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PGS E FISE UNA CONVENZIONE STORICA

UNA CONVENZIONE STORICA TRA P.G.S. SETTORE EQUESTRE E F.I.S.E.

Il CONI negli ultimi anni sta attuando una vera e propria riforma dello sport attraverso non solo il registro coni 2.0 ma anche attraverso la struttura organizzativa e comunicativa tra Federazioni ed Enti di Promozione Sportiva. All’inizio del 2019 il CONI mise a disposizione di Enti di Promozione Sportiva e Federazioni una “bozza di convenzione” al fine di creare una fattiva collaborazione tra le due entità a beneficio dello sport, delle società e dei tesserati. Il 6 Marzo del 2019 la Federazione Italiana Sport Equestri si riunì con tutti gli EPS in un tavolo di lavoro per discutere per la prima volta a proposte di convenzione ed a valutare possibili strade comuni, ed è da questa riunione che, in effetti si è partiti per arrivare alla firma dell’attuale convenzione con P.G.S. settore equestre.

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La base della convenzione contiene argomenti che fino ad oggi erano stati poco trattati tra cui la reciproca partecipazione dei tesserati di ambedue le realtà agli eventi organizzati nel territorio, una vera stretta di mano che finalmente avvicina il mondo federale a quello dell’ente di promozione a beneficio dello sport.

Perché questa convenzione è storica? Rientrato dalla riunione a Roma iniziai subito a lavorarci. Lessi tutte le convenzioni già esistenti pubblicate sul sito della FISE e mi colpirono due fattori: Il primo è che tutte le convenzioni erano la fotocopia una dell’altra; Il secondo è che qualche ente aveva dichiarato nella convenzione un numero di associati in equitazione lontano dalla realtà. Tutto ciò mi colpì perché si dava l’idea che la convenzione avesse più uno scopo formale che finalizzato a trovare delle reali intese di collaborazione. Credo fermamente che un ente non potrà mai essere uguale ad un altro pur condividendo il medesimo scopo sociale, da ciò ne scaturisce quindi che non potrà mai redigere una convenzione perfettamente identica ad altri enti. Se molti punti della bozza di convenzione, da molti già sottoscritta, erano condivisibili, altri sembravano superflui, così pensai di mirare a qualcosa che ci contraddistingue a livello nazionale ed internazionale: un mutuo riconoscimento in ambito formativo, sarebbe stato un passo in avanti che nel mondo equestre non era mai stato fatto!

Da anni ormai tutti i corsi di equitazione promossi da ENGEA, Ente Nazionale Guide Equestri Ambientali, ed erogati dal partner storico PGS, Polisportive Giovanili Salesiane, in tutto il territorio nazionale seguono alti standard di qualità, oltre alla certificazione sul percorso formativo, rappresentando cosi i corsi più completi del settore. Oltre 45 docenti alternano pra-

tica, teoria, verifiche scritte, orali e pratiche e la finalità è quella di formare figure che in ambito dilettantistico riescano a far fluire con professionalità l’equitazione.

Quello che distingue enti che lavorano nello stesso settore è la visione che si ha dell’equitazione stessa e soprattutto la collocazione che ogni ente stesso ha nel settore. La FISE rappresenta l’unico organo in Italia che a livello agonistico rappresenta gli sport equestri nel mondo, dall’altra parte gli enti di promozione sportiva hanno lo scopo di promuoverlo e diffonderlo a livello ludico amatoriale in tutto il paese rendendolo fruibile a tutte le classi sociali. Se le due entità hanno lo stesso scopo ma compiti diversi vi sono le basi solide per costruire

insieme lo sport equestre fatto di qualità, valori e risultati sportivi a livello mondiale.

Quale fu il punto di partenza? Per arrivare alla convenzione di oggi abbiamo dovuto analizzare e considerare quali potevano essere le criticità da dover valutare. Da una parte il nostro ente eroga i propri corsi, basandosi su un “percorso formativo” ben delineato nella durata e nelle materie trattate e che termina con una verifica teorico/pratica in seguito alla quale con esito positivo si rilasciata la qualifica oggetto del corso; dall’altra troviamo la formazione Federale che organizza i suoi percorsi formativi in “Unità Didattiche”, analogamente a quanto accade nelle facoltà universitarie. Nel tentativo di cercare di trovare dei punti di incontro tra gli iter formativi delle due entità non si riusciva a capire come e fin dove si poteva far collimare le due realtà formative; questo non reso facile da un vecchio vizio di forma che negli anni si perpetua tra gli enti e cioè quello della pratica di “equiparazione di titoli”.

