Vivere lo Yoga (Sharon Gannon)

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collana

ENERGIE



SHARON GANNON

VIVERE LO

YOGA LA DIETA DELL’ILLUMINAZIONE


© 2008 Sharon Gannon. All rights reserved. No part of this book may be reproduced in any form without permission from the publisher. Library of Congress Cataloging-in-Publication Data available. ISBN: 1-978-60109-021-8 Publisher & Creative Director: Raoul Goff Art Director: Iain R. Morris Managing Editor: Jake Gerli Editors: Arjuna van der Kooij - Lucy Kee Production Manager: Leslie Cohen Designer: Mary Teruel Figure Illustrations: Lallo Lemos All other images copyright © Mandala Publishing. Published by arrangement with Mandala Publishing, 10 Paul Drive, San Rafael, California 94903, USA, www.insighteditions.com

© Copyright 2012 EIFIS EDITORE srl Ritorno a Casa - Sharon Gannon I Edizione Titolo originale: Yoga and Vegetarianism Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta in nessuna forma senza il permesso scritto dell’Editore. Traduzione: Steve Izzo Progetto Grafico: Davide Cortesi Impaginazione: Elena Benvenuti Stampa: CGC ISBN 88-7517-070-7 © 2012 Settembre – EIFIS EDITORE srl Viale Malva Nord, 28 - 48015 Cervia (RA) - Italia www.eifis.it - info@eifis.it L’Editore non assume responsabilità per l’utilizzo improprio delle informazioni contenute in questo libro.


DEDICA Per coloro che vogliono essere liberi Per coloro che non vogliono essere feriti dagli altri Per coloro che non vogliono ricevere menzogne che vogliono essere ascoltati Per coloro che non vogliono vivere in povertĂ Per coloro che sono malati ma vogliono stare meglio Per coloro che vogliono conoscere lo scopo delle proprie vite Questo libro è dedicato a voi, le persone di questo pianeta Terra, i cittadini dell’universo, presente e futuro.


“In Vivere lo Yoga, Sharon Gannon irradia una saggezza senza tempo e applica le antiche verità adattandole agli usi moderni. Descrive come lo yoga e una dieta vegana possono aiutare a curare “la malattia dello spegnimento” della nostra società e correggere la mentalità che ha reso tollerabili crudeltà e violenza nei confronti del nostro problematico pianeta. Spero che tutti leggano il libro di Sharon, che spiega come le nostre azioni hanno effetto sul nostro mondo e come possiamo liberarci attraverso la compassione per gli altri.” GENE BAUR, fondatore del Farm Sanctuary

“Se la nostra specie vuole sopravvivere, dobbiamo migliorare il nostro rapporto con gli animali e la natura; questo libro vi mostrerà come fare.” DUNCAN WONG, fondatore di Yogic Arts

“Leggendo Vivere lo Yoga ero incantanto, messo alla prova e commosso. Questo bellissimo libro ci ricorda che l’amorevole gentilezza è il fulcro dello yoga.” KAREN DAWN, autrice di Thanking the Monkey: rethinking the Way We Treat Animals

“La missione ahimas di Sharon è profonda e intensa; scrive dal suo cuore e dalla sua anima.” GURMUKH KAUR KHALSA, direttore del Golden Bridge Yoga


