Portfolio Architettura - Italiano

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ENRICO SPIMPOLO

PORTFOLIO ARCHITETTURA



ENRICO SPIMPOLO

PORTFOLIO DELLA MIA CARRIERA Architettura, Design e Arte

2017



ALLA CULTURA

RIFUGIO SICURO E PERENNE CONSOLATRICE



Enrico è una persona modesta, razionale e perfezionista, con una propensione naturale per le questioni creative quali Architettura, Fotografia, Musica e Arte. Possiede le competenze necessarie per lavorare in gruppo, sia come coordinatore sia come subordinato. Presta volentieri aiuto ai colleghi qualora si mostrino in difficoltà ed è rispettoso nei confronti dei propri superiori. Cerca costantemente una crescita umana e professionale nelle esperienze, traendone il giusto beneficio da ognuna. Si sente a suo agio a rapportarsi con le persone e sfrutta il confronto con gli altri per riflettere su se stesso e migliorare. Non si lascia sopraffare dagli eventi negativi, ma guarda avanti senza remore, cercando la soluzione più semplice per uscirne. In fondo, quello che conta per aver successo nella vita e nel lavoro è mantenere lo sguardo sempre fisso sui propri obiettivi.

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EDUCATION

ARCHITECTURE AND INNOVATION MASTER’S DEGREE University IUAV of Venice 2012 - 2014 SCIENCE IN ARCHITECTURE BACHELOR’S DEGREE University IUAV of Venice 2009 - 2012 HIGH SCHOOL DIPLOMA Scientific High School Ippolito Nievo, Padua 2004 - 2009

ACTIVITIES AND ACHIEVEMENTS

IT MANAGEMENT OF ORDERS Certificate of attendance University IUAV of Venice 2014 SAFETY AND PREVENTION IN CONSTRUCTION SITE Certificate of attendance University IUAV of Venice 2014 THE GARDEN OF LOST PASSES Architectural workshop University IUAV of Venice 2012 TAKING PART / TRANSFORMATIVE PRACTICES IN THE CITY Architectural workshop University IUAV of Venice 2011 EXERCISES FOR THE DEVELOPMENT OF CREATIVE THINKING IN ARCHITECTURE Architectural workshop University IUAV of Venice 2010

TECHNICAL SKILLS

AUTOCAD PHOTOSHOP INDESIGN ILLUSTRATOR RHINOCEROS V-RAY ARCHICAD QGIS OFFICE IWORK


EXPERIENCES

PROJECT 2D AND 3D ARCHITECT Peter W. Schmidt Architekt BDA, Berlin 2017 - 2018 MEMBER AND ASSISTANT EVENT MANAGER Cultural Association Di Architettura, Padua 2016 - 2017 ASSISTANT PROFESSOR ICAR/14 Chair of Architectural and Urban Planning, Prof. U. Trame Architecture for the Old and the New Master’s Degree University IUAV of Venice 2015 -2017 ASSISTANT SUPERVISOR AT MASTER’S DEGREES Supervisor Prof. U. Trame Architecture for the Old and the New Master’s Degree University IUAV of Venice 2015 -2017 ASSISTANT PROFESSOR ICAR/14 Chair of Architectural and Urban Planning, Prof. U. Trame Architecture Costruction and Preservation Bachelor’s Degree University IUAV of Venice 2015 - 2016 INTERN PROJECT ARCHITECT AND DESIGNER F&M Ingegneria Spa, Mirano (VE) June - August 2013 PROJECT CONSULTANT AND 3D ARCHITECT Ingegni Studio di Ingegneria, Padua June - September 2012 INTERN PROJECT 2D AND 3D ARCHITECT Studio Arch. Caramel, Padua September - November 2011

COMPETITION AND PUBLICATIONS

CO-WRITER E CO-EDITOR “Marghera - L’Arsenale di terra. Studi e progetti per il polo marittimo-industriale del Veneto” curated by U. Trame, editor BUP October 2016 CTRL + SPACE VENICE COMPETITION Area ex Ospedale al Mare, Lido di Venice Competition participation February - May 2016 GUBBIO PRIZE Section National Award for Master’s Thesis or Quinquennial Competition participation October 2015 NEW URBAN PARK AREA EX BOSCHETTI Area ex Boschetti, Padua Competition participation February - May 2015

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CONTENUTI

A

B

ACCADEMIA 01

AROUND THE VILLA

17

02

IL RESTAURO DI CA’ RISORTA

31

03

IL VILLAGGIO E.N.I. A BORCA DI CADORE

57

04

IL TERMINAL D’INTERSCAMBIO A PORTO MARGHERA

75

TESI DI LAUREA 01

C

MARGHERA - L’ARSENALE DI TERRA

99

CONCORSI MOSTRE E PUBBLICAZIONI 01

PREMIO GUBBIO

133

02

MARGHERA - L’ARSENALE DI TERRA

143

03

NUOVO PARCO URBANO AREA EX BOSCHETTI PADOVA

153

04

CTRL + SPACE VENICE COMPETITION

171

05

TAKING PART / TRANSFORMATIVE PRACTICES IN THE CITY

197

11



Questo portfolio contiene alcuni dei miei lavori piÚ significativi svolti negli ultimi anni sia dentro l’accademia universitaria sia fuori in modo indipendente e riguardano per lo piÚ Architettura, Design e Arte. Ogni progetto aveva un proprio modo di essere presentato, ma per convenienza in questo libro vengono mostrati tutti con il medesimo layout, mantenendo comunque il loro spirito comunicativo e il loro valore significativo.

