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Amico Pus

L'Imperatore Massimiliano Bomba

Il Burgravio di Outrolandia Demented

Il Guardiano del Parco Jenny 666

Genii Uno Simone Tso, Alexandra, Federika Fumarola, Mariolina Pincherle, Infidel Genii Due Vincenzo Filosa, Raniero B, Squaderna, Filippo C. Pene, Bobsleigh Baby, Gingagaruga, Lucio Badtaste, Vasily Belokonenko, King Pritt, Re delle Aringhe, Barbara Fagiolo, Mr. Tacchino Revolution, Kioki O Kioki. Prima di copertina: Federika Fumarola Quarta di copertina: Infidel Pagina centrale: foto di Michele La Fiandra Ringraziamenti: Claudia Pajewski, Toni Franz, Farah Mehrez, Sara M, Michelangelo, Wolfanus, Thalido, Flavio, Manuel Cascone, Sebastiano Onano, Giusy Noce, AC Fanfulla 101 (Roma Est), Libreria Flexi (Roma), Libreria Giufà (Roma), Libreria Lo Yeti (Roma), Enolibreria Il Tiaso (Roma), Libreria Perditempo (Napoli), Libreria La Cité (Firenze), Lab Buridda (Genova), Warbear, NERO Magazine, Drome, Scarry Monster, Tisbor, Lorenzo Q, Matteo Casari, Ema, Alfonso sindaco ‘e Napule, Piero, Yas e Arianna, Anonima Macchinette (Roma), Lady Marù, NO-FI Recordings, Ernest, Serpe in Seno, Bunka, Propaganda 3, CRACK e, soprattutti IL GLORIOSO COLLETTIVO DI PROPAGANDA 666.

Stampato verso giugno del 2009. Questa pubblicazione è da intendersi come libro ai fini legali. Epoc è Amore


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Sommario

Illustrazione (Massimiliano Bomba)

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King Pritt

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Padre Pio Pio: Canetto Culetto (Tso)

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Storie di Cristi in Croce: Alberto (Squaderna, Demented)

6

Amico Pus: Gina la bruttina (Alan Parsec, Massimiliano Bomba, Federika Fumarola)

8

Sogni Epochiani (Ginga, Re delle Aringhe)

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La teoria di Nash (Demented, Lucio BadTaste, Mr. Tacchino)

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Illustrazione (Federika Fumarola)

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Ra&Ro: Infanzia e il Disco (Raniero B, Jenny 666)

24

Vasily Belokonenko: Vasily Beach (Vasily Belokonenko, Infidel)

26

I Mio Amico Ramiro: GiĂš nel Pozzo per vederti da vicino (Alan, Tso)

30

La Storia di Pa (Demented, Alan)

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Neon Dark (Massimiliano Bomba)

38

Il Fattore C. Terzo Episodio (Filippo C. Pene, Vincenzo Filosa)

42

King Pritt

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Crusader and the Holy League (Infidel, Tso)

47

Illustrazione (Federika Fumarola)

55

Persone Porcellini. Secondo Episodio. (Jenny 666, Demented, Barbara Fagiolo)

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Animali Lanosi: il Mostro Milla (Alan, Demented, Alexandra, Tso)

50

La Posta di Bob (Bobsleigh Baby)

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L’Orascopo di Epoc (Astronza, Alan, Infidel)

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Le Strisce (Alexandra, Demented, Thalido, Alan, Jenny 666)

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www.epocerouroi.net

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email: legami@epocerouroi.net


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storie di cristi in croce: alberto In circoli letterari più frequentati della capitale ora non parlare di altre di lui: la stella nascente narrativa italiana ci delizia con una nuova storia.“La storia più emozionante che io abbia mai avuto l’opportunità di leggere, ho pianto un sacco” Toni Franz lberto stava diventando noioso. Era crollato a terra vicino alla scrivania della sua camera e ha continuato a torturare il naso. Il succo, schiaffeggiato lui, spremuto lui così forte fino a diventare più di un rosso fragola matura. Ogni volta che è rimasta da sola, in particolare nel pomeriggio, quando pioveva, è sempre la stessa storia. Oddio, non si potrebbe dire che nei giorni di sole ci sia di rottura gioia di vivere, ma vedremo in seguito. Erano gli anni della scuola superiore ed è stato il ultimo della classe. È andato a scuola con i pantaloni a costa allineate le ginocchia. Essa aveva già iniziato a fumare a lungo in segreto dai loro genitori, ma anche questo non lo soddisfano molto. La scuola per lui è stata una tortura. Non come le ragazze e anche gli insegnanti. Era solo un ragazzino che doveva arrivare a discesa. Forse è anche colpa del look che si trova nel caso si rivelano molto poco interessante. Gli occhi erano tutti fuori le punte ‘ingiustamente, anche gli angoli della bocca è stato all’ingiù. Egli è stato il centro di gravità basso e le gambe storte. Ho avuto strani capelli, lisci e neri, molto stopposi e poi impettinabili. Quando la mattina si trovava in classe, aveva sempre avuto qualche gocciolina di sangue sulla fronte o sulle guance da brufoli. Egli non può stare lasciarseli, specialmente al mattino. Probabilmente ad essi attribuiva nello spremere, tutti i peccati della sua infelicità e l’esclusione sociale, tutti quei piccoli boccioli indossando papille sottolineato pipì.

A

Quando al aumento dell’amore nella vita circostanze sono state diventando insopportabili, si inizia a fare strani pensieri. Una sensazione che il inizio è solo la curiosità può diventare desiderio di possesso. Unità per vari motivi che non si può, quindi porta al deragliato. Alberto si masturbava molto. Per ogni ora del giorno potrebbe essere in lui un perenne aria di avvolta velo sudaticcio. Aggiungi più nel suo continuo graffi e ammaccature sul suo naso e si dispone di un quadro di ciò che non può esattamente chiamarsi un ragazzo tranquillo. In classe non parlare con nessuno. Durante l’intervallo è stato spesso imbambolato a guardare i suoi coetanei che si baciano. “Chissà come sarà”, ha chiesto. Tutti coloro baci a pochi metri da lui gli ha dato alla testa. “La prossima volta che ho una ragazza a baciare una prova in bianco non ci sarà”, hanno detto. Se non altro, qualcuno aveva fatto sapere che uno o qualcosa... Anche un bacio sulla guancia, come un amico sarebbe bene. Certamente sì, per iniziare. Una cosa di cui egli era fermamente convinto che era tutto l’amore ‘istante dopo il primo bacio. E quando siete in amore con la persona che baci, poi il bacio deve essere bello, dolce, a morbide labbra, o almeno a lui così sembrava. Si trascinava da un lato di ‘un altro dei suoi ex novo tutto il pomeriggio in camera vostra grattandosi il sedere. Spesso il pensiero compagne di scuo6


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Una ragazza due anni piĂš di lui. Egli era nota nel suo istituto per tenere delle prestazioni nascoste per molti ragazzi nel portico dietro la scuola.

la, ma sapeva di doversele rimuovere dalla testa. Come sapeva bene che avrebbe dovuto togliere dalla testa la maggior parte delle sue aspirazioni nel affettivo ed emotivo divertimentistico. Albert era appassionato di film horror. Rimane sveglio fino a tarda notte per guardare sul computer o reti private. Sognava di un giorno sentirsi come il protagonista di un film di Michael Reeves, quando dopo una nuotata in piscina resta un bacio sulla porta di una casa ragazza. O concupire una surfista sulle rocce in riva al mare come un film Troma. La situazione è stata schiacciante per lui, non aveva obiettivi, i punti d’arrivo, opportunitĂ , prospettive. L‘unico resto della sua speranza è stata messa in Valeria Puffin. Una ragazza due anni piĂš di lui. Egli era nota nel suo istituto per tenere delle prestazioni nascoste per molti ragazzi nel portico dietro la scuola. L’idea non era allettantissima, ma ora è determinato a provare. Flagellazione, dopo tanti, tanti piagnistei e simpatizzare per tutto il pomeriggio è stato deciso di fare questo gesto. L’avrebbe fermata in un momento favorevole, e trovandosi da soli le avrebbe chiesto qualcosa, non sapeva bene cosa, ma glielo avrebbe chiesto ugualmente. “Mmm non lo so bene, ho sognato un’ autostrada in costruzioneâ€?, si era svegliato cosĂŹ quel giorno, “Ma poi era come se i lavori fossero fermi. Sai quando non si sa se una cosa la stanno costruendo oppure distruggendo? Bho, Non ci ho capito nienteâ€?. Neppure noi ci stiamo capendo molto devo dire, ma noi continuiamo a bastone per la storia. Questa mattina è stato determinato Amedeo. Il cielo sopra di lui aveva richiamato migliaia di bianchi geroglifici che incitavano a completare la sua missione. I lividi sul suo naso avevano un’aura quasi scomparsa. I suoi piedi, sempre goffi, ha rivelato un grado di dignitĂ sigillati da qui non si sa quale paese lontano. In sostanza, quel giorno era riuscito a fermare Valeria, e c’è stato anche discusso. Era stata colpi-

ta da un ‘atteggiamento di questo ragazzo con un tono cosĂŹ perso e deluso in grado di metterla in uno stato di confusione. Ăˆ stato lasciato senza parole. Vedevano in lui una persona che, dopo tutto, non è stato molto peggiore rispetto agli altri coglioni che la prendevano in giro alle spalle. Questo è ciò che si sono detti questo pomeriggio, sotto il portico, dopo la scuola: - Ti amo Valeria. - Umpfh, I love ... - Si Valeria ... - Non mi conosci quasi e mi ami... - Non importa che ti conosca. - Non importa eh? Buono o cattivo è lo stesso per te? - Per giudicarti deve sapere che differenza c’è tra queste due cose. - Tutte cose di cui si può fare a meno, il giusto, lo sbagliato e... l’amore. - No, dell’ amore no. - Ma io non so amare, non so cos’è l’amore. - Ăˆ triste per voi, come lo è per me, ma io ti amo lo stesso ... Goodnight amore. - Buona notte. - Dormire bene. - Anche tu.