“L’impegno di Sharon Gannon per i diritti degli animali è evidente in ogni aspetto della sua vita. Comprende che i continui assassinii e la schiavitù degli animali riguardano tutti i livelli della conoscenza, così come la nostra salute, l’ambiente che ci circonda e la fame nel mondo e che solo attraverso il cambio di mentalità di ognuno questa sofferenza potrà finalmente terminare. Una moderna, compassionevole e ben informata voce per la auto-realizzazione e per il cambiamento del pianeta, è risoluta nel suo tentativo di insegnare al genere umano che i nostri fratelli e sorelle animali stanno patendo un livello intollerabile di abusi che devono essere condannati se crediamo nella creazione di un mondo che sia sostenibile, armonioso e pacifico per tutti. Nel suo nuovo libro, Sharon utilizza il tradizionale testo dei Sutra del Patanjali Yoga per renderci consapevoli di come le nostre azioni abbiano delle conseguenze sugli altri e sul mondo che condividiamo. Consiglio caldamente questo libro informativo come eccellente risorsa per tutti coloro che sono interessati a capire lo yoga, i suoi principi e come questi insegnamenti antichi possono incidere su TUTTI gli esseri e le specie in questi tempi moderni e complicati.” SEANE CORN, insegnante di yoga e co-creatore di Off The Math and Into The World


INDICE Prefazione 10 Prologo 15 Lokah Samastah Sukhino Bhavantu 22

Capitolo 1: ASANA 35 La nostra connessione con la Terra e tutti gli Esseri

Capitolo 2: AHIMSA 49 Non dannoso

Capitolo 3: SATYA 57 Dire la veritĂ

Capitolo 4: ASTEYA 73 Non rubare

Capitolo 5: BRAHMACHARYA 81 Buon sesso


Capitolo 6: APARICRAHA 91 Avidità, Eccesso e Povertà

Capitolo 7: VIVERE LA VITA DI UN JIVANMUKTA

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Attivismo spirituale

Epilogo 117 Appendice 1 119 Appendice 2 136 Appendice 3 142 Fonti 147 Glossario 149 Ringraziamenti 153


Prefazione di Ingrid Newkirk

NEL 2008, SUA SANTITÀ IL DALAI LAMA, UNA DELLE PIÙ ILLUMINATE anime tra noi, che ha vissuto sotto la minaccia di attacchi e di morte per la maggior parte dei suoi anni, ha scritto “La gentilezza è la mia religione.”. Nonostante Sua Santità abbia subìto più persecuzioni della maggior parte di noi, non è certamente il primo grande pensatore a riconoscere il travolgente valore della compassione. Nel diciannovesimo secolo, il famoso scrittore britannico Henry James proclamò che nella vita contano tre cose. La prima è essere gentili, scrisse. La seconda è essere gentili. E, sì, come avrete certamente capito, la terza è essere gentili. La gentilezza è la parola magica che collega, con onnicomprensiva positività, ogni essere dell’universo a tutti gli altri. Attraverso la meditazione e la consapevolezza di sé, gli yogi sono riusciti a vedere questa interconnettività che la maggior parte dell’umanità riesce soltanto a sognare, anche se esistono dei chiari e semplici passi che tutti i “comuni mortali”possono seguire per giungere a questa comprensione. Sharon Gannon, l’autrice di questo libro-guida sulla vita, conosce e insegna il ruolo vitale della gentilezza nell’espansione del nostro orizzonte spirituale e nella formazione della nostra storia personale e collettiva. É una delle persone più gentili che abbia mai conosciuto, e il suo amore profondo per gli altri di qualsiasi specie siano - dal topo all’uomo, dal bambino affamato alla superstar - non solo risplende attraverso i suo occhi ma sembra anche irradiarsi attraverso la sua pelle. Possiede quella luminescenza che proviene dalla pace interiore. La sua struttura minuta cela uno spirito potente con l’abilità - così spesso persa nella