13



A ACCADEMIA Progetti di Architettura UniversitĂ IUAV di Venezia

15



LABORATORIO DI PROGETTAZIONE 2 Prof. Mauro Marzo Prof. Matteo Rigo || semestre IV anno 2013

A

01

AROUND THE VILLA Il corso si è posto come obiettivo di indagare il rapporto tra patrimonio architettonico, contesto e progetto contemporaneo, con particolare riferimento al caso di ville e parchi storici del Veneto “assediati” dalle caotiche urbanizzazioni lasciate in eredità dal Novecento. A fronte di un tale stato delle cose, può essere utile provare ad individuare modalità di intervento appropriate per riqualificare gli spazi aperti o edificati intorno alle ville, e iniziare ad interrogarsi sul ruolo che il progetto di architettura

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può assumere per ristabilire quelle relazioni tra beni culturali e contesti che vengono definite “valori di connessione ambientale”. Il tentativo posto in essere dal laboratorio è stato quello di rovesciare il punto di vista abituale, provando a considerare il bene “villa” non solo come un elemento da proteggere dalle aggressioni territoriali esterne, ma piuttosto come una presenza a partire dalla quale riverberare, nei territori urbani circostanti, una nuova qualità dello spazio pubblico. Il progetto realizzato, tenuto conto dell’analisi svolta e dai numerosi sopralluoghi effettuati, ha visto focalizzare

A

01

il problema del disordine dilagante al centro della città nella viabilità del Comune, dove il poco spazio lasciato ai pedoni e ai velocipedi ha comportato una scarsa frequentazione della piazza antistante la Villa e una mancata valorizzazione della stessa nel corso del tempo. Secondo queste analisi quindi si è deciso di optare a una sostanziale deviazione dei flussi veicolari nel perimetro della piazza lasciando l’affaccio della Villa libero da rumore e inquinamento a favore di una maggiore fruibilità del suolo da parte della comunità locale. Per quanto riguarda il

FOTOPIANO

progetto architettonico la collocazione di uno spazio polifunzionale comprendente uffici, un punto di ristoro e il nuovo teatro comunale di Piombino Dese ha ridato centralità funzionale a Piazza Andrea Palladio; quest’ultima assieme a Villa Cornaro e al relativo museo itinerante presente nell’anello ciclabile attorno al parco della Villa del Palladio, formano un unico sistema di attività culturali che per molto tempo son mancate alla città.

19


A

01

PLANIVOLUMETRICO


ATTACCO A TERRA

21


A

01

PIANTA PIANO TERRA


PIANTA PIANO PRIMO

23



nuovo edificio polifunzionale

pedonalizzazione della piazza riuso dello spazio della barchessa

spazio ciclopedonale attorno alla VIlla

A

01

ASSONOMETRIA FUNZIONALE

25


A

01

PROFILI URBANI


27


A

01

PLASTICO


RENDER

29



RESTAURO Prof. Sara Di Resta | semestre V anno 2014

A

02

IL RESTAURO DI CA’ RISORTA La casa rurale è, in generale, costituita da una parte abitativa e da una parte rustica principale destinata alle operazioni agricole, eventualmente completata da fabbricati ausiliari. Il rapporto che le case rurali intrattengono con l’articolazione del territorio agricolo e l’orditura stessa dei campi coltivati, così come la dimensione e disposizione dei loro elementi principali, costituiscono specifico riflesso dell’ampiezza della proprietà fondiaria cui esse fanno capo, della sua vocazione produttiva e del

31



sistema di conduzione. Se prendiamo in esame l’argine del Sile, in direzione Caposile, dalla strada asfaltata si può notare con evidenza come il fiume sia pensile rispetto al piano campagna. Il paesaggio che si nota a sinistra è quello tipico, sconfinato e monotono della bonifica, interrotto solo, inizialmente, dalle poche case raccolte attorno alla chiesetta delle Trezze e poi dalla lunga fila di abitazioni mezzadrili che ci accompagnano per molti chilometri, colorate di un giallo ormai stinto, quasi tutte disabitate e molte con evidenti segni di degrado. Con l’abbandono di

A

02

queste ultime, lo stato di degrado e dissesto ha colpito in maniera inesorabile, rendendo le stesse pericolanti e inaccessibili. Lo scopo del corso, quindi, è stata la riflessione sul rapporto che intercorre tra “antico” e “nuovo” in architettura: la volontà di conservazione delle preesistenze e di riaffermazione del valore creativo e testimoniale dell’intervento contemporaneo si interpola con il destino degli edifici ereditati dal passato. “Aggiunta”, “integrazione”, “sedimentazione”, “coesistenza”, “relazioni”, sono alcuni dei termini

FOTOPIANO

attorno ai quali lo studente è stato portato a riflettere, in stretto rapporto alle ragioni e ai significati che sottendono l’intervento di restauro. Particolare attenzione è stata rivolta alle scelte legate alla conservazione e al trattamento di materiali e superfici dell’architettura, come anche alla messa a punto dei dettagli esecutivi destinati alla creazione di legami tra parti “antiche” e parti “nuove”. Il caso trattato qui di seguito è il fabbricato rurale di Ca’ Risorta.

33


A

1400

Inizio 1500

Proseguono i lavori iniziati il secolo precedente di deviazione del corso fiume Brenta, ritenuto il principale responsabile dell’interramento lagunare, spostandone la foce verso sud. Contemporaneamente si comincia a predisporre la sistemazione delle darsene lagunari.