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storia di Alan Parsec - Disegni di Massimiliano Bomba e Federika fumarola

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SOGNI EPOCHIANI Sognato a novembre 2008

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LA TEORIA DI NASH e il baloccarsi con gli abbagli A noi tutti succede di dover convivere con la schizofrenia e di tener testa alle allucinazioni che essa comporta: come infatti valutare se il dinosauro rosa seduto sul vostro divano vi parla davvero o è muto? un’intervista a cura di Demented e Lucio BadTaste Illustrata da Mr. Tacchino Revolution

l nostro superesperto Anton Maria Grattapane ci illuminerà ancora una volta sulle recenti conquiste del sapere riguardo questo frizzante tema, sulle tracce del matematico John Nash.

caro decrepito pandino rosso con un delta di circa 23 secondi per via della curva spaziotemporale, dimenticandosi di cancellargli la memoria. Il nostro povero e confuso Pippo sale in macchina e schizza dal suo vicino Pluto per raccontargli l’incredibile evento. Verosimilmente, in un lasso di un quarto d’ora assisteremo alla scenetta comica di Pippo che sbraita in camicia di forza mentre viene portato via dalla divisione psichiatrica dell’unità di pronto soccorso, mentre Pluto firma qualche scartoffia formale assieme ad uno degli operatori. Dico che ciò accadrebbe verosimilmente, poiché non fa parte dell’umana routine essere rapiti dagli alieni e tornare a raccontarlo. Il nostro sfortunato Pippo, unitamente alla più straordinaria esperienza della sua vita ha collezionato il più screditante titolo della sua carriera sociale: pazzomatto. Mettiamo invece che Pippo sia vittima di un incidente stradale e vada in coma. E che dopo un paio di mesi riprenda inaspettatamente conoscenza. Ancor più verosimilmente Pippo verrà ricoperto d’oro per presenziare ai più seguiti talk show in prima serata rispondendo a domande del tipo «Ma la luce in fondo al tunnel è più al neon o più alogena?» e potrebbe raccontare di quelle strane figure luminescenti che lo disassemblavano senza inflig-

I

Egregio dottor Grattapane, innanzitutto quando una persona può dirsi schizofrenica? Beh, la schizofrenia (dal punto di vista degli psichiatri) è una malattia complicata. Più che una malattia in sé, sarebbe più adatto definirla clinicamente come la manifestazione in un individuo di due o più sintomi tra: deliri, allucinazioni, disturbi del comportamento e difficoltà di comprensione, nonché una marcata tendenza a intendere le frasi alla lettera. Attraverso anni di studi medici e sociologici la comunità scientifica è giunta alla conclusione che la schizofrenia non le piace e che non le piace perdere tempo con i sognatori. Facciamo un esempio con due soggetti ideali, appartenenti al ceto medio, normodotati, che chiameremo per comodità Pippo e Pluto. Una sera, rincasando nella sua Fiat Panda, Pippo viene rapito dagli alieni, che se lo tengono dieci eoni luce rivoltandolo come un calzino e che infine lo riportano al 20


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gere dolore, dell’operazione a cranio aperto e cose di voto sia esteso ugualmente a tutte le personalisimili senza destare nient’altro che insopita curiotĂ che convivono in un singolo schizofrenico. Mi sitĂ negli ascoltatori (tra cui magari anche Pluto, scusi, forse mi sono fatto prendere la mano ma avvezzo a registrarsi la puntata in cui c’è proprio il sono certo che capirĂ . suo vicino di casa!). Questo perchĂŠ nessuno ha mai visto l’aldilĂ ed è Osservando a ritroso la storia della civiltĂ e tornato indietro con una polaroid, quindi nessuno i personaggi che l’hanno cambiata ponendo può confrontare il racconto di Pippo con la propria pietre miliari nel suo evolversi, pare che la esperienza. Invece tutti di comune accordo si ostischizofrenia sia peraltro l’effetto collaterale nano a ritenere un fatto come il rapimento alieno della genialitĂ , come nell’esperienza del celeun frutto della follia, e soltanto bre premio Nobel John Nash. perchĂŠ gli alieni non sono mai Attraverso anni di studi Vuole parlarci di questa figuarrivati coi cargo, in fin dei conti. medici e sociologici la ra carismatica e oserei dire Vuoi per invidia, vuoi per comodo, comunitĂ scientifica è cruciale? la societĂ non solo ha creato una giunta alla conclusione confusione gigantesca circa quello Aahhh, John Nash, che uomo... la che dovrebbe essere reale e quello che la schizofrenia non societĂ gli ha riconosciuto che no, ma ha piantato il seme del- le piace e che non le entrambi i titoli di genio e di l’insicurezza in quelle persone che piace perdere tempo con cavallo pazzo. Di lui possiamo hanno delle bellissime storie da i sognatori. dire sicuramente che non ha raccontarsi. avuto una vita facile. Tralascerei la sua biografia per Dunque è ancora valido questo termine nel arrivare subito al dunque: gli anni della rivelazione. 2009? Approdato all’universitĂ di Princeton con una lettera di presentazione che ne esaltava il genio, si Assolutamente! Magari nel 2009 sarebbe piĂš iscrisse al dipartimento di matematica, ove potĂŠ adatto usare il termine schizofrenia per definire impossessarsi degli strumenti intellettuali che ne uno status symbol, non le pare? Quello che ci proliberarono lo spirito in toto. Ora, cosa può aver porponiamo è la diffusione progressiva tra le persone tato una mente cosĂŹ a baloccarsi con le allucinazioviventi di questo modo d’essere, al fine di rendere ni? Pur trovandosi un passo avanti rispetto a molti il nostro mondo piĂš gratificante di quanto non lo suoi colleghi, egli non si vedeva riconosciuti i giusti sia ora. Un po’ come avere sempre un barattolo di meriti dalla comunitĂ scientifica e di fatto riscosse nutella nella credenza. Il motivo per cui fino ad una serie di delusioni, prima tra tutte l’assegnaziooggi la societĂ si sia piĂš o meno riservata il diritne a RenĂŠ Thom del premio Fields. Furono, queste to di mettere gli schizofrenici in edifici coi muri di amarezze, grilletti essenziali perchĂŠ in John potesmateria soffice è che riuscire a trovare un sistema se essere partorito un mondo nuovo ed intrigante, fluido di comunicazione con una gran quantitĂ di fatto di veritĂ divina e spionaggi ai massimi sisteessi non è una cosa facile. Un mi. Devo aprire a questo punto esempio pratico: come potrebbe Esiste un modo una parentesi necessaria: si parla mai il postino di zona recapitarvi di stati allucinatori come di condi“correttoâ€? di intendere la corrispondenza se il suo superzioni in cui l’individuo “perde la la realtĂ , questa chiave visore gli ha scritto i tabulati in chiave di lettura della realtĂ â€?. geroglifici di proprio conio? Non di lettura ci assoggetta Ad esempio, essere ghiotti di sperricevereste mai i bocconcini di for- in tutto e per tutto alla ma diviene una manifestazione di societĂ , e quando non maggio olandese che avete ordinagusti disdicevole solo perchĂŠ non to su internet per il vostro micio- attua una coercizione del conforme ad una ben precisa norne. Il problematico confronto tra libero pensiero, attua mativa etico-sociale. E poco schizofrenici e non si è andato via almeno un lavaggio del importa se lo sperma sia saporito via addolcendo col passare dei cervello decisamente o meno, l’etichetta comune ne secoli. Non è piĂš usanza comune vieta la degustazione a prescindepoco delicato. bruciare in cortile il nostro vicino re. Ma torniamo al nostro beniache dice di parlare agli animali, nĂŠ mino: internarlo in un ospedale di darlo in pasto ai leoni come in epoche piĂš antipsichiatrico e sottoporlo a terapie di droga sonnoche. Ecco perchĂŠ io dico che è il momento di venirlenta ed elettroshock furono dei deprecabili mezzi si definitivamente incontro! Tutti dovrebbero prousati dagli avversari politici per liberarsi di una vare almeno una volta a coccolare una scimmia scomoda figura, che avrebbe però senza dubbio alata, basta coi pregiudizi! Dobbiamo lavorare per saputo come cambiare in meglio il mondo intero. un domani in cui non venga impedito ai piccini di Del resto Nash, a soli ventidue anni, aveva formuparlare col loro amico invisibile, e in cui il diritto lato la teoria dei giochi non cooperativi che gli 21


