Palazzetto dei Nobili 24 settembre - 1 ottobre 2017
CATALOGO CONFETTATO
Gianni Zauli
Presidente della Giuria e curatore della mostra
Si parte dalla bellezza! La bellezza esteriore dell’opera è la caratteristica comune a questa mostra di libri manufatti nati dalle mani di autori che hanno avuto libertà di immaginare, inventare, sognare e costruirsi il proprio libro… non di scriverlo! Perché a questo aveva già pensato più di 400 anni fa Miguel de Cervantes, noto a tutti per l’opera che lo ha consacrato come autore di uno dei capolavori della letteratura mondiale: il romanzo Don Chisciotte della Mancia. È infatti sulla tematica del pensiero e delle opere del grande scrittore spagnolo che si è articolato il concorso Mirabilia Libris un’incrediblioteca per… Cervantes. Concorso che ha chiesto la partecipazione con un’opera che, recita il bando, deve <<essere un libroggetto di forma e dimensione a piacere, eseguito con qualsiasi materiale, ed abbastanza robusto per poter essere maneggiato dal pubblico>>. Sono queste le poche indicazioni suggerite ai partecipanti in modo tale da permettere loro di dare libero spazio alla propria creatività e maestria. Questa prima edizione ha visto partecipanti da diverse regioni d’Italia che hanno creato libri/oggetto o oggetti/libro (ognuno è libero di stabilire il proprio ordine) unici, particolari e irripetibili, provocatori e affascinanti, da guardare e da toccare. Sì da toccare, perché è questa una prerogativa e peculiarità della mostra: le opere devono essere toccate e manipolate per poter essere fruite ed assaporate nella loro interezza. Ogni libro selezionato ci racconta attraverso la propria fisicità un qualcosa che appartiene a Cervantes unendo il sentimento del fare un’opera d’arte che possa sorprendere o provocare piacere, col desiderio di raccontare, come si conviene ad un libro. Ma per Mirabilia Libris non si parla di “semplice” libro, di libro che ha una copertina e pagine da sfogliare; si parla invece di un oggetto che si presenta come metafora del libro azzardando una vera poesia tattile e visiva. E comunque sempre di libri si tratta, che a volte si presentano sotto vesti che sono molto distanti dall’idea e, soprattutto, dall’immagine che abbiamo del libro visto che ne negano addirittura la forma tradizionale. Così come Don Chisciotte vive una pazzia arricchita da una grande saggezza, gli autori delle opere di questa prima edizione del concorso – e, sicuramente quelli delle prossime edizioni - hanno sicuramente dovuto affrontare la realizzazione delle proprie opere con una giusta dose di ingenua pazzia arricchita da saggezza, studio, manualità, arte e ironia.
5 Alessandra Bincoletto - Primo Premio Bologna
“Siamo tutti Don Chisciotte” è un libro a fisarmonica che viaggia in una scatola di legno. Indaga l’aspetto della relazione tra la finzione, l’inganno e la realtà che annulla la fantasia. Le immagini disegnate raffigurano semplici scenari rurali, tra cui i mulini a vento ma agli occhi di Don Chisciotte saranno rivelati personaggi, suoni e paesaggi nascosti. tecnica e supporto: Libro a fisarmonica (monotipia su carta) cm 100x7 e scatola in legno (legno, torcia a luce di wood, carillon). Dimensioni cm 15x30x40
7 Paola Sapori - Secondo Premio Bologna
Il mio libro trova ispirazione nel Don Chisciotte e nei due aforismi: “Nessun limite eccetto il cielo” dal quale prende il titolo e “a tutti gli illusi a quelli parlano al vento… in qualche modo forse è giusto e ci sta bene a tutti i teatrini”. 1 - Ho cercato di legare la poesia e comicità del Don Chisciotte, descrivendo un mondo sospeso con tendoni del circo e un solo mulino a vento. 2 - “nessun limite eccetto il cielo” ottenendo con il leporello un andamento libero, senza capo né coda e con un unico filo, l’orizzonte. 3 - nella terza citazione si cerca il “vento”, anche se è un vento di parole. Ho disegnato il vento, le bandierine, il mulino… disegnando “teatrini”.