Il progetto di deviazione del fiume Brenta viene ultimato con la sistemazione del braccio ad ovest del precedente intervento. Cominciano i lavori di bonifica e contenimento degli argini del fiume Piave.

02

CRONOLOGIA INTERVENTI


Fine 1500

1683

Si comincia lo scavo del canale di Santo Spirito su progetto di Cristoforo Sabbadino per facilitare il transito delle imbarcazioni commerciali, ultimato solamente nel 1726.

Si predispone il “taglio del Sile� per deviare lo stesso nel vecchio alveo del fiume Piave, dismesso in seguito alla bonifica precedente.

35


1700

1727

Si predispongono le opere di difesa dei litorali dalla progressiva erosione ad opera della laguna, grazie all’edificazione dei “murazzi” in pietra d’Istra.

In seguito alla precedenti opere di bonifiche e di scavi dei canali, compreso quello di Santo Spirito ultimato proprio durante quest’anno, vengono realizzate alcune case rurali lungo il “taglio del Sile”.

A

02

CRONOLOGIA INTERVENTI


1800

1900

Vengono effettuati degli interventi consistenti per valorizzare la funzione portuale di Venezia e per permettere un maggiore impiego in ambito commerciale dello stesso.

In tutta la laguna veneziana, specie a nord e a sud, vengono predisposte delle grandi valli da pesca e da allevamento ad uso della comunitĂ e per fini commerciali.

