................................................................................................66


LA STRUTTURA.......................................................................................67 Microcosmo e macrocosmo.....................................................................67 I cinque involucri....................................................................................68 Involucro del Prana.................................................................................70 I Marma..................................................................................................72 L’involucro del Cibo................................................................................73 Dosha e le loro essenze sottili...................................................................76 I sette strati di tessuto del corpo, Sapta Dhatu.........................................78 Sviluppo e nutrizione dei tessuti..............................................................83 Prodotti che si espellono dal corpo derivati dal cibo, Sarta Mala..............85 I tessuti secondari, Upadhatu...................................................................86 Il sistema vasale del corpo........................................................................87 Costituzione............................................................................................90 CONCETTO DI SALUTE E MALATTIA.................................................95 Le tre cause di malattia............................................................................96 Meccanismo fondamentale alla base di un processo patogeno................100 AYURVEDA E ALIMENTAZIONE.........................................................109 L’alimentazione......................................................................................109 LE REGOLE DELLA VITA QUOTIDIANA...........................................119 Attività e abitudini quotidiane...............................................................120 Il sonno.................................................................................................122 Samskara...............................................................................................123 Viaggio nella coscienza..........................................................................124 Ayurveda, Tantra, Yoga..........................................................................125 Corpo, mente e la sua medicina.............................................................127 LA CURA AYURVEDICA E I SUOI LIVELLI.........................................129 Vata, Pitta, Kapha. Tipi costituzionali....................................................130 Come equilibrare la coscienza attraverso i Guna....................................134 Tipi della mente secondo i Guna...........................................................137 8 - IL MANUALE DI AYURVEDA


Mente: la sua natura..............................................................................139 Come prendere coscienza della mente....................................................139 Considerare la mente come oggetto.......................................................140 Considerare la mente come strumento...................................................141 Consapevolezza e mente........................................................................141 Mente e corpo.......................................................................................142 Posizione della mente.............................................................................143 La natura atomica della mente...............................................................143 Mobilità della mente..............................................................................144 Natura e sensibilità della mente.............................................................145 Dualità della mente...............................................................................145 Difficoltà di controllo della mente.........................................................146 I pensieri della mente.............................................................................146 I cinque elementi della mente................................................................147 Livelli della mente e sue attività.............................................................148 Il Sé.......................................................................................................150 Citta, coscienza condizionata.................................................................152 Composizione della coscienza................................................................153 Natura individuale della coscienza.........................................................154 Funzione di Citta..................................................................................155 Funzioni primarie aggiuntive della coscienza.........................................156 Intelligenza: potere della percezione.......................................................158 Funzioni primarie e addizionali dell’intelligenza....................................160 La mente esterna: campo dei sensi.........................................................162 Organi di azione e cinque sensi..............................................................163 I due lati mentali: emozioni e pensieri...................................................163 Intelligenza e composizione della mente esterna.....................................164 Funzioni della mente esterna.................................................................165 La ricerca dell’identità: Sé ed Ego..........................................................167 Funzioni della mente ed ego..................................................................168 La percezione e l’ego..............................................................................169 L’anima..................................................................................................170 Disturbi psicologici e condizioni della coscienza....................................171 INDICE - 9


PANCHA-KARMA E AYURVEDA..........................................................175 I Quattro elementi della vita: ayu..........................................................176 Anima, Atma.........................................................................................177 La Mente, Manas...................................................................................178 Giusto equilibrio dei Guna....................................................................179 Dieta e stili di vita della mente...............................................................180 I Cinque sensi, Indriya..........................................................................181 Sensi e organi dei sensi: loro struttura....................................................182 Il corpo: Sharira................................................................................183 La teoria dei cinque elementi, Panchamahabhuta...................................184 Spazio, Akash....................................................................................184 Aria, Vayu.........................................................................................184 Fuoco, Agni......................................................................................185 Acqua, Jala........................................................................................186 Terra, Prithvi.....................................................................................186 LE TRE COMPONENTI DEL CORPO.................................................187 Tessuto corporeo, Dathu........................................................................187 Scarti che si devono eliminare, Mala......................................................188 Intelligenza all’interno del corpo, Dosha................................................189 Elementi dei Dosha nel corpo................................................................190 I DOSHA NEL CORPO...........................................................................191 Zona Kapha......................................................................................191 Zona Pitta.........................................................................................191 Zona Vata.........................................................................................192 Stadi di vita dei Dosha...........................................................................192 Digestione.............................................................................................194 Costituzione individuale, Prakriti e dosha..............................................197 Caratteristiche dei tre tipi costituzionali, Dosha.....................................202 Ayu, vita e le sue colonne: Ahara, Vihara, Aushadhi...............................204

