Verso un'Economia Gentile (Matthieu Ricard)

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collana

MIND BODY SOUL LIFE


Edizione originale: The Lotus-Born by Yeshe Tsogyal ISBN 978 962 7341 55 0 Copyright © 1993 Erik Hein Schmidt Ogni diritto riservato. Prima edizione di Shambhala Edition nel 1993.

© Copyright 2021 EIFIS Editore srl Verso un’economia Gentile - Matthieu Ricard & Tania Singer I Edizione Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta in nessuna forma senza il permesso scritto dell’Editore. Testi: Matthieu Ricard, Tania Singer Traduzione: Emanuela Lenoci e Tenzin Khentse Editing: Laura Cigolini Gulesu Art Director: Davide Cortesi Impaginazione: Golden.Brand Communication Stampa: LRC Printing (MO) ISBN 978 88 7517 170 4 © 2021 Novembre – EIFIS Editore srl Viale Malva Nord, 28 48015 Cervia (RA) – Italia www.eifis.it - segreteria@eifis.it L’Editore non si assume alcuna responsabilità per l’utilizzo delle informazioni contenute in questo libro. L’editore ha prodotto ogni sforzo ragionevole per il reperimento dei titolari del copyright delle illustrazioni utilizzate in questo libro invano e rimane disponibile a valutare le richieste degli aventi diritto. FSC® è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro creata per la promozione di una gestione responsabile delle foreste del mondo. I prodotti con il marchio FSC® sono certificati in modo indipendente per garantire ai consumatori che essi provengono da foreste gestite in modo tale da soddisfare le esigenze sociali, economiche ed ambientali delle generazioni presenti e future e da altre fonti controllate. www.fsc.org


MATTHIEU RICARD & TANIA SINGER

VERSO

UN’ECONOMIA GENTILE La saggezza del

DALAI-LAMA Conversazioni su Altruismo e Compassione t ra scienziati, economisti e il Dalai Lama


Indice Prefazione di Sua Santità il Dalai Lama................................................. 6 Introduzione: Verso un’Economia Gentile (Tania Singer, Matthieu Ricard e Diego Hangartner)................................. 9 Parte I: Ricerca Scientifica su Altruismo e Comportamento Pro-Sociale

1 - Il Dibattito su Egoismo - Altruismo: una Prospettiva Psicologica (Dan Batson)............................................................................. 23 2 - Empatia e Corteccia Enterocettiva (Tania Singer)..................... 35 3 - Le Basi Neurali della Compassione (Richard Davidson)............ 51 4 - La Prospettiva Buddhista sull’Altruismo (Matthieu Ricard)....... 61 5 - Imperativi Biologici per la Sopravvivenza: Altruismo Riconsiderato ( Joan Silk)......................................... 67

Parte II: Ricerca Economica su Altruismo e Comportamento Pro-Sociale

6 - L’Esperimento del Dilemma Sociale (Ernst Fehr)...................... 81 7 - Primi Pensieri Verso un’Economia Buddhista ( John Dunne)...... 89 8 - L’Economia della Felicità (Richard Layard)............................. 101

9 - Perché le Persone Fanno Beneficenza (William Harbaugh)...... 117

10 - La Punizione Altruistica e la Creazione di Beni Pubblici (Ernst Fehr)............................................................................ 127

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Verso un’Economia Gentile


Parte II: Introdurre la Pro-Socialità nei Sistemi Economici

11 - Profitto con una Finalità (Antoinette Hunziker-Ebneter).......... 141

12 - Cosa può fare la Micro Finanza? (Arthur Vayloyan)................. 151

13 - Il Barefoot College, “Università dei Piedi Scalzi” (Sanjit “Bunker” Roy)............................................................... 163

14 - Leadership Compassionevole (William George)....................... 177

Conclusione: la Compassione non è un Lusso (Moderatore: Joan Halifax)....................................................... 187

Appendice

Appendice I: ringraziamenti................................................... 213

Appendice III: hanno partecipato a questo libro..................... 219

Appendice II: il Mind and Life Institute................................ 215

Indice

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Prefazione di Sua Santità il Dalai Lama

Viviamo in un mondo davvero interconnesso. Nell’economia mondiale contemporanea, i destini dei popoli, persino delle nazioni ed addirittura dei continenti, sono inestricabilmente collegati. Questo livello di integrazione economica senza precedenti ha portato prosperità a numerosi Paesi ed ha elevato il livello di vita delle persone. Tuttavia, è innegabile che abbia allo stesso modo dilatato il divario crescente tra i ricchi e i poveri, non solo tra le nazioni, ma anche al loro interno. Come colmare questo divario tra ricchi e poveri? Questa preoccupazione suscita numerosi quesiti. Si può fare qualcosa per rendere i nostri sistemi economici più equi? Il principio alla base del nostro sistema capitalista moderno - ovvero, che la mano invisibile1 del mercato assicura una efficacia durevole - è tuttora valido nell’universo globalizzato di oggi? Nei nostri sistemi economici c’è ancora spazio per una potente motivazione positiva a beneficio dell’uomo, come l’altruismo? O ancora, l’affermazione comune secondo cui il comportamento egoista è più ampiamente ricompensati, è verificabile? La crescita misurata in termini di prodotto interno lordo (PIL) è il miglior indicatore del progresso di una nazione? Infine, il punto senza dubbio più importante, dobbiamo analizzare il nesso tra i sistemi economici e la nostra ricerca della felicità. 1 - Il concetto di mano invisibile è stato elaborato dal filosofo ed economista scozzese Adam Smith (17231790). Secondo questa teoria, le azioni guidate unicamente dall’interesse personale possono contribuire al benessere ed alla ricchezza di tutti. (N.d.T.)

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Verso un’Economia Gentile


Numerose personalità di sono riunite a Zurigo, in Svizzera, sotto l’egida dell’Istituto Mind and Life, per dibattere in due giorni su tali quesiti oltre ad altri problemi. La questione principale di questa conferenza, “Qual è la rilevanza della motivazione pro-sociale e dell’altruismo nei sistemi competitivi, come quello economico predominante in Occidente?”, si pone con una urgenza cresciuta alla luce della crisi finanziaria mondiale del 2008. Tra i partecipanti vi erano psicologi, specialisti di meditazione e neurologi che lavorano sui fondamenti della presa di decisione in economia, della cooperazione, del comportamento pro-sociale, dell’empatia, della compassione, ma anche di altri oratori che hanno tentato di sviluppare sistemi economici innovativi. Ho avuto la possibilità di partecipare a queste stimolanti discussioni. Nel corso di questa conferenza, è divenuto sempre più evidente come sia imperativo ripensare dalle fondamenta il dominio dell’economia, che deve ampliare i suoi orizzonti, tenendo conto dei problemi della giustizia, di una distribuzione più sua, ma anche di considerare i suoi impatti a livello sociale ed ambientale. Nel dominio economico, si assiste ad una presa di coscienza crescente rispetto all’importanza dell’etica e della compassione: dopotutto, l’economia implica l’attività umana, il cui obiettivo essenziale è di promuovere un miglior livello di felicità e alleviare la sofferenza.