37


Ca’ Imperia

A

02

PLANIMETRIA

Ca’ Vittoria

Ca’ Rinascita

Ca’ Pivetta

Ca’ Fertile

Ca’ Feconda


o

Ca’ Favorita

Ca’ Speranza

Ca’ Florida

Ca’ Risorta

Ca’ Redenta

SEZIONE PROSPETTICA

39


A

01

CAPRIATA IN LEGNO

02

INTONACO CEMENTIZIO

03

MURATURA IN LATERIZIO CON CORDOLO IN CALCESTRUZZO

04

MURATURA IN LATERIZIO FORATO CON CORDOLO IN LATERIZIO

05

VASCA DI RACCOLTA DELLA STALLA

02

STATO DI CONSERVAZIONE


06

MURATURA IN LATERIZIO FORATO

07

MURATURA DI ANCORAGGIO PER COPERTURA DI MACCHINE AGRICOLE

08

TAMPONAMENTO IN LATERIZIO

09

SIGILLO DELL’I.G.M. PER FISSARE LA QUOTA ALTIMETRICA DEL SUOLO

10

TAMPONAMENTO IN LATERIZIO

41


A

02

ANALISI MATERIALI

ANALISI DEGRADI


A1

ARCO IN CALCESTRUZZO

E3-4

NUMERO CIVICO IN CERAMICA

F20

FINESTRA IN LATERIZIO

Ar1-10

ARCHITRAVE IN CALCESTRUZZO

E5

CHIODO IN FERRO

I1.2

INTONACO DI SABBIA E CEMENTO

Ar11-12

ARCHITRAVE IN LATERIZIO

E6

FORMELLA IN CERAMICA

M1-2

MURATURA IN LATERIZIO

D1-6

DAVANZALE IN PIETRA

E7

CATENA IN FERRO

Ma1

MALTA DI SABBIA E CEMENTO

D7-15

DAVANZALE IN CALCESTRUZZO

E8

NOME ABITAZIONE IN COTTO

Pt1

PORTA IN LEGNO D’ABETE

E1

CARDINE IN FERRO

F1-13

FINESTRA IN LEGNO D’ABETE

Te1

COPERTURA IN LEGNO E COTTO

E2

LAMPADA IN FERRO

F14-19

FINESTRA IN FERRO

Te2

COPERTURA IN LEGNO E FIBROCEMENTO

ALTERAZIONE CROMATICA

ESFOLIAZIONE

PATINA BIOLOGICA

MACCHIA

PRESENZA DI VEGETAZIONE

D1

FESSURAZIONE DA RIBALTAMENTO

DEGRADAZIONE DIFFERENZIALE

LACUNA

D2

FESSURAZIONE DA SOVRACCARICO

SCAGLIATURA

GRAFFITO

D3

FESSURAZIONE DA SOVRACCARICO

43


A

02

ANALISI MATERIALI

ANALISI DEGRADI


A1-2

ARCO IN LATERIZIO

F1-7

FINESTRA IN LEGNO D’ABETE

Pt1

PORTA IN MURATURA

Ar1-5

ARCHITRAVE IN CALCESTRUZZO

I1

INTONACO DI SABBIA E CEMENTO

P1-2

PILASTRO IN LATERIZIO

C1-2

CARDINI IN FERRO

M1-2

MURATURA IN LATERIZIO

Te1

COPERTURA IN LEGNO E COTTO

Ca1

VASCA IN CALCESTRUZZO

O1-9

ORDITURA IN LEGNO D’ABETE

Te2

COPERTURA IN LEGNO E FIBROCEMENTO

ALTERAZIONE CROMATICA

SCAGLIATURA

LACUNA

MACCHIA

ESFOLIAZIONE

GRAFFITO

DEGRADAZIONE DIFFERENZIALE

PRESENZA DI VEGETAZIONE

PATINA BIOLOGICA

45


A

02

PROSPETTO RESTAURATO


ALC1

PULITURA CON ACQUA

PDV1-2

RIMOZIONE FORZATA CON TAGLIO O SEGA

ALC2

PULITURA CON BISTURI

PTB1

RIMOZIONE MANUALE CON BIOCIDI

DGD1

CONSOLIDAMENTO CON PRODOTTO RIAGGREGANTE

SCL1

DEMOLIZIONE E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI

ESF1

SOSTITUZIONE DEL MATERIALE IRRECUPERABILE

D1

RIPRISTINO DEI GIUNTI STRUTTURALI

LCN1

PULITURA CON SPAZZOLE

D2

RIPRISTINO DELL’INTEGRITÀ DELLEA COPERTURA

MAC1

RIPRISTINO DELL’INTONACO

D3

RINFORZO DELLE MURATURE ESISTENTI

47


A

02

PROSPETTO RESTAURATO


ALC3

PULITURA CON BISTURI

MAC2

RIPRISTINO DELL’INTONACO

ALC4

PULITURA CON ACQUA

PDV3

RIMOZIONE MANUALE CON BIOCIDI

ESF1

SOSTITUZIONE DEL MATERIALE IRRECUPERABILE

PDV4

RIMOZIONE FORZATA CON TAGLIO O SEGA

GFT1

RIMOZIONE CON SPAZZOLE E ACQUA IONIZZATA

SCL1

DEMOLIZIONE E SMALTIMENTO DEI RIFIUTI

LCN2

PULITURA CON SPAZZOLE

49


A

02

PIANTE ORIGINARIE


PIANTE DI PROGETTO

51


A

02

SEZIONI ORIGINARIE


SEZIONI DI PROGETTO

53


A

02

PROSPETTI ORIGINARI


PROSPETTI DI PROGETTO

55



RAPPRESENTAZIONE Prof. Fiorenzo Bertan |I semestre V anno 2014

A

03

IL VILLAGGIO E.N.I. A BORCA DI CADORE L’opera più ambiziosa di Gellner è stato il villaggio di Corte di Cadore, progettato per il presidente dell’E.N.I. Enrico Mattei, cliente illuminato ed ambizioso che desiderava un centro turistico per i suoi dipendenti. Dopo i primi sopralluoghi del 1954 Gellner scelse come sito il versante ai piedi dell’Antelao, un’area per lo più secca e ghiaiosa caratterizzata da vegetazione arida e stentata, apparentemente inospitale anche per la mancanza di acqua, ma con un magnifico panorama sulla valle e una grande varietà di ambienti

57



naturali. Tenuto conto dei risultati ottenuti dagli studi sull’organizzazione del futuro villaggio, si è ritenuto idoneo procedere osservando dei chiari principi: accentrare i servizi pubblici, gli uffici amministrativi, i locali di svago e i vari negozi cercando di creare un centro sociale. I vari gruppi di casette furono invece pensati attorno allo stesso, situati a valle e a monte, nettamente separate tra loro da strisce di verde. Il centro sociale con l’attiguo centro servizi e il complesso alberghiero, costituiscono il fulcro dell’opera, ideato nel 1959 e risulta composto da quattro

A

03

piazze ubicate a differente quota e collegate tra di loro con rampe pedonali. La zona destinata al villaggio si estende isolata e lontana rispetto all’antico abitato di Borca dove, come negli altri abitati della valle, predomina la tipica architettura di montagna con tetti a due falde e abbondanti strutture lignee. La libertà da ogni vincolo formale ha consentito di trascurare nell’impostazione architettonica del nuovo villaggio, qualunque riferimento all’architettura rustica di montagna, e di adottare un linguaggio decisamente moderno. In seguito all’apprendimento

FOTOPIANO

di queste nozioni, il corso ha previsto come punto di partenza il ridisegno a mano di una delle villette disegnate da Gellner e, una volta studiato e compreso il progetto, apportare alcune modifiche alla stessa volte a migliorarne la vivibilità o la fruibilità del lotto, prestando però sempre cura e un occhio critico nei confronti del contesto urbano e delle tecniche costruttive adottate dall’architetto, datate, ma ciò nonostante di altissimo valore architettonico.

59


A

03

INQUADRAMENTO PLANIMETRICO


FOTO DEL LUOGO

61



A

03

SCHIZZI

63


A

03

PIANTA PIANO TERRA


PIANTA PIANO PRIMO

65


A

03

SEZIONE TRASVERSALE


SEZIONE LONGITUDINALE

67


A

03

PROSPETTO OVEST


PROSPETTO SUD

69


A

03

PROSPETTO EST


PROSPETTO NORD

71


A

03

ASSONOMETRIA ESTERNA


PROSPETTIVA INTERNA

73



A

LABORATORIO DI STRUTTURE CIVILI AVANZATE

IL TERMINAL D’INTERSCAMBIO A PORTO MARGHERA

Prof. Umberto Trame Prof. Salvatore Russo Prof. Matteo Guardini | semestre V anno 2014

L’area di progetto si trova nella macroisola nord di Porto Marghera e si presenta oggi come un’area semi-abbandonata e senza alcun tipo di collegamento infrastrutturale con le zone limitrofe: Parco San Giuliano a nord, le aree di sviluppo del V.E.G.A. ad ovest, le aree di proprietà dell’E.N.I. a sud e le zone infrastrutturali ad est. Per risolvere l’impossibilità di accedere all’area di progetto direttamente da nord, si è quindi optato per aggiungere due bretelle in quota, ad uso esclusivo del