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IL LINGUAGGIO DEL CORPO NELL’AYURVEDA.............................207 Come si crea una impressione di vita.....................................................207 Ayurveda: la madre del sistema Medico.................................................210 Elementi ...............................................................................................210 Come cambiare l’immagine...................................................................212 L’immagine attraverso l’interiorità e l’esteriorità.....................................213 Esercizio per aumentare la consapevolezza.............................................216 Sostegno e sicurezza ..............................................................................218 Esercizi per equilibrare i tre Dosha: Vata, Pitta, Kapha...........................220 Sicurezza e sostegno: le funzioni delle membrane...................................225 Tocco del risveglio.................................................................................229 Componenti Ayurvedici del corpo umano ............................................230 YOGA E AYURVEDA...............................................................................235 Dharma e Tattva: filosofie universali dell’Ayurveda e dello Yoga.............236 Lo Yoga e i suoi sentieri.........................................................................242 Lo Yoga e i suoi percorsi........................................................................244 I VARI CORPI DELL’ANIMA..................................................................249 CHAKRA E KUNDALINI.......................................................................255 Nadi: i canali della mente del prana.......................................................259 Il canale della coscienza o mente: Chitta nadi........................................259 Corpo sottile: quattordici canali............................................................262 Le quattordici nadi principali................................................................263 APPENDICE.............................................................................................267 Bibliografia............................................................................................295 Note biografiche e professionali.............................................................297

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PRESENTAZIONE DELLA DR. GERARDA BUONINCONTI

Anni or sono, fui orgogliosa di presentare il testo di Ayurveda, scritto dall’Autrice Giuliana Ghiandelli, ed oggi, con grande ammirazione verso l’Autrice che, prosegue le sue ricerche, studi ed approfondimenti, io ripresento la Sua nuova edizione Ayurveda “la scienza del benessere olistico”. Uno nuovo testo sull’Ayurveda scritto con la professionalità di chi ha scelto di divulgare la conoscenza dell’Ayurveda con una sistemazione organica di tutte le principali tematiche di una scienza millenaria, oggi più che mai attuale e resa accessibile all’uomo occidentale. L’Autrice ha saputo racchiudere tutte le caratteristiche essenziali relative ai concetti, alle pratiche, alle procedure e, soprattutto, ha ampliato le varie sfumature dell’antica Sapienza e Conoscenza delle potenzialità dell’Ayurveda, rendendo la pubblicazione di questo testo, un’opera quasi unica, in quanto, scevra da interessi e orientata al principio di diffondere la cultura del Ben/ Essere Naturale, ossia, un tesoro di conoscenze e rivelazioni, simile a gemme preziose adatte sia ai praticanti dell’Ayurveda, sia a tutti coloro che vogliono capire e riscoprire che, la vita non è mera esistenza, ma così come sapientemente ci descrive con professionalità, la Dr. Giuliana Ghiandelli, la Vita su questo piano dell’Esistenza è meravigliosa e come tale andrebbe gestita secondo “Quattro principali obiettivi dell’Ayurveda”, ossia: Dharma - virtù da seguire, “dovere”; Artha - ricchezza della comprensione, benessere/prosperità; Kama – felicità;


Moksha - libertà/illuminazione. Pertanto, caro lettore, lasciati condurre da quest’opera verso lo sviluppo di una maggiore sensibilità e conoscenza dei principi olistici, elaborati dall’Amica/ Sorella, nonché Dirigente del SINAPE FeLSA CISL, Giuliana Ghiandelli che, sono sicura, contribuiranno ad offrire un ulteriore, valido supporto al benessere della persona. Tu caro lettore, ti accorgerai di come l’autrice ha saputo interfacciare, esaminare e raccogliere le varie sfumature dell’Ayurveda; consentendo anche a non addetti grazie alla sua semplicità e chiarezza di linguaggio, di poter apprendere informazioni e conoscenze, diversamente raggiungibili solo attraverso la consultazione di decine di pubblicazioni, sarai così coinvolto in un piacevole viaggio di Benessere Energetico Naturale. In qualità di Segretario Generale Nazionale, mi congratulo con la Dr. Giuliana Ghiandelli per il lavoro, l’impegno e la professionalità dedicata per la realizzazione di quest’opera, con l’augurio che continui a adoperarsi per offrire ancora perle di conoscenza, per preservare e/o ritrovare il proprio ed altrui patrimonio energetico racchiuso nell’Uomo “Microcosmo nel Macrocosmo”. Gerarda Buoniconti, Segretario Generale SINAPE FeLSA CISL

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PREFAZIONE DEL PROF. GUIDO NATHAN ZAZZU

L’Ayurveda nasce all’interno di un popolo, di cui non conosciamo altro che le loro parole. Arya, così questo popolo chiamava se stesso, che potrebbe tradursi con “I Nobili”, non lasciò altro che parole, non manufatti e nemmeno immagini, solo parole, non mura né altari, solo parole. Un popolo indefinito, di cui ben poco si sa; da dove provenissero, in quale periodo storico siano effettivamente situabili, quasi nulla si sa; tanto che taluni persino mettono in discussione che siano mai esistiti; di loro quel poco che sappiamo è che da loro derivano, attraverso varie mescolanze, i cosiddetti popoli indoeuropei. Come questo passaggio sia avvenuto è all’interno di un indefinito percorso, qualcosa che non ha lasciato tracce. Eppure! Arya attraversano la Storia con le loro parole, scritte. Parole scritte dopo un lungo periodo di trasmissione orale, definite nella forma di scrittura ad un certo momento, in quattro libri, Veda, nella loro lingua vedica, e, soltanto nel V secolo a.C., trasferiti anche in quella lingua, che lentamente diventerà il Sanscrito, lingua degli Indi, e appartenente al ceppo linguistico delle lingue germaniche e delle lingue classiche, greco e latino; così anche queste lingue ci rimandano a quella lingua originaria degli Arya. Parole, parole che altro non sono se non Inni, Inni Sacri, preghiere, litanie. Parole di chi trascorreva la vita totalmente immerso nel Sacro: tutta la realtà è manifestazione vivente del Sacro. Parole di un popolo che si sente parte, direi essenza stessa, del Sacro; popolo che comunica, colloquia con il Sacro nella sua