Sua Santità il Dalaï-Lama, è la guida spirituale del Tibet. È considerato dai buddhisti tibetani la reincarnazione del Bodhisattva della Compassione. Dal 1959, Tenzin Gyatso, il XIV Dalaï-Lama, vive in esilio a Dharamsala, nel nord dell’India, dove si è rifugiato dopo l’invasione del Tibet da parte della Cina. Premio Nobel per la Pace nel 1989, ha riconosciuto la sua lotta non violenta a favore dalla liberazione del suo Paese. Il Dalaï-Lama viaggia in tutto il mondo e ha pubblicato numerose opere per insegnare il buddismo Tibetano e diffondere il suo messaggio di pace, tra le quali Che cos’è il buddismo, La strada che porta al vero, Conosci te stesso, Come vivere felici in un mondo imperfetto. Prefazione

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INTRODUZIONE

Verso un’Economia Gentile (Tania Singer, Matthieu Ricard e Diego Hangartner)

Oggigiorno quando accendiamo la televisione o prendiamo un quotidiano, sembra che siamo costantemente bombardati da discussioni circa un’incombente crisi finanziaria e sui suoi possibili rimedi. Molte delle

soluzioni proposte non affrontano il problema in profondità, mirano invece semplicemente a riprendere gli affari come al solito. Le persone riconoscono sempre più le carenze di tali approcci e la necessità di ripensare ai nostri

sistemi economici ed alle nostre azioni su un livello individuale e globale. Per

molti, semplicemente prevenire un’altra crisi finanziaria non è sufficiente. Nel mondo, giovani e famiglie, studenti e lavoratori, attivisti e politici stanno chiedendo maggiore attenzione, sostenibilità, un’economia equilibrata che

non soddisfi i desideri di pochi eletti, ma che benefici la comunità mondiale

attraverso compassione e umanitarismo ed offra un’attenzione a lungo termine per le future generazioni ed il destino della biosfera. È possibile un


tale sistema? Come sarebbe e come cambierebbe il nostro mondo? Nell’Aprile del 2010 studiosi di fama mondiale provenienti da diverse discipline come economia, neuroscienza, filosofia, pratica contemplativa ed affari si sono riuniti con Sua Santità il Dalai Lama in Svizzera a Zurigo per esaminare questi interrogativi ad una conferenza intitolata “Altruismo e Compassione nei Sistemi Economici”, organizzata ed ospitata dal Mind and Life Institute. Il Mind and Life Institute è sorto da una serie di dialoghi interdisciplinari tra Sua Santità il Dalai Lama, scienziati, filosofi e meditatori per investigare la mente e la natura della realtà e conseguentemente promuovere il benessere sul pianeta. Fin dal 1987 questi dialoghi hanno esplorato una vasta gamma di argomenti, dalla fisica, cosmologia, ecologia ed etica, alle emozioni distruttive e l’educazione1. Per molti aspetti “Altruismo e Compassione nei Sistemi Economici” è stata una delle conferenze più ambiziose del programma Mind and Life. È il risultato della visione della neuro scienziata Tania Singer. Nel 2006 Tania si è unita al programma di ricerche presso l’Università di Zurigo che riuniva psicologi, neuro scienziati ed economisti per esaminare le basi della pro socialità umana e della cooperazione. Nel frattempo, micro economisti come Ernst Fehr (successivamente uno degli oratori della conferenza)2 avevano già mostrato che le persone tengono conto dell’equità durante gli scambi economici; tuttavia esistono modelli economici basati principalmente su preferenze egoistiche. Concetti di compassione e motivazione altruistica, che erano frequentemente studiati in psicologia ed erano l’obbiettivo delle pratiche Buddhiste altamente sviluppate, erano ancora estranei allo studio dell’economia ed al mondo economico applicato. Tania ha voluto riunire queste discipline per esplorare come il sistema economico competitivo potesse riconciliarsi con i valori umanitari e la motivazione pro-sociale. Lei propose l’idea al Mind and Life, unendo le sue forze con il responsabile del 1 - Per saperne di più sul Mind and Life Institute visita www.mindandlife.org 2 - Vedi capitoli 6 e 10.

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Verso un’Economia Gentile


Mind and Life Europe Diego Hangartner e l’autore Francese e Monaco Buddhista Matthieu Ricard, ebbe inizio la pianificazione della conferenza. All’inizio, alcuni studiosi domandavano come il Buddhismo e gli studi contemplativi potessero prendere parte al dibattito sull’ economia. I due gruppi di idee sembravano divergenti; il primo riguardava la compassione, la semplicità spontanea e la riduzione della sofferenza, l’altro il perseguimento del bene materiale e delle condizioni esterne di comodità e benessere. Tuttavia questi sistemi avevano anche qualcosa di importante in comune: erano entrambi designati a favorire la felicità umana. Hanno mantenuto le loro promesse? Tania, Diego e Matthieu si chiedevano cosa sarebbe successo se queste discipline si fossero incontrate in una conversazione con la neuroscienza, filosofia ed affari. I partecipanti alla conferenza sarebbero riusciti ad immaginare un sistema economico che fornisse sia prosperità materiale che benessere umano? I dialoghi che ne seguirono fornirono informazioni sulla natura dei sistemi economici e comportamenti e offrirono un nuovo modello di homo economicus come essere fondamentalmente pro-sociale.

Verso un’Economia Gentile “Ciò da cui iniziamo è questa premessa: poiché ciò che cerchiamo è la felicità, le risorse più preziose sono quelle che portano a questo obiettivo.”3 Molte persone ritengono che il denaro e la felicità siano inestricabilmente connessi, crescono e diminuiscono insieme. Più soldi abbiamo e più cose possediamo, più felici siamo. Allo stesso modo, se abbiamo meno soldi e meno cose, la nostra felicità diminuisce. In una certa misura, questo è vero.

3 - Vedi capitolo 7.