Come funziona l’equiparazione di titoli? Questa metodologia negli ultimi 15 anni ha aperto il mercato dei brevetti e la sua applicazione lascia molto a desiderare sulla qualità degli aventi diritto. Un istruttore formato da un Ente ottiene il brevetto (valido solo presso il proprio ente di riferimento) attraverso un corso di formazione. Lo stesso istruttore qualora desideri operare presso un diverso Ente di riferimento richiede all’ente a cui vuole associarsi l’equiparazione del proprio titolo. In questo passaggio vi è un enorme divario

tra enti e brevetti equiparati poiché spesso l’ente originario ha o equiparato a sua volta il titolo o erogato un corso senza alcun percorso formativo certificato. Ad oggi vi sono Enti che con 24 ore di formazione rilasciano titoli da Istruttore, figure analoghe per competenze a qualifiche rilasciate da Enti come il nostro che per la medesima figura prevede 60 ore di formazione e per cui è impensabile avanzare un’equiparazione di pari livello. Questa strada, sempre più comune al mercato dei brevetti, deve essere affrontata con serietà e professionalità per poter tutelare i fruitori finali e cioè cavalieri, amazzoni, adulti, famiglie e bambini che si

affidano agli istruttori.

Un idea arrivò dal dirigente della formazione, qualità e certificazioni Letizia Colbertaldo, che dopo 3 ore di analisi e valutazioni della situazione odierna e passata, giunse ad una proposta concreta che, si spera nella sua applicazione, darà il giusto valore a tutti i dirigenti e formatori che lavorano in questo campo. Nella formazione federale la base di qualunque iter formativo per diventare istruttori federali è l’Unità Didattica 1 (U.D.1), che secondo quanto stabilito nel Regolamento Formazione Istruttori FISE, approvato il 04 febbraio 2019, coincidente con la figura

di Operatore Ludico. L’U.D.1 è un percorso formativo di circa 80 ore, strutturato in 10 incontri ed articolato in diverse materie ed argomenti che spaziano da nozioni di veterinaria e mascalcia ad attività di scuderia, di messa in sella e attività ludiche. Alla luce di ciò quello che noi siamo riusciti a riscontrare è che le medesime materie ed ore formative vengono si erogate nei nostri corsi ma distribuite su più percorsi formativi. La strada più corretta non era quella di pensare di bypassare la formazione federale attraverso i nostri corsi e ricorrere all’equiparazione di meri pezzi di carta bensì quella di dare un’opportunità in più agli istruttori che scelgono noi per formarsi e professionalizzarsi e che desiderano aprirsi al mondo agonistico e così intraprendere un percorso federale con un riconoscendo di crediti formativi fino al raggiungimento del quorum richiesto per la figura di Operatore Ludico. La bontà dell’idea trovava un fronte comune tra un ente che da sempre forma istruttori esponenti di punta dell’equitazione ludico ricreativa e guide professioniste del turismo a cavallo e la federazione che ha concepito una figura come l’Operatore Ludico, tassello di partenza per diventare istruttori federali il cui fulcro delle sue attività sono le attività ludiche. Un occasione di collaborazione unica che non ledeva in alcun modo l’identità di nessuna delle due realtà.

Portai il ragionamento su tutti i tavoli d’interesse e notai che la bontà dell’idea piaceva a chiunque gli veniva sottoposta. Ovviamente presto arrivò anche sul tavolo della Dr.ssa. Barbara Ardu, Responsabile Formazione FISE, e dopo diversi incontri e confronti si trovò la giusta sintonia per scrivere questa convenzione. Finalmente il 14 febbraio 2020 la firma diviene realtà, e in undici mesi di lavoro posso affermare che la disponibilità della Dr.ssa Ardu hanno portato ad un lavoro basato sul principio della qualità e trasparenza.

Come potranno usufruire i nostri Quadri Tecnici di questa convenzione? Coloro che affrontano i nostri percorsi formativi, ottenendo i crediti formativi richiesti possono chiedere di presentarsi direttamente all’esame per la figura di “Operatore Ludico”, il tutto regolamentato da un “regolamento per avvalersi della convenzione PGS-FISE”. Essendo questa una convenzione basata sul riconoscimento di crediti formativi e non di titoli tutte le formule di equiparazione ottenute con qualsiasi ente non potranno beneficiare della convenzione. Un Passo in avanti che riconferma e qualifica ulteriormente la formazione nazionale e che dà l’opportunità di avviare nuovi

istruttori per le carriere federali.

Un Ringraziamento speciale va a Mauro Testarella che ha sostenuto da subito l’iniziativa, a Gianni Gallo che ha riconosciuto la bontà dell’idea progettuale, alla Dr.ssa Barbara Ardu che si è messa a disposizione per lavorare con noi alla stesura della stessa, a Marco Di Paola per la sua disponibilità nell’accoglierla, a Ciro Bisogno che ha creduto nel lavoro portato avanti, a Letizia Colbertaldo che ha trovano la chiave di applicazione e non ultimi anzi in prima fila ringrazio tutti i nostri formatori e dirigenti che negli ultimi anni stanno portando avanti un lavoro straordinario con gli allievi e di certo alzano sempre di più l’asticella della qualità e professionalità.

Il Responsabile Nazionale P.G.S. Settore Equestre Segretario Nazionale ENGEA

Tino Nicolosi

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