totalità universale, lo santifica in ogni istante della giornata, in una modalità di relazione che potremmo rendere molto riduttivamente nella nostra cultura con le parole religione e Dio. Riduttivamente perché nella nostra cultura c’è quasi una sorta di separazione fra il creato e Dio: Dio è là, nei suoi indefiniti luoghi, e noi di qua, che lo cerchiamo, se vogliamo, per andare faticosamente da Lui, c’è una soglia che divide il Sacro dal profano. Non così per gli Arya che vivono nel Sacro, parte integrante essenziale del Sacro. Materia, Uomo e la sua coscienza, Assoluto, non c’è confine: ogni attimo del Tempo e ogni parte, anche la più piccola dello Spazio, sono il palpito della vita del Sacro Universale. Fra la Natura, nella sua declinazione più ampia, e l’Assoluto che la governa, ma non da intendersi come effetti di qualcosa che separa, ma soltanto come differenti espressioni della medesima entità, si pone l’uomo, con la sua consapevolezza, al quale compete di mantenere l’ordine del mondo materiale intorno a lui, nel prezioso rispetto della sua sacralità e di rendere costante il canto di lode e di ringraziamento all’Universo, per mezzo di parole, per la dote di consapevolezza che consente a lui, individuo umano, di apprezzare ciò che è intorno, e di goderne nella profondità della coscienza, con la parola, che lo rende unico nell’Universo: parole per rendere grazie di essere unico nella varietà dell’Universo ad avere la parola. Non ci resta di quella gente se non queste parole di contatto con il Divino. Parole che ci aiutano a comprendere che non avevano bisogno di immagini della divinità, perché era lì in mezzo a loro, la vedevano, la conoscevano intimamente; i loro libri hanno nome Veda, che vuol dire conoscere, loro conoscevano il Divino e lo adoravano in un altare nella sembianza di fuoco, Agni, che tutto trasforma, e alla fine del rito distruggevano l’altare perché Agni è nel Sole, che al suo apparire porta “vacche di luce”: meravigliosa simbologia fra il materiale della Natura e l’essenza stessa della vita; l’energia della Luce (Sattva), che vivifica 16 - IL MANUALE DI AYURVEDA


il corpo e apre lo Spirito alla comprensione delle leggi cosmiche, dell’essenza dell’Universo, a cui ognuno deve adeguarsi (Dharma). Le loro parole, raccolte in quattro libri, i Veda, si preoccupano che il corpo dell’uomo, che possiede la parola, strumento necessario per la realizzazione del Dharma, stia in buona salute, non si corrompa, non sia impedito in questo prezioso anelito di giustizia universale. Una grande responsabilità che richiede cura attenta. Questa preoccupazione, espressa soprattutto nel quarto Veda, Atharvaveda, è il nucleo di quella filosofia della salute, che conosciamo come Ayurveda, conoscenza della vita perché il corpo permetta allo spirito di cantare gli Inni all’Assoluto, perché possa camminare sulla via del Dharma, deve stare in buona salute, Swastha, termine che è composto da sta stare e Swa sé, ovvero stare in ss stessi per stare bene bisogna dimorare in sé. Ayurveda è un catalogo di precetti per dimorare in sé. La conoscenza diviene scienza, sapere richiede metodo, il metodo si fonda su regole. Veda è conoscenza e scienza. Ayurveda è conoscenza di come si struttura la vita, in quel percorso fra la nascita e la morte, e la nascita si àncora al concepimento e alla struttura fisica e mentale dei genitori e così via nella successione delle generazioni; non si è solo segmento nell’esistenza, si è parte di una linea che viene da lontano e che si proietta nel futuro. Ayurveda è scienza della vita, perché definisce i risultati di quella conoscenza: vita individuale all’interno della Vita universale. Per comprendere l’Ayurveda, bisogna entrare dentro allo spirito degli Arya, comprendere che la salute è parte integrante di un percorso, che è, per dirla in termini occidentali, religioso, ovvero che l’Uomo è un Tempio di sacralità, che colloca l’Uomo nell’Universo, in una finalità cosmica, che è l’equilibrio di tutto l’Universo: ogni uomo è responsabile di questa costruzione universale, ad ognuno tocca il compito di preservare il suo corpo per poter adempiere alla sua missione.