04

75



tram, al fine di completare il legame già esistente tra la città di Mestre e l’isola di Venezia, e allo stesso tempo per rendere più scorrevole la sede stradale, mantenuta a raso, al solo uso dei veicoli su gomma. Successivamente, gli sviluppi urbani e architettonici del progetto hanno preso in considerazione l’ampliamento dell’intero sistema del V.E.G.A. il quale mira ad appropriarsi dei tre lotti limitrofi per implementare la fruibilità del suolo con ulteriori sistemi a carattere scientificotecnologico, giungendo alla divisione dell’area in tre parti. La prima, ad est, ospita

A

04

le funzioni infrastrutturali grazie all’inserimento di un grande edificio adibito a terminal del tram per Porto Marghera, collocato lungo la tratta già esistente, e tramite un parcheggio scambiatore multipiano che garantisce maggior respiro a Piazzale Roma, abusato dal numero di lavoratori sempre più ingente che giunge a Venezia autonomamente con il proprio mezzo. La seconda, ad ovest, accoglie la parte produttiva del progetto, dove gli Headquarters e i laboratori di ricerca e di sviluppo si interfacciano planimetricamente con l’area di sviluppo del V.E.G.A.

FOTOPIANO

La terza zona, quella centrale, accoglie una piazza coperta dove negozi di vario genere e diversi punti di piccola ristorazione hanno lo scopo di mediare e allo stesso tempo unire le due diverse anime dell’area, il tutto sotto una grande tensostruttura in calcestruzzo che, oltre a servire la piazza di una copertura in caso di eventi atmosferici poco favorevoli, si prefigura come un vero e proprio Landmark per l’intera area di progetto.

77



A

04

VIABILITÀ STATO DI FATTO

79


A

04

FOTOINSERIMENTO


81


A

04

NUOVO SISTEMA TRAMVIARIO


PLANIMETRIA TERRITORIALE

83


A

04

ASSONOMETRIA FUNZIONALE


PLANIMETRIA URBANA

85


A

04

PLANIVOLUMETRICO


ATTACCO A TERRA

87


A

04

SISTEMA VIABILISTICO SOPRAELEVATO


89


A

04

TERMINAL D’INTERSCAMBIO


91



A

04

TORRI DI RICERCA

93



A

04

PLASTICO

95



B TESI DI LAUREA Progetto di Architettura e Urbanistica UniversitĂ IUAV di Venezia

97



TESI DI LAUREA Prof. Umberto Trame Prof. Fabio Peron 2014

B

01

MARGHERA - L’ARSENALE DI TERRA L’area di progetto della tesi è compresa tra lo svincolo di San Giuliano a nord, la vegetazione spontanea e le valli da pesca ad est, l’area dell’E.N.I. a sud e l’area attuale del V.E.G.A. a ovest. Questa si presenta ad oggi come un’intera distesa di vegetazione spontanea e incontrollata, nonostante il P.A.T. la indichi come un’area trasformabile, e risulti di importanza strategica per distribuire il traffico in tutta la macroisola nord di Porto Marghera. Risolvere il problema viabilistico è stato quindi

99



il punto di partenza per permettere fruibilità del luogo. La soluzione è stata trovata andando a modificare solamente i nodi ritenuti problematici, emersi anche da anni di progetti preliminari, ma mai eseguiti. Si è deciso di operare una distinzione netta tra il traffico su gomma e quello su rotaia, lasciando il primo a raso attorno all’anello viario esistente, trasformato in un senso unico, e collocando il secondo in quota, collegandolo alle direttrici esistenti. In funzione anche delle informazioni contenute nel P.A.T. sopra citato, si è deciso di collocare il nuovo Terminal

B

01

d’interscambio per la città di Venezia in senso trasversale alle due arterie sopraelevate, passanti attraverso l’area, in modo tale da mantenere l’attacco a terra libero dal transito dei mezzi pesanti. La parte sinistra, vista la prossimità dell’anello viabilistico esistente, è stata dedicata all’ingresso all’area di progetto, mentre tra le due funzioni sopra citate, un grande centro polifunzionale unisce le due anime del progetto, coordinando il tutto sotto una grande tensostruttura in calcestruzzo che racchiude, per un tratto, anche una parte di viabilità in quota. Per quanto riguardo la parte

FOTOPIANO

a sud, di proprietà dell’E.N.I., la presenza di grandissime cisterne per la conservazione del greggio assieme alla vegetazione oltremodo diffusa, contribuiscono a deteriorare l’immagine del luogo. L’azienda inoltre non presenta un centro direzionale all’interno dell’area, che abbia la funzione di amministrazione e controllo per le attività ancora in atto nel sito. Proprio per questo motivo, i quattro monoliti che si è deciso di collocare, uniti alla sistemazione dello spazio in cui sono inseriti, garantiscono un miglioramento sia per l’azienda, sia per l’intera area.

101


B

01

FOTOINSERIMENTO


103


B

01

PLANIVOLUMETRICO


ATTACCO A TERRA

105


B

01

PROFILI URBANI


107


B

01

PIANTE


PROSPETTI E SEZIONI

109


B

01

SEZIONE COSTRUTTIVA


01

MEMBRANA BENTONITICA

11

CONTROPARETE IN CEMENTO CELLULARE

02

PLATEA DI FONDAZIONE IN C.A.

12

FINITURA A INTONACO LISCIO

03

MASSETTO ALLEGGERITO IN CLS.

