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LA PROVA DEL FUOCO PER L’HEAVY POWERCHUCK

La Bunorm di Aarwangen, nel Cantone svizzero di Berna, è specializzata nella

lavorazione di grandi componenti di macchinari. Scelta da EROWA quale cliente

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di riferimento per testare i propri prodotti, la Bunorm sta attualmente mettendo

alla prova il nuovo sistema di serraggio EROWA Heavy PowerChuck (HPC),

con risultati che si possono definire più che incoraggianti.

Stefan Gygax, responsabile di progetto della Bunorm

Quello di realizzare un sistema di serraggio per componenti di peso e dimensioni rilevanti è un obiettivo che EROWA persegue ormai da diverso tempo. E per comprendere meglio le aspettative della clientela e le peculiarità di questa componentistica, già nel 2015 ci siamo rivolti alla Bunorm, chiedendole quali erano gli aspetti importanti di cui tenere conto nel serraggio di componenti pesanti e quale fosse il modo migliore di serrare grossi pezzi. «La Bunorm ha risposto con input davvero preziosi, contribuendo in maniera rilevante allo sviluppo dell’HPC», racconta ora Benjamin Wagner, Product Manager di EROWA, «in particolare da quando nel 2016 è stato deciso di realizzare e testare un sistema configurato sulle specifiche esigenze di quell’azienda.»

Una soluzione ottimizzata Il sistema è in funzione dal gennaio 2018. Su una piastra di base sono montati quattro moduli di serraggio HPC. Su questi viene poi posizionato mediante una gru un pallet magnetico, che a sua volta provvede a serrare

magneticamente il pezzo. Il pallet è dotato a tal fine di 132 espansioni polari mobili, che garantiscono la perfetta planarità dell’appoggio. Il pezzo così fissato può essere quindi lavorato contemporaneamente da fino a cinque lati, servendosi di una macchina a portale.

«Per la macchina operatrice disponiamo di due pallet di questo tipo», dice il Responsabile di progetto della Bunorm, Stefan Gygax. «In questo modo si migliora la flessibilità e si accorciano i tempi morti, perché mentre un pallet è in lavorazione si può già allestire il secondo.» Importante è anche il fatto che il sistema dispone di un controllo «aperto»: in altre parole il quadro di comando ti dice se i moduli di serraggio sono in posizione «aperta» o «chiusa», evitando che si possa tentare di sollevare il pallet quando è in posizione chiusa, danneggiando il macchinario. La Bunorm dispone poi anche di una seconda unità di serraggio HPC, destinata ad operare in un centro di tornitura e fresatura. Qui si possono lavorare pezzi di dimensioni fino a 1600 mm.

Per un handling più semplice Stefan Gygax ci enumera poi numerosi altri vantaggi del progetto: «L’intero handling è stato notevolmente semplificato. Grazie agli attacchi di precentraggio il pallet viene allestito correttamente sin dall’inizio, e non sono praticamente più possibili errori. Rimane invariato il punto zero, come pure il posizionamento reciproco dei moduli di serraggio, il che naturalmente favorisce la precisione di ripetibilità», racconta. «Al cambio pallet può provvedere un solo operatore, e i tempi di riattrezzaggio si sono ridotti in modo eclatante. In precedenza, sulle piastre magnetiche dovevamo preventivare da una a due ore di lavoro, mentre ora ci bastano anche soli cinque minuti!», dice entusiasta.

«L’intero handling è stato notevolmente semplificato.»

Stefan Gygax, responsabile di progetto della Bunorm

Il nuovo sistema di serraggio viene utilizzato per la finitura di strutture in alluminio e per la lavorazione di piastre in acciaio per incisioni a caldo di peso fino a 1500 kg. «Il sistema di serraggio funziona in maniera eccellente anche con pezzi di questo peso», afferma Gygax: «Non c’è alcuna differenza rispetto al serraggio direttamente sulla tavola macchina.»

Un’eccellente collaborazione Stefan Gygax si dice pienamente soddisfatto della collaborazione con EROWA. «Lavorando a stretto contatto con EROWA siamo riusciti senza difficoltà a configurare il sistema di serraggio Heavy PowerChuck sulla nostra produzione, contribuendo al suo ulteriore sviluppo», afferma. Le filosofie delle due aziende sono assai simili, EROWA è innovativa e pensa alle soluzioni. «Questo test è stato veramente una storia di successo, e di certo ci ricorderemo di EROWA anche per i nostri progetti futuri.»

BUNORM AG

Attività primaria di questa azienda a conduzione familiare nata nel 1965 sono le costruzioni meccaniche. Particolare attenzione viene dedicata alla lavorazione di componenti di grandi dimensioni, come pure di unità complesse e di piccole serie, con la possibilità di lavorare elementi di dimensioni fino a 18 000 mm e peso fino a 75 tonnellate. Forte di una certificazione ISO 9001, l’azienda dispone anche di un proprio reparto di engineering per la progettazione di macchinari particolari. Col suo grande parco macchine, il suo reparto di montaggio ed un’officina di saldatura robotizzata (certificata ISO 3824-2), essa conta ormai su un portafoglio clienti internazionale. Attualmente la Bunorm impiega 76 dipendenti, tra cui 9 in formazione.

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