Mi vestivo comoda, il che voleva dire comunque compiere una scelta prolungata davanti all’armadio.
Ho bruciato parecchie moke quell’estate per colpa delle mie capricciose indecisioni adolescenziali. Ero solamente sicura sul paio di jeans, i più bucati – centimetri esposti di pelle parlante – li avremmo contati uno ad uno, aggrovigliati sul divano, discorsi tra noi e gli strappi.