RASMO ICCIARDI
Portfolio <2016
CONTENTS Project Thesis Management of building components interference using BIM approach supervisor | prof. Ing. G. R. Dell'Osso 2016
Restoration Project of "Masseria Cristo" | Matera 2015
Restoration Project of "Masseria Don Cataldo" | Adelfia Architectural Restoration + Workshop supervisors | prof. Ing. G. De Tommasi | prof. Ing. F. Fatiguso 2015
House Ricciardi | Santeramo in Colle Arctitectural Details | Garden Design | Furniture Design Projects 2013
Residenzial Complex | Compartment 11 | Santeramo in Colle Prospect | Architectural Details | Chromatism of the buildings | 3D Visualization 2012 | 2013
Strengthening of minor historical centers and the landscape_territorial system of reference| Valenzano
01 02 03 04 05 06
Town Planning Project + Workshop supervisors | prof. Ing. F. Selicato | Ing. F. Rotondo 2012
Thecnological Study Room| Thermic, Illuminotecnic and Acustic Analysys| Bari
07
Comprehensive design + Workshop supervisors | prof. Ing. M. De Fino 2012
Urban Planning | Compartment 1 and 2 | Santeramo in Colle Town Planning II + Workshop supervisor | prof. Ing. F. Selicato 2011
Mundus | Hypothesis for Universitary Campus Library | Bari "PROGETTO T.E.S.I." | European Experimental Interuniversitary Thesis The Library Building |Theory, Story and Project
08 09
History of Contemporary Architecture + Workshop supervisor | prof. Arch. F. Moschini 2011
Urban Redevelopment Project of "ex Caserma Rossani" area | Bari Architecture and Architectural Composition II + Workshop supervisor | prof. Arch. A. Calderazzi 2011
Survey of "Istituto Sacro Cuore delle figlie di Maria Ausiliatrice" | Ruvo di Puglia Architectural Drawing II + Workshop supervisors | prof. Ing. De Mattia Francesco Paolo | Arch. Putignano Elia 2010 | 2011
10 11
Il Progetto La tesi ha come obiettivo l’applicazione di una metodologia efficace, di tipo «rule-based code checking», per l’analisi e la gestione delle interferenze delle componenti edilizie. L’obiettivo è stato perseguito mediante l’utilizzo dell’approccio Building Information Modeling e degli strumenti software disponibili in questo ambito. Il caso di studio preso in esame riguarda la progettazione mediante approccio BIM di un edificio adibito a residenza per studenti. L’edificio comprende gli alloggi e gli spazi comuni destinati alla fruibilità degli ospiti. Nella prima fase, la fase progettuale, è stato utilizzato il software di progettazione architettonica BIM Autodesk Revit 2016 per la definizione del manufatto. Nella seconda fase, mediante l’utilizzo del software Solibri Model Checker 9.7, sono state svolte operazioni di Model Checking e analisi delle interferenze delle componenti edilizie del progetto. Progettazione parametrica delle componenti del progetto mediante l'utilizzo del software Autodesk Revit 2016
Code checking: le richieste normative per quanto riguarda l'accessibilità della scala sono state tradotte in regole geometriche, booleane e topologiche nel software Solibri Model Checker Nel caso di studio sono state impostate 114 regole per la convalida del modello e l'analisi delle interferenze delle componenti edilizie del progetto. In particolare sono state eseguite operazioni di Clash detection e Code Checking. Le 114 regole impostate all'interno del software Solibri Model Checker sono suddivise in ambiti di applicazione: Advanced Space Check BIM Validation - Architectural Building Efficiency Egress Analysis Intersection Between Architectural Components Quantity Take-off
01Project Thesis |
Management of building components interference using BIM approach supervisor | prof. Ing. G. R. Dell'Osso
2016
foto Gianni Giotta ph Prima alternativa progettuale
02Restoration Project of "Masseria Cristo" | Matera
Seconda alternativa progettuale
2015
La Masseria Don Cataldo è situata ad Adelfia, nel rione Canneto, lungo la strada provinciale che collega la cittadina a Bari - Loseto, a circa 4 Km dalla città di Bari. Posta su di una lieve altura, a 133 m sul livello del mare, domina tutto il territorio circostante.