13

STRATO PROTETTIVO IN GHIAINO

04

MEMBRANA IMPERMEABILIZZANTE

14

PANNELLO ISOLANTE IN LANA DI ROCCIA

05

MASSETTO CON PAVIMENTO RADIANTE

15

SOLAIO PREDALLES

06

MASSETTO SOTTOPAVIMENTO

16

CONTROSOFFITTO IN CARTONGESSO CON ISOLAMENTO ACUSTICO

07

PAVIMENTO IN GRES

17

STRUTTURA IN C.A. A SPESSORE VARIABILE

08

PAVIMENTO IN PIETRA CALCAREA

18

VETRO ANTIGRANDINE

09

STRUTTURA IN C.A.

19

STRUTTURA DI COPERTURA IN CLS. FIBRORINFORZATO

10

PANNELLO ISOLANTE IN POLIURETANO

20

MEMBRANA IMPERMEABILE IN POLIURETANO

111


B

01

PIANTA PIANO TERRA


PROSPETTI E SEZIONI

113


B

01

PIANTA COPERTURA


PROSPETTI E SEZIONI

115


B

01

SEZIONE COSTRUTTIVA


01

MEMBRANA BENTONITICA

10

PILASTRO IN CLS. FIBRORINFORZATO

02

SISTEMA DI FONDAZIONI IN C.A.

11

STRUTTURA DI COPERTURA IN CLS. FIBRORINFORZATO

03

MEMBRANA IMPERMEABILIZZANTE

12

MEMBRANA IMPERMEABILE IN POLIURETANO

04

MASSETTO CON PAVIMENTO RADIANTE

13

BOCCHETTA DI SCARICO ANTIFOGLIE

05

MASSETTO SOTTOPAVIMENTO

14

PROFILO APERTO IN ACCIAIO INOX SATINATO

06

PAVIMENTO IN RESINA

15

VETRO MULTISTRATO A BASSA EMISSIVITÀ

07

STRATO ISOLANTE IN RESINA

16

STRATO MISTO DI SABBIA E GHIAIA

08

STRUTTURA IN ACCIAIO S275

17

GETTO DI CLS. CON RETE ELETTROSALDATA

09

PLUVIALE IN POLIETILENE PRESALDATO

18

PAVIMENTO ESTERNO IN PIETRA CALCAREA

117


B

01

PIANTA E PROSPETTO


PIANTA E SEZIONE

119


B

01

PIANTA PROSPETTO E SEZIONE


01

TRAVI PRINCIPALI IN ACCIAIO S275

08

PAVIMENTO IN LASTRE DI MARMO BOTTICINO ANTISCIVOLO

02

TRAVE SECONDARIA IN ACCIAIO S275

09

SISTEMA DI PILASTRI A FASCIO

03

LAMIERA GRECATA IN ACCIAIO 125

10

TELAIO IN ALLUMINIO A TAGLIO TERMICO

04

GETTO IN CLS. AUTOLIVELLANTE

11

VETRO A BASSA EMISSIVITÀ

05

ISOLAMENTO ACUSTICO

12

CONTROSOFFITTO IN CARTONGESSO CON ISOLAMENTO ACUSTICO

06

MASSETTO CON PAVIMENTO RADIANTE

13

CONTROSOFFITTO IN CARTONGESSO CON ISOLAMENTO ACUSTICO

07

MASSETTO SOTTOPAVIMENTO

14

GRIGLIA DI CHIUSURA IN ALLUMINIO

DETTAGLI COSTRUTTIVI

121


B

01

PIANTA E PROSPETTO


PIANTA E SEZIONE

123


B

01

PIANTA E PROSPETTO


PIANTA PROSPETTO E SEZIONE

125



B

01

01

STRUTTURA PRINCIPALE IN ACCIAIO 2275JO

08

PAVIMENTO IN GRES

02

RIVESTIMENTO IN ALLUMINIO

09

CONTROSOFFITTO IN CARTONGESSO

03

PILASTRO IN CLS.

10

ISOLAMENTO ACUSTICO

04

SOLAIO IN PREDALLES

11

PAVIMENTO IN RESINA

05

PANNELLO ISOLANTE IN LANA DI ROCCIA

12

TELAIO IN ALLUMINIO A TAGLIO TERMICO

06

MEMBRANA IMPERMEABILIZZANTE

13

VETRO A BASSA EMISSIVITÀ

07

MASSETTO SOTTOPAVIMENTO

SEZIONE COSTRUTTIVA

127


B

01

PLASTICO


RENDER

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C CONCORSI MOSTRE E PUBBLICAZIONI Progetti di Architettura e Design Lavori individuali

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PREMIO GUBBIO Concorso 2015

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MARGHERA - L’ARSENALE DI TERRA L’arsenale di Venezia è stato per secoli il luogo della principale industria della città, di un sapere materiale e della trasmissione di quel sapere, della produzione e della innovazione di quella produzione, fino alle soglie del contemporaneo, ma anche un luogo di grandi architetture, di grandi spazi aperti, di una composizione di differenti manufatti, utili e ben conformati, secondo una esigenza pur mutevole nel tempo, ma sempre ordinata da un progetto generale a cui la città e il luogo non sono mai venuti meno.