Introduzione

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Le persone che sono sfuggite ad una assoluta povertà e possono esercitare qualche libertà finanziaria mostrano maggiori possibilità di felicità di coloro che lottano per soddisfare le loro necessità di base. Per un po’, all’aumentare del reddito, aumenta anche la felicità4. Ma questo aumento è lento e alla fine si arresta. I redditi nel mondo sono aumentati significativamente fino dagli anni ’60, ma i livelli della felicità sono ristagnati. Perché? Questo è dovuto in parte al confronto sociale. Tendiamo a valutare il nostro successo individuale basandoci sul reddito in confronto ai nostri coetanei, di conseguenza aumenta il reddito all’interno di un gruppo di persone ma non necessariamente comporta un incremento della felicità collettiva5. Questo può anche essere spiegato da una fondamentale verità del Buddhismo: che la felicità si basa sulle condizioni degli altri piuttosto che su ciò che possediamo, il nostro conto corrente o il nostro stato assistenziale, è sempre limitato e ingannevole. Pensate a quando avete comprato una nuova auto per la prima volta o avete ottenuto un aumento. Come vi siete sentiti? Una volta che sono passate poche settimane o mesi questa sensazione di eccitazione e contentezza rimane? Probabilmente no. Il problema è che molti di noi, anziché imparare da questo e ricercare una più profonda e durevole fonte di felicità, ci facciamo intrappolare in un circolo di desiderio e insoddisfazione. Alla fine più soldi non creano più felicità ma semplicemente un desiderio di più soldi, un’altra auto, un aumento più sostanzioso. Questo circolo può produrre avidità, attaccamento e a volte persino l’intenzione di danneggiare gli altri per soddisfare il proprio interesse egocentrico. La ricerca dello psicologo Tim Kasser ha mostrato che le persone con valori primari materialistici sono infelici, mancano di empatia, hanno pochi amici ed hanno sempre una salute peggiore rispetto a coloro che danno

4 - Vedi capitoli 8 e 11. 5 - Vedi capitolo 8.

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Verso un’Economia Gentile


maggiore importanza ai valori interiori6. Finora le teorie economiche hanno a lungo dichiarato che le persone sono fondamentalmente interessate a se stesse, ed è per questo che l’economia capitalista può funzionare solo per fornire opportunità a quelle persone che antepongono i propri desideri a tutto. Come Adam Smith disse nel suo “Wealth of Nations”: “Non è per la benevolenza del macellaio, il birraio od il panettiere che ci aspettiamo il nostro pranzo, ma dal riguardo che hanno verso i propri interessi. Noi non ci rivolgiamo alla loro umanità ma al loro amor proprio e non parliamo mai a loro delle nostre necessità ma solo dei loro vantaggi”7. Allo stesso modo, uno dei fondatori del sistema economico neoclassico Francis Edgeworth,scrisse: “Il principio primo dell’economia è che ogni agente viene attivato solamente dal proprio interesse”8. Per fortuna questa non è l’intera storia. Recenti ricerche suggeriscono che ognuno di noi possiede una grande capacità, probabilmente persino una propensione biologica, per la compassione, la cooperazione e l’altruismo9. A differenza del denaro, queste risorse interiori possono essere generate senza limite, come l’amore... possono essere infinite10. Al fine di sviluppare e promuovere la pratica dell’altruismo, dobbiamo comprendere chiaramente cos’è e come questa è relazionata alla prosperità umana. Come hanno scoperto i partecipanti alla conferenza, questo non è così semplice da stabilire. La psicologia e le tradizioni contemplative come il Buddhismo, sostengono che l’altruismo è una motivazione ad agire per il beneficio degli altri. Questo consente la possibilità di un’azione compassionevole che ha un beneficio positivo anche per colui che lo compie. Fin tanto che l’intenzione principale è quella di aiutare le altre persone e 6 - Tim Kasser 2003. The HighPprice of Materialism. Cmbridge: MIT Press. 7 - Adam Smith (1776) 2008. The Wealth of Nations. New York: Oxford Univeristy Press, libro I capitolo 2. 8 - Edgeworth F.Y. (1881) 1967. Mathematical psychis, an essay on the application of mathematics to the moral sciences. Ristampe del Economic Classics. New York: Augustus M. Kelley Publishers, 16. 9 - Vedi capitoli 3 e 5. 10 - Vedi capitolo 14.

Introduzione

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non noi stessi, questo è comunque altruismo. Al contrario, gli economisti si interessano principalmente di osservare il comportamento o l’azione piuttosto che la motivazione. Immaginiamo qualcuno che fa una donazione di beneficenza perché la fa sentire una buona persona. Probabilmente tutto ciò che ha fatto è sostituire un tipo di azione egoistica, per se stessa (per un profitto economico) con un altro tipo di azione per se stessa (per un profitto emozionale). Ma in accordo con gli economisti comportamentali ed evoluzionisti, questo è comunque altruismo, dal momento che comporta un costo economico e beneficia qualcun altro, anche se è stato fatto per soddisfare il proprio ego. Immaginiamo che il panettiere di Adam Smith sia altruista. Vede che siete affamati e non avete denaro. Desiderando di alleviare la vostra sofferenza e sostituirla con benessere, vi dà del pane gratuitamente. Nonostante il panettiere abbia perduto qualche introito potenziale in questa transazione, egli ha comunque ottenuto qualcosa. Quando vede che accettate il pane, il centro di gratificazione nel suo cervello si attiva ed egli prova piacere11. Lui è beneficiato inoltre dal fatto che ha eliminato la causa della propria sofferenza, la dolorosa esperienza di guardare un’altra persona soffrire12. Se il panettiere dona del pane senza aspettarsi nulla in cambio, la sua motivazione è altruistica, persino se si sentirà bene ripensando all’azione compiuta. Se donare il pane è per sentirsi bene con se stesso, per alleviare un suo senso di colpa, o per evitare critiche per la sua avarizia, la sua motivazione è egoistica. Ma in entrambi i casi, una persona affamata è stata nutrita. Di fronte alla sofferenza altrui, alcune persone potrebbero scegliere semplicemente di andarsene per non dover più osservare quella situazione disagevole. Altri potrebbero essere portati a pensare che ciò comporterebbe un proprio guadagno economico, o che potrebbero essere penalizzati se

11 - Vedi capitolo 9. 12 - Vedi capitolo 1.