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Percorso che richiede una conoscenza della vita stessa, per questo dai Veda fino ai grandi maestri del primo millennio a.C. si è scritto tanto sul corpo, sulla sua anatomia, sulla sua fisiologia e su come prevenire la perdita dello stato di salute: condizione che si fonda su un equilibrio di forze energetiche, controllate dal fuoco Agni, che vivifica tutti gli enzimi. Un dettagliato percorso sul sistema corpo, che a noi occidentali può apparire lontano, di difficile decodificazione, soprattutto perché abbiamo distinto la Salute dalla malattia, come fossero entità che funzionano alternativamente, se c’è malattia non c’è salute. È difficile perciò comprendere che la salute o si ha o si è perduta: la malattia per l’Ayurveda è la condizione della corruzione della salute, conseguenza di errori compiuti dall’uomo stesso. Ayurveda è scienza della vita, che indica una via per la salute, che non si esaurisce nella perdita a causa della malattia, ma che va oltre nella considerazione della corporeità fisica intrinsecamente connessa alla mente e allo Spirito; vale ancora la regola del grande medico Sushruta che dopo aver elencato gli elementi che caratterizzano il buon funzionamento del corpo, indicava che per stare bene occorre che i nostri sensi e le suggestioni e le emozioni che ci trasmettono siano tenuti sotto controllo, che il desiderio non turbi la mente, in modo tale che possa in serenità elevarsi. Un percorso che richiede la perfetta conoscenza del corpo, dei suoi meccanismi di nutrimento, respiro, cibo e sonno, la conoscenza degli alimenti adatti a tenere in equilibrio le differenti componenti del corpo stesso, i meccanismi con cui il corpo elimina ciò che non gli serve, gli scarti, gli alimenti e gli strumenti che contribuiscono alla sua elevazione. Giuliana Ghiandelli ha trascritto in una forma lineare, pulita, comprensibile, questo percorso; ne discorre nel modo che è proprio di chi possiede la materia; non la insegna, la racconta rendendola percorribile anche a quanti talvolta si lasciano prendere dallo sconforto di una solo apparente complessità. Giuliana Ghiandelli ci indica la via del Dharma attraverso la salute del corpo, ponendoci 18 - IL MANUALE DI AYURVEDA


nella prospettiva di occidentali scettici e razionalisti, e passo passo ci accompagna per trascorrere da un livello all’altro, tenendoci per mano e suggerendoci che dalle parti nostre certe cose si chiamano in un modo, ma che la sostanza è la medesima, ci porta a comprendere il funzionamento del corpo, che è strettamente connesso a quello della mente e di quanto la mente, con le sue emozioni, possa interferire con il funzionamento del corpo. Giuliana Ghiandelli ripercorre un viaggio nato millenni fa, raccontato senza mai perdere di profondità e di precisione, come si potrebbe raccontare una favola ai nipotini. E, come ogni favola, ha una morale: ritrovare la sacralità del corpo, per rimettersi in viaggio sulla via della realizzazione. Prof. Guido Nathan Zazzu

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PREFAZIONE DEL DOTT. MARIO RAVAGLIA ALLA PRIMA EDIZIONE “AYURVEDA SATTVA DHARMA LA VIA DELLA REALIZZAZIONE” Le menti umane più aperte hanno sempre potuto godere della conoscenza dei nuovi orizzonti e delle visuali sempre diverse della realtà. ‘Veda’ è vedere, visuale e visitare, Ayurveda, sono tutte idee analogiche che assumono particolare interesse quando questi concetti si rivolgono alla vita umana, alla ‘Ayus’ per usare il fonema della tradizione culturale indiana. L’Ayurveda è il più antico sistema ancora praticato per la cura e il benessere della persona umana, vista e considerata in modo unitario ed integrato tra corpo, mente e spirito. La nostra medicina occidentale ha studiato analiticamente l’essere umano: essa oggi appare come un bambino che ha smontato il suo giocattolo più bello per indagarne i segreti; ora, seduto in terra, davanti a tutti i pezzetti, a volte è attonito, non riesce più a ritrovare il senso logico delle varie parti in cui l’ha ridotto e, in cuor suo, piange. (Annik de Souzenelle). Il genitore, nel nostro caso la società civile, lo guarda preoccupato e a volte lo riprende; questo bambino, che potrebbe essere ‘fanciullino’ interiore del medico, non si diverte più nel suo gioco più bello: “giocare a dottore”. Sale alta da più parti la richiesta che l’individuo sia considerato indiviso, armonico. Si ripropongono pertanto in tutta la loro attualità le considerazioni unicistiche, olistiche, che considerano la persona umana come complesso indivisibile, almeno 20 - IL MANUALE DI AYURVEDA


fino alla morte. L’Ayurveda, visuale della persona, purificata da almeno tremila anni di storia, ha già scritto nel suo nome, il senso più profondo della relazione terapeutica. “Ved” è un fonema indoeuropeo, sanscrito da cui il latino ha ricavato “videre” e in cui è come ‘compresso’ quello che la nostra civiltà ha sentito nel momento in cui un medico va a ‘guardare’ la sofferenza umana: una semplice “visione” non basta. Pertanto, lo stesso verbo latino è stato “intensificato” dalla storia, passando da “videre” a “visere”. Neppure questa estensione intensificante è parsa sufficiente. È stato notato che la vita umana si svolge nel tempo attraverso un divenire di azioni e sensazioni. Pertanto, allo stesso verbo “visere” è stata applicata la dimensione del tempo cronologico con la formula del “frequentativo”, cosicché “visere” è diventato “visitare”: i nostri pazienti ci chiedono sempre di essere “visitati”, e non semplicemente ‘visti’ o solo guardati. La lettura ayurvedica della persona si afferma nella sua modernità come espressione tangibile del fenomeno umano complesso e integrato. Come una foresta che non può essere compresa solo da un boscaiolo, o solo da un botanico ma serve anche un poeta così la persona può avere più livelli progressivi di comprensione, specie quando sofferente. Solo il poeta però può cogliere le sfumature delle connessioni e delle interrelazioni del bosco. Nella foresta umana conosciamo gli organi e molte malattie, come “male piante”. Conosciamo poco delle relazioni, delle interrelazioni, delle reciprocità; questo è singolare, visto che noi stessi siamo nati dalla relazione di reciprocità tra nostro padre e nostra madre. Conosciamo poco delle alterazioni vibratorie, oscillatorie permanenti dei tessuti che compongono il nostro corpo. Queste alterazioni, che dovranno essere studiate da strumenti più sofisticati degli spettrofotometri possono costituire il presupposto per uno stato di malattia molecolare e che diventerà poi, pian piano, nel tempo “organica”; solo allora la medicina fenomenologica occidentale, la nostra, riconoscerà l’accaduto, identificando una malattia: essa non ha ancora gli strumenti, PREFAZIONE DEL DOTT. MARIO RAVAGLIA - 21


