ESPLORA CORPI (progetto Calvino)

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L A B O R A T O R I O

I N T E R S E Z I O N I

ESPLORA

CORPI

UNA STORIA DI SCIENZA + POESIA + ARTE A SCUOLA


P R O G E T T O

C A L V I N O

cover art: Leonardo da Vinci studi di anatomia


Sulle orme di Italo Calvino: l’ibridazione tra linguaggio scientifico e letterario Al posto di quella nuvola cangiante che portavamo nella testa fino a ieri e del cui addensarsi o disperdersi cercavamo di renderci conto descrivendo impalpabili stati psicologici, umbratili paesaggi dell’anima, - al posto di tutto questo oggi sentiamo il velocissimo passaggio di segnali sugli intricati circuiti che collegano i relé, i diodi, i transistor di cui la nostra calotta cranica è stipata. (I. Calvino, Cibernetica e fantasmi in ID. Saggi, cit., pp. 209-210). Nella prima parte del percorso l’insegnante di scienze ha affrontato gli apparati del corpo umano approfondendo in particolare l’apparato digerente, il cardiocircolatorio e il sistema scheletrico. Le metodologie utilizzate per organizzare l’attività sono state varie; con la flipped classroom la docente ha messo a disposizione degli alunni materiale multimediale come video, domande guida, tracce di contenuti, con i quali gli alunni hanno creato le loro conoscenze, ognuno con i propri ritmi e stili di apprendimento. Lavorando ad isole con la metodologia del cooperative learning i ragazzi hanno assemblato i loro prodotti e restituito ai compagni le loro conoscenze, predisponendo in autonomia attività di laboratorio e verifica finale realizzata con google moduli. Il peer tutoring è stato un forte elemento che ha caratterizzato questa prima parte del percorso poiché gli alunni possono così confrontarsi, completarsi l’un l’altro e diventare tutor per compagni più in difficoltà. Alla fine di questa prima parte sono stati prodotti dei flipbook per ogni apparato o sistema che potranno poi essere riutilizzati dall’insegnante negli anni successivi. Parallelamente alla produzione di poesie, nelle ore di Arte Immagine la classe si è impegnata nella rappresentazione del corpo umano maschile e femminile per andare ad autoprodurre due tavole anatomiche. Ne sono state selezionate due e portate alla grande scala, nello specifico di dimensioni 50 cm di larghezza per 150 cm di altezza. Su fogli trasparenti di acetato sono stati riprodotti i diversi apparati e sistemi trattati; questi fogli andranno poi posizionati sopra alle sagome di plastica del corpo umano. Ogni alunno ha preso in carico un organo o struttura e ha registrato i propri contenuti; infine, per gruppi, hanno programmato con scratch e creato collegamenti con nastro conduttivo (rame) tra l’organo/struttura e il perimetro del foglio trasparente, contenuti che verranno attivati


attraverso la scheda elettronica makey makey ogni qualvolta si preme nel punto specifico. Il risultato può essere paragonato ad un nuovo modello di Sapientino, gioco che noi docenti utilizzavamo da bambini; gli studenti di oggi possono, con l’utilizzo dei nuovi strumenti a loro disposizione, realizzarlo da soli e, quindi, non essere solo fruitori passivi di ciò che il mercato propone, ma diventare creatori di materiali didattici doc.

L'insegnamento/apprendimento avviene dunque in un contesto di Blended Learning in cui cioè le tecnologie e il digitale vengono integrati in maniera trasparente nel processo di insegnamento/apprendimento e si alternano all’uso di metodologie tradizionali, laddove le prime non siano ritenute utili dal docente. La competenza digitale infatti non va considerata (e insegnata) a parte, ma strettamente integrata con le altre, in particolare con quella testuale e visiva; parliamo quindi di competenze plurime. Lo scopo di una didattica 2.0 è anche educare ad un approccio consapevole, etico, alle tecnologie, al digitale, ai social media non limitandosi a porre regole o divieti, ma proponendo un uso attivo e creativo di questi strumenti, fondamentali nel mondo di oggi e ancor più in quello di domani. Perché, come dice Dewey, “If we teach today’s students as we taught yesterday’s, we rob them of tomorrow.” Se insegniamo agli studenti di oggi come facevamo a quelli di ieri, li priviamo del loro domani. Tutto ciò permette loro non solo di assimilare in modo più partecipato e quindi significativo i contenuti previsti dalle indicazioni nazionali, ma di sviluppare quelle competenze del XXI secolo indicate come fondamentali, tra cui appunto la competenza digitale insieme a quella di imparare ad imparare e quella sociale e civica, tra le altre. Le tecnologie hanno dato supporto ad un cambiamento profondo nell’approccio didattico: non si parla più di didattica quasi esclusivamente trasmissiva ma di una didattica attiva e per competenze, in cui fondamentali sono la collaborazione, la risoluzione di problemi, la creatività, la metacognizione e l’autovalutazione. Innovazione culturale assume qui il significato di un ritorno ad una partecipazione più attiva degli studenti e della scuola alla vita della