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È questa la principale analogia che intercorre con questo progetto di riqualificazione delle aree della prima zona industriale di Marghera e che abbiamo voluto chiamare “l’Arsenale di Terra”: un luogo dell’innovazione e della produzione, del sapere e del fare che poniamo a capo dei destini di questa parte dell’area portuale destinata ad esser riconquistata dalla città. La questione delle aree di Porto Marghera, obsolete e prossime alla città, da tempo indicate come ambiti di trasformazione urbana da riacquisire alla città, non è riconducibile unicamente a

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quella del recupero delle aree dismesse, ma riguarda un più vasto progetto che tenga presente l’intera area urbana e la necessità, in questa, di pensare a come ricondurre tali aree a diventare una vera parte di città. In questa prospettiva anche le opportunità derivanti dal recupero delle aree industriali dismesse assumono una valenza diversa. Il Masterplan è l’unico strumento in grado di mostrare coerentemente il senso di un’alternativa nella costruzione di una parte di città. Questa procedura, è tanto più necessaria quanto maggiori e complesse sono le trasformazioni da

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attuare, come in questo caso di Marghera dove le aree attualmente dismesse o in via di dismissione, in quanto ambiti di trasferimento di attività non più compatibili con la centralità dell’area, coinvolgono una superficie di oltre cento ettari. Una dimensione enorme localizzata in una parte strategica del sistema insediativo urbano, luogo di cerniera tra la città lagunare e la città di terraferma. È all’interno di questo fondale che si sono sviluppati questi progetti, sulla base di un programma funzionale condiviso, ma singolarmente articolato.

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ALLESTIMENTO


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VOLUME I COLLANA LEVANTE Pubblicazione 2016

MARGHERA - L’ARSENALE DI TERRA STUDI E PROGETTI PER IL POLO MARITTIMOINDUSTRIALE DEL VENETO “L’estate del 1917 è la data convenzionalmente assunta per l’inizio dei lavori di attuazione del progetto per il “Nuovo Porto di Venezia Marghera” che l’ing. Coen-Cagli aveva prontamente predisposta su incarico del “Sindacato di studi per imprese elettriche metallurgiche navali sviluppare intorno a porto Marghera” costituitosi all’inizio dell’anno. […] Ma il disegno del Cagli fa sintesi di una serie di studi

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e di un dibattito che in città era iniziato ancora negli ultimi anni dell’Ottocento e si era consolidato prima della guerra in contributi importanti e puntuali che avevano coinvolto quasi tutte le forze politiche, economiche e professionali della città, ognuna delle quali aveva presentato una propria visione dello sviluppo del porto di Venezia. […] L’eco di queste vicende sembra non si sia ancora spento e alcuni dei temi allora impostati sono ritornati all’attenzione, soprattutto nell’ultimo decennio nel quale il dibattito intorno ai destini del Porto di Venezia si è fatto di nuovo complesso

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ed articolato all’interno di una visione ormai mondiale dei traffici e del posizionamento dei singoli hub portuali e industriali. […] Non devono costituire una sorpresa né i progetti del porto d’altura finora predisposti dall’Autorità Portuale, né le integrazioni, a mare e a terra, che abbiamo studiato per rendere meno lento, più sicuro e moderno il processo di trasferimento delle merci ed il loro avvio nel territorio, né infine le metodologie immaginate della trasformazione e lo sviluppo di questi luoghi e degli ambiti più trasformabili di porto Marghera. […] Nel documentare lo

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stato dei luoghi, gli scenari economici, ambientali e infrastrutturali di riferimento, i progetti che noi stessi abbiamo predisposto nel contesto generale della programmazione locale e nazionale, e nel costruire un quadro di riferimento europeo della situazione delle principali realtà portuali pensiamo di aver ricondotto all’interno di un unico quadro gli elementi necessari alla comprensione di questa realtà portuale di aver contribuito con ciò alla costruzione del nuovo Arsenale di Terra.” Dalla premessa del libro scritta di proprio pugno da Umberto Trame.

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COPERTINA


PLASTICO DI TESI

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PROGETTO DI TESI


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NUOVO PARCO URBANO AREA EX BOSCHETTI PADOVA Concorso 2015

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IL PADIGLIONE GIOVANI Nel periodo odierno in cui i ragazzi aspirano a trasferirsi all’estero per lavorare e gli anziani aumentano in incidenza, la proposta progettuale prevede un nuovo padiglione giovani, dove chi si affaccia al mondo lavorativo può avere a disposizione degli spazi per presentare pubblicamente e promuovere la sua attività presente o futura, artistica o manuale. L’edificio in questione è caratterizzato da spazi limitati ma semplici ed organizzati, dove tutto è lineare per sottolineare una facilitazione d’uso che allude alla auspicata

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facilità di ingresso nel mondo lavorativo, in contrapposizione alla società spesso troppo complessa e frenetica alla quale tutti noi ci stiamo purtroppo assuefacendo. La presenza delle palazzine liberty vincolate, che una volta restaurate costituiranno una risorsa, si affiancano al nuovo edificio di progetto e insieme a quest’ultimo sono inserite nell’ambito rilassante ed ecologico del nuovo parco urbano, che contorna e lambisce il tutto con viste prospettiche sul verde orizzontale e verticale di prati cespugli ed alberature e sulle acque del Piovego. Il collegamento necessario

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tra il nuovo padiglione eventi e le palazzine avviene tramite un ampio portico che consente inoltre una ricucitura del fronte attualmente spezzato in modo drammatico. Gli spazi interni del nuovo edificio prevedono una grande hall di incontro dalla quale si accede alle due aree espositive: il padiglione rosso, sviluppato solo al piano terra, e il padiglione blu, su due livelli con una scala interna indipendente che si affaccia sul parco. Sopra al padiglione rosso vi è invece una terrazza per eventi all’aperto, in parte coperta ed in parte scoperta. Il parco urbano invece è

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concepito con un ampio spazio centrale libero a prato e con zone alberate a gruppi uguali di essenze nel contorno, che creano ognuna un effetto di insieme più unitario e non frazionato, ampliando così le visuali. Pochi e ampi viali interni suddividono le grandi partizioni verdi intercalate da aiuole con cespugli e fiori. Per la darsena del Piovego si è pensato a una sequenza di rialzati pavimentati in legno per rendere possibile la sosta per conversare o semplicemente per affacciarsi verso il fiume, recuperando così spazi vivibili e l’approdo per le piccole imbarcazioni.