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sarebbe valsa il Nobel per l’econo- Tanto più apocalittiche avrebbe dato la luce ad una mia. Una teoria di portata mondianuova civiltà illuminata e globale risultavano le le, che ancora oggi viene massicciasotto la sua egida, tutte idee diffimente utilizzata per mantenere gli previsioni dei cili da contestare senza sapere climatologi riguardo equilibri economici tra i paesi indualmeno se dio sia mancino o strialmente avanzati. In sostanza all’effetto serra, tanto ambidestro, per assurdo. Io a egli aveva capito come si sviluppa- più velocemente il questo punto vorrei sapere da lei, no i giochi di potere tra le varie povero matematico caro Demented, e dai nostri lettoparti in causa, ed essendo padrone tornava ad essere una ri, se rifiutereste mai un incarico della sua materia avrebbe senz’al- persona piatta di tale caratura per andare a tro trovato una strategia per assogfare, diciamo, il responsabile gettare i suoi avversari. della sicurezza alla GS. Anche una soddisfazione Nash, da vero genio, riuscì a trovare un punto di come quella di essere un calciatore affermato osservazione ottimale molto gradito anche dal suo perde lustro di fronte a una cosa come governare subconscio bizzarriello riuscendo a non farsi pieil mondo, no? Diciamocelo, se c’è qualcosa di malagare dalle terapie. La manifestazione dei suoi to, è una vita sprecata a lavorare per soddisfare i deliri nel complesso mostra chiaramente come il comodi di un’oligarchia mondiale immensamente subconscio abbia messo in pratica la teoria dei ricca e potente... quella che ci si ostina a difendegiochi sviluppata dalla parte razionale di John, re come la “realtà”, per giunta. Al masochismo sviluppando una strategia rimasta imbattuta per abnegato dell’uomo “normale” non c’è veramente oltre trent’anni: essere un piede di Dio, essere limite. Dunque è appurato che preferiamo tutti lo l’imperatore dell’Antartide, il condottiero che stile di vita alla Nash. (continua a pag. 65)

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Abbiamo conosciuto Vasily il marinaio nella mitica zona NO. Poi l’abbiamo lasciato con il cuore a pezzi sulle fredde spiagge Nipponiche. In questo splendido episodio lo rincontriamo, esule, nella leggendaria Vasily Beach. scritto da Vasily Belokonenko - illustrato da Infidel

VASILY BEACH o sempre avuto paura di tutto, lo ammetto, sotto questa scorza di marinaio si nasconde la

Hnatura di uomo debole e indifeso incapace di affrontare tutto quello che la vita gli chiede.

Non sono mai riuscito a prendere una decisione giusta senza che le conseguenze portassero complicazioni se non risultati catastrofici per il prossimo, per questo motivo decisioni non ne prendo più da tempo. Infatti una volta mi trovavo su un Cargo Suit Commercial di nome Pamela che batteva bandiera U.S.A ed era una delle più grosse navi mercantili che avessi mai visto, bellissima, se fosse stata donna avrebbe lasciato scie di uomini ai suoi piedi, se fosse stata rock band, Mtv vi tormenterebbe con il suo ultimo Videoclip, ma era un nave. Avevo paura. Senza motivo ogni secondo passato su quell’imbarcazione non mi passava mai e si vedeva, nell’arco di pochi giorni rimasi solo, inizialmente i miei amici-colleghi smisero di parlarmi per poi cercare in qualsiasi modo di non starmi vicino con il risultato di mandarmi ore e ore in stiva a fare l’inventario di cose inutili, dalle coperte ai cucchiaini per la colazione. Fu cosi che arrivò quella notte...

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Visto il lavoro sedentario e le paranoie che mi affliggevano secondo per secondo, l’insonnia diventò la mia amante notturna e nel bene e nel male non potevo far a meno che starmene sul ponte a guardare le stelle, quando all’improvviso fui insacchettato e preso a bastonate, le stelle erano andate via e fui buttato fuori bordo. Devo ammettere che stavolta me l’ero cercata, negli ambienti marinai la superstizione è la religione piĂš diffusa e come i cristiani bruciavano le streghe gli uomini marittimi ti buttano in mare sacrificandoti come i greci con Dio Nettuno. Solo che neanche lui mi voleva vicino e fu cosĂŹ che mi risvegliai su una spiaggia grandissima in compagnia di tagli e ferite che gridavan a festa aiutati dal sale dell’acqua marina. Ovviamente solo, feci lo sbaglio piĂš grande di tutti, decisi di reagire a quella situazione ostile costruendomi un riparo, cercando cibo e acqua come manuale vuole e senza problemi la mia nuova dimora era un giaciglio in palma e bambĂš mentre i miei pasti erano frutta e pesci assortiti, ogni tanto mi concedevo un bel cocktail di caco!!! Capii che non avevo paura, alla fine sono piĂš le volte che finisco in mare che quelle che sto a bordo, questa era una situazione nuova, dovevo fare qualcosa, reagire.

Scrissi una lettera di poche righe: ÂŤSalve a tutti, mi chiamo Vasily Belokonenko, sto solo in una spiaggia non so dove, vi prego aiutatemi..... mi sento solo ma non ho piĂš paura, giuro!!!Âť, infilai il tutto in una bottiglia, sigillai bene bene e spedii tutto a Nettuno come da protocollo. Mi sentii rinato, un Rambo solitario in un’isola senza nemici, ero l’imperatore del mio regno cosĂŹ decisi di battezzare il tutto Vasily Beach, organizzando una grande festa con le ghirlande, i fuochi e tutto il necessario. Fu un party ben riuscito del quale ricordo poco perchĂŠ presi una sbornia troppo grande dovuta ad un eccesso di fantasia. Alla fine il Dio dei mari rispose, ritrovai la bottiglia-risposta in una delle reti per la pesca. “Ciao potresti venire qui da noi. La vita non è il massimo dello sballo ma non ci possiamo lamentare, almeno non siamo soli, firmato VBâ€? cosĂŹ diceva la lettera che mi dette di nuovo la speranza di un contatto umano che non fosse la mia amica Mano o i commessi del supermercato frutta pesce della mia Vasily beach. Seguii la mia nuova politica: REAGIRE, con consequenziale idea del cazzo rappresentata da buttare di nuovo la bottiglia in mare e seguirla da lontano a bordo di una zattera, come John Rambo avrebbe fatto nella giungla con i Vietcong. 27


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Zitto e quieto. Sei giorni di mare e cinque notti di spionaggio bottiglia per raggiungere l’obbiettivo, una spiaggia pressoché identica alla mia Vasily Beach, solo che popolata da molte persone, tutti maschi, all’apparenza, impegnati in uno svario di mansioni. Decisi di aspettare la notte per farmi vivo, LUI avrebbe agito nell’oscurità. Al calar delle tenebre con il volto dipinto mimetico mi spinsi verso la spiaggia nemica, in silenzio come un’iguana mi avvicinai alla prima capanna, privo di paura!!! «Che stai facendo Vasily?», una voce echeggiò dietro di me facendomi girare di scatto senza timore, ma appena vidi chi era il mio interlocutore le mie gambe iniziarono a tremare e il respiro aveva già preso la via delle spezie.

Fu così che oramai debole e terrorizzato gridai come non avevo mai fatto prima. Davanti a me si presentava un perfetto esemplare di Vasily Belokonenko, uguale a me anche nel dress-code. Il falso me stesso fece accorrere all’appello anche gli altri abitanti di questa nuova spiaggia e senza mistero mi accorsi che eran tutti identici a me, adesso sì che avevo paura. Non sopportavo più la solitudine, ma ora mi sentivo ancora più solo di qualche giorno prima... pensai a John Rambo e scoppiai a piangere, cercai il coraggio di un glorioso veterano ma non sapevo più cosa voleva dire, svenni.

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MATTINO. Mi vennero a prendere in sei, per portarmi in un campo vicino a raccogliere rape e altri ortaggi che crescono a terra come patate e carote. POMERIGGIO. Mi fecero andare alla cava con altri otto a cercare il carbone che alimentava i forni che conobbi la sera quando mi portarono a fare il pane e le paste per la colazione mattutina. Capii che questi Vasily, da buona comunitĂ , lavoravano in continuazione tutti insieme con compiti ben precisi che portavano avanti a rotazione per un maggiore rendimento, cucinavano, pulivano, rammendavano i vestiti, pescavano, scavavano e non si riposavano mai, alla fine tutti facevano un pò di tutto. NOTTE. Rubai una barca per la pesca e ripartii per la mia Vasily Beach, ero scappato dalla solitudine ma la mia vita è giĂ dura con un solo Vasily. Sconsolato nella notte in mezzo al mare, guardavo al solito le stelle quando mi resi conto che oramai mi ero perso.... Ma per fortuna andai a sbattere contro Nettuno, che poi mi accompagnò al porto piĂš vicino, dove m’imbarcai di nuovo con meta inutile come avrebbe fatto un veterano. Ogni tanto ripenso alla mia spiaggia e per un pò sorrido alle stelle.