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confusione della vita moderna - di simpatizzare con gli altri, tutti gli altri, che siano familiari o sconosciuti e con tutte le specie animali, inclusa la nostra. Sharon ha scelto di diventare un’insegnante yoga quando lo yoga era visto dai più come una sorta di disciplina fitness alla moda. Ha superato lo scetticismo dei suoi coetanei e dei suoi colleghi con il suo devoto impegno nell’insegnare lo yoga, presentandolo come un mezzo per raggiungere l’illuminazione attraverso la compassione per tutti gli esseri. Ha unito il suo ormai molto popolare metodo yoga con un forte messaggio verso i diritti degli animali e il veganismo. La sua profonda conoscenza del Sanscrito e dei Sutra dello yoga le ha permesso di citare le scritture yogiche a supporto della sua difesa degli animali in quanto meritevoli della nostra compassione e cura. All’inizio fu criticata per essere troppo estrema nel portare le proprie idee politiche e le sue preferenze dietistiche all’interno delle classi. Ciononostante, perseverò - come tutti i grandi attivisti radicali hanno sempre fatto - e riuscì a realizzare dei cambiamenti costanti nel modo in cui molti praticanti yoga, così come le persone comuni, vedono gli animali e loro stessi. Conosce e insegna che il vero sviluppo dello spirito può avvenire soltanto attraverso un’attiva e prolungata gentilezza nei confronti di tutti gli esseri. Sharon ha imparato dai suoi amici animalisti e difensori degli animali quando era solamente una bambina. L’umanità sta ancora imparando ma è spesso soltanto divertita - invece che illuminata - dagli studi presentati dai giornali che mostrano come tutti gli esseri viventi siano meravigliosamente impressionanti e come possano insegnarci molte cose su come vivere, come reagire, come cavarsela da soli se solo riuscissimo ad aprire i nostri occhi. È inconfutabile che tutti gli altri animali (di cui siamo solo una specie) condividano la nostra capacità di provare amore, tristezza, gioia e dolore. Un tempo governavamo la Terra con pugno di ferro, prendendoci qualsiasi cosa desiderassimo da chiunque, da coloro che non avevano la forza di difendersi, incluse le persone di altri colori e usi, ed era accettabile trattare gli animali come oggetti inanimati.

Prefazione - 11



Capitolo 1

ASANA La nostra connessione con la Terra e tutti gli Esseri Siamo su questo mondo per portare pace e felicità a tutti gli esseri. Per raggiungere questo scopo è necessario adottare uno stile di vita pacifico, non dannoso, che non interferisce nella felicità degli altri. Swami Nirmalananda Siamo in guerra con altre creature di questa Terra da quando il primo cacciatore umano si è fatto strada con una lancia nella foresta primordiale. Ovunque, l’imperialismo umano ha schiavizzato, oppresso, ucciso e mutilato gli animali. Tutto intorno a noi vi sono i campi di schiavitù che abbiamo costruito per le nostre care creature, imprese agricole e laboratori di vivisezione. Dachau e Buchenwald per le specie conquistate. Massacriamo gli animali per il nostro cibo, forzandoli a compiere stupidi trucchi per il nostro sollazzo, sparando e infilando in loro uncini nel nome dello sport. Abbiamo distrutto i luoghi selvaggi che una volta erano la loro casa. Tutto questo è molto più profondamente radicato in noi del sessismo, e questo è già abbastanza profondo. Ron Lee, Fondatore Dell’animal Liberation Front

Capitolo 1: ASANA - 35


sthira-sukham asanam PYS 11.46 La connessione alla Terra dovrebbe essere costante e gioiosa.