9 Laura Bertazzoni - Terzo Premio Castel Maggiore (Bologna)
“Ho sognato di mettermi in viaggio per sconfiggere le ingiustizie e per proteggere gli oppressi. Poi mi sono svegliata”. Appena ho letto il bando mi è sembrato difficilissimo trovare il modo di rappresentare un’opera barocca, ossia ascrivibile a quel periodo storico-letterario condizionato da una forte crisi dei valori e delle certezze. Ho cercato un aspetto su cui focalizzarmi e che potesse essere interpretato: nel Don Chisciotte c’è un netto distacco tra ciò che accade realmente e ciò che si crede che avvenga. La realtà può non essere quella che appare, quindi l’equilibrio compositivo è irraggiungibile. Ho trovato così il mio modo: 2 facce. Una (la scelta se sia la prima o la seconda la decide chi guarda) con la scena della prateria della Mancha - l’ambiente riconoscibile - ; l’altra frammentata, tagliata e piegata tra realtà e sogno, dove ho riportato brevi brani che potessero rendere il senso delle immagini. Il titolo del libro, invece, fa parte della mia natura e della mia storia personale e sociale. Dimensioni cm. 24,5x17,5x5
11 Isabella Galeazzi - Menzione d’onore Montelabbate (Pesaro-Urbino)
“A la luz de la locura” (alla luce della follia). Gabbia, lanterna, voliera? Un oggetto dal tempo antico… metallo ossidato, argilla grezza, carta ingiallita, candela consumata… per un’intera, monumentale opera: “El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha”. I centoventicinque (centoventitré capitoli e due prologhi) singoli paragrafi che compongono l’intera opera letteraria, prendono forma in altrettanti centoventicinque minuscoli libri che titolano la scansione della stessa, lisi consunti, usurati dal troppo uso e dal tanto tempo. Un filo rosso li lega indissolubilmente sino a raggiungere ed unire insieme per tutta la vita i due protagonisti - delle innumerevoli vicende ed un’unica storia - rappresentati nelle forme equine del cavallo e del ciuco, metafore dell’umana esistenza. Un contenitore/gabbia a maglie troppo grandi per riuscire a contenere così tanto (umanità, sentimenti, ideali, ragione, pazzia, morte): la vita stessa. Il colore rosso, della passione, del sangue, dell’amore, della candela che sovrasta l’intera opera ormai consumata dall’infinita, nell’infinita ricerca… Ragione, Pazzia, Libertà? Dimensioni cm 30x30
13 Cristina La Leggia e Federica Santi - Menzione d’onore Torino
“L’idalgo di carta” è un libro pop-up illustrato, adatto ai bambini, che narra la storia di “Don Chisciotte della Mancha” di Miguel de Cervantes. La semplificazione della complicata vicenda in sei pagine, l’inserimento di luci colorate, la possibilità di staccare e riposizionare alcuni elementi attraverso l’uso di calamite e la scelta del pop-up, garantiscono la spettacolarità dell’opera, richiamando lo spettatore al gioco attraverso i sensi grazie all’ascolto, l’analisi tattile e visiva. Dimensioni dell’opera: cm 37 x 46 x 15 h (chiuso) - cm 103 x 74 x 45 h (aperto).
