Portfolio_Erika Bruccoleri 2021

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PORTFOLIO 2021 _Selected Projects


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INDICE _________________________________________________________________RESIDENTIAL & MIXED USE Shoreline G03

Nuovo quartiere residenziale di 1200 abitazioni, landscape e servizi | Baldoyle

Claremont

Nuovo quartiere residenziale di 500 abitazioni, landscape e servizi | Howth

Nuovo quartiere per Grosseto Progettazione di una social housing all’interno di un nuovo parco | Grosseto

___________________________________________________RESTORATION OF PROTECTED STRUCTURES Humewood Castle A summer Estate

The Orangerie

Una nuova limonai per la Country House di Castlemartin

Belgard Castle

Restauro del castello, la sua torre e recupero e riconversione degli ambienti attorno alla corte superiore

Palazzo Giglia

Ipotesi di restauro per un’accademia d’arte culinaria nel cuore di Favara

____________________________________________________________REFURBISHMENT AND INTERIOR Casa G&G

Progetto di ristrutturazione di un’abitazione nella campagna agrigentina Piece of blue Concorso d’arte | Immaginando casa | San Leone

________________________________________________________________CULTURAL ARCHITECTURES Anniversario nascita Giuseppe Poggi Museo e Biblioteca | Firenze

________________________________________________________________________DIGITAL COLLAGES Omaggio a Re Ruggero II

Celebrazione del primo Re del Regno di Sicilia che fece della multietnicità la fortuna e la bellezza della sua isola Colazione in Puglia Omaggio alla campagna e cultura pugliese

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QUARTIERE DI SHORELINE Baldoyle, Dublino

Il complesso residenziale di Shoreline GA03, fa parte di un più ampio masterplan che verrà realiazzato nella parte nord orientale della città di Dublino, nelle vicinanze di una rinomata zona costiera. Il progetto, al momento in planning stage, si compone di undici blocchi che accolgono oltre 1200 unità abitative di diversa tipologia, spazi commerciali, spazi sociali, un asilo nido, tutto inserito in un contesto verde di spazi comuni, privati e semiprivati. Il principio alla base di tutta la fase di progettazione è stato quello di pensare le diverse parti di questo nuovo quartiera ognuna con uno specifico carattere, linguaggio e materiali, nel tentativo di formare un quartiera organico e che non fosse una monotona ripetizione di specifiche forme.

G1

G3

G2

G4 G5

E3 Pianta

E1 F2

E2 E4

F1

Masterplan GA03

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Trattamento landscape

Studio caratterie e materiali dei diversi blocchi

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Assonometria prospetto tipo G1 G2

Piano tipo G1 G2 G3 BLOCK E1 1

BLOCK E4

L02 Second Floor 1 : 200

Prospetto Stapolin lane G1 G2 G3 Prospetti blocchi G1, G2,G3

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CLAREMONT

Howth, Dublino

Claremont è un complesso resilenziale che sorgerà alle porte della località marittima di Howth, appena fuori Dublino, prospicente un suggestivo tratto di costa. Il progetto affianca alla residenza spazi di socialità, un supermercato, un ristorante, un cafè e un locale commerciale. Si inserisce in un masterplan che comprende spazi verdi pubblici, privati e semiprivati. I 4 blocchi accolgono 512 unità abitative suddivise in mono, bi, tri locali e duplex. La logica alla base della definizione dei volumi che potessero direzzionare e valorizzare la vista verso la costa sull’asse Sud-Nord. Vulumi che si organizzano intorno a corti semi private. Per favorire inoltre una maggiore penetrazione della luce solare nelle corti, le sezioni lungo il fronte Sud, hanno un-altezza inferiori rispetto le ali laterali.