03Restoration Project of "Masseria Don Cataldo" | Adelfia
Architectural Restoration + Workshop | supervisors | prof. Ing. G. De Tommasi | prof. Ing. F. Fatiguso
Evoluzione storica
2015
Rilievo dei fenomeni di degrado
Abaco dei valori
03Restoration Project of "Masseria Don Cataldo" | Adelfia
Architectural Restoration + Workshop | supervisors | prof. Ing. G. De Tommasi | prof. Ing. F. Fatiguso
2015
ANALISI DEI DISSESTI Deformazione facciata Ovest Il prospetto ovest risulta visibilmente deformato, perdendo la sua geometria lungo tutta la facciata; deformazione dovuta alla spinta della volta a botte situata al piano terra.
Pressoflessione e parzializzazione del maschio murario E' riscontrato in una zona ben precisa della facciata ovest, quella interessata dall’unica apertura presente al piano terra. Sopra di essa si nota una “espulsione di materiale”. Questa manifestazione, così avanzata del dissesto, è attribuibile alla presenza di un grosso setto murario al piano nobile proprio in corrispondenza di quell’unica apertura a piano terra.
Sfiancamento delle volte a schifo Nei vani [2.13] e [2.15] sono presenti due volte a schifo, le quali trasferiscono parte dei carichi su di un arco posto nella parte centrale dell’ambiente. Quest’arco a sua volta, in corrispondenza del piano terra, non ha nessuna struttura adeguata (arco o parete) in grado di ricevere il carico sovrastante. Pertanto si verifica che i carichi provenienti dalle due volte a schifo del piano nobile vanno a finire nel “vuoto”, nella parte centrale della volta a botte del piano terra.
Assestamento facciata Sud Dall’analisi storica si evince che il maschio murario delle torri è stato costruito in epoca successiva rispetto al nucleo originario. Per cui molto probabilmente anche le fondazioni sono state accostate alle preesistenti.
Schiacciamento alla base delle torri Sono evidenti nel prospetto sud, ed in particolar modo alle basi delle due torri circolari, molteplici fessure verticali legate allo schiacciamento. Queste possono essere causate dall’insufficienza della sezione trasversale, dovuta alla particolare configurazione e geometria dei vani presenti all’interno delle torri, che portano a loro volta ad una disomogeneità delle sezioni reagenti.
Rotazione primaria della facciata Est sul prospetto est si nota una leggera rotazione primaria della facciata principale. Essa interessa solamente il primo piano, poiché al piano terra vi è la presenza della scalinata principale che funge da contrafforte.
03Restoration Project of "Masseria Don Cataldo" | Adelfia
Architectural Restoration + Workshop | supervisors | prof. Ing. G. De Tommasi | prof. Ing. F. Fatiguso
Verifica del Mery sulla volta a botte a piano terra
Particolare costruttivo del cordolo sommitale in acciaio
Particolare costruttivo della caldana armata
Schema di applicazione FRP alle volte
2015
04House Ricciardi | Santeramo in Colle
Arctitectural Details | Garden Design | Furniture Design Projects
2013
05Residenzial Complex | Compartment 11 | Santeramo in Colle
Prospect | Architectural Details | Chromatism of the buildings | 3D Visualization
Complesso Residenziale composto da 12 unità abitative e da servizi. Del progetto è stata curata la parte grafica, i dettagli costruttivi dei prospetti, il design di elementi come ringhiere ed altri elementi di finitura.
2012 | 2013
Il progetto Delle analisi preliminari relative ai comuni di Capurso, Cellamare e Valenzano, sono state riportate quelle più utili ai fini progettuali. Sono stati messi in evidenza, infatti, le caratteristiche del territorio e i contenuti dei piani e programmi, in relazione agli obiettivi: valorizzazione dei centri storici, connessione tra centro storico e tessuto urbanizzato, "ricucitura" dei tre comuni. L'attenzione è focalizzata sulla relazione esistente tra alcuni spazi aperti, a ridosso dei centri urbani e nelle aree di raccordo tra i tre comuni, le polarità funzionali, la viabilità, le destinazione d'uso e le modalità d'uso degli spazi che fungono da cerniera. Lo scopo è di far emergere, conoscere e comprendere i caratteri dei tre comuni al fine di restituire loro un'identità urbana e territoriale, punto di partenza per la riqualificazione dell'intero territorio e, in particolare, dei centri urbani.