15 Valerio Babbo e Tiberio Poccia - Segnalazione di merito L’Aquila
“Ricorda caro Sancho chi vale di più deve fare di più”. Il libro d’artista è diventato anche libro oggetto in quanto ricavato da una forma di compensato e non ha pagine. La composizione: uno sfondo scarno, alcune pianure tipiche dei paesaggi della Mancha e dopo le montagne, una staccionata astratta che dà profondità, come se andasse oltre le montagne. Immancabile presenza di qualche mulino. In primo piano una lancia con una delle celebri di Cèrvantes. Un invito a perseguire i propri obiettivi, a non perdere le grandi occasioni della vita e ambire a obiettivi ancor più alti e non mollare mai, anche se il percorso della vita a volte, presenta staccionate intricate e montagne insormontabili. In copertina un monotipo rappresentante Don Chisciotte e Sancho Panza. Dimensioni dell’opera cm 60 x 12
17 Fabrizio Fabbri Castenaso (Bologna)
“Cervantes”. Questa è una biografia grafica stilizzata della vita di Cervantes. Ho utilizzato un suo ritratto da vecchio come simbolo e scusa per illustrare in ogni pagina la sua vita avventurosa. Come sfondo ho fatto un collage di scritti tratti da Wikipedia e altri siti internet. Dimensioni dell’opera cm 22 x 32
19 Maria Elisa Leboroni e Donato Loscalzo Perugia
“Dulcinea2”. L’mmagine corrente di Don Chisciotte è quella di un cavaliere fuori del tempo che si è creato un’immagine distorta del mondo attraverso i poemi e la letteratura. E se fosse il contrario? I libri, i classici, quelli che sopravvivono ai secoli e alle mode, invece, sanno darci la chiave di lettura migliore per capire il mondo. Nascondono segreti che bisogna svelare, intuizioni che rendono chiaro il mistero della vita: bisogna solo cercare di combinare le loro diverse anime e i differenti piani della scrittura. Dimensioni dell’opera cm 65 x 58 x 1,5
21 Loretta Cappanera Udine
“Don Chisciotte della Mancia”. … “Potreste agitare più braccia del gigante Briarco, che me l’avete pur da pagare”. Ciò detto, e raccomandandosi di tutto cuore alla Dulcinea sua signora affinché lo assistesse in quello scontro, ben coperto con la rotella, e posta la lancia in resta, galoppando quanto poteva, investì il primo mulino in cui s’incontrò e diede della lancia in una pala”… Don Chisciotte della Mancha 7 Capitolo VIII Dimensioni dell’opera cm 20 x 20 x 25
23 Alexandru Cucos L’Aquila
“Quijote”. L’opera realizzata ha come soggetto il più famoso libro di Cervantes, Don Chisciotte. Attraverso un libroggetto, uno pseudo giocattolo, si vuole interpretare il racconto del più strano personaggio della storia della letteratura. Don Chisciotte è il folle per antonomasia, la sua passione per i libri d’avventura diventa la sua gabbia da cui sarà difficile uscire. Egli infatti vede in sé un antico nobile condottiero come Alessandro Magno, si prefigura come i “Matto” dei tarocchi, si infiltra nell’acquaforte di Francisco Goya, guarda con aria di sfida la sua evidente pazzia propostagli dal tomo “L’elegia della follia”. Egli è un’ombra, un tipo fisso che insegue congetture ed illusioni. Crede di trovare l’amore, crede di sconfiggere giganti, di eseguire grandi imprese. Questa mente irrecuperabile ha la forma propria di un mulino a vento, il grande rivale del nostro nobile cavaliere che lo perseguita. Il collegamento è implicito: come il vento è intangibile, così i pensieri di Don Chisciotte sono effimeri e impraticabili. Il nostro cavaliere è solo, è assente la figura di Sancho ma fiero delle sue gesta, il suo ego smisurato occupa tutto lo spazio esistente ma allo stesso tempo teme il suo fallimento, perciò reagisce violentemente contro tutto e tutti. In fondo, egli, è un eroe incompreso!
25 Fabio Pera
Torre del Lago Puccini (LU) “Cervantes - Don Quijote”. Fonti: Don Chisciotte della Mancha, traduzione Einaudi 1978, Bruno Frank romanzo biografico, Galatea, Persiles e Sigismunda-Mursia, Wikipedia. 1 Gloria a Don Chisciotte - 2 La finestra - 3 Come gioco dell’oca - 4 Che ora veniate ad uno ad uno… - 5 I frati scambiati per cavalieri erranti - 6 Mago frestone trasformatore ed illusionista 7 L’Armatura - 8 Pastora Marcella e funerale di Crisostomo - 9 Selva - 10 Pastora Marcella lascia senza speranza i pastori innamorati - 11 Galtea - 12 Nè mio né tuo! Chisciotte con i pastori - 13 L’osteria, i lanci di Sancho Panza con la coperta - 14 La notte dai rumori terrifici - 15 Don Chisciotte e i leoni svogliati - 16 La torre in Vaticano durante permanenza Cervantes come insegnante di spagnolo presso cardinal Acquaviva (Bruno Frank) - 17 La presa di famagosta e lo squoiamento di Bragadin - 18 Lepanto 1571. Cervantes partecipò alla battaglia - 19 La mano ferita. Nella battaglia Cervantes perse la mano sinistra. - 20 Il cavaliere dalla trista figura - 21 Cervantes catturato dai pirati - 22 Cervantes schiavo ad Algeri - 23 La galera - 24 Rappresentazioni teatrali dei cortili di Madrid - 25 Cervantes esattore per conto del re alla chiesa del villaggio - 26 Avventure di Persiles - 27 Tante figure - 28 Don Chisciotte muore. Vale dedica.