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Verso un’Economia Gentile


non lo fanno13. Altri ancora potrebbero accontentarsi di lasciare che l’aiuto venga da qualche altra parte. Sembra che siamo molto più abili nell’evitare la nostra sofferenza che nell’alleviare la sofferenza altrui, anche se quest’ultima porta enormi vantaggi. Quindi come creiamo un sistema nel quale le persone contribuiscono direttamente e regolarmente al benessere degli altri? Noi siamo tutti integrati in un mondo sociale che influenza molto il nostro successo o insuccesso, così come le nostre prospettive e decisioni. Quando l’economia globale collassò nel 2008, non furono solo le persone egoiste a perdere soldi e a soffrire, ma anche le persone caritatevoli. In realtà furono le persone più povere a soffrire maggiormente14. Noi non possiamo permetterci a lungo di pensare a noi stessi come esseri isolati. Il nostro benessere è interdipendente (un’altra verità largamente esposta dal pensiero Buddhista) ed è diventato sempre più un fatto culturale e di mercato, le persone nel mondo si scambiano sempre più beni ed idee. Come disse Sua Santità il Dalai Lama a Zurigo: “Io dico spesso alle persone che dovremmo eliminare la parola loro. Noi dovrebbe essere sufficiente, l’intero mondo è parte di noi... Economicamente, ad ogni livello, noi abbiamo bisogno degli altri. Io voglio la felicità, pertanto per realizzarla ho bisogno di voi”15. Il mondo necessita di un drastico riorientamento dei nostri sistemi economici. Dobbiamo tenere conto dei costi interni, sociali e ambientali del profitto economico e viceversa. Gli studi precedenti delle discipline contemplative hanno rivelato la nostra abilità di trasformare letteralmente i nostri percorsi neurali attraverso l’addestramento mentale16, forse anche qui dobbiamo trascendere i nostri sistemi attuali e creare un’economia più olistica e solidale.

13 - Vedi capitolo 6 e 10. 14 - Stiglitz, Joseph E. 2012. The Price of Inequality: How Today’s Divided Society Endangers Our Future. New York: W.W. Norton & Company. 15 - Vedi capitolo 8. 16 - Per saperne di più vedi le pubblicazioni ed iniziative di ricerca del Mind and Life nell’appendice II.

Introduzione

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Per molti di noi la risposta non è iniziare a dare via tutto. Dobbiamo capire

come dare, le motivazioni, le circostanze e le pratiche che renderanno il

nostro dare più efficace possibile. Non voglio essere semplicistico, ma la ricerca presentata in questo libro è motivo di grande speranza. Ci dice

che l’altruismo può essere imparato e coltivato e che i suoi benefici sono

profondi. Noi crediamo che sia possibile trasformare le nostre politiche economiche ed azioni in una forza positiva, una forza che soddisfi sia a corto che a lungo termine le aspirazioni per la protezione dell’ambiente, la prosperità materiale ed una significativa personale soddisfazione per tutti.

Descrizione dei capitoli Questo libro racconta i dibattiti che si sono tenuti alla conferenza “Altruismo e Compassione nei Sistemi Economici” nell’Aprile 2010 a Zurigo. Le

trascrizioni sono state pubblicate per contenuto e chiarezza, ma il libro rimane una fedele rappresentazione degli eventi. Il libro è diviso in tre sezioni: contributo scientifico (parte I, capitoli 1-5), prospettive economiche

e Buddhiste sull’altruismo (parte II, capitoli 6-10), così come esempi

dell’altruismo nella pratica (parte III, capitoli 11-14). La conclusione offre

una sintesi di queste prospettive e ci fornisce delle linee guida per il futuro. Ogni capitolo si basa su una presentazione individuale del convegno. I

capitoli sono presentati in gran parte nello stesso ordine in cui è avvenuta la presentazione (una eccezione particolare riguarda Tania Singer, le cui

due presentazioni sono state qui combinate a formare il capitolo 2). Ogni relatore descrive come prima cosa la sua ricerca e le sue iniziative, quindi

apre il tavolo di discussione con i colleghi partecipanti al dibattito. Come in molte conferenze, la presentazione (e la pausa per il tè!) ogni tanto

andavano per le lunghe, così ad alcune sessioni veniva concesso più tempo che ad altre.

Sua Santità il Dalai Lama ed il suo traduttore in inglese da lungo tempo 16

Verso un’Economia Gentile


Thupten Jinpa hanno partecipato ad ogni sessione. Sua Santità può

seguire complessi ed articolati argomenti scientifici e filosofici in inglese, ma qualche volta sceglieva di parlare in tibetano. In questi casi durante la conferenza, Jinpa traduceva cosa Sua Santità aveva detto in inglese. In

questo libro abbiamo riportato la trascrizione tradotta degli interventi di

Sua Santità con le sue stesse parole, senza nessun apporto del ruolo di Jinpa,

fatta eccezione per i suoi contributi alla discussione dal suo punto di vista. Durante la conferenza, altri relatori occasionalmente hanno usato parole o frasi in tibetano per descrivere un particolare fenomeno. Il Tibetano è

mostrato foneticamente nel testo con la traslitterazione di Wylie in note a fondo pagina.

Nel capitolo 1 Dan Batson approfondisce il dibattito egoismo-altruismo, chiedendo se gli esseri umani sono sempre motivati da qualcos’altro che

non sia il proprio interesse. Nel capitolo 2 Tania Singer riesamina la ricerca

neurale sull’empatia, compassione ed altri sistemi motivazionali negli umani, mettendo in discussione la misura in cui possiamo autoregolare queste

potenti emozioni. Nel capitolo 3, Richard Davidson presenta i dati sulle differenze nei comportamenti pro-sociali tra i bambini, praticanti esperti

nella meditazione sulla compassione e individui che hanno compiuto un addestramento sulla compassione. Nel capitolo 4, Matthieu Ricard fornisce

una comprensione Buddhista di base sull’altruismo e discute sulle sue possibili applicazioni negli ambiti laici come ad esempio nella professione infermieristica. Joan Silk completa la sezione I del capitolo 5 discutendo gli episodi di altruismo nei primati i cui fattori motivazionali potrebbero non esserlo, o piuttosto esserlo totalmente.

Nel capitolo 6, Ernst Fehr descrive l’esperimento del dilemma sociale, che delinea la fiducia delle persone in altruismo e reale altruismo e contemporaneamente introduce l’idea della sanzione altruistica. Nel capitolo

7, John Dunne parla dalla prospettiva Buddhista sostenendo che la vera

felicità si basa su risorse interiori che possono essere coltivate senza limite. Nel capitolo 8, Richard Layard, domanda se la crescita economica conduce Introduzione

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sempre all’aumento della felicità. Nel capitolo 9, Bill Harbaugh riesamina

la ricerca sui costi economici ed i benefici psicologici della beneficenza. Propone il “warm-glow altruism” (l’altruismo del caldo bagliore) come

un’importante motivazione altruistica al donare. Nel capitolo 10, Ernst Fehr fa un passo indietro per chiedere perché l’altruismo sia importante e

come possa risolvere i problemi sociali. Egli lo collega alla creazione di beni pubblici ed al loro ruolo nelle società eque.