Masterplan

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Pianta piano terra

ALL DIMENSIONS TO BE CHECKED ON SITE NO DIMENSIONS TO BE SCALED FROM THIS DRAWING DRAWING IS TO BE READ IN CONJUNCTION WITH RELEVANT CONSULTANTS DRAWINGS

ZONE

ZONE

Pianta piano tipo

ZONE

B-03 BLOCK A

B02

BLOCK B

BLOCK C

BLOCK D

B01 SITE DRAWINGS LEGEND: REFER TO BARRET MAHONY CIVIL ENGINEERING DRAWINGS FOR ALL DRAINAGE/ ROAD INFORMATION.

19890 B03 CW301

SURVEY INFORMATION PROVIDED BY JONES ENGINEERING ON 23.4.2019. B03.W 020 WT.01.

B11

B10

B09

B03.W 021 WT.01.

PLEASE REFER TO THE PAUL HOGARTH COMPANY LANDSCAPE DRAWINGS FOR ALL INFORMATION ON EXISTING AND PROPOSED TREES, MATERIAL FINISHES AND LAYOUT. ANY REFERENCE TO TREES/ HARD OR SOFT LANDSCAPING IN THIS DRAWING ARE INDICATIVE ONLY.

B03. W 022 WT.09.

B03 CW302 B03. W023 R WT.20D

D.6A

B308

D.6A

D.5A

D.5

D.4

B03.W047 WT.01.

D.10a D.5

B03.W051 WT.05.

6585

B03.W053 WT.05.

B03.W054 WT.09.

CD BL 4265

BM

B03.W063 WT.05.

B03.W062 W T.01.

D.7A

B317

B03.W056 WT.19DR

B03.W002 R WT.01D

B03.W055 WT.01.

B03.W005 R WT.19D

B03.W003 W T.05.

D.6A

N

CD

D.5A

D.6

D.6

B315

ALL APARTMENT TYPES SHOULD BE READ IN CONJUNCTION WITH DRAWING SERIES 1900 AND HOUSING QUALITY ASSESSMENT DOCUMENT.

6585

D.10

D.5A

4265

B03.W006 W T.01.

B03.W 068 WT.05DR

B302

B03.W 064 WT.05.

B03.W052 WT.09.

D.6

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D.3

D.7A

B316

B03.W 065 WT.05DL

B03.W050 WT.01.

D.4

D.5

D.2A

D.4

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B03.W066 W T.05.

B03.W049 WT.09.

D.4

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B318 D.6

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FFL +15.55

B03.W067 WT.01.

16735

B03.W048 WT.05.

D.6A

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B03. W046 WT.20DR

D.6A

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FFL +15.55

D.5

B03.W004 W T.05.

B03.W061 WT.05DL B03.W060 WT.01.

B03.W059 WT.05DL

B03.W058 WT.01.

B03.W057 WT.05.

BO

B03.W001 W T.01.

19913

T8 T7

23/07/2021 ISSUED FOR TENDER 02/07/2021 ISSUED FOR TENDER

T6 T5 T4 T3 T2 T1 REV

22/06/2021 28/04/2021 26/03/2021 29/01/2021 23/01/2021 22/12/2020 DATE

ISSUED FOR TENDER ISSUED FOR TENDER ISSUED FOR COORDINATION ISSUED FOR COORDINATION ISSUED FOR COORDINATION ISSUED FOR COORDINATION DESCRIPTION

RC ErB/S C ErB RC

CKH

LQ LQ DRN

STATUS CODE DESCRIPTION

19912

BO

B-03 B02 B01

D.10

D.6A

B314

B301

B03.DX24 DXT.02R

D.7A

D.6

D.6

D.7A

AN

D.5

D.5

B313

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BJ

B03.DX23 DXT.02R

BK D.7

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B03.W007 W T.05.

D.2D

D.5

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D.6

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D.7

D.2e

D.7A

D.7A

D.6A

Lobby B3 BN

D.2e

D.4

B319

D.6

D.10a

B03.W034 WT.27.

B03.W 033 WT.27.

D.7

D.10

6585

D.4

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B03.DX16 DXT.05L.