Per raggiungere questi obiettivi il progetto individua un sistema di itinerari materiali e virtuali in grado di connettere, legare e integrare in rete le risorse storiche e ambientali presenti nei territori interessati. Per far questo gli itinerari entrano nei Centri Storici, da questi partono, escono e si diramano fino a raggiungere l’interessante Paesaggio Rurale, i manufatti architettonici storici diffusi come masserie, casali, jazzi, ville, articolandosi sui costoni del Terrazzamento Sud che rappresenta la prima corrugazione morfologica della Conca Barese. Sulla base di queste considerazioni il progetto prevede la divisione della Greenway in tre percorsi tematici: PERCORSO TECNOLOGICO PERCORSO BOTANICO PERCORSO ENOGASTRONOMICO
06Strengthening of minor historical centers and the landscape_territorial system of reference| Vale Town Planning Project + Workshop | supervisors | prof. Ing. F. Selicato | Ing. F. Rotondo
enzano
Creazione di una connessione materiale tra la Greenway ed il centro storico di Valenzano attraverso la realizzazione di un rete ciclopedonale di mobilitĂ lenta e verde per la fruizione dei beni storici, culturali e ambientali diffusi.
2012
Il progetto Lo studio verte in particolare sull’analisi dell’ultimo piano orientato sull’asse sud – ovest, che ospita un’aula studio delimitata da uno spazio aperto comune adibito a verde. L’accesso è garantito sulla parte nord – est da un vano scala e un ascensore. Il vano si presenta come un’unica scatola vetrata di dimensioni 12 m x 9 m con le quattro pareti perimetrali e il solaio di copertura costituito da un particolare vetro camera con argon al 90 % e rivestimento basso emissivo; la struttura portante presenta un telaio reticolare in acciaio. Si è prevista la realizzazione di una struttura portante in acciaio distanziata 1m dal solaio di copertura vetrato per ovviare il problema dell’irraggiamento solare diretto nell’aula. Essa è aggettante circa 3 m sui due lati lunghi e 6 m sul lato corto delle pareti vetrate. È stato scelto un sistema di ombreggiamento con brise – soleil in lamiera di alluminio calandrata a forma di ala di gabbiano opportunamente orientata secondo l’inclinazione dei raggi solari. Il telaio portante è costituito da profilati di alluminio anodizzato estruso, predisposti con guide per la posa dei perni di rotazione in acciaio inox.
Calcolo della dispersione dei ponti termici con THERM (Analisi non lineare) Le dispersioni termiche sono riferite al solo contributo dei moduli vetrati considerando la trasmittanza equivalente fornita dal produttore (Ug = 1,0 W/m2K) e tenendo conto delle dispersioni Il passo successivo è stato computare le dispersioni termiche attraverso i nodi giunto-distanziatore. Si è scelto di eseguire un calcolo agli elementi finiti costruendo i quattro modelli delle situazioni di ponte termico utilizzando il software THERM 6.3 ideato dal Lawrence Berkeley National Laboratory dell' università della California. Il procedimento di calcolo adottato è lo stesso illustrato nell’appendice C della UNI EN ISO 100772, il modello restituisce il valore di trasmittanza totale dello stesso (UMODELLO in W/m2K), quindi si procede con il calcolo della conduttanza termica della sezione considerata.
Pacchetto tecnico Tetto Giardino Si e scelta la tipologia di tetto giardino intensivo leggero poiche rappresenta il tentativo di riprodurre in copertura una soluzione il piu simile possibile ad un giardino tradizionale su terra. Sono sistemi di inverdimento tetti che richiedono una manutenzione frequente, regolare oltre che apporti irrigui e nutritivi costanti ma che consentono elevate prestazioni di accessibilita, fruibilita con una valenza estetica determinante.
07Thecnological Study Room| Thermic, Illuminotecnic and Acustic Analysys| Bari Comprehensive design + Workshop | supervisors | prof. Ing. M. De Fino
2012
VERIFICA ILLUMINAMENTO NATURALE CON DIALUX Per il dimensionamento dello sporto orizzontale della copertura a lamelle è stata effettuata una simulazione tramite il software Dialux sulla luce diretta utilizzando la configurazione annuale meno favorevole per quanto riguarda l’inclinazione dei raggi solari. Si può subito notare che non si distinguono zone sovraesposte e quindi in luce diretta. Queste analisi hanno portato alla definizione della pianta della copertura a lamelle, che avranno uno sporto tale da non causare in nessun caso fenomeni di abbagliamento, oltre che a salvaguardare l’involucro vetrato dall’azione diretta dei raggi solari che porterebbero fenomeni di surriscaldamento delle superfici e problematiche dal punto di vista termico. L’unico tratto esposto nelle peggiori condizioni di inclinazione solare all’azione diretta dei raggi è una fascia di 50 cm sul lato SUD-EST: si considererà questa fascia come vincolante per quanto riguarda la disposizione degli arredi interni dell’aula, che verosimilmente saranno disposti oltre questa fascia anche per evitare una eccessiva vicinanza alla parete vetrata.