cosiddetti scientifici, per andare oltre; le grandi malattie croniche sono quasi tutte considerate ‘idiopatiche’. L’intuizione dell’importanza delle interrelazioni fra gli stati e le loro funzioni è il fondamento della metodologia clinica ayurvedica; essa si può degnamente considerare il precursore poetico di una comprensione sub molecolare, biofisica della sofferenza umana anche nei suoi aspetti biologici. La scienza galileiana della riproducibilità nel 2005 ha ancora una comprensione solamente limitata agli aspetti biochimico-molecolari dei fenomeni. La persona che soffre, o anche quella che vuol mantenersi in salute, pone da sempre i suoi ‘perché’. Questo manuale richiamando l’intuizione di una civiltà medica che resiste ai millenni, rappresenta una possibilità di rispondere in modo coerente a questi ‘perché’, che fondamentalmente ruotano attorno al ‘perché’ dell’instaurarsi della sofferenza. Queste domande ricevono spesso, in occidente, risposte incoerenti: alla domanda del paziente “perché da un anno mi sono spuntate le allergie?”, può essere che il medico risponda “Lei ha la reazione allergica a causa della presenza del polline delle graminacee”, (come se il polline delle graminacee fosse sulla faccia della terra da un anno). Il paziente aveva posto un’altra domanda, aveva chiesto un ‘perché’, e non un ‘come…’; sarebbe opportuno che ognuno di noi, anche nella relazione medico-paziente partisse sempre dal presupposto che il nostro interlocutore, in questo caso il paziente è intelligente almeno quanto noi. Questo Manuale di Ayurveda, che l’Autore mi ha riservato l’onore di presentare, rappresenta una possibilità ulteriore di rispondere meglio alla richiesta di vita già insita nella parola ‘medico’ così come espressa nei geroglifici egiziani: il fonema ‘medico’, nell’antico Egitto, significava “signore, accordami la vita”. Dott. Mario Ravaglia 22 - IL MANUALE DI AYURVEDA


INTRODUZIONE

Il termine Ayurveda si traduce letteralmente “scienza della vita”, è una disciplina antica che a tutt’oggi è praticata, le teorie e metodi combinano l’ordinario con lo straordinario. L’ipotesi è che le sue origini risalgono a circa 6000 anni fa, alcune prove deduttive confermano questa ipotesi, mentre altre sostengono che le sue origini risalgono a soli 3000 anni fa. Considerare l’Ayurveda come un metodo valido per il raggiungimento del benessere e della salute, non è esagerato, anche se in Occidente è stato riconosciuto molto più tardi. L’Ayurveda discende dalle tradizioni di antichi sapienti indiani, Rsi, che grazie alla loro illuminata conoscenza avevano la capacità di distinguere tutti gli aspetti della vita onde viverla mantenendosi in buona salute cosicché vivere una vita lunga. In Occidente è stata riconosciuta più tardi, a causa dell’ambiguità di forma del contenuto, che ne ha caratterizzato la storia e lo sviluppo. Infatti, gli Occidentali hanno sovente assegnato ai concetti Orientali, proprio per il loro contenuto, una certa ambiguità, tanto da sembrare non realistico e persino fantasioso. I principali valori Ayurvedici sono i concetti di Sattva e di Dharma. • Sattva: termine sanscrito che si riferisce alla realizzazione della propria vita, ai più alti livelli di purezza, equilibrio, armonia. • Dharma: termine sanscrito riferito all’assunzione delle responsabilità da parte del soggetto quindi imparare a farsi carico della propria vita, sia nel mondo che nella legittimità dell’Universo. Nel VI Secolo a.C., dalla tradizione Buddhista fino all’Induismo, la parola Dharma si riferisce al corpus di raccolta di insegnamenti, di una vita illuminata