Storie di vita vissuta, storie di marinai.

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Filippo C. Pene

Continua il viaggio psicotropo di Ned tra sangue, piscio e attacchi di ulcera i trascinavo senza forze verso la prima schiena, salì fino alla nuca ed esplose in uno sputo costruzione che mi si presentava alla di vomito giallo striato di rosso che a guardarlo vista, mentre la testa pulsava, le budella fece ribrezzo anche a me stesso. Visto lo spettacolo mi si contorcevano e tutto il resto si sentiva vittiche mi si era presentato davanti gli occhi, non mi ma della peggiore post sbronza della mia vita. Il sembrava proprio il momento di preoccuparmi percorso mi sembrava infinito, i passi della mia ulcera. Quello che somigliasi susseguivano con intervalli lunghi “Gira a largo va a qualcosa tipo un cane di grossa un’eternità dandomi modo fin da dai nemici e taglia giaceva impalato e sventrato subito di realizzare che il perfetto sul tavolo al centro della cucina menguardati il piano architettato a regola d’arte e tre le interiora sul pavimento disegnasimulato nei minimi dettagli nel mio culo dagli vano fantasie così fitte da sembrare in mondo fantastico, aveva in realtà la movimento. amici, solidità di un castello di carte costruiNon era necessario essere un detectito dalle mani di un fattone in asti- sempre.” ve dello Scudo per capire che c’era nenza da DTDL. qualcosa che non andava in quella casa, qualcosa dalla quale era meglio allontanarsi Tornarono a galla le parole di mio padre che mi il più velocemente possibile. diceva sempre, prima di intraprendere il viaggio di Cercando di respirare solo lo stretto necessario sola andata verso il nulla: alla sopravvivenza dei miei organi vitali, guardai «Gira a largo dai nemici e guardati il culo dagli in tutti gli sportelli alla ricerca di alcol o cibo. amici, sempre». Trovai dei barattoli di liquido ambra, ne aprii uno Maledetto Luz, dove cazzo mi hai mandato? e ci infilai il naso fino a bagnarne la punta, anche se non era necessario per sentire l’odore pungente Ero ormai prossimo alla fattoria, che sembrava di distillato di grano. Ne tracannai metà barattolo deserta. Un pick up che già di suo non sembrava e quasi svenni, capii che era il caso di mangiare essere in ottima forma, giaceva con le gomme qualcosa e afferrai delle lattine di carne essiccata tagliate, il cofano sollevato con i cavi elettrici oltre ad un barattolo di caffè istantaneo Duncan strappati, mandando in fumo la mia idea di ragHill. Tornai all’ingresso, dove misi in piedi vicino giungere comodamente il punto d’incontro con me ad una finestra una poltrona che era stata ribaltastesso. La porta d’ingresso era aperta, pendeva ta e mi rifocillai istericamente, ma con le orecchie senza crederci troppo dai cardini arrugginiti. Sulla dritte e guardandomi intorno con sospetto. soglia venni investito da un tanfo che mi tolse il Non ho mai pensato neanche un attimo in tutta la respiro, un odore che sembrava un misto assassino mia intera esistenza, di aver fatto delle scelte giudi morte e merda andata a male. L’interno sembraste. Salii al primo piano con questo pensiero in va essere stato preso d’assalto da un esercito di testa, per cercare qualcosa che mi sarei pentito cavallette incazzate. Cercai la cucina, quando amaramente di trovare. venni colpito da un brivido che mi attraversò la Una volta al piano superiore, sentii distintamente

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il suono di un rigolo di piscio che colpisce il centro dell’acqua nella tazza del cesso. Improvvisamente durante la cascata tuonò nell’aria una potente scoreggia baritona, seguita da quello che sembrava il sospiro di sollievo di un cinghiale agonizzante. Se è vero, come diceva mio padre, che il cazzo puzza dalla punta, in quel momento avevo l’impressione di trovarmi su una enorme cappella sporca di merda. Era decisamente il caso di scegliere velocemente la cosa giusta da fare o semplicemente una cosa migliore di quella che stavo facendo, ma non ne ebbi il tempo. Una fitta alla nuca, e sotto i colpi di pesanti e dolorose scarpe, la vista si anneb-

Una volta al piano superiore, sentii distintamente il suono di un rigolo di piscio che colpisce il centro dell’acqua nella tazza del cesso.

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bia le ginocchia si piegano inesorabilmente. Mi svegliai immobilizzato su una sedia. Provai ad aprire gli occhi pensando che fossero le uniche cose che riuscivo a muovere senza provare dolore, ma avevo ragione in parte, visto che riuscii ad aprirne completamente soltanto uno. Ad ogni modo fu uno sforzo inutile, perchĂŠ intorno a me c’era solamente il buio. Pensai di essere bendato, ma dovetti ricredermi quando l’occhio aperto si abituò all’oscuritĂ ed iniziò a riconoscere i contorni degli oggetti che mi circondavano. Ero su una sedia troppo piccola per il mio culo, non che il mio culo fosse grosso, inoltre ero limitato nei movimenti da una


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«Danny! quanto cazzo ci metti a far fuori quel buco di culo?» Pensai che non era il caso di fare la conoscenza di quel gentiluomo e saltai da una finestra che dava sul retro.

fitta nella parte posteriore della coscia. Ci misi poco a capire che avevo qualcosa infilzato nel bicipite femorale che mi provocava lancinanti dolori ad ogni minimo movimento. Durante i miei anni nella P.A.C. mi ero trovato in situazioni dalle quali pensavo che non sarei mai uscito vivo, ma questa le batteva tutte e a mani basse. L’amico cattivo che abita il mio cervello iniziò ad insultarmi pesantemente come al suo solito, ma non stetti a sentirlo. Ero bloccato su una sedia, per altro scomoda, con qualcosa conficcato nella gamba che mi provocava fitte atroci e quando non sentivo quelle, ero completamente attraversato da dolori di ogni tipo provocati da movimenti che dovrebbero essere del tutto indolori, come per esempio il respiro. Inoltre mi sentivo la faccia tumefatta e in quel cazzo di buco in cui mi avevano chiuso, c’era una cazzo di puzza di muffa che la metà sarebbe bastata a farmi vomitare se solo avessi avuto qualcosa nello stomaco. Avevo quindi tutti i motivi per essere incazzato come una iena a cui dopo aver cacciato una lauta preda fottono il pasto da sotto il naso e che poi tornando a casa scopre la sua compagna iena che si scopa un cavallo. Sono cose che non dovrebbero accadere. Mi chiesi cosa ci fosse alle mie spalle, iniziai ad imprecare a denti stretti e a fare dolorosi saltelli all’indietro con la sedia. Capii che non ero stato immobilizzato con delle corde, ma con del nastro telato. Non riuscivo a vederlo, ma probabilmente era il nastro telato più resistente con cui abbia mai avuto a che fare, avrebbero potuto rattopparci una tuta da astronauta e naturalmente non erano stati morigerati nella quantità usata.

mi bloccava i polsi. I movimenti che potevo fare erano minimi, strinsi quindi i denti ed iniziai a fare su e giù con le gambe, maledicendomi. La cosa non sembrava avere molto successo, ma era l’unica cosa che potevo fare e continuai con rabbia crescente a provare a liberarmi. Quando ormai avevo perso le speranze, il nastro si strappò improvvisamente senza aver dato prima alcun segno di cedimento. Con le mani libere, fu comunque difficile liberare gambe e busto dalla sedia alla quale mi avevano impacchettato. Quando mi alzai, capii a che cosa era dovuta la fitta, quel bastardo mi aveva inchiodato la gamba alla sedia. Quel bastardo, anzi quei bastardi. «A pensarci bene, con la fortuna che ho ultimamente, saranno sicuramente più di due. In ogni caso sono in inferiorità numerica e senza armi e la cosa non mi conforta minimamente». Cercai a tastoni la porta, che raggiunsi dopo aver salito con enormi difficoltà una scala e che ovviamente trovai chiusa a chiave. In compenso ebbi maggiore successo con l’interruttore della luce. Mi trovavo in quella che doveva essere la cantina della fattoria, con la zona lavanderia e gli attrezzi per il fai da te. Iniziai a prendere tutto quello che poteva servirmi per forzare la porta, ma poi buttai tutto a favore di un’accetta. Una volta davanti la porta pensai che avrei dovuto buttarla giù con un po’ di discrezione, visto che non avevo la più pallida idea se quei due fossero ancora in casa. E se fossero stati più di due? Non era il momento di fare ipotesi pessimiste. Tornai a cercare attrezzi utili allo scasso, sperando di non trovare brutte facce una volta fuori da lì. Sentii che qualcuno stava provando delle chiavi per aprire la porta, afferrai quindi l’accetta, spensi la luce e mi nascosi al lato della scala. Si aprì la porta e subito dopo scattò l’interruttore,