Il sistema di copertura a lamelle si rende indispensabile per schermare la radiazione solare diretta durante tutto l’arco dell’anno, avendo a che fare con un involucro edilizio completamente vetrato. Una singola configurazione risulta inefficiente nell’adempire a questo compito, per cui sono state scelte diverse configurazioni in funzione dell’ora del giorno e del periodo dell’anno. Per la scelta dell’inclinazione delle lamelle si è reso utile l’utilizzo del diagramma solare del comune di Bari (luogo in cui il progetto è situato): le 12 configurazioni caratteristiche selezionate coincidono per semplicità con le ore 8, 12 e 16 dei due solstizi e dei due equinozi: le configurazioni sono pienamente esaustive per comprendere ogni situazione che si presenterà nell’arco dell’anno. Dal diagramma solare per ogni combinazione è stato definito l’angolo di incidenza dei raggi solari e di conseguenza il corrispondente angolo di inclinazione delle lamelle. In seguito il modello di calcolo è stato replicato nelle tre configurazioni scelte delle lamelle (20°, 40° e 65°).
PREDIMENSIONAMENTO L’illuminamento medio dell’ambiente è stato calcolato con il metodo del coefficiente di utilizzazione. Il flusso totale necessario per il nostro ambiente di dimensioni 9m x 12m è: Ft = Em x S = 500 x 108 = 54000 lm S = Superficie totale Ambiente Em = Illuminamento medio Ft = Flusso luminoso totale Per ogni lampada è possibile definire un flusso utile: Calcoliamo U coefficiente di utilizzazione: tramite il calcolo di K (essendo U=f(k) ) possiamo leggere dalle tabelle di calcolo il relativo valore di U [ALLEGATO 4a] : K = (A x B) / Hu (A + B) = (9 x 12) / 2 x (9 + 12) = 2,57 Ricaviamo dalla tabella di calcolo il valore di U = 0,57 Fu = F x U x Mf = 5307 x 0,57 x 0,8 = 2419 lm F = Flusso prodotto dalla lampada (fornito dal produttore) U = Coefficiente di utilizzazione (tabelle fornite dal produttore) Mf = Fattore di manutenzione Ricaviamo ora il numero di elementi illuminanti necessari a soddisfare il nostro illuminamento medio previsto: N = Ft / Fu = 22 Avremo bisogno di 22 lampade.
VERIFICA ILLUMINAMENTO ARTIFICIALE CON DIALUX Effettuando una verifica con il software di calcolo Dialux è più chiara la distribuzione del reale flusso luminoso all’interno dell’ambiente: in particolare escludendo una fascia di 0,5 m dalla parete vetrata che circonda l’aula (zona che verosimilmente non sarà utilizzata come piano di lavoro), il software ci fornisce la disposizione uniforme di 20 elementi illuminanti.
07Thecnological Study Room| Thermic, Illuminotecnic and Acustic Analysys| Bari Comprehensive design + Workshop | supervisors | prof. Ing. M. De Fino
2012
Il Progetto Il progetto prevede la realizzazione di un consorzio tra i proprietari dei comparti 1 e 2 individuati dal Documento Programmatico Preliminare per la realizzazione di un unico comparto perequativo, che permette un omogenea distribuzione dei diritti di edificazione, la possibilità di trasferire i diritti di pianificazione da un area a un'altra e prevede la compensazione con la realizzazione di opere di interesse collettivo. Obiettivi IDENTITA' DEL LUOGO: attraverso la creazione di polarità come l’asse commerciale e con una matrice insediativa riconoscibile; LA CONTINUITA' COME ELEMENTO GUIDA: rapporto con la città esistente attraverso cinte di verde e il ricalco dell’allineamenti preesistenti; rapporto con il paesaggio rurale con un sistema insediativo a più bassa densità e l’uso di verde autoctono; MULTIFUNZIONALITA': spazio pubblico come elemento ordinatore; il verde e i servizi fungono da integrazione nel tessuto insediativo, prevedendo la localizzazione dei servizi a ridosso della città esistente in modo da servire sia gli attuali residenti che i futuri insediamenti; SOSTENIBILITA' AMBIENTALE: viabilità carrabile funzionale ridotta al minimo indispensabile intensificando la mobilità pedonale e ciclabile; rigenerazione ecologica e permeabilità dei suoli urbani; GESTIONE DEI TERRITORI INTERESSATI DA INVARIANTI A PREVALENTE VALORE PAESISTICO AMBIENTALE: localizzazione dei volumi ricadenti in tali aree all’interno dei comparti; infittimento degli assi di verde urbano in continuità con gli elementi di valore paesistico e ambientale;
Il progetto è composto da sistemi integrati descrivibili in quattro layer: sistema del tessuto insediativo, sistema della mobilità, sistema del verde, sistema degli spazi pubblici.