B03.DX15 DXT.05L.

B03.DX22 DXT.02R

D.1AHa

D.2D

D.6

D.5

Lobby B2 BN

FFL +15.55

B303

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D.3

D.10a

B325

ESS27085

B03.DX14 DXT.05L.

D.2A

B03.W008 W T.05.

3 B03.DX0 DXT.02L

D.7

D.6

D.5

B03.W009 W T.09.

DECK ACC

D.1AHa

D.7

D.7

B08

B07

B06

B05

B04

3 B03.DX1 DXT.09R

B03.W032 R WT.05D

D.6

D.6

D.7A

D.7A

B03.DX17 DXT.09L

D.4

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B312

B304

D.4

D.5

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D.4

D.7

D.5

D.7

B03.W 010 WT.05.

4 B03.DX0 DXT.02L

BI

D.5A

B320

D.6

B03.W035 WT.05DR

6585

B03.W031 W T.05.

B03.W011 W T.01.

16735

BD

BG

BJ BD

D.2B

D.7A

D.7A

D.5

B03.W036 WT.09.

D.6

D.2A

D.1AH

B324

B03.W037 WT.01.

B03.W030 W T.01.

D.5

D.7A

16735

D.5

D.4

D.4

B03.W012 W T.09.

B305

D.7A

D.6

D.7

B03.W038 WT.09.

B311

D.6

BF

16735

D.5

D.6

D.7A

B03.W029 W T.09.

D.7A

BE

B03.DX19 DXT.02L

D.1AH

D.7A D.5

BH

D.3

D.4

B03.W039 WT.05.

B03.W028 W T.05.

D.6A

D.6A

B03.W013 W T.05.

5 B03.DX0 DXT.02L

BC 0 B03.DX1 DXT.02L

D.7

B323 B03.W040 WT.05.

D.6A

D.6A

B03.W014 W T.05.

BC

B03.DX20 DXT.02R

BI

B03.W027 W T.05.

D.7A

B321

D.5A

B03.W041 WT.09.

B03.W026 W T.09.

10445

B03.W015 W T.09.

9 B03.DX0 DXT.02L

D.5

D.7A

6 B03.DX0 DXT.02L

10445

D.4

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D.4

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B03.W016 W T.01.

B310 B306

D.5

BH

B03.W025 W T.01.

B03.W017 W T.05.

D.6

D.6

B03.W042 WT.01.

D.10a

D.10

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6290

D.7

D.1AH D.7A

D.6

D.6A

D.5

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B03.W018 W T.09. 7 B03.DX0 DXT.02L

BB

SITE BOUNDARY

OWNERSHIP OF APPLICANT D.5A

BB

D.2B

D.2A D.7

PLANNING APPLICATION

B03. W0 WT.05. 45

PLANNING APPLICATION B322

6290

D.6

D.7A

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B03.W024 W T.01.

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B307

B03.W0 WT.01.44

BA

D.5A

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B03.W019 W T.01.

BA

EXISTING BUILDING

B03.W0 WT.01.43

B309

D.5 D.6

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B11

ISSUED FOR TENDER CLIENT

Atlas GP Limited

AN PROJECT

Project Claremont DRAWING

BLOCK B - THIRD FLOOR PLAN

10 1

ZONE 02 - BLOCK B - THIRD FLOOR 1 : 200

PROJECT NUMBER

DATE

950520

22/12/20

SCALE@ A1:

DRAWN/CHECKED:

As indicated REVISION

T8

LQ/ RD

DRAWING NUMBER

CLR-HJL-02-03-DR-A-1013B

STATUS CODE:

A4


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SOCIAL HOUSING NEL PARCO Verde, sport e socialità, sono questi i temi che il progetto aspira a svilupare nel rinnovato quartiere di via Orcagna. Un parco, una social housing e nuovo modo di vivere la città. Un progetto che accosta alla residenza spazi comuni e sociali, servizi e una grande area verde che funge da tessuto di connessione tra un recente quartiere prettamente residenziale a est e un’area marginale a ovest, di scarso valore architettonico. Nel tentativo di sottolineare questa connesione, si è scelto di adottare per il disegno del parco, linee che richiamassero quelle dei campi circostanti, con zolle di terra e verde che si sfalzano le une rispetto alle altre, segnate da percorsi ortogonali e tenute insieme infine da un “ serpentone” dalle forme morbide e sinuose che cinge tutto il parco e il campo da baseball esistente. E’ proprio questo percorso che definisce e sottolinea gli elementi architettonici del parco. Anche questi sono morbidi e tondegianti : dei cerchi e delle ellissi che assecondano il percorso e che racchiudono al loro interno attività di sport e svago.

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Grosseto


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HUMEWOOD CASTLE Humewood è un castello di stile neogotico vittoriano edificato nel 1867 dall’architetto William White e si inserisce in un ampissima tenuta nell’entroterra irlandese. Acquistato nel 2012 da una coppia di filantropi statunitensi, versava in uno stato di conservazione non proprio ottimale, con diverse parti della tenuta in stato di abbandono. E’ stato così interessato da un’intensa campagna di restauro principalmente conservativo, per riportarlo allo splendore di un tempo. Gli interventi si sono concentrati così sul corpo principale, con gli ambienti di rappresentanza, le camere e le torri, per spostarsi poi su i complessi della corte dei servizi, della fattoria e del giardino segreto. Un’ulteriore intervento è stato l’ Oculus Room, che è stata trasformata in un piccolo museo che custodisce tutti i documenti e gli oggetti storici riguardanti la storia del castello e delle famiglie che lo hanno occupato.

Pianta Piano Terra

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THE ORANGERIE

Una nuova limonai per la Country House di Castlemartin Castlemartin Sud e’ una country house irlandese costruita nel 1720 e fa parte di una estesa tenuta in Kilcullen, Co. Kildare. Oggi figura tra i beni architettonici protetti irlandesi. Il progetto dell’Orangerie , iniziato nel 2017 dopo un attento resturo del corpo centrale, si e’ concentrato al primo piano del complesso di spazi di servizio sul lato nord della Main House. Il volume realizzato negli anni Settanta e’ stato demolito per far spazio ad un’ Orangerie, una limonaia ispirata alle forme delle limonaie di vetro e ghisa della meta’ del 800’. Questo nuovo volume, che si armonizza con la Main House nel suo complesso, va a costituire un’aggiunta positiva al carattere di questa Country House di epoca Georgiana. Il contrapposizione alle forme ispirate al passato la struttura della limonaia e’ il frutto di un’attenta e dettagliata progettazione di ogni singola parte della struttura. La limonaia infatti ha un involucro esterno fatto di acciaio inossidabile e vetro stratificato, mentre la struttura interna è stata realizzata con profili d’acciaio dolce. La sfida del progetto è stata quella di unire in un’unica struttura i due tipi di metalli mantenendoli comunque isolati tra loro per evitare fenomeni di corrosion elettrochimica. Il progetto è stato quindi il prodotto di una stretta collaborazione tra architetti e ingegneri con le maestranze che hanno realizzato gli elementi metallici e vetro, dando forma a un prodotto di tipo artigianale ma ad una scala più ampia.