Urtai contro qualcosa, provai a girarmi con le spalle verso un mobile dai ripiani in metallo in modo da provare a tagliare contro i suoi bordi il nastro che

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che illuminò la paura. I passi veloci erano quelli di una persona sola, di sicuro non doveva essere un tipo sveglio. Si fermò ai piedi della scala a fissare la sedia vuota mentre cercava il calcio della pistola con la mano. In quel momento scattai e lo colpii con tutte le mie forze aprendogli il cranio perfettamente in due. Il sangue mi imbrattò ovunque, non si poteva dire che fosse stato un lavoro di fino, ma non potevo permettermi di attirare l’attenzione dei rinforzi. e per fortuna non tirò fuori un solo fiato. Il corpo ebbe degli spasmi per qualche secondo, poi lasciai la presa dal manico e si accasciò al suolo. Liberai la pistola dalla stretta delle sue mani e rovistai nei suoi pantaloni nauseato dalla cristallina puzza di merda e piscio emessa dal quel corpo senza vita. ÂŤSenza rancore, amicoÂť. Trovai un rotolo di banconote, un coltello a serramanico e le chiavi di una pontiac. Salii le scale in un attimo in preda all’adrenalina, cercai l’uscita sul retro trascinando dietro la gamba che mi faceva sempre piĂš male. Non era il caso di preoccuparsi ora del tetano o del fatto che quel tizio senza testa potesse avermi trasmesso qualche cazzo di malattia col suo sangue di merda. Agitavo in aria la pistola puntandola attraverso ogni porta che dovevo attraversare mentre andavo nella direzione opposta al lato dal quale ero entrato, dal momento che non avevo visto nessuna pontiac all' ingresso principale.

sul retro. C’era una pontiac astre ad aspettarmi, nera come la notte. Girai la chiave, il motore rispose senza alcuna incertezza ed infranse il silenzio che attanagliava quel posto di merda. ÂŤLuz, dove cazzo mi hai mandato?Âť. Una pallottola infranse il lunotto posteriore, girai intorno alla casa per togliermi da sotto tiro e mi fiondai dritto sull’unica strada battuta che portava lontano da lĂŹ. Per qualche minuto guardai nello specchietto retrovisore ignorando la strada davanti a me e notai che c’erano delle coperte sul sedile posteriore dalle quali spuntava fuori un braccio viola. Trovai un pacchetto di P&M sul cruscotto e ne accesi una. L’auto filava alzando una nuvola di polvere, probabilmente l’amico di Danny mi stava osservando dalla finestra visto che l’unico modo per seguirmi sarebbe stato corrermi dietro. Provai a rilassarmi tirando delle boccate sempre piĂš profonde, fino a farmi girare la testa. Tirai giĂš i finestrini e mi feci avvolgere dal sedile. Ero appena arrivato ed avevano provato ad uccidermi dopo avermi legato in uno scantinato, avevo aperto la testa con un’ascia ad un tizio che mi voleva fare la festa, mi hanno sparato addosso e mi dirigevo a tutta birra con un’auto della quale ignoravo la provenienza e che ospitava un cadavere sui sedili posteriori verso un centro abitato senza sapere in quale cazzo di cesso di posto d’America ero finito. Riecheggiarono le parole di mio padre, che tirava fuori quando ero piccolo e mi vedeva giĂš di morale piĂš del solito. ÂŤCosa hai? Sei triste? Non farmi ridere. Ăˆ la vita. Nessuno ha mai detto che sarebbe stato facileÂť.

Dal piano di sopra qualcuno urlò. Danny! Quanto cazzo ci metti a far fuori quel buco di culo?. Pensai che non era il caso di fare la conoscenza di quel gentiluomo e saltai da una finestra che dava

Ero appena arrivato ed avevano provato ad uccidermi dopo avermi legato in uno scantinato, avevo aperto la testa con un’ascia ad un tizio che mi voleva fare la festa, mi hanno sparato addosso e mi dirigevo a tutta birra con un’auto della quale ignoravo la provenienza e che ospitava un cadavere sui sedili posteriori verso un centro abitato senza sapere in quale cazzo di cesso di posto d’America ero finito.

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PERSONE PORCELLINI Secondo capitolo

una novella di Demented e Jenny 666 illustrata da barbarafagiolo

Un amore non corrisposto, un gorilla che si fa largo ad avanbracciate, il tarlo della gelosia, nasi camusi e pattini in sughero a notte passò senza indugio alcuno sulle pene dei nostri eroi. Un frullar di passerotti schiuse le alacri pupille, ahimè orbe, della nobilcapace. Tosto essa chiocciò cotali parole: “Oh mio principe, presto! Indossi le rigal vezti, è il momento di maritarci al sacro fuoco della pazzione!” Ma sul talamo nessun giaceva poiché il nostro caro primate in tutt’altre faccende era impegnato. L’opulento salone infatti versava in un cumulo di inanimate macerie a causa dei di lui mulinelli distruggitori. Ignara di ciò la nobil contessa intimò alla serva sciocca di un sacerdote procurare e pregiati anelli acquistare al fine di convolar a giuste nozze. Allorché la servetta allontanossi, la nobilcapace - che come i nostri cinque lettori avveduti rimembreranno non era certo in possesso del senno necessario - ritenne fossero passate ore sette e, avvicinandosi all’unico cippo ancora integro, lo apostrofò così: «Gentile pastore, orsù ci leghi per l’etennità!». Riconoscendo un “sì” nei grugniti sconnessi della scimmia, che come ricor-

derete largo si faceva ad avambracciate, ella decise di partire in luna di miele verso la paradisiaca penisola di Tego Narvily, luogo di pellegrinaggi per i presi d’amor di ogni loco. Tutto questo cari amici accadde in pochi giri di clessidra. Omin, che ancora nel suo cantuccio rimuginava i fatti, appena udito il proponimento della vecchia sangueblù si inalberò non poco: «Questo matrimonio non s’ha da fare, né ora né mai!», farfugliò precipitandosi nel baule della nobilcariatide, già pronta a salpare. I nostri 3 eroi presero quindi il largo dal porto di Aosta. Fra un frizzo e un lazzo, un “Ogobrè”, un cicaleccio e un borbottio, si giunse a Borgo Mara, amena località celebre per i suoi pattini in sughero e per le profumatissime code di gatto. E quale splendore fu il proseguire poi nella direzione opposta, alla volta dell’atollo Jaluit, rinomato per le sue perle di cachemire e per un proliferare di genti albine dalla gentilezza delicata! E che allegrezza sul piroscafo: danze, canti e soverchierie passaggere a cui il caro Omin (che da qui in

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poi chiameremo Mino) non potette partecipare in quanto celato nel bagaglio a rigurgitare. Come fremevano i cuori per la spasmodica brama di giungere alla meravigliosa Tego Narvily! Solo una sosta si frapponeva tra i nostri eroi e l’agognata meta: Dongola El Kandak, patria delle frappe di dattero e di villici dal naso camuso, abbigliati con sgargianti piume d’oca. Nulla poteva turbare la spensieratezza della nobilmeretrice e del gorilla, che nel mentre teneva in ostaggio il piroscafo con i suoi costumi poco ortodossi e manate a la san fason. Ma ecco che fece irruzione sulla bagnarola il bellissimo sultano di Dongola El Kandak dal lungo mantello impellicciato e dai gioielli sfavillanti, diretto a Tego Narvily alla ricerca della sua nona moglie.

Nessuno, vi giuro, nessuno poteva resistere alla sua beltade, tranne la nobilcartapecora priva ormai dei cinque sensi. Ma cari amici quante strade ha la Divina Provvidenza voi lo sapete bene! All’orizzonte si profilava una burrasca tremebonda, annunciata da uno stormo di minacciosi fagiani. La nave colpita dalle gocce acri e dal mare roboante, si scuote in balia dei flutti a destra e al suo contrario, che ora ci sfugge. E proprio mentre la zattera sembrĂŹa priva di comando, ecco che nella cambusa l’essere peloso, nutritosi di banane, e il sultano, imbevutosi di succo di vite, si urtarono ahinoi in inevitabil modo. Al tastar del mantello pellicciato dell’imponente straniero, il nostro amico gorilla (di cui forse non conoscete il nome, è presto detto: Mazzarò) ebbe un vigoroso erigersi e al suono di “Anagabrèâ€? strinse a sĂŠ con perizia il succitato conte che da adesso chiamaremo Prps. E Mino? Egli praticando un foro nel baule di cartone si accorse dell’inghippo e gioĂŹ alacremente: sostituirsi all’energumeno peloso ormai infatuatosi di un manto pellicciato era un’occasione ghiotta per poter tornare ad essere il suggĂŹto prediletto della nobilstagionata. Si precipitò quindi verso di lei e a stento la riconobbe perchĂŠ - cari amici - l’impossibilitĂ di suggere il mocciol dal naso di Mazzarò l’aveva resa oramai un cencio e ancor piĂš fuori di sĂŠ. Ella s’aggirava infatti cosparsa di pece e piume secondo i costumi del luogo, canticchiando vecchie arie di dubbio gusto. Ma ecco a babordo apparire la struggente penisola di Tego Narvily! Che emozione! 57