Nel capitolo 11, Antoinette Hunziker-Ebneter dimostra che investimenti

intelligenti possono generare allo stesso tempo profitti sociali, ambientali ed economici.

Nel capitolo 12, Arthur Vayloyan descrive un pionieristico programma di

micro finanza che collega i benestanti ai poveri al fine di aiutare le persone a sollevare se stesse dalla povertà. Nel capitolo 13, Bunker Roy descrive

il Barefoot College (Univerità dei Piedi Scalzi), un sistema educativo

alternativo che respinge una comprensione elitaria della conoscenza, per

valorizzare la saggezza popolare e rurale. Nel capitolo 14, Bill George discute le qualità dei veri leader, come vengono scoperti e promossi, cosa ci aspettiamo da loro e al servizio di quali interessi sono.

Nella conclusione, Joan Halifax si unisce agli altri relatori per riassumere le discussioni dei giorni precedenti ed affrontare le domande sorte durante l’evento, inclusi i ruoli di genere e l’intelligenza nell’altruismo. Sua Santità riconosce i molti segni di speranza del progresso e ci ricorda la suprema

importanza di favorire l’etica secolare. Nell’insieme i capitoli dipingono

un’immagine sorprendente delle possibilità latenti per trasformare definitivamente il modo in cui noi pensiamo riguardo ai mercati, le comunità ed il potenziale umano di compassione, empatia e felicità.

Negli ultimi tre anni si sono verificati molti progressi nel fiorente campo della neuroeconomia. Diversi oratori della conferenza sono stati invitati a partecipare a simposi come il Forum Economico Mondiale ed il Simposio

Economico Globale, inclusi Richie Davidson, Richard Layard, Ernst Fehr, Bill George, Bunker Roy, Joan Halifax, Matthieu Ricard e Tania Singer. 18

Verso un’Economia Gentile


Altri partecipanti hanno collaborato a progetti tesi ad incrementare la felicità globale (Richard Layard), portare elettricità prodotta da energia solare, raccolta d’acqua piovana, salute e iniziative educative alle comunità Himalayane ed Indiane (Sua Santità il Dalai Lama, Bunker Roy e Matthieu Ricard). Dan Batson e Matthieu Ricard hanno inoltre collaborato ad una ulteriore ricerca e testi sull’altruismo. Queste sono solo alcune delle numerose iniziative che sono state prese dalle persone che si sono incontrate per la prima volta o che sono state ispirate proprio in occasione di questo meraviglioso evento. È stato un privilegio prendere parte a questo innovativo simposio a Zurigo ed è un piacere in egual misura presentare questo libro. Noi speriamo che serva come ispirazione per i lettori, pensatori ed operatori compassionevoli ovunque, per partecipare alla creazione di un sistema economico pro-sociale a beneficio di tutti.

Introduzione

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P R I M A PA R T E

Ricerca Scientifica su Altruismo e Comportamento Pro-Sociale



UNO

Il Dibattito su Egoismo – Altruismo: una Prospettiva Psicologica (Dan Batson)

Dan Batson, è psicologo sociale sperimentale, professore emerito alla University of Kansas e l’autore di “Altruism in Humans” (Oxford University Press 2011). La sua ricerca si focalizza sull’esistenza della motivazione altruistica, le conseguenze comportamentali della religione e la natura delle emozioni morali. La presentazione di Dan approfondisce il dibattito su egoismo – altruismo. Egli mette in dubbio il presupposto comune Occidentale che gli esseri umani sono sempre motivati da un interesse personale fornendo prove sperimentali che l’altruismo esiste e che sorge dalle sensazioni di interessamento empatico. Nel seguente dibattito, i partecipanti confrontano la ricerca di Dan con le concezioni Buddhiste di come le persone possono coltivare l’altruismo e le circostanze nelle


quali l’altruismo può essere esteso agli estranei e membri al di fuori del nostro gruppo.

Vostra Santità, io so che Lei è profondamente convinto che l’altruismo e la

compassione giocano un ruolo cruciale nella vita umana e che per molti anni Lei ha coltivato queste qualità attraverso la sua pratica spirituale; quindi

ci ha un po’ sorpreso sentire che nel pensiero occidentale, in particolare in psicologia ed economia, ci sono molti dubbi e dibattiti sul fatto che

altruismo e compassione esistano veramente. C’è la convinzione che tutte

le azioni umane, non importa quanto nobili e apparentemente altruistiche, sono motivate da interesse personale o egoismo. La domanda è sempre: “Io cosa ci guadagno?” Come psicologi della ricerca, i miei colleghi ed

io abbiamo provato ad affrontare questo problema e vedere se l’opinione occidentale è corretta.

Vorrei iniziare parlando del dibattito su egoismo-altruismo. Lasciatemi

spiegare cosa significano questi termini. In questo dibattito, l’egoismo è

uno stato motivazionale che ha come obiettivo finale l’incremento del proprio benessere personale. Questo contrasta con l’altruismo, uno stato

motivazionale che ha come obiettivo finale l’incremento del benessere altrui. Quello che intendo come “obiettivo finale” qui non è la causa prima ed ultima, ma cosa la persona sta veramente cercando in quella situazione.

Questo è diverso da un obiettivo strumentale, che è qualcosa che si persegue come mezzo per un altro fine. La ragione per la quale questa è

un’importante distinzione è che l’egoismo e l’altruismo possono entrambi motivare il comportamento di aiuto e cooperazione, anche se l’aiuto è molto

costoso. Ma l’egoismo sostiene che tutte le azioni di gentilezza verso gli altri

hanno l’obiettivo ultimo di aumentare il proprio benessere. Per esempio, una persona potrebbe cercare di stare bene con se stessa, o sentire un caldo bagliore (warm glow), o evitare sensi di colpa.