di saggezza, sono gli attributi del Buddha, che è uno dei più celebri maestri dell’Ayurveda. Un famoso medico buddhista vissuto nel II Secolo d.C. che fu uno dei Maestri più celebri dell’Ayurveda, introdusse la farmacologia basata sui minerali “Iatro chimica”, che grazie ai suoi notevoli contributi ancora oggi è un simbolo dell’Ayurveda. L’Ayurveda è molto di più di una medicina Indiana, infatti abbraccia completamente gli aspetti della vita, sia nel caso di salute sia di malattie. Il monismo è determinato nell’Ayurveda, infatti, si concentra interamente sull’uomo e sul significato globale della sua esistenza nel mondo. Inoltre, permette di delineare uno stile di vita per sviluppare al meglio le capacità e possibilità personali. I semi principali sono l’autoindagine e l’autocomprensione, ciò permette al soggetto di essere il solo responsabile delle sue azioni, atteggiamento importantissimo in quanto gli consente di assumersi la responsabilità del suo benessere. Quello che ne consegue, nei rapporti interpersonali e sociali, è che nella convinzione di soddisfare il proprio Dharma, doveri e osservanze, porta beneficio anche agli altri. Inoltre, l’Ayurveda concepisce il mondo circostante come: gli animali, le stagioni, i minerali ecc. Questi li considera come qualcosa da rispettare sotto tutti i punti di vista, al fine di promuovere il benessere. L’obiettivo principale dell’Ayurveda è di consentire il cambiamento e la trasformazione personale, sia in senso fisico sia fisiologico. I confronti tra la medicina Occidentale e l’Ayurveda sono utili per dimostrare la similitudine e le differenze, in quanto sia le strategie che le questioni legate alla malattia, sono i problemi fondamentali. Analizziamo le differenze fra le due medicine: la Medicina Occidentale elabora la diagnosi attraverso il metodo scientifico; l’Ayurveda ha l’approccio naturalistico. L’obiettivo dell’Ayurveda è quello di mantenere un ottimo stato di salute attraverso la prevenzione quotidiana. Pertanto, il soggetto sarà così concepito: un essere sarà bio-psicospirituale equilibrato e completo quando si sforza di mantenere sane abitudini attraverso l’attività fisica, la dieta, l’allenamento mentale; atteggiamenti che 24 - IL MANUALE DI AYURVEDA


andranno modificati stagione per stagione al fine di ottenere un’alta qualità di vita. L’Ayurveda favorisce l’armonia, infatti, grazie ai trattamenti preventivi può equilibrare anche impercettibili squilibri sottili e le inevitabili predisposizioni verso alcuni tipi di malattia. Tutto ciò genera la convinzione che ognuno di noi è “medico di se stesso” quindi ha una innata capacità di curarsi da solo. Gli Occidentali curano individualmente ogni malattia, l’Ayurveda, invece, studia il motivo delle condizioni di instabilità e malessere, cioè quelle inclinazioni negative che solo con il tempo si potrebbero sviluppare in vere e proprie patologie. La diagnosi attraverso l’Ayurveda è “vicino all’esperienza” considerando il Pratyaksa, cioè la conoscenza diretta di ogni singolo soggetto attraverso la comprensione percettiva multisensoriale, il metodo cui permette l’anamnesi. La malattia e il malessere si intendono come squilibri funzionali, che organicamente si originano con il passare del tempo, fin dal momento che l’Essere Umano interagisce con l’ambiente. L’Ayurveda tende principalmente a mantenere la salute anziché curare la malattia. Si fonda, infatti, sullo stile di vita, la dieta per migliorare la qualità della vita stessa tenendo controllate quelle propensioni sottili che potrebbero sfociare in vera e propria malattia. Da tutto ciò si determina che la qualità della vita è essenziale. L’Ayurveda costituisce una scelta non adatta a chi preclude gli approcci naturali, spirituali e soprattutto orientati alla consapevolezza. Infatti, questi sono metodi che richiedono impegno motivato, perseveranza, bisogna assumere anche un ruolo attivo nelle questioni inerenti alla salute, ma soprattutto al modo di vivere in generale. Le parti inscindibili dell’Ayurveda sono: coscienza e spiritualità. Alcuni soggetti però preferiscono concentrarsi solo sugli aspetti psicologici, che sono una componente inseparabile, mentre altri preferiscono scegliere le tecniche mediche. L’Ayurveda non è solo la conciliazione tra i punti di vista della salute, filosofia, religione; ma offre, anche, un più ampio orizzonte mentale e una condizione di benessere fisico, così sarà permesso avere maggiore destrezza e sensibilità in INTRODUZIONE - 25


alcuni momenti di vita siano essi relativi ai rapporti sociali, che alla carriera ecc. Le sezioni dell’Ayurveda, Asthanga Ayurveda, sono otto: 1. Kayacikitsa Medicina Interna. 2. Salyatantra Chirurgia. 3. Salakya Tanta Otorinolaringologia e Oftalmologia. 4. Kaumarabbrtya Ostetricia, Ginecologia, Pediatria. 5. Agadatantra Tossicologia. 6. Bhutavidya Psichiatria. 7. Rasayana Medicina del ringiovanimento. 8. Vajikarana Medicina riproduttiva e afrodisiaca. Giuliana Ghiandelli

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IL SEGRETO DELLA SALUTE FISICA E MENTALE NON È NEL LAMENTARSI DEL PASSATO NÉ PREOCCUPARSI DEL FUTURO MA NEL VIVERE IL PRESENTE CON SERIETÀ E SAGGEZZA. LA VITA HA LUOGO SOLO NEL MOMENTO DEL PRESENTE, SE LA PERDIAMO RINUNCIAMO ALLA VITA. L'AMORE DEL PASSATO È SOLO MEMORIA, QUELLO NEL FUTURO È FANTASIA. QUANDO TI PRENDI CURA DI QUESTO MOMENTO, TI PRENDI CURA DI TUTTO IL TEMPO. È QUELLO CHE MI AUGURO DI TRASMETTERVI CON QUESTO TESTO! Giuliana