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A grandi linee spiegherò la teoria dei giochi non collaborativi formulata da Nash e appena sopra Curiosamente però il nostro beniamino diede citata: osservando una partita di poker, con ad segni decisivi di guarigione nella prima metĂ esempio 4 giocatori, noteremo che ciascun giocatodegli anni Novanta. Cosa lo spinse a tornare re gioca per sĂŠ per trarre il massimo profitto dalla a pensare come uno zero assoluto? PerchĂŠ si sua strategia e perciò scarterĂ tutte quante le poslasciò andare a questo gesto folle? sibili strategie che possano essere dominate. Nel complesso, tutti i giocatori giocano Dopo anni di intensi e insoddisfa- Ecco come fece in al fine di trarre il massimo profitcenti studi, un giorno, mentre mi poche parole a to o, se preferiamo, la minima peraccendevo la pipa ne osservai il dita. Il momento in cui si arriva bilanciare i suoi stili grasso fumo disciogliersi e stratifiad una combinazione di strategie mentali conseguendo carsi in un’aromatica e pesante dominanti, si avrĂ l’equilibrio di coltre nel mio studio, ed ebbi l’illu- risultati scientifici Nash. Ecco come fece in poche minazione: la strategia del subcon- lodevoli nel medesimo parole a bilanciare i suoi stili scio di Nash aveva una falla gigan- momento in cui era mentali conseguendo risultati te! L’Antartide! Dati alla mano, folle: applicando la scientifici lodevoli nel medesimo cominciai a confrontare i rapporti sua stessa teoria momento in cui era folle: applicansui progressi clinici del nostro economica ai moti do la sua stessa teoria economica John con gli atti dei congressi psicodinamici ai moti psicodinamici del suo spimondiali per lo studio del clima rito. Almeno finchĂŠ durò. globale, e potei verificare che tanto Premesso che per ovviare al tratpiĂš apocalittiche risultavano le previsioni dei clitamento sanitario forzato e sbizzarrirsi ci vuole matologi riguardo all’effetto serra, tanto piĂš appunto metodo, proprio perchĂŠ vi sono persone lĂŹ velocemente il povero matematico tornava ad fuori che hanno bisogno di aiuto sto lavorando me essere una persona piatta. medesimo ad un piccolo prontuario per chi avesse In soldoni, nel 1959 Nash fu assimilato da Dio e fu voglia di padroneggiare rapidamente la materia, proclamato imperatore dell’Antartide per diritto di da cui le stilo un microscopico excerpt: creazione. Ma nel 1990 la civiltĂ industriale aveva posto le basi per lo scioglimento totale dei ghiacci ÂŤ...insomma, caro lettore, se hai entrambi voglia di perenni e venne accertato che sopra al continente vivere una vita felice insieme, è opportuno studiarantartico lo strato di ozono faceva anno dopo anno vi vicendevolmente e con trasporto, ma soprattutto piĂš fatica a riequilibrarsi. Nash si trovò con le spalascoltarvi e avere fiducia tu in tu e tu in tu. Nulla le al muro: paradossalmente lui, il piede sinistro di potrĂ mai incrinare il vostro rapporto se sarai in Dio, aveva fatto un passo falso! Si era fatto imperagrado di capire chi deve fare cosa: a ognuno il suo, tore di un continente che non sarebbe durato piĂš di e “a ognuno secondo le sue capacitĂ â€?...Âť. altri 150 anni! Ma la portata dell’errore non si limitava a questo: Nash era riuscito a far commettere un ÂŤ...trattandosi di un modo di errore di valutazione proprio a Dio! baloccarsi che per sua natura ÂŤ...State passeggiando potrebbe confondervi, è giunto il Questo errore madornale lo costrinse ad abdicare e ad abbandonare le col vostro cucciolo di momento di documentarti il piĂš funzionalitĂ motorie divine per la angelo sterminatore, possibile sulle tue esperienze. negligenza dimostrata. Pochi anni vi scappa dal raggio di Vale a dire: “conosci i tuoi amiciâ€? dopo ricevette il Nobel. Possiamo dominio psichico per e stringi i tuoi legami fondandoli concludere con questo pioniere della attraversare la strada sul rispetto reciproco. L’etichetta, psiche e della scienza cercando di proprio quando scatta e non nel senso borghese del tertrarre dalla sua esperienza impormine, è uno strumento imprescinil verde per le tanti insegnamenti per non sciupadibile al fine di evitare situazioni macchine. re tutta la passione e l’impegno di imbarazzo. Se un amico peloso usato per creare il nostro mondo, Non andate nel ti porta a casa per pranzo un primo tra tutti che piĂš alto è l’obiet- panico! cadavere umano di qualche giortivo postoci, tanto piĂš a rischio di no e ti invita al banchetto, è il fallimento siamo esposti. Io raccomando ai lettori caso di spiegargli che a te i cadaveri piacciono di cominciare sempre per gradi, mai essere avvenfreschi e ben cotti e che eviti di mangiare quelli tati, perchĂŠ non si può avere tutto e subito! umani perchĂŠ assomigliano tanto alla mamma. Dal momento che avete gusti diversi, sarebbe Nonostante il suo stato alterato, Nash riuscĂŹ meglio incontrarvi dopo cena per un bagnetto a continuare a lavorare egregiamente per alle terme...Âť. lunghissimi periodi: quale era il suo segreto? Chiudete gli occhi e riflettete su questi punti: (continua da pag. 22)

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- anzitutto l’angelo sterminatore appartiene alla mangiare una crocchetta calda come il piombo fuso categoria degli esseri viventi ectoplasmatici, il che farebbe… si metterebbe forse a fare il mimo? che gli riduce a zero la possibilità di finire sotto Devo veramente credere che lei comincerebbe a corun SUV; rere per strada come un pazzo con le mani alla gola - se il cucciolo vi è sfuggito dal conin cerca di un secchio d’acqua, invece trollo, è evidente che il vostro rag- L’impronta che ho che dirmi «Attenzione scotta!»? gio psichico si sia inceppato menProprio questa è la funzione delle dato al vademecum tre osservavate un paio di scarpe voci, almeno nel 92% delle situazioche sto ultimando in vetrina rapiti dal loro design ni. In ogni caso, ho conosciuto dei esclusivo: motivo validissimo per segue una direttiva soggetti disperati perché le voci che non gettarvi in mezzo alla strada precisa: pulizia di sentivano erano affette da pesante cercando di usare PROPRIO il esecuzione e balbuzie, questo sì che è un bel proraggio per fermare il traffico delle concentrazione, e il blema. Ci lavoro nel tempo libero per auto, perché ne uscireste lesionati; solenne messaggio il mio prontuario. - qualsiasi contatto tra esseri ovunque presente è umani ed ectoplasmi non porta Nonostante siano molto diffuse, «Documentatevi! E alla possessione dei primi da le allucinazioni vengono ancora non fatevi fregare dai etichettate come manifestazioni parte di questi ultimi a meno che non vi sia un catalizzatore attivo: camici bianchi». di una malattia, così come certe quindi anche se fuori controllo il idee visionarie. Ma Leonardo vostro cucciolo non può possedere un passante non è stato mai rinchiuso, nonostante rubasqualsiasi; se cadaveri dai sepolcri. - il vostro cucciolo è innocuo al 100%, in quanto produce disastri solo quando gli viene commisUh, abbiamo aperto il vaso di Pandora... Mi ha sionata un’ecatombe...». citato proprio Leonardo da Vinci. Quell’uomo è «...Ricapitoliamo: avvocati, tabaccai, baristi, farmacisti... qualcuno che devi pagare per della merce o dei servizi è quasi sempre il tipo di persona con cui non dovete parlare tutti insieme o succede il caos...». «...non puoi essere un tubetto di dentifricio, e il dentifricio non contiene bucce di pomodoro...». Non smetterò mai di ripetermi: si può vivere una vita intera con cappotto e busta paga senza che nessuno abbia mai a decidere di internarvi per il bene di tutti. Mi scusi, forse mi faccio troppa pubblicità ma mi sembra doveroso insistere. In sostanza potremmo dire che anche le “vocine” sono frutto di un’esperienza inusuale per le convenzioni sociali, più che per l’uomo. Perché le sensazioni di pericolo e paura si manifestano sempre con le “voci”? Le esperienze inusuali, come le chiama lei, esistono sin dalla prima infanzia, in ogni essere vivente (a parte le renne, che usano dei funghi allucinogeni). Un bambino normale è perfettamente in grado di giocare e parlare con un peluche, diventare Zorro, avere un unicorno, trasformare il fango in cotoletta. In una stanza buia riesce a volte anche a dare il meglio di sé creando dei mostri da farsela addosso. Divengono inusuali perché subdolamente la nostra società ci addestra a sopirle sempre per i problemi di cui sopra. Riguardo al binomio voci/pericolo, mi perdoni: ma lei, se mi dovesse avvertire che sto per 66