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ATTACCO A TERRA


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CTRL + SPACE VENICE COMPETITION

RCAM - RECREATIVE CENTRE AL MARE

Concorso 2016

Lo scopo principale della riqualificazione architettonica e urbana del vecchio Ospedale a Mare del Lido di Venezia è ridare nuova vita ad una parte di città che è stata un centro medico-sanitario per oltre cinquant’anni, e al tempo stesso un polo culturale per l’intero sistema veneziano. Questo veniva utilizzato come sede per la riabilitazione di bambini ed anziani affetti da disturbi respiratori come tubercolosi o bronchiti mediante la talassoterapia, che consisteva nel curare

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i pazienti attraverso l’esposizione prolungata a tre fattori tipici delle zone balneari, vale a dire: il sole, il mare e la sabbia. La decisione imposta di delimitare il sito di intervento solamente a una parte del complesso ospedaliero garantisce all’area la possibilità di essere vissuta fin da subito, come una città dentro la città, indipendentemente dai tempi che necessiterà la riqualificazione della parte restante del centro. Nonostante la funzione medico-sanitaria dell’intero complesso ospedaliero risulti irrecuperabile, quella socio-culturale è rimasta viva

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nel tempo soprattutto grazie all’attività dell’Associazione Officina Marinoni, da sempre cuore pulsante dell’intero programma di risanamento dell’area. Così, questo progetto mira a rivitalizzare un sistema morente tramite l’arte e l’organizzazione di un centro culturale di artisti non solo di Venezia, ma di tutta l’Italia. Grazie a un muro multimediale utilizzabile a fine di mostre o attività sociali, la parte del complesso rivolta verso le preesistenze urbane verrà isolata e al tempo stesso protetta dalle stesse, mentre la zona più a sud terminerà con un sistema di filtro a

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vegetazione controllata, verso la natura spontanea. Il ripensamento delle funzioni è stato deciso per ambito: l’edificio a sud funge sia da ausilio per i bagnanti sia da punto informativo per le varie attività che si svolgono nell’area; i tre monoliti in linea svolgono le funzioni di amministrazione dell’intero progetto, di fulcro per le attività artistiche e teatrali, e di scuola per giovani e artisti; lo stabile a nord invece è stato destinato ad uso residenziale temporaneo per gli utenti che necessitano dei servizi presenti nell’area. Gli spazi esterni saranno impiegati come luoghi-evento per la comunità.

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ATTACCO A TERRA


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MARZOTTO

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RICREATORIO MARINONI

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AREA NATURALISTICA

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BOULEVARD DEGLI ARTISTI

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PIAZZA CENTRALE

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CASSA DI RISPARMIO

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CENTRALE

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TAKING / PART TRANSFORMATIVE PRACTICES IN THE CITY Workshop e Mostra 2011

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SCENARI PER IL QUARTIERE LAGHETTO_VICENZA Il contesto di progetto raccoglie numerose suggestioni che rendono estremamente fitta e complessa la trama da analizzare e conoscere, dove questioni di disagio sociale si accostano ad un’area militare di grandi dimensioni, caratteristiche di qualità ambientale riconosciuta devono confrontarsi con la necessità di espandere parte della città in questa direzione per rispondere alla domanda abitativa e di servizi. Tutto ciò avviene in una città tra le più dinamiche e reattive del nord est, in cui

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il patrimonio economico e culturale consolidatosi negli anni, pur tra contraddizioni, successi e cadute, ha saputo creare ricchezza e qualità della vita. L’indagine di possibili soluzioni a questi problemi ha riguardato inizialmente le modalità con cui sopralluoghi potevano essere sviluppati per dare delle letture multiple di un luogo, nate da una esperienza collettiva e stratificata oltre che essa stessa propositiva per il progetto. Per questo sono stati fatti una serie di sopralluoghi-evento del Quartiere Laghetto, per costruire una conoscenza del sito capace di tenere

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assieme aspetti delle reti sociali, economiche e pratiche informali, potenzialità future dell’area, memoria e immaginazione. Si è osservato, documentato e costruito un insieme di relazioni personali e collettive con l’area di progetto, come primo set di strumentiprogetto. Successivamente il metodo di pianificazione si è strutturato su un approccio trasformativo, in cui entrare in relazione con tutti coloro che sono coinvolti nel processo di design urbano, pianificando e organizzando le attività, le proposte e gli interventi in modo progressivo.

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Si è creato una sorta di piazza interattiva di scambio di suggestioni e idee in un’esperienza reale di programma di sviluppo urbano, costruito con attori reali coinvolti nel processo. In seguito ai risultati positivi ottenuti all’interno dell’Università IUAV di Venezia, i responsabili del workshop, il gruppo di ricerca Agency dell’Università di Sheffield e il gruppo Fram_menti, insieme ad alcuni partecipanti scelti, hanno ideato, realizzato e allestito la mostra “Taking Part - Scenari per il quartiere Laghetto_Vicenza” avuta luogo nello spazio espositivo AB23 a Vicenza.

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PROCESSI


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SCENARI


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MOSTRA

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ENRICO SPIMPOLO

GRAZIE PER LA LETTURA

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