sthira: costante sukham: gioioso asanam: posto (connessione alla Terra) QUANDO LA MAGGIOR PARTE PERSONE PENSA ALLO YOGA, PENSA ALLE posizioni fisiche chiamate asana. In realtà, Patanjali menziona le asana solo due volte negli Yoga Sutra, ma quando lo fa ci fornisce un potente mezzo per purificare le nostre relazioni con gli altri. Esiste l’errata percezione che le asana siano la preparazione a delle pratiche yoga “più elevate”, come la meditazione. Questo non è vero. Nei Sutra dello Yoga, Patanjali dà alle asana la stessa importanza della meditazione come pratica per raggiungere la consapevolezza dell’unicità dell’essere. Sthira significa “costante” e sukham significa “gioioso e confortevole”. Ai giorni nostri, asana è solitamente tradotto con “posa” o “postura”. Il significato originale del vocabolo Sanscrito è “posto”. (La parola inglese “ass” (sedere n.d.t.) deriva da asana). Patanjali parla per coloro che cercano l’illuminazione. Dice loro che per raggiungere l’illuminazione la loro connessione (o relazione) con la Terra - che fa riferimento a tutti gli esseri e le cose - deve essere sia costante che gioiosa. Al momento, la nostra connessione con la terra è pericolosamente sbilanciata e la pratica asana può portare molte idee per migliorarla. La pratica asana è benefica a molti livelli. È stato dimostrato che aiuta a ritrovare la flessibilità e la forza, è terapeutica per gli infortuni, aiuta a bilanciare le secrezioni ormonali e mantiene la giovinezza. Per chi desidera l’illuminazione, la pratica asana è particolarmente valida perché dona un’opportunità di purificare il karma. Visto che i nostri corpi sono i depositi per tutti i nostri vecchi karma e i nostri corpi fisici sono fatti di ciò che mangiamo, la mancanza di bilanciamento si manifesta con ristrettezza, ansia, fastidio e anche malattia. Attraverso la profonda e terapeutica pratica asana, iniziamo a purificare

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i nostri karma, in modo da curare le nostre relazioni passate con gli altri e ristabilire una costante e gioiosa connessione con la terra, che rappresenta tutta la vita. Con lo sthira-sukham asanam, Patanjali propone un’idea radicale che, se realizzata e messa in pratica, potrebbe porre fine alla guerra che gli esseri umani stanno combattendo contro gli animali e la Madre Terra negli ultimi dieci mila anni. Con la fine della guerra, potremmo iniziare a costruire un nuovo mondo e uno stile di vita armonioso e sostenibile basato sulla gioia e il beneficio di tutti. Ci sono contraddizioni tra la spiritualità e il veganismo, l’ambientalismo o l’attivismo per i diritti degli animali? Gli ultimi tre sono associati alla politica e molti yogi hanno avuto cura di non mischiare spiritualità e politica. Ma osserviamo più da vicino quello che la parola politica davvero significa. Politica significa “corpo”. La parola può anche significare il corpo più grande, che implica il corpo esteso o la comunità. Essere politici significa avere a cuore la politica - la comunità con cui viviamo. La parola dharma significa letteralmente “tenere insieme” che è proprio ciò che fa il corpo. In questo senso, essere attivi politicamente ha una connotazione dharmica. Scegliere di essere consapevoli di come le azioni di qualcuno possano avere effetti sugli altri significa divenire politicamente attivi. Interessarsi agli altri esseri e agire per conto loro è dunque molto in linea con gli insegnamenti dello yoga. Se noi, come specie, troveremo mai un modo di vivere pacificamente - che implica il non aver paura - allora dovremo analizzare le nostre relazioni con il creato, per capire dove sorgono gli ostacoli per la pace. La pratica delle asana ci permette di esaminare la nostra fisiologia e psicologia. Se consumiamo carne e prodotti caseari, abbiamo non soltanto dei corpi pieni di tossine pericolose per la nostra salute (sotto forma di pesticidi, erbicidi, antibiotici e altri farmaci) ma anche composte dai risultati karmici di violenza, crudeltà, paura, terrore e disperazione. Attraverso la pratica asana, iniziamo a notare come la nostra dieta può contribuire al restringimento e all’oppressione dei nostri corpi e delle nostre menti e a una sensazione non confortevole di squilibrio con noi stessi e gli altri.

Capitolo 1: ASANA - 37


Sesto chakra: AJNA (Centro di comando) Posizione del bambino Relazioni karmiche: gli insegnanti Quando vi inchinate innanzi ad un maestro, il potente elisir dell’umiltà vi purifica, liberandovi dall’egoismo, dalla gelosia e dall’orgoglio. Non siete più attaccati all’ego. Un vero santo è un essere umile. Guru significa “il principio illuminante” e opera per mezzo dei vostri insegnanti. Quando riconoscerete la sacralità dei vostri maestri, potrete toccare il potere che può elevare il mondo!