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stato il piĂš venerato scienziato di ogni tempo, ma ciondolo che la raffigura, posto sulla pancia di soprattutto del proprio tempo. Qualsiasi tipo di una donna malata di tumore, la guarisce cosĂŹ, un eccentricitĂ sarebbe stato tollerato, a fronte del po’ a cazzo di cane. servizio che poteva fornire. Egli si stabilĂŹ a Madre Teresa doveva essere un altro personaggio Milano, verso la fine del ‘400, solo interessante, aveva visto GesĂš perchĂŠ aveva intuito che il duca ÂŤAlla visione di Cristo Cristo che le parlava tutto intinto avrebbe avuto presto ingente biso- ricoperto di sangue, il nel sangue come un piatto di trippa gno di armi e lui aveva una quanromana. mio ventre cominciò titĂ di progetti in cerca di finanziaBizzarrie, caro mio, bizzarrie sulle ad ardereÂť. Possiamo quali chi governa un popolo sorvola mento. Mi capisce? Lui era un sostenitore del potere, si metteva capire facilmente lautamente, a patto che nel comal servizio dei potenti e inventava perchĂŠ nell’ospedale plesso il soggetto bizzarro non crei che aveva costruito per essi in totale libertĂ . Era un interferenze gestionali. selvatico, in fondo. Un genio selva- fosse evitata la tico. La chiesa non si fece mai somministrazione di Bene, arrivati a questo punto posso avanti per inquisirlo, nonostante anestetici... tranquillamente giocare a carte con la sua anticlericalitĂ urlata ai l’ippopotamo verde che avevo chiuquattro venti e la sua omosessualiso nell’armadio per timore. La rintĂ certa unita ai suoi progetti bislacchi, mentre grazio molto dottore a nome di Epoc e dei suoi Galileo fu processato e condannato a tre anni di affezionati lettori. carcere e recitazione settimanale di salmi penitenziali per aver scoperto un fatto indiscutibilRingrazio io voi‌ Ma quindi sarebbe a dire che lei mente vero. Qualche centinaio di anni dopo, nelè reale? Quindi sarebbe a dire che questa copia di l’era della macroeconomia e del microchip la chieEpoc con cui mi sto ventilando non è in veritĂ una sa beatifica madre Teresa di Calcutta perchĂŠ un crosta di Grana Padano??

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La Posta di Bob

Gentilissimo Bob seguo da tempo la sua rubrica interessantissima e volevo esporle il mio problema, certo che potrà trovare una soluzione come solo un vero esperto può. Io sono un fanatico del sesso estremo, quindi roba di bondage, frottage, su e giù molto forte e fortissimo. Il problema è che dopo anni di tale pratiche mi viene difficile sentire qualcosa, ho sempre bisogno di dosi maggiori di violenza. Mi riesce anche complicato sentire il piacere della mia partner, come se fossi anestetizzato! Come posso fare per recuperare l’entusiasmo di un tempo? La ossequio e ringrazio in anticipo suo Gino da Mestre

Caro Gino, anche se leggermente consumato, ti sento ancora con una potenzialità efficiente; e la

vita vuoi continuare a morderla pienamente ! ci piace Gino ! su e giù ! non spaventarti di piccole discese di tensione seXuale, sono queste a farci sentire vivo quando raggiungiamo l’apice ! Certo esistono diversi metodi per riprendersi.. da tanto tempo, lavoro su dei prodotti da consigliare a i miei lettori; ognuno la sua funzione, caso per caso. dei stimoli insomma..! e ne abbiamo tutti bisogno. ti proporrei volentieri uno dei ultimi “truc” di Bob ! dopo anni di ricerca, di praxis e di registrazione.. ho messo su un oggettino tascabile che potrai trasportare con te in ogni situazione: LA SEX TAPE ! grazie a un piccolo lettore, anche chiamato walkman, potrai seguire, imitare, riprodurre gridi, urli, soffi, insulti e dolci nominativi quanto tali stimoli, in modo a superare i tuoi momenti down.. il tunnel è soltanto un passaggio, Gino ! per solo 5 euro, puoi comprare l’indispensabile cassetta che ti rendera le tue forze ! (esiste in versione stereo, per te e la tua partner). chiedila al giornale ! tuo, Bob

Carissimo Bob io sono un giovanotto che ama mangiare merda di cane. So che per molti può essere disgustoso ma per me è un vero sollazzo. Vorrei anche farla mangiare al mio partner ma egli lo trova sconveniente… Ho provato di tutto: sciroppi al mandarino, panna montata e cioccolatini per renderla più appetibile ma niente da fare...

Può consigliarmi un modo perché gli sia piacevole? Grazie tantissime Lucio da Terracina

Caro Lucio, non provare a nascondere la vera materia dei tuoi delizi.. una merda è una merda ! e che sia di cane, solo tu lo sai.. mi segui ? il cane ormai, non è più un elemento neutro delle nostre vite sessuali.. e forse il tuo partner è stato morso quando era più piccolo.. chiediglielo ! e magari sostituendo questo “di cane” con un altro nome potrai continuare a godere del tuo piacere senza offendere il tuo partner. le parole hanno la loro forza; e non importa come si chiama una cosa.. l’appetito viene mangiando ! spero, caro Lucio che questi brevi consigli ti sarano utili. tuo, Bob

Caro Bob sono una vedova di 75 anni e amo fare all’amore con giovanotti di tutte le età. Li adesco nei bar e me li porto a casa con la scusa di farmi fare la spesa, poi li lego al letto e li prosciugo a dovere, lasciandoli poi tornare da dove sono venuti con una nuova esperienza da raccontare. Ora però un giovanotto catturato nelle mie nottate di caccia si è innamorato di me: non mi dà pace, mi chiama a tutte le ore della notte e del giorno! Sono quasi tentata di chiamare la polizia... Secondo lei cosa dovrei fare? Un grazie di cuore Anonima da Gubbio

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Epoc Duo Dario

14-06-2009

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Cara Anonima, anche se la passione di un giovanotto può avere dei aspetti invadenti e suffocanti, credo che l’amore non sia un delitto ! non pensi ? di più non affidarti a un giovane leone preso da sentimenti nobili.. ferito, potrebbe rendere questa situazione molto delicata in presenza delle forse dell’ordine. pensaci un po’.. forse hai dato troppo piacere ad un uomo senza esperienza; e magari, piano piano, togliendoli cio che gli piace di più fare con te (a riguardo, non esitare a spiegarmi nei dettagli la tua praxis sessuale; mi permetterebbe di aiutarti meglio) lo allontanerai del fuoco che l’anima nei tuoi confronti.. lascialo consumarsi; ha la pelle troppo delicata e non durera molto. aspetto notizie, tuo, Bob

Mio caro Bob vorrei andare al sodo... Ecco io vorrei scopare con lei. Forse sono un tantinello sfacciata ma sarei ipocrita a non dirlo... È possibile o rimarrà solo il sogno proibito di una adolescente illibata? Grazie e un bacio Un’amica

Cara amica, innanzitutto, grazie… sono belle parole che un uomo, anche nominato Bob, non dimentichera mai. ti vorrei confessare una cosa: ci sono dei momenti in cui, preso da non so quale vigore, mi lancerei a corpo perduto, torso bombato e aperto, su una di queste venimose frecce di cui le ragazze giovane di cuore come te sono le proprie-

tarie..! sarai tu la mia fine..? ô Amore mio.. per sempre tuo, Bob

Caro Bob a dirla tutta non so più cosa sono. Tutto accadde un tempo non molto remoto quando andai per la prima volta in quel della Nordica Milano, dove decisi di perdermi per la città. Mi è sempre piaciuto lasciarmi andare per strade sconosciute in cerca di nuove forti e improvvise esperienze, che non mancarono neanche in quella circostanza. Praticamente zompettando qua e là, m’imbattei in un parco un po’ di periferia di cui preferisco non fare il nome. Camminando tra gli arbusti del parco decisi di sedermi su una panchina sotto il tiepido sole del cielo milanese e lì la mia vita cambiò radicalmente... ...In primis arrivò un cinese che per 10 euro mi leccava i genitali, declinai... ...Allora un distinto signore in completo pagò il cinese per leccargli il deretano EURO 15, mentre leccava, donna in carriera fece sega a uomo distinto per 7,50 euro, a seguire uomo nano inculava donna in carriera per 25 euro (DONNA IN CARRIERA COSTA), poi senegalese sbatteva nerchia in testa a nano per pochi spiccioli… A seguire skinhead sudamericano metteva dito in culo a senegalese mentre donna toscana ballava limbo sotto possente bigbamboo dell’africano. Via via la carovana di bisognosi di sesso si allungò al punto da non vederne la fine, tutti richiedevano e pagavano allegramente in contanti, NO CREDIT CARD, nonostante si fosse a Milano, per bizzarre prestazioni. La cosa andò oltre per molto

tempo finché non rimase nessuno tranne me, a bocca aperta con una diperata voglia di fare sesso. Da quel momento la mia vita sessuale non ha più senso, non riesco mai a soddisfarmi nonostante le abbia provate un po’ tutte. Ahime ho sempre avuto difficoltà a tornare a Milano perché è troppo lontano. Ma ci penso sempre. Bob Aiutami, sono in preda ad un’onnipotente disperazione. XXX da molto lontano

