CRYPTO BLUFF
PRONTUARIO CRITICO ALL’EFFIMERO MONDO DELLE CRIPTOVALUTE
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Collana BookBlock
Cover design: Marco Petrucci · Testi Manifesti
Editing: Francesca Ruggiero
Impaginazione: Sonny Partipilo
Redazione: Anna Matilde Sali, Sonny Partipilo, Martina Campanini, Francesca Ruggiero
© Copyright 2023, Eris (Ass. cult. Eris)
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Eris (Ass. cult. Eris)
Piazza Crispi 60, 10155 Torino
info@erisedizioni.org
www.erisedizioni.org
Prima edizione Febbraio 2023
ISBN 9791280495419
Stampato presso
Geca Industrie Grafiche
Via Monferrato 54, S. Giuliano Milanese (MI)
Premessa
Elaborare una critica al fenomeno delle criptovalute è stata un’attività a tratti frustrante. L’argomento coinvolge infatti due ambiti tecnici che vanno a braccetto e richiedono conoscenze specifiche: c’è una componente informatica con radici nel mondo dell’hacking e un’altra prettamente economica e finanziaria. La mia formazione è decisamente più assimilabile alla prima delle due. Ho cercato dunque di delineare un’analisi che muova da elementi riconducibili al mondo che conosco meglio e proceda verso una critica generale, ma se la parte informatica suscita le mie ire funeste, la parte finanziaria il più delle volte mi annoia e deprime a morte, tanto che spesso mi sono trovato a domandarmi: ma veramente voglio cercare di capire questo carrozzone da sagra di paese geek e hi-tech? Ho comunque proseguito in questa ricerca bislacca, pur considerando questo mondo una sorta di nulla maliziosamente decorato di lustrini e luccichini. Personalmente ritengo che le criptovalute e in generale i protocolli e le applicazioni correlate non contribuiranno in alcun modo a migliorare l’umanità, nella prospettiva più rosea saranno del tutto ininfluenti, ma troveranno, per essere realistici, il proprio posto nella lunga scia di mediocrità innovati-
Crypto bluff
va, che caratterizza e avvelena tanta della produzione dell’umano intelletto nel nostro buffo mondo. Non sono dunque un “appassionato” di criptovalute, non ho profili social in cui sfoggio foto con gli occhi ritoccati di rosso, come usano gli adepti del “crypto credo” per testimoniare la propria appartenenza. In verità non ho profili social, punto. Non di meno ho cercato di comprendere il funzionamento di questo baraccone, penso animato dal fastidio e dal disagio che mi provoca.
Ho lasciato la parte finanziaria alla fine della trattazione, a lungo indeciso se ometterla completamente, ma si tratta di una dimensione rilevante per comprendere la crisi che le criptovalute stanno attraversando, e rende molto bene il sentimento effimero, gaudente, vorace e lussurioso alla base della corrente neoliberista nella quale il mondo della criptomoneta si iscrive e nella quale cercherò di inquadrarlo.