08Urban Planning | Compartment 1 and 2 | Santeramo in Colle Town Planning II + Workshop | supervisor | prof. Ing. F. Selicato
SISTEMA DEI SERVIZI Il sistema dei servizi è stato progettato con l’obbiettivo di rendere il comparto autosufficiente, per questo scopo è stata considerata un unità di vicinato che varia tra gli 800 e i 1400 metri e sono state inserite tutte le funzioni necessarie alla vita di quartiere. SISTEMA INSEDIATIVO Le dimensioni e la modalità organizzative dell’assetto urbanistico sono dipese dalla densità edilizia dettata dall’indice di fabbricabilità territoriali pari a 1,2 mc/mq; dall’altezza massima di 14 m prescritta dalle norme tecniche di attuazione del piano di tradizione. SISTEMA DELLA MOBILITA' - Predisposizione di area filtro alberata tra la tangenziale e le zone abitate - Distanza di rispetto di 20 metri degli edifici adiacenti la tangenziale come previsto dalla normativa - Gerarchizzazione degli incroci con la tangenziale (solo i principali saranno della tipologia a rotatoria) SISTEMA DEL VERDE Particolare attenzione è stata posta nella progettazione degli spazi verdi comuni. Le tipologie arboree sono state scelte in funzione di fattori sia di carattere estetico che funzionale.
Area totale comparto 1 : 521200,16 mq Area totale comparto 2 : 435169,80 mq Area totale: 956369,96 mq Area a zona C1: 956369,96 mq Area a zona C1 edificata: 96497,24 mq Area a zona C1 edificabile: 859872,72 mq Indici C1 IFT 1,2 RC 30% H max 14
mc/mq m
2011
Il Progetto La zona considerata appartiene all’area G. Il lotto ha forma pressoché regolare, con il lato corto ad est, su via Amendola e gli altri lati all’interno del Campus; si estende per circa 5000 mq suddivisi tra una villa di proprietà privata “Villa Vera” e l’ex capannone di meccanica agraria. Il successo della biblioteca dipende largamente dalla modalità di frequentazione e di uso del tessuto urbano circostante. La biblioteca deve essere localizzata in un luogo di forte centralità e visibilità: si tratta di centralità funzionale e di servizio. La struttura comprende quattro piani: il piano interrato (adibito ad archivi), il piano terra (adibita a biblioteca a scaffali aperti e a sala relax con la presenza di un bar), primo piano (sala lettura) e infine secondo piano ( adibita a conferenze).
09Mundus | Hypothesis for Universitary Campus Library | Bari | "PROGETTO T.E.S.I." | European Exper History of Contemporary Architecture + Workshop | supervisor | prof. Arch. F. Moschini
rimental Interuniversitary Thesis | The Library Building |Theory, Story and Project
2011
Il Progetto Obiettivo del progetto la riqualificazione dell'area relativa all'ex Caserma Rossani, uno dei piĂš importanti complessi simbolo dell'architettura militare.
Prescrizioni 1. Edifici conservabili 2. Edifici demolibili 3. Edifici residenziali demolibili la cui volumetria va reperita allâ&#x20AC;&#x2122;interno del masterplan 4. Edifici di sicura demolizione 5. Attraversamento carrabile e|o pedonale di Largo Ciaia 6. ViabilitĂ obbligatoria di Via Gargasole 7. Fili fissi fronti edificati 8. Attraversamento carrabile e|o pedonale
10Urban Redevelopment Project of "ex Caserma Rossani" area | Bari
Architecture and Architectural Composition II + Workshop | supervisor | prof. Arch. A. Calderazzi
2011
10Urban Redevelopment Project of "ex Caserma Rossani" area | Bari
Architecture and Architectural Composition II + Workshop | supervisor | prof. Arch. A. Calderazzi
2011
Il Rilievo Il Rilievo dell'Architettura è una disciplina complessa e articolata che non riguarda esclusivamente e principalmente un approccio di tipo metrico alle forme del costruito ma comprende, in un'accezione culturale più vasta, la necessità di una restituzione di quelle forme anche in senso storico, linguistico, rappresentativo. Rilevare non può più voler dire misurare un'architettura, ma comprenderne lo stato e l'evoluzione alla luce di un'integrazione e competenze disciplinari che devono costituire il patrimonio indispensabile di un "rilevatore". Pertanto il rilievo comprende sia fasi soggettive, di tipo interpretativo della realtà analizzata, sia oggettive, direttamente connesse alla misurazione di spazi ed elementi architettonici. L'operazione di rilevamento architettonico si può sintetizzare in quattro momenti fondamentali: 1. Comprensione dell'opera; 2. Misurazione delle singole parti; 3. Rappresentazione grafica; 4. Lettura critica dei dati ottenuti dal rilievo.