Caro XXX, la vita è un sogno, e il mondo intero, un palco scenico ! cio che hai visto in quel strano e delizioso giardino di Milano non è altro che la vita stessa messa in gioco: dinamiche di ruole e di potere, desideri senza nome, economia sballata.. una catastrofa, senza catastrofismo; una cascata di eventi senza senso di cui il motore sono i tuoi occhi ! e non importa ciò che spendi ! quanto ti costa ! cio che ti è sembrato un monopoly del sesso era una semplice messa in guarda.. e la tua disperazione alla vista di tali giochi, non era altro che la dimostrazione della tua impotenza e passività ! prendi i cazzi a due mani, caro XXX ! e fa girare i corpi al vento senza sopra e sotto ! diventa lo splendido attore dei tuoi desideri ! rovinati ! il regno del sesso è aperto alle anime povere.. e a chi è ancora capace di invenzione..! per sempre tuo, Bob

*** Per le vostre pene amorose scrivete a Bob: carobob@epocerouroi.net ***

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Epoc Duo Dario

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orAscopo

Testo originale di Astronza, traduzione in Nuova Lingua Etaliana a cura di Alan Parsec, illustrato da Infidel

ANIMALE TESTONE: una primavera frizante? La tua! a aprile sei pimpante e impulsa; a magio felicemente inamorata; a giunio impelagata in cose strane invece di fare sexo sexo sexo. pel lavoro procede insoma pe tuto il periodo ma alcune cose so da sistemare, il problema è che non ti va birbonciela! ricorda cara lei che devi sconfige il dragone! eso aspeta oltre il varco co la sua lingua de fuoco.

ANIMALE GROSO: l'inisio dei Primi Tempi è nervossssooooo. Mercurio è nel segno, facile che ti regalino brontolo, quel nano da giardino famoso. Non la prende male, gioisci che da giunio oltre al SOL arivano MARTES e VENUS. L'Amore buserà ala tua bela porta, APRILA! Urge apuntamento co l'estetista per quei fastidiosi peli, fai sport così sfoghi pure la voia di SEXO SEXO SEXO. Ariverà presto co L'ANIMALE TESTONE.

I DUE GUALI: aprile è un mese bufo asai, i raporti in crisi barcolano e poi molano. Dala fine de mese la situasione miliora netamente: no rimani sensa SEXO i questi Primi Tempi. Ne lavoro c'è molto fermento ma no decidi subito i da farsi, a metà giunio ariva quel furfante di Mercurio a tirarti i palone soto porta. Non fare tropo la siolta che non sei al masimo dela forma, poi ti fai male, te lo dico io. APRI IL SECONDO CASETO DELA SCRIVANIA, CI TROVI UNA COSA, PENSA AL PRIMO POSTO CHE TI VIENE I MENTE CO LA LETERA INISIALE E VACI SENSA OBIETARE. MALE INCURABILE: l’amore a aprile torna sereno e soddisfacente ma a magio la situazione si fa tesssssaaaa, CARA LA MIA BELA POPIO NO TI VA DI FARE SEXO, COME MAI? I Primi Tempi sono beli impegnati di relazioni sentimentali familiari ecetera ecetera. Srai isterichina co più persone e animali, calmati co calmanti naturali, respira e fai ommm omm omm come fanno li indiani. Resisti, da giunio canti VICTORIA.

I RE DELA GIUNGLA: ma lo dicono tuti! L'AMORE NO è BELO SE NO è LITIGARELO. Animate discusioni e pasionali riconciliasioni, picanti incontri e strani personagi. Nei Primi Tempi prevedo montagne di SEXO SEXO SEXO. Ne lavoro visto che no puoi fare SEXO SEXO SEXO meni le mani. Guantoni e cascheto, ma anche un controllo medico.

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Epoc Duo Dario

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L’ONORATA: pesante l’inisio dei Primi Tempi bela mia! No fai SEXO finoa MAgio, a Giunio però a bela, a volia a te, SEXO a tonelate! Ne lavoro sei melio organizata e riesci a gestire bene le nuove cose che hai aviato. Dal 22 Aprile SUPER SEXO purché tu ripeta la frase magica che ti abiamo mandato la setimana scorsa. LA PRECISINA: la Pasqua la pasi bene che quela bizosa di Venus gira bene, poi fa le bize pe rovinarti i Primi Tempi, che BISCOLA! Ma a Giunio festegi la sua uscita dala quadratura il 6, soridi e abraci co fiducia l’Amore. I lavoro va, sei tu invece che no ti senti pe niente bene, NO TI STRAPAZARE!

ANIMALE I GUARDIA: l’amore va bene, l’umore no. Mercurio è ostile pe tuti i Primi Tempi, NO PANICO A BELA. No sfogare le ansie da lavoro co la tua bela metà se celai, no ti inamorare del Amore se nocelai, atenta a prende le cantonate. Ne lavoro ti serve pasiensa. Sei fisicamente fiaca, RIPOSATI. ANIMALE LANOSO: Aprile è u mese dispetoso e nervossooo, no hai quelo che vuoi, a magio forse sì, chi lo sà. Parlo di Amore e Pasione, se è lo steso animale di prima no so, di certo incontri persone molto interesanti! Ne lavoro fino a giunio è tranquilo, poi moderati a belo de casa.

ANIMALE CO LE CORNA: Primi Tempi complicati pe l'Amore! A magio no ne parliamo proprio, a Giunio invece tuto ochei che Venus e Martes fano diventare tuto più semplice e belo belo belo. Co Mercurio che ti vuole bene i lavoro va che va, ma fisicamente senti di avere bisogno di una badante, atento a dove e come meti i piedi! STAI ATENTO AI DUE GUALI.

IL POZO: l'Amore fino a Giunio va bene, parla poco e vaci piano pe no spaventare posibili conquiste. I lavoro e i raporti co li amichi sono complicati, sei stanco, intratabile, e sei pure un pò rompino, qaulcuno ti vuole menare. Riposati e fati un bel esame di consciensa, a cicio, che no fa mai male.

I PESCI: I questi Primi Tempi va bene sopratuto i lavoro, ti arivano bele proposte da tuti i pizi e no sai dove mete le mani. Sei reclamata sia i Amore che i Familia, che ne Lavoro: tuti ti voliono insoma. La salute è ochei, ma no esagerare, cerca di mantenerti i forma sensa ecedere.

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Epoc Duo Dario

14-06-2009

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IL GATTO CIORAN di Alexandra e Demented

AVVENTURE GEOMETRICHE di Fumetti Disegnati a Cazzecane rubato a Fumetti Disegnati Male

AULUNTHE LO STRANIERO NELLA TERRA DEI QHTYBLI di Thalido

ANIMAZIONI ANIMATE di Jenny 666

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COP Epoc Duo

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Amico Pus

L'Imperatore Massimiliano Bomba

Il Burgravio di Outrolandia Demented

Il Guardiano del Parco Jenny 666

Genii Uno Simone Tso, Alexandra, Federika Fumarola, Mariolina Pincherle, Infidel Genii Due Vincenzo Filosa, Raniero B, Squaderna, Filippo C. Pene, Bobsleigh Baby, Gingagaruga, Lucio Badtaste, Vasily Belokonenko, King Pritt, Re delle Aringhe, Barbara Fagiolo, Mr. Tacchino Revolution, Kioki O Kioki. Prima di copertina: Federika Fumarola Quarta di copertina: Infidel Pagina centrale: foto di Michele La Fiandra Ringraziamenti: Claudia Pajewski, Toni Franz, Farah Mehrez, Sara M, Michelangelo, Wolfanus, Thalido, Flavio, Manuel Cascone, Sebastiano Onano, Giusy Noce, AC Fanfulla 101 (Roma Est), Libreria Flexi (Roma), Libreria Giufà (Roma), Libreria Lo Yeti (Roma), Enolibreria Il Tiaso (Roma), Libreria Perditempo (Napoli), Libreria La Cité (Firenze), Lab Buridda (Genova), Warbear, NERO Magazine, Drome, Scarry Monster, Tisbor, Lorenzo Q, Matteo Casari, Ema, Alfonso sindaco ‘e Napule, Piero, Yas e Arianna, Anonima Macchinette (Roma), Lady Marù, NO-FI Recordings, Ernest, Serpe in Seno, Bunka, Propaganda 3, CRACK e, soprattutti IL GLORIOSO COLLETTIVO DI PROPAGANDA 666.

Stampato verso giugno del 2009. Questa pubblicazione è da intendersi come libro ai fini legali. Epoc è Amore


COP Epoc Duo

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