Prima

Pianta

Dopo

Sezioni A e B

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BELGARD CASTLE

Restauro del castello, la sua torre e recupero e riconversione degli ambienti attorno alla corte superiore Headquarter del gruppo CRH, multinazionale del settore delle costruzioni, il castello di Belgard è una country house georgiana del 18th secolo con una torre medievale, convertito in uffici in tempi recenti. Oggi figura tra i beni architettonici protetti irlandesi. L’obbiettivo della committenza era quello di ripristinare il carattere originale della fabbrica, che nell’ultimo trentennio si era andato a modificare a causa di alcuni interventi che ne avevano modificato la morfologia, e di farne la sede di rappresentanza della compagnia. Partendo dal ripristino del giardino formale sul fronte principale e il restauro dell’antico giardino segreto, l’intervento principale è stato il ripristino dell’originale copertura degli antichi ambianti di servizio che si affacciano sul cortile interno che era stata sostituita da una moderna sopraelevazione. Inoltre, un ampio programma di conversione da uffici a originali ambienti georgiani è stato intrapreso all’interno, tenendo però conto dei più moderni e alti standard in termini di sicurezza, norme antincendio e fabbisogni di tipo tecnologico.

Pianta piano terra

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Fotopiano e schema numerico per lo smontaggio e rimontaggio del pavimento storico, per l’istallazione del riscaldamento a pavimento

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ALL SEASONS PARK

Un parco per tutte le stagioni all’interno della tenuta di Belgard Attualmente è in fase di elaborazione un progetto di masterplan per un parco biodinamico all’interno dei 45 acri della tenuta intorno al castello di Belgard. Facendo forza sulla già speciale biodiversità presente al momento, lo scopo del progetto è quello di creareare una serie di aree naturali, nelle quali ogni stagione possa trovare massimo sviluppo ed offrire all’utente finale un’esperienza del tutto nuova sul territorio intorno la città di Dublino. Una serie di piccoli edifici, opportunamente inseriti tra gli alberi, fungeranno da luoghi di accoglienza all’interno del parco. Saranno realizzati con materiali naturali e avranno un basso impatto ambientale. Percorsi speciali si mimetizzano nella natura e tutta una serie di punti di interesse saranno gli spot perfetti per godere di particolari viste stagionali.

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PALAZZO GIGLIA

Bottega di Tradizione, Sapori e Cultura Ipotesi di restauro per un’accademia d’arte culinaria nel cuore di Favara L’elaborato di tesi ha come oggetto il restauro di Palazzo Giglia, edificio della seconda metà dell’800’, collocato nel centro storico di Favara, cittadina siciliana della provincia di Agrigento. Emblematico dei caratteri dei palazzi borghesi dell’Ottocento siciliano, Palazzo Giglia è stato interessato nei passati anni ‘90, oltre che da un inesorabile abbandono, da un violento sventramento interno. Nell’ottica di ricavare un ulteriore piano, sono stati demoliti quasi totalmente solai originali e volte a stella per far spazio ad un telaio in calcestruzzo armato, lasciato poi incompiuto, che ne ha modificato pesantemente le volumetrie e le spazialità interne. Questa sfortunata condizione è stata però da stimolo per un progetto di restauro critico, che rivaluta l’esistente e allo stesso tempo impiegare soluzioni progettuali meno vincolate, rispetto a spazi così compromessi. Dopo un’attenta analisi dello stato di fatto, dal punto di vista materico, del degrado e dal punto di vista strutturale, il progetto di restauro mira al recupero e ripristino dell’edificio, in alcuni casi ricostruendo fedelmente le sue parti, mentre in altri reinterpretando, con nuovi materiali e texture, spazi e tecniche costruttive originarie, per un dialogo tra passato e presente che si modella per meglio supportare la nuova destinazione d’uso. Con lo scopo di offrire una possibilità di valorizzazione del territorio, il progetto di riuso verte sull’idea di una grande bottega che promuove la tradizione meglio tramandata e apprezzata della cittadina, quella del cibo. Un’accademia di arte culinaria quindi, con laboratori di produzione di dolci e panificati, una cucina didattica e una dimostrativa, aule, un ristorante con la sua terrazza e una caffetteria. Infine gli spazi per la vendita dei prodotti: dolci, pane, olio, vino e conserve, nel rispetto della più autentica tradizione culinaria favarese e siciliana.