La domanda quindi diventa, gli esseri umani in realtà sono capaci di

altruismo? Nel pensiero occidentale la visione dominante è l’egoismo 24

Verso un’Economia Gentile


universale. Qui c’è una simpatica descrizione di questa visione da parte di Duc de La Rochefoucauld: “L’amore più disinteressato è, dopotutto, un tipo di accordo nel quale il caro amore per se stessi si propone di guadagnarci sempre in un modo o nell’altro”17. Qui non stiamo parlando solamente di guadagno materiale e punizione; potremmo guadagnare evitando la punizione sociale o personale nella forma di censura e senso di colpa. I guadagni potrebbero essere anche ricompense sociali o proprie, come essere lodati dagli altri o sentirci bene con noi stessi. Un’altra importante eventualità è che noi aiutiamo al fine di ridurre il nostro disagio causato dall’assistere alla sofferenza altrui. Questa sarebbe ancora una motivazione egoistica, perché l’obbiettivo è beneficiare se stessi. Su questo punto il filosofo ed economista inglese, olandese di nascita, Bernard Mandeville fa una dichiarazione piuttosto estrema. Egli dice: “Non c’è merito nel salvare un bambino innocente sul punto di cadere nel fuoco. L’azione non è né buona né cattiva e quale beneficio ha mai ricevuto il bambino, ci siamo solo imposti di farlo, poiché vederlo cadere e non tentare di impedirlo, ci avrebbe causato un dolore,che l’istinto di conservazione ci costringe a prevenire”18. È corretta la visione egoistica dominante? Questo ci porta all’ipotesi dell’empatia-altruismo. L’ipotesi è che l’interessamento empatico produce la motivazione altruistica. Questa ipotesi non è inedita per me in nessuna parte; Charles Darwin, per esempio, ne propose una versione. Un certo numero di altre persone ha proposto questa idea nella storia, ma si tratta sempre di una visione minoritaria nel pensiero occidentale. In questa ipotesi, “l’interessamento empatico” si riferisce ad un orientamento emozionale verso gli altri suscitato dal vedere una persona in stato di necessità, un sentire rivolto alla persona in difficoltà. Non è sentire come la persona si

17 - La Rochefoucauld, F. Duc de 1691. Moral maxims and reflections, in four parts. London: Gilllyflower Sare & Everingham, massima 82. 18 - Mandeville Bernard 1732. The fable of the bees: or, private vices, public benefits. London: J. Tonson, 42.

Ricerca Scientifica sul Comportamento Altruistico e Pro-Sociale

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APPENDICE


212

Verso un’Economia Gentile


APPENDICE 1

Ringraziamenti

Gli editori vorrebbero ringraziare le molte persone che hanno aiutato a realizzare la conferenza e rendere questo libro una realtà. Innanzitutto desideriamo ringraziare Sua Santità il Dalai Lama per il suo instancabile supporto, incoraggiamento, guida e per i molti giorni d’impegno dedicati al Mind and Life. La sua saggezza, compassione ed insegnamenti sono per noi una costante ispirazione durante il nostro lavoro e le nostre vite. Una profonda gratitudine va anche a tutti gli oratori e partecipanti al dibattito per la loro saggezza, gentilezza e generosità, per i molti giorni di preparazione che hanno dedicato alla conferenza e a questo libro. I nostri ringraziamenti vanno anche ai molti amici che hanno aiutato a creare il programma della conferenza condividendo le loro idee e contatti, in particolare Nina Cenja e Anne Rüffer. Un altro ringraziamento speciale va a Thupten Jinpa, la cui straordinaria abilità e dedizione come traduttore non sarà mai sottolineata abbastanza. Porgiamo un ringraziamento profondo a Diego Hangartner per la sua pazienza e guida nel dare vita a questo libro, e per la sua guida ispirata


delle tante entusiasmanti iniziative intraprese attraverso il Mind and Life

Europe. Molte persone hanno contribuito alla creazione di questo libro. Ringraziamo Zara Houshmand e Kate Beddall per il loro eccellente lavoro editoriale durante le prime fasi del progetto. Janna White che ha lavorato allo sviluppo editoriale con dedizione e abilità portando questo libro alla sua

forma finale. Il suo impegno premuroso con il materiale, le collaborazioni attive con gli autori, la ricerca e la scrittura per l’introduzione sono stati essenziali e molto apprezzati.

L’ispirazione per l’introduzione è stata in parte ricavata dalle conversazioni con Richard Layard e Bunker Roy, li ringraziamo per le loro preziose

informazioni. Lewis Davis e Andy Rotman che hanno offerto un

approfondito commento all’introduzione. John Dunne che ha reso le frasi Tibetane comprensibili a tutti i lettori.

Siamo grati ai molti collaboratori, partecipanti e sostenitori che hanno reso possibile la conferenza. Ringraziamo la Università di Zurigo per aver

co-sponsorizzato questa prima conferenza pubblica in Europa del Mind

and Life, ed in particolare al Laboratory for Social and Neural Systems Research creato da Ernst Fehr, Klaas Enno Stephan e Tania Singer per la loro leadership nel campo emergente della neuro economia ed i loro costanti sforzi per introdurre le preferenze sociali e le emozioni nei modelli

economici. Ringraziamo anche lo staff di supporto di Tania Singer, che ha

contribuito allo sviluppo del programma della conferenza e ha aiutato lo staff di Mind and Life nel loro lavoro sul posto.

Ringraziamo i sostenitori di Mind and Life e gli sponsor di differenti livelli

per il loro supporto finanziario fondamentale per questo evento. Lo staff del Mind and Life ha reso possibile la conferenza attraverso la loro attenzione

ai molti, molti dettagli. Ringraziamo in particolare Nina Diller per il suo supporto professionale ed il lavoro dedicato in Svizzera.

Gli autori e gli editori sperano che la saggezza e la compassione di tutti

i collaboratori, nonché la conoscenza e lo spirito di questo libro, possano essere portati avanti nel mondo e portare felicità a tutti. 214

Verso un’Economia Gentile


APPENDICE 2

Il Mind and Life Institute

IL MIND AND LIFE INSTITUTE Il Mind and Life Institute è stato co-fondato nel 1987 da Sua Santità il Dalai Lama, il defunto neuroscenziato Francisco Varela e l’imprenditore Adam Engle, allo scopo di creare un dialogo aperto e collaborazione nella ricerca tra le scienze moderne, le tradizioni contemplative presenti nel mondo, la filosofia, le scienze umanistiche e le scienze sociali. Il Mind and Life Institute è fondato sulla convinzione che per indagare e conoscere la mente umana, l’approccio più efficace sia una collaborazione di ricerca integrata e multidisciplinare. Attraverso tale collaborazione interdisciplinare, verrà sviluppata una comprensione più completa della natura della realtà, sarà alleviata la sofferenza e sarà promosso il benessere del pianeta. Nel corso degli ultimi 25 anni, il Mind and Life Institute è diventato un leader mondiale nella coltivazione di questa indagine integrata e ha sviluppato campi di ricerca che esplorano gli effetti delle pratiche contemplative sul cervello, sulla biologia umana e sul comportamento. Il lavoro del Mind and Life Institute è di espandere ed approfondire


l’indagine della mente attraverso una rigorosa ricerca scientifica, dialoghi

sulla natura della mente e delle qualità umane, partecipazione accademica

e contemplativa e sostegno continuo alle indagini scientifiche e alla coltivazione di una nuova generazione di ricercatori.