comunità, riappropriandosi del patrimonio artistico, architettonico, culturale collettivo da parte degli alunni anche grazie alla creazione di contenuti e di iniziative innovative condotte da loro in prima persona. Innovazione culturale non è rottura con il passato e con l’altissima tradizione culturale e letteraria del nostro paese, quanto piuttosto un riavvicinamento che per verificarsi richiede però alla scuola lo sforzo di utilizzare le modalità di apprendere e gli strumenti ormai entrati nella quotidianità degli studenti.

Ilenia Melli con Gabriele Benassi ed Enrico Marani



ESPLORACORPI


Prima fase del progetto con disegni del corpo umano maschile e femminile su un foglio di 33cm per 48 cm. La figura femminile è del gruppo di Valentina Messone, Rebecca Amendola, Chiara Gibertini ed Elena Sighinolfi, mentre quella maschile del gruppo di Matteo Coppa, Andrea Onfiani, Henry Tetteh e Francesco Russo curati dal docente di Arte immagine professor Enrico Marani.


La seconda fase ha impegnato alcuni ragazzi nel riportare i migliori disegni su carta su pannelli di plastica delle dimensioni di 150 cm per 50 cm. In questa immagine Valentina Messone lavora al corpo femminile e nella successiva Matteo Coppa è impegnato nella figura maschile.


Per gli adolescenti rappresentare il corpo significa conoscersi, prendere coscienza di sĂŠ e della propria fisicitĂ . Ăˆ un atto educativo


Ecco i due pannelli, “baseâ€? su cui rappresentare gli apparati. Non sono perfetti, ma sono un ottimo risultato per dei ragazzi di 12 anni. La dimensione di ogni pannello è di 50 cm per 150 cm di altezza


La fase successiva ha visto i ragazzi impegnati nelle ore di scienze con la professoressa Ilenia Melli rappresentare su grandi fogli di acetato i tre apparati oggetto del percorso didattico. Qui Ludovica Gatti e Daniele Esposito alle prese con l'apparato digerente


Laura Oleari e gli ultimi ritocchi all'apparato digerente


Valentina Messone e Filippo Giordano all'opera sull'apparato scheletrico, mentre Elena Sighinolfi sistema fegato ed intestino.


Ogni alunno ha infine preso in carico un organo o struttura e ha registrato i propri contenuti audio; infine, per gruppi, i ragazzi

hanno

collegamenti

programmato con

nastro

con

scratch

conduttivo

e

creato

(rame)

tra

l’organo/struttura e il perimetro del foglio trasparente, contenuti che sono attivati attraverso la scheda elettronica makey makey ogni qualvolta si preme nel punto specifico.


Il risultato può essere paragonato ad un nuovo modello di Sapientino, gioco che noi docenti utilizzavamo da bambini.


Come dimostra questa esperienza gli studenti di oggi possono, con l’utilizzo dei nuovi strumenti a loro disposizione, realizzare da soli un Sapientino e non essere piĂš solo fruitori passivi di ciò che il mercato propone, ma diventare creatori di materiali didattici.



L' innovazione culturale assume in questa esperienza il significato rilevante di un ritorno ad una partecipazione piĂš attiva degli studenti e della scuola alla vita della comunitĂ , riappropriandosi del patrimonio artistico, architettonico, culturale collettivo da parte degli alunni anche grazie alla creazione di contenuti e di iniziative innovative condotte da loro in prima persona.


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i.melli@gmail.com

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