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ENGEA VINCE CONTRO IL C.O.N.I

ENGEA VINCE CONTRO IL CONI

UNA BATTAGLIA LEGALE DURATA 7 ANNI

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Siamo nel lontano 2013 quando il 16 dicembre presso gli uffici della segreteria Engea arrivò una raccomandata a firma del direttore Maurizio Romano (direzione territorio e promozione dello sport) da parte del Comitato olimpico nazionale italiano. Con quella lettera partì una battaglia legale tra la società sportiva ENGEA ed il CONI la più alta autorità di disciplina regolamentazione e gestione delle attività sportive nazionali. Tutto inizia con una lettera inviata all’ ENGEA dove veniva sottolineata la natura di “ente di secondo livello” e per tale ragione avrebbe perso l’iscrizione al CONI poiché gli enti di secondo livello non sono contemplati nell’ordinamento sportivo nazionale. Nel Gennaio 2014 tocca al segretario generale del Coni Roberto Fabbricini ribadire la medesima tesi per la quale la società ENGEA si comportasse da ente di secondo livello. Il primo punto fondamentale da chiarire fu: perchè ENGEA era ritenuta tale? In Italia, in quegli anni, esistevano tantissime associazioni che si comportavano da enti di secondo livello perchè proprio EN-

GEA che aveva già una struttura territoriale nazionale con l’ente di promozione sportiva di riferimento? La disquisizione cambiò durante gli appelli che ENGEA fece con la giustizia sportiva Coni dove non gli fu più contestata la natura di secondo livello ma bensì i criteri stessi di riconoscimento sportivo per una società senza fini di lucro. Nulla di fatto, secondo il CONI la società non aveva i requisiti per avere l’iscrizione al registro. L’Ente Nazionale Guide Equestri Ambientali rappresenta una tra le realtà più attive nel panorama nazionale equestre con la sua filosofia, professionalità, esperienza ed obbiettivo cioè quello di professionalizzare e rendere sempre più sicura l’equita-

Justitia suum cuicque distribuit.Marco Tullio Cicerone

zione ed il turismo equestre. L’amministratore unico Mauro Testarella sicuro della bontà dell’operato nel territorio dell’ente decise di portare nelle aule del tribunale della giustizia ordinaria il caso. Uno staff di consulenti tra avvocati, commercialisti ed esperti sulla materia portò avanti per ben 7 anni con udienze ed appelli il caso ed il 29 gennaio 2020 arriva l’ultimo giudizio del consiglio di stato che in ultima istanza rigetta gli appelli pre-

sentati dal CONI. E’ stata una vittoria che ha sancito definitivamente la bontà del lavoro che svolge ENGEA con i suoi corsi di formazione e tracciatura ippovie italiane certificate e legittima definitivamente lo svolgimento di tale attività. Un Ringraziamento speciale va all’avvocato Edoardo Giardino, all’avvocato Luca Mondino che hanno sostenuto con professionalità, passione e determinazione la vicenda ENGEA.

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