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Quando le storie si incontrano Marinilde Giannandrea
Quando le storie si incontrano
Marinilde Giannandrea
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Le storie a volte si incontrano e, quando questo avviene su quella difficile e variabile relazione che è l’insegnamento, diventano una inaspettata scoperta. Nel caso di Enzo De Giorgi, docente di Laboratorio Pittura, e della sua classe – la 5C dell’indirizzo di Arti figurative del Liceo Artistico e Coreutico “Ciardo Pellegrino” di Lecce – hanno determinato una scoperta reciproca con risultati inaspettati. Le storie che stanno dietro questo lavoro sono molte. Quella della DAD, didattica a distanza, che “costringe” un insegnante di pittura a reinventare le strategie per il coinvolgimento di una classe quasi sconosciuta, quelle molteplici degli studenti che devono fare i conti con un mondo improvvisamente cambiato, ma che nel loro isolamento trovano inaspettate strade creative, quello di un cantautore che racconta una storia quasi dimenticata. Insieme hanno dato vita a una graphic novel, costruita sul testo della canzone Santa Croce di Lecce di Alessio Lega, che racconta un episodio dell’immediato dopoguerra. Il 25 settembre del 1945, gli operai leccesi accolsero l’invito della “Lega dei Muratori” e della Camera del Lavoro a scioperare e a manifestare. Francesco Schifa, Oronzo Zingarelli, Nicola Fatano furono uccisi dalla polizia e dall’esercito chiamati dal Prefetto, anche i feriti furono numerosi e fra di loro ci fu un bambino di nove anni colpito sulla porta di casa. Le tavole e i disegni dei ragazzi raccontano con toni caldi e drammatici la vicenda, utilizzando le parole della canzone come testo, con un piccolo prologo e una postfazione che ci riportano al presente, ai turisti che si incantano davanti Santa Croce. Lo scenario è naturalmente la Basilica barocca in una assolata mattina di settembre, una luce intensa, ma per certi versi già intrisa di sangue, le urla dei manifestanti, gli spari, la tragica conclusione. Il racconto si snoda con ritmo serrato, ma con attenzione ai singoli personaggi, alle vittime e ai carnefici. Uno storytelling a fumetti, che restituisce la memoria del passato, ma che sembra anche straordinariamente attuale e dà la possibilità agli studenti di diventare dei maturi narratori. Le tavole – realizzate “a distanza” e raccolte in un’opera collettiva – rendono omaggio ai maestri dell’illustrazione e del fumetto italiani, ma definiscono soprattutto i risultati di un’azione didattica corale in cui alcune parole come cittadinanza, gruppo, creatività sembrano trovare un autentico senso.