Sulla scia di odori e profumi

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Carla Gonnelli

S ulla scia di odori e profumi



Carla Gonnelli

S ulla scia di odori e profumi

L’Aquila 2014


© 2014 - Tutti i diritti sono riservati all’autore. Grafica e stampa a cura di Protipo - L’Aquila


Talvolta i profumi raccontano talvolta i profumi ricordano talvolta i profumi rinascono con sorpresa dentro di noi.

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Profumo di buono odor di bruciato chi di voi non si è mai mascherato? La maschera è bella se sa di frittella se sa di vergogna scansarla bisogna. Mi gioco il mio dito se sa di pulito mi gioco la testa se sembra maldestra La maschera è buona se un gioco richiama ma se fa sul serio è un male davvero. Profumo di buono odor di bruciato chi di noi non si è mai mascherato? 4


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Di fronte ad un piatto i ricordi si affollano in massa sorpresi di esser raggiunti da un comune odor di coniglio. Le immagini arrivano a frotte sospinte da aglio e cipolla e un po’ di carota con salvia. Rivedo mia nonna ai fornelli me stessa seduta a mangiare. Un profumo che sa d’armonia gustoso di affetti e parole: 6


Profumo di torta profumo d’agnello questa mattina ricordo un po’ quello che ti dicevo quand’ero bambina dammi una mano mammina mammina. Profumo di salsa odor di tartufo in questa sera mi sento un po’ stufo ché d’aspettare tempi migliori vedo smarrire tanti bei cuori. Odor di mentuccia profumo di trippa sento nell’ aria che gira aria fritta vedo negli occhi di tanti bambini il grido d’ aiuto per molti destini.

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Coratelle di pensieri tra riso ed amarone sul piatto ben servito dell’ incontro ed un ascolto aperto appena appena forse un po’ stufato nel gioco profumato di narrare qualcosa di sÊ ed altre cose.

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Pesce bollito, pesce al forno c’è sempre un motivo per cui ritorno. Frittura di pesce e di zucchine ci sono a casa le mie bambine piccole o grandi non fa differenza ci vuole talvolta un po’ di pazienza. Profumo sottile insalata di mare qualcuno mi aspetta qualcuno da amare sul piatto di pesce comprato al mercato ho messo la voglia di essere amato. 9


Profumo di rosso profumo di vino mi guardo un po’ addosso e scopro un inchino davanti alla vita che passa ruggendo e sto trasalendo. Mi strappa i capelli dal capo piegato raccolgo i pensieri travolge anche quelli. Mi dico che aspetto: qualcosa è accaduto sul viso sbiancato ritrovo un aiuto di tenere mani di stoffa imbastite che reggono il peso di cose infinite. 10


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Perché tenersi dentro tante angustie e far gelare il cuore ed arricciar le idee che girano intorno a un chiodo fisso. Perché tenersi dentro quell’ angoscia che intorpidisce i sensi e ti nasconde le cose belle ancora del creato. Perché covare dentro quella rabbia che brucia gli occhi e toglie ogni respiro. Respira e senti intorno quell’odore d’erba verde e nuova dove poggiare l’animo in subbuglio e raccontare a ciechi, sordi e muti quello che senti in fondo ai solchi del tuo cuore


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Girotondo girotondino ogni cosa ha un profumino Girotondo girondello ogni cosa ha un suo fardello di pensieri e batticuori gira gira e sta un po’ fuori a giocar con tutti quanti girotondo di pensanti.

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Un profumo lieve di colonia e una poltrona grande dove scompare quasi la mia mamma le mani pallide posate in grembo in attesa di essere sfiorate ed un odore forte di pazienza.

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Profumo di cucciolo d’uomo rinfranca il mio cuore un po’ stanco rammenta quello di una mamma che era la mia bambina profumo lieve scrigno di tenerezza.