La pratica della posizione del bambino sviluppa l’umiltà e rimuove il dubbio.

Settimo chakra: SAHASRARA (Il loro dai mille petali) Stare sulla testa Relazioni karmiche: Il Divino o il Sé superiore Nella condizione yogica del samadhi si comprende l’unicità dell’essere, la sacra unità del tutto. La separazione viene superata quando la luce della consapevolezza cosmica rivela l’unità tra gli individui, la natura e il Divino.

Stare sulla testa conduce al conseguimento dell’illuminazione e rimuove la disconnessione.

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Fonti Libri in italiano • Liberazione animale. Il manifesto di un movimento diffuso in tutto il mondo di Peter Singer • Un mondo sbagliato. Storia della distruzione della natura, degli animali e dell’umanità di Jim Mason • Gabbie vuote. La sfida dei diritti animali di Tom Regan • La Dieta Skinny Bitch di Rory Freedman e Kim Barnouin

Libri in inglese • 101 Reasons Why I’m a Vegetarian di Pamela Rice • Animals as Persons di Gary Francione • Battered Birds; Crated Herds di Gene Bauston • Becoming Vegan di Brenda Davis e Vesanto Melina • Breaking the Food Seduction di Neal Barnard • Diet for a New America di John Robbins • Dominion di Matthew Scully • Eternal Treblinka di Charles Patterson • Farm Sanctuary di Gene Baur • Green Yoga di George e Brenda Feuerstein • Gods of Love and Ecstasy di Alain Danielou • Hope’s Edge di Frances e Anna Moore Lappe • Making Kind Choices di Ingrid Newkirk • One Can Make a Difference di Ingrid Newkirk • Peace to All Beings di Judy Carman • Seeds of Deception di Jeffrey M. Smith • Slaughterhouse di Gail Eisnitz • Strolling with Our Kin di Marc Bekoff • Thanking the Monkey di Karen Dawn

Fonti - 147


• The China Study di T. Colin Campbell e Thomas M. Campbell II • The Food Revolution di John Robbins • The Inner Art of Vegetarianism di Carol J. Adams • The Mad Cowboy di Howard Lyman • The Textbook of Yoga Psychology di Shri Brahmananda Sarasvati • The World Peace Diet di Will Tuttle, Ph.D. • Your Right to Know di Andrew Kimbrell

Film • Chew on This • Cow • Earthlings • I Am an Animal • Meet Your Meat • Peaceable Kingdom • The Animals Film • The Witness

Organizzazioni • Abolitionist Approach: www.abolitionistapproach.com • Animal Mukti: www.animalmukti.org • Farm Sanctuary: www.farmsanctuary.org • Howard Lyman Factoids & Links: www.madcowboy.com • Humane Society of the United States: www.humanesociety.org • Jivamukti Yoga: www.jivamuktiyoga.com • Karen Dawn Media reports: www.DawnWatch.com • PETA: www.peta.org • Physicians Committee for Responsible Medicine: www.PCRM.org • Vegan Outreach: www.veganoutreach.org

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Glossario abhinivesha: eccessiva paura di morire, uno dei cinque klesha o ostacoli alla realizzazione di sé. abhyasa: as (lanciare) + abhi (verso); lanciare se stessi dentro qualcosa; pratica continua; sforzo continuo. L’abhayasa conduce allo sviluppo spirituale e alla saggezza. abolizionista: qualcuno che vuole abolire o fare a meno della schiavitù.

ahimsa: a (non) + himsa (dannoso); la pratica della non violenza. antu: così sia. aparigraha: mancanza di avidità. asana: seduta; la pratica di connessione con la Terra e tutti gli esseri.

asmita: identificazione con l’ego o la personalità; uno dei cinque klesha, o ostacoli alla realizzazione di sé.

asteya: non rubare. avidya: ignoranza; scambiare se stessi, gli altri o la realtà per qualcosa che non sono; percepire la realtà come a sé stante o come separata; credersi, in maniera non illuminata, degli esseri disconnessi dal tutto -non essere sacri; uno dei cinque klesha, o ostacoli alla realizzazione di sé. bhav: lo stato d’animo Divino dell’unità; sentirsi sacri- connessi al tutto.

brahmacharya: brahma (Dio Indù della creatività o del potere

creativo del divenire) + charya (il veicolo o il mezzo per muoversi o andare avanti); la continenza o l’abilità di dirigere l’energia sessuale verso il risveglio spirituale; non usare il

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sesso in maniera egoistica per manipolare gli altri.

dharana: concentrazione; distaccare la mente da uno stato d’animo disconnesso e frammentato e portarla in luogo di concentrazione e integrità; il requisito principale per la meditazione.

dharma: supportare; mettere a posto; ciò che tiene insieme. organismi geneticamente modificati (OGM): organismi con geni

manipolati e alterati. Gli esseri umani modificano geneticamente piante e animali apportando mutazioni in nome del profitto. Questa pratica non ha apportato alcun beneficio ne alla salute umana, ne agli animali, ne all’ecosistema.

Hata yoga: unire e unirsi al sole e alla luna che rappresentano il sé e gli altri.

himsic: dannoso. Sacre Scritture: parole di saggezza destinate a ispirare e a guidare gli aspiranti esseri spirituali, scritte da rishi e saggi; alcuni esempi possono essere: la Bibbia, il Corano, i Veda, ke Upanisad, gli Yoga Sutra, l’Hata Yoga Pradipika e la Bhagavad Gita. kirtan: lode; cantare i nomi di Dio comunicando in maniera verbale/non verbale. La pratica del kirtan, “apre un varco” nella mente riflessiva. klesha: intalcio; ostacolo. Patanjali elenca cinque klesha o

ostacoli al conseguimento dello Yoga; avidya (ignoranza), asmita (egoismo); raga (attaccamento a ciò che vi piace); dvesha (avversione nei confronti di ciò che non vi piace); abhinivesha (paura della morte).

lakah: luogo, posizione. jiva: anima individuale. jivanmukta: un’anima liberata. jivanmukti: lo stato d’animo della liberazione. meme: i modelli di una civiltà, di una cultura o il modo di

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vivere che si instaura nella mente di ogni membro di quella cultura e diventa indiscutibile, diventando un’ideologia “convenzionale”.

moksha: liberazione. mukti: liberazione; essere senza avidya. pranayama: controllare la forza vitale per potersi espandere o diventare liberi; il quarto degli otto rami del metodo Yoga Ashtanga delineato da Patanjali. pratishthayam: essere esperti o affermati in una certa pratica; il risultato dell’abhyasa.

Raja yoga: lo yoga per il re; il sistema yoga delineato dagli otto rami dell’Ashtanga yoga [ashta (otto) + anga (ramo o attaccamento)]. satsang: sat (verità) + anga (ramo o attaccamento); associato all’attaccamento alla verità. tanta: tan (tendere) + tra (cambiare condizione); tecniche varie o metodi usati per tendere o espandere la consapevolezza, che permettono di andare oltre l’avidya.

sadhana: pratica spirituale consapevole. samadhi: sam (stesso) + adhi (il più elevato); l’illuminazione; l’estasi; la concentrazione perfetta; Yoga. samsara: sam (stesso) + sara (agitazione); essere continuamente agitati; il ciclo della rinascita. satya: sincerità. sattvic: puro; bilanciato; chiaro. shunyata: il vuoto; il nulla; mancanza di qualità. Viene messo sullo stesso piano del principio femminile, in riferimento al enorme e sconfinato potenziale. La realtà è vuota e appare nel modo in cui viene vista dall’indovino. Il karma dell’indovino determina il modo in cui viene vista. siddhi: il potere o la straordinaria abilità che si sviluppa con la

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pratica yoga.