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Sezione A-A Fotopiano

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Sezione A-A Rilievo - Descrittivo

Sezione A-A Materico


Prospetto Sud

Studio dei meccanismi interessanti la sezione est del palazzo

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“a Putia”_ 1 sala ristorante _ 6 caffetteria _ 7 biblioteca _ 8 receptio _ 9 servizi igienici _10 disimpegno _11 locale tecnico _12 cortile interno _13

LA STANZA A DOPPIA ALTEZZA Sigillata in questo suo stato di incompiutezza, si è scelto di non trattare le superfici del livello più basso e conservare quanto rimane degli appoggi dell’originaria volta a crociera. Gli archi che presentano delle lesioni in corrispondenza della parte sommitale, saranno consolidati con l’inserimento di zeppe lignee nelle fessurazioni. Una passerella fatta di acciaio e legno percorre tre dei lati della stanza al primo li-

vello, per consentire nuovamente l’accesso alla loggia che si affaccia su via Zanella. L’originario solaio del livello superiore, gravemente danneggiato nel corso degli anni da considerevoli infiltrazioni d’acqua, viene ricostruito fedelmente nelle sue forme, riproponendo le cornici angolari arrotondate con la stessa logica costruttiva originaria, quella del cannicciato retto da profili lignei. Poiché tale tecnica caratterizza tutte le stanze dei piani padronali, si è scelto di darle maggiore importanza adottandola come tema di intervento per questo ed altri spazi del palazzo.

SOLAIO a. rifinitura ad intonaco b. profilo ligneo curvilineo 3 X 10 cm c. guide lignee curvilinee e lineari reggi fascette 2 X 2cm d. fascette lignee reggi intonaco 2 X 1 cm e. travi portanti lignee 16,5 X 16,5 cm f. tavolato spessore 2 cm g. strato di scorimento antirumore da calpestio h. fascie di acciaio per irrigidimento solaio spessore 0,5 cm ancoraggio mediante angolari e barre filettate. i. massetto armato in cls alleggerito spessore 12 cm l. letto di malta e pavimentazione

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LA CORTE Questo ampio spazio aperto è configurato dal trattamento materico dei suoi fronti. Su un lato due grandi archi, non trattati cromaticamente, sono stati consolidati e tamponati con vetrate e fanno da basamento ad una nuova superficie, ripristinata dopo la demolizione della precedente, recuperando i materiali di risulta per il tamponamento. Sull’altro lato invece un muro di pietra, anche questo consolidato e non trattato, funge da sostegno per la nuova volumetria di vetro e legno, ripristinata in sostituzione di una precedente volume. Sorretta da una struttura in acciaio, la superficie orizzontale della corte fa da copertura ad un nuovo ambiente sottostante, la cucina del ristorante. L’illuminazione del livello inferiore è garantita da un taglio che percorre un lato del suo perimetro. Il tamponamento di questo nuovo locale, in parte vetrato, fa uso del materiale lapideo recuperato dalle precedenti demolizioni, attraverso delle gabbie di contenimento, alle quali viene affiancato un pacchetto termoisolante impermeabilizzato.

PARETE DI TAMPONAMENTO _ gabbie di contenimento con pietrame di recupero 80 X 32 X 80 cm _ profili metallici a L e C per stabilizzazione gabbie _ strato impermeabilizzante _ sistema di profili metallici a C di sostegno alle vetrate 14 X 6 cm _ pannello termoisolante 12 cm _ pannello termoisolante 4 cm _ strato di barriera al vapore _ letto di malta _ rivestimento ceramico

LA PUTIA Termine siciliano che sta ad indicare la fornita bottega di quartiere, la putia è lo spazio nel quale vengono esposti e venduti i prodotti della tradizione favarese e siciliana, realizzati nell’ambito dell’accademia. Direttamente connessa, al piano terra, al forno e al laboratorio di pasticceria, si configura su due livelli. Il primo è quello in cui trovano spazio il bancone principale e gli espositori con i suoi prodotti freschi, e funge anche da ingresso al ristorante superiore. Il secondo livello invece, essendo collegato alla prima sala, fa da luogo di accoglienza per gli ospiti, configurandosi come spazio di esposizione e degustazione di vini, oli ed altri prodotti siciliani. Un terzo livello è raggiungile con una ulteriore scala, che porta ad un ambiente trasparente realizzato sulla traccia del precedente volume di pietra e mattoni, gravemente danneggiato e sostituito, rivestimento, in questo caso trasparente.