Il Mind and Life Europe è parte integrante della strategia globale per costruire e supportare la scienza contemplativa e gli studi contemplativi

a livello internazionale e interdisciplinare. Istituita nel 2008 in risposta al crescente interesse da parte di individui e istituzioni, il Mind and Life

Europe valuta i bisogni, attua le strategie e facilita i programmi per favorire lo studio della coscienza e delle pratiche contemplative in Europa. Il Mind

and Life Europe ha tenuto il suo primo dibattito pubblico nell’aprile 2010, questo libro racconta quell’evento inaugurale. PROGRAMMI ED INIZIATIVE.

Il Mind and Life Institute cerca di collegare ed integrare la saggezza e le pratiche contemplative con le moderne capacità di ricerca e di utilizzare la conoscenza risultante per avviare e catalizzare programmi che possano

alleviare la sofferenza e sostengano la prosperità umana in tutto il mondo. L’Istituto sponsorizza numerosi programmi che supportano questi obiettivi: • Dialoghi con Sua Santità il Dalai Lama

Nel corso degli anni, il Mind and Life ha organizzato più di 25 eventi

privati e pubblici con Sua Santità il Dalai Lama in India, negli Stati Uniti e

in Europa. Gli incontri più conosciuti sono gli incontri biennali privati con

il Dalai Lama a Dharamsala, che iniziarono nel 1987. Dal 2003 Mind and Life ha anche condotto incontri pubblici. Per vedere gli incontri del passato

e i futuri, per favore visitate il sito: http://www.mindandlife.org/dialogues/ • Pubblicazioni

Sono stati pubblicati, come libri, dodici lavori relativi agli incontri con il

Dalai Lama, incluso questo volume. Sono inclusi: Train Your Mind, Change 216

Verso un’Economia Gentile


Your Brain di Sharon Begley (Ballantine Books, 2007); Destructive Emotions

di Daniel Goleman (Bantam Double Day, 2002); The Mind’s Own Physician

di Jon Kabat-Zinn e Richard Davidson (New Harbinger Publications, 2012). Per un elenco completo delle pubblicazioni del Mind and Life, per favore visitate il sito: www.mindanlife.org/publications • Summer Research Institute

Fin dal 2004 il Mind and Life Summer Research Institute (MLSRI) si tiene

ogni anno presso il Garrison Institute a Garrison, New York. L’obiettivo a lungo termine del MLSRI, è di promuovere la formazione di una nuova

generazione di scienziati evoluzionisti, neuroscienziati cognitivi/affettivi, ricercatori applicati/clinici, e studiosi/praticanti contemplativi. Il Mind

and Life Europe terrà il primo European Summer Research Institute nel 2014. Per maggiori informazioni: http://www.mindanlife.org/sri/ • Programmi per Borse di Studio

Il Mind and Life Institute ha diversi programmi di sovvenzioni per

supportare il lavoro in corso nel campo della scienza contemplativa, tra i

quali: il Varela Awards, 1440 Awards e la Comtemplative Studies Fellowship. I premi hanno promosso più di 80 iniziative pilota e nuove iniziative di ricerca che altrimenti non sarebbero state possibili e che si sono dimostrate

un catalizzatore per un sostanziale seguito di sovvenzioni da parte delle agenzie di finanziamento tradizionali. Per saperne di più: http://www.mindandlife.org/grants/

• Simposio per gli Studi Contemplativi

Sia il Mind and Life Institute che il Mind and Life Europe tengono un

Simposio per gli Studi Contemplativi biennale. Questi simposi riuniscono

studiosi per le presentazioni, le discussioni e per creare reti collaborative

nel campo emergente degli studi contemplativi, che comprendono: neuroscienze, scienze cliniche, filosofia contemplativa e discipline Appendice

217


umanistiche, educazione contemplativa, economia e quei settori della pratica contemplativa che si riferiscono e interagiscono con questi campi di ricerca e borse di studio. Maggiori informazioni riguardanti i prossimi Simposi per gli Studi Contemplativi si possono trovare su: http://www.internationalsymposium.org (U.S.) e http://www.europeansymposium.org (Europa) IL FUTURO DEL MIND AND LIFE Mind and Life sta entrando in una nuova fase di ricerca e sviluppo che si concentrerà sull’applicazione e sulla comunicazione. Alcune delle principali aree delle nuove iniziative di ricerca includeranno Mapping the Mind: Craving, Desire, Addiction and Secular Ethics (Mappare la Mente: Brama, Desiderio, Dipendenza e Etica Secolare), basate su una richiesta di Sua Santità il Dalai Lama per promuovere l’educazione all’etica secolare in tutto il mondo. L’obiettivo di tutte queste iniziative è di promuovere la prosperità umana. Oltre a supportare queste iniziative di ricerca, il Mind and Life si assumerà il compito di comunicare sistematicamente i risultati e le informazioni acquisite attraverso tale ricerca interdisciplinare, così che possano essere accessibili ed utilizzate da chiunque.

218

Verso un’Economia Gentile


APPENDICE 3

Hanno partecipato a questo libro

TENZIN GYATSO, IL XIV° DALAI LAMA. È il leader del Buddhismo Tibetano ed un leader spirituale rispettato in tutto il mondo. Vincitore del Premio Nobel per la Pace nel 1989, è rispettato universalmente come portavoce della risoluzione compassionevole e pacifica dei conflitti umani. Meno conosciuto è il suo forte interesse personale per le scienze: è il cofondatore del Mind and Life Institute e a suo dire, se non fosse stato un monaco, gli sarebbe piaciuto essere un ingegnere. Ha un vigoroso interesse nell’apprendimento dei più recenti sviluppi della scienza e dà voce sia alle implicazioni umanistiche dei risultati, che ad un alto grado di metodologia sofisticata. DAN BATSON, PH.D. È psicologo sociale sperimentale, professore emerito alla University of Kansas e l’autore di “Altruism in Humans” (Oxford University Press 2011). La sua ricerca si focalizza sull’esistenza della motivazione altruistica, le conseguenze comportamentali della religione e la natura delle emozioni morali.


RICHARD DAVIDSON, PH.D. È professore di psicologia e psichiatria,

direttore del Waisman Laboratory for Brain Imaging and Behaviour, fondatore e direttore del Center for Investigating Healty Minds alla University of Wisconsin-Madison. È un membro del Mind and Life Istitute’s Board of Directors, dal 1991, è stato un pioniere degli studi scientifici degli effetti della pratica contemplativa sul cervello.

JOHN DUNNE, PH.D. È professore associato del Department of Religion

alla Emory University, dove è il cofondatore del Emory Collaborative for

Contemplative Studies. Il suo lavoro è focalizzato su vari aspetti della

filosofia Buddhista, delle scienze cognitive e della pratica contemplativa e spesso svolge il ruolo di traduttore per studiosi Tibetani.