sukha: buono spazio; con una felicità ben bilanciata; gioia; liberi dalla sofferenza.

vinyasa: vi (il giusto ordine) + nyasa (ordinare secondo un

criterio specifico); agire consapevolmente o usando la testa in ogni momento in modo che la sequenza delle proprie azioni conduca al risultato sperato; un modo di praticare le asana nel quale l’ordine di esecuzione è connesso al respiro consapevole e all’intenzione di giungere al nirodha, la cessazione dell’instabilità della mente.

viveka: saggezza discriminante; l’abilità di sapere cosa è reale, vero o eterno e cosa invece è falso, non vero o non duraturo. yama: limitazione. Yoga: lo stato d’animo dell’illuminazione; samadhi; comprendere l’unicità dell’essere e il dissolversi della divisione.

yoga: pratica mirata al raggiungimento dell’illuminazione o della comprensione dell’unicità dell’essere.

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Ringraziamenti A Victor Schonfeld e Myriam Alaux, gli autori di The Animal Film, il documentario che mi ha cambiato la vita e mi ha introdotto all’attivismo per gli animali e al veganismo, e a Robert Wyatt, autore della colonna sonora. A Raoul Goff, Lisa Fitzpatrick, Arjuna van der Kooij, Brenda Knight, Mary Teruel e Lucy lee della Mandala Publishing per il coraggio che hanno di sforzarsi di continuo a darci libri che arricchiscono davvero lo nostre vite, e per avermi dato l’opportunità di scrivere questo libro. Un grosso ringraziamento va alla mia cara amica e editrice da tanto tempo, Debra DeSalvo, per avermi aiutato a concretizzare questo libro. Senza la sua fenomenale revisione, questo libro non sarebbe mai giunto a conclusione. Il mio riconoscimento va anche a Vallabhadas, Paul Steinberg, Lois Laxmi Hill, Jaimie Epstein e Banka per essere arrivati all’ultimo non solo per aiutarmi nelle mie note a piè pagina, ma anche per aver apportato fonti al testo e per la meticolosa revisione. A David Life per aver letto il primo manoscritto e aver apportato idee valide e un continuo supporto emotivo e tecnico. Ai miei insegnanti spirituali, Shri Brahmananda Sarasvati, Swami Nirmalananda, Sri K. Pattabhi Jois e Shyamdas, che mi hanno insegnato il valore del sanscrito e non hanno smesso di infondermi il significato e il valore della compassione. Sono ispirata e sono grata di continuo al numero crescente di insegnanti di Jivanmukti Yoga che hanno abbracciato la causa dei diritti animali e hanno trovato modi intelligenti e coraggiosi di portare il messaggio del veganismo nei loro corsi. Ai miei cari amici attivisti che mi spronano continuamente ad essere radicale e a parlare in favore degli animali, anche quando mi trovo di fronte ad attacchi e opposizioni violente: Ingrid Newkirk, Michael Franti, Julia Butterfly Hill, Russell Simmons, John

Ringraziamenti - 153


Robbins, Gene Baur, Martin Rowe, Will Tuttle. Jim Mason, Jannette Patterson, Karen Dawn, Matthew Scully, Howard Lyman, Janet Rienstra, Kathy Freston, Kathy Stevens e Jeremy Brown. Voglio ringraziare Jim Mason per aver scritto Un mondo sbagliato e Will Tuttle, autore di The World Peace Diet. Se pensate che il mio libro sia utile, vi raccomando di leggere i loro libri, che vanno molto più in profondità negli aspetti storici della nostra cultura riguardo il comportamento verso gli animali e la natura. Cosa più importante, voglio dare un riconoscimento a tutti gli animali che ho ferito in passato. Mi scuso per la mia ignoranza e per l’ignoranza della mia specie e spero che con questo libro le ferite che vi abbiamo causato possano inizare a guarire: membri delle nazioni animali, compagni terrestri con i quali condividiamo questo pianeta.

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