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CASA G&G Agrigento, Sicilia Si tratta di un progetto di ristrutturazione di una immobile di tre livelli adibito in passato ad uffici e magazzini, in una zona sub-urbana dell’agrigentino. La proprietà gode di un uliveto che digrada verso sud. La committenza desiderava quindi la conversione degli spazi del piano terra in uno spazio verde con piscina e la trasformazioni dei piani superiori in abitazione. La pendenza del terreno ha suggerito uno sviluppo a diversi livelli, con terrazze e gradoni che si discendono gradualmente verso l’uliveto. Per i piani superiori invece si è optato per l’eliminazione della grande vetrata al piano primo, creando un design di facciata che gioca su aperture che seguono due moduli di finestre. Il primo e il secondo piano, originariamente collegati da un vano scala esterno, adesso entrano in comunicazione diretta attraverso una scala interna di dimensioni più domestiche. La zona notte occupa così il primo piano, mentre la zona giorno il secondo, godendo in questo modo della grande terrazza superiore.

Pianta piano primo

Pianta piano secondo

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Material Palette_Living

Sezione longitudinale

Vista esterna

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Material Palette_Dining


Viste interne_Secondo piano

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PIECE OF BLUE San Leone, Sicilia Piece of Blue è il risultato di un concorso d’arte svoltosi all’interno dello studio d’architettura in cui lavoro. Il mio elaborato è una sorta di collage digitale che da forma al mio posto in Sicilia. Allo spazio che immagino intorno a me se mai dovessi ritornare a casa. C’è il blu, l’elemento ispiratore, l’architettura che si mimetizza sulla collina dietro grandi massi di pietra bianca. Una stanza su terrazzamenti che spia il paesaggio trasversalmente. E’ timida nel confrontarsi con il mare, rispettosa. Questo collage mette insieme il mio concetto di progettare un ambiente: spazio, vista e matericità, nel quale la presenza umana si inserisce spontaneamente.

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ANNIVERSARIO NASCITA GIUSEPPE POGGI Firenze

Nell’anno 2011 ricorre il bicentenario della nascita dell’architetto ed ingegnere Giuseppe Poggi, personaggio che maggiormente influenzò il volto di Firenze. Nel 1864 infatti, ricevette il prestigioso incarico di studiare il nuovo assetto urbanistico della città. Nel voler sottolineare e render onore a tale illustre personaggio, due edifici di cultura vengono intitolati a sua memoria, sulle rive dell’Arno: la biblioteca e museo Giuseppe Poggi. Tra le cascine e il centro storico di Firenze che guarda verso l’Arno, il luogo ha fornito significativi spunti di riflessione circa la natura del progetto. L’idea di partenza è quella di un’architettura che in qualche modo possa guardare e proiettarsi verso l’Arno come se avesse la voglia di sporgersi e affacciarsi sull’acqua. Da qui per entrambi i progetti, un basamento con andamento ad L, che contenesse i servizi e tutte le varie funzioni ausiliarie, e dei blocchi di maggiori dimensioni, incastrate sulla parte inferiore, che contenessero le vere e proprie attività degli edifici, le sale espositive per il museo e l’area studio per la biblioteca. Le due parti basamentali ad L sono uguali ma opposte, in modo da poter definire una piazza della cultura, l’inizio e la fine di una parentesi nuova tra il verde del parco.