ERNST FEHR, PH.D. È professore di microeconomia ed economia

sperimentale, Presidente del Department of Economics alla University of

Zürich. La sua ricerca combina informazioni provenienti dall’economia, psicologia sociale, sociologia, biologia e neuroscienze per fare luce sugli aspetti sociologici e psicologici dell’economia moderna. WILLIAM (BILL) GEORGE, M.B.A.

(Master

in

Business

Administration). È professore di prassi di gestione alla Harvard Business

School, dove insegna sviluppo della leadership ed etica. È l’ex presidente ed amministratore delegato della Medtronic. Sotto la sua guida, la capitalizzazione di mercato dell’azienda è cresciuta da 1.1$ miliardi a 60$ miliardi, una media del 35 percento di crescita ogni anno.

ROSHI JOAN HALIFAX, PH.D. È un’insegnante Buddhista, monaca

Zen, antropologa e scrittrice. È fondatrice, co-abate e preside del Upaya

Zen Center, un monastero Buddhista a Santa Fe, New Mexico. Il suo lavoro si focalizza sul Buddhismo impegnato ed applicato, particolarmente nella cura contemplativa ai morenti. 220

Verso un’Economia Gentile


DIEGO HANGARTNER, DOTTORE IN FARMACOLOGIA,

ha completato i suoi studi in farmacologia al Swiss Federal Institute of

Technology, dove ha studiato droghe psicoattive ed i loro effetti sulla mente. Dopo aver incontrato le metodologie Buddhiste per indagare la mente, ha trascorso 11 anni a Dharamsala in India, imparando il Tibetano, svolgendo

l’attività di traduttore e tenendo seminari scientifici per i monaci. Dal 2009

al 2012 Diego è stato il direttore operativo del Mind and Life Institute. Attualmente svolge l’attività di direttore del Mind and Life Europe.

WILLIAM (BILL) HARBAUGH, PH.D. È professore di economia alla

University of Oregon che studia il motivo per il quale le persone fanno

donazioni caritatevoli. Nella sua ricerca, Bill usa metodi che spaziano dalla

teoria economica alla neuro immagine con l’uso della risonanza magnetica,

per mostrare che la “warm-glow motive” o “motivazione del caldo-bagliore” è un potente incentivo a donare.

ANTOINETTE HUNZIKER-EBNETER, M.B.A.

(Master

in

Business Administration). È amministratore delegato e socio fondatore della Forma Futura Invest Inc. una società indipendente di gestione

patrimoniale, focalizzata sulle opportunità di investimento che integra una

buona gestione degli affari pubblici, la responsabilità sociale ed ambientale. All’inizio della sua carriera, è stata a capo del Mercato Azionario Svizzero ed è stata amministratore delegato di Virt-x, il primo mercato di titoli azionari pan-Europeo.

THUPTEN JINPA, PH.D. È stato educato nel classico sistema

monastico tibetano e ha ricevuto il più alto grado accademico di Geshe

Lharampa (equivalente a un dottorato in teologia). Jinpa ha anche una

laurea in filosofia e un dottorato di ricerca in studi religiosi alla University

of Cambridge, U.K. Jinpa è stato il principale traduttore di Sua Santità il Dalai Lama dal 1985. Jinpa è il presidente dell’Institute of Tibetan Classics Appendice

221


e presidente del Consiglio Direttivo del Mind and Life Institue. MATTHIEU RICARD, PH.D. È un monaco Buddhista del Monastero

Shechen di Katmandu, Nepal. Ha conseguito un dottorato in genetica cellulare all’Istituto Pasteur. Ha studiato con gli eminenti Maestri Tibetani

Kangyur Rinpoche e Dilgo Khyentse Rinpoche e ha ricoperto il ruolo di interprete francese per Sua Santità il Dalai Lama dal 1989. Scrittore prolifico e fotografo, ha donato i proventi dei suoi libri e molto del suo tempo a progetti umanitari in Tibet, Nepal ed India.

SANJIT “BUNKER” ROY. È un educatore indiano, imprenditore sociale

e attivista. È il fondatore del Barefoot College (Università dei Piedi Scalzi), una istituzione educativa informale ed alternativa, che si basa sull’idea

che la conoscenza tradizionale ed indigena dovrebbe essere applicata per

risolvere i problemi rurali. Il suo innovativo modello educativo è ora diffuso in cinquantaquattro altri paesi, principalmente in Africa.

GERT SCOBEL, M.A. Ha studiato teologia e filosofia a Francoforte e

presso la Graduate Theological Union di Berkeley, in California. Nel 1988 entra a far parte dell’ARD, la prima emittente televisiva e radiofonica

pubblica tedesca, come regista di documentari e conduttore di vari

programmi scientifici e culturali. Il suo programma settimanale, “scobel” su

3sat, copre temi che vanno dalla scienza e cultura alle questioni sociali. È autore di due libri per bambini e di un libro sulla saggezza.

JOAN SILK, PH.D. È professoressa alla School of Human Evolution

and Social Change all’Università di Stato dell’Arizona ed ex presidente del dipartimento di Antropologia all’Università della California di Los

Angeles. Si è interessata di come la selezione naturale modella l’evoluzione del comportamento sociale nei primati non umani e delle radici evolutive

delle capacità che giocano un ruolo cruciale nella società umana, come la 222

Verso un’Economia Gentile


riconciliazione, cooperazione, amicizia, investimento parentale e sentimenti pro-sociali. TANIA SINGER, PH.D. È stata la direttrice del Dipartimento delle Neuroscienze Sociali all’Istituto Max Planck delle Scienze Cognitive e Cerebrali Umane a Lipsia, Germania, dal 2010. Ha analizzato le basi neurali, ormonali e dello sviluppo della cognizione sociale umana, le capacità di regolazione delle emozioni e il ruolo della motivazione e delle emozioni nel processo decisionale sociale. Ha inoltre studiato gli effetti dell’addestramento mentale e della meditazione sul cervello e la plasticità soggettiva e comportamentale. Tania fa parte del “Mind and Life Institute”. ARTHUR VAYLOYAN, PH.D. Ha ricoperto varie posizioni dirigenziali presso il Credit Suisse dal 1992 al 2012. È un ex-membro del Private Banking Management Commitee, e più recentemente, è stato a capo delle divisioni della Private Banking Switzerland e Global External Asset Managers. Egli si interessa in particolare di nanotecnologia, innovazione e microfinanza.

Appendice

223


Pensato, progettato e realizzato con Amore.

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