11Survey of "Istituto Sacro Cuore delle figlie di Maria Ausiliatrice" | Ruvo di Puglia
Architectural Drawing II + Workshop | supervisors | prof. Ing. De Mattia Francesco Paolo | Arch. Putignano Elia
NOTE STORICHE - ISTITUTO SACRO CUORE - RUVO DI PUGLIA Fondazione: 6 novembre 1929 Ruvo era in passato ricca di comunità religiose maschili. Depauperata, in seguito, di una presenza tanto necessaria, per il bene del paese aveva le Figlie di San Vincenzo de' Paoli, operanti dalla fine del secolo scorso. Le opere Pie riunite a Sant Angelo sotto la loro guida erano benefiche di tanti frutti in campo assistenziale, caritativo, sociale. La Nobil Donna Angela Fenicia, nel 1917 incontrò il Cardinale Giovanni Cagliero - Salesiano per ottenere alcune Figlie di Maria Ausiliatrice per l'Opera femminile di Ruvo di Puglia.Sua Eminenza il Signor Cardinale promise di mandare le Suore. Fu curata la costruzione dell'ampio edificio e la parte muraria fu completata nel 1928. Però nel novembre del 1929 fu consegnato con rifiniture ed impianti solo metà edificio.
2010 | 2011
METODOLOGIA Sopralluoghi ed eidotipi Il primo passo verso un rilievo architettonico, contemporaneo alla fase conoscitiva attraverso l'indagine storica, è stato il sopralluogo volto alla conoscenza diretta dell'opera da rilevare. Al fine di facilitare la comprensione dell'opera, vengono in aiuto gli eidotipi, che costituiscono il cosiddetto "rilievo a vista". Misurazione dal vero Gli eidotipi vengono utilizzati come base di riferimento durante la fase di misurazione dal vero dell'opera, detta anche "battuta di campagna". Durante questa fase di esegue il cosiddetto rilievo diretto: si procede partendo da un piano quotato di riferimento dal quale si rilevano le misure. Trilaterazioni Il metodo delle trilaterazioni utilizzato consiste nel determinare ogni punto notevole del perimetro planimetrico e degli alzati da rilevare, come vertice di un triangolo avente un lato appartenente alla cosiddetta "retta di base", congiungente due punti noti complanari. A partire da tali punti, si individua il terzo vertice del triangolo, ossia il punto da rilevare, misurando la sua distanza dai due punti complanari. Fotogrammetria digitale Il rilievo è stato supportato da fotogrammi ottenuti mediante l'uso di fotocamere digitali ad alta risoluzione. Discretizzando i prospetti, è stato possibile restituire una rappresentazione fedele di tutti i particolari. A supporto, è stato utilizzato il software RDF per il fotoraddrizzamnto delle immagini digitali. Le piante Il rilievo delle piante dell'istituto è stato effettuato con il metodo della trilaterazioni, ossia mediante il rilevamento di punti numerati, a partire da coppie di punti noti, ottenuto misurando, volta per volta, le distanze di tali punti dai rispettivi punti da rilevare. Piante alla mano è stato possibile effettuare, in loco, misurazioni ad un livello di dettaglio maggiore. In questa fase sono state così rilevate le misure degli infissi, delle nicchie e dei tramezzi. L'operazione seguente è stata quella dell'individuazione degli ambienti voltati e la classificazione delle volte per ogni vano, seguita dalla misurazione dell'altezza massima, del piano di imposta e, nel caso di ambienti non voltati, è stata misurata la quota d'interpiano.
11Survey of "Istituto Sacro Cuore delle figlie di Maria Ausiliatrice" | Ruvo di Puglia
Architectural Drawing II + Workshop | supervisors | prof. Ing. De Mattia Francesco Paolo | Arch. Putignano Elia
2010 | 2011