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Master Plan di progetto

Piazza Vittorio Emanuele_Firenze

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BIBLIOTECA GIUSEPPE POGGI Cinto dal blocco dei servizi si eleva l’unità studio, un parallelepipedo le quali facce esterne sono trattate in modo tale che la luce all’interno non arrivi per via diretta, ma deviata, smussatata e modellata, da un sistema di brie soleil, molto platico e materico. Quest’involucro è stato studiato in base alla diversa esposizione di ogni fronte rispetto al sud, per poter garantire un maggiore confort nello studio nelle diverse ore del giorno. Il primo livello del parallelepipedo, accoglie un uno spazio nel quale il lettore può dedicarsi ad una lettura più comoda. qui si collocano anche le librerie per la videoteca e l’emeroteca. Il secondo livello invece è un ambiente per lo studio, grandi scrivanie girano intorno alle pareti vetrate della corte, alternandosi alle alte librerie.

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MUSEO GIUSEPPE POGGI Protratti verso l’Arno rispetto al blocco ad L, le tre sale espositive, si differenziano per forma, dimensione e materiale rispetto al basamento, per sottolineare la loro importanza rispetto al contesto. Identiche esternamente, sono parallelepipedi bianchi con il fronte verso l’acqua incurvato internamente, per creare giochi di ombre mutevoli nel corso della giornata. Indifferenziate a chi le osserva da fuori, si differenziano per i giochi di luce internamente, che varia in base all’oggetto da esporre. La prima sala, per opere pittoriche, ha dei tagli sul soffitto che cingono un solaio semicilindrico. i quadri così affissi alle pareti ricevono una luce diffusa dall’alto. La seconda sala, per opere documentarie esposte in teche, ha invece una conformazione quasi a campana con tagli o superiore mediano. L’ultima sala, per opere scultoree, presenta una serie di aperture quadrate e rettangolari al soffitto, in modo tale che le sculture possano ricevere luce in maniera precisa e puntiforme dall’alto, proprio come suggeriva il Canova per le sue opere.

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Omaggio a Ruggero II Ruggero incoronato direttamente da Cristo, Il duomo di Cefalù e il Mediterraneo Primo Re di Sicilia, Ruggero II, sulle orme del padre, da vita alla periodo d’oro dell’isola. Durante il suo regno, e grazie ai suoi sforzi, i commerci, le arti e l’architettura prosperavano sotto le ali di tre diverse culture, quella araba, bizantina e latina. Nella figura di Ruggero si riconosce “l’uomo meridionale e orientale, il governante dalla mente sottile e dalla versalità illimitata; l’uomo di stato per cui l’arma più naturale è la diplomazia, e non la spada, e per cui l’oro è una valuta più efficace del sangue. Riconosciamo il mecenate della scienza, l’amante dell’arte. Riconosciamo, infine, l’intelletuale che ha riflettuto a fondo sulla scienza politica, che governa con la testa e non con il cuore; l’idealista senza illusioni;...” “In un’epoca in cui musulmani e cristiani si massacravano a vicenda in tutto il mondo conosciuto, solo in quest’isola, al centro del Mediterraneo, tre grandi culture e civiltà si sono incontrate e hanno lavorato insieme in armonia e concordia, come mai prima e dopo nella storia.” John Julius Norwich Breve storia della Sicilia

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Colazione in Puglia La volta a stella, gli ulivi e la colazione sull’erba di Manet Perchè non si può rimanere indifferenti alla bellezza del territorio pugliese, alla ricchezza dei materiali poveri, come la pietra e la calce, all’immensità e potenza espressiva di maestosi uliveti a perdita d’occhio. Il verde intenso, secco e crudo delle foglie, domina lo sguardo e il grigio dei fusti secolari ti parla di millenni di storia . Le volte a stella, sono oggi elementi di orgoglio culturale. Tecnica costruttiva dei più umili nel passato, diventa vanto tra pochi nel presente. La mia colazione è un omaggio al patrimonio materiale e immateriale della Puglia, alla suo stile di vita lento fatto di bellezza e luce.

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