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Nel biondo inebriante dei capelli rileggo la mia storia appassionata di vita pienamente conquistata. L’amore che per te avevo un tempo rinasce ad ogni ora di giornata ed anche se la forza m’ è passata quella speranza viva m’ è tornata. E quando ti rivedo trasformata con la tua testa cara un po’ imbiancata risento un bel profumo di narciso per tutto il tempo che ho condiviso.

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Formichina cammina cammina tra le foglie e gli sterpi del bosco tra castagne e funghetti odorosi tra boccioli di rosa canina. Sopra il capo c’è un cielo di verde grandi reti di rami e di fronde che proteggono un mondo vitale che respira l’odor del reale.

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L’odore dell’incenso questa sera ricorda a molti che il mondo è una preghiera. Una preghiera viva già messa in croce dall’odio di chi crede aver ragione e vuole ad ogni costo che la sua sia quella più ammirata e riverita e certamente mai sia contrastata. L’odore dell’incenso questa sera che sale lieve verso il ciel piegato sull’umana sorte sconsolata si ritorce a volte su quella gente che giura d’ esser sola ed appagata di sé si contorce nel lusso e ti calpesta come un tappeto nuovo in piena festa.


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Il profumo del mare ti prende alla gola e ti scivola piano fino in fondo allo stomaco. Lungo le braccia e le gambe ti scorre la libertà ed il senso del rischio si riflette nelle pupille. Odore salmastro pervaso di amaro e d’ avventura.

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Se il mondo fosse tondo il suo profumo umano l’ avvolgerebbe come caramella. Ma troppe volte è piatto e troppo spesso è rigido e punzuto come un istrice sgorbio e malandato. Allora quell’ odore si fa marcio e dell’ umano resta solo il fiato.

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Che odore avrĂ la donna dei cessi ci guarda tutti come fossimo fessi tra stracci e saponi nel tempo di fare ha lei molto tempo anche per pensare e mentre strofina col mocio per terra riprende le fila di tutta una guerra tra attese e speranze e deluse maestranze che voglion migliori contesti di vita e sentono solo parole di pazienza infinita. La donna ci guarda un poco perplessa l’ odor di pulito è cosa complessa.

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In fondo a un pachiderma c’ è la coda, che ognor volteggia agile e leggera e vien voglia sovente d’ aggrapparsi a quella per superar la terra ed il pantano ma attenti che la coda è quella cosa che scaccia tanti insetti e quegli odori con cui giammai vorresti esser confuso.

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Panzane, panzane, panzane che odore avran le panzane? Vergogna, vergogna, vergogna che odore avrà la vergogna? Bugiardi, bugiardi, bugiardi che odore avranno i bugiardi? Catrame, catrame, catrame è questo l’odor di panzane. Di fogna, di fogna, di fogna è questo l’odor di vergogna. Ma peggio di tutti gli odori è quello che viene da fuori le case di indegni padroni che fingono d’ essere buoni 30


e come lucifero insegna risplendono come un’ insegna ma dietro quel lume esibito c’ è tanto di marcio gestito con fare di benefattore che puzza signori e signore!

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Odore di vuoto odore di niente vedo passare un’ onda di gente che non ha scopo che non ha meta vedo passare una cometa che su nel cielo giallo-arancione porta l’ annuncio di un aquilone vedo la gente guardare all’ insù e forse pensa che stare quaggiù vale la pena se vivi anche tu.

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Quando quel sole noto come nostro nasconde la sua testa tra le stelle e un venticello lieve ci confonde i pensieri nella sera che sale tra le zolle seduta tra le spighe di un podere sorseggio l’ aria bella profumata di lucciole gentili illuminata.

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Ogni volta stupisco per quel sole che prepotente emerge tra le nubi. Dopo la pioggia resta quell’ odore di terra fresca e un poco risanata che fa pensare a un’ anima rinata.

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Giardini profumati di ricordi bianchi e neri di petali leggeri ed orme preservate dal tempo e di spine e di colore frammisti a sassi e semi da innaffiare.

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