27 Manuela Marchesan Bologna
“Hispania nova tabula”. Una mappa è un’atlante del mondo conosciuto: questa rappresenta i territori del limite, lontani dalla banalità del quotidiano, presenti nell’immaginario di un cavaliere che ha letto troppi libri… è stata realizzata con una tecnica da atlante cartografico antico, l’acquatinta, stampata con una antica procedura fotografica ai sali di ferro (cianografia). Il contenitore è una scatola/colophon che riporta i dati dell’opera di cui è parte integrante: per il concorso sono stati, quindi, temporaneamente nascosti il nome dell’autore e della stamperia.
29 Chiara Tozzoli Avezzano (AQ)
â&#x20AC;&#x153;Don Quijoteâ&#x20AC;?. Rappresento, cosĂŹ come mi appare, un capolavoro della letteratura di tutti i tempi, bizzarro, e incredibilmente logico. Utilizzo colori vivaci su forme incerte e i personaggi della storia iniziano a muoversi su tavolette di legno grezzo. Dimensioni cm 10x10
31 Giorgia Genocchio Milano
“Sogno errante”. Questo piccolo libro a fisarmonica richiama una scenografia per parlarci del viaggio. Nella sua forma più pura, in quanto ricerca, movimento da un punto di partenza a uno di arrivo e quindi mettendo inevitabilmente in discussione quello che sembrava fisso e immobile. Bisogna essere pazzi per lasciarsi andare a un tale rischio? La follia di Don Chisciotte non è vera, bensì “funzionale”: diventa lo strumento per esplorare il mondo nuovo, che rifiuta la bassezza del reale, criticando la forma prima del contenuto della società e del romanzo cavalleresco che la rispecchia e proponendo il sogno. Bisogna uscire dai limiti di sicurezza della realtà, lasciandosi andare all’unico linguaggio che ci permette di essere, senza limitazioni. Il tema del sogno è reso attraverso la carta, trattata in maniera grezza, quasi istintiva, spesso indefinita come è l’irrazionale, ma soprattutto bianca, in modo da poter accogliere le impronte di chi lo maneggerà e quindi gli darà nuove sfumature. Dimensioni: cm 10x10
O.N.L.U.S.
PATROCINI E CONTRIBUTI PUBBLICI
Consiglio Regionale
Comune dell’Aquila
ALTRI PATROCINI
Provincia dell’Aquila
Comune di Villalago
Provincia dell’Aquila
Federazione Italiana Scuole Materne
CONTRIBUTI PRIVATI
VERDE: PANTONE 355
ESSE.GI. ASSICURAZIONI CARIGE - HELVETIA
L’ A Q U I L A 0 8 6 2 . 3 1 6 8 8 0 PA G A N I C A 0 8 6 2 . 6 8 9 9 2 2
COLLABORAZIONI
Università dell’Aquila Dip. di Scienze Umane Scienze della Formazione
MEDIA PARTNER
MY L’AQUILA
SPECIAL PARTNER DI
www.librisinfabula.it
L’associazione “Libris in fabula” dell’Aquila, in collaborazione con Gianni Zauli (organizzatore e curatore di “Libri mai mai visti”, VACA Russi – Ravenna) al fine di onorare un autore della letteratura che abbia avuto importanza nello sviluppo della cultura per ragazzi, indice il primo concorso tematico per libri manufatti dal titolo “Mirabilia Libris” con lo scopo di creare una mostra nell’ambito di Liber L’Aquila – Festival della cultura per ragazzi. … L’opera dovrà essere un libroggetto di forma e dimensione a piacere, eseguito con qualsiasi materiale ed abbastanza robusto per poter essere maneggiato dal pubblico. … Tema prima edizione Le opere presentate dovranno esser realizzate facendo riferimento a Miguel De Cervantes, ai suoi scritti e/o al suo pensiero. La giuria sarà presieduta da Gianni Zauli e composta dall’artista Franco Fiorillo, lo scultore Gianni Colangelo MAD, l’illustratrice Sandra Antonelli, l’illustratore e animatore Alberto Baioni e il grafico Enrico Cristofaro.