BIBLIOGRAFIA

Cella, Gabriella Al-Chamali. Ayurveda e salute. Fabbri Editori, Milano, 2003. Frawley, Dr. David, (1996). Ayurveda and the Mind. Lotus Press, Twin Lakes, WI, USA. Trad. it. Ayurveda e la Mente. Edizioni Il Punto d’Incontro, Vicenza, 2000. Frawley, David, (1999). Yoga and Ayurveda. Lotus Press, Twin Lakes, WI, USA. Trad. it. Yoga e Ayurveda. Edizioni Il Punto d’Incontro, Vicenza, 2001. Howten, Donald Van, (1996). Ayurveda and life impressions bodywork. Lotus Press, Twin Lakes WI, USA. Trad. it. Ayurveda e linguaggio del corpo. Edizioni Il Punto d’Incontro, Vicenza, 2001. Iannaccone, Ernesto. Ayurveda. La scienza della pienezza della vita. Tecniche Nuove, Milano, 2002. Joshi, Dr. Sunil V., (1996). Ayurveda and Panchakarma. Lotus Press, Twin Lakes, WI, USA. Trad. it. Ayurveda e Panchakarma. Edizioni Il Punto d’Incontro, Vicenza, 1999. Joythimayananda, Swami, (1996). Ayurveda. Curarsi con l’Ayurveda. Joytinat Publication, Genova.


Lad, Dr. Vasant, (1984). Ayurveda, the science of self-healing. Lotus Press, Santa Fe, New Mexico, USA. Trad. it. Ayurveda. La Scienza dell’Autoguarigione. Edizioni Il Punto d’Incontro, Vicenza, 2002. Lad, Dr. Vasant & Frawley, David, (1986). The Yoga of Herbs. Lotus Press, Twin Lakes, WI, USA. Trad. it. Medicina Ayurvedica. Red, Edizioni, Como, 1996. Morrison, Judith H., (1994). Il Grande Libro dell’Ayurveda. Corbaccio, Milano, 1995. Ninivaggi, Frank John, (2001). Ayurveda. Medicine with a six thousand year old tradition. Psychosocial Press, Madison, Connecticut, USA. Trad. it. Ayurveda. Una medicina con una tradizione antica di seimila anni. Ubaldini Editore, Roma, 2002. Schutt, Karin, (1995). Ayurveda. Sich jung fühlen ein Leben lang. Gräfe und Unzer, Monaco. Trad. it. Ayurveda. La scienza della vita. Red Edizioni, Como, 1997. Svoboda, Robert E., (1992). Ayurveda. Life, Health and Longevity. Arkana, Penguin Books. Trad. it. Ayurveda. Armenia, Milano, 1999. Tiwari, Maya, (1995). Ayurveda: Secrets of Healing. Lotus Press, TwinLakes, WI, USA. Trad. it. I Segreti della Guarigione Ayurvedica. Edizioni Il Punto d’Incontro, Vicenza, 2002.

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NOTE BIOGRAFICHE E PROFESSIONALI DI

GIULIANA GHIANDELLI

Giuliana Ghiandelli è nata a Bologna, sotto il segno del Cancro. Ha conseguito il titolo di Psicologia con Laurea Universitaria (Titolo accademico di diritto Sloveno), presso l’Università Statale di Lubiana – Facoltà di Filosofia – Dipartimento di Psicologia – Lubiana (Slovenia). Ha conseguito il titolo di Doctor: Doctorate Degree, (Ph.D.), Dr. of Hindovedic Psychology, Ayurveda specialty (Titolo accademico di diritto Statunitense), presso il Florida Vedic College at Coral Springs, State of Florida, United States of America. Ha conseguito il titolo di Doctor: Doctor of Naturopathy Science, (Titolo accademico di diritto Statunitense), presso la Leibniz University Institute of Arts and Science at Santa Fe, State of New Mexico, United States of America. Ha conseguito il titolo di Doctor: Doctorate Degree, Ph.D., Dr. of Vaishnava Theology (Titolo accademico di diritto Statunitense), presso la The Yorker International University at New York, State of New York, United States of America. Ha conseguito il titolo di Master in Biodiscipline Naturali, presso la Libera Università Internazionale G.W. Leibniz Istituto Privato di Alta Formazione a Milano, Italia. Ha conseguito il titolo di Naturopatia Olistica, presso l’A.N.T.E.O. “Nuova Era”


– Accademia Nazionale Tecniche Energetiche Olistiche con sede a Capaccio (SA). Ha conseguito il titolo di: Reincarnazione e Karma, Chakra-Biodramma-Rune, Fondamenti di Riflessologia, Analisi Strumentali sulle Intolleranze Alimentari, Fondamenti di Spagiria, presso l’A.N.T.E.O. “Nuova Era” – Accademia Nazionale Tecniche Energetiche Olistiche con sede a Capaccio (SA). Ha conseguito il titolo di Reiki Master. Ha conseguito in data 07.06.2016 l’Attestato di Qualifica di Esaminatore per la figura professionale di Naturopata, n. AJA/2016/Nat003, secondo il processo internazionale UNI EN ISO 17024:2012 per lo Standard UNI 11491:2013 secondo il Regolamento Generale AJA Registrars Europe Srl. È Componente del Comitato Tecnico Scientifico del SINAPE-FeLSA-CISL – Sindacato Italiano NAturopatia Pranopratica Estetologia – Sindacato Nazionale Confederale di Categoria dei Consulenti Operatori delle “Discipline Bio Naturali”, aderente alla FeLSA-CISL. È iscritta all’Associazione degli Psicologi della Slovenia (Slovenian Psychological Association), con sede a Lubiana (Slovenia). È studiosa ed esperta di Psicologia Olistica e Comunicazione; Filosofie Orientali ed Occidentali; Pratiche Spirituali; Scienze Tradizionali dell’India, Discipline Bio Naturali in relazione alle quali svolge la sua attività professionale, in qualità di libero professionista e consulente olistico, docente, autore editoriale, Responsabile di un Centro Studi Olistico con sede a Voghiera (Ferrara) e sede secondaria a Bologna dove si dedica all’evoluzione personale, ricerca spirituale, consapevolezza, risveglio interiore; alla ricerca & sviluppo; all’insegnamento; allo studio dell’UOMO in ogni sua componente Fisica, Psichica, Energetica, Spirituale:

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1. Consulenze (Ricerca & Sviluppo) Consulenze di formazione continua per miglioramento in ambito olistico: a) Individuale, familiare e sociale (crescita interiore e comunicazione). b) Nell’ambiente di lavoro (relazioni più proficue con clienti, colleghi e manager). c) Di pratiche spirituali (sviluppo di conoscenza e distacco emotivo, per una relazione equilibrata con se stessi, con l’ambiente e la natura circostante e con il nostro prossimo). 2. Corsi di Formazione & Seminari (Insegnamento): È docente di Anatomia dello psichismo umano, analogia e simbologia generale, al MASTER Corso di Alta Formazione in “Integrazione fra “Saperi” CONVENZIONALI E NON CONVENZIONALI IN MEDICINA” (analisi e comparazione delle conoscenze antropologiche e filosofiche, fisiche e cliniche dei diversi sistemi di cura), dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna. Organizza inoltre lezioni, conferenze, corsi di formazione e seminari per studenti e docenti presso Istituti Universitari, Centri Studi Internazionali, Centri Culturali, in cui crea lo studio: della Naturopatia Olistica, dei Fiori di Bach, della Pranoterapia, dell’Astrologia, dell’Astrologia Kabbalistica, dell’Astrologia Karmica, della Kabbalah, dei Tarocchi Scientifici, dei Chakra Cabbalistici, dei Settantadue Nomi di Dio, della Meditazione, del Reiki, dell’Autostima, delle Facoltà Psichiche, della Leader e Leadership, della Psicografologia Olistica, della Psicologia Olistica, dei Sogni, dell’Ayurveda, del Karma, della Liberazione dell’Anima, della Psicologia Indovedica, della Teologia Vaishnava, del Vastu … crea il giusto contesto per il miglior approfondimento di tematiche psicologiche in chiave olistica, filosofica, bio naturale, psicofisicoenergetica e spirituale, da riportare nella vita di tutti i giorni…

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3. Autore Editoriale (Studio): È Autore, con contratti per la Casa Editrice EIFIS EDITORE – Cervia (RA). È Autore, con contratti per la Casa Editrice L.S. GRUPPO EDITORIALE – Quarto Inferiore (BO). È Autore, con contratti per la Casa Editrice OM EDIZIONI – Quarto Inferiore (BO). È Autore, con contratti per la Casa Editrice XENIA EDIZIONI – Milano (MI). È Autore, con contratti per Editori vari in visione, con titoli provvisori di prossima pubblicazione. Giuliana Ghiandelli Consulting Centro Studi Olistico Sede: Via Don Minzoni, 11 - 44019 Voghiera (FE), Italia Telefono fisso (+39) 0532818085 - Telefono Cellulare (+39) 3356101649 Sede Secondaria: Via Venturoli, 3 - 40138 Bologna, Italia Telefono fisso (+39) 0516234595 - Telefono Cellulare (+39) 3356101649 www.giulianaghiandelli.com giuliana@giulianaghiandelli.com www.facebook.com/giuliana.ghiandelli Si riceve solo su appuntamento

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Un contributo nuovo, una visione moderna sui 72 Nomi di DIO, che si ricavano dall’analisi cabalistica di tre versetti dell’Antico Testamento. Su questi Nomi si è scritto molto, soprattutto in base alla teoria che li concepisce alla stregua di 72 Angeli che reggerebbero le sorti di specifiche parti del Pianeta Terra, di specifici popoli, di specifici periodi dell’anno solare e di specifici individui.

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Un antico Rabbino, illustrando il sistema cabalistico, disse che un angelo era sceso sulla Terra, prendendo sembianze umane, per dialogare con gli uomini e spiegare l’importante sistema filosofico. Questo simbolo-sistema, è l’albero della vita, che tenta di ridurre sottoforma di diagramma, qualsiasi forza, energia, fattore, anima. È quindi un riepilogo di scienza, psicologia, filosofia, teologia, religione. ISBN 978-8875170547 € 28 pag. 368

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Sai Baba

Ricordare la realtà di un personaggio così straordinario come Sai Baba non è impresa facile, tralasciando tutto ciò che è mondano, l’autore punta all’insegnamento metafisico e spirituale di questo grande Maestro Spirituale. Onorato da oltre cinquanta milioni di persone nel mondo, Sathya Sai Baba rappresenta una pietra miliare nella storia della spiritualità. ISBN 978-8875172114 € 25 pag. 